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Bankitalia, a gennaio limatura tassi nuovi mutui e calo per imprese

Bankitalia, a gennaio limatura tassi nuovi mutui e calo per impreseRoma, 11 mar. (askanews) – Continuano a limarsi i tassi bancari sui nuovi mutui alle famiglie in Italia, mentre diminuiscono anche i tassi sui prestiti alle imprese. La dinamica complessiva del credito risulta quasi stabile, con aumenti per le famiglie mentre prosegue, pur smorzandosi, il calo dei prestiti alle imprese. E’ la fotografia scattata dall’ultima indagine “Banche e moneta”, pubblicata dalla Banca d’Italia.


A gennaio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, o Taeg) si sono collocati al 3,50 per cento, dal 3,55 per cento su dicembre. Invece il tasso medio sulle nuove erogazioni di credito al consumo è salito al 10,50 per cento, dal 10,09 per cento nel mese precedente. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,15 per cento, riporta ancora Bankitalia, dal 4,40 nel mese precedente. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,85 per cento, dallo 0,89 nel mese precedente.


Sempre a gennaio, i prestiti al settore privato sono diminuiti dello 0,2 per cento nel confronto su base annua, dopo un meno 0,3 per cento nel mese precedente. I prestiti alle famiglie sono aumentati dello 0,4 per cento sui dodici mesi (0,2 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono diminuiti dell’1,9 per cento (-2,3 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono aumentati del 2,2 per cento (1,9 per cento in dicembre). Infine, la raccolta obbligazionaria è aumentata del 5,9 per cento (6,5 in dicembre).

Revisione Direttiva Pacchetti, associazioni Turismo si oppongono

Revisione Direttiva Pacchetti, associazioni Turismo si oppongonoMilano, 11 mar. (askanews) – Le associazioni di categoria AIAV, Aidit Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, Fiavet Confcommercio, FTO e Maavi hanno scritto una nota congiunta a tutti gli eurodeputati italiani, al presidente Ue, alla presidenza del Consiglio dei ministri italiana, al ministero del Turismo ed a ECTAA in merito al Draft Report dello scorso 25 febbraio dell’eurodeputato Alex Agius Saliba, relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti. In una nota le associazioni del turismo notano che nei mesi scorsi la proposta di revisione della Commissione pubblicata lo scorso novembre è approdata a soluzioni di compromesso a seguito delle interlocuzioni delle associazioni di categoria con il Governo italiano, tramite il ministero del Turismo, e a seguito del negoziato avvenuto tra la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione, votata poi dal COREPER a dicembre 2024.


In questa occasione – secondo le associazioni del turismo – erano stati eliminati dal testo gli elementi più discutibili, che rendevano la proposta inattuabile per il mercato, mantenendo un equilibrio tra gli interessi dell’industria turistica e quelli dei consumatori. “Tra gli emendamenti proposti nella relazione del deputato Saliba, che sono contestati dalle associazioni – si legge nella nota – vi è principalmente l’articolo 5 bis della direttiva che vorrebbe reintrodurre, rispetto alle bozze del precedente negoziato, il limite del 25% per gli acconti dei pacchetti turistici e la richiesta del saldo non prima di 28 giorni dall’inizio del pacchetto stesso, nonché la facoltà per ogni Paese membro dell’Unione europea di imporre la costituzione di un conto vincolato per gli acconti dei consumatori. Questo uniformerebbe a livello europeo i termini economici di vendita dei pacchetti, violando, di fatto, la libera concorrenza di mercato. Ma l’aspetto più preoccupante è quello economico: molti operatori non sarebbero in grado di gestire l’advanced booking, divenuta una leva essenziale al mercato turistico odierno, e quasi tutti avrebbero difficoltà finanziarie nello sviluppo del proprio business potendo incassare il saldo di ciò che hanno venduto solo a 28 giorni dalla partenza, anticipando di propria tasca le spese che sono a tutti gli effetti del consumatore”. Preoccupante secondo le associazioni anche l’ipotesi dell’apertura di un conto vincolato, un ulteriore onere, che si somma a quello cui già sono tenuti gli operatori del turismo organizzato che prestano garanzia per insolvenza e fallimento con un fondo che già copre il rischio dei consumatori.


Altro aspetto già segnalato in precedenza dalle associazioni è l’ipotesi di recesso per circostanze straordinarie per il quale non è proposto alcun emendamento che specifichi che queste circostanze sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie etc, con il rischio che potrebbe essere interpretato come ricomprendente qualsiasi ipotesi di impedimento personale del consumatore. Inoltre, viene proposto l’inserimento di un nuovo comma nell’articolo 12 che prevede la possibilità di annullare il viaggio con il rimborso integrale dei pagamenti effettuati in virtù di un avviso di sicurezza dell’Autorità – “official travel warning” – emanato 28 giorni prima del viaggio. Si apre, infine, in questa revisione, anche una nuova ipotesi di gestione dei reclami con obbligo di risposta entro 21 giorni, con sanzioni pecuniarie spropositate che arrivano fino al 4% del fatturato annuo dell’operatore turistico. Secondo le associazioni questa revisione è ispirata a esigenze sorte in occasione di eventi straordinari, come la pandemia Covid 19 o il fallimento di Thomas Cook, che non rappresentano un parametro equo e indicativo delle dinamiche ordinarie del mercato dei pacchetti turistici.


Le misure proposte aggraverebbero l’intero settore, e in particolare le piccole e medie imprese che sono il tessuto economico del comparto in Italia e di altri Paesi, favorendo invece i big player con cospicue capacità finanziarie, spesso non europei, che finirebbero per minare l’industria del turismo organizzato nei Paesi membri. Le associazioni invocano quindi una immediata “levata di scudi” dei nostri europarlamentari e dei vertici politici del nostro Governo e di quello dell’UE per la discussione in corso a Bruxelles, che si dovrebbe chiudere il voto finale del Parlamento il 26 giugno del 2025, confidenti dell’impegno trapelato da parte del Ministero del Turismo di lavorare nella direzione di una conclusione equa e sostenibile per imprese e consumatori.

Nissa, l’amministratore delegato Uchida lascia, gli succede Espinosa

Nissa, l’amministratore delegato Uchida lascia, gli succede EspinosaRoma, 11 mar. (askanews) – Nissan ha annunciato che l’amministratore delegato Makoto Uchida lascerà la carica dal primo aprile. Secondo quanto riporta un comunicato, nell’ambito di un profondo rinnovamento della compagine dirigenziale gli succederà l’attuale direttore della pianificazione, Ivan Espinosa.


La casa automobilistica ha annunciato una serie di avvicendamenti tra i dirigenti in vista dell’assemblea degli azionisti a giugno. Il tutto a poche settimane dalla chiusura senza esiti delle trattative per una possibile aggregazione con la connazionale Honda. (fonte immagine: Nissan).

Mostre, Imma Battista propone “Sorgenti, la donna nell’opera lirica”

Mostre, Imma Battista propone “Sorgenti, la donna nell’opera lirica”Roma, 11 mar. (askanews) – Fino al 18 marzo, alla personale dal titolo “Sorgenti. La donna nell’opera lirica”, presso la Galleria La Pigna di Roma sarà possibile ammirare i dipinti di Imma Battista, musicista, pianista, scrittrice e pittrice, una personalità poliedrica, amante della bellezza intesa come valore supremo di equilibrio, armonia e senso civico.


Protagoniste dei dipinti di Imma Battista sono le grandi donne, eroine delle opere liriche di Verdi, Puccini e Mozart, nella rappresentazione che coniuga pittura, musica e letteratura in una perfetta sintesi. I loro volti attraggono l’attenzione dello spettatore, quasi a voler uscire dalla dimensione del dipinto per ergersi a modello di forza, coraggio e volontà di azione. “Nei miei dipinti – racconta l’artista Imma Battista – non vi è estetismo, ma valori profondi di forza, coraggio, difesa dei propri sentimenti da trasmettere alle nuove generazioni. I volti delle protagoniste sono a me familiari e l’intensità del loro sguardo è al centro della mia opera. La donna è una sorgente, ricca di sentimenti, con un ruolo fondamentale nell’arte. Inoltre, mi preme sottolineare il contributo artistico e sociale dell’opera lirica, recentemente divenuta patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Realizzo i miei quadri anche con l’utilizzo di materiale applicato sulla tela scelto con cura e che serve a dare risalto e significato alla figura femminile. Spesso proviene da un riutilizzo, come nel dipinto raffigurante la Turandot, con stampe provenienti dalla Cina, tra cui guardando con attenzione si può scorgere uno spartito e anche un ritaglio con la firma di Puccini. Tutto è eseguito con estrema cura e amore per l’arte”.


Il rosso passionale ed emotivamente intenso è presente in quasi tutti i dipinti, pervade l’atmosfera coinvolgendo lo spettatore e facendo risaltare i volti della Turandot, nell’opera “La ragazza del Turan” o la cascata di camelie a simboleggiare l’amore di Violetta nella Traviata di Verdi, nel dipinto “Il pianto delle camelie” e ancora i motivi decorativi e un doppio filare di finti mattoni ci porta a riconoscere il volto di Giulietta, nel dipinto “Il balcone di Verona” i spirato all’opera di Bellini. “I volti delle protagoniste femminili escono dallo sfondo, quasi a volerci raggiungere, e gli elementi dorati applicati illuminano e caratterizzano l’immagine – spiega il professor Mario Dal Bello che ha introdotto la mostra – Questi dipinti rappresentano un viaggio nell’amore, vissuto nei suoi più variegati aspetti, intenso, passionale, ma anche disperato, assoluto, egocentrico fino a diventare cattivissimo come nel dipinto “Vissi d’arte”, ispirato alla Tosca di Puccini. Un viaggio che vive e possiamo percorrere attraverso gli sguardi delle protagoniste e il colore.”

Volkswagen: utile 2024 -30% a 12,4 mld, dividendo 6,3 euro (-30%)

Volkswagen: utile 2024 -30% a 12,4 mld, dividendo 6,3 euro (-30%)Milano, 11 mar. (askanews) – Volkswagen chiude il 2024 con ricavi pari a 324,7 miliardi di euro, in leggero rialzo rispetto ai 322,3 miliardi del 2023, mentre i ricavi legati all’auto calano a 265,9 miliardi. Le consegne sono pari a 9 milioni di veicoli in calo del 3,5% rispetto ai 9,4 milioni dello scorso anno. L’utile è in calo del -30% a 12,39 miliardi.


Il risultato operativo registra un calo del -15% a 19,1 miliardi di euro pari a un margine del 5,9%, dopo 2,6 miliardi di costi straordinari legati alla ristrutturazione del gruppo. Al netto dei costi di ristrutturazione il margine è del 6,7%. La generazione di cash flow dell’auto registra un calo a 5 miliardi rispetto ai 10,7 miliardi del 2023. All’assemblea sarà proposto un dividendo di 6,3 euro per le azioni ordinarie e di 6,36 euro per le azioni privilegiate che rappresenta un calo del 30% rispetto al dividendo dello scorso anno. Il payout è del 30% circa.


Per il 2025 Volkswagen prevede ricavi in crescita fino al +5% e un margine operativo del 5,5-6,5%. Il cash flow dell’auto è atteso fra 2 e 5 miliardi, dopo investimenti e costi di ristrutturazione. La liquidità netta è attesa fra 34 e 37 miliardi di euro. Fra le sfide da affrontare, un contesto caratterizzato da incertezza politica, crescenti restrizioni commerciali e tensioni geopolitiche, dalla crescente intensità della concorrenza, dalla volatilità dei mercati delle materie prime, dell’energia e dei cambi e da requisiti più severi in materia di emissioni.


“Nel 2024, il gruppo Volkswagen ha tracciato un percorso decisivo, con prodotti innovativi e decisioni strategiche. Nel 2025, continueremo a concentrarci su un’implementazione coerente. Mentre la nostra trasformazione guadagna terreno, la nuova forza del gruppo Volkswagen prende vita”, ha detto il Ceo Oliver Blume. “La nostra offensiva di modelli, i prodotti su misura per i nostri mercati e i partner forti costituiscono la base per uno sviluppo positivo e sostenibile. Con l’aumento della mobilità elettrica accessibile, la nostra flotta di veicoli autonomi e la produzione di celle per batterie in Germania, Volkswagen sta mostrando l’innovazione europea al mondo, come motore tecnologico automobilistico globale”.

Meteo, oltre 31 gradi in Sicilia e più di 300 litri di pioggia al Nord

Meteo, oltre 31 gradi in Sicilia e più di 300 litri di pioggia al NordMilano, 11 mar. (askanews) – E’ iniziata la settimana degli eccessi: oltre 30°C in Sicilia, più di 300 litri di pioggia al Nord. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma un periodo eccezionale dal punto di vista meteo: tutta colpa del ciclone franco-iberico che spingerà verso l’Italia una serie di fronti perturbati atlantici carichi di pioggia e che poi richiamerà anche aria calda verso l’estremo Sud.


Diamo i numeri: sono previsti picchi di 300 mm di pioggia in 7 giorni ad Udine, l’equivalente di 300 litri di acqua su ogni metro quadrato di territorio: per capire il quantitativo mostruoso di queste piogge è come rovesciare un’intera piscina olimpionica (2.500.000 litri) su un campo da calcio. Ovviamente si rischiano delle alluvioni. Altre città colpite da piogge ‘monsoniche’ saranno La Spezia e Massa con 275 mm in 7 giorni (l’equivalente della pioggia di un’intera stagione), Pordenone (240 mm), Belluno (200 mm) e Trento (165 mm): la località con maggiori precipitazioni, se escludiamo le montagne, dovrebbe essere Tolmezzo in provincia di Udine con 325 mm entro domenica!


L’altro eccesso sarà rappresentato dal caldo anomalo al Sud: dopo qualche picco intorno ai 25-27°C registrato negli ultimi giorni, tra venerdì 14 e sabato 15 (marzo non giugno!) potremo addirittura raggiungere i 31°C, in Inverno: la città indiziata del picco fuori stagione è quella di Archimede, Siracusa. Neanche il genio di Archimede poteva immaginare, nel 200 avanti Cristo, che a Siracusa si sarebbero raggiunti i 31°C nell’Inverno 2025, anche se ovviamente aveva ottime conoscenze sul sole e sulla funzione degli specchi. Ebbene, a Siracusa raggiungeremo quel numero anomalo, ci aspettano eccessi sia da un lato (acqua) sia dall’altro (calore).


Oltre a queste impensabili anomalie, ci sarà la normalità, che comunque sarà estrema: entro domenica l’estrema normalità sarà caratterizzata da almeno 4 forti perturbazioni atlantiche che colpiranno soprattutto il Nord, il versante tirrenico del Centro e in misura minore il Sud. Nel dettaglio, nelle prossime ore avremo un peggioramento soprattutto al Nord-Ovest con possibili nubifragi in Liguria specie dalla sera; la giornata con il maltempo più diffuso sarà quella del mercoledì, quando pioverà da Nord a Sud, da Bolzano a Messina; mercoledì inizieranno i 3 giorni da bollino rosso per il Friuli con piogge superiori ai 100 mm ogni 24 ore, 3 per 100 uguale 300 mm in 3 giorni! Giovedì 13 marzo non pioverà più al Sud e i fenomeni si concentreranno al settentrione e tra Toscana, Umbria e Lazio e sulla Sardegna; continueranno i fenomeni intensi sul Friuli e le abbondanti nevicate sulle Alpi. Sulla Catena Alpina, a fine periodo perturbato, potremo probabilmente osservare oltre 2 metri di neve fresca su alcune zone tra Lombardia e Triveneto.


Venerdì 14 sarà la giornata peggiore con nubifragi tra Liguria ed Alta Toscana e ancora maltempo sul Nord-Est. Proseguirà la fase asciutta al Sud e inizieranno ad arrivare i primi picchi da 30°C. Entro sabato 15 marzo potremo raggiungere, in Sicilia, anche i 31°C all’ombra. Monitoriamo dunque con attenzione tutta la settimana degli eccessi, in quanto anche il weekend sarà perlopiù molto perturbato al Centro-Nord mentre splenderà il sole con il caldo estivo al Sud.

Ucraina, la finlandese Purra: “Confiscare gli asset della Russia”

Ucraina, la finlandese Purra: “Confiscare gli asset della Russia”Roma, 11 mar. (askanews) – L’Ucraina e il sostegno alla stessa da parte della Ue è stato l’unico argomento menzionato dalla viceministra delle Finanze della Finlandia, Riikka Purra, al suo arrivo all’Ecofin. Che ha proferito: “bisogna procedere a confiscare gli asset (congelati-ndr) alla Russia, per assicurare una posizione negoziale forte” sempre all’Ucraina.


Il tema della drastica confisca degli asset congelati ai russi resta però molto controverso tra i Paesi Ue, che sono i principali detentori di questi titoli. In particolare, diversi esponenti delle istituzioni finanziarie hanno ripetutamente avvertito che confiscarli rischierebbe di avere pesanti ricadute reputazionali sull’osservanza dello stato di diritto e delle regole internazionali nell’Unione agli occhi di altri investitori internazionali, potenzialmente compromettendo i flussi di capitali in entrata (peraltro mentre l’Ue sembra voler aprire una fase di maggiori emissioni di titoli pubblici).


La linea espressa dalla finlandese non sembra tenere in considerazione queste preoccupazioni, che non riguardano tanto il suo Paese né altri stati baltici, che sono tra quelli che premono di più per una linea aggressiva su questo versante, mentre ne risentirebbero le maggiori economie – ed emittenti di debito – della Ue, come Germania, Francia o Italia, dove materialmente investono maggiormente gli operatori internazionali. (fonte immagine: Europea Union 2025).

Papa, notte tranquilla per il pontefice al Gemelli

Papa, notte tranquilla per il pontefice al GemelliCittà del Vaticano, 11 mar. (askanews) – “La notte è trascorsa tranquilla, il Papa si è svegliato attorno alle 8:00”. Lo rende noto il bollettino diffuso questa mattina dalla Sala stampa della Santa Sede.


Anche il bollettino di questa mattina conferma la stabilizzazione della salute di Papa Francesco, dal 14 febbraio scorso ricoverato in ospedale per una polmonite bilaterale, tanto che per la prima volta i medici hanno sottolineato ieri che i “miglioramenti” registrati nei giorni
precedenti, si sono “ulteriormente consolidati”, così come confermato sia dagli esami del sangue che “dall’obiettività clinica e dalla buona risposta alla terapia farmacologica”.
Proprio per questo, sempre ieri sera, i medici che lo hanno in cura al policlinico Gemelli di Roma avevano deciso di sciogliere la prognosi.
Un quadro più rassicurante, quello della salute del Pontefice, che però fa mantenere prudenza ai sanitari in considerazione dell’età avanzata del paziente, della complessità del quadro clinico e “dell’importante quadro infettivo presentato al ricovero”.Per questo, si sottolinea dal Gemelli, sarà necessario continuare, per altri giorni, la terapia medica farmacologica in ambiente ospedaliero.


 

Italgas, ok condizionato Antitrust ad acquisizione di 2iRete Gas

Italgas, ok condizionato Antitrust ad acquisizione di 2iRete GasRoma, 11 mar. (askanews) – L’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato ha autorizzato con condizioni l’acquisizione di 2i Rete Gas Spa da parte di Italgas Spa. L’operazione, riporta un comunicato, che riguarda i due maggiori distributori di gas naturale in Italia, poteva comportare criticità concorrenziali in merito alle future gare d’ambito per l’individuazione dei concessionari del servizio di distribuzione del gas in ben 65 ambiti territoriali italiani (Atem).


A seguito di una complessa istruttoria, cui hanno partecipato numerosi operatori e associazioni di settore, l’Autorità ha autorizzato l’operazione subordinandola al rispetto di misure dismissive e comportamentali. In particolare, si legge, Italgas dovrà cedere in 31 Atem una quota di almeno il 20% dei punti di prelievo gestiti (Pdr) in base alle concessioni in essere e in altri 4 Atem la quota oggetto di acquisizione, sulla base delle precise modalità e della tempistica specificata nel provvedimento e sotto la supervisione di un monitoring trustee approvato dall’Autorità.


Inoltre, la società dovrà adottare in tutti i 65 Atem oggetto dell’istruttoria, misure di tipo comportamentale (facilitazioni finanziarie, contrattuali, tecniche e informative) per incentivare la partecipazione alla relativa gara di altri operatori, capaci di contendere efficacemente la gestione a Italgas nel corso della procedura. (fonte immagine: Italgas).

Usa, Trump annuncia l’acquisto di una Tesla a sostegno di Musk

Usa, Trump annuncia l’acquisto di una Tesla a sostegno di MuskRoma, 11 mar. (askanews) – Il presidente americano, Donald Trump, ha annunciato che acquisterà una Tesla “nuova di zecca” per sostenere Elon Musk, dopo il tonfo in Borsa dell’azienda di auto elettriche. In un post su Truth, Trump ha sottolineato che Musk “sta ‘mettendo tutto in gioco’ per aiutare la nostra nazione, e sta facendo un LAVORO FANTASTICO! Ma i pazzi della sinistra radicale, come fanno spesso, stanno cercando di boicottare Tesla, una delle più grandi case automobilistiche del mondo, e ‘creatura’ di Elon, per attaccare e fare del male a Elon e a tutto ciò che rappresenta”.


“Hanno provato a farlo con me alle urne delle presidenziali del 2024, ma come è andata? – ha aggiunto Trump – in ogni caso, domani mattina comprerò una Tesla nuova di zecca come dimostrazione di fiducia e sostegno verso Elon Musk, un vero grande americano. Perché dovrebbe essere punito per aver messo a disposizione le sue straordinarie capacità per RENDERE L’AMERICA DI NUOVO GRANDE???”.