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Domani al Masaf Lollobrigida fa il punto sull’attività Agrifish

Domani al Masaf Lollobrigida fa il punto sull’attività AgrifishRoma, 26 feb. (askanews) – Domani, martedì 27 febbraio, alle 11, presso la Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste a Roma si terrà la conferenza stampa “Relazione sull’attività dell’Agrifish e iniziative del Masaf per il mondo agricolo e della pesca” con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. L’appuntamento arriva all’indomani della riunione dell’Agrifish, il consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura, in corso oggi a Bruxelles.


Oggi, all’ordine del giorno dell’Agrifish, c’è una importante discussione su come trovare le modalità “per garantire risposte rapide e strutturali all’attuale crisi che il settore agricolo sta affrontando”. E proprio l’Italia ha annunciato che oggi presenterà al consiglio un promemoria con cui chiederà una modifica della Politica agricola comune attualmente in vigore (2023-2027) per renderla più flessibile.

La Svezia verso l’adesione alla Nato, oggi il voto ungherese

La Svezia verso l’adesione alla Nato, oggi il voto unghereseMilano, 26 feb. (askanews) – Ultimo ma non meno importante, il voto parlamentare dell’Ungheria dovrebbe dare il via libera oggi all’adesione della Svezia alla Nato, un passo che è diventato un’esigenza per Stoccolma dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha sconvolto gli equilibri europei. E anche un passo travagliato dopo che l’ultimo tentativo di voto ungherese, il 5 febbraio in seduta straodinaria, voluto dall’opposizione di Budapest, si è trasformato in un nulla di fatto, compiuto alla presenza di numerosi osservatori internazionali, compreso l’ambasciatore americano nel Paese.


Ci è voluto del tempo, ma questo pomeriggio l’emiciclo ungherese torna ad esprimersi sulla candidatura svedese alla Nato. L’opposizione alla Svezia è stata forte, ma ora ci si aspetta un sì chiaro. Soprattutto dopo che in una conferenza stampa a Budapest, il primo ministro Ulf Kristersson e il primo ministro ungherese Viktor Orbßn hanno parlato di relazioni reciproche e di un accordo sulla difesa che aprirebbe la strada anche all’ingresso svedese nell’Alleanza. E lo scrivono oggi gran parte dei quotidiani e dei media svedesi, sinora molto cauti. QUANTO COSTA E QUANTO VALE “La Svezia avrà sei anni per adattarsi all’adesione alla Nato” riporta la tv svedese Svt. “Costerebbe alla Svezia circa mezzo miliardo di corone all’anno (meno di 45 milioni di euro), denaro che viene utilizzato, tra l’altro, per locali e personale. Si prevede inoltre che in futuro la Svezia spenderà almeno il 2% del Pil per la difesa e contribuirà con centinaia di persone, destinate a lavorare per la Nato” si aggiunge. “È una quota associativa che paghiamo. Tutti i paesi devono contribuire alle infrastrutture comuni della Nato, alle sedi, ecc.”, afferma Per Olsson, economista della difesa presso il Total Defense Research Institute.


Olsson sottolinea pure che probabilmente non sarebbe stato molto più economico restare fuori: l’invasione russa dell’Ucraina impone comunque forti investimenti nella difesa.L’ALLARME DEI SERVIZI SEGRETI SVEDESI Appare inoltre chiaro che l’adesione della Svezia potrebbe portare a una nuova fase dello spionaggio russo contro Stoccolma, che a sua volta potrebbe cambiare a seconda del ruolo della Svezia nell’alleanza. Il Sapo, il servizio di intelligence svedese, sta tenendo traccia di come l’intelligence di Putin, potrebbe rispondere all’imminente adesione. E ha già avvertito della minaccia costituita da Mosca, in una relazione presentata la settimana scorsa. IL VOTO OGGI Oggi lunedì 26 febbraio 2024, alle ore 13 si riuniranno i deputati del Parlamento ungherese dopo la pausa invernale. Quattro i temi all’ordine del giorno: l’approvazione delle dimissioni della presidente Katalin Novßk (che si è dimessa in seguito all’indignazione per la grazia concessa a un uomo condannato per abusi sessuali su minori), la nomina del suo successore, l’elezione di un nuovo presidente e l’adesione della Svezia alla Nato. È previsto un voto finale su tutte le questioni all’ordine del giorno, ma il primo ministro Orban parlerà in aula e l’inizio delle votazioni è previsto alle 16.20.


DOPO IL VOTO, COSA ACCADRÀ Dopo che il Parlamento ungherese avrà dato la sua approvazione, un documento speciale sulla decisione verrà trasmesso a Washington. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg inviterà formalmente la Svezia ad aderire al Trattato Nord Atlantico, chiamato anche Patto Atlantico o Trattato di Washington. Inoltre perché la Stoccolma aderisca al trattato è necessaria una decisione del governo del Paese. Verrà poi firmato uno speciale documento di adesione dal quale risulterà che è stata presa la decisione formale sull’adesione. Nel momento in cui il protocollo di adesione viene presentato a Washington, la Svezia è protetta dall’articolo 5 sulla difesa collettiva ed è quindi membro a pieno titolo. Quando ciò potrà accadere non è noto al momento della stesura di questo testo. Ma rappresenterebbe un traguardo molto cercato da Stoccolma, che inizialmente sarebbe dovuta entrare “mano nella mano” con Helsinki e invece ha trovato alcuni ostacoli sul suo cammino a differenza della Finlandia. Da notare che ad aprile 2023 l’allora ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, nel “primo atto della Finlandia come uno Stato membro”, ha consegnato i documenti di ratifica affinché la Svezia diventi il prossimo membro della Nato. LA BANDIERA SVEDESE ISSATA A BRUXELLES Un’alternativa alla consegna del documento negli Stati Uniti è che la consegna avvenga a Bruxelles, sebbene il destinatario sia pur sempre il governo americano. Così è stato quando la Finlandia è diventata membro della Nato nell’aprile 2023. Allora non c’era tempo per un viaggio a Washington e il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ricevuto i documenti di adesione della Finlandia presso la sede della Nato nella capitale belga. Importante è che gli Stati Uniti ottengano il documento, non dove questo accada. Un simbolo del completamento sarà quindi l’innalzamento della bandiera svedese davanti al quartier generale dell’alleanza di difesa a Bruxelles. La Nato avrà a quel punto 32 Stati membri.

Sulle manganellate di Pisa e Firenze Piantedosi incontra i sindacati e riferisce a Meloni

Sulle manganellate di Pisa e Firenze Piantedosi incontra i sindacati e riferisce a MeloniRoma, 26 feb. (askanews) – La presa di posizione finora mancata della premier Giorgia Meloni, rimproverata dalle opposizioni, sulle manganellate agli studenti di venerdì scorso a Pisa e Firenze che hanno suscitato l’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul ministro degli Interni Matteo Piantedosi arriverà solo dopo che il Viminale avrà comunicato ufficialmente i primi risultati degli accertamenti su quanto accaduto dopo i cortei studenteschi degenerati in violenze alla Premier – che venerdì era in viaggio per Kiev- e al Governo che torna riunirsi oggi pomeriggio alle 15,30 per la prima volta dopo quei cortei. Una linea, quella di silenzio della Premier fino a primi accertamenti sui fatti, che sarebbe stata condivisa anche con la presidenza della Repubblica nella conversazione sabato fra Roma e Kiev in cui il presidente Mattarella avrebbe informato prima di ogni altro la premier Meloni della sua iniziativa pubblica nei confronti del ministro Piantedosi.


E’ attesa infatti una prima informativa da parte del responsabile del Viminale sui cortei studenteschi di Firenze e soprattutto Pisa nella riunione del Consiglio dei ministri odierno. Informativa al Governo immediatamente successiva non solo agli annunciati incontri stamani a palazzo Chigi del Governo con i sindacati e le imprese per rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche gli incontri del ministro Piantedosi con gli stessi sindacati sulla gestione di piazze e cortei, nella contemperazione del diritto costituzionale alla libera manifestazione del pensiero anche in dissenso con la necessaria tutela di ordine e sicurezza pubblica altrettanto costituzionalmente da assicurare. Una preoccupazione quella sui cortei, accresciuta anche in considerazione dei tanti eventi G7 in Italia da qui al summit di Giugno in Puglia che concluderà il semestre di presidenza italiano, in occasioni dei quali sono possibili in diverse città italiane cortei e manifestazioni di dissenso anche a carattere internazionale. Anche su questo Piantedosi è atteso confrontarsi con Premier Vicepremier e Ministri per la definizione di una linea chiara di cui Meloni potrà farsi portavoce pubblica, una volta assunti primi elementi di certezza sulle manganellate agli studenti che – assicurano fonti a lei vicine- non la hanno certo lasciata indifferente.

Ambasciata Romania a Roma celebra il Martisor 2024 con un recital

Ambasciata Romania a Roma celebra il Martisor 2024 con un recitalRoma, 26 feb. (askanews) – Anche quest’anno l’Ambasciata di Romania in Italia celebra la festa del Martisor.


Martedì 27 febbraio presso la sede diplomatica avrà luogo l’evento “MARTISOR. Primavera musicale all’Ambasciata di Romania in Italia”, che segna, attraverso il recital eseguito dalla giovane pianista romena Maria Cristina Badita, la Festa del Martisor 2024. In programma musiche di: Wolfgang Amadeus Mozart, George Enescu, Frédéric Chopin, Maurice Ravel e Sergei Rachmaninoff. L’evento è organizzato dall’Ambasciata di Romania in Italia, in partenariato con il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, l’Accademia di Romania in Roma, il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest e l’Associazione Culturale romeno-italiana Propatria di Roma, nell’ambito del progetto Europa in Musica realizzato dal cluster EUNIC Roma.


In quest’occasione verranno offerti dei “Martisor” tradizionali romeni realizzati da Brândusa Trifan, artigiano presso il Museo Nazionale del Villaggio “Dimitrie Gusti” di Bucarest. Maria Cristina Badita è nata a Bucarest il 15 marzo 2007, proviene da una famiglia di lunga tradizione musicale. Studia pianoforte classico dall’età di 5 anni con la rinomata insegnante Lucia Teodorescu. Maria Cristina frequenta attualmente il terzo anno del Collegio Nazionale di Musica “George Enescu”. La sua partecipazione a diversi concorsi internazionali le è valsa importanti premi e inviti a tenere recital in Spagna, a Barcellona e a Girona – luglio 2023. Maria Cristina ha vinto il 3° premio al “International Gloria Artis Music Competition” (Viena, febbraio 2022), il 1° premio al “Franz Liszt Center International Piano Competition” (aprile 2022), il 2° premio al “Medici International Music Competition” (Londra, luglio 2022), il 1° premio e la migliore esecuzione di un’opera di Maurice Ravel al “Carles and Sofia Piano Competition” (Spagna, luglio 2022). Il 28 ottobre 2023 Maria ha debuttato in concerto con un’orchestra sul palco dell’Ateneo Romeno di Bucarest, insieme all’Orchestra dei Medici.

Renault Scenic E-Tech Electric è Car of The Year 2024

Renault Scenic E-Tech Electric è Car of The Year 2024Milano, 26 feb. (askanews) – La Renault Scenic E-Tech Electric si aggiudica il premio Car of The Year 2024. Il crossover elettrico costruito sulla piattaforma AmpR medium (ex Cmf-Ev dell’Alleanza con Nissan e Mitsubishi) ha preceduto Bmw i5, Byd Seal (prima vettura cinese a partecipare al concorso), Peugeot 3008, Volvo Ex30, Toyota Chr e Kia Ev9.


La Scenic è stata votata da 58 giornalisti di 22 Paesi specializzati nel settore auto e ha raccolto 329 punti. E’ il settimo modello Renault a ricevere il premio di The Car of the Year, dopo Renault 16 (1966), Renault 9 (1982), Clio (1991), Scenic (1997), Megane (2003) e Clio (2006). Con un’autonomia fino a 625 km Renault Scenic misura 4,47 metri, pesa 1.890 kg e si propone come vettura per la famiglia e per i lunghi viaggi. Prezzi a partire da 40.050 euro.

Malpensa: un gemello digitale per test di rifornimenti di idrogeno

Malpensa: un gemello digitale per test di rifornimenti di idrogenoMilano, 26 feb. (askanews) – Un “gemello digitale” realizzato con la fotogrammetria dell’area aeroportuale di Milano Malpensa per sviluppare un ambiente virtuale che consenta l’addestramento degli operatori e la definizione dei protocolli normativi e operativi per l’impiego di Idrogeno liquido in ambito aeronautico. E’ quanto sta realizzando DigiSky, società che si occupa di servizi di earth observation, nell’ambito di ALRIGH2T, progetto dell’Unione Europea – finanziato con circa 10 milioni di euro e della durata di 48 mesi – che mira a sviluppare tecnologie e processi di rifornimento innovativi che, utilizzando l’idrogeno liquido, contribuiscano a ridurre l’impatto ambientale del settore aeronautico, responsabile del 3% del totale delle emissioni di gas a effetto serra.


A coordinare il progetto ALRIGH2T è l’Enea, che guida una compagine di 21 aziende e enti di ricerca internazionali. Per l’Italia, oltre ad Enea, fanno parte del progetto Piaggio Aerospace, DigiSky, Sea, e Atena. Le due soluzioni relative al rifornimento di idrogeno liquido individuate nell’ambito del progetto – rifornimento diretto dell’aereo a terra e scambio del serbatoio (tank swapping) – saranno testate in due diversi aeroporti, a Parigi e a Milano; si procederà poi al confronto di modalità e prestazioni. “L’ambiente virtuale – spiega il fondatore e ceo di DigiSky Paolo Pari – consente di riprodurre uno scenario fotorealistico, perché è lo stesso nel quale ci si troverebbe dal vivo con le condizioni in esso effettive. La differenza è che in questo scenario si possono simulare degli eventi che per loro natura sono molto pericolosi, come ad esempio intervenire in caso di incendio o più in generale in caso di anomalia ed emergenza. In un ambiente simulato si possono generare condizioni di addestramento anche a quegli eventi, in un contesto però sicuro. Sarà quindi possibile simulare varie situazioni”.


Un’anticipazione di come si opererà in questo ambiente virtuale è stata portata da DigiSky, a fine gennaio, al Liason office Enea di Bruxelles, in occasione del kick off meeting che ha dato il via ai lavori. Nel corso dell’incontro, grazie all’utilizzo di visori, i partner di progetto hanno potuto sperimentarne le potenzialità della soluzione.

Cutro, il piccolo Alì ha un nome: si chiamava Mohammad Sina Hoseyni

Cutro, il piccolo Alì ha un nome: si chiamava Mohammad Sina HoseyniCrotone, 26 feb. (askanews) – Il piccolo Alì, seppellito nel cimitero di Crotone, in una tomba bianca con il nome che i crotonesi gli hanno voluto dare all’indomani della tragedia di Cutro, è stato identificato. A un anno di distanza dalla strage, ora si conosce il suo vero nome: Mohammad Sina Hoseyni. La sua mamma, morta anche lei nel naufragio della Summer Love, è stata seppellita in Germania dove si trovano alcuni parenti.


Ieri è stato inaugurato un giardino, il Giardino di Alì, con il nome che i crotonesi hanno voluto dargli perché non fosse indicato con un codice. Un giardino sul lungomare di 94 alberi, uno per ciascuna vittima del naufragio.

Cutro, veglia nella notte per ricordare le vittime del naufragio

Cutro, veglia nella notte per ricordare le vittime del naufragioCrotone, 26 feb. (askanews) – Si è svolta nella notte una veglia sulla spiaggia a Steccato di Cutro, nella stessa ora della strage avvenuta un anno fa, quando all’alba si infrangeva su una secca a pochi metri dalla costa calabrese la Summer Love con circa 180 migranti: 94 di loro sono morti, di cui 34 erano minori, oltre una decina i dispersi.


Circa 300 persone si sono strette attorno ai familiari delle vittime e ad alcuni superstiti. In terra un cerchio fatto con i peluche, in ricordo dei bambini morti nel naufragio. Alle 4,30, ora della tragedia, la madre di due bimbi che hanno perso la vita ha gettato in mare una corona di fiori.

Byd svela supercar per competere con Ferrari e Lamborghini

Byd svela supercar per competere con Ferrari e LamborghiniMilano, 26 feb. (askanews) – Byd ha svelato l’attesa supercar elettrica U9 da 233.450 dollari nata per competere con Ferrari e Lamborghini. Durante la presentazione della U9 a Shanghai il presidente di Byd, Wang Chuanfu, ha annunciato l’intenzione di raddoppiare il piano di buyback dino a 400 milioni di yuan per sostenere le quotazioni del titolo che da inizio anno ha perso il 12% circa, penalizzato dalle previsioni di un rallentamento delle vendite di veicoli elettrici. Positiva la reazione in Borsa con il titolo che a Hong Kong ha guadagnato l’1,35%.


La supercar si chiama U9 ed è prodotta dal brand di lusso Yangwang controllato da Byd. Inizialmente sarà venduta solo in Cina. Dotata di 1.300 CV, grazie a 4 motori capaci di 21mila giri e 1680 Nm di coppia, copre lo 0-100 in 2,36 secondi, mentre la velocità massima è di 310 km/h. Yangwang lancerà una berlina di lusso nel corso del 2024 e attualmente ha in vendita il suv U8.

Svezia verso l’adesione alla Nato, oggi il voto ungherese

Svezia verso l’adesione alla Nato, oggi il voto unghereseMilano, 26 feb. (askanews) – Ultimo ma non meno importante, il voto parlamentare dell’Ungheria dovrebbe dare il via libera oggi all’adesione della Svezia alla Nato, un passo che è diventato un’esigenza per Stoccolma dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha sconvolto gli equilibri europei. E anche un passo travagliato dopo che l’ultimo tentativo di voto ungherese, il 5 febbraio in seduta straodinaria, voluto dall’opposizione di Budapest, si è trasformato in un nulla di fatto, compiuto alla presenza di numerosi osservatori internazionali, compreso l’ambasciatore americano nel Paese.


Ci è voluto del tempo, ma questo pomeriggio l’emiciclo ungherese torna ad esprimersi sulla candidatura svedese alla Nato. L’opposizione alla Svezia è stata forte, ma ora ci si aspetta un sì chiaro. Soprattutto dopo che in una conferenza stampa a Budapest, il primo ministro Ulf Kristersson e il primo ministro ungherese Viktor Orbán hanno parlato di relazioni reciproche e di un accordo sulla difesa che aprirebbe la strada anche all’ingresso svedese nell’Alleanza. E lo scrivono oggi gran parte dei quotidiani e dei media svedesi, sinora molto cauti. QUANTO COSTA E QUANTO VALE


“La Svezia avrà sei anni per adattarsi all’adesione alla Nato” riporta la tv svedese Svt. “Costerebbe alla Svezia circa mezzo miliardo di corone all’anno (meno di 45 milioni di euro), denaro che viene utilizzato, tra l’altro, per locali e personale. Si prevede inoltre che in futuro la Svezia spenderà almeno il 2% del Pil per la difesa e contribuirà con centinaia di persone, destinate a lavorare per la Nato” si aggiunge. “È una quota associativa che paghiamo. Tutti i paesi devono contribuire alle infrastrutture comuni della Nato, alle sedi, ecc.”, afferma Per Olsson, economista della difesa presso il Total Defense Research Institute. Olsson sottolinea pure che probabilmente non sarebbe stato molto più economico restare fuori: l’invasione russa dell’Ucraina impone comunque forti investimenti nella difesa.


L’ALLARME DEI SERVIZI SEGRETI SVEDESI Appare inoltre chiaro che l’adesione della Svezia potrebbe portare a una nuova fase dello spionaggio russo contro Stoccolma, che a sua volta potrebbe cambiare a seconda del ruolo della Svezia nell’alleanza. Il Sapo, il servizio di intelligence svedese, sta tenendo traccia di come l’intelligence di Putin, potrebbe rispondere all’imminente adesione. E ha già avvertito della minaccia costituita da Mosca, in una relazione presentata la settimana scorsa.


IL VOTO OGGI Oggi lunedì 26 febbraio 2024, alle ore 13 si riuniranno i deputati del Parlamento ungherese dopo la pausa invernale. Quattro i temi all’ordine del giorno: l’approvazione delle dimissioni della presidente Katalin Novák (che si è dimessa in seguito all’indignazione per la grazia concessa a un uomo condannato per abusi sessuali su minori), la nomina del suo successore, l’elezione di un nuovo presidente e l’adesione della Svezia alla Nato. È previsto un voto finale su tutte le questioni all’ordine del giorno, ma il primo ministro Orban parlerà in aula e l’inizio delle votazioni è previsto alle 16.20. DOPO IL VOTO, COSA ACCADRÀ Dopo che il Parlamento ungherese avrà dato la sua approvazione, un documento speciale sulla decisione verrà trasmesso a Washington. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg inviterà formalmente la Svezia ad aderire al Trattato Nord Atlantico, chiamato anche Patto Atlantico o Trattato di Washington. Inoltre perché la Stoccolma aderisca al trattato è necessaria una decisione del governo del Paese. Verrà poi firmato uno speciale documento di adesione dal quale risulterà che è stata presa la decisione formale sull’adesione. Nel momento in cui il protocollo di adesione viene presentato a Washington, la Svezia è protetta dall’articolo 5 sulla difesa collettiva ed è quindi membro a pieno titolo. Quando ciò potrà accadere non è noto al momento della stesura di questo testo. Ma rappresenterebbe un traguardo molto cercato da Stoccolma, che inizialmente sarebbe dovuta entrare “mano nella mano” con Helsinki e invece ha trovato alcuni ostacoli sul suo cammino a differenza della Finlandia. Da notare che ad aprile 2023 l’allora ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto, nel “primo atto della Finlandia come uno Stato membro”, ha consegnato i documenti di ratifica affinché la Svezia diventi il prossimo membro della Nato. LA BANDIERA SVEDESE ISSATA A BRUXELLES Un’alternativa alla consegna del documento negli Stati Uniti è che la consegna avvenga a Bruxelles, sebbene il destinatario sia pur sempre il governo americano. Così è stato quando la Finlandia è diventata membro della Nato nell’aprile 2023. Allora non c’era tempo per un viaggio a Washington e il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ricevuto i documenti di adesione della Finlandia presso la sede della Nato nella capitale belga. Importante è che gli Stati Uniti ottengano il documento, non dove questo accada. Un simbolo del completamento sarà quindi l’innalzamento della bandiera svedese davanti al quartier generale dell’alleanza di difesa a Bruxelles. La Nato avrà a quel punto 32 Stati membri.