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La Roma passa ai rigori, Feyenoord ko

La Roma passa ai rigori, Feyenoord koRoma, 23 feb. (askanews) – La Roma stacca il pass per gli ottavi di finale di Europa League superando il Feyenoord ai rigori.


All’Olimpico – dopo l’1-1 dell’andata – segna subito Gimenez dopo meno di cinque minuti, dunque il pari di Pellegrini al 15′ con una magia da fuori. Dopo 120′ di gioco servono i rigori. Lukaku sbaglia il suo tiro, dopo aver avuto una clamorosa chance (super parata di Wellenreuther) per il gol partita al 120′. Due parate decisive di Svilar e l’ultimo tiro di Zalewski. Esplode la goia dell’Olimpico, De Rossi abbraccia i suoi. Bella scena con Azmoun che consola il connazionale iraniano Jahanbakhsh. Venerdì alle 12 i sorteggi per conoscere l’avversaria. Nel ritorno dei playoff di Europa League, oltre alla Roma e al Milan (ko a Rennes) si qualifica agli ottavi anche il Benfica di Di Maria (0-0 col Tolosa). Dopo i supplementari, passano Friburgo e Qarabag, che eliminano Lens e Braga. Unica francese non eliminata il Marsiglia che rimonta lo Shakthar. Lo Sporting Lisbona pareggia con lo Young Boys e passa. Fuori il Galatasaray di Icardi e Mertens, ko 1-4 in casa dello Sparta Praga.

Nvidia mette le ali a Wall Street, che chiude con nuovi record

Nvidia mette le ali a Wall Street, che chiude con nuovi recordMilano, 22 feb. (askanews) – Chiusura sprint per Wall Street, che tocca nuovi record spinta dai sorprendenti risultati trimestrali di Nvidia (+16,4%), ben superiori alle attese. L’indice S&P 500 si è portato a 5,085.96 punti (+2,09%), il Dow Jones ha guadagnato l’1,18%, il Nasdaq il 2,96%.


Seduta boom per il gruppo che produce schede grafiche e chip per l’intelligenza artificiale: il titolo Nvidia ha chiuso con un balzo del 16,4% a 785,38 dollari, aumentando di 277 miliardi di dollari il valore della propria capitalizzazione, il più grande guadagno in un solo giorno nella storia del mercato. Con il balzo odierno, Nvidia scavalca Amazon e Alphabet, diventando la terza società statunitense di maggior valore dopo Microsoft e Apple, sottolinea l’Ft. La sua capitalizzazione di Borsa sfiora i 2mila miliardi di dollari.

Calcio, il Milan perde 3-2 a Renns ma passa il turno

Calcio, il Milan perde 3-2 a Renns ma passa il turnoRoma, 22 feb. (askanews) – Il Milan perde la gara di ritorno degli spareggi di Europa League, ma grazie al 3-0 dell’andata approda agli ottavi. Protagonista della sfida è Bourigeaud, autore di una tripletta (due su rigore) per il Rennes. Per i rossoneri il momentaneo pareggio è firmato prima da Jovic e poi da Leao con una grande azione personale.


Domani, nel sorteggio di Nyon (alle 12) i rossoneri scopriranno il nome della loro avversaria. Il sorteggio determinerà l’avversaria del Milan agli ottavi. I rossoneri saranno inseriti in seconda fascia e potranno pescare una squadra di prima fascia tra: Atalanta, Brighton, Leverkusen, Liverpool, Rangers, Slavia Praga, Villarreal, West Ham.

Riciclo, Industrial Deal e Green Deal al centro della nuova Europa

Riciclo, Industrial Deal e Green Deal al centro della nuova EuropaMilano, 22 feb. (askanews) – Il 2024 sarà un anno decisivo per il futuro della politica europea. I leader che emergeranno dalle elezioni europee di giugno saranno chiamati a stabilire politiche ambiziose e rispettare impegni per raggiungere gli obiettivi fissati dagli accordi internazionali sul clima, determinando il ruolo dell’Europa come attore chiave a livello globale nella lotta per un futuro più sostenibile.


È in questo scenario che Globe Italia – Associazione Nazionale per il Clima WEC Italia – Comitato Nazionale Italiano del World Energy Council hanno organizzato giovedì 22 febbraio presso Spazio Europa l’incontro “L’Europa e il suo avvenire alla prova della transizione: clima, economia circolare, energia e geopolitica. Per una politica all’altezza delle sfide presenti”, primo appuntamento di una roadmap 2024 che vedrà una serie di incontri dedicati al tema della Transizione Ecologica. “L’incontro di oggi, inserito nell’ambito delle Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare, rappresenta un’occasione preziosa per rendere più aderente alla realtà e ai bisogni la piattaforma nata otto anni fa. Quella che è diventata una comunità forte formata dalle maggiori imprese e consorzi della green economy italiana ha l’ambizione di contribuire ai processi decisionali e di favorire il dibattito in un momento in cui la sostenibilità è il cuore dello sviluppo: un processo che si declina in termini ambientali, economici e sociali”, ha detto in apertura Matteo Favero, Presidente di Globe Italia.


“Siamo onorati di avere anche questa mattina esponenti di Governo e Parlamentari italiani ed europei per continuare a confrontarci con i partner delle Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare, e ringraziamo la Rappresentanza dell’Unione Europea a Roma per l’ospitalità” – ha continuato il Segretario Generale WEC Italia Paolo D’Ermo – introducendo la roadmap disegnata da WEC Italia e Globe Italia. “Continueremo a lavorare insieme nelle prossime settimane seguendo il filo rosso della via delle transizioni, dall’Italia ed Europa verso l’Africa e gli Stati Uniti. Nel mese di aprile saremo a Torino in occasione della Planet Week e del G7 Clima, Energia e Ambiente a guida italiana; a settembre a Trevi per l’8a Edizione delle Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare; quindi a ottobre a Washington per il secondo Bilaterale per la cooperazione Italia – Usa su energia, clima ed economia circolare; quindi nuovamente a Roma per fare il punto sull’anno di lavori e programmare nuove attività. Un percorso che si svilupperà in sinergia con gli sviluppi che emergeranno dal G7, dalle elezioni europee e dalla COP-29”. All’incontro hanno preso parte Luca Pierantoni (Rappresentanza in Italia della Commissione Europea), Josè De Falco (Presidente AICP), Giovanni Orsina (Direttore Luiss School of Government), Laura D’Aprile (Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE), Stefano Conti (Direttore Relazioni ed Istituzionali ARERA), Patrizia Toia (Vicepresidente ITRE – Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento Europeo), Massimiliano Salini (Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo) e Marco Scurria (4a Commissione permanente politiche UE del Senato). Le istituzioni hanno testimoniato un approccio bipartisan e costruttivo per la difesa delle filiere nazionali del riciclo e dell’energia.


Nel talk coordinato dal Direttore di Askanews Gianni Todini voce ai partner delle Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare, con gli interventi di Fabrizio Iaccarino (Enel Italia), Elisa Borghese (Axpo Italia), Igor Malgieri (Edison), Marco Mannocchi (Neste) Ivan Illomei (Conai), Marco Castagna (Basf), Claudio Busca (Comieco), Andrea Campelli (Corepla) e Andrea Porchera (Renexia).

Maggioranza divisa boccia terzo mandato, Lega: non è finita qui

Maggioranza divisa boccia terzo mandato, Lega: non è finita quiRoma, 22 feb. (askanews) – Uniti sul palco elettorale di Cagliari, divisi in Parlamento: la maggioranza si spacca sull’emendamento della Lega al decreto elezioni e il terzo mandato dei governatori di Regione viene sonoramente bocciato in commissione Affari Costituzionali in Senato col voto contrario di Fdi, Fi, Pd, M5s e Avs. Non ci saranno ripercussioni sul governo, dicono tutti gli esponenti di centrodestra anche se il Carroccio chiarisce immediatamente che “la partita non è chiusa” e la questione verrà riproposta in futuro. La stessa premier Giorgia Meloni osserva che “il terzo mandato non era nel programma, non è una materia di iniziativa di governo”, quindi, “ci sono state visioni diverse ma ne abbiamo discusso in massima serenità”. La questione, insomma, ribadisce Meloni, “non crea problemi al governo e alla maggioranza”.


Fibrillazioni anche in casa dem. Il no al terzo mandato viene accolto con “disappunto” dalla minoranza che fa riferimento al presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. La giornata inizia con una parziale marcia indietro della Lega che annuncia il ritiro dell’emendamento sul terzo mandato per i sindaci delle grandi città: sia il relatore Alberto Balboni (Fdi) che il governo hanno dato parere contrario. Va bene insistere su una battaglia ma non al punto di andare contro alla posizione dell’esecutivo. Sulla ricandidatura dei governatori di regione, invece, il governo, come annunciato nei giorni scorsi, decide di non esprimersi (“Si rimette alla Commissione”, è la formula magica), quindi il Carroccio sceglie di andare fino in fondo. Incontro a una bocciatura annunciata. Più sonora del previsto (16 no, 4 sì, un astenuto) perché al no degli alleati si aggiungono quelli – annunciati – di Avs e M5s – ma anche del Pd che, visto il dibattito al suo interno, fino a ieri aveva valutato il non voto. Ai tre sì della Lega si somma solo quello della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino (l’appello dei renziani alle opposizioni per fare un fronte compatto e mandare sotto la maggioranza cade nel vuoto). Azione non partecipa, Meinhard Durnwalder delle Autonomie si astiene.


“Ci riproveremo: per noi la partita non è chiusa. Il governo ha lasciato libertà di voto correttamente, non c’è frattura né ripercussione sulle attività di governo, riproporremo il tema in futuro in altri provvedimenti”, annuncia il senatore veneto della Lega Paolo Tosato, vicepresidente della commissione Affari costituzionali. Per il leader della Lega, Matteo Salvini, dire no al terzo mandato “è un errore perché trovare un buon sindaco e un buon governatore di questi tempi non è facilissimo, quindi se te lo trovi buono i cittadini, se lo vogliono eleggere, hanno il diritto di farlo”. Fdi e Fi minimizzano. Maurizio Gasparri, dopo aver preso parte al voto, ribadisce che “non ha creato nessuna lacerazione nella maggioranza. Non c’è alcuna conseguenza di natura politica. Alcuni hanno enfatizzato sui mezzi di comunicazione questo tema che, invece, forse non meritava tutto questo spazio. Non ci sono state sorprese, né fibrillazioni”. Tuttavia, che la Lega avrebbe potuto evitare di arrivare fino a questo punto, non lo nasconde il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani: “Non posso che ribadire che sarebbe stato meglio ritirare l’emendamento, perché il tema è molto complesso, molto difficile, secondo noi meritava un contesto più ordinato in cui fare questa discussione. Il testo unico sugli enti locali o comunque un disegno di legge per consentire un approfondimento”.


Ora diventa più complicato: “Il Parlamento può sempre decidere di riaprire la discussione, certo, ma il dato politico che abbiamo registrato in commissione è piuttosto netto”, osserva Ciriani. Possibilista la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro (Fdi): “Ognuno di noi ha opinioni differenziate che si potranno ridiscutere nel testo unico degli enti locali per il quale stiamo lavorando e la tabella di marcia è veloce”. Le opposizioni sottolineano la spaccatura della maggioranza. “Ieri abbiamo visto Meloni, Salvini e Tajani affiancati sul palco e oggi si spaccano sul terzo mandato. E fanno bene da tutto il giorno a chiedersi se ci saranno ripercussioni sulla tenuta del governo. Loro lo smentiscono ma il fatto che se lo chiedano fa capire che hanno un bel problema con le loro divisioni”, commenta la segretaria Pd Elly Schlein che tace invece sul fronte aperto all’interno del partito sulla questione terzo mandato. Il voto contrario dei senatori democratici in commissione, infatti, non è andato giù alla minoranza del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini che fa trapelare “profondo disappunto”. Secondo la sua area “Energia Popolare” il voto dei senatori che ha contribuito alla bocciatura dell’emendamento del Carroccio al decreto elezioni “ha disatteso l’accordo unanime raggiunto in Direzione lunedì”, infrangendo l’unanimità raggiunta sulla decisione di creare un tavolo sugli enti locali per discutere della questione, riferisce la stessa fonte aggiungendo che “dopo il voto di domenica in Sardegna bisognerà parlarne”.


Protesta anche l’Anci con il presidente Antonio Decaro. Nel mirino “la partita sul terzo mandato per tutti i Comuni” che, promette, “non si chiude qui perché l’Anci non lascerà cadere questa battaglia, che abbiamo condotto sempre in maniera unitaria. Riteniamo che ci siano le condizioni per sollevare una questione di legittimità costituzionale delle norme attuali e chiederemo ai Consigli delle autonomie locali di proporre alle proprie Regioni impugnativa alla Corte costituzionale”. Per il presidente dell’Anci, “la permanenza del limite solo sopra la soglia dei 15mila abitanti è irragionevole e crea situazioni insostenibili, come quelle di Comuni di popolazione quasi identica, magari distanti pochi chilometri uno dall’altro, i cui elettori non avranno però lo stesso diritto di confermare o meno il proprio sindaco”.

”Vinetia tasting”: i grandi vini veneti si raccontano a Treviso

”Vinetia tasting”: i grandi vini veneti si raccontano a TrevisoMilano, 22 feb. (askanews) – Un’intera giornata dedicata alla scoperta dei migliori vini del Veneto nel cuore di Treviso: domenica 17 marzo “Vinetia Tasting – Il Veneto nel Calice” torna nella sede della Camera di Commercio a Treviso. Giunto alla terza edizione, l’evento annuale organizzato da Ais Veneto invita gli appassionati ad assaggiare le eccellenze della regione, selezionate dai degustatori della guida “Vinetia 2024”.


“Questo evento è pensato per valorizzare non solo la qualità dei vini, ma anche la storia, la cultura e la passione che si celano dietro a ogni bottiglia” ha spiegato il presidente dell’Ais Veneto, Gianpaolo Breda, sottolineanto che “Vinetia Tasting è molto più di un evento enoico: è un incontro con le radici del nostro territorio, un viaggio attraverso paesaggi viticoli che raccontano storie secolari: questa giornata è un tributo alla maestria dei nostri produttori, custodi di tradizioni che si rinnovano a ogni sorso”. Aperta dalle 10.30 alle 19, la manifestazione propone banchi d’assaggio per scoprire le storie e le tradizioni che si celano in ogni calice e prevede tre masterclass condotte da esperti del settore per approfondire diversi territori ed eccellenze. “Il Custoza: stili ed evoluzioni” è il primo incontro della giornata: in programma alle 13 sarà guidato dal wine expert Costantino Gabardi e da Gianpaolo Breda, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Vini Custoza Doc. Alle 15 seguirà la masterclass organizzata assieme al Consorzio di Tutela Vini Valpolicella dal titolo “Il Recioto della Valpolicella” presentata da Alberto Brunelli, enologo responsabile tecnico del Consorzio, e da Breda. Infine, alle 17, appuntamento con “I bordolesi veneti”, approfondimento curato dal docente Ais, Vito Francesco D’Amanti, dedicato ai vitigni internazionali destinati alla produzione di grandi vini veneti.


Alle 11 è previsto infine il “Memorial Dino Marchi”, riconoscimento dedicato “al già presidente di AIS Veneto e figura carismatica del mondo della sommellerie”, che quest’anno premia cinque aziende della Guida ai Vini del Veneto Vinetia per il ruolo svolto in altrettante categorie: tutela del paesaggio, salvaguardia della biodiversità e dei vitigni storici, promozione del territorio e dell’enoturismo, impegno sociale e promozione dell’arte e della cultura.

Cioccolato: per gli italiani dovrà essere salutare, sostenibile e veg

Cioccolato: per gli italiani dovrà essere salutare, sostenibile e vegMilano, 22 feb. (askanews) – Come scelgono il cioccolato gli italiani? Al primo posto c’è ovviamente il gusto, primo driver di scelta. Il prezzo è un fattore importante ma la stragrande maggioranza non compra necessariamente quello più economico, mentre il dato su cui prestiamo molta attenzione è la percentuale di cacao. Non a caso è il fondente il nostro preferito, con una incidenza sui consumi totali di cioccolato che tocca il 40%.


Proprio quest’ultimo elemento è la spia di una tendenza nei consumi che all’indulgence, alla coccola che regala il cioccolato, associa una funzione benefica. Non a caso l’81% degli italiani – contro il 76% degli europei – ritiene che il cioccolato con una percentuale più alta di cacao sia più salutare. A raccontare il rapporto tra gli italiani e il cibo degli dei, e le prossime tendenze di consumo, è Taste tomorrow, da anni una delle ricerche di riferimento sull’evoluzione delle scelte dei consumatori nel settore alimentare, commissionata da Puratos group, multinazionale belga che fornisce ingredienti, soluzioni e servizi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato, con una sede italiana a Parma. L’Italia è il secondo produttore europeo di cioccolato, con un mercato che si prevede in crescita del 2% all’anno fino al 2028. Ma a livello di consumi l’Italia è sotto la media europea dei 5 chilogrammi a testa l’anno: noi ci fermiamo a quattro chilogrammi contro gli 8,8 chili degli svizzeri, gli 8,1 degli austriaci e i 7,9 dei tedeschi. E questo in parte si spiega col fatto che preferiamo porzioni più piccole pur di non rinunciare al gusto: l’83%, infatti, (in Europa si scende al 66%), privilegia la qualità alla quantità.


E la qualità in questo caso fa il paio anche col desiderio di cibi sani. A tal proposito un microtrend che Puratos ritiene possa esplodere nel breve periodo è quello del cioccolato come cibo funzionale, specie se associato a specifici ingredienti che possono avere un effetto benefico per la salute. Questa evidente tendenza è affiancata da altre due chiare indicazioni, importanti per il consumatore finale, per le aziende che lo producono e per i professionisti che lo utilizzano nel loro lavoro. La richiesta di prodotti a base vegetale continua a crescere: dalla ricerca Taste Tomorrow di Puratos emerge che per i consumatori cibo e stile di vita sono strettamente connessi così come si ritiene esista uno stretto legame. Si rafforza la consapevolezza dell’impatto climatico del sistema alimentare nei consumatori che ne tengono conto nelle loro decisioni di acquisto, rendendo il cioccolato vegano una scelta logica. Anche le obiezioni sulla scarsa appetibilità dei cibi vegani si stanno affievolendo: il 52% concorda sul fatto che le alternative a base vegetale hanno lo stesso sapore dei prodotti alimentari di origine animale. Il 64% degli italiani (54% UE) considera il cibo plant based più salutare di quello di origine animale, percentuale che resta pressoché identica, 62%, se l’analisi si restringe ai dolci. Terzo pilastro che connota la parte della ricerca dedicata al cioccolato è l’aumentata attenzione dei consumatori, 77% in Italia (67% in Europa), verso prodotti che provengono da metodi di coltivazione sostenibili. Se in passato l’agricoltura sostenibile si concentrava soprattutto sulla fertilità del suolo, sulla biodiversità e sul controllo non nocivo dei parassiti, oggi l’attenzione dei consumatori si sposta sulle catene di approvvigionamento, sulla provenienza e sull’etica. L’impatto sociale della coltivazione del cacao suscita grande interesse: il 65% delle persone ora cerca alimenti per cui sa con certezza che gli agricoltori ricevono un prezzo equo e un reddito congruo. Nel 2021 la percentuale era del 60%.


Da Taste Tomorrow arriva anche la conferma di una maggiore apertura a gusti nuovi, purché alla base vi sia un sapore che evoca la tradizione. In questo caso aumenta (si arriva al 68% del campione) l’apprezzamento per prodotti che incorporano elementi di gusto amaro, piccante e salato. Si pensi ad esempio alle tendenze “swicy” (dolce e speziato) oltre al pepe e al peperoncino, possono essere utilizzate numerose spezie come la noce moscata e la curcuma, e “swalty” (dolce e salato) che prevedono tra l’altro l’utilizzo del sale marino e del caramello salato.

Fedagripesca Toscana: bene fondi ma non risolvono problema lupi

Fedagripesca Toscana: bene fondi ma non risolvono problema lupiRoma, 22 feb. (askanews) – “I 500mila euro stanziati dalla Regione Toscana non basteranno a risolvere il problema lupi. Il fenomeno è ormai dilagato”. A dirlo è Mario Mori, consigliere di Fedagripesca Toscana, a poche ora dall’annuncio della Regione Toscana sui fondi stanziati per dare indennizzi alle aziende e agli allevatori che hanno subito o subiranno danni da predazione causati dai lupi.


“Nella storia della Toscana non c’è mai stata una situazione simile: la presenza del lupo è diventata pervasiva – dice Mori – È un animale che sta all’apice della catena alimentare e non ha predatori, è vorace. Di questo passo rischiano di scomparire intere attività come l’allevamento ovino, suino o quello bovino biologico, che si svolge allo stato brado soprattutto nelle aree marginali, causando l’abbandono di queste zone”. Secondo Fedagripesca Toscana, dunque, l’intervento della Regione, seppur apprezzabile, “non basta. Quello di cui abbiamo bisogno è una misura organica, pianificata a tavolino, per limitare i danni causati dai lupi. Forse – conclude Mori – è l’ora di iniziare a pensare a forme di selezione di questi animali”.

Meloni: terzo mandato non in programma, no problemi governo

Meloni: terzo mandato non in programma, no problemi governoRoma, 22 feb. (askanews) – “Il terzo mandato non era nel programma, non è una materia di iniziativa di governo. Ci sono state visioni diverse ma ne abbiamo discusso in massima serenità, non crea problemi al governo e alla maggioranza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella registrazione della puntata di ‘Cinque minuti’ in onda stasera.


“Leggo le ricostruzioni e mi diverto come una matta e scambio sms divertiti con quelli con cui mi starei insultando. La speranza che il governo crolli è dell’opposizione ma faremo del nostro meglio per non realizzarla”, ha concluso.

A Matera 6 partner europei per l’avvio del progetto Smarterra

A Matera 6 partner europei per l’avvio del progetto SmarterraRoma, 22 feb. (askanews) – Hanno scelto la Città dei Sassi, i sei partner europei, per la riunione di avvio del progetto Smarterra – Building Tomorrow’s Mediterranean AgriFood Ecosystems. La prima riunione operativa per avviare la fase di realizzazione si svolge oggi e domanialla Cte Matera, la Casa delle Tecnologie Emergenti che ha sede all’hub San Rocco a Matera.


Il progetto Smarterra è realizzato da un consorzio di sei partner europei: due italiani, due tedeschi, uno svedese e uno danese. I partner italiani sono il Comune di Matera, attraverso la Cte Matera, e EY. Finanziato con un milione di euro nell’ambito di Horizon European Innovation Ecosystems (EIE), SMARTERRA è dedicato alle imprese dell’agroalimentare del Sud Italia ed ha come obiettivo di testare soluzioni che supportino la creazione di un forte ecosistema dell’innovazione nelle regioni del Mezzogiorno. Lo scopo è supportare le imprese agroalimentari del Sud Italia, un’area che conta 344.000 aziende agricole e 34.000 nel settore agroalimentare, rappresentando circa il 18,5% del tessuto imprenditoriale meridionale. Un settore cruciale, che rappresenta il 25% del PIL italiano, con un valore di 538 miliardi di euro, e l’Italia vanta il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e indicazione geografica nell’UE, di cui il 35% nel Sud Italia.


Tuttavia, la mancanza di finanziamenti è un ostacolo significativo alla crescita delle imprese in queste aree meno connesse. Le startup locali e le scale-up regionali, soprattutto quelle guidate da donne, risentono di questa disparità tra le necessità delle aziende e i finanziamenti disponibili. Attraverso SMARTERRA, si mira a risolvere questo problema, attraendo investitori esteri e sensibilizzando i fornitori di capitali europei sulle opportunità nel Mezzogiorno.