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Copa e Cogeca: pacchetto discusso in Agrifish va concluso subito

Copa e Cogeca: pacchetto discusso in Agrifish va concluso subitoRoma, 26 feb. (askanews) – Il pacchetto presentato venerdì scorso dalla Commissione europea e discusso oggi con i ministri dell’Agricoltura dall’Agrifish, “deve essere concluso rapidamente”. E’ quanto chiedono in una nota il Copa e la Cogeca, i sindacati degli agricoltori e delle cooperative agricole, una cui delegazione guidata da Christiane Lambert e Lennart Nilsson ha incontrato il presidente belga, David Clarinval, prima della riunione AgriFish, oltre ad avere avuto uno scambio anche con il commissario Wojciechowski.


Le proteste in tutti gli Stati membri dell’UE hanno spinto il Consiglio dell’UE a stravolgere l’ordine del giorno della riunione, dicono Copa e Cogeca e “adesso il Consiglio sta andando avanti e la Commissione europea deve agire immediatamente dopo le misure di semplificazione proposte presentate la settimana scorsa. Gli agricoltori dell’UE necessitano di un’efficace semplificazione e di una riduzione dell’onere dei controlli sulle loro aziende agricole”. I sindacati riconoscono i passi compiuti riguardo all’adeguamento delle BCAA 8 e della BCAA 1 che deve ancora essere adottata, ma non vedono “alcuna misura tangibile e immediata per quanto riguarda le BCAA 2, 6 e 7, e impegni climatici agroambientali basati su questi requisiti di condizionalità”.


“Ora si sta finalmente riconoscendo che esiste un nuovo contesto (COVID-19, guerra in Ucraina, cambiamento climatico e inflazione) che richiede nuove decisioni efficaci per fornire soluzioni urgenti per la stagione agricola che inizierà tra poche settimane”, spiegano, chiedendo che questi cambiamenti siano accompagnati anche da misure volte a garantire che le aziende agricole europee ricevano un’equa remunerazione all’interno della catena alimentare e un migliore rendimento dai mercati, contribuendo così a un reddito dignitoso.

Partenza boom per il Btp Valore, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardi

Partenza boom per il Btp Valore, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardiMilano, 26 feb. (askanews) – Partenza col botto per il nuovo Btp Valore, la terza emissione del titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori. Gli ordini sono stati pari a 6,44 miliardi di euro (210.825 i contratti), superando nel primo giorno di collocamento le precedenti due emissioni. Il collocamento termina venerdì 1 marzo (salvo chiusura anticipata).


Lo scorso giugno, la domanda dei piccoli risparmiatori per la prima emissione del Btp Valore nel primo giorno era stata pari a 5,43 miliardi. A ottobre, l’esordio della seconda emissione si era chiuso con richieste per 4,77 miliardi. Il terzo Btp Valore lanciato oggi dal Tesoro sarà il più lungo come durata, in quanto i precedenti avevano una scadenza rispettivamente a 4 e 5 anni. Complessivamente, al termine del collocamento, con la prima emissione di giugno erano stati venduti circa 18,2 miliardi di euro di Btp Valore, con la seconda emissione circa 17,2 miliardi. La terza emissione del Btp Valore, che ha durata di sei anni, prevede tassi cedolari (trimestrali) minimi garantiti pari al 3,25% per i primi tre anni e al 4% per i successivi tre anni. Al termine del collocamento verranno annunciate le cedole definitive che potranno essere confermate o riviste al rialzo. Alla scadenza è previsto un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito.

Sicurezza lavoro, Toti: è tema ineludibile ma non va ideologizzato

Sicurezza lavoro, Toti: è tema ineludibile ma non va ideologizzatoGenova, 26 feb. (askanews) – “Lavoreremo con gli uffici della Regione e l’amministrazione pubblica allargata per cercare di dare effettività ai molti protocolli che sono stati firmati nel corso del tempo sul tema drammatico della sicurezza sul lavoro e che non tutti hanno avuto probabilmente l’attuazione che meritavano. Apprezzo molto l’atteggiamento costruttivo di un sindacato come la Cisl che non ha fatto di un tema come questo territorio di scontro ma di ricerca di convergenze e collaborazione. Credo sia l’approccio giusto per fare un passo avanti senza ideologizzare il tema, cosa di cui non c’è alcun bisogno. Cercheremo di andare avanti nella consapevolezza che questo è veramente un tema ormai ineludibile dati i numeri”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando le proposte della Cisl per un patto di responsabilità tra sindacati, istituzioni e imprese per fermare le tragedie sui posti di lavoro.

L’Azerbaigian ricorda Khojaly tra responsabilità e riconciliazione

L’Azerbaigian ricorda Khojaly tra responsabilità e riconciliazioneRoma, 26 feb. (askanews) – “Giustizia per Khojali: la via per la Pace. Il riconoscimento delle responsabilità come base per la riconciliazione”. E’ questo il titolo dell’evento che è stato organizzato su iniziativa del senatore Marco Scurria, nella Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro per ricordare il massacro avvenuto a Khojaly. Il senatore ha aperto i lavori sottolineando l’importanza dell’evento per il ripristino della giustizia e di alcune verità, in linea con il diritto internazionale e con la documentazione internazionale.


Nelle violenze della notte tra il 25 e 26 febbraio 1992 si contano 613 morti, tra cui 106 donne e 63 bambini. 1.275 residenti di Khojaly vennero presi in ostaggio e ad oggi risultano disperse 150 persone provenienti da Khojaly, ha ricordato ancora Scurria rinnovando l’appello alla comunità internazionale per il riconoscimento di questo crimine e per la giustizia, per procedere finalmente ad una pace duratura e stabile tra Armenia ed Azerbaigian. “Verità e giustizia sono indispensabili – ha dichiarato – per raggiungere pace e riconciliazione”. A moderare l’evento il professore Antonio Stango, Presidente Federazione Italiana Diritti Umani – Comitato Italiano Helsinki, che ha evidenziato l’importanza del diritto internazionale e dei diritti umani alla base delle attività degli stati. A seguire è intervenuto il senatore Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato, che ha sottolineato l’importanza del ricordo per far seguire azioni concrete volte al superamento di questo atroce momento della storia azerbaigiana, indicando anche delle strade giuridiche percorribili per dare ragione alle vittime. Il “riconoscimento delle responsabilità è la base per la riconciliazione dei popoli” e “l’impunità non deve mai prevalere”, ha rimarcato il senatore.


A evidenziare gli elementi giuridici presenti nella storia del conflitto in Karabakh Natalino Ronzitti, professore emerito di Diritto internazionale presso l’Università LUISS di Roma e consigliere scientifico dello IAI. “L’uso della forza contro un altro stato viola la Carta delle Nazioni unite, la forza può essere usata solo per legittima difesa, ma non è questa la fattispecie – ha spiegato il professore – . Inoltre si ravvisano violazioni del diritto internazionale anche nel trattamento della popolazione civile che deve essere sempre tutelata in caso di conflitto o assedio. In base alla Convenzione di Ginevra, nel corso di un assedio la popolazione deve essere evacuata e non si può ricorrere all’uso della forza per affamare i civili”, pena il compimento di un crimine internazionale. Presente al panel anche Fabrizio Conti, direttore creativo di Artcloud Network International, azienda italiana specializzata nella progettazione di musei ad alta tecnologia, che sta contribuendo alla ricostruzione del Karabakh, essendo impegnata in diversi progetti museali che coprono tutte le città della regione. In un libro fotografico ha raccontato, per immagini e testi, la sua esperienza in Karabakh, dove ha sperimentato di persona la devastazione di un conflitto trentennale, risoltosi solo con la liberazione da parte dell’Azerbaigian dei territori occupati.


A chiudere gli interventi Rashad Aslanov, ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, che, dopo aver rammentato i fatti accaduti 32 anni fa, ha anche presentato la situazione post conflitto nel Caucaso meridionale, con un Azerbaigian che ha finalmente ripristinato la sua integrità territoriale e pronto alla riconciliazione e alla pace. In questo contesto, è importante il sostegno della comunità internazionale per porre fine all’impunità dei criminali e per prevenire che gli stessi ripetano ancora simili azioni. E’ necessario che le vittime ottengano giustizia, perché si possa credere nella pace. L’ambasciatore infine ha espresso la sua fiducia che la giustizia per Khojaly prevarrà. Durante l’evento è stato anche presentato un toccante video, creato da Artcloud Network, con immagini di repertorio e interventi delle vittime e dei sopravvissuti dei fatti di Khojaly.

Giordania premiata a tourismA, miglior sito archeologico estero

Giordania premiata a tourismA, miglior sito archeologico esteroMilano, 26 feb. (askanews) – Il Jordan Tourist Board ha ricevuto il premio Acta – Archaeological Cultural Tourism Award del Gist, Gruppo Italiano Stampa Turistica, conferito a Jerash come “miglior sito archeologico estero”. Il Premio testimonia l’intento del GIST, come ha dichiarato la presidente Sabrina Talarico, “di favorire il rispetto, la valorizzazione, la fruizione e la comunicazione dei beni culturali di tutto il mondo, e di lavorare per il corretto e sostenibile sviluppo dei sistemi turistici”.


“Ricevere un riconoscimento così prestigioso, ci ripaga del nostro lavoro per far conoscere le numerose e importanti testimonianze del passato che la Giordania conserva con cura e orgoglio” ha dichiarato Marco Biazzetti, country manager Jordan Tourism Board Italia, che ha ritirato il premio mentre partecipava a tourismA per presentare al pubblico e agli operatori turistici il patrimonio culturale della destinazione, che comprende siti Unesco e parchi archeologici che vanno da Petra ai castelli del deserto, dalle rovine di epoca romana di Umm Qais all’architettura ottomana di Al Salt. Situato circa 50 km a nord della capitale Amman, Jerash è uno dei siti archeologici di epoca romana meglio conservati al mondo, tanto da valergli il titolo di “Pompei d’Oriente”. Inizialmente conosciuta come Gerasa, la città venne chiamata Antiochia di Giordania in onore del re seleucide Antioco. Intorno al 78 a.C. cadde sotto il dominio di Alessandro Ianneo, re della Giudea. Dopo la conquista dell’area da parte di Pompeo nel 64 a.C., divenne parte della Decapoli. Il nome originale Gerasa fu ripristinato in seguito alla visita dell’Imperatore Adriano nel 129 d.C., in onore del quale fu costruito l’Arco di trionfo (m 37 x 13 di altezza) che è uno dei simboli di questo sito archeologico.


Questo vasto complesso di 800 ettari ospita maestose rovine che testimoniano l’organizzazione urbana del I e II secolo: il vasto foro ellittico di circa 90 m x 80 m. racchiuso da 56 colonne ioniche, un imponente ninfeo, gli eleganti propilei del santuario dedicato ad Artemide, un vasto ippodromo, due teatri, il teatro nord e quello sud, che ospitava il maestoso santuario di Zeus), due tetrapili, terme, e numerosi altri templi. Gli scavi hanno portato alla luce anche un eccezionale complesso monumentale di epoca cristiana risalente ai secoli IV-VII con numerose chiese di notevole rilevanza. Nell’anno 636, la conquista islamica delle regioni della Giordania, compresa Jerash, fu facile e tranquilla. Durante il periodo degli Umayyadi, Jerash visse un grande periodo di prosperità, ma declinò durante il periodo degli Abbasidi. Dopo il devastante terremoto del 749, la città fu abbandonata. La vita cominciò a tornare dall’inizio del XII secolo, mentre la città moderna di Jarash cominciò a formarsi all’inizio del XIX secolo e conta ora circa 60.000 abitanti. Jerash offre un interessante Museo Archeologico e ospita il Jerash Festival for Culture & Arts che ogni estate ospita concerti ed eventi di livello internazionale.

Btp Valore: partenza boom, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardi

Btp Valore: partenza boom, nel primo giorno ordini per 6,44 miliardiMilano, 26 feb. (askanews) – Partenza col botto per il nuovo Btp Valore, la terza emissione del titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori. Gli ordini sono stati pari a 6,44 miliardi di euro (210.825 i contratti), superando nel primo giorno di collocamento le precedenti due emissioni. Il collocamento termina venerdì 1 marzo (salvo chiusura anticipata).


Lo scorso giugno, la domanda dei piccoli risparmiatori per la prima emissione del Btp Valore nel primo giorno era stata pari a 5,43 miliardi. A ottobre, l’esordio della seconda emissione si era chiuso con richieste per 4,77 miliardi. Il terzo Btp Valore lanciato oggi dal Tesoro sarà il più lungo come durata, in quanto i precedenti avevano una scadenza rispettivamente a 4 e 5 anni. Complessivamente, al termine del collocamento, con la prima emissione di giugno erano stati venduti circa 18,2 miliardi di euro di Btp Valore, con la seconda emissione circa 17,2 miliardi. La terza emissione del Btp Valore, che ha durata di sei anni, prevede tassi cedolari (trimestrali) minimi garantiti pari al 3,25% per i primi tre anni e al 4% per i successivi tre anni. Al termine del collocamento verranno annunciate le cedole definitive che potranno essere confermate o riviste al rialzo. Alla scadenza è previsto un premio finale extra pari allo 0,7% del capitale investito.

Confindustria, Unindustria indica Orsini per la presidenza

Confindustria, Unindustria indica Orsini per la presidenzaRoma, 26 feb. (askanews) – Unindustria indica il nome di Emanuele Orsini per la presidenza di Confindustria. Secondo quanto si apprende, il consiglio di presidenza di Unindustria ha votato all’unanimità a favore della candidatura di Orsini.


Unindustria rappresenta la seconda territoriale, dopo Assolombarda, del sistema confindustriale. Il numero uno di Unindustria, Angelo Camilli, indicherà mercoledì ai saggi, in occasione delle consultazioni a Roma, la scelta fatta dall’associazione.

Domani voto finale a Strasburgo su Legge su ripristino natura

Domani voto finale a Strasburgo su Legge su ripristino naturaRoma, 26 feb. (askanews) – Mentre a Bruxelles si svolgono le manifestazioni agricole in concomitanza con il consiglio Agrifish, domani il Parlamento europeo a Strasburgo dovrà decidere la sua posizione finale sulla legge sul ripristino della natura. “La proposta di compromesso risultante dai triloghi ha ignorato la posizione iniziale del Parlamento, restituendo al centro del regolamento molte disposizioni irrealistiche e fuori bilancio. Nessun deputato che voterà domani su questo testo potrà dire di non essere consapevole dell’impatto di una simile proposta sul settore agricolo”, spiegano in una nota il Copa e la Cogeca.


Sebbene la posizione iniziale del Parlamento europeo sull’argomento fosse sfumata sull’aspetto agricolo, il relatore del PE (César Luena, S&D) “ha abbandonato completamente il suo mandato negoziale nel trilogo, tornando a una proposta del tutto irrealistica per gli agricoltori – ricordano i sindacati degli agricoltori e delle cooperative agricole europee – Considerando che le questioni relative al non deterioramento, al ripristino solo nelle aree Natura2000 e alla pausa di emergenza vengono riproposte, consideriamo questa un’opportunità per riportare la proposta a una via più concreta e legittima per il ripristino. Questa proposta di modifica e di riportare le discussioni al Consiglio e alla Commissione può essere qualcosa che può essere sostenuto solo quando è meglio fare il ripristino nel modo giusto, con le giuste disposizioni e le giuste reti di sicurezza”. Oltre a queste questioni proposte di modifica, Copa e Cogeca sottolineano che attualmente l’accordo provvisorio per la legge sul ripristino della natura “non affronta adeguatamente le esigenze di finanziamento che il ripristino e la manutenzione richiedono a breve, medio e lungo termine. Con un costo annuo complessivo di fornitura che ammonta a ben oltre 7 miliardi di euro all’anno, l’UE prevede di dipendere prevalentemente dai piani strategici nazionali della PAC per i finanziamenti”


“Nessun deputato al Parlamento europeo può ora affermare che il testo proposto per la ratifica non avrà un impatto significativo sulla nostra produzione – concludono i sindacati – , sulla nostra competitività, sulla bilancia commerciale dell’UE o sui prezzi al consumo per milioni di europei. Chiediamo sostegno per avere la nostra ultima possibilità di garantire che questa legge non sia irrealistica, ma abbia successo”.

Cia: in Agrifish pochi passi avanti, tempi Bruxelles non adeguati

Cia: in Agrifish pochi passi avanti, tempi Bruxelles non adeguatiRoma, 26 feb. (askanews) – “Pochi passi avanti e un risultato nel complesso insufficiente. Mancano le risposte che il mondo agricolo si aspettava sulla drastica semplificazione degli adempimenti burocratici della Pac. Nella difficile situazione contingente, le aziende agricole hanno più che mai bisogno di sostegno con interventi efficaci e immediati. Ci sembra, invece, che le tempistiche decise a Bruxelles non siano adeguate all’urgenza della crisi”. Così Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, al termine del consiglio Agrifish che si è tenuto oggi a Bruxelles.


In merito all’equa distribuzione del valore lungo la filiera alimentare, Cia ritiene che non sia stata ancora “colta la gravità del problema. I prezzi al consumo dei prodotti agricoli aumentano ma il reddito degli agricoltori si assottiglia, come già sottolineato nella nostra manifestazione a Roma del 26 ottobre”. La giusta remunerazione agli agricoltori era stata, infatti, posta da Cia all’attenzione delle istituzioni, con la richiesta di istituire un osservatorio europeo sui prezzi e le marginalità che condividesse dati di mercato e analisi a breve e lungo termine. “Ora ci aspettiamo un impegno da parte di tutti -conclude Fini – per individuare interventi da attuare a breve a sostegno degli agricoltori”.

Mattarella: bisogna evitare un ampliamento drammatico del conflitto in Medio oriente

Mattarella: bisogna evitare un ampliamento drammatico del conflitto in Medio orienteNicosia, 26 feb. (askanews) – Bisogna evitare un “ampliamento drammatico” della crisi mediorientale che provochi “ulteriori tensioni in quella regione”. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del colloquio con il presidente cipriota Nikos Christodoulides, al quale ha “espresso l’apprezzamento per la disponibilità di Cipro ad essere la base delle iniziative umanitarie verso la striscia di Gaza e per un cessate fuoco che si risolva senza rischi di un ampliamento drammatico del conflitto e di ulteriori tensioni in quella regione che può aprire altri problemi”.


“L’Italia – ha proseguito il capo dello Stato – è pronta a offire il sio appoggio a qualunque iniziativa per la striscia di Gaza”. Mattarella ha ricordato che “vi è anche un’altra preoccupazione che nasce da quel conflitto, molto sentita da paesi come Cipro, Italia e dagli altri paesi del Mediterraneo che hanno a cuore la stabilità, la pace e la libertà dei commerci e della navigazione: l’instabilità nel Mar Rosso mette a rischio la libertà di navigazione”.