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Campania, Durigon: Lega ha proposto Zinzi candidato a regione

Campania, Durigon: Lega ha proposto Zinzi candidato a regioneNapoli , 21 mar. (askanews) – “La Lega è un partito identitario e di territorio. In Campania si va al voto e noi vogliamo tutta un’altra Campania. Noi Abbiamo proposto Giampiero Zinzi come candidato presidente della coalizione in Campania”. A dirlo è il sottosegretario al Lavoro e vicesegretario e responsabile del Sud per la Lega Claudio Durigon, durante il suo intervento a Napoli alla seconda tappa precongressuale della Lega su “Tutto un altro mondo – tutta un’altra sicurezza, la sfida della legalità” in corso a Città della Scienza. “Noi abbiamo una classe dirigente fantastica in tutte le regioni, una classe che ha voglia di cambiare destino nostro paese”, conclude Durigon.

Veronafiere: al via oggi “Vinitaly Chengdu” con 40 aziende italiane

Veronafiere: al via oggi “Vinitaly Chengdu” con 40 aziende italianeMilano, 21 mar. (askanews) – Al via oggi la decima edizione di “Vinitaly Chengdu”, la manifestazione fuori salone della China food & drinks fair, che ritorna fino al 24 marzo nella città del Panda con la collettiva italiana più numerosa di sempre, e che quest’anno registra la new entry del Consorzio Vino Chianti. Sono 40 le aziende (tra Cantine e importatori) presenti nel padiglione italiano allestito allo Shangri-La Hotel, sede della manifestazione, con un’offerta di oltre 500 etichette italiane. Dopo “Vinitaly India”, riprende così il programma di promozione internazionale di Veronafiere in Asia, l’ultimo in calendario prima della manifestazione nel quartiere di Verona (dal 6 al 9 aprile).


“Al netto della tendenza negativa riscontrata negli ultimi anni, il mercato cinese è una piazza da seguire con la massima attenzione e per questo rimane un presidio permanente di Veronafiere” ha dichiarato il Gm di Veronafiere, Adolfo Rebughini, aggiungendo che “quest’anno ‘Vinitaly Chengdu’ è la nostra più grande vetrina di sempre nella regione: un segnale dell’attrattività di questa area che attende ancora di esprimere tutto il suo potenziale”. “Da qui al 2028, il valore al consumo dei vini italiani è previsto in crescita di poco più del 10%” ha proseguito rebughini, parlando di “una stima che potrebbe migliorare se il nostro Paese attingesse con successo alla tendenza generale in corso in Cina verso un consumo di qualità sui segmenti premium, super-premium e ultra-premium, ad oggi ancora residuali per la nostra offerta. Una transizione – ha sottolineato – che Veronafiere supporta attraverso le iniziative di Vinitaly in questo mercato geo-economico chiave”. L’Italia, secondo l’Osservatorio Uiv-Vinitaly su base Iwsr, è il quarto Paese importatore con 18 milioni di litri consumati nel 2024 e un controvalore allo scaffale di 331 milioni di dollari.


Organizzato in collaborazione con l’Ambasciata italiana in Cina, Ice Agenzia e la Camera di Commercio Italiana in Cina, “Vinitaly Chengdu” si apre oggi con il primo forum promosso dal governo italiano in questa città e realizzato dall’ufficio Ice di Pechino sulla distribuzione del vino nel Paese del Dragone. Il calendario delle degustazioni contempla tre masterclass: due riferite alla Denominazione Chianti Docg annata e Riserva (21 e 22 marzo) e la terza al Prosecco con l’azienda Rive Della Chiesa (23 marzo). A Chengdu, Veronafiere è presene anche con il brand fieristico “Wine to Asia”, tra le più importanti rassegne di promozione del vino nella Greater Bay Area (Hong Kong, Macao e nove città della provincia di Guangdong) in programma a Shenzhen dal 9 all’11 maggio prossimo per la terza edizione. In particolare, “Wine to Asia” è protagonista con un tasting cofirmato da Bettane and Desseauve e di due eventi in partnership con Young Generation Creative Wine, l’associazione più importante dei giovani vignaioli cinesi e un pop-up con gli importatori di vino sostenibile al Medisn, il migliore locale di craft beer del Sudovest della Cina.

Campi Flegrei, Ciciliano: oggi in giallo, disequilibrio medio

Campi Flegrei, Ciciliano: oggi in giallo, disequilibrio medioRoma, 21 mar. (askanews) – “Se oggi fosse in vigore la nuova tabella, e non è ancora in vigore, per il rischio vulcanico, saremmo ancora in giallo dove ovviamente l’azione operativa del sistema di protezione civile sarebbe nella fase 2”. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, nel corso della conferenza stampa rispetto alla situazione dei Campi Flegrei.


“Ci sono delle fasi operative diverse, soprattutto sul giallo e sull’arancione – in sostanza il sistema, più che modificato, è stato affinato – ha detto ancora Ciciliano – Queste due fasi serviranno per dare una risposta più pronta del sistema nazionale di protezione civile, in maniera tale che possa essere facilmente adeguabile la risposta alla gestione dell’emergenza sulla base di quelle che sono le esigenze delle comunità locali”. Comunque la nuova strategia di pianificazione entrerà “in vigore nel più breve tempo possibile” ed a fronte del fatto che le “esercitazioni sono fondamentali e sono state riproposte anche in fascia verde, perché per la realtà dei campi flegrei essere in quel livello non significa non fare nulla ma fare attenzione, comunicazione e fare l’addestramento è fondamentale”.


Perché “se aumentiamo la consapevolezza dei cittadini attraverso la formazione, ma anche attraverso attività esercitative e addestrative, il sistema sarà più capace di gestire l’intera partita dell’emergenza se ce ne fosse bisogno”. Rispetto alla formazione – ha detto ancora Ciciliano – “le scuole sono già coinvolte, tutte le scuole d’Italia, come voi ben sapete, da qualche anno hanno all’interno dei propri programmi delle ore di protezione civile. Una cosa fondamentale soprattutto perché quelle informazioni poi possono tornare a casa dai genitori, quindi creare una clamorosa azione di resilienza sociale”.

Torna a Cattolica premio letterario “Pegasus Literary Awards”

Torna a Cattolica premio letterario “Pegasus Literary Awards”Milano, 21 mar. (askanews) – Sabato 29 marzo, alle ore 20.15, nel Teatro della Regina di Cattolica (Rimini), si terrà la cerimonia di premiazione del premio letterario Internazionale “Citta’ di Cattolica – Pegasus Literary Awards”, giunto alla sua diciassettesima edizione, definito dalla stampa l’Oscar della letteratura italiana. Il premio, patrocinato dal Comune di Cattolica, è una delle maggiori manifestazioni conosciute a livello internazionale, sia per la qualità dei contenuti, sia per essere il più grande premio popolare europeo. È un concorso che si prefigge di rilanciare la cultura letteraria, stimolando la creatività dei giovani e dei meno giovani, e di scoprire nuovi talenti, celebrando, nel contempo, coloro che, nel corso degli anni, si sono particolarmente distinti nell’ambito culturale. Le richieste di partecipazione sono pervenute da diversi Paesi del mondo, tra cui la Spagna e gli Stati Uniti.


Lo scettro di vincitore di questa 17ma edizione sarà assegnato a Annika Pampel, scrittrice statunitense, attrice e regista, residente a Los Angeles, per il Thriller “Death of a Nightingale”, edito da Eurobooks Edizioni. Sarà premiata anche Vania Colasanti, giornalista di Repubblica per “Inseguendo Caravaggio”, edito da Baldini & Castoldi. Il trofeo Pegasus sarà, inoltre, assegnato a Luca Gonzatto per “Chi si ferma si ritrova”, edito da Rizzoli. Il premio della critica sarà assegnato a Enrico Terrinoni per “La letteratura come materia oscura”, edito da Treccani. Tra gli autori stranieri saranno premiati la dominicana Joana Garcia Montero per “La dama” e Yala Ide Hatun per “Savoir tout reconstruire sur des cendres”. Tra gli ospiti prestigiosi, ai quali saranno assegnati i premi alla carriera, vi sono Gianni Todini, Direttore di Askanews, per il giornalismo e la comunicazione, il compositore e musicista Franco Fasano per la musica, Clarissa Domenicucci per il giornalismo. Il premio speciale per la saggistica sarà attribuito al giornalista Biagio Maimone per l’opera “La comunicazione creativa per lo sviluppo socio- umanitario”.


La serata sarà ricca di momenti di musica e spettacolo. Le coreografie sono stare affidate alla mirabile maestria della coreografa Erika Rifelli. La giuria, capitanata da Giuseppe Benelli, fondatore e Presidente del Premio Bancarella, è costituita dalla giornalista Daniela Quieti, da Laura e Silvia Squizzato di Rai Due, dall’attore e poeta Mauro Macario, dal “dantista” Angelo Chiaretti, dal giornalista Mario De Ambrogi, dal critico letterario Francesca Gussoni, dalla scrittrice Aurora Auteri, dalla poetessa Giusy Cafari Panico, dalla giornalista Maria Grazia Cucchi e dalla scrittrice Veronica Niccolai.

Barilla usa 158mila ton carta e cartone l’anno da foreste sostenibili

Barilla usa 158mila ton carta e cartone l’anno da foreste sostenibiliMilano, 21 mar. (askanews) – Per i suoi imballaggi Barilla ogni anno utilizza 158.000 tonnellate di carta e cartone, provenienti da filiere forestali gestite in modo responsabile. Lo fa sapere l’azienda in occasione della Giornata internazionale delle foreste e della Giornata mondiale dell’acqua, che si celebrano rispettivamente il 21 e il 22 marzo.


Un impegno che si ritrova nella blue box, il pack simbolo della pasta dell’azienda di Parma, realizzato con cartoncino in fibra vergine. Una scelta che assicura una “gestione forestale sostenibile”, basata sulla tutela dell’ambiente, sul rispetto dei diritti e delle tradizioni culturali, e sulla promozione della sostenibilità economica delle attività forestali. A ciò si aggiunge l’uso di inchiostri a basso odore, che migliorano ulteriormente la riciclabilità delle confezioni, e l’eliminazione graduale della finestrella di plastica dalle confezioni, che ha ridotto l’uso di 126.000 chili di plastica l’anno (valore calcolato sulle confezioni in cartoncino vendute nel 2020). Per quanto riguarda l’acqua, uno dei due ingredienti essenziali per la produzione della pasta, Barilla, ha ridotto del 21% il fabbisogno di risorse idriche per tonnellata di prodotto rispetto al 2010, monitorando costantemente i consumi su base mensile e annuale nei suoi 30 stabilimenti per identificare e implementare nuove soluzioni di efficientamento. Un esempio di questo impegno è rappresentato dagli interventi realizzati, ad esempio, nel comprensorio di Pedrignano, dove l’adozione di gruppi frigo condensati ad acqua e torri evaporative di ultima generazione ha permesso un risparmio annuo di 65.000 metri cubi, il recupero idrico da raffreddamento diretto e pompe a vuoto ha garantito 46.000 metri cubi di acqua risparmiata ogni anno, mentre la sostituzione dei compressori raffreddati ad acqua con macchine raffreddate ad aria ha comportato un’ulteriore riduzione di 40.000 metri cubi annui. Inoltre, l’introduzione di un impianto di potabilizzazione a ciclo combinato ha ridotto gli scarti a meno del 3,5% del totale captato, mentre l’implementazione di pompe di circolazione dell’acqua surriscaldata a 160 gradi centigradi senza raffreddamento a perdere ha generato un ulteriore risparmio annuo di 4.500 metri cubi. Solo nel 2023, l’azienda ha riutilizzato 112.029 mega litri di acqua, pari al 5% del volume totale prelevato, in un’ottica di circolarità e responsabilità. Particolare attenzione è riservata agli impianti situati in aree a rischio di stress idrico, dove l’ottimizzazione delle risorse è ancora più cruciale.

Roma, Confagricoltura a evento “Agricoltura È” in p.zza Repubblica

Roma, Confagricoltura a evento “Agricoltura È” in p.zza RepubblicaMilano, 21 mar. (askanews) – Agricoltura, sostenibilità e innovazione: questi i temi che Confagricoltura porterà ad “Agricoltura È”, l’iniziativa del Ministero dell’Agricoltura, della Sicurezza alimentare e delle Foreste, in scena in Piazza della Repubblica, a Roma, dal 24 al 26 marzo. Uno spazio allestito per raccontare imprese al passo coi tempi, già protagoniste delle grandi transizioni del momento – quella ecologica, energetica e digitale -, e un settore che deve poggiare sempre più saldamente sulle evidenze scientifiche e sulle tecnologie per garantire sicurezza alimentare e sostenibilità economica, ambientale e sociale.


Questa da sempre è la visione di Confagricoltura, mai come ora ribadita a gran voce, in un momento in cui l’Europa deve tornare protagonista a livello globale, anche e soprattutto grazie all’agricoltura e all’export agroalimentare. La Confederazione ne parlerà in due importanti appuntamenti presso lo Spazio del Masaf: mercoledì 25 marzo alle ore 11:00, con l’intervento del Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla Conferenza di Christophe Hansen, Commissario europeo all’Agricoltura e l’Alimentazione, insieme ai rappresentanti del sistema imprenditoriale agricolo italiano; mercoledì 25 marzo alle ore 15:00, con una tavola rotonda dal titolo “Agricoltura è sostenibilità e innovazione”, organizzata dalla Confederazione. Interverranno, oltre al presidente Giansanti, Andrea Segrè, agronomo ed economista dell’Università di Bologna; Marco Caprai ed Emma Cogrossi, imprenditori. Tra i temi che verranno trattati dagli esponenti di Confagricoltura nei tre giorni di eventi, con l’intento di raccontare un settore in grande fermento e di rappresentare le istanze delle imprese agricole, ci sono agricoltura 5.0, agroenergie, economia circolare e lotta agli sprechi.

”Manifesto for Change”, libro di Giovanni Caccamo con prefazione Papa

”Manifesto for Change”, libro di Giovanni Caccamo con prefazione PapaRoma, 21 mar. (askanews) – Da oggi 21 marzo sarà disponibile in tutti gli store digitali il volume “Manifesto for change”, edito da Treccani, con la prefazione di Papa Francesco. Il libro, nato dal concorso di idee Youth and Future, è la riedizione internazionale del “Manifesto del cambiamento” e raccoglie le visioni di futuro di settantacinque giovani provenienti da ogni parte del mondo, selezionati fra i migliaia che hanno partecipato al progetto.


La presentazione si tenuta il 20 marzo 2025, in anteprima a New York, presso la General Assembly delle Nazioni Unite, in occasione del forum internazionale dei giovani Change the World Model UN (CWMUN), in collaborazione con Diplomatici ONG, alla presenza di 4.000 giovani da oltre 140 paesi. Durante l’incontro le parole emozionanti della Senatrice Liliana Segre. Caccamo ha tenuto una serie di incontri con gli studenti in alcuni tra i più prestigiosi Atenei del mondo che hanno aderito all’iniziativa: Yale University, Harvard University, Berklee College of Music, Wellesley College negli Stati Uniti; UNAM in Messico, UANIL e Universidade de São Paulo in Brasile, Tokyo University of Foreign Studies e istituzioni come i Musei Vaticani e il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.


Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento? Queste le due domande poste da Giovanni Caccamo, a cui hanno risposto per iscritto migliaia ragazzi in tutto il mondo. Ognuno ha scelto una parola di cambiamento ed elaborato un breve trattato che riassuma l’aspetto della società che cambierebbe e le idee concrete per poterlo fare. Tra i testi più rilevanti quello di Valeriia, studentessa ucraina che ha scelto la parola “guerra” raccontandone gli orrori e le difficoltà, dalle più grandi alle più piccole e quotidiane. Scrive: “Ho paura della guerra. Ma quello di cui mi sono accorta e che temo di più è che la guerra stia diventando un’abitudine”. C’è poi Hasan Hirji studente palestinese che ha initolato il suo scritto “Movimento” per descrivere la vitalità della sua terra fatta di colline, solchi, valli che nessuna guerra può annientare: “Se una biglia venisse lasciata cadere da un passero in volo in Cisgiordania, la biglia potrebbe rotolare, ruzzolare e saltare fino al Mar di Gaza, se lasciata passare liberamente”. La studentessa Raneem Elwasimi invece firma il brano “Bambini”, una riflessione sul diritto all’istruzione, ancora negato in tante parti del mondo. L’idea, partita nel 2021 in risposta all’appello dello scrittore Andrea Camilleri che affidò alle nuove generazioni l’arduo compito di far partire un nuovo umanesimo, in questi anni si è sviluppata in diversi ambiti, includendo la musica (con l’album “Parola”), l’arte (con il coinvolgimento di artisti come Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino), la performance artistica (l’”Agorà del cambiamento”, all’interno della Stanza della Segnatura nei Musei Vaticani), la fotografia (con un reportage fotografico a cura di Marco Anelli, storico fotografo di Marina Abramovic), e molto altro. Da allora questo grande progetto collettivo internazionale ha coinvolto numerose Università e organizzazioni giovanili grazie alle quali sono stati raccolti molti dei testi del libro.


Il progetto, supportato da Banca Ifis (Main partner), Pulsee Luce e Gas e Alessia Zanelli, partendo dai giovani, spinge all’idea di un cambiamento salvifico, in contrasto a crisi, conflitti e disgregazione. Il ricavato della vendita del Manifesto for change sarà devoluto all’Associazione Youth and Future – Parola ai giovani, a supporto di borse di studio per giovani in difficoltà e progetti culturali volti alla formazione, all’orientamento e alla valorizzazione dei giovani cittadini di domani (www.youthandfuture.com)

Roma World, riapre il parco a tema dell’Antica Roma

Roma World, riapre il parco a tema dell’Antica RomaRoma, 21 mar. (askanews) – Marzo non è solo il mese che segna l’inizio della primavera, ma per gli antichi Romani era anche il primo mese dell’anno, dedicato a Marte, dio della guerra e della rinascita della natura. Nel nome di questa tradizione, venerdì 28 marzo riapre Roma World, il Parco a tema dell’Antica Roma che trasporta gli ospiti indietro nel tempo di 2000 anni. L’experience park accanto a Cinecittà World promette novità e nuove emozioni per far vivere agli ospiti una giornata da antico romano in un mix di storia, natura e spettacolo…totalmente a impatto zero.


Il 2025 porta novità anche negli spettacoli del parco: arriva una versione inedita dello Spettacolo dei Gladiatori e dello Show di Falconeria dove gli ospiti possono ammirare il volo dell’aquila e altri rapaci. Dopo il grande successo dello scorso anno con 50 repliche sold-out, il 13 giugno torna Roma On Fire, lo spettacolare live show serale che mette in scena battaglie di gladiatori, corse delle bighe, lo spettacolo del fuoco e l’incendio di Roma. Un successo premiato ai Parksmania Awards, gli Oscar dei parchi divertimento. Roma World rappresenta un modello di turismo ecosostenibile, dove la natura è protagonista di ogni esperienza. Gli ospiti possono diventare Falconieri per un Giorno, esplorare la biodiversità con il Tour Botanico, osservare da vicino le migliaia di Api all’opera nelle arnie, interagire con gli Animali della Fattoria, oltre a gustare carne alla brace e specialità romane autentiche nella Taberna per un viaggio nei sapori del passato. L’Antico Mercato offre souvenir e oggetti d’artigianato ispirati alla Roma antica. Per chi ama le sfide, c’è Sfida l’Arciere, un duello di Tiro con l’Arco, e la Scuola dei Gladiatori. Nella suggestiva Armeria del Castrum è possibile indossare armature romane e immortalare il momento con una foto esclusiva. Tra le attività più amate, il Tour di Ben Hur conduce gli ospiti nell’iconica arena usata per il remake del film 11 volte premio Oscar Ben Hur e per la serie TV Those About To Die di Roland Emmerich, con Anthony Hopkins.


Il parco offre anche esperienze creative come il Laboratorio di Mosaico per i più piccoli e tante attività didattiche a cui partecipano centinaia di scuole ogni anno. E per chi desidera immergersi nella storia a 360 gradi, dal 13 giugno è possibile anche pernottare in un autentico Accampamento Romano, dormendo in tende storiche sotto le stelle, come un vero legionario. Numerosi gli eventi in programma fino al 2 novembre, tra cui: i pranzi di Pasqua e pasquetta e i Ponti di primavera (25 aprile e 1° maggio), il Pranzo del Gladiatore per il Natale di Roma (21/04), la Festa della Mamma e Roma Sport Experience (10-11/05), le giornate rievocative “The Legion Experience” con la Legio I Italica (13-15/06), la notte di San Lorenzo dove ammirare le stelle con il telescopio, il Pranzo di Ferragosto e la fattoria delle Zucche per il mese di Halloween (dal 4/10 al 2/11). Programma eventi completo su www.romaworld.com

Il ministero alle scuole: no asterisco o schwa nelle comunicazioni ufficiali

Il ministero alle scuole: no asterisco o schwa nelle comunicazioni ufficialiMilano, 21 mar. (askanews) – Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato a tutte le scuole una circolare per ribadire che nelle comunicazioni ufficiali è imprescindibile il rispetto delle regole della lingua italiana. Nel documento il Mim evidenzia, in particolare, che l’uso di segni grafici non conformi, come l’asterisco e lo schwa, è in contrasto con le norme linguistiche e rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale.


Il Ministero ricorda infatti in una nota che l’Accademia della Crusca ha più volte evidenziato che tali pratiche non sono grammaticalmente corrette e che il loro impiego, specialmente nei documenti ufficiali, ostacola la leggibilità e l’accessibilità dei testi. Per il Mim l’uso arbitrario di questi simboli introduce elementi di ambiguità e disomogeneità, rendendo la comunicazione meno comprensibile e meno efficace. Il Ministero invita, pertanto, tutte le istituzioni scolastiche a mantenere l’uso di un linguaggio corretto e accessibile, nel rispetto delle norme linguistiche vigenti.

Zucchero al Circo Massimo: “Sarà magia”. Il rock ormai è annacquato

Zucchero al Circo Massimo: “Sarà magia”. Il rock ormai è annacquatoRoma, 21 mar. (askanews) – “Il Circo Massimo è un luogo iconico, affascinante. Non vedo l’ora di suonare lì… sarà una magia particolare. Roma è sempre stata qualcosa di magico, di esplosivo, di unico”. Zucchero torna nella Capitale dopo due anni dai cinque concerti sold out a Caracalla, il 23 e 24 giugno, al Circo Massimo, per 26mila persone. Già oltre 15mila i biglietti venduti.


Una scaletta “ancora da decidere” con tanti possibili ospiti internazionali, anche se “di solito sono sorprese”. “Non riesci a pianificare prima, non sai se sono impegnati o meno – dice Zucchero incontrando la stampa a Roma -. Sicuramente, se sono liberi non avranno problemi a venire. Mi piacerebbe venissero Bono, Sting, artisti che so che vengono volentieri, che sono amici”. E ancora Brian May dei Queen, Eric Clapton, Peter Gabriel. Zucchero snocciola nomi e aneddoti legati a star internazionali. “Succede tutto un po’ all’improvviso – racconta – come quella volta quando Eric Clapton mi chiamò alle tre del pomeriggio, per suonare alle 19. Dovevamo fare il sound check e invece sono salito sul palco senza nemmeno provare. Qualcuno non ci sarebbe andato, io invece sono uno che rischia, mi piace l’adrenalina”. Zucchero racconta di quanto è stata importante la gavetta. “Ho cominciato giovanissimo, a 15 anni. Suonavo tutte le sere, fino alle tre-quattro di notte. E cantavo…. Ora in effetti non c’è più la gavetta. Ci sono i talent, ma si prova e si canta. Non è una gavetta. Non c’è un ricambio – prosegue l’artista emiliano – non c’è più la figura del musicista orchestrale che deve studiare e imparare un repertorio internazionale”.


Il cantante preferisce “parlare poco” e “dare spazio alla musica, perché le canzoni parlano, la musica parla”. Anche se ce ne sarebbero di motivazioni per “parlare” o “lanciare dei messaggi”. Come “le varie guerre in giro, o Putin, o Trump, gli accordi di pace, Gaza, Musk… ma parlarne ormai diventa un luogo comune”. “Ovviamente ognuno ha le sue opinioni e a volte è preferibile non toccare certi argomenti – prosegue Zucchero – se non buttarli lì in modo abbastanza sarcastico perché se li approfondisci non sai mai come arrivano. E poi, Pavarotti mi diceva sempre: ‘Te pensa a cantare e non rompere i co… Tutto questo non è qualunquismo, anche perché ci sono state varie occasioni dove sono stato al centro di polemiche per aver detto la mia. Purtroppo faccio presto a passare dalla ragione al torto. Non sono diplomatico. E poi…non cerco di portare il pubblico al mio mulino, se non con la musica. Non sono un influencer, sono tutto l’opposto di un influencer. Non amo la piaggeria”.


Dunque il rock impegnato non esiste più? “Direi di no, il rock che senti adesso è molto annacquato. C’è stato un periodo che il rock mandava messaggi contro il sistema; ora manca questo impegno che prima era del rock, poi del rap. Ora manca totalmente. Chi è rimasto? Forse Springsteen, Bob Dylan. Uno dei nuovi che non mi dispiace può essere Salmo, con cui condivido diverse tematiche”. Infine, sullo show di Roma, dice: “Farò il repertorio con le hit che tutti vogliono sentire, ma ogni sera posso cambiare in base all’atmosfera che si crea nel posto. E poi, saranno tutti a sedere. E’ un po’ come una confort zone, non c’è la ressa, il casino. Sarà un concerto meno rock ‘n roll ma i mie fan negli anni sono diventati più sofisticati….”


Di Serena Sartini