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Giappone, export cresciuto grazie a spedizioni in Cina

Giappone, export cresciuto grazie a spedizioni in CinaRoma, 21 feb. (askanews) – Le esportazioni del Giappone sono aumentate per il secondo mese consecutivo a gennaio, spinte dalla crescita dell’export verso la Cina. Lo dicono i dati preliminari diffusi oggi dal ministero delle Finanze di Tokyo.


L’export giapponese è aumentato dell’11,9% su base annua. Le importazioni sono diminuite del 9,6%, determinando un deficit commerciale mensile di 1.758 miliardi di yen (10,8 miliardi di euro). Nei giorni scorsi Tokyo ha diffuso i dati preliminari sul Pil, che mostrano come nell’ultimo trimestre del 2023 l’economia nipponica è finita in recessione tecnica, scivolando così al quarto posto tra le economie mondiali, superata dalla Germania (anch’essa, tuttavia, in recessione).


Le esportazioni di automobili sono aumentate del 31,6%, mentre quelle di attrezzature per la produzione di chip sono aumentate del 27,5%. Le spedizioni dirette in Cina sono cresciute del 29,2% a gennaio, segnando il secondo mese consecutivo di espansione. Anche le esportazioni verso gli Stati uniti e l’Unione europea sono aumentate rispettivamente del 15,6% e del 13,8%.

Il dl Superbonus è legge: il 110% è al capolinea

Il dl Superbonus è legge: il 110% è al capolineaRoma, 20 feb. (askanews) – Convertito in legge il decreto legge sulle agevolazioni fiscali nel settore edilizio ed in particolare sul superbonus al 110% per il quale non è stata introdotta alcuna ulteriore forma di proroga. Il Senato ha dato infatti via libera senza modifiche al provvedimento in seconda lettura con 81 voti a favore, 48 voti contrari e 4 astensioni.


Confermate le misure inserite nel testo approvato dal governo il 28 dicembre scorso: il contributo per consentire alle famiglie a basso reddito di effettuare nel 2024 i lavori già programmati usufruendo del 110% e la sanatoria che permetterà di evitare la restituzione delle somme a tutti coloro che non hanno completato i lavori entro il 31 dicembre 2023 e non hanno conseguito il miglioramento di due classi energetiche dell’immobile. Per i lavori che saranno effettuati nel 2024 resta la detrazione del 70% prevista a legislazione vigente. Nel dettaglio, per tutelare le famiglie economicamente più fragili e consentire loro la conclusione dei cantieri ‘Superbonus 110%’ che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, il decreto riconosce uno specifico contributo ai cittadini con reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro in relazione alle spese sostenute dal primo gennaio a 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, pari a 16,4 miliardi, dall’Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.


E’ anche prevista la cosiddetta ‘sanatoria’ in base alla quale non devono essere restituite le somme risultanti negli stati di avanzamento dei lavori effettuati fino al 31 dicembre 2023, anche nel caso in cui, a causa del mancato completamento degli interventi, non sia stato realizzato il miglioramento delle due classi energetiche. Il decreto interviene anche in matera di sismabonus e di bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche restringendone l’applicazione.


Per quanto riguarda il sismabonus, a partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d’imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo. Sulle agevolazioni fiscali per l’abbattimento delle barriere architettoniche il decreto, per evitare l’uso improprio dei bonus, limita gli interventi agevolabili (e i casi per i quali continua a essere previsto lo sconto in fattura e la cessione del credito) a quelli relativi a scale, rampe e l’installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Inoltre, sarà necessaria un’apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”.

Lega sotto accusa per Russia Unita e Navalny, Azione prepara mozione

Lega sotto accusa per Russia Unita e Navalny, Azione prepara mozioneRoma, 20 feb. (askanews) – Una fase politica “ampiamente chiusa”, un accordo “non vincolante”, siglato dalla vecchia Lega Nord e non dall’attuale Lega per Salvini premier. Anzi, dice il vice segretario Crippa, “non c’è mai stato nessun accordo con Russia Unita”. Il Carroccio minimizza la portata del rapporto con il partito di Vladimir Putin, lo contestualizza al 2017 quando “tutti volevano avvicinare la Russia all’Occidente” e respinge ancora una volta le accuse di filoputinismo. Per le quali Carlo Calenda – e questa è la novità che riporta d’attualità il tema – è pronto a presentare una mozione di sfiducia al vice premier Matteo Salvini.


Il quale già stamattina sottolineava: “Tutte le fesserie in questi anni sui legami con la Russia, i finanziamenti inesistenti sulla Russia, sono state archiviate, i giudici hanno detto che non è successo nulla, palle”. Ma oltre alle accuse penali, c’è il tema politico: “Se la Lega e Matteo Salvini non smentiranno pubblicamente il rinnovo dell’accordo con il partito di Putin Russia Unita, Azione presenterà una mozione di sfiducia contro Salvini. Un Ministro della Repubblica non può essere partner politico di un dittatore assassino e imperialista che vuole disgregare l’Ue”, tuona Calenda. Ma per la Lega, appunto, quella fase “è ampiamente chiusa, è ovvio che sia così”, dicono da via Bellerio. E il deputato Borghi contesta sui social che ci sia stato un rinnovo nel 2022: “L’accordo non ebbe alcun seguito e quindi in pratica decadde per inazione. È totalmente ridicolo quindi dire che l’accordo sia stato volontariamente rinnovato”. Non solo: “Dopo l’invasione dell’Ucraina, tutti abbiamo condannato l’invasione russa e stiamo dalla parte della democrazia”, assicura il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo.


Restano però le accuse delle opposizioni, che chiamano in causa anche il governo. Da Palazzo Chigi ricordano però che sulla Russia la linea di Giorgia Meloni è sempre stata “molto chiara”. Anche per quanto riguarda la morte di Navalny, la premier ha subito dichiarato che “è un’altra triste pagina che ammonisce la comunità internazionale”, auspicando che “su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza”. Il problema però sono le parole di Salvini, secondo cui “la chiarezza” sulla morte di Navalny “la fanno i medici e i giudici, non la facciamo noi”. Parole di “sconcertante ambiguità”, denunciano ancora da Azione. Da palazzo Chigi viene però fatto notare che l’altro vice premier, Antonio Tajani, che è ministro degli Esteri, afferma invece che “i fatti dovranno essere accertati ma il dubbio è che Navalny sia stato fatto morire. Non sappiamo se sia stato ucciso da un killer ma si può provocare la morte di una persona anche con una detenzione incompatibile con la vita e questo è successo”.

Meloni sabato presiede il G7, focus sull’Ucraina, Navalny e Medio Oriente

Meloni sabato presiede il G7, focus sull’Ucraina, Navalny e Medio OrienteRoma, 20 feb. (askanews) – Nel giorno del secondo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, Giorgia Meloni convoca la prima riunione del G7 a guida italiana per confermare e rafforzare il sostegno a Kiev. Sabato prossimo, nel primo pomeriggio, i leader si riuniranno in video conferenza e interverrà anche il presidente Volodymyr Zelensky. Al termine verrà diffusa una dichiarazione congiunta. Mentre l’Ue ha trovato un accordo su nuovi fondi e a Washington si discute delle risorse per altri aiuti militari, “l’obiettivo è portare l’Ucraina al centro dibattito, riaffermare le posizioni del G7 e dell’Occidente e andare avanti nel sostegno”, spiegano fonti diplomatiche italiane, sottolineando l’urgenza di contrastare la “falsa narrativa” di un “Occidente stanco”.


Previsto anche un “inasprimento” del sistema sanzionatorio, soprattutto per “bloccare i flussi” di merci che arrivano a Mosca attraverso Stati terzi. L’Ue varerà un nuovo pacchetto sanzionatorio e anche gli Usa opereranno una “stretta” ma l’obiettivo del G7, più che decidere nuovi provvedimenti, sarà lavorare per “irrigidire il sistema” per garantire l’applicazione delle sanzioni. Questo anche agendo su “entità giuridiche, fisiche e bancarie” che permettono l’aggiramento del ‘blocco’. Non ci sarà, invece, una decisione sull’utilizzo dei fondi sovrani della banca centrale russa congelati perchè ci sono “ostacoli di natura giuridica e finanziaria” che vanno attentamente valutati. Da parte sua – si ricorda – l’Ue ha approvato l’utilizzo degli extraprofitti di questi fondi e si sta discutendo di utilizzarli per finanziare l’Ucraina. Sicuramente, spiegano le fonti, i leader discuteranno della morte di Aleksej Navalny che è “chiaramente un segno di debolezza del regime”, ma non è previsto un intervento della vedova del dissidente russo deceduto in carcere. Quanto alle dichiarazioni di Vladimir Putin, secondo cui “l’Italia ci è sempre stata vicina”, per le fonti italiane si tratta solo di un “ping pong propagandistico che va avanti da diversi mesi” mentre preoccupa quanto avvenuto in Spagna dove il pilota russo disertore Maksim Kuzminov è stato trovato morto. Un fatto che “pone un problema di sicurezza per tutti”, ma di questo discuteranno i ministri degli Interni.


Anche se il focus della riunione sarà l’Ucraina, è molto probabile che saranno affrontati anche gli altri dossier dell’agenda internazionale, a partire dalla crisi in Medio Oriente, che però non sarà citata nel comunicato finale. Su questo, sottolineano le fonti, le priorità sono “il rilascio degli ostaggi, un eventuale cessato il fuoco, il post conflitto e anche la questione degli effetti della guerra sull’area, in particolare al confine con il Libano e nel Mar Rosso”.

Disabilità, la special advisor di Biden visita Athletica Vaticana

Disabilità, la special advisor di Biden visita Athletica VaticanaMilano, 20 feb. (askanews) – Lo sport è un diritto delle persone con disabilità e può contribuire in modo decisivo a un cambiamento di mentalità per trovare strade e linguaggi inclusivi per tutti. Ecco il punto centrale del “protocollo” di collaborazione sancito con lo stile dell’amicizia – nel pomeriggio di martedì 20 febbraio – durante la visita di Sara Minkara, special advisor del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America per i diritti delle persone con disabilità, nella sede di Athletica Vaticana, l’associazione polisportiva della Santa Sede che ha un suo team paralimpico.


“Lo sport può favorire un cambio della narrazione della disabilità, togliendo di mezzo pietismi e riconoscendo diritti, opportunità e abilità di ciascuno” ha detto Minkara. Trovando piena sintonia nell’esperienza concreta di Athletica Vaticana presentata attraverso le testimonianze di Sara Vargetto, 15 anni, sempre a “tutta” con la sua carrozzina e Paul Gabriele Weston: l’atleta più giovane e meno giovane dell’associazione vaticana. Sara Minkara, nominata in questo incarico dal presidente Joe Biden, è di origine libanese, è musulmana e non vedente. È stata nei giorni scorsi a Parigi in vista delle Paralimpiadi e a Roma ha incontrato il ministro italiano per le disabilità, Alessandra Locatelli, per mettere a punto il primo G7 su disabilità e inclusione che si terrà a ottobre in Umbria. Germania e Austria le altre due tappe del suo tour europeo.


L’incontro fa seguito all’iniziativa sportiva inclusiva promossa a novembre dall’Ambasciata e Athletica Vaticana con partite di padel che hanno coinvolto 2 campioni venuti appositamente dagli Stati Uniti; giovani con sindrome di Down e con autismo; studenti sordi; ospiti della Caritas; ragazzi con disagi sociali di un quartiere della periferia di Roma. Papa Francesco ha ricevuto in udienza i partecipanti a questa iniziativa sportiva inclusiva. Con questo stile sportivo fraterno e inclusivo Athletica Vaticana ha donato a Minkara il testimone della staffetta – simbolo dell’associazione della Santa Sede – firmato dal Papa. All’incontro ha partecipato anche Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale dei media vaticani. “Eventi come quello promosso da Athletica Vaticana – ha sottolineato – aiutano anche i mezzi di comunicazione a prendere maggiore consapevolezza di quanto lo sport possa aiutare a favorire l’inclusione ad ogni livello”. Salutando Sara Minkara, Gisotti ha dunque messo l’accento sull’importanza del dialogo interreligioso e interculturale per costruire una società in cui nessuno si senta escluso. “Un impegno per il quale – ha detto – come chiede Papa Francesco, sono particolarmente chiamati a mettersi in gioco i credenti”.

Nautica, Acampora: dare centralità a economia del mare per sviluppo

Nautica, Acampora: dare centralità a economia del mare per sviluppoRoma, 20 feb. (askanews) – “Dare centralità all’economia del mare mettendo in campo l’idea della nostra nazione marittima e riportando al centro del dibattito politico il nostro mare, è un qualcosa che non avveniva da anni e per il quale va dato atto del prezioso lavoro portato avanti dal ministro Musumeci in questo senso”. Lo ha sottolineato il presidente di Assonautica italiana, Giovanni Acampora, intervenuto in occasione degli Stati generali della Portualità turistica italiana organizzati da Assonat in collaborazione con Assonautica.


“Oggi la rotta sta cambiando perché finalmente vengono messi a terra dei risultati concreti. Abbiamo cominciato con il Piano del mare – ha aggiunto Acampora – che ha visto lavorare uniti tutti gli stakeholder, sia pubblici che privati, verso un unico obiettivo. Oggi guardiamo con orgoglio al Blue forum di Gaeta, giunto alla sua terza edizione. Un appuntamento, tanto atteso, divenuto ormai centrale per il Sistema mare, in programma dal 10 al 13 aprile prossimi, nel quale si parlerà principalmente di formazione. Abbiamo bisogno di competenze per far crescere le nostre imprese. Su questi temi non ci sono solisti, vince il gioco di squadra ed io sono certo che porteremo a casa il risultato”.

Meloni sabato presiede primo G7: focus su Ucraina, M.O. (e Navalny)

Meloni sabato presiede primo G7: focus su Ucraina, M.O. (e Navalny)Roma, 20 feb. (askanews) – Nel giorno del secondo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, Giorgia Meloni convoca la prima riunione del G7 a guida italiana per confermare e rafforzare il sostegno a Kiev.


Sabato prossimo, nel primo pomeriggio, i leader si riuniranno in video conferenza e interverrà anche il presidente Volodymyr Zelensky. Al termine verrà diffusa una dichiarazione congiunta. Mentre l’Ue ha trovato un accordo su nuovi fondi e a Washington si discute delle risorse per altri aiuti militari, “l’obiettivo è portare l’Ucraina al centro dibattito, riaffermare le posizioni del G7 e dell’Occidente e andare avanti nel sostegno”, spiegano fonti diplomatiche italiane, sottolineando l’urgenza di contrastare la “falsa narrativa” di un “Occidente stanco”. Previsto anche un “inasprimento” del sistema sanzonatorio, soprattutto per “bloccare i flussi” di merci che arrivano a Mosca attraverso Stati terzi. L’Ue varerà un nuovo pacchetto sanzionatorio e anche gli Usa opereranno una “stretta” ma l’obiettivo del G7, più che decidere nuovi provvedimenti, sarà lavorare per “irrigidire il sistema” per garantire l’applicazione delle sanzioni. Questo anche agendo su “entità giuridiche, fisiche e bancarie” che permettono l’aggiramento del ‘blocco’.


Non ci sarà, invece, una decisione sull’utilizzo dei fondi sovrani della banca centrale russa congelati perchè ci sono “ostacoli di natura giuridica e finanziaria” che vanno attentamente valutati. Da parte sua – si ricorda – l’Ue ha approvato l’utilizzo degli extraprofitti di questi fondi e si sta discutendo di utilizzarli per finanziare l’Ucraina. Sicuramente, spiegano le fonti, i leader discuteranno della morte di Aleksej Navalny che è “chiaramente un segno di debolezza del regime”, ma non è previsto un intervento della vedova del dissidente russo deceduto in carcere. Quanto alle dichiarazioni di Vladimir Putin, secondo cui “l’Italia ci è sempre stata vicina”, per le fonti italiane si tratta solo di un “ping pong propagandistico che va avanti da diversi mesi” mentre preoccupa quanto avvenuto in Spagna dove il pilota russo disertore Maksim Kuzminov è stato trovato morto. Un fatto che “pone un problema di sicurezza per tutti”, ma di questo discuteranno i ministri degli Interni.


Anche se il focus della riunione sarà l’Ucraina, è molto probabile che saranno affrontati anche gli altri dossier dell’agenda internazionale, a partire dalla crisi in Medio Oriente, che però non sarà citata nel comunicato finale. Su questo, sottolineano le fonti, le priorità sono “il rilascio degli ostaggi, un eventuale cessato il fuoco, il post conflitto e anche la questione degli effetti della guerra sull’area, in particolare al confine con il Libano e nel Mar Rosso”.

Lega tira dritto su terzo mandato ma voto rinviato dopo Sardegna

Lega tira dritto su terzo mandato ma voto rinviato dopo SardegnaRoma, 20 feb. (askanews) – La maggioranza resta divisa sul terzo mandato ma evita la conta e la spaccatura sull’emendamento della Lega prima del voto per le Regionali in Sardegna. D’altronde domani i leader del centrodestra saliranno insieme sul palco di Cagliari, in sostegno al candidato presidente Paolo Truzzu, voluto dalla premier Giorgia Meloni a tutti i costi. Dividersi il giorno seguente – giovedì come inizialmente ipotizzato – in Senato sulla proposta del Carroccio non avrebbe fatto bene alla coalizione a ridosso di una tornata elettorale che rappresenta un test per la presidente del Consiglio anche in vista della cavalcata verso le Europee di giugno. Dunque il nodo resta, la Lega per ora non sembra intenzionata a ritirare la proposta di modifica. Ma il redde rationem è rinviato alla prossima settimana.


L’espediente è parlamentare, i pareri della commissione Bilancio sugli emendamenti al decreto elezioni sono in ritardo, quindi slitta tutto. Lo spiega al termine di una riunione di maggioranza il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni (Fdi), che restituisce “senza drammi” la fotografia di una maggioranza dove “restano diversità di opinioni” con il parere di Forza Italia, Noi Moderati e del partito della premier Giorgia Meloni “prevalente” rispetto a quello della Lega. Fotografia di fronte alla quale il governo non prende posizione, rimette il parere alla commissione. Mentre Balboni, che avrebbe potuto risolvere la questione dichiarando inammissibile l’emendamento del Carroccio che chiede che i presidenti di regione possano governare oltre i due mandati (“qualche criticità, qualche appiglio e anche sollecitazioni da più parti” c’erano, ammette), l’ha dichiarato ammissibile. “È una questione di rilievo politico ed è giusto che la politica si assuma la responsabilità di dare una risposta”, spiega. Matteo Salvini va ripetendo che il tema non gli toglie il sonno, che il centrodestra non si dividerà e non litigherà su questo e che se ne occuperà il Parlamento. Ma se i vertici non troveranno una sintesi, magari parlandosi in occasione dell’evento di domani insieme a Cagliari, se la Lega non decidesse un passo indietro e se quindi davvero si dovesse arrivare a un voto in commissione la settimana prossima, la bocciatura dell’emendamento leghista è assicurata. Anche perché non ci sarà alcuna sponda delle opposizioni: M5s ha fatto del limite dei due mandati il suo vanto, il Pd, che pure dibatte sulla questione coi sindaci che premono per il terzo mandato, non sarebbe determinante nella votazione, come ha fatto notare il presidente dei senatori dem Francesco Boccia più volte. E una volta bocciato diventerebbe più complicato riproporre la questione in un’altra sede, più avanti, circostanza che vedrebbe anche Fdi meglio disposta. Ad esempio sfruttando il binario della proposta di legge presentata dal deputato della Lega Alberto Stefani alla Camera proprio sul terzo mandato.


“I cittadini – racconta Luca Zaia, il governatore leghista del Veneto, che non vuole sentirsi dire che l’emendamento è cucito addosso al suo caso – mi fermano e mi chiedono il mandato. Vorrà dire che chi vota contro non condivide la visione dei cittadini”. Insomma, resta il muro contro muro tra Fdi e Fi da un lato e Lega dall’altro. Anche se il capogruppo di Fi, Maurizio Gasparri, ci tiene a precisare: “Non c’è nessuno scontro e nessuna tensione all’interno della maggioranza”. Lo dice anche riferendosi a un’altra riunione di centrodestra che si è svolta sempre oggi, alla Camera, sulle elezioni amministrative “per un aggiornamento sulle candidature riguardanti diversi comuni”. Tra i nodi da sciogliere quello della candidatura a presidente della Regione Basilicata, che Forza Italia rivendica (“Bardi è il miglior candidato”, ha ribadito Tajani), ma anche per la corsa a sindaco di grandi città come Cagliari, Bari e Firenze. Proprio il candidato del centrodestra a Cagliari, il successore di Truzzu, potrebbe essere lasciato alla Lega come compensazione per aver ‘digerito’ la rinuncia alla riconferma del governatore sardo uscente Christian Solinas. Ma anche quella questione è aperta.


Con questi nodi sul tavolo, domani Tajani, Salvini, Lupi e Meloni voleranno tutti insieme sull’isola. Per la premier si tratterà dell’unica comparsa a sostegno di un candidato imposto agli alleati facendo valere i nuovi rapporti di forza nella coalizione. E mentre la presidente del Consiglio rientrerà a Roma, l’agenda del leader della Lega è fitta di appuntamenti sardi fino a venerdì. E sì che gli impegni di una premier sono imparagonabili ma il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, non mancava di farglielo notare qualche giorno fa: “Matteo va in continuazione sull’isola, alla fine saranno sette volte, mentre la Meloni andrà lì per due ore al massimo. Ha impegni istituzionali? Anche Salvini. Nemmeno i suoi ministri, a parte poche eccezioni, si stanno facendo vedere. La verità è che prima ci hanno imposto il candidato e poi la campagna elettorale gliela stiamo facendo noi”.

Inaugurato anno accademico Università Scienze gastronomiche Pollenzo

Inaugurato anno accademico Università Scienze gastronomiche PollenzoMilano, 20 feb. (askanews) – Si è svolta oggi la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-24 dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Cuneo), il ventesimo dalla sua fondazione nel 2004. “Pollenzo deve essere il centro del futuro, quindi un laboratorio in attività costante e per fare questo occorre uno spirito critico che operi sulla nozione stessa di gastronomia. Possiamo e dobbiamo rovesciare la definizione stessa di gastronomia ‘conoscenza ragionata’ dei nutrimenti, in una società in cui la ragionevolezza e l’irragionevolezza delle conoscenze è gestita dall’alto, dai supermercati, dalla promozione pubblicitaria e dall’Intelligenza Artificiale” ha affermato nel corso della sua Lectio Magistralis, Alberto Capatti, primo rettore e tra i padri fondatori dell’ateneo, sottolineando che “dobbiamo conferire alla gastronomia un ruolo che non è quello di conoscenza ragionata o ragionevole ma di critica del sistema alimentare, quale esso sia, partendo dal presente e ritornando ad esso. Dobbiamo quindi riformulare tutto il nostro sistema alimentare con una visione critica che ne cancella i valori attualmente pubblicizzati” ha continuato, chiosando che “questo implica che l’insegnamento stesso della gastronomia parta da una autocritica che mette in evidenza uno spreco culturale di termini e di immagini”.


“Un altro passo sarà recuperare la politica, che è un approccio storico alla nutrizione e non va dimenticata. La politica è clima, sostenibilità, economia, regola la vita del contadino e la nostra stessa visione della natura e in quanto tale va studiata e promossa in tempi quanto mai difficili da interpretare” ha proseguito Capatti, aggiungendo che “un passo fondamentale sarà il confronto fra i 17 approcci diversi alle scienze gastronomiche, al fine di fare un bilancio complessivo del loro successo, aprendo l’esame ad altri Paesi, al fine di ipotizzare nuovi assetti disciplinari ed un nuovo esito della formazione. È auspicabile non solo un incontro, un congresso, ma la creazione di una agenzia italiana dell’insegnamento gastronomico – ha concluso – in grado appunto di creare il patrimonio didattico, al di là delle varianti universitarie”. La cerimonia è stata chiusa dall’intervento del presidente dell’Ateneo, Carlo Petrini, che ha evidenziato l’importanza del tema della “formazione politica nel nostro ateneo” sollevata da Capatti, “in un momento in cui queste tematiche diventano così determinanti al punto che le manifestazioni di questi ultimi giorni, quelle con i trattori, riescono a scardinare l’impianto della politica alimentare europea. Ci troviamo infatti oggi con una politica ambientale sconquassata da queste proteste” ha continuato Petrini, sottolineando che “si tratta della tempesta perfetta perché siamo riusciti a mettere i contadini contro gli ambientalisti, mentre invece dovrebbe esserci dialogo e comprensione reciproca: quindi oggi più che mai dobbiamo prendere atto che le idee e le istanze fondative di questa università hanno trovato il giusto contesto”.


Il presidente dell’Ateneo piemontese ha poi precisato che “nell’anno del ventennale siamo chiamati a realizzare due obiettivi: inserire l’educazione alimentare nelle scuole di ogni ordine e grado, e sviluppare rapporti di interconnessione sulle culture alimentari del mondo”. ” A Pollenzo devono nascere gastronomi che abbiano un’idea diversa della gastronomia, non incentrata sul proprio ombelico” ha tenuto a dire, concludendo “le culture gastronomiche sono frutto del meticciato: nel meticciato c’è la forza dell’accoglienza e del capire gli altri e questo muta anche il linguaggio gastronomico. È questa l’effervescenza che si sperimenta a Pollenzo, che deve diventare la casa di tutta la biodiversità enogastronomica del mondo”.

Ucraina, verso stretta G7 su sanzioni alla Russia

Ucraina, verso stretta G7 su sanzioni alla RussiaRoma, 20 feb. (askanews) – Il G7, che si riunirà sabato in video conferenza, deciderà un “inasprimento” delle sanzioni contro la Russia. E’ quanto sottolineano fonti diplomatiche italiane. La conferenza, la prima a guida della Presidenza italiana, mirerà soprattutto a “irrigidire” il sistema, in particolare per “bloccare” il flusso di merci a Mosca attraverso Stati terzi.


Peraltro, viene ricordato, “l’Ue varerà un nuovo pacchetto sanzionatorio e anche gli Usa vareranno stretta sanzionatoria”.