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La madre di Navalny: ho visto il corpo di mio figlio ma non mi danno la salma

La madre di Navalny: ho visto il corpo di mio figlio ma non mi danno la salmaRoma, 22 feb. (askanews) – La madre di Alexey Navalny, Lyudmila, ha dichiarato che le è stato mostrato il corpo del figlio, ma che le autorità si rifiutano di consegnarlo alla famiglia: la condizione posta, ha dichiarato la donna in un video, è che venga organinzzato un funerale segreto, in luogo segreto.


“Vogliono portarmi in fondo a un cimitero, a una tomba appena scavata e dirmi: qui c’è tuo figlio. Io non sono d’accordo”, ha detto Lyudmila Navalnaya, denunciando ricatti e minacce.

Paradigm Switch, un libro su trasformazioni e strategie di leadership

Paradigm Switch, un libro su trasformazioni e strategie di leadershipRoma, 22 feb. (askanews) – In un mondo in costante evoluzione, dove le sfide del mercato richiedono una continua reinvenzione professionale e personale, il libro “Paradigm Switch” (edizioni Il Punto d’Incontro) si rivolge a tutti quegli imprenditori pronti a sfidare i propri limiti. Scritto da Alessandro Da Col e Alessandro Pancia, coach certificati e visionari nel settore della crescita personale, questo saggio è uno strumento per chi cerca di trasformare radicalmente il proprio approccio al business e alla vita.


Attraverso un percorso basato su azioni pratiche, i lettori scoprono come liberarsi dai paradigmi limitanti, quegli schemi mentali inconsci che frenano l’innovazione per abbracciare una mentalità di crescita che favorisce il successo e l’autorealizzazione personale e professionale, sostituendoli con convinzioni potenzianti. “Paradigm Switch” non è solo una lettura; è un invito al saper fare, una guida per navigare nelle incertezze del futuro personale e professionale con fiducia e proattività. “I modelli di riferimento a cui ci ispiriamo, la cultura in cui siamo cresciuti e gli eventi sedimentano i nostri paradigmi, condizionando il nostro modo di pensare e di agire anche in età adulta quando affrontiamo la sfera professionale – spiegano Alessandro Da Col e Alessandro Pancia – noi, però, non siamo il nostro destino, bensì gli artefici della nostra fortuna. Come? Prendendo il controllo dei nostri pensieri e delle nostre azioni, ovvero prendendo il controllo della nostra vita”.


La sostituzione di questi paradigmi limitanti si basa su tre principi: avere una visione chiara dell’obiettivo da raggiungere, credere che sia possibile raggiungerlo ed essere consapevoli delle emozioni negative sostituendole con affermazioni e abitudini potenzianti che spingano a passare all’azione al fine di poter ottenere dei risultati diversi e migliori per la propria crescita professionale, personale e per il proprio successo. Nel saggio, inoltre, i due autori si focalizzano anche sul principio di responsabilità individuale, ovvero sulla consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni e su un altro cambio di prospettiva, la capacità di imparare dopo un fallimento, un errore oppure un’esperienza negativa anche a livello manageriale. “Questo principio richiede di guardare agli errori e ai fallimenti come opportunità di crescita, piuttosto che come una sconfitta – dichiarano i due autori – l’atteggiamento giusto consiste nell’imparare dagli errori e dalle esperienze negative per migliorarsi e costruire un futuro migliore”.


Successivamente, l’imprenditore arriva al Paradigm Switch, ovvero alla creazione di abitudini potenzianti, che – spiegano Alessandro Da Col e Alessandro Pancia – “lo guidano verso la versione migliore di sé stesso, lo aiutano a superare le sfide, a mantenere alta la motivazione e a perseguire i suoi obiettivi con determinazione, sviluppando una nuova mentalità, estrinsecando emozioni positive e ripetendo nuove abitudini finché queste non diventano automatismi mentali benefici”. Per gli imprenditori che cercano di superare le sfide odierne e di anticipare quelle di domani, questo saggio scritto a quattro mani offre strategie concrete e ispirazione per chiunque voglia prendere in mano le redini del proprio destino professionale, spingendosi oltre i confini del già noto per esplorare nuovi orizzonti di successo.


Il volume è disponibile in tutte le librerie e negli store digitali dal 9 febbraio.

Paolo Belli torna a teatro con “Pur di far commedia”

Paolo Belli torna a teatro con “Pur di far commedia”Roma, 22 feb. (askanews) – Dopo un 2023 che lo ha visto protagonista di un lungo tour all’insegna del sold-out ovunque, una nuova partecipazione al fianco di Milly Carlucci nell’ultima edizione di ‘Ballando con le stelle’ e protagonista della maratona ‘Telethon’, il 2024 di Paolo Belli comincerà a teatro con il ritorno in scena dello spettacolo ‘Pur di far Commedia’, grande successo della scorsa stagione, che toccherà diverse città italiane tra febbraio e aprile.


Lo show, che ha debuttato nel 2022 ottenendo grande successo e applausi a scena aperta, è l’evoluzione naturale di ‘Pur di fare Musica’, messinscena che ha riscosso il riconoscimento della critica e del pubblico nelle stagioni precedenti. In ‘Pur di far Commedia’ (scritto dallo stesso Belli con Alberto Di Risio) storie e aneddoti accompagnano il pubblico alla scoperta di personaggi a volte surreali, ma che si dedicano senza limiti a realizzare il sogno di vivere seguendo la propria passione. Paolo racconta le mille peripezie ed i colpi di scena vissuti in tanti anni di carriera, fra esilaranti provini a musicisti strambi ma geniali, momenti di riflessione ed i suoi grandi successi rivisitati in una nuova veste. Prosa, canzoni e risate sono gli ingredienti di “Pur di Far Commedia” dove Paolo, accompagnato da sette musicisti/attori, lascia più spazio al parlato, ai racconti e all’interazione con il suo pubblico, si lascia trasportare dai ricordi riuscendo a coinvolgere i presenti, emozionando ed emozionandosi, ripensando al percorso finora fatto.


Sul palco, oltre ovviamente a Belli, ci saranno Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli. Prodotto da Pb Produzioni, lo spettacolo toccherà, tra le altre città, Perugia (Teatro Morlacchi 25 febbraio), Milano (Eco Teatro 1, 2 e 3 marzo), Bologna (Teatro Celebrazioni 3 aprile) e Roma (Teatro Olimpico 5 aprile).

Visa-Ipsos: Pagamenti elettronici aiutano le pmi a vincere la sfida dell’innovazione

Visa-Ipsos: Pagamenti elettronici aiutano le pmi a vincere la sfida dell’innovazioneRoma, 22 feb. (askanews) – In Italia, il 61% delle imprese intervistate (micro 47% e piccole 84%) possiede almeno una carta di pagamento business, e più della metà di esse (54%) evidenzia come principale vantaggio la comodità di potere pagare sempre e ovunque, riconoscendo quindi nella protezione e sicurezza offerta dalle carte, nonché nella vasta accettazione, una porta aperta verso i mercati internazionali.


Sono solo alcuni degli insight, informa una nota, emersi dalla seconda edizione dell’Osservatorio Annuale Visa sui Pagamenti Digitali, realizzato in collaborazione con Ipsos per indagare il tessuto imprenditoriale italiano e analizzare, in particolare, esigenze e abitudini di micro e piccole imprese, con focus sulle carte di pagamento. Le carte di pagamento business influiscono positivamente anche sui processi aziendali, permettendo un maggior controllo e monitoraggio delle spese (44%) e un miglioramento complessivo della contabilità aziendale (32%), come evidenziano sia le piccole che le microimprese.


Vari anche gli elementi legati alla liquidità del capitale circolante messi in luce dagli intervistati: ritengono infatti che le carte di pagamento business permettano di ridurre gli anticipi ai dipendenti (23%) e ottimizzare il flusso di cassa (24%). Sono dati che mettono in evidenza le sfide affrontate dalle piccole e micro aziende nell’ultimo anno, tra cui figurano il rispetto delle scadenze di pagamento (29% delle imprese), seguito dalla necessità di tenere maggiormente sotto controllo le spese (29%) e dai tempi troppo lunghi impiegati a ricevere il pagamento dai clienti (28%). In evidenza anche per più di 6 imprese su 10, la crucialità di ricevere denaro per rimborsi e pagamenti il più rapidamente possibile, che conferma come il tema della liquidità si riveli ancora una volta molto rilevante.


“Per le aziende diventa sempre più cruciale non solo essere pagate e pagare in tempo – sottolinea Luca Moroni, Head of Visa Commercial Solutions Southern Europe. “Il network Visa fornisce la tecnologia per aiutare le aziende a semplificare e ottimizzare il modo in cui pagano e vengono pagate, in modo sicuro e controllato. Visa, inoltre, accettata in 200 Paesi nel mondo, può aiutare le imprese ad accedere ai mercati globali, ampliando le proprie fonti di reddito grazie alla possibilità di vendere online e al contempo permettendo di acquistare beni e servizi ovunque e al miglior prezzo. Grazie a una piattaforma di soluzioni dedicate ai pagamenti aziendali, può aiutare a portare benefici in tema di riconciliazione della spesa, efficienza dei processi e abbattimento dei costi interni. In particolare, poi, le carte di credito business costituiscono una linea di credito a breve termine che migliora la liquidità”. CARTE DI PAGAMENTO: BUSINESS O PERSONALI? Alle domande relative alle esigenze cui dovrebbero rispondere le carte di pagamento, secondo l’Osservatorio Visa, l’87% delle piccole imprese ritiene importante separare le spese aziendali da quelle personali, rispetto al 64% delle micro, in ragione delle dimensioni e della gestione più articolata. L’utilizzo delle carte business avviene soprattutto per spese di viaggio e rappresentanza indipendentemente dalla dimensione aziendale (44%). Altre voci di spesa per le quali si ricorre alle carte business sono gli acquisti ad hoc via internet (34%), le forniture accessorie e le utenze (32%), i fornitori primari (30%). L’uso delle carte personali è legato invece principalmente al pagamento delle utenze (32%), alle spese di viaggio e rappresentanza (31%), poi a quelle su piattaforme digitali (29%) e al prelievo di contante (28%).


SERVIZI, QUALI ASPETTATIVE Nel complesso, sia tra le micro che tra le piccole imprese, emerge interesse per i servizi collegati alle carte business: tra gli attuali possessori, la gestione personalizzata e istantanea sull’utilizzo della carta è il servizio che desta maggiore interesse (34%), mentre tra i non possessori attira l’attenzione l’accesso a una piattaforma di controllo, rendicontazione e analisi delle spese (34%). La stragrande maggioranza delle imprese, circa l’80%, si dichiara disposta a pagare di più per servizi premium, tra cui il cashback (32%), i servizi di assicurazione aggiuntivi (29%), le offerte dedicate ed esclusive (27%). Ancora una volta si conferma cruciale il ruolo delle banche che, anche tramite le filiali, rappresentano il canale principale a cui le imprese si rivolgono per avere informazioni sui pagamenti, dove solo 1 impresa su 10 riceve proposte su carte e soluzioni di pagamento.

Confagri: bene Masaf su gestione rischi agricoli ma aprire tavolo

Confagri: bene Masaf su gestione rischi agricoli ma aprire tavoloRoma, 22 feb. (askanews) – Confagricoltura accoglie “con favore” le integrazioni alle risorse allocate dal Masaf per la gestione del rischio in agricoltura, sottolineando l’importanza di sostenere concretamente gli agricoltori, ma chiede anche “l’apertura di un tavolo di lavoro”.


Il recente intervento prevede un ulteriore stanziamento di 100 milioni di euro, in aggiunta alla campagna 2023, e di ulteriori 130 milioni di euro, sulla dotazione prevista per il 2022. Il Ministero ha annunciato la prossima trasmissione del Piano per la Gestione del Rischio in Agricoltura 2024 alla Conferenza Stato-Regioni, includendo misure di semplificazione del sistema. In una nota Confagricoltura spiega di registrare “positivamente ogni passo verso lo snellimento delle procedure e la messa a disposizione di strumenti di stabilizzazione del reddito degli agricoltori” tuttavia, chiede anche “l’apertura di un tavolo di lavoro per la definizione del programma e per approfondimenti condivisi finalizzati alla revisione degli strumenti di gestione del rischio, con l’obiettivo di fronteggiare al meglio gli eventi catastrofali”.

Conferenza delle Regioni, Rocca: congratulazioni ad Aurigemma

Conferenza delle Regioni, Rocca: congratulazioni ad AurigemmaRoma, 22 feb. (askanews) – “Congratulazioni al presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, per il suo nuovo incarico come coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative all’interno della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”. Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dopo la nomina del presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, come coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative che si è svolta a Firenze.


“La nomina del presidente Aurigemma – ha evidenziato il Presidente – è un riconoscimento dell’impegno che la Regione Lazio assicura nella Conferenza delle Regioni. Sono sicuro che l’importante incarico è frutto della sua dedizione politica e passione per la capacità di collaborazione”. “Auguro a lui e a tutta la Conferenza un mandato proficuo e pieno di successo. Sono certo che il loro lavoro contribuirà in modo significativo al progresso e alla prosperità delle comunità locali, promuovendo una legislazione equa ed efficace per i cittadini”, ha concluso il presidente Francesco Rocca.

Mattarella da lunedì a Cipro, attenzione a stabilità Mediterraneo

Mattarella da lunedì a Cipro, attenzione a stabilità MediterraneoRoma, 22 feb. (askanews) – L’attenzione alla stabilità del Mediterraneo orientale minacciata anche dalla crisi di Gaza impone di essere presenti. Con questa consapevolezza il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, volerà a Cipro lunedì prossimo per una visita di Stato di due giorni, la prima di un capo di Stato italiano.


Si tratta di un Paese membro dell’Unione europea che quest’anno festeggia i vent’anni dall’adesione e i 50 dalla guerra che ha portato alla divisione dell’isola e alla creazione di una zona turco-cipriota a Nord, l’autoproclamata Repubblica turco-cipriota, riconosciuta solo dalla Turchia. Cipro sta cercando di rilanciarsi grazie a riforme modernizzatrici per superare gli effetti delle due crisi che interessano l’area del Mediterraneo orientale: la guerra in Ucraina, Nicosia è sede di grandi investimenti dalla Russia, e il conflitto in Medio Oriente, per gli accessi umanitari che il governo cipriota cerca di favorire attraverso corridoi marittimi verso Gaza. La visita di Mattarella ha dunque una valenza simbolica e storica ad un tempo, considerando l’attuale scenario internazionale.


Il capo dello Stato, che in questo viaggio sarà accompagnato dal viceministro Edmondo Cirielli, avrà un colloquio lunedì pomeriggio con il presidente centrista Nikos Christodoulides, che a novembre era a Roma e ha incontrato la premier Giorgia Meloni a palazzo Chigi e Mattarella al Quirinale; mentre martedì, secondo giorno della visita di Stato, si recherà anche al Parlamento (monocamerale) per incontrare la presidente Annita Demetriou. I rapporti bilaterali tra i due paesi sono buoni e numerosi sono i temi che alimentano il dialogo, come la forte presenza di Eni con i giacimenti al largo delle coste cipriote dimostra. Il nodo irrisolto rimane la divisione del paese in due: come in Corea, con la visita al 38esimo parallelo, il presidente della Repubblica torna sul confine di una crisi. Martedì 27 infatti Mattarella e la delegazione che lo accompagna visiteranno la buffer zone dove si trova il quartier generale della forza delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace a Cipro. Una zona cuscinetto istituita fin dagli anni 60 per garantire l’ordine pubblico e che oggi consta di un contingente piuttosto imponente, di duemila persone. Il compito è appunto il mantenimento dello status quo e la prevenzione di incidenti che comunque continuano ad accadere abbastanza di frequente. Il rapporto tra la componente turco-cipriota e quella cipriota resta infatti sempre teso, difficile al momento immaginare una riconciliazione. Anche per questo viene molto apprezzato che il capo dello Stato abbia accolto l’invito a visitare il Comitato per le persone scomparse, istituito dall’Onu con un rappresentante greco e uno turco, che svolge un lavoro storico sugli scomparsi in seguito al conflitto di cinquant’anni fa. La presenza di Mattarella rappresenta così anche un segno di attenzione verso una tragedia poco conosciuta al di fuori di Cipro.


Il Presidente visiterà poi anche l’aeroporto bombardato di Nicosia, fu distrutto nel ’74, da allora non è mai stato ricostruito: rappresenta il simbolo della stasi della buffer zone. L’attuale presidente della Repubblica di Cipro ha inaugurato una fase di cauta apertura nei confronti della Turchia rispetto ai suoi predecessori, che ha portato ad affrontare il tema dei rapporti con Istanbul anche in sede Ue: al prossimo Consiglio europeo di marzo si parlerà infatti anche del rilancio delle relazioni con un paese che gioca un ruolo strategico al confine tra Europa e Oriente. Altro tema che vede Italia e Cipro sulla stessa lunghezza d’onda è quello dei migranti: anche Cipro è terra di primo approdo e ad oggi conta la percentuale più alta di migranti in relazione alla popolazione, registrando un grande afflusso di profughi siriani, afghani, e ultimamente anche dalla Nigeria e dalla Costa d’Avorio. La loro massiccia presenza sta però alimentando un malcontento nella popolazione anche per questo il governo cerca di sollecitare la solidarietà europea.


Nel corso della visita Mattarella salirà anche sulla nave Bergamini, segno dell’impegno italiano per la stabilità del Mediterraneo mediorientale. Prima di lasciare Cipro è prevista infine una visita a Pafhos, città natale del presidente cipriota, dove si trova il sito archeologico della Casa di Dioniso arricchito dai mosaici romani. Mattarella tornerà a Roma nella giornata di martedì 27.

Putin sul nuovo bombardiere nucleare, messaggio all’Occidente

Putin sul nuovo bombardiere nucleare, messaggio all’OccidenteRoma, 22 feb. (askanews) – Vladimir Putin ha volato a bordo di un bombardiere strategico Tu-160M modernizzato con capacità nucleare, “un evento unico” secondo la tv di stato russa che ha trasmesso le immagini da Kazan. Uno show per l’elettorato russo in vista delle presidenziali di metà marzo, ma che in Occidente non può non essere tradotto in un monito sulle capacità atomiche della Federazione russa.


Il gigantesco aereo ad ala oscillante che in ambito Nato è conosciuto come “Blackjack” è una versione modernizzata di un bombardiere che ai tempi della guerra fredda l’ Unione Sovietica avrebbe schierato in caso di guerra nucleare per trasportare armi anche a notevole distanza. La fabbrica che produce l’areo ammodernato si trova a Kazan, nella repubblica del Tatarstan. Il volo del presidente russo è iniziato dalla pista dello stesso impianto produttivo e la rotta è stata dichiarata segreto militare. Le agenzie russe hanno battuto la notizia del rientro dopo 40 minuti, la durata prevista dal portavoce presidenziale Dmitri Peskov.


Il Tu-160M, con un equipaggio di quattro persone, è in grado di trasportare 12 missili da crociera o 12 missili nucleari a breve raggio e può volare per 12.000 chilometri senza sosta per il rifornimento. “Stiamo dotandoci di nuovi equipaggiamenti, equipaggiamenti eccellenti e veramente di ultima generazione: ovvio che possano entrare in servizio nelle forze armate” ha commentato Putin, in un implicito messaggio all’Occidente.


Poi il leader russo si è messo al volante di un autocarro KAMAZ per raggiungere il punto dove inizia l’autostrada M-12 Vostok, che deve collegare Mosca, Kazan, Ekaterinburg e Tyumen, nell’ambito di un progetto della linea di trasporto ad alta velocità “Russia” da San Pietroburgo all’estremo oriente di Vladivostok, lunga 12mila chilometri.

Il Campo de Calatrava spagnolo entra nel registro delle Dop

Il Campo de Calatrava spagnolo entra nel registro delle DopRoma, 22 feb. (askanews) – La Commissione europea ha iscritto oggi i vini “Campo de Calatrava”, originari della Spagna, nel registro delle denominazioni di origine protetta (DOP). Il vino Campo de Calatrava DOP comprende le tipologie bianco, rosato, rosso, spumante bianco, spumante rosato, vino da uve stramature.


La zona di produzione del Campo de Calatrava DOP comprende alcuni comuni della provincia di Ciudad Real, in Spagna e si trova all’estremità sud-orientale del massiccio iberico, nella subregione del Mediterraneo occidentale, vicino alla periferia dei Monti Betici, la principale area che ha recentemente registrato attività vulcanica nella penisola iberica. I vini di “Campo de Calatrava” presentano un’ampia gamma di aromi, favoriti dalla ricca tipologia dei suoli e dall’influenza dell’origine vulcanica della regione. Le condizioni ottimali di viticoltura della zona, grazie all’elevata struttura pietrosa e argillosa, permettono di ottenere vini equilibrati, strutturati e freschi.

Vino, Amorim Cork Italia chiude 2023 con 77 mln di fatturato, +2,5%

Vino, Amorim Cork Italia chiude 2023 con 77 mln di fatturato, +2,5%Milano, 22 feb. (askanews) – Amorim Cork Italia ha chiuso il 2023 con 77 milioni di euro di fatturato facendo segnare un +2,5% rispetto all’anno precedente. Lo ha reso noto la stessa azienda leader nella produzione e vendita di tappi in sughero, spiegando di aver venduto nel 2023 circa 633 milioni di tappi in sughero a 3.700 Cantine.


“Nel 2023 il canale Horeca ha avuto un ruolo primario, anche grazie al boom del turismo, ma non ha compensato il calo dei volumi di settore, che per molte aziende sono risultati di doppia cifra” ha spiegato l’Ad, Carlos Veloso dos Santos, sottolineando di “guardare al futuro con fiducia, con l’obiettivo di mercato nel 2024 di 700 milioni di tappi”. Amorim Cork Italia si appresta a festeggiare i 25 anni della sua presenza nel nostro Paese, investendo in un ampliamento della sede operativa che, dai 3.600 mq iniziali arriverà a 8.000 mq, “con una previsione di aumento della capacità produttiva del 50% a fine 2024”. Tra le iniziative messe in campo, la possibilità esclusiva di certificare i crediti di CO2 dei propri tappi. “Un nuovo traguardo per la sostenibilità è stata infatti la revisione del disciplinare ‘VIVA’ (Programma del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che dal 2011 promuove la sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano) che prevede l’uso dei fattori di emissione carbonica calcolata dai produttori di packaging al posto dei dati standard, migliorando le prestazioni climatiche delle bottiglie di vino” ha evidenziato la filiale italiana del Gruppo con sede a Conegliano (Treviso), aggiungendo che in pratica significa che l’azienda “può rendicontare il bilancio di CO2 a chi sceglie le sue chiusure in sughero, la cui carbon footprint viene rilevata per l’intera filiera”. L’azienda prosegue inoltre con la promozione di “Suber”, il progetto di recupero e valorizzazione della granina di tappi di sughero usati che diventano arredamento e accessori di design, “quest’anno più che mai pensati per il mondo del vino”.


Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola nel 202 il 45% del mercato mondiale di questo comparto e il 28% del mercato globale di chiusure per vino. Conta un totale di 56 filiali di cui 22 distribuite nei principali Paesi produttori di vino, ed esporta in più di 100 Paesi e ha le sue aziende in 28 Paesi nei cinque continenti. La sua filiale italiana si è confermata nel 2023 azienda leader del mercato del Paese.