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Belluso Noseda: la mia vita ‘on the road’ con la star classica

Belluso Noseda: la mia vita ‘on the road’ con la star classicaMilano, 20 mar. (askanews) – (di Cristina Giuliano) “Un viaggio straordinario, vissuto sempre insieme, tra palcoscenici, emozioni e nuove avventure”. Così, a caldo, ad askanews Lucia Belluso Noseda, soprano, descrive la sua vita con il marito Gianandrea Noseda, confermato in queste ore alla direzione della National Symphony Orchestra di Washington DC, con una decisione storica che estende il mandato del Maestro lombardo fino alla stagione del centenario nel 2031 e che coincide con la forte attenzione dell’amministrazione USA nei confronti del Kennedy Center. La signora Belluso è radiosa, come sempre, costante compagna nella vita del Maestro. Una vita ‘on the road’ condivisa ai vertici della musica classica.


Askanews: Lei e il Maestro avete condiviso i momenti più belli e tanti successi. Come vi siete conosciuti? Da quanto tempo siete sposati? Quali sono state le tappe all’estero? Quali sono i luoghi che avete più amato e perché?Belluso Noseda: “Era il 1983 quando ho deciso che la musica sarebbe stata la mia strada. Dopo aver superato l’esame di ammissione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ho lasciato la mia amata Catania per trasferirmi al Nord. È stato lì che ho incontrato Gianandrea Noseda, mio compagno di studi nella classe di composizione. Da quel momento, le nostre vite si sono intrecciate indissolubilmente.


Gli anni di studio sono stati impegnativi ma straordinari. Pur avendo scelto percorsi diversi – lui la direzione d’orchestra, io il canto – il nostro cammino è sempre stato condiviso. Nel 1991 ci siamo sposati e, dal 1993, abbiamo vissuto insieme i primi passi di una carriera nella direzione d’orchestra che, all’inizio, avremmo potuto solo sognare.Abbiamo vissuto le emozioni dei primi concerti, i concorsi vinti, i primi ingaggi in Italia e all’estero. Dal 1995 abbiamo iniziato a viaggiare costantemente, scoprendo nuovi luoghi e imparando nuove lingue. La Spagna e la Francia sono state tra le prime mete frequenti, fino all’arrivo del primo incarico importante a San Pietroburgo, una città che abbiamo amato profondamente.


Quando abbiamo iniziato a frequentarla nel 1997, la vita quotidiana era ancora segnata dall’eredità sovietica, ma si respirava un’aria di cambiamento, un’apertura al mondo. Abbiamo assistito alla nascita dei primi supermercati, delle prime pizzerie, e vissuto da vicino la rinascita culturale della città. Fino al 2005 San Pietroburgo è stata una presenza costante nella nostra vita, e anche negli anni successivi siamo tornati più volte.Nel frattempo, è arrivata la nomina all’Orchestra BBC Philharmonic di Manchester, dando inizio al periodo inglese. Poi New York, grazie alla speciale collaborazione con il Metropolitan. E ancora, l’intenso e meraviglioso periodo come Direttore Musicale al Teatro Regio di Torino, città che portiamo nel cuore. Infine, la nomina a General Music Director dell’Opera di Zurigo e a Music Director della National Symphony Orchestra di Washington DC. Un viaggio straordinario, vissuto sempre insieme, tra palcoscenici, emozioni e nuove avventure”.


Askanews: Cosa significa essere un’italiana all’estero? L’Italia fuori dei confini nazionali è costituita oggi da circa sei milioni di cittadini e cittadine. Una presenza cresciuta dal 2006 del +91%: cosa offre un Paese straniero a noi italiani? E cosa le manca dell’Italia?Belluso Noseda: “La nostra condizione di italiani all’estero è, in un certo senso, privilegiata. Mio marito ed io viaggiamo per la musica, frequentando gli ambienti culturali di diverse città e Paesi. In un modo speciale, portiamo con noi un’espressione d’arte che rappresenta anche l’Italia, diffondendone la bellezza e il valore nel mondo.I musicisti, da sempre, sono abituati a spostarsi, a vivere in luoghi diversi e lontani, a intrecciare esperienze con culture differenti. Questo ci ha reso naturalmente aperti al dialogo e allo scambio, arricchendo il nostro percorso umano e professionale”.Askanews: Come descriverebbe la sua vita a Washington DC?Belluso Noseda: “Washington è una delle città americane che preferisco: qui si respira la grandiosità della capitale. I suoi splendidi memoriali, la suggestiva passeggiata tra i ciliegi in fiore, i magnifici musei – tutti gratuiti – e il perfetto equilibrio tra spazi verdi e ordine urbano la rendono un luogo unico. Il Kennedy Center, cuore pulsante della vita culturale, aggiunge ulteriore fascino a una città che sa essere al tempo stesso maestosa e accogliente”.Askanews: Lei è molto ammirata per eleganza e sobrietà: lo percepisce?Belluso Noseda: “Viaggiando per il mondo, noto spesso come gli italiani si distinguano per la loro eleganza, anche in contesti più informali. Basta passeggiare sulla Fifth Avenue di New York per riconoscere subito chi è italiano. Credo che crescere immersi nella bellezza, dall’arte all’architettura, abbia contribuito a forgiare un vero e proprio ‘DNA dello stile’, un’eleganza innata che all’estero viene particolarmente apprezzata”.Askanews: Cosa le ha insegnato questa vita fuori dai confini nazionali e come ha arricchito la Sua?Belluso Noseda: “Viaggiare non amplia solo i confini geografici, ma anche quelli mentali. Ogni nuovo luogo visitato è un’opportunità per scoprire l’identità di chi lo abita, le sue tradizioni, il suo modo di vivere. Questa conoscenza favorisce il dialogo tra i popoli e crea un legame profondo con culture diverse. Per me, ogni viaggio è un arricchimento. Amo le lingue straniere e, nel corso degli anni, ho cercato di apprenderne diverse. Ora sono immersa nello studio del tedesco, una sfida che affronto con curiosità e passione”.Askanews: Qualcuno sostiene che fuori dai nostri confini diventiamo ancora più italiani. A quali tradizioni italiane Lei è più legata?Belluso Noseda: “Sia mio marito che io, più viaggiamo e più apprezziamo l’Italia: la sua bellezza, le sue tradizioni e la sua cultura. Per questo, le nostre vacanze sono ormai dedicate alla scoperta di quei luoghi italiani che ancora non conosciamo.Anche quando siamo all’estero, cerchiamo di mantenere un legame con il nostro Paese. Seguiamo i telegiornali italiani – siamo grandi fan di RAI News – e alcuni programmi televisivi che ci fanno sentire un po’ più vicini a casa. E se la nostalgia si fa sentire, da vera catanese, preparo un bel piatto di rigatoni alla Norma: i sapori della mia terra hanno il potere di riportarmi immediatamente in Sicilia”. 

Mattarella inaugura 24 marzo alle 12 villaggio di Agricoltura E’

Mattarella inaugura 24 marzo alle 12 villaggio di Agricoltura E’Roma, 20 mar. (askanews) – Al via lunedì 24 marzo, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “Agricoltura è”. L’iniziativa, voluta dal ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, sarà aperta al pubblico e ospiterà sessioni di lavoro tra ministri del Governo, istituzioni europee, esperti del settore, rappresentati della società civile e studenti.


“Sarà un modo per raccontare la poliedricità del sistema agricolo italiano. Lo facciamo in occasione dell’anniversario dei Trattati di Roma, per ricordare quanto sia importante l’agricoltura, non solo nella produzione di cibo, ma anche per la difesa del territorio, per la sicurezza di chi ci lavora, e del ruolo che svolge nel mondo della solidarietà sociale. L’agricoltura è un sistema poliedrico e l’Italia è pronta a metterlo in mostra”, ha detto il ministro Francesco Lollobrigida. Lunedì 24 marzo alle 12 ci sarà la cerimonia di inaugurazione alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Alle 15 un dialogo tra il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto e il ministro Francesco Lollobrigida


Alle 19 la cCerimonia di inaugurazione del villaggio. Inoltre, il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti e il Vice Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, dialogheranno con il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno Martedì 25 marzo alle 11 ci saraà la Conferenza Stampa ‘Agricoltura E” con il Commissario europeo all’agricoltura Christophe Hansen e gli imprenditori e i componenti del sistema agricoltura italiano. Alle 17 si terrà il convegno “L’agroalimentare pilastro dell’export italiano nel mondo”, presenti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il ministro Lollobrigida, il ministro dell’Industria e del made in Italy, Adolfo Urso e il presidente Ice Matteo Zoppas.


Infine, il 26 marzo durante “L’Agricoltura è ricerca, innovazione e futuro” il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il ministro dell’università e della ricerca Annamaria Bernini, l’ingegnere Andrea Rinaldo, il presidente del Crea Andrea Rocchi, il presidente dell’Accademia dei Georgofili Massimo Vincenzini parleranno del futuro dell’agricoltura con gli studenti La cerimonia di chiusura del Villaggio si svolgerà alla presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Russia, Zakharova: Kiev mostra mancanza di volontà politica per la pace

Russia, Zakharova: Kiev mostra mancanza di volontà politica per la paceRoma, 20 mar. (askanews) – L’Ucraina mostra una totale mancanza di volontà politica per la pace e una risoluzione diplomatica del conflitto, ha detto oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando gli attacchi alle infrastrutture russe da parte delle forze armate ucraine.


“È assolutamente chiaro che stiamo parlando di un’altra provocazione preparata appositamente dal regime di Kiev volta a interrompere le iniziative di pace, comprese quelle avanzate dal presidente degli Stati Uniti” Donald Trump, ha detto Zakharova, aggiungendo che “in realtà, il regime di Zelensky … ha dimostrato una totale mancanza di volontà politica per la pace e una risoluzione diplomatica del conflitto”. Mosca spera che gli Stati Uniti siano convinti che la condizione chiave per prevenire l’escalation del conflitto e lavorare verso la sua risoluzione attraverso mezzi politici e diplomatici dovrebbe essere la completa cessazione degli aiuti militari stranieri e la fornitura di informazioni di intelligence a Kiev, si legge nella dichiarazione della portavoce della diplomazia russa.

Tpl, revocato sciopero 1 aprile, sottoscritto accordo per Ccnl

Tpl, revocato sciopero 1 aprile, sottoscritto accordo per CcnlRoma, 20 mar. (askanews) – “Sciolti finalmente i nodi presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per il rinnovo del ccnl Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità – TPL) e conseguentemente viene revocato lo sciopero proclamato per il prossimo 1 aprile”. A riferirlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, al termine dell’incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti convocato “per verificare la disponibilità delle risorse economiche a copertura del rinnovo del contratto collettivo tpl”.


“Il contenuto della pre-intesa siglata l’11 dicembre scorso con le associazioni datoriali – ricordano le organizzazioni sindacali – prevede l’immediata erogazione dell’una tantum di 500 euro e l’incremento economico medio mensile a regime tra i 220 ed i 240 euro. Questo contratto rispetta la decorrenza 2024-2026 e con esso le previsioni definite trovano coerente applicazione”. “Ora – affermano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna – bisogna continuare a lavorare agli altri obiettivi della categoria. Serve una più attenta conciliazione tra vita e lavoro, la garanzia della sicurezza nell’esercizio della professione per le operatrici e gli operatori di front line e una migliore qualità del servizio. È infine indispensabile l’adeguamento del Fondo nazionale trasporti attraverso risorse congrue e un riassetto del sistema che preveda la riforma normativa di settore e una riorganizzazione industriale, in grado di assicurare la presenza di imprese sane nella realtà del trasporto pubblico locale”.

Italia terzo paese Ue per disponibilità acqua, 41% ad agricoltura

Italia terzo paese Ue per disponibilità acqua, 41% ad agricolturaRoma, 20 mar. (askanews) – L’Italia è il terzo paese europeo per disponibilità di acqua e, dei circa 30 miliardi di metri cubi che preleva ogni anno, destina il 41% all’agricoltura. Ma il trend è in crescita, considerato che negli ultimi anni piove meno in inverno e, dunque, sono molti di più i terreni bisognosi di acqua. Sono i dati contenuti in una infografica realizzata dal Crea per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, che documenta i frutti del lavoro della ricerca.


Il Crea, infatti, con il suo centro di Politiche e Bioeconomia, supporta le Istituzioni nazionali e regionali nella programmazione e gestione degli usi dell’acqua in agricoltura, attraverso le banche dati Sigrian (Sistema Informativo Nazionale per la Gestione delle Risorse Idriche in Agricoltura) e Dania (Database Nazionale degli investimenti per l’Irrigazione e l’Ambiente). Secondo Sigrian, la banca dati che monitora l’attività di 600 enti irrigui deputati a prelevare l’acqua dai corpi idrici e distribuirla alle aziende agricole associate, viene fornita acqua in forma collettiva, al 60% delle aree irrigate su tutto il territorio nazionale (circa 1,6 milioni di ettari), grazie ad una rete irrigua di 43.000 km.


Dania, invece, restituisce una potenzialità di intervento di oltre 450 progetti irrigui immediatamente attuabili (per un valore totale di 4,3 miliardi di euro), che hanno come obiettivo l’efficientamento e la digitalizzazione di quasi 8.000 km di rete esistente e la realizzazione di oltre 500 km di nuova rete, con 400 milioni di metri cubi risparmio idrico e almeno 1 milione di metri cubi di nuova capacità di accumulo in piccoli e medi invasi.

Gb, Banca d’Inghilterra conferma i tassi sulla sterlina al 4,50%

Gb, Banca d’Inghilterra conferma i tassi sulla sterlina al 4,50%Roma, 20 mar. (askanews) – La Banca d’Inghilterra confermato i tassi di interesse di riferimento per il Regno Unito al 4,50%. Secondo quanto riporta un comunicato, la decisione è stata assunta dal direttorio della Bank of England con una ampia maggioranza, 8 favorevoli a fronte di 1 componente che avrebbe preferito un nuovo taglio.


Il tutto mentre a dispetto dei progressi l’inflazione nel regno Unito, al 3% secondo gli ultimi dati, resta di un intero punto percentuale al di sopra del livello obiettivo dell’istituzione, che peraltro si attende una risalita nei prossimi mesi (al 3,75% circa nel III trimestre). (fonte immagine: Bank of England).

ESEO Italia: il 22 maggio nasce la Giornata mondiale Esofagite Eosinofila

ESEO Italia: il 22 maggio nasce la Giornata mondiale Esofagite EosinofilaRoma, 20 mar. (askanews) – ESEO Italia, Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila e le patologie gastrointestinali eosinofile, insieme all’Alleanza EoE Day annunciano che la Giornata europea dedicata all’Esofagite eosinofila (#EuropeanEoEDay) a partire da quest’anno diventerà il 22 maggio Giornata Mondiale (World Eosinophilic Esophagitis – EoE – Day).


La celebrazione mondiale di questo evento è stata resa possibile grazie allo sforzo collaborativo delle associazioni di pazienti di tutto il mondo che aderiscono all’Alleanza. Fra queste, oltre ad ESEO italia, che rappresenta i pazienti del nostro Paese, e alla rete GAAPP (Global Allergy and Airways Patient Platform), occorre ricordare le associazioni americane, APFED (American Partnership for Eosinophilic Disorders) eFAACT (Food Allergy & Anaphylaxis Connection Team), gli spagnoli di ADESEO (Asociación de Pacientes con Déficit de Eosinófilos y Síndrome Eosinofílico de Origen Desconocido), gli australiani aderenti ad ausEE Inc. (Australian Eosinophilic Support Network) e i serbi di Nacionalno udruženje EOE – Više od alergije. La celebrazione unitaria della Giornata Mondiale rappresenta un momento di grande rilevanza che consente di accendere i riflettori a livello internazionale sull’esofagite eosinofila (EoE), una malattia cronica, mediata da immuno/antigeni, che rimane sotto diagnosticata o diagnosticata erroneamente, che lascia molti pazienti sofferenti senza un trattamento adeguato a livello globale, in particolare nei paesi a basso e medio reddito.


Obiettivo dell’Alleanza è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prevenzione e sull’importanza di una diagnosi precoce; incoraggiare le persone che manifestano sintomi quali difficoltà a deglutire, necessità di bere molto durante i pasti, dolore al petto o sintomi persistenti simili al reflusso a consultare un medico; chiedere alle Istituzioni un migliore accesso all’assistenza medica, a nuovi trattamenti e ai finanziamenti per la ricerca per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da EoE in tutto il mondo; sostenere i Paesi a basso e medio reddito, promuovendo maggiori investimenti nella ricerca, nella sensibilizzazione e nella formazione medica, soprattutto nelle regioni in cui l’EoE è ancora ampiamente trascurata. “Abbiamo sperimentato che le campagne nazionali di sensibilizzazione sono fondamentali per aumentare il sospetto diagnostico e la consapevolezza del rischio tra la popolazione, aiutandoli a raggiungere una diagnosi. La forza e la bellezza di formare alleanze rende questa opportunità di speranza più efficace, impattante e di vasta portata per i molti pazienti ancora senza diagnosi. Inoltre, incoraggia tutti gli stakeholder ad intraprendere azioni concrete per supportare coloro che già affrontano questa realtà quotidianamente ed anche le migliaia di caregiver che li accudiscono”, afferma Roberta Giodice, presidente dell’Associazione ESEO Italia.


“Con il lancio del World EoE Day, speriamo di portare l’attenzione tanto necessaria su questa condizione e di sostenere il cambiamento su scala globale”, afferma Victor Gascon Moreno, Vicepresidente di GAAPP. PerMary Jo Strobel, Direttore esecutivo dell’APFED, “aumentando la comprensione tra gli operatori sanitari e la popolazione, possiamo ridurre i ritardi nel riconoscimento e nella diagnosi, migliorare i risultati e migliorare la qualità della vita per le persone colpite da questa condizione cronica”. “Celebrare la Giornata mondiale dell’esofagite eosinofila è un passo significativo nella nostra lotta, poiché ci consente di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, rafforzare il sostegno reciproco e consolidare i nostri sforzi per educare, sostenere e difendere i diritti di tutti i colpiti in Spagna, continuando nel contempo la nostra missione per migliorare la loro qualità di vita”, dichiara Zoraida Gómez Carpio, Presidente dell’AEDESEO.

Formula1, Norris: “Mi aspetto una Ferrari migliore in Cina”

Formula1, Norris: “Mi aspetto una Ferrari migliore in Cina”Roma, 20 mar. (askanews) – Lando Norris è il favorito anche per il secondo gp della stagione in programma in Cina, a Shanghai. In conferenza stampa il britannico della McLaren ha evidenziato però le insidie del prossimo impegno: “È un weekend diverso, quindi non siamo sicuri che le cose andranno esattamente come sono andate a Melbourne. Mi aspetto una maggiore concorrenza da parte della Ferrari qui. E abbiamo visto quanto è stata veloce la Red Bull. Penso che in condizioni perfette, come quelle trovate in qualifica, abbiamo un vantaggio, ma i rivali non sono certo lontani”. La modifica del regolamento sull’ala posteriore, poi, non lo spaventa: “Non ci impone dei cambiamenti. La nostra auto va bene. Se questa direttiva tecnica fosse stata applicata lo scorso fine settimana, saremmo andati bene. Non è rivolta a noi, ma ad altri team. E probabilmente significa che dovremmo spingere un po’ di più”. Infine, sugli ordini di scuderia: “A Melbourne hanno detto a Piastri di non attaccarmi per due o tre giri, io non ne sapevo nulla. Erano condizioni rischiose e avremmo fatto la figura degli idioti se avessimo tentato di correre e fossimo finiti entrambi fuori pista – o peggio, fuori dalla gara – quando avevamo un ottimo risultato in mano. Ci hanno chiesto di mantenere la posizione solo per un paio di giri, poi lui è stato libero di correre di nuovo. Ma sì, dal punto di vista della squadra, non si trattava di me o di Oscar, ma della McLaren: siamo il primo e il secondo, non facciamo sciocchezze quando non è necessario”.

Formula1, la Ferrari verso la Cina: siamo più vicini alle McLaren

Formula1, la Ferrari verso la Cina: siamo più vicini alle McLarenRoma, 20 mar. (askanews) – Dopo l’avvio disastroso a Melbourne la Ferrari punta ad un weekend migliore in Cina per il secondo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Charles Leclerc ai microfoni di Sky Sport ha parlato così alla vigilia del weekend di Shanghai: “Anche in Australia abbiamo dimostrato il nostro potenziale, purtroppo non sono stati i momenti giusti di quel weekend. Ma vuol dire che la performance c’è e quanto successo non ci fa assolutamente essere delusi per tutta la stagione”. Sul gap con la McLaren ha poi aggiunto: “Dopo tanto rumore nella off-season, non siamo ancora al livello della McLaren però siamo molto più vicini a loro di quanto visto a Melbourne”. Come Charles Leclerc, anche il nuovo compagno di squadra Lewis Hamilton pensa di poter voltare pagina in Cina. Dopo il pessimo esordio (10°) con la Rossa, il britannico che a Shanghai vanta il primato di successi (6) spera in un miglior piazzamento. Ai media ha sottolineato la necessità di acquisire familiarità con il team e la monoposto: “Questo fine settimana imposteremo la macchina in modo un po’ diverso. Devo ancora capire come lavora il team e in quale maniera si procede per la preparazione della tre giorni. Man mano che conosco meglio la vettura, posso iniziare a prendere più decisioni e dire quali sono le modifiche che voglio per il mio stile di guida. Già questo weekend potrò avere questo approccio e sfrutterò un po’ di più la mia esperienza”. E la “falsa partenza” in Australia non deve condizionare il resto della stagione: “Non è stato il GP che volevamo, ma non è tutto da buttare. Una piccola cosa avrebbe potuto fare una grande differenza nel nostro risultato. Ma andiamo avanti. Tutti sono ancora motivati. Siamo tutti molto concentrati e penso che l’energia nel garage sia tanta. Non può essere una gara a buttarci giù”.

Confagri Veneto: richieste di uova dagli Usa, ma non ce ne sono

Confagri Veneto: richieste di uova dagli Usa, ma non ce ne sonoRoma, 20 mar. (askanews) – Gli Usa chiedono aiuto all’Italia per sopperire alla mancanza di uova e la richiesta arriva anche in Veneto, regione che insieme alla Lombardia produce la metà del totale delle uova italiane. L’ultima epidemia di influenza aviaria negli Stati Uniti ha infatti portato all’abbattimento di 20 milioni di galline ovaiole solo nell’ultimo trimestre del 2024. Così anche la disponibilità di uova è diminuita drasticamente, facendole diventare un prodotto sempre più ricercato e raro: in marzo una dozzina di uova è arrivata a costare 8 dollari.


Purtroppo, sottolinea in una nota Confagricoltura Veneto, anche in Italia l’epidemia aviaria è stata pesante e, dall’autunno a oggi, sono state abbattute 4 milioni di galline ovaiole su 41 milioni, concentrate principalmente negli allevamenti in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, pari al 10%. “E questo significa che abbiamo perso la stessa percentuale di uova: 1,4 miliardi su 14 miliardi. Quello che rimane – spiega la confederazione agricola – è quasi tutto destinato al consumo nazionale. Ovviamente, data la mancanza di prodotto, il prezzo continua a salire anche in Italia, anche se non ai livelli degli Usa. Gli altri Paesi europei non stanno meglio, dato che l’aviaria ha colpito ovunque”. “Gli americani sono grandi consumatori di uova e, di conseguenza, la carenza di prodotto li porta a cercarlo in altri Paesi – spiega Michele Barbetta, allevatore di Carceri e presidente del settore avicolo di Confagricoltura Veneto – Sono arrivate molte richieste agli imprenditori agricoli veneti, da Verona a Padova, ma anche noi siamo al limite con la produzione e non possiamo garantire un approvvigionamento”.


Ogni italiano, mediamente, tra prodotto fresco e alimenti trasformati, consuma circa 219 uova all’anno e in Veneto il settore avicolo rappresenta una punta di diamante sul territorio italiano, con una produzione media annua di 2 miliardi di uova. Sono oltre 250 in regione gli allevamenti di galline ovaiole con più di 250 capi. “Non sarà facile tornare alla produzione di prima – chiarisce Barbetta – L’ultima epidemia ha causato 56 focolai nel Nord Italia, di cui 17 riguardanti galline ovaiole. Le aziende stanno ripartendo, ma la ovaiola ha una programmazione lunga: intanto non c’è molta disponibilità di pulcini, dato che l’aviaria ha colpito anche questa produzione, e comunque per passare dal pulcino alla produzione di uova servono sei mesi. E, se in autunno ripartirà l’epidemia, saremo punto e a capo”.


Da un mese e mezzo non ci sono più focolai di aviaria, ma si sta già lavorando per trovare soluzioni per evitare nuove debacle in futuro. “L’Istituto zooprofilattico delle Venezie ha riunito tre giorni fa tutta la filiera italiana dell’avicolo e le organizzazioni agricole presentando uno studio sulla vaccinazione degli animali – riferisce Barbetta – Per ora farà partire una sperimentazione su 5.000 tacchini, ma sulle galline ovaiole ad oggi si prospetta più difficile farlo, soprattutto negli stabilimenti dove ci sono centinaia di migliaia di volatili”. Per quanto riguarda i risarcimenti, “ad oggi abbiamo ricevuto quelli per l’epidemia aviaria del 2021, ma non abbiamo ancora notizie di quelli dovuti per i danni diretti e indiretti delle epizoozie successive”.