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Bce, dopo 6 mesi di risalita domanda prestiti imprese torna a calare

Bce, dopo 6 mesi di risalita domanda prestiti imprese torna a calareRoma, 15 apr. (askanews) – Dopo sei mesi di leggeri recuperi, nel primo trimestre di quest’anno la domanda di prestiti da parte delle imprese nell’area euro è tornata ad indebolirsi, secondo quanto hanno riferito dalle banche nell’ultima indagine sul credito pubblicata dalla Bce (Bank Lending Survey). All’opposto la domanda di mutui per l’acquisto di casa ha continuato a risalire energicamente, sostenuta innanzitutto dal calo dei tassi di interesse e, in seconda battuta, da un miglioramento delle prospettive del mercato immobiliare e del clima di fiducia.


Va però subito precisato che come sta accadendo con molte altre indagini congiunturali, anche questa rilevazione rischia di risultare già “vecchia”, dato che è stata effettuata tra il 10 e il 25 Marzo, prima quindi dei pesanti dazi “reciproci” varati – e poi sospesi per molti Stati – dall’amministrazione Trump, mosa che ha innescato turbolenze dei mercati. Ad ogni modo, secondo la Bce le banche hanno riportato un lieve ulteriore inasprimento dei criteri di concessione dei prestiti alle imprese, anche in questo caso c’è un andamento differenziato sui mutui alle famiglie, per cui invece si è verificato un allentamento. Sempre per le famiglie le banche hanno però inasprito i criteri per la concessione di credito al consumo.


Secondo l’indagine per il trimestre in corso le banche generalmente si attendevano un’ulteriore inasprimento dei criteri di concessione di prestiti su tutti e tre i segmenti monitorati. Tuttavia appunto questa aspettativa non considerava gli ultimi sviluppi e le conseguenti mosse ora attese dalla stessa Bce. Infatti se a inizio marzo lo scenario previsionale era che l’istituzione potesse o ridurre nuovamente o confermare i tassi di interesse, in occasione del Consiglio direttivo che si concluderà giovedì, dopo gli ultimi sviluppi adesso l’attesa prevalente è che sarà praticamente costretta a tagliarli e forse e proseguire con le riduzioni, più di quanto contava di fare in precedenza.

Tre giorni di nubifragi: allerta maltempo su mezza Italia

Tre giorni di nubifragi: allerta maltempo su mezza ItaliaMilano, 15 apr. (askanews) – E’ confermato: avremo altri 3 giorni di nubifragi, dopo l’assaggio delle ultime ore. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, prevede una lunga fase di maltempo in questa Settimana Santa: almeno fino a giovedì, piogge e locali nubifragi colpiranno in particolare il Nord e parte del Centro.


Nel dettaglio, nelle prossime ore avremo maltempo su Triveneto, Toscana, Umbria e Lazio, pioverà anche sul resto del Centro-Nord, poco o per niente al Sud. Le piogge più intense sono previste in Friuli Venezia Giulia con 100 litri per metro quadrato ad Udine, fino a 60 mm in 24 ore anche a Belluno, oltre 40 mm in Toscana tra Firenze e Pistoia. I venti saranno ancora tesi dai quadranti meridionali con rinforzi soprattutto sulla Puglia. Mercoledì avremo un ulteriore e deciso peggioramento, con i fenomeni più intensi attesi al Nord-Ovest: la provincia più piovosa dovrebbe essere quella di Biella con 111 mm, poi Verbania con circa 90, Aosta e Varese 70, Milano 55, Torino 45 e Genova 40. Si tratta della pioggia che cade in almeno due settimane durante il mese di Aprile. Tutto invece in 24 ore. Nel frattempo al Sud toccheremo i 27°C, anche in Campania, a Benevento.


Giovedì, infine, arriverà il cuore del ciclone: sono previsti venti di burrasca da Nord a Sud e continuerà a piovere. Avremo gli ombrelli aperti, se riusciremo a tenerli aperti visto il vento forte, sempre e soprattutto al Centro-Nord, ma localmente li apriremo anche al Sud sul versante tirrenico. Sarà una giornata critica, in quanto pioverà sul bagnato, ci saranno venti impetuosi e cadrà altra neve abbondante sulle Alpi, aumentando il pericolo valanghe. Alcuni numeri previsti al momento: la città più piovosa dovrebbe essere, ancora una volta, Biella con altri 110 litri per metro quadrato (o millimetri che è equivalente), seguita da Aosta con 85, Torino con 65, Belluno e Pordenone con 50-60. In pratica, in alcune zone, supereremo diffusamente i 200 litri di pioggia, il quantitativo di una vasca da bagno colma fino all’orlo. E questi 200 litri cadranno su ogni metro quadrato! Un proverbio del mese recita “Aprile, ogni goccia, un barile (di vino)”, in questo caso dovremmo scrivere “Aprile, ogni vasca da bagno di pioggia, un’enorme cantina piena di vino”, ma non fa rima. Quel che è probabile, è che la produzione di vino quest’estate risulterà, alla fine, abbondante e che certamente non soffriremo la siccità al Nord.


Venerdì smetterà di piovere, gradualmente, salvo rovesci soprattutto in Friuli Venezia Giulia (Udine 50 mm) e nel Lazio, anche a Roma con 30 litri per metro quadrato. Comunque vada, avremo pesante maltempo con allerta su mezza Italia fino a giovedì, poi seguirà una tregua: purtroppo sarà solo una tregua perché tra la Santa Pasqua e il Lunedì dell’Angelo sono previsti altri rovesci, specie al Nord-Ovest e sul versante tirrenico. Ma di questo ne riparleremo in quanto manca ancora quasi una settimana.

Anicav: export 2024 conserve di pomodoro a 3 mld (+3,8%)

Anicav: export 2024 conserve di pomodoro a 3 mld (+3,8%)Milano, 15 apr. (askanews) – Nel 2024 le esportazioni di tutti i derivati del pomodoro hanno registrato una crescita sia a volume che a valore, con aumenti rispettivamente del 6,5% e del 3,8% rispetto all’anno precedente, per un totale di 3 miliardi di euro. Parliamo di oltre 2,2 miliardi di tonnellate di conserve, di cui la maggior parte, oltre il 64%, è rappresentato da pelati, polpa e pomodorini. Quota minore per la passata di pomodoro che, mentre nel mercato interno è regina dei consumi, si assesta al 21%. A fornire la fotografia delle esportazioni di un simbolo della nostra tradizione culinaria, il pomodoro in conserva è Anicav, associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali, in occasione della seconda edizione della Giornata nazionale del made in Italy.


Per quanto riguarda le destinazioni il territorio europeo resta il nostro principale riferimento, rappresentando oltre il 60% del valore delle esportazioni. In testa Germania, Regno Unito e Francia. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato per l’export extra-europeo, con una quota del 15%. Il Giappone resta un punto fermo: è il sesto mercato di destinazione a livello mondiale delle conserve rosse e il secondo dopo gli Usa se consideriamo solo i paesi extraeuropei. “I dati sulle esportazioni non lasciano spazio a dubbi: le nostre conserve di pomodoro sono apprezzate in tutto il mondo per l’elevata qualità della materia prima coltivata dai nostri agricoltori, per la quale continuiamo a pagare il prezzo più alto al mondo – commenta Marco Serafini, presidente di Anicav – che la nostra industria trasforma garantendo elevati livelli qualitativi e di sicurezza difficilmente replicabili dai nostri competitors, confermandosi come un’assoluta eccellenza del Made in Italy nel mondo”. “Le politiche economiche dell’amministrazione Trump hanno destabilizzato il mondo intero e anche il nostro comparto – continua Giovanni De Angelis, direttore generale di Anicav – Il mercato statunitense è per noi strategico e in forte crescita. L’introduzione dei nuovi dazi, che porterebbero il prelievo doganale complessivo fino al 32,5%, rischia di compromettere questa posizione e di incoraggiare fenomeni di italian sounding, che proprio in America spopolano. Non possiamo più comprimere i margini: siamo già al limite. L’auspicio è che la sospensione di 90 giorni possa lasciare spazio a una trattativa prudente ma ferma da parte dell’Unione Europea”.

UniCredit-Nomisma: nel 2024 bianchi Dop siciliani cresciuti dell’8,9%

UniCredit-Nomisma: nel 2024 bianchi Dop siciliani cresciuti dell’8,9%Milano, 15 apr. (askanews) – Nel corso del 2024, l’export dei bianchi Dop siciliani è ulteriormente cresciuto dell’8,9% rispetto a quanto già registrato nell’anno precedente, quando le esportazioni registrarono un +7,8% a valore rispetto al 2022. È uno dei dati che emergono dall’Osservatorio sulla competitività delle Regioni del Vino-Sicilia, realizzato da Nomisma Wine Monitor in collaborazione con UniCredit, presentato ieri a Palermo.


Nel corso del 2024, l’export dei bianchi Dop siciliani è ulteriormente cresciuto rispetto a quanto già registrato nell’anno precedente, quando le esportazioni registrarono un +7,8% a valore rispetto al 2022. Nel 2024, infatti, l’export dei bianchi Dop siciliani è cresciuto di un ulteriore 8,9%. In senso opposto sono andati i rossi Dop siciliani che registrano, per due anni di fila, una riduzione nell’export: -4,5% nel 2023, -2,9% nel 2024. Focalizzando l’attenzione sui top 10 mercati di destinazione, per i bianchi Dop siciliani l’export 2024 è cresciuto del 37% in UK, del 34% in Russia, del 12% in Germania e per l’11% sia in Canada che negli Usa. Per i rossi Dop Siciliani, pur in un contesto di calo complessivo, si registra una crescita in Canada (+22%), Russia (+17%), Paesi Bassi (+8%) e Stati Uniti (+6%). E proprio sugli Stati Uniti è stata realizzata da Nomisma una consumer survey per il terzo Rapporto Wine Monitor-Unicredit sulla competitività delle Regioni del Vino su quasi 2.000 consumatori di vino localizzati nei tre Stati di maggior consumo: New York, California e Florida. Tra i principali temi indagati dalla survey, è emerso quello dei cambiamenti nelle preferenze gustative che vede oggi il consumatore americano fare più attenzione ai vini di qualità (33% dei consumatori si è espresso in tale senso), ricercare vini di differenti regioni e territori (28%) ma prestare anche più attenzione alla salute, ad esempio acquistando vini rossi più leggeri e a minor contenuto alcolico. Senza tralasciare gli aspetti “green” particolarmente attenzionati dai consumatori più giovani. In questo contesto, dove il 65% della popolazione dei tre Stati analizzati ha dichiarato di aver consumato vino nell’ultimo anno, 7 su 10 hanno orientato la propria preferenza di consumo verso un vino italiano.


La Sicilia è tra le regioni italiane più conosciute e visitate dagli americani, oltre che più apprezzata per i vini che produce. Solamente il 14% dei consumatori intervistati dichiara di non aver mai sentito nominare la Sicilia, la percentuale più bassa assieme a quella per la Toscana tra tutte le regioni italiane. Sempre la Sicilia, assieme alla Toscana, vengono indicate dagli americani come le regioni italiane che producono i vini di maggior qualità, tanto che 6 su 10 dichiarano di conoscere almeno un vino siciliano e 2 su 10 di averlo anche consumato. Rispetto a questi ultimi, la percentuale di consumatori di vini siciliani aumenta tra coloro che hanno visitato l’Italia negli ultimi cinque anni, apprezzano la cucina italiana, sono millennial (29-44 anni), wine lover (buon conoscitore di vino) e con un alto reddito annuo (superiore ai 100mila dollari). Le ragioni che hanno spinto questi consumatori a bere un vino italiano e siciliano discendono dai valori espressi, principalmente riconducibili alla tradizione, alla varietà dei vitigni autoctoni e alla qualità riconosciuta, sia a livello internazionale che rispetto al connubio con un “giusto” prezzo. Ecco perché, al di là dei dazi, la maggioranza dei consumatori americani vede un futuro di crescita per il vino italiano. Un futuro che, anche nei prossimi 12 mesi dovrebbe condurre ad una maggior propensione al consumo dei vini del Bel Paese rispetto alla media. A prescindere infatti dal 65% dei consumatori che manterrà invariato il consumo di vino italiano, un altro 25% ha dichiarato di volerlo aumentare contro un 13% che invece lo ridurrà, denotando in tal modo un saldo positivo di 9 punti percentuali.


È comunque da precisare che i dati Istat di export tengono conto del luogo di spedizione all’estero, per cui sfuggono i quantitativi di vino siciliano che non partono direttamente dalla Sicilia per l’estero ma da porti ubicati in altre regioni alle quali questi volumi di prodotto vengono computati come export vinicolo. Per cui si stima che in realtà il commercio estero di vini e mosti siciliani sia superiore rispetto ai dati ufficiali Istat.

Dazi, Urso: Meloni da Trump per facilitare il negoziato, obiettivo zero tariffe

Dazi, Urso: Meloni da Trump per facilitare il negoziato, obiettivo zero tariffeRoma, 15 apr. (askanews) – “Abbiano sempre indicato alla Commissione la necessità di instaurare da subito un negoziato con l’amministrazione americana con la prospettiva, che deve sempre rimanere sul fondo, come bussola per la nostra strategia, di un’area di libero scambio tra Nord America, Stati Uniti, Canda e Messico con l’Unione europea con dazi zero, zero dazi zero, per creare nell’Atlantico la più grande area di libero scambio del mondo tanto più importante in questa fase in cui l’Ue ha definito accordo di libero scambio Mercosur”. Lo h detto il ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, intervenuto a Rtl 102,5.


“Le due prospettive creerebbero un grande bacino commerciale e produttivo con una crescita globale. Non dobbiamo rassegnarci a quello che alcuni ritenevano inevitabile cioè di rispondere ai dazi americani con ritorsioni commerciali della Ue, innescando una guerra commerciale che arrecherebbe gravi danni alle imprese e all’economia europea ma dobbiamo da subito. E’ questa la prospettiva della missione che Giorgia Meloni realizzerà a Washington, nello spirito europeo, facilitare il negoziato in corso per consentire a tutti di guardare in una prospettiva positiva”, ha detto Urso. Per Urso occorre “riunificare l’Occidente quando sarà possibile, ridurre le tensioni e ridurre i dazi. Quando affrontiamo le crisi noi guardiamo a Occidente perché lì ci sono i valori fondamentali della nostra democrazia. Occorre ridurre i dazi nella ripresa di un cammino comune”.

Nato: preoccupati in seguito ultimi sviluppi in Bosnia-Erzegovina

Nato: preoccupati in seguito ultimi sviluppi in Bosnia-ErzegovinaMilano, 15 apr. (askanews) – “Continuiamo a nutrire preoccupazioni in seguito agli ultimi sviluppi in Bosnia-Erzegovina”. Lo ha detto il Vice Segretario generale della NATO, Radmila Shekerinska incontrando il presidente e i membri della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, Željka Cvijanovic, Željko Komšic e Denis Becirovic presso la sede della NATO, a Bruxelles.”Non accetteremo alcun vuoto di sicurezza in Bosnia-Erzegovina e non permetteremo che la pace conquistata a fatica venga messa a repentaglio”, ha aggiunto alla luce di un aumento delle tenzioni nei Balcani.


“Prima del nostro incontro, vorrei fare tre brevi osservazioni. In primo luogo, la NATO sostiene fermamente l’integrità territoriale e la sovranità della Bosnia-Erzegovina, in linea o in conformità con gli accordi di pace di Dayton” ha spiegato, per poi sottolineare: “Gli accordi di pace di Dayton devono essere rispettati. Sono un pilastro della stabilità e dell’architettura statale della Bosnia-Erzegovina”. “La NATO rimane strettamente allineata con i suoi partner internazionali” ha dichiarato Shekerinska. “In questo modo, una Bosnia-Erzegovina stabile e sicura andrà a vantaggio di tutti ed è anche il nostro interesse per la sicurezza”.


Secondo la vice segretario, “la Bosnia-Erzegovina è un partner prezioso. Siamo pronti a consolidare ulteriormente la nostra cooperazione attraverso l’attuazione del nostro pacchetto di rafforzamento delle capacità di difesa attraverso gli sforzi quotidiani del nostro quartier generale per la sopravvivenza e il nostro impegno politico, anche attraverso una stretta cooperazione con i nostri partner internazionali, tra cui l’UE per l’operazione Althea”.

Ucraina, Witkoff: vicini “a raggiungere qualcosa di importante”

Ucraina, Witkoff: vicini “a raggiungere qualcosa di importante”Roma, 15 apr. (askanews) – L’inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha riferito di un “incontro convincente” avuto la scorsa settimana con il presidente russo Vladimir Putin sul conflitto in Ucraina, tanto da ritenere che “potremmo essere sul punto di raggiungere qualcosa di molto, molto importante”.


In un’intervista a Fox News, alla domanda se stia emergendo un accordo di pace, Witkoff ha risposto: “Penso che abbiate usato un’ottima parola, dicendo ‘emergendo’. E’ così”.”Questo è il terzo incontro che ho con lui, durato quasi cinque ore” al termine del quale, ha riferito Witkoff, Putin ha avanzato la richiesta di arrivare a “una pace permanente”. “Quindi, al di là del cessate il fuoco, abbiamo ottenuto una risposta”, ha detto Witkoff, spiegando che “ci è voluto un po’ di tempo per arrivare a questo punto”. L’inviato ha poi ricordato che “questo accordo di pace riguarda non solo i cosiddetti cinque territori, ma c’è molto di più. Ci sono protocolli di sicurezza, la questione Nato, non Nato, c’è l’articolo 5, molti dettagli allegati. È una situazione complicata, radicata in alcune cose davvero problematiche che stanno accadendo tra i due Paesi”. Tuttavia, ha aggiunto, “penso che potremmo essere sul punto di raggiungere qualcosa di molto, molto importante per il mondo intero”.

Un attacco ucraino con i droni a Kursk provoca un morto e nove feriti

Un attacco ucraino con i droni a Kursk provoca un morto e nove feritiRoma, 15 apr. (askanews) – Almeno un civile è morto e altri nove sono rimasti feriti nell’attacco con droni lanciato da Kiev la scorsa nella notte nella città russa di Kursk. Lo hanno riferito le autorità locali citate dalle agenzie di stampa russe.


“Questa notte Kursk è stata oggetto di un massiccio attacco nemico – recira la dichiarazione diffusa su Telegram dal governo regionale – a seguito di attacchi mirati di droni contro infrastrutture civili, diverse abitazioni sono andate a fuoco. Purtroppo, una donna di 85 anni è morta. Nove persone sono rimaste ferite”.

Calcio,classifica di serie A: il Napoli torna in scia dell’Inter

Calcio,classifica di serie A: il Napoli torna in scia dell’InterRoma, 14 apr. (askanews) – Questi i risultati e la classifica di serie A dopo Napoli-Empoli 3-0.


31esima giornata Udinese-Milan 0-4; Venezia-Monza 1-0, Inter-Cagliari 3-1, Juventus-Lecce 2-1, Atalanta-Bologna 2-0, Fiorentina-Parma 0-0, Hellas Verona-Genoa 0-0, Como-Torino 1-0, Lazio-Roma 1-1, Napoli-Empoli 3-0. Classifica: Inter 71, Napoli 68, Atalanta 61, Juventus 59, Bologna 57, Lazio 55, Roma 56, Fiorentina 53, Milan 51, Udinese, Torino 40, Genoa 39, Como 36, Verona 32, Cagliari 30, Parma 28, Lecce 26, Empoli, Venezia 24, Monza 15.


33esima giornata sabato 19 aprile ore 15 Lecce-Como, ore 18 Monza-Napoli, ore 20.45 Roma-Verona; domenica 20 aprile ore 15 Empoli-Venezia, ore 18 Bologna-Inter, ore 20.45 Milan-Atalanta, lunedì 21 aprile ore 12.30 Torino-Udinese, ore 15 Cagliari-Fiorentina, ore 18 Genoa-Lazio, ore 20.45 Parma-Juventus.

Dazi, commissario Sefcovic: Ue costruttiva, pronta ad accordo equo

Dazi, commissario Sefcovic: Ue costruttiva, pronta ad accordo equoRoma, 14 apr. (askanews) – L’Unione europea intende sfruttare la “finestra di 90 giorni per una soluzione condivisa” al problema degli “ingiustificati dazi” decisi dagli Stati Uniti. Lo ha scritto su X il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, dopo l’incontro a Washington con il segretario al Commercio degli Stati uniti, Howard Lutnick.


Bruxelles, ha precisato Sefcovic, mantiene sul tema un approccio “costruttivo” ed è “pronta a un accordo equo, che comprenda la reciprocità attraverso la nostra offerta di tariffe zero a zero sui beni industriali e di lavorare sulle barriere non tariffarie. Il raggiungimento di questo obiettivo richiederà un significativo sforzo congiunto da entrambe le parti”.