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Sudcorea, generali arrestati: discussero legge marziale in fast food

Sudcorea, generali arrestati: discussero legge marziale in fast foodRoma, 18 dic. (askanews) – Emergono gradualmente dettagli su ciò che ha preceduto la proclamazione della legge marziale in Corea del Sud il 3 dicembre, in un colpo di mano tentato dal presidente Yoon Suk-yeol, che ha dovuto far marcia indietro dopo sei ore. Secondo quanto scrive l’agenzia di stampa Yonhap, che cita fonti interne alla polizia incaricata delle indagini sugli eventi che hanno scioccato Seoul, diversi membri ed ex membri dell’intelligence militare avrebbero discusso dei piani per l’azione di forza mentre mangiavano hamburger in un fast food due giorni prima della scioccante proclamazione della legge marziale da parte del capo dello stato.


Secondo l’Ufficio Nazionale d’Investigazione (NOI), il primo dicembre, presso una filiale della catena di fast food giapponese “Lotteria” giapponese-sudcoreanoi ad Ansan, a sud-ovest di Seiul, l’ex maggior generale dell’Esercito Noh Sang-won, già comandante del Comando dell’Intelligence della Difesa (DIC), avrebbe condiviso i piani con il maggior generale Moon Sang-ho, attuale comandante del DIC, e con altri due colonnelli dello stesso comando. La polizia avrebbe acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza, che mostrano i quattro uomini parlare mentre mangiano hamburger.


Noh e Moon sono indagati per il presunto coinvolgimento nel tentativo fallito di imporre la legge marziale da parte del presidente Yoon. Oggi Noh e Moon sono stati arrestati. “E’ stato confermato che l’ex comandante Noh ha avuto discussioni relative alla legge marziale con l’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun e con individui collegati al Comando dell’Intelligence,” ha dichiarato il NOI in un comunicato.


Uno dei due colonnelli avrebbe ammesso, durante un interrogatorio di polizia, che Noh selezionò personalmente gli ufficiali da inviare alla Commissione elettorale nazionale per sequestrare i server di rete come prove del presunto broglio elettorale da parte dell’opposizione, una tesi sostenuta dal presidente Yoon. Moon è accusato di aver eseguito gli ordini di Noh. La polizia ritiene che Noh abbia avuto un ruolo chiave nel tentativo d’imporre la legge marziale, incluso il compito di redigere il decreto di legge marziale e discutere dei piani operativi con l’allora ministro della Difesa Kim Yong-hyun, anch’egli arrestato.

Energia, Enea: dalle detrazioni oltre il 56% dei risparmi

Energia, Enea: dalle detrazioni oltre il 56% dei risparmiRoma, 18 dic. (askanews) – Nel 2023 in Italia sono stati realizzati nuovi risparmi energetici per oltre 3,6 Mtep, pari ai consumi elettrici complessivi del Lazio e della Toscana. Il risparmio è stato generato grazie a progetti avviati dal 2021 con il supporto delle misure per ottemperare agli obblighi della Direttiva europea sull’efficienza energetica1 ed equivale al 92% dell’obiettivo fissato per il solo 2023 dal Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima). È quanto emerge dal 13esimo Rapporto annuale sull’efficienza energetica, elaborato dall’Enea, e presentato nel corso di un convegno alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.


Complessivamente, risulta ancora preponderante il traino delle detrazioni fiscali (circa 2 Mtep pari a una quota del 56,2% dei risparmi totali 2023). Oltre a queste misure, la riduzione dei consumi di energia finale è attribuibile alla crescita dei Certificati Bianchi che ha raggiunto il 28% rispetto al 2022, spingendo il dato cumulato a 0,6 Mtep, agli incentivi per la mobilità sostenibile (0,4 Mtep) e al Conto Termico (0,3 Mtep). Sono risultati in aumento anche i risparmi energetici conseguiti nell’ambito dei progetti realizzati attraverso i Fondi di coesione, con un risparmio di energia finale di circa 31,8 ktep/anno al 2023. Da segnalare il ruolo giocato dalle campagne di sensibilizzazione che hanno coinvolto quasi 14 milioni di cittadini per quanto concerne il settore residenziale. La stima dei risparmi indotti dai cambiamenti nei comportamenti di consumo, da parte di individui e imprese, è pari a oltre 0,1 Mtep. “L’efficienza energetica rappresenta la chiave per raccogliere alcune delle sfide più urgenti del nostro tempo e raggiungere i traguardi disegnati dall’Unione Europea che, grazie al pacchetto legislativo Fit for 55 e alle Direttive Efficienza Energetica (EED III) e Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD IV), si distingue come leader globale della transizione energetica”, ha commentato il direttore generale Enea Giorgio Graditi. “Alla luce delle vulnerabilità delle filiere energetiche globali – ha aggiunto – è fondamentale sfruttare le potenzialità offerte dall’innovazione, puntando sulle tecnologie emergenti e sulla digitalizzazione, che consente un monitoraggio in tempo reale delle emissioni e l’ottimizzazione dei consumi”.


Per i soli interventi di efficientamento energetico avviati nell’anno, il confronto tra 2023 e 2022 evidenzia una flessione dei risparmi conseguiti tramite i meccanismi di detrazione fiscale, sia per SuperEcobonus (-21,2%) che per Ecobonus (-20,4%). Rimane sostanzialmente stabile il contributo del Bonus Casa che con i soli interventi attivati nel 2023 ha consentito risparmi pari a 71 ktep (-0,9%). Sul fronte dell’efficienza energetica negli usi finali, un notevole contributo è arrivato dalle aziende con l’avvio il 5 dicembre 2023 del terzo ciclo di audit energetici obbligatori per le grandi imprese e quelle energivore. Secondo i dati gestiti da Enea, sono pervenute 10.241 diagnosi da 5.797 soggetti obbligati, di cui il 44% sono grandi imprese, il 40% Pmi energivore ed il 16% grandi imprese energivore. Rispetto a dicembre 2019 – che ha segnato l’avvio del secondo ciclo di diagnosi energetiche obbligatorie – le grandi imprese energivore che hanno adempiuto all’obbligo sono aumentate del 19%, mentre le grandi imprese sono diminuite dell’11%. I circa 9 mila interventi di efficientamento energetico effettuati hanno prodotto un risparmio pari a 0,5 Mtep.


“I dati incoraggianti presentati nel rapporto sono il risultato del peso sempre più rilevante assunto nel Paese dall’efficienza energetica. Questo grazie al consolidamento delle attività di formazione e informazione, ma anche allo sviluppo di metodologie e banche dati che hanno evidenziato il ruolo di primo piano assegnato all’Enea nel settore e contribuito a coinvolgere attivamente istituzioni, imprese, e cittadini”, ha sottolineato la direttrice del dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica, Ilaria Bertini.

Manovra, Manfredi (Anci): modifiche utili per Comuni e città

Manovra, Manfredi (Anci): modifiche utili per Comuni e cittàRoma, 18 dic. (askanews) – “La Legge di bilancio 2025 esce dall’esame della Camera con alcune modifiche utili per Comuni e Città, anche se permangono i profili più critici che abbiamo segnalato da subito, relativi alla riduzione di capacità di spesa corrente”. Così il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, in una nota, sottolineando che “l’abolizione del vincolo alle assunzioni di personale basato sul turn over consentirà a Comuni e Città metropolitane di poter procedere con le assunzioni già programmate e lavorare per arginare il drammatico deficit di personale qualificato, dopo una riduzione del 30% in quindici anni”.


Secondo il sindaco di Napoli, “per gli interventi di rigenerazione urbana e per una parte dei contributi per le cd. ‘Opere medie’, i cui ritardi nell’affidamento dei lavori sono spesso dovuti alla complessità delle procedure di autorizzazione e concertazione con altre amministrazioni, a malfunzionamenti di piattaforme telematiche e difficoltà del sistema imprenditoriale, è stato evitato il rischio di revoca”. “Migliorato anche il riparto del fondo a sostegno degli oneri dei Comuni per affidamento di minori, evitando di escludere dal beneficio molti Comuni e permettendo un più corretto calcolo delle spese sostenute. Sempre per i minori, positivo è l’inserimento di un fondo per il recupero dei minori a rischio devianza. Per i Piccoli Comuni fino a 3000 abitanti, in crisi finanziaria, è stato istituito un Fondo di 5milioni di euro per garantire e rafforzare i servizi sociali; sempre per i Comuni in crisi finanziaria fino a 1000 abitanti è consentita una compensazione tra massa attiva e passiva fino ad un importo massimo di 25milioni annui al fine di facilitare l’estinzione dei debiti”, ha aggiunto.


“Aumenta di 5milioni di euro il fondo per la legalità e la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori. Auspichiamo che si ponga rimedio in prossimi provvedimenti all’azzeramento di fondi investimento destinati ai Comuni di minore dimensione demografica, che hanno finora prodotto ottimi risultati per il miglioramento infrastrutturale delle aree periferiche. Restano inoltre aperte questioni che richiedono confronto e soluzioni, come, ad esempio, la gestione delle crisi finanziarie che in molti casi non gode di strumenti efficaci di risanamento; l’insufficienza di diversi finanziamenti in campo sociale che pesa sui servizi sociali comunali – quali ad esempio i fondi per gli affitti e le morosità incolpevoli rifinanziato in misura del tutto inadeguata; il peso del Fondo crediti di dubbia esigibilità (ormai sopra i 6 miliardi di accantonamento annuo) per il quale è necessario un intervento straordinario di sostegno alle capacità di riscossione dei Comuni. L’attuazione della Delega fiscale sui tributi comunali dovrà assicurare, infine, da un lato soluzioni concrete a specifici problemi di settore, dall’altro l’ampliamento delle fonti di finanziamento e il ritorno ad una maggiore manovrabilità delle entrate proprie, principi richiamati tra l’altro tra i criteri di delega, in linea con le prescrizioni costituzionali”, ha concluso Manfredi.

Azioni collettive online, hub.brussels affianca debutto Kiklegal in Italia

Azioni collettive online, hub.brussels affianca debutto Kiklegal in ItaliaRoma, 18 dic. (askanews) – hub.brussels, Agenzia Brussellese per l’Accompagnamento dell’Impresa, annuncia in anteprima lo sbarco in Italia di Kiklegal, innovativa piattaforma web con sede a Bruxelles, specializzata nell’ottimizzazione e nel coordinamento delle azioni legali collettive online.


Rivolta ad associazioni di categoria, avvocati, studi legali e altri professionisti del settore, Kiklegal sarà presentata ufficialmente nel corso di un evento in programma il 22 gennaio alla Brussels House di Milano: nel frattempo, la piattaforma è già operativa e collabora con un pool di legali brussellesi. Le azioni collettive sono procedure legali basate sull’aggregazione di diversi procedimenti individuali gestiti da un unico avvocato: ogni ricorrente agisce in modo indipendente, con la possibilità di raggiungere un accordo extragiudiziale più vantaggioso e realmente commisurato alla fattispecie.


Guglielmo Pisana, Reppresentante della Regione di Bruxelles in Italia, Malta e San Marino, dichiara: “Siamo orgogliosi di accompagnare l’ingresso in Italia di Kiklegal, un esempio concreto della costante ricerca di soluzioni innovative che, anche in campo legale, permettono di migliorare la soddisfazione dei cittadini europei attraverso la tecnologia. La Regione di Bruxelles Capitale è il cuore pulsante d’Europa sul fronte giuridico e legale: numerosi avvocati italiani, ad esempio, hanno una filiale a Bruxelles e dispongono spesso di un “Italian Desk” che assiste in lingua italiana i cittadini e le aziende italiani sul territorio belga”. La piattaforma risponde alle crescenti esigenze degli studi legali moderni, nella gestione delle azioni collettive: offre una gestione ottimizzata dei protocolli operativi e facilita la collaborazione internazionale tra avvocati e clienti. Dotata di un’interfaccia user-friendly, permette di comunicare in modo chiaro ed efficiente con tutti gli iscritti all’azione collettiva, offre il servizio di voto e trasmette documenti attraverso un canale sicuro. Il vantaggio è duplice: da una parte, i clienti possono accedere facilmente ad uno strumento giuridico che unisce le singole forze, creando una potente dinamica di gruppo; dall’altra, gli avvocati semplificano la loro routine professionale e si concentrano sulle attività strategiche, delegando alla piattaforma tutte le azioni ripetitive e di controllo. Il risultato è un aumento della produttività e una riduzione del margine d’errore.


“Il supporto assicurato da hub.brussels – conclude Pisana – alle imprese che intendono approcciare il mercato italiano spazia dalla ricerca di partner commerciali e/o istituzionali alla consulenza tecnica in materia legale e normativa, fino alla logistica e alla promozione. Durante la presentazione presso la Brussels House, ad esempio, avvocati, esperti legali e rappresentanti istituzionali avranno l’opportunità di esplorare le potenzialità di Kiklegal, instaurando al contempo proficue collaborazioni strategiche con gli stakeholder del sistema giuridico/legale di Bruxelles e dell’Unione Europea”. “L’approdo di Kiklegal in Italia è un passo significativo per consolidare il ponte tra la comunità legale italiana e quella internazionale. La nostra piattaforma è progettata per rispondere alle necessità degli studi legali più ambiziosi e aperti all’innovazione”, afferma Quentin Peel, CEO di Kiklegal.

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus su migranti e sicurezza

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus su migranti e sicurezzaBruxelles, 18 dic. (askanews) – Saranno migranti e sicurezza i temi al centro del primo vertice Nord-Sud in programma sabato e domenica prossimi in Lapponia. Organizzato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo, il summit vedrà anche la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i premier di Grecia e Svezia Kyriakos Mitsotakis e Ulf Kristersson, e l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Kaja Kallas.


Sul tema della sicurezza la Finlandia ritiene necessario promuovere una maggiore comprensione reciproca tra Nord e Sud. Il Paese condivide con la Russia una frontiera di 1.340 chilometri ed è dunque particolarmente esposto ad atti di sabotaggio, minacce ibride e strumentalizzazione delle migrazioni. Essendo il confine estremo dell’Ue (ma anche della Nato) con la Russia, la Finlandia chiede maggior supporto dagli Stati membri. Secondo il governo del conservatore Orpo, la Russia – anche se in modo indiretto – ha un ruolo anche nella destabilizzazione del Medio Oriente e dell’Africa, con conseguenze sui flussi migratori, tema che sta invece particolarmente a cuore a Roma e Atene. “L’Europa – ha detto Orpo – deve assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza. Ciò significa che i Paesi europei devono essere leader forti, sia nell’Ue che nella Nato. La nostra più grande minaccia è la Russia, che sta cercando di consolidare il potere e seminare discordia in Europa. La situazione geopolitica è molto impegnativa, ad esempio, anche in Medio Oriente e Nord Africa”.


Sullo sfondo della discussione, naturalmente, l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, con un possibile disimpegno Usa in Ucraina a cui l’Europa dovrà far fronte. Proprio di questo si parlerà questa sera a Bruxelles in un summit convocato dal segretario generale della Nato Mark Rutte, presenti anche il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Non dovrebbero partecipare invece il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer, che saranno rappresentati dai rispettivi ministri degli Esteri. Al termine del summit finlandese non ci sarà una dichiarazione finale, data l’informalità dell’evento, ma è previsto che domenica i leader presenti rilascino dichiarazioni. A margine del confronto sono in programma anche alcuni incontri bilaterali.

Ue, Italia-Danimarca-Olanda riconvocano mini-summit su migranti

Ue, Italia-Danimarca-Olanda riconvocano mini-summit su migrantiBruxelles, 18 dic. (askanews) – Si svolgerà domani a Bruxelles, a margine del Consiglio europeo, un nuovo incontro dei paesi interessati a discutere informalmente nuove soluzioni per gestire l’immigrazione irregolare, dopo quello che si è svolto all’ultimo vertice Ue di Bruxelles, in ottobre, per iniziativa dei capi di governo di Italia, Olanda e Danimarca, aperto a tutti gli altri colleghi disposti a partecipare.


Questa volta, secondo quanto hanno riferito fonti dilomatiche a Bruxelles, a ospitare l’incontro sarà la delegazione olandese, mentre in ottobre era stata qualla italiana. In quel caso avevano partecipato anche la Repubblica ceca, la Svezia, Cipro, la Grecia, la Polonia, Malta e l’Ungheria (come Paese che esercita la presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue), più la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Al centro della discussione dovrebbero esserci, secondo le fonti diplomatiche, la nuova proposta legislativa sui rimpatri, che von der Leyen ha annunciato per il mese di marzo, e soprattutto la possibilità di utilizzare i trattamenti preferenziali nel commercio e la liberalizzazione dei visti con i paesi terzi sicuri che rifiutano ancora di riprendersi i propri cittadini, emigrati illegalmente nell’Ue, a cui è stato rifiutato l’asilo e che dovrebbero essere rimpatriati. “Dobbiamo fornire incentivi ai paesi d’origine affinché si riprendano i loro migranti. L’asilo deve essere concesso a chi ha il diritto di averlo, ma l’opinione pubblica non capisce che coloro che soni stati soggetti a una decisione di rimpatrio, poi restino qui nei nostri paesi”, hanno concluso le fonti.

Ucraina, Rutte (Nato): cena con Zelensky, e “un paio” di alleati

Ucraina, Rutte (Nato): cena con Zelensky, e “un paio” di alleatiMilano, 18 dic. (askanews) – “Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, è in visita a Bruxelles perché ha un incontro domani con il Consiglio europeo. E abbiamo pensato che sarebbe stato bello cenare insieme per noi due. Quindi lo faremo stasera, per discutere di tutto ha a che fare con l’Ucraina in questo momento e su come assicurarci di poter fare al massimo per metterlo in una posizione di forza, per quando deciderà di iniziare a parlare con i russi su come porre fine a tutto questo”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte dopo l’incontro con il presidente lituano Gitanas Nauseda. “E poiché anche altri alleati sono in città, mi sembrava giusto averne un paio (di alleati, ndr) in quell’incontro” ha aggiunto, sottolineando di voler affrontare, tra gli argomenti “cosa possiamo fare per ottenere più difesa aerea e altre armi per l’Ucraina?… E in secondo luogo, per discutere di economia”.

Balene, Giappone protesta con Danimarca per liberazione Watson

Balene, Giappone protesta con Danimarca per liberazione WatsonRoma, 18 dic. (askanews) – Il governo giapponese ha protestato oggi per il rilascio di Paul Watson, attivista contro la caccia alle balene, dopo che le autorità danesi hanno rifiutato la richiesta di estradizione di Tokyo e l’hanno rilasciato.


“E’ deplorevole che il governo danese non abbia accolto la richiesta giapponese di consegnarlo. L’abbiamo comunicato alla parte danese”, ha detto il portavoce del governo Yoshimasa Hayashi. La Groenlandia aveva arrestato il fondatore di Sea Shepherd lo scorso luglio, accusandolo di danni e lesioni provocati durante gli scontri in alto mare del gruppo per fermare le cacce “scientifiche” alle balene condotte dal Giappone negli anni 2000 e 2010.


“Paul Watson è ricercato a livello internazionale come complice nell’incidente del febbraio 2010, quando attivisti dell’organizzazione anti-caccia alle balene Sea Shepherd ferirono membri delle baleniere giapponesi e danneggiarono proprietà, dopo il quale fu emesso un mandato di arresto”, ha aggiunto Hayashi. “Il governo giapponese continuerà ad affrontare la questione in modo appropriato, sulla base della legge e delle prove”. Le autorità della Groenlandia — un territorio autonomo danese — hanno rilasciato il 74enne canadese-statunitense ieri, dopo che Copenaghen ha respinto la richiesta di estradizione giapponese.

Annata vinicola 2024 in Piemonte: + 5% produzione, bene export rossi Dop

Annata vinicola 2024 in Piemonte: + 5% produzione, bene export rossi DopMilano, 18 dic. (askanews) – Si aggirano oltre i 2,25 milioni gli ettolitri di vino prodotti quest’anno in Piemonte (+ 5% sul 2023), che si conferma come la seconda regione a livello nazionale per impatto di fatturato, con un giro d’affari per il comparto vinicolo a quota 1.248 milioni di euro. Sul fronte export, crescono i rossi Dop piemontesi di circa l’1% a valore, a fronte di un +4,4% a volume). Questa in sintesi la previsione che emerge da “L’Annata Vitivinicola in Piemonte 2024”, l’annuale pubblicazione curata da Vignaioli Piemontesi e Regione Piemonte, in cui si analizzano dati tecnici e valutazioni sulla vendemmia appena passata e sull’andamento economico generale del comparto vitivinicolo. Il volume è stato presentato nel Castello di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo.


“L’annata appena conclusa ci ha visti produrre di più ma non senza grandi difficoltà, soprattutto nel raggiungere la vendemmia a causa delle piogge abbondanti. Sul fronte della sostenibilità economica, però, il nostro comparto è ancora lontano da una situazione ottimale. I mercati e i consumi stanno cambiando rapidamente e questo richiede un approccio più veloce e deciso nell’affrontare le problematiche che abbiamo davanti. Dobbiamo rivedere le nostre strategie con una visione d’insieme, come una squadra coesa” ha affermato Giulio Porzio di Vignaioli Piemontesi, rimarcando che “in questo contesto, il ruolo della Regione diventa cruciale: è necessario che sia protagonista nelle scelte strategiche, promuovendo l’utilizzo dei nostri prodotti e sostenendo i produttori locali. È un momento in cui serve coraggio per credere nel nostro lavoro e scommettere sul futuro della viticoltura piemontese”. Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, ha analizzato le performance dei vini piemontesi, in particolare all’estero, e ha spiegato che il Piemonte è la seconda regione italiana, dopo il Veneto, per valore dell’export di vino: i primi 9 mesi segnalano un leggero calo a valore (-0,4%), dopo un 2023 che ha visto arretrare le vendite oltre frontiera dei propri vini di quasi il 6%. In questo scenario, crescono i rossi Dop piemontesi di circa l’1% a valore (a fronte di un +4,4% a volume), trainati da un forte recupero del Canada (+49%) e da importanti crescite in Svezia (+14%), Giappone e Stati Uniti (+10% entrambi). Sotto la parità invece l’Asti spumante (-1,7%), trascinato al ribasso da Germania (-9%), Austria (-14%) e Polonia (-20%). Corrono invece le esportazioni in Russia (+51%), sebbene in questa corsa abbia avuto un ruolo importante la decisione del governo di Putin di incrementare le accise sui vini, decisione che ha fatto “accelerare” gli acquisti da parte degli importatori nella prima parte dell’anno. L’export interessa circa il 60% del vino prodotto in Piemonte, di cui il 70% nei Paesi comunitari e il 30% nei Paesi extra Ue.


Per quanto riguarda l’annata 2024 da un punto di vista qualitativo, sulla base delle analisi e valutazioni condotte regolarmente dal servizio tecnico di Vignaioli Piemontesi, “può essere valutata complessivamente come più che discreta”. I tecnici assegnano le “otto stelle e mezzo” al Sauvignon Blanc; le “otto stelle” a Brachetto, Pelaverga, Ruché, Chardonnay. “Sette stelle e mezzo” a Cortese, Erbaluce, Favorita, Moscato, Barbera, Freisa, Nebbiolo, Vespolina, Pinot Nero. “Sette stelle” a Arneis, Timorasso, Nascetta, Grignolino e “Sei e mezzo” al Dolcetto. “Il carattere più apprezzabile del 2024 – sostengono i tecnici – potrebbe essere quello delle ‘ridimensionate’ potenze alcoliche anche più in sintonia con le nuove richieste di mercato”. Il dato definitivo sugli ettari vitati sarà disponibile a gennaio, al termine delle dichiarazioni di vendemmia, ma si stima siano 44.471 ettari vitati in Piemonte, in lieve aumento rispetto allo scorso anno quando, per la prima volta dal 2017, hanno registrato una flessione, passando da 45.823 ettari del 2022 a 44.285. Il 33% della produzione vitivinicola in Piemonte arriva dal mondo della cooperazione: 33 cantine cooperative sono associate e rappresentate da Vignaioli Piemontesi con circa 6.000 soci.

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus migranti e sicurezza

Ue, sabato e domenica vertice Nord-Sud: focus migranti e sicurezzaBruxelles, 18 dic. (askanews) – Saranno migranti e sicurezza i temi al centro del primo vertice Nord-Sud in programma sabato e domenica prossimi in Lapponia. Organizzato dal primo ministro finlandese Petteri Orpo, il summit vedrà anche la partecipazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i premier di Grecia e Svezia Kyriakos Mitsotakis e Ulf Kristersson, e l’Alta rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Kaja Kallas.


Sul tema della sicurezza la Finlandia ritiene necessario promuovere una maggiore comprensione reciproca tra Nord e Sud. Il Paese condivide con la Russia una frontiera di 1.340 chilometri ed è dunque particolarmente esposto ad atti di sabotaggio, minacce ibride e strumentalizzazione delle migrazioni. Essendo il confine estremo dell’Ue (ma anche della Nato) con la Russia, la Finlandia chiede maggior supporto dagli Stati membri. Secondo il governo del conservatore Orpo, la Russia – anche se in modo indiretto – ha un ruolo anche nella destabilizzazione del Medio Oriente e dell’Africa, con conseguenze sui flussi migratori, tema che sta invece particolarmente a cuore a Roma e Atene. “L’Europa – ha detto Orpo – deve assumersi maggiori responsabilità per la propria sicurezza. Ciò significa che i Paesi europei devono essere leader forti, sia nell’Ue che nella Nato. La nostra più grande minaccia è la Russia, che sta cercando di consolidare il potere e seminare discordia in Europa. La situazione geopolitica è molto impegnativa, ad esempio, anche in Medio Oriente e Nord Africa”.


Sullo sfondo della discussione, naturalmente, l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, con un possibile disimpegno Usa in Ucraina a cui l’Europa dovrà far fronte. Proprio di questo si parlerà questa sera a Bruxelles in un summit convocato dal segretario generale della Nato Mark Rutte, presenti anche il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa. Non dovrebbero partecipare invece il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer, che saranno rappresentati dai rispettivi ministri degli Esteri. Al termine del summit finlandese non ci sarà una dichiarazione finale, data l’informalità dell’evento, ma è previsto che domenica i leader presenti rilascino dichiarazioni. A margine del confronto sono in programma anche alcuni incontri bilaterali.