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Un libro sull’evoluzione di Milano per i 50 anni di COIMA

Un libro sull’evoluzione di Milano per i 50 anni di COIMAMilano, 4 dic. (askanews) – E’ stato presentato all’ADI Design Museum a Milano “Inspiring Cities”, il volume realizzato in occasione dei primi 50 anni di COIMA che esplora il tema dello sviluppo urbano nei prossimi anni attraverso il racconto dell’evoluzione di Milano. Ne hanno discusso Fulvio Irace, curatore del libro, Patricia Viel e Cino Zucchi, due degli architetti che hanno collaborato in questi anni con COIMA. Con loro sono intervenute anche Kelly Russell Catella (Head of Communication and Sustainability di COIMA) e Alida Catella (CEO di COIMA Image).


Kelly Russell Catella ha affermato: “Con questo volume abbiamo voluto compiere un atto di restituzione, rivolgendoci ai più giovani e dando voce alle storie straordinarie che abbiamo avuto la fortuna di incrociare in questi anni. Perciò abbiamo fatto tre scelte: anzitutto, abbiamo raccolto gli insegnamenti dal nostro passato che i giovani volessero leggere e di cui secondo noi la società dovrebbe parlare: dall’importanza della collettività, alla necessità di continuare a imparare. In secondo luogo, abbiamo scelto di dare spazio agli sguardi che si sono affiancati al nostro in questi anni. In primis quello di Gabriele Basilico, il grande fotografo che ha raccontato con le sue immagini Porta Nuova dalla sua nascita, e che solo dopo la sua morte abbiamo scoperto aver immortalato l’area dell’ex Scalo di Porta Romana e di Sesto San Giovanni (Milano) – oggi in fase di riqualificazione da parte di COIMA -; e successivamente di Iwaan Baan, uno dei più grandi fotografi internazionali viventi. Infine, abbiamo lasciato che il cuore del volume fosse occupato dalle interviste a 27 architetti che con il loro lavoro hanno saputo dare forma alle nostre progettualità, e che negli anni sono diventati amici”. Alida Catella ha aggiunto: “Questo libro è stato un tuffo nella storia di COIMA, un’occasione per ricordare la partenza nel 1974, quando Riccardo sognava il cambiamento di quella che sarebbe diventata Porta Nuova, e quando Manfredi si è trovato ad affrontare un progetto scritto ma non realizzato. Oggi, dopo 50 anni, vedo uniti i puntini, e vedo ciò che COIMA sta contribuendo a realizzare, ovvero la città come architettura del vivere”.

Expo 2025, ancxhe la Lombardia sarà presente s Osaka

Expo 2025, ancxhe la Lombardia sarà presente s OsakaMilano, 4 dic. (askanews) – La Lombardia parteciperà all’Expo di Osaka nel 2025: la conferma ufficiale è arrivata da Raffaele Cattaneo, sottosegretario regionale alle relazioni internazionali ed europee della regione in occasione dell’apertura della nuova rotta di All Nippon Airways tra Milano Malpensa e Tokyo Haneda. “Siamo davvero lieti che la Lombardia sarà anche lei protagonista a Expo” ha dichiarato l’ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, che si aprirà il prossimo 13 aprile.


La massiccia presenza delle regioni italiane a Expo 2025 Osaka” ha proseguito Vattani “con un record assoluto di 18 Regioni su 20, tra cui adesso anche la Lombardia, mostra la determinazione con cui il nostro Sistema Paese si sta impegnando a conquistare i mercati asiatici, obiettivo strategico per la nostra economia. La scelta del Commissariato di investire sulla partecipazione a Expo 2025 delle Regioni Italiane, assicurando loro uno spazio importante nel percorso espositivo del Padiglione Italia, è stata strategica. Promuovere in questo modo le eccellenze territoriali, attraverso un accordo di collaborazione firmato lo scorso marzo con il presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Massimiliano Fedriga, significa anche valorizzare il nostro tessuto imprenditoriale e il Made in Italy nella prestigiosa cornice mondiale di Expo 2025 Osaka. Siamo molto grati al presidente Fontana e alla giunta regionale della Lombardia per questa lungimirante decisione e siamo certi che questa importante Regione italiana porterà un contributo significativo per rappresentare al meglio la nostra Nazione su un palcoscenico globale, promuovendo l’innovazione, la ricerca e le tante eccellenze che ci rendono unici al mondo. Dal prossimo aprile avremo un semestre prezioso per moltiplicare nuove collaborazioni e consolidare relazioni prioritarie per il nostro futuro”. La giunta regionale della Lombardia ha deliberato la partecipazione a Expo 2025 Osaka e il prossimo passo sarà l’organizzazione di una delegazione istituzionale per rafforzare ulteriormente i già solidi rapporti tra Lombardia e Giappone, con interscambi commerciali che ammontano a 4,2 miliardi di euro e molti ambiti di applicazione delle relazioni tra la regione e il Paese nipponico.

Francia, Parlamento sfiducia governo Barnier

Francia, Parlamento sfiducia governo BarnierRoma, 4 dic. (askanews) – L’Assemblea nazionale francese ha approvato la mozione di sfiducia contro il governo di Michel Barnier, presentata dal Nuovo Fronte Popolare e dall’alleanza tra Rassemblement national e la formazione di Eric Ciotti. Hanno votato a favore della mozione 331 deputati, mentre la maggioranza è stata fissata a 289.


Barnier era stato nominato il 5 settembre. Il presidente francese Emmanuel Macron, rientrato da un viaggio in Arabia Saudita, ha già fatto sapere di voler nominare un successore di Barnier entro “24 ore”.

M5S, Conte-Grillo alla conta, da domani si rivota sullo Statuto

M5S, Conte-Grillo alla conta, da domani si rivota sullo StatutoRoma, 4 dic. (askanews) – La conta finale, nella sfida fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, si apre domani mattina, giovedì 5 dicembre, alle 10, e si chiude alle 22 di domenica prossima, 8 dicembre. È la nuova votazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle, imposta da Grillo a norma di statuto, sui nodi più delicati dello scontro politico interno, e in particolare sull’arma “fine di mondo”, l’abolizione della figura del garante, rivestita finora con poteri piuttosto ampi proprio dal fondatore del M5S. Il quesito era stato approvato con un largo 63,24 per cento dai votanti e da un boato dell’assemblea nazionale Nova che aveva messo in imbarazzo qualche esponente storico che con Grillo aveva condiviso i primi passi del Movimento. La sfida di Grillo, che ha invitato i suoi vecchi seguaci ad “andare per funghi” piuttosto che votare, è legata alla speranza che i contrari e gli astenuti (rispettivamente 29,09 e 7,67 per cento) non partecipino proprio al voto, facendo mancare il quorum richiesto appunto per approvare le modifiche statutarie, superato alquanto largamente al primo spoglio conclusosi il 24 novembre scorso: in quel caso infatti votarono in 54.452, il 61,23% degli aventi diritto che sono circa 89mila. Per sconfiggere nuovamente Grillo e rimanere saldamente in sella al Movimento per gestire la “nuova fase” che ha più volte rivendicato di voler aprire, stavolta Conte avrà bisogno di 44.467 votanti. Quindi, a meno che non si mobiliti una parte della base rimasta indifferente in occasione della prima consultazione, una quota dei contrari e degli astenuti dovrà comunque accettare di partecipare rilegittimando tutto il procedimento.


Il peso gettato dal fondatore nella contesa, con il video alla guida di un carro funebre, simbolo della “morte” del M5S nelle mani di Conte, ufficialmente non preoccupa i vertici stellati, che ostentano fiducia nella partecipazione degli iscritti, riattivata anche attraverso la campagna social con l’hashtag #eiorivoto. L’ex premier tuttavia non trascura le necessità della comunicazione, e fin dalla mattina bombarda polemicamente il fondatore ricordandogli qualche passo falso del passato: “Si è rotto qualcosa, altrimenti la comunità degli iscritti non avrebbe mai votato per l’abolizione del garante”, ed è successo “quando ha detto ‘Draghi grillino, Cingolani l’elevato che realizzerà la transizione ecologica’”. Nel campo di chi ha condiviso la battaglia di Grillo, c’è chi garantisce che nulla si muoverà fino a votazione conclusa, quindi almeno fino a lunedì mattina. Nei retroscena di giornali e siti di informazione è tornata di attualità l’ipotesi di un futuro partito di Grillo, la cui nascita potrebbe essere accompagnata dal contenzioso legale sul simbolo a 5 stelle, finora solo minacciato dal garante e sul quale Conte risponde ostentando le sue competenze giuridiche: “Per i partiti politici – garantisce – vale l’utilizzo consolidato”. Quanto ai “grillini” pronti a seguire il fondatore nel toto-nomi vengono rilanciati sempre gli stessi: l’ex ministro Danilo Toninelli, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi e l’ex parlamentare Alessandro Di Battista, oggi convertito a una carriera da giornalista-opinionista e alla guida di una sua associazione politica che si chiama Schierarsi. Profili politicamente non del tutto compatibili, specie dopo l’evoluzione marcatamente pacifista e terzomondista di Di Battista, il quale peraltro non è dato sapere se abbia del tutto perdonato Grillo per la spinta data a favore dell’adesione al governo Draghi, che portò invece lo stesso “Dibba” a dissociarsi dal Movimento. Nei gruppi parlamentari qualcuno in sonno c’è, ma chi avrebbe voluto condurre una battaglia a viso aperto contro Conte, a mezza voce fa notare che “al momento di girarmi non ho trovato più nessuno”: non esattamente il miglior viatico per il lancio di una nuova formazione politica. Perfino il più esposto dei filo-Grillo, Toninelli, in questo scenario per ora dichiara a Radiouno: “Un possibile nuovo movimento insieme a Virginia Raggi e Alessandro Di Battista? Io sicuramente non ci sarò”. Le risposte vere, però, arriveranno più in là: non prima del risultato del nuovo voto degli iscritti, e probabilmente solo dopo che Grillo avrà “rivelato” i suoi piani per il futuro, quelli che dal carro funebre ha garantito di avere in mente.

M5S, Conte-Grillo alla conta, da giovedì si rivota sullo Statuto

M5S, Conte-Grillo alla conta, da giovedì si rivota sullo StatutoRoma, 4 dic. (askanews) – La conta finale, nella sfida fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, si apre giovedì alle 10, e si chiude alle 22 di domenica prossima, 8 dicembre. È la nuova votazione on line degli iscritti al Movimento 5 stelle, imposta da Grillo a norma di statuto, sui nodi più delicati dello scontro politico interno, e in particolare sull’arma “fine di mondo”, l’abolizione della figura del garante, rivestita finora con poteri piuttosto ampi proprio dal fondatore del M5S. Il quesito era stato approvato con un largo 63,24 per cento dai votanti e da un boato dell’assemblea nazionale Nova che aveva messo in imbarazzo qualche esponente storico che con Grillo aveva condiviso i primi passi del Movimento. La sfida di Grillo, che ha invitato i suoi vecchi seguaci ad “andare per funghi” piuttosto che votare, è legata alla speranza che i contrari e gli astenuti (rispettivamente 29,09 e 7,67 per cento) non partecipino proprio al voto, facendo mancare il quorum richiesto appunto per approvare le modifiche statutarie, superato alquanto largamente al primo spoglio conclusosi il 24 novembre scorso: in quel caso infatti votarono in 54.452, il 61,23% degli aventi diritto che sono circa 89mila.


Per sconfiggere nuovamente Grillo e rimanere saldamente in sella al Movimento per gestire la “nuova fase” che ha più volte rivendicato di voler aprire, stavolta Conte avrà bisogno di 44.467 votanti. Quindi, a meno che non si mobiliti una parte della base rimasta indifferente in occasione della prima consultazione, una quota dei contrari e degli astenuti dovrà comunque accettare di partecipare rilegittimando tutto il procedimento. Il peso gettato dal fondatore nella contesa, con il video alla guida di un carro funebre, simbolo della “morte” del M5S nelle mani di Conte, ufficialmente non preoccupa i vertici stellati, che ostentano fiducia nella partecipazione degli iscritti, riattivata anche attraverso la campagna social con l’hashtag #eiorivoto. L’ex premier tuttavia non trascura le necessità della comunicazione, e fin dalla mattina bombarda polemicamente il fondatore ricordandogli qualche passo falso del passato: “Si è rotto qualcosa, altrimenti la comunità degli iscritti non avrebbe mai votato per l’abolizione del garante”, ed è successo “quando ha detto ‘Draghi grillino, Cingolani l’elevato che realizzerà la transizione ecologica’”. Nel campo di chi ha condiviso la battaglia di Grillo, c’è chi garantisce che nulla si muoverà fino a votazione conclusa, quindi almeno fino a lunedì mattina. Nei retroscena di giornali e siti di informazione è tornata di attualità l’ipotesi di un futuro partito di Grillo, la cui nascita potrebbe essere accompagnata dal contenzioso legale sul simbolo a 5 stelle, finora solo minacciato dal garante e sul quale Conte risponde ostentando le sue competenze giuridiche: “Per i partiti politici – garantisce – vale l’utilizzo consolidato”.


Quanto ai “grillini” pronti a seguire il fondatore nel toto-nomi vengono rilanciati sempre gli stessi: l’ex ministro Danilo Toninelli, l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi e l’ex parlamentare Alessandro Di Battista, oggi convertito a una carriera da giornalista-opinionista e alla guida di una sua associazione politica che si chiama Schierarsi. Profili politicamente non del tutto compatibili, specie dopo l’evoluzione marcatamente pacifista e terzomondista di Di Battista, il quale peraltro non è dato sapere se abbia del tutto perdonato Grillo per la spinta data a favore dell’adesione al governo Draghi, che portò invece lo stesso “Dibba” a dissociarsi dal Movimento. Nei gruppi parlamentari qualcuno in sonno c’è, ma chi avrebbe voluto condurre una battaglia a viso aperto contro Conte, a mezza voce fa notare che “al momento di girarmi non ho trovato più nessuno”: non esattamente il miglior viatico per il lancio di una nuova formazione politica. Perfino il più esposto dei filo-Grillo, Toninelli, in questo scenario per ora dichiara a Radiouno: “Un possibile nuovo movimento insieme a Virginia Raggi e Alessandro Di Battista? Io sicuramente non ci sarò”. Le risposte vere, però, arriveranno più in là: non prima del risultato del nuovo voto degli iscritti, e probabilmente solo dopo che Grillo avrà “rivelato” i suoi piani per il futuro, quelli che dal carro funebre ha garantito di avere in mente.

Papa, Francesco riceve da Mercedes la prima Papamobile elettrica

Papa, Francesco riceve da Mercedes la prima Papamobile elettricaMilano, 4 dic. (askanews) – La Papamobile diventa elettrica. Ola Källenius, Ceo di Mercedes-Benz, e i membri del team coinvolti hanno consegnato personalmente a Papa Francesco, in Vaticano, un veicolo unico fatto a mano basato sulla nuova Classe G elettrica. Ciò significa che il Papa viaggerà a emissioni zero a bordo di una nuova Mercedes-Benz in tempo per il Giubileo del 2025, un evento che si svolge solo ogni 25 anni e per il quale sono attesi a Roma milioni di pellegrini. Il veicolo soddisfa i più elevati requisiti ed è stato sviluppato in stretta collaborazione con il Vaticano proprio per l’utilizzo del Papa. Papa Francesco ha poi invitato il Ceo Ola Källenius e il team coinvolto di Graz, Sindelfingen e Roma per un’udienza privata Mercedes-Benz fornisce auto al Vaticano da 94 anni e negli ultimi 45 anni il Papa ha utilizzato le famose ‘Papamobile’ basate sulla Mercedes-Benz Classe G.

Ue, Meloni: no tentennamenti e ritardi, trovare soluzioni

Ue, Meloni: no tentennamenti e ritardi, trovare soluzioniRoma, 4 dic. (askanews) – “Oggi, in un mondo che corre veloce, l’Europa non può più permettersi tentennamenti e ritardi”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video messaggio inviato all’evento organizzato a Bruxelles per presentare la squadra e le priorità di legislatura della nuova delegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento europeo.


“Ecco perché – aggiunge – potrei sintetizzare l’enorme lavoro che il governo italiano sta conducendo a Bruxelles in due parole: trovare soluzioni. Soluzioni europee naturalmente, nelle quali però l’interesse dell’Italia sia sempre tutelato e rappresentato al massimo. Ed è in fondo la stessa cosa che ci aspettiamo dalla nostra delegazione al Parlamento europeo, a cui rinnovo gli auguri di buon lavoro”.

Warner Music Italy lancia la compilation del Regno di Babbo Natale

Warner Music Italy lancia la compilation del Regno di Babbo NataleRoma, 4 dic. (askanews) – Una compilation del Regno di Babbo Natale. E’ stato presentato a Vetralla la collaborazione tra Warner Music Italy con il Regno di Babbo Natale, il magico universo che da anni affascina milioni di visitatori, affermandosi come un vero e proprio fenomeno culturale e simbolo del Natale contemporaneo. Una partnership che rappresenta molto più di un semplice progetto musicale, ma dà il via ad un viaggio globale che unisce tradizione, innovazione e magia.


Il Regno di Babbo Natale, nato a Vetralla (VT), non è solo una meta amatissima durante le festività ma un mondo vibrante che vive tutto l’anno, arricchito da un’identità musicale capace di catturare grandi e piccini. Ora, grazie a Warner Music Italy, queste emozioni prendono vita attraverso una distribuzione musicale che punta a far risuonare lo spirito natalizio in ogni angolo del mondo. “Questo progetto va oltre le canzoni – sottolinea Giorgio Onorato Aquilani, fondatore del Regno di Babbo Natale – è un mondo intero che prende vita attraverso la musica. La nostra identità musicale è il cuore pulsante di un’esperienza immersiva che emoziona milioni di persone ogni anno. Grazie a Warner Music Italy, siamo pronti a portare questa magia ovunque, condividendo i nostri valori universali con un pubblico globale”.


La collaborazione prende il via con un catalogo di brani che spaziano da allegre canzoni natalizie a composizioni strumentali, raccontando storie che uniscono musica, emozioni e magia. Il Regno, oltre alla musica, è anche protagonista di un libro per famiglie, Lucy e il Segreto di Natalloween (edizioni Gribaudo), che è già diventato uno spettacolo musicale nel parco Magicland – Valmontone, per cui sono state scritte nuove canzoni in stile musical. “Siamo orgogliosi di poter supportare un progetto così unico nel suo genere. Il Regno di Babbo Natale non è solo un simbolo del Natale italiano, ma un vero fenomeno culturale capace di parlare a un pubblico internazionale. La sua musica porta con sé tutta la magia e l’energia di un mondo straordinario e siamo entusiasti di accompagnarlo in questo viaggio verso nuovi orizzonti globali” – ha dichiarato Renato Tanchis, responsabile del progetto per Warner Music Italy.


Questa partnership rappresenta un passo fondamentale verso l’espansione internazionale del Regno di Babbo Natale. Non si tratta solo di un progetto natalizio: Warner Music Italy e il Regno di Babbo Natale hanno una visione a lungo termine, destinata a trasformare questa realtà magica in un punto di riferimento globale per il Natale contemporaneo. Attraverso piattaforme come Spotify, Amazon Music, Apple Music e iTunes, la magia del Regno di Babbo Natale è già accessibile a tutti, accompagnando famiglie di tutto il mondo in un viaggio musicale che incarna l’essenza del Natale: gioia, condivisione e speranza.

Francia, Barnier: “Siamo al momento della verità e della responsabilità”

Francia, Barnier: “Siamo al momento della verità e della responsabilità”Roma, 4 dic. (askanews) – “Siamo al momento della verità” e della “responsabilità”, ha affermato il primo ministro francese Michel Barnier in un discorso prima del voto di sfiducia in Parlamento.


“Due giorni fa ho ritenuto responsabile il mio governo. Ho preso questa decisione dopo aver dimostrato ascolto, rispetto e dialogo, che hanno portato il governo a migliorare ogni giorno il suo testo su diversi punti importanti”, ha dichiarato per primo. “Questa è la realtà. Ho provato ad affrontarla presentando testi finanziari difficili. Avrei preferito distribuire dei soldi, anche se non ne abbiamo. Ma questa realtà resta lì, non scomparirà per la magia di una mozione di sfiducia. Questa realtà sarà ricordata da qualsiasi governo, qualunque esso sia”. Rivolgendosi a Marine Le Pen, Barnier ha dichiarato di non avere “la sua stessa idea di sovranità e di patriottismo” “dopo aver visto le sue misure”.

Vino, dal 23 al 25 febbraio 2025 a Bologna la quarta Slow Wine Fair

Vino, dal 23 al 25 febbraio 2025 a Bologna la quarta Slow Wine FairMilano, 4 dic. (askanews) – E’ stata presentata a Milano la quarta edizione di Slow Wine Fair, la fiera internazionale del “vino buono, pulito e giusto”, in programma a BolognaFiere dal 23 al 25 febbraio 2025 con la direzione artistica di Slow Food. Dopo il focus sulla salute del suolo dello scorso anno, la fiera lancia un nuovo dibattito (“Packaging e logistica: la sostenibilità del vino, oltre il vino”) per ragionare di innovazioni e alleanze possibili per alleggerire il costo economico e ambientale del vino. La manifestazione si terrà in contemporanea a “Sana Food”, il nuovo format sulla sana alimentazione nei consumi fuori casa dello storico salone “Sana”, giunto alla sua 36esima edizione. La business community del cibo biologico verrà dunque affiancata in padiglioni attigui da una mostra con 500 produttori di vino biologico e biodinamico. Inoltre, grazie al supporto di Ice e alla contemporaneità delle due fiere, l’organizzazione prevede l’arrivo di oltre 300 buyer esteri, il 50% in più della passata edizione, con una partecipazione molto ampia dal Nord Europa, dal Nord America e dal Canada, e le significative new entry di Cina e Giappone.


“Con la quarta edizione della Slow Wine Fair allarghiamo la riflessione sull’impatto ambientale del vino ai processi che ne accompagnano la produzione, il packaging e il suo ruolo nelle strategie di marketing. Gli imballaggi, tra questi il vetro, danno un contributo rilevante all’impronta ecologica di una etichetta, più che le tecniche di coltivazione o le pratiche in cantina in termini di energia usata per produrre bottiglie e per il trasporto. Fattori che spesso noi cittadini prendiamo in considerazione solo quando rendono un prodotto facilmente riconoscibile sullo scaffale” ha spiegato il vicepresidente di Slow Food Italia, Federico Varazi, sottolineando che “l’edizione 2025 vuole lanciare un appello, intanto ai produttori, a dare pari dignità a tutti i propri vini, frutto delle stesse pratiche agronomiche e che quindi esprimono la stessa garanzia di qualità. Da quelli nella bag in box a quelli in bottiglia. Un appello al mondo dei Consorzi e alle associazioni di settore ma anche della critica enologica e agli operatori, a concentrarsi sulla valutazione dei fattori di valore intrinseco del vino e a raccontare il vino nella sua essenza, senza sovrastrutture e orpelli che rischiano di confondere o di fuorviare il consumatore finale”. “Slow Wine Fair, alla quarta edizione sta finalmente raggiungendo la fisionomia che avevamo pianificato quando l’abbiamo ideata: una fiera che raccoglie una qualità media altissima dei vini proposti, grazie a una ferrea selezione” ha precisato Giancarlo Gariglio, Coordinatore della Slow Wine Coalition, rimarcando che “la sua forza è anche l’omogeneità della fisionomia delle Cantine espositrici: la maggioranza sono certificate biologiche, e tutte seguono la produzione dall’uva alla bottiglia secondo i principi del ‘Manifesto del vino buono pulito e giusto’, che prevede la rinuncia al diserbo e a diversi prodotti di chimica di sintesi. Proprio questa offerta così alta e omogenea – ha evidenziato – è la chiave del successo di pubblico che sta riscuotendo Slow Wine Fair: sempre più buyer e professionisti considerano la manifestazione un luogo dove è più semplice fare scouting o trovare le etichette giuste per completare la gamma che offrono ai loro clienti”.


Per tre giorni, vignaioli e vigneron, appassionati e buyer, ristoratori, enotecari, importatori, distributori, cuochi, sommelier si ritroveranno per parlare di sostenibilità del vino a 360 gradi, portando ad esempio innovazioni che produttori, Consorzi e operatori del settore stanno sviluppando per far evolvere il proprio approccio alla produzione vinicola, riducendo ulteriormente il proprio impatto sull’ambiente, con conseguenti investimenti e ritorni economici. “Un mondo in divenire – dicono gli organizzatori – in cui non esistono risposte univoche ma soluzioni che vengono sperimentate e alleanze fruttuose che possono fare la differenza”. La Slow Wine Fair ospita inoltre l’incontro internazionale della Slow Wine Coalition, la rete internazionale “inclusiva e collaborativa” che unisce i protagonisti del mondo del vino. Quest’anno sono previste circa un migliaio di Cantine, a cui si aggiunge l’area degli spirits, pensata per coinvolgere il mondo della mixology e suddivisa in sezioni tematiche, tra cui quella dedicata agli amari, che ruota intorno alla quinta edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia, organizzata in collaborazione con Amaroteca e con Anadi. Infine, per la prima volta, sarà presente anche uno spazio dedicato alla Slow Food Coffee Coalition e al mondo del caffè, e uno per i produttori di sidro. Chiudono la ricca offerta il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, le degustazioni guidate rivolte agli appassionati e le masterclass per i professionisti del settore, e il programma di appuntamenti che in contemporanea a Slow Wine Fair si svolgono nei locali di Bologna e dintorni.