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Salvini, Calenda: mozione sfiducia se non smentisce accordo con Russia unita

Salvini, Calenda: mozione sfiducia se non smentisce accordo con Russia unitaRoma, 20 feb. (askanews) – “Se la Lega e Matteo Salvini non smentiranno pubblicamente il rinnovo dell’accordo con il partito di Putin Russia Unita, Azione presenterà una mozione di sfiducia contro Salvini. Un Ministro della Repubblica non può essere partner politico di un dittatore assassino e imperialista che vuole disgregare l’Ue. Aggiungo che c’è un serio problema di sicurezza nazionale e di accesso ad informazioni sensibili. La Lega deve produrre la lettera in cui ha disdetto l’accordo con Russia Unita”. Lo ha annunciato il segretario di Azione Carlo Calenda, via social.

In Aula alla Camera esame disegno di legge sul florovivaismo

In Aula alla Camera esame disegno di legge sul florovivaismoRoma, 20 feb. (askanews) – Al via in Aula alla Camera l’esame del disegno di legge delega al Governo per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico, primo firmatario il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. “Con questo provvedimento, ci avviamo a portare a termine un percorso che la Lega ha già iniziato nella scorsa legislatura, al fine di disciplinare il settore del florovivaismo, che rappresenta un’eccellenza italiana”, ha detto il deputato della Lega Attilio Pierro, intervenendo in Aula.


Lo scopo è dare al settore e alla filiera florovivaistica un quadro normativo coerente e organico in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità. Il decreto legge delega impegna il Governo ad adottare entro 24 mesi disposizioni integrative e correttive dei medesimi decreti legislativi. Tra le azioni previste c’è la creazione di un coordinamento nazionale che individui “le misure di indirizzo al settore florovivaistico anche attraverso l’eventuale istituzione, presso il Masaf, di un Ufficio per la filiera del florovivaismo, di livello non generale, per garantire l’efficace gestione del settore e la valorizzazione delle attività”.


Ancora, si dispongono strumenti organizzativi finalizzati “all’adozione di atti di indirizzo e coordinamento attraverso l’utilizzo degli esperti del Tavolo tecnico di settore che supportino l’Amministrazione nella predisposizione del Piano di settore, atto di indirizzo e programmazione”. Prevista anche, con cadenza quinquennale, “la predisposizione di un Piano nazionale del settore florovivaistico quale strumento programmatico e strategico” e l’istituzione di un marchio unico distintivo che garantisca le produzioni nazionali. E ancora, la definizione delle figure professionali che operano nel comparto florovivaistico.


Il disegno di legge delega “serviva dare una risposta ad un comparto fortemente penalizzato da diverse emergenze negli ultimi anni e che oggi ha bisogno di rilanciarsi, tutelando le proprie produzioni da concorrenza internazionale spesso sleale. Ora – ha aggiunto Perro – è necessario che il Governo persegua nella strada intrapresa, per dare una visione unitaria e una completezza normativa al settore del florovivaismo, tenendo conto delle peculiarità delle nostre produzioni, prevedendo formazione professionale, ricerca, sperimentazione, innovazione tecnologica, promozione e sostenibilità ambientale”.

Al via a Roma il processo per l’omicidio Regeni. I genitori: otto anni che aspettavamo questo momento

Al via a Roma il processo per l’omicidio Regeni. I genitori: otto anni che aspettavamo questo momentoRoma, 20 feb. (askanews) – “Erano oltre 8 anni che aspettavamo questo momento. Finalmente speriamo che questo processo possa partire, sono state sollevate le questioni preliminari che erano già state rigettate in tutte le altre aule e quindi speriamo, dopo la decisione della Corte Costituzionale che rafforza molto la nostra posizione, di poter avere un processo contro chi ha fatto tutto il male del mondo a Giulio”. Così ha detto, in una breve dichiarazione letta davanti ai giornalisti, l’avvocato Alessandra Ballerini, legale di Claudio e Paola Deffendi, genitori di Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario che tra la fine di gennaio ed il febbraio del 2016 venne torturato e ucciso a Il Cairo, in Egitto.


Il processo, oggi, dalla corte d’assise di Roma, è stasto rinviato al 18 marzo per l’esame di alcune eccezioni preliminari. “Non è avvenuto niente di diverso da ciò che ci aspettavamo”, ha continuato l’avvocato Ballerini. Nella vicenda sono sotto accusa quattro agenti della National Security egiziana. I difensori d’ufficio hanno sollecitato la nullità del decreto che dispone il giudizio sottolineando come manchi la certezza che gli imputati siano venuti a conoscenza della sentenza della Corte costituzionale che ha permesso il rinvio a giudizio. Nel processo sono parte civile insieme con la famiglia di Giulio, la presidenza del consiglio dei ministri con la rappresentanza dell’avvocatura dello Stato. “Abbiamo chiesto di far sapere all’Egitto che sono cambiati i presupposti. La sentenza della Corte costituzionale dice che anche in mancanza di notifica agli imputati in questo specifico caso il processo si può fare. E visto che la sorte degli imputati dipende da un terzo, ossia lo stato egiziano che non mi risulta un paese tendenzialmente democratico, abbiamo prospettato la questione alla corte”. Lo ha detto l’avvocato Tranquillino Sarno, difensore di uno degli agenti egiziani accusati di aver torturato ed ucciso Giulio Regeni. “Si può fare il processo senza dichiarazione di domicilio dell’imputato? Senza un nome preciso, visto che anche le sue generalità cambiano da una pagina all’altra dei verbali? – si è chiesto in sede di discussione il legale – La sua identificazione può esser ritenuta compiuta dal tesserino che è stato trasmesso dalla procura generale del Cairo?”. Sotto accusa ci sono – si ricorda – il generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.


Il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco ha chiesto di respingere le eccezioni dei difensori. “Quel che conta non è la conoscenza delle generalità, ma la possibilità che il detenuto possa essere identificato in sicurezza per l’esecuzione della pena”, ha spiegato il magistrato. In un altro processo – ha ricordato ancora il pubblico ministero – ha spiegato come un detenuto “afgano era stato identificato non con le sue generalità, ma con una fotografia”. “Per il problema di giurisdizione: la questione è già stata dibattuta da tutte le Corti che si sono occupate della tragica vicenda – ha ricordato in aula la Ballerini – Voglio fare presente che il sequestro è avvenuto non in Italia, ma in Egitto dove 3 o 4 persone al giorno vengono fatti sparire. Essere trasportati da un luogo di tortura a un altro è evidente che si tratti di violenza fisica e negarla credo sia quantomeno discutibile”. La prossima udienza è stata fissata per il 18 marzo.

A Elettra Sincrotrone immagini raggi X del polmone senza precedenti

A Elettra Sincrotrone immagini raggi X del polmone senza precedentiRoma, 20 feb. (askanews) – Grazie alle caratteristiche uniche dei raggi X prodotti dalla sorgente Elettra, è possibile ottenere un miglioramento significativo delle immagini radiologiche del polmone rispetto ad una TAC ospedaliera. Lo dimostra una ricerca multidisciplinare svolta presso Elettra Sincrotrone Trieste i cui risultati sono stati pubblicati sull’European Respiratory Journal. Lo studio, coordinato dalla dr.ssa Giuliana Tromba di Elettra, ha visto la collaborazione del Prof. Marco Confalonieri, Direttore della Struttura Complessa Pneumologia dell’Ospedale universitario di Cattinara di Trieste, e dei dottori Christian Dullin e Willi Wagner, ricercatori delle Università di Göttingen e di Heildelberg in Germania.


Attualmente, con le macchine TAC ad alta risoluzione più moderne, è possibile osservare dettagli del polmone umano fino al limite di circa 0,5 millimetri, ma estendere la visibilità a dettagli più piccoli comporterebbe un aumento significativo della dose di radiazioni per il paziente. Ad Elettra il gruppo di ricercatori italo-tedesco ha dimostrato che, grazie alla tecnica innovativa del ‘contrasto di fase’, che sfrutta le caratteristiche peculiari della luce di sincrotrone (quali la monocromaticità e la coerenza spaziale), si può ottenere una visione del tessuto polmonare con risoluzioni effettive di 0,067 millimetri, cioè molto più elevate, con una dose di radiazione per il paziente ridotta di 2-3 volte rispetto alla TAC. In pratica, – spiega Elettra Sincrotrone – con questa tecnica è possibile produrre un’immagine nettamente superiore per qualità discriminando molto meglio le varie componenti e strutture anatomiche rispetto a quelle di una TAC convenzionale. Ciò rende disponibili informazioni potenzialmente molto utili per riconoscere precocemente lesioni patologiche come tumori e fibrosi del polmone.


Gli esperimenti ad Elettra sono stati svolti presso la linea di luce per la fisica medica SYRMEP e su un modello animale, cioè polmoni di maiale, che hanno la proprietà di essere quelli più simili ai polmoni umani. I polmoni, ottenuti come scarti della macellazione di suini in Germania, sono stati trasferiti in Italia ed esposti alla luce di sincrotrone di Elettra. I risultati appena pubblicati hanno consentito di esplorare la morfologia del tessuto polmonare con un livello di risoluzione senza precedenti. Con la nuova macchina di luce Elettra 2.0 attualmente in costruzione, che raggiungerà energie dei raggi X molto più elevate, questi studi potranno essere estesi ai pazienti degli ospedali della Regione Friuli Venezia Giulia. Negli esami sui pazienti, la nuova tecnica permetterà di evidenziare in modo molto efficace i cambiamenti densitometrici e strutturali provocati dalle diverse patologie, riconoscendo la natura della lesione patologica più tempestivamente.


Secondo il Prof. Marco Confalonieri, “Il lavoro di ricerca condotto a Trieste, a breve consentirà di studiare il polmone umano come se avessimo a disposizione un gigantesco microscopio, aumentando al massimo la risoluzione e riducendo al minimo la dose da radiazioni. Sono molto soddisfatto che il nostro lavoro di ricerca multidisciplinare abbia avuto questo importante riconoscimento europeo. Esso è frutto della collaborazione pluriennale tra la Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato respiratorio dell’Università di Trieste ed Elettra Sincrotrone Trieste con cui ci siamo convenzionati fin dall’apertura della Scuola di Specialità”. “Il team di ricerca – ha dichiarato la dr.ssa Giuliana Tromba – spera di poter presto mettere a disposizione della sanità triestina una modalità di visione innovativa delle alterazioni create al polmone dalle malattie gravi come i tumori e le fibrosi interstiziali polmonari”. Il primo protocollo clinico di TAC polmonare sarà rivolto essenzialmente ai casi per i quali la diagnosi tradizionale lascia dei dubbi interpretativi. Sono queste le situazioni in cui le potenzialità della luce di sincrotrone si rivelano determinanti per la comprensione e la caratterizzazione delle anomalie del tessuto.


Il Presidente di Elettra Sincrotrone Trieste, Prof. Alfonso Franciosi, ha espresso grande apprezzamento per le ricerche svolte, annunciando che “dal 2026 in poi, con l’entrata in funzione della nuova macchina di luce Elettra 2.0, verrà allestito un ambulatorio radiologico dedicato sulla nuova linea di luce SYRMEP-Life Science che potrà accogliere pazienti da tutta la Regione e costituire una risorsa unica a livello mondiale per la ricerca medica”.

Stella Assange: quello che è successo a Navalny “può succedere a Julian”

Stella Assange: quello che è successo a Navalny “può succedere a Julian”Roma, 20 feb. (askanews) – Di fronte alla sede dell’Alta Corte di Londra dove sta per aprirsi un’udienza di due giorni per discutere del destino di Julian Assange ha preso la parola la moglie del fondatore di Wilileaks Stella. Stella Assange ha detto: “questa farsa deve finire”, aggiungendo che se estradato negli Usa suo marito non avrà un “processo equo”.


Stella Assange ha affermato che il caso di suo marito è “un attacco a tutti i giornalisti di tutto il mondo”. Poi ha aggiunto: “Non vi è alcuna possibilità di un processo equo se viene estradato negli Stati Uniti”, afferma Stella Assange, aggiungendo che gli “Stati Uniti che ora criminalizzano il giornalismo investigativo”. “È un attacco alla verità e al diritto del pubblico di sapere”, ha continuato, aggiungendo che crede che quello che è successo ad Alexei Navalny negli ultimi giorni “può succedere a Julian”.

Cremlino: indagine su Navalny? No tanto più se la chiede Borrell

Cremlino: indagine su Navalny? No tanto più se la chiede BorrellMilano, 20 feb. (askanews) – “Mosca non accetta tali richieste, tanto più dal signor Borrell”. Il portavoce di Vladimir Putin Dmitri Peskov ha risposto così sulla richiesta dell’alto rappresentante Ue Josep Borrell per una “indagine internazionale indipendente” sulla morte di Aleksey Navalny.


Il Cremlino ha anche definito “rozze” le affermazioni della vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, che ha detto ieri che Putin ha ucciso suo marito e che deve essere ritenuto personalmente responsabile. Martedì il Cremlino ha commentato le accuse e ha respinto le accuse definendole “infondate e rozze”, ma Peskov ha aggiunto che, poiché Navalnaya è rimasta vedova di recente, si asterranno dal commentare.


Inoltre le accuse della moglie di Aleksei Navalny, Yulia, secondo la quale il corpo del marito non è stato restituito alla famiglia per nascondere l’avvelenamento, sono infondate e non supportate da nulla, ha detto ai giornalisti il portavoce della stampa presidenziale russo. “Ad essere sincero, non ho familiarità con questo discorso, ma se conteneva tali parole, ancora una volta, questa non è altro che un’accusa infondata, perché non sono supportate da nulla, non confermate” ha detto Peskov secondo Ria Novosti. “In questo caso, solo per motivi etici, non posso apprezzare queste parole come dovrei”, ha detto.

A Casa Fiasconaro la Pasqua ha profumo di Colombina limone e pinoli

A Casa Fiasconaro la Pasqua ha profumo di Colombina limone e pinoliRoma, 20 feb. (askanews) – Quest’anno la Pasqua ha il profumo della nuova Colombina 100g, una creazione dolciaria di alta pasticceria, a lievitazione naturale, senza canditi, ricoperta di glassa e pinoli, con un’inebriante essenza di Limoni di Sicilia. La sua confezione, caratterizzata da un particolare manico, le dona eleganza e prestigio. Ma non solo. Tornano in grande spolvero sia le referenze della linea Oro (Oro Bianco, Oro Nero, Oro Verde), che della linea degli incartati (Classica e frutta). Le prime, custodite in preziose scatole, racchiudono la colomba con la sua crema, alla mandorla, al caffè e al pistacchio. Le seconde, impreziosite dal restyling floreale delle nuove confezioni, celebrano le eccellenze del territorio: dalla selezione delle migliori mandorle e pistacchi siciliani, fino al cioccolato di Modica, unico al palato per la sua lavorazione a freddo.


Per la Pasqua 2024 le illustrazioni create dall’artista Angela Sottile accompagnano la colomba Fiasconaro e l’osservatore in un viaggio in cui protagonisti sono il racconto, la musica e la bellezza storico artistica. I vivaci e ricchi stucchi barocchi che riempiono di movimento e vita le pareti di chiese, case, fontane e monumenti fanno qui la loro comparsa diventando parole e note, frammenti di un’eredità culturale fatta di eleganza e maestria che incarna la storia e il passato come punto di partenza di un viaggio che si rinnova costantemente nel quotidiano, rivelando la bellezza intramontabile che resiste al trascorrere del tempo. Sapori, profumi e alchimie della Sicilia sono la suggestiva cornice della storia e della tradizione dell’azienda dolciaria Fiasconaro, nata nel 1953 a Castelbuono, nel cuore del parco delle Madonie, in provincia di Palermo. Una famiglia innamorata della sua terra, che con i suoi dolci ha fatto vivere e sognare la Sicilia a milioni di persone nel mondo. Oggi l’azienda, giunta alla terza generazione di Pasticcieri è un’eccellenza del made in Italy, con un fatturato 2022 di oltre 34 milioni di euro ed un organico di 180 lavoratori, fra stagionali e dipendenti. E ancora: Fiasconaro è presente in 70 Paesi, con una crescita del 20% su tutti i principali mercati: Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda e un orizzonte strategico rivolto al mercato asiatico. Il panettone e la colomba rappresentano il core-business dell’azienda, ma è in costante crescita anche l’incidenza della linea di prodotti continuativi: torroncini, cubaite, creme da spalmare, mieli, marmellate, confetture e spumanti aromatici. I suoi dolci sono stati serviti sulle tavole di tre Papi, del Presidente della Repubblica cinese, dagli astronauti dello Shuttle, nelle corti regali di tutta Europa. Nonostante questo, l’azienda continua a sperimentare gusti e sapori, regalando un vero viaggio sensoriale alla scoperta delle Sicilia e delle sue migliori materie prime. Fiasconaro è totalmente made in Sicily e anche il suo indotto segue la territorialità.

Stella Assange: “Questa farsa deve finire”

Stella Assange: “Questa farsa deve finire”Roma, 20 feb. (askanews) – Di fronte alla sede dell’Alta Corte di Londra dove sta per aprirsi un’udienza di due giorni per discutere del destino di Julian Assange ha preso la parola la moglie del fondatore di Wilileaks Stella. Stella Assange ha detto: “questa farsa deve finire”, aggiungendo che se estradato negli Usa suo marito non avrà un “processo equo”.


Stella Assange ha affermato che il caso di suo marito è “un attacco a tutti i giornalisti di tutto il mondo”. Poi ha aggiunto: “Non vi è alcuna possibilità di un processo equo se viene estradato negli Stati Uniti”, afferma Stella Assange, aggiungendo che gli “Stati Uniti che ora criminalizzano il giornalismo investigativo”. “È un attacco alla verità e al diritto del pubblico di sapere”, ha continuato, aggiungendo che crede che quello che è successo ad Alexei Navalny negli ultimi giorni “può succedere a Julian”.

In 2022 agricoltura ha perso 900 mln per i cambiamenti climatici

In 2022 agricoltura ha perso 900 mln per i cambiamenti climaticiRoma, 20 feb. (askanews) – E’ l’agricoltura è il settore più colpito dalle conseguenze dei cambiamenti climatici: solo nel 2022 l’andamento dell’economia agricola italiana ha registrato un calo della produzione dell’1,5%, pari a circa 900 milioni di euro. E’ quanto emerso oggi dal Focus Censis Confcooperative “Disastri e climate change conto salato per l’Italia” che certifica come negli ultimi 40 anni 1/3 del valore dei danni provocati da eventi estremi nella Ue sia stato “pagato” dall’Italia. E, nel contesto italiano, a farne le spese sia stato soprattutto il settore primario.


Buona parte del risultato negativo, si legge nel focus, è da imputare alla diffusa siccità e alla carenza di precipitazioni, tanto che il 2022 è considerato per l’Italia l’anno più caldo di sempre, nonchè quello meno piovoso dal 1961, con una temperatura media che ha superato di 0,58°C il precedente record assoluto del 2018 e di 1,0°C il valore del precedente anno 2021, secondo il rapporto annuale “Clima in Italia nel 2022” di Ispra e Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente. Quasi tutte le tipologie di coltivazioni hanno subito un duro contraccolpo: la produzione di legumi ha visto un calo del 17,5%, l’olio di oliva del 14,6%, i cereali del 13,2%. In flessione anche ortaggi (-3,2%), piante industriali (-1,4%) e vino (-0,8%). Il comparto zootecnico ha subito una riduzione della produzione pari allo 0,6%.


Dal punto di vista territoriale, la flessione del volume di produzione ha avuto una maggiore incidenza nel Nord Ovest (-3,5%) e nel Sud (-3,0%), mentre al Centro non si è registrata alcuna variazione. Se si guarda al valore aggiunto, la tendenza negativa appare particolarmente evidente nel nord Ovest con un -7,6%. Al Sud il valore aggiunto si riduce del 2,9%.

Maculopatie, Cittadinanzattiva: subito nei Lea. Una Road Map in 16 punti

Maculopatie, Cittadinanzattiva: subito nei Lea. Una Road Map in 16 puntiRoma, 20 feb. (askanews) – In Italia cecità ed ipovisione affliggono attualmente circa 1.600.000 persone (96 milioni nel mondo, secondo OMS), con un incremento considerevole di incidenza dopo i 50 anni. In particolare le varie forme di degenerazione maculare stanno aumentando sensibilmente a causa dell’invecchiamento della popolazione: secondo recenti stime, in Italia, la forma senile colpisce da un minimo di 130 mila persone ad un massimo di circa 480mila; per quanto riguarda la forma correlata al diabete, circa il 6,8% dei pazienti diabetici, ossia 200mila persone, sviluppa edema maculare diabetico. Ad essere colpiti da maculopatie sono ogni anno circa 63mila persone. Rilevante l’impatto economico della malattia sul Servizio sanitario nazionale: il costo stimato è di 60mila euro per paziente; il maggior dispendio di risorse è associato ai costi sociali, pari al 67,83% della spesa. Il trattamento farmacologico incide per il 16,58% sul totale. Fra i principali problemi riscontrati da chi soffre di questa patologia, come mostrano le segnalazioni giunte ai servizi di tutela di Cittadinanzattiva, le lunghe liste di attesa per l’accesso alle cure, a cominciare da una semplice visita oculistica per la quale nel pubblico si attendono in media 270 giorni; i ritardi nella diagnosi e nel successivo avvio del trattamento farmacologico; la difficoltà di aderire a terapie caratterizzate da frequenti somministrazioni e la mancata personalizzazione delle cure con evidenti ricadute negative per i pazienti ma anche per le strutture sanitarie.


In attesa di Linea Guida di carattere nazionale che garantiscano una maggiore omogeneità di accesso alle prestazioni e alle cure sui territori, la personalizzazione delle cure anche con l’uso di tecnologie innovative (HTA) e l’incremento dei programmi di prevenzione, informazione e screening, Cittadinanzattiva ha presentato oggi una Road Map per la presa in carico della persona affetta da maculopatia. La Road Map definisce 16 punti – divisi per le tre aree fondamentali riferite alla diagnosi, all’appropriatezza ed aderenza terapeutica e all’organizzazione sanitaria territoriale: 1. Garantire una diagnosi precoce e una rapida presa in carico della persona affetta da maculopatia su tutto il territorio nazionale. 2. Prevedere percorsi di screening strutturati e condivisi sui territori. 3. Programmare campagne di comunicazione e informazione indirizzate ai cittadini. 4. Prevedere sistemi di raccordo a 360° della persona, a partire dal medico di base fino ad arrivare all’oftalmologo e al diabetologo. 5. Puntare sulla telemedicina e sulla HTA a supporto del percorso di cura della persona affetta da maculopatia. Appropriatezza e aderenza terapeutica: 6. Favorire la libertà prescrittiva del clinico in termini di terapia adeguata ai bisogni di salute della persona. 7. Favorire trattamenti personalizzati, affinché vi sia aderenza terapeutica e dunque efficacia delle cure. 8. Avviare un’analisi socioeconomica del percorso di cura del paziente con maculopatia. 9. Utilizzare la medicina narrativa per porre in rilievo l’aspetto psicologico e la qualità di vita del paziente. 10.Avviare programmi di informazione-formazione dei pazienti e dei caregiver finalizzati a fornire tutti gli elementi fondamentali per un’aderenza terapeutica ottimale. 11.Prevedere strutture adeguate sul territorio oltre gli ospedali e riorganizzare e ottimizzare le strutture già esistenti. 12.Distribuire il macchinario OCT (Tomografia ottica a radiazione coerente) in modo uniforme ed omogeneo in tutti gli ambulatori pubblici del territorio. 13.Prevedere l’inserimento di Lea regionali per le maculopatie. 14.Migliorare e ottimizzare il coordinamento tra le strutture e i professionisti sul territorio. 15.Implementare l’uso della Telemedicina anche per ridurre le liste d’attesa. 16.Prevedere PDTA regionali sulle maculopatie. “Fino a qualche anno fa si parlava molto poco di maculopatie mentre oggi, anche grazie al lavoro comune che le organizzazioni civiche e le istituzioni, a partire dall’Intergruppo parlamentare, stanno portando avanti – esse sono sicuramente più conosciute; tuttavia il percorso di cura per chi ne soffre resta un percorso ad ostacoli ed è caratterizzato da grandi difformità territoriali. Bisogna quindi proseguire in questo impegno condiviso: abbiamo un disegno di legge (n.483 “Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative), già in fase avanzata nel suo iter parlamentare, che riprende alcuni punti fondamentali della nostra Road Map. Ad esempio la necessità di stabilire condizioni standard minime di diagnosi e cura su tutto il territorio, di mettere in relazione i vari specialisti, di utilizzare sempre più e al meglio le nuove tecnologie e la telemedicina”, dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Per tutto questo è fondamentale il riconoscimento delle maculopatie come patologie croniche e il consequenziale inserimento nel Piano nazionale sulla cronicità; questo permetterebbe ai pazienti e ai loro caregiver di veder riconosciuti tutta una serie di diritti che ad oggi non sono esigibili”.