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Infezioni ospedaliere e antibiotico resistenza, Simit: cambiare norme

Infezioni ospedaliere e antibiotico resistenza, Simit: cambiare normeRoma, 15 feb. (askanews) – Le Infezioni Correlate all’Assistenza provocate da germi multiresistenti agli antibiotici rappresentano un problema prioritario di sanità pubblica in tutto il mondo. L’Italia non fa eccezione e, anzi, presenta dati particolarmente preoccupanti. La Società di Malattie Infettive e Tropicali propone una serie di iniziative con gli obiettivi di acquisire consapevolezza, usare correttamente gli antibiotici, cambiare l’attuale assetto in maniera costante, uniformare l’applicazione delle norme sul territorio nazionale. A questo si rivolgono i progetti “Insieme” e “Resistimit” presentati alla Camera dei Deputati con una larga rappresentanza di parlamentari e dirigenti del Ministero della Salute assieme alle società scientifiche e a rappresentanti delle associazioni del territorio. I temi sono stati approfonditi nel successivo Convegno promosso dalla SIMIT “Insieme contro le Infezioni Correlate all’Assistenza”. Strategica la proposta di legge presentata a febbraio 2023 in collaborazione con l’Associazione culturale Fülop per dare seguito a questi scopi.


Antibiotico-resistenza e Infezioni Correlate all’Assistenza – ICA sono fenomeni in crescita in tutta Europa, con l’Italia che è tra i Paesi con le peggiori performance. Tra le principali cause vi è l’eccessivo uso di antibiotici, sia a livello umano che nel mondo animale, ma anche la scarsa conoscenza del tema e la mancanza di buone pratiche come l’igiene delle mani. Per questo occorrono programmi e strategie mirate che favoriscano un uso corretto degli antibiotici (Antimicrobial Stewardship) e un efficace piano di controllo e prevenzione delle ICA. “Nel mondo si stimano 5 milioni di morti associate all’antibiotico resistenza, di cui 1 milione 300mila direttamente attribuibili ad essa. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità stimano nel 2050 una mortalità per germi multiresistenti agli antibiotici superiori alle patologie oncologiche, con 10 milioni di decessi a livello globale – sottolinea Massimo Andreoni, Direttore Scientifico SIMIT -. In Italia si calcolano 11mila morti l’anno, record europeo, un terzo di tutti i decessi. Le ICA hanno un impatto enorme sul SSN, con 2,7 milioni di posti letto l’anno occupati. Il conto economico contempla costi diretti che ammontano a circa 2,4 miliardi di euro. Circa l’8% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione di questo tipo. Tuttavia, è possibile inaugurare un nuovo percorso che permetterebbe di ridurre di almeno il 30% l’impatto di queste infezioni”. Il controllo delle ICA deve essere affrontato in ogni ambito dove queste si verificano: per questo è fondamentale un approccio multidisciplinare, che coinvolga non solo l’infettivologo ma anche ogni altro specialista ospedaliero. La prevenzione delle infezioni rappresenta una componente complementare alla corretta somministrazione degli antibiotici. Il problema principale è che nel nostro Paese spesso abbiamo usato gli antibiotici come sostituto del controllo delle infezioni mentre solo attraverso l’integrazione di queste componenti possiamo vincere questa battaglia contro l’antibiotico-resistenza. Per questo è importante creare una collaborazione con tutti gli attori coinvolti. “Per rendere operative le strategie di contrasto alle Infezioni Correlate all’Assistenza occorrono un coordinamento tra istituzioni, direzioni sanitarie e clinici; un inquadramento in progetti nazionali; un monitoraggio continuativo e un sistema permanente, poiché si tratta di fenomeni in continua evoluzione – sottolinea Cristina Mussini, Vicepresidente SIMIT -. Da queste esigenze nasce Insieme, un progetto con cui SIMIT si propone come braccio operativo nell’applicazione del PNCAR, uniformando a livello nazionale le politiche di controllo delle infezioni ospedaliere. Proprio per evitare applicazioni eterogenee abbiamo costituito un gruppo di esperti che possano promuovere la formazione, organizzare controlli negli ospedali e audit che raccolgono le criticità. Nel primo workshop, a Modena, che ha coinvolto 14 ospedali distribuiti su tutto il territorio nazionale, abbiamo formato e addestrato il gruppo di progetto e creato una survey allo scopo di evidenziare le criticità principali per l’implementazione dei programmi di contrasto alle infezioni nosocomiali negli ospedali. Questo questionario lanciato e diffuso dalla SIMIT ha visto la partecipazione di oltre 40 ospedali. Dalle risposte abbiamo rilevato la difficoltà di interazione tra i diversi gruppi di lavoro, la mancanza di personale dedicato e di sistemi integrati di sorveglianza nei laboratori, la necessità di diffondere ulteriormente pratiche standard come, ad esempio, l’igiene delle mani del personale sanitario, che deve essere rafforzata in almeno la metà degli ospedali. Più della metà degli ospedali non ha un sistema integrato di monitoraggio delle principali infezioni diffuse nelle chirurgie, legate agli accessi vascolari, alle infezioni del tratto urinario, alle polmoniti, alle protesi articolari con difficoltà nell’attuare interventi di prevenzione specifici (bundle) degli stessi. Migliorare la situazione è possibile, basti pensare che con l’applicazione di strategie adeguate possono prevenire fino al 50% delle ICA. Serve dunque sia un’azione culturale che generi consapevolezza, sia una strategia operativa che realizzi un’inversione di rotta che acquisti continuità”. L’altro progetto avviato dagli infettivologi è la piattaforma clinica Resistimit, finalizzata a combattere i microrganismi multiresistenti agli antibiotici con due strumenti: la realizzazione di un registro dinamico nazionale inquadrato in un solido sistema di sorveglianza; un software per la messa in rete di questi dati, che tramite intelligenza artificiale diventeranno utile strumento anche per definire futuri scenari.

Chip, giapponese Renesas acquista Altium per 5,5 mld euro

Chip, giapponese Renesas acquista Altium per 5,5 mld euroRoma, 15 feb. (askanews) – Il produttore giapponese di semiconduttori Renesas Electronics ha annunciato oggi in un comunicato di aver raggiunto un accordo con Altium Limited, leader globale nei sistemi di progettazione elettronica, per l’acquisto di tutte le azioni in circolazione di Altium, rendendola una società controllata al 100% da Renesas, subordinatamente al soddisfacimento di determinate condizioni, per un prezzo che dovrebbe attestarsi sui 9,1 miliardi di dollari australiani (5,5 miliardi di euro)


L’acquisizione sarà eseguita tramite uno Scheme of Arrangement ai sensi dell’Australian Corporations Act, che è un metodo per acquisire il 100% delle azioni in circolazione di una società quotata in Australia e comporterà l’acquisizione di tutte le azioni di Altium in cambio di denaro. Le società hanno stipulato un accordo di implementazione dello schema che è stato approvato all’unanimità dai consigli di amministrazione di entrambe le compagnie Si prevede che l’acquisizione sarà completata nella seconda metà del 2024, previa approvazione degli azionisti di Altium, approvazione del tribunale australiano, approvazioni normative e soddisfacimento di altre consuete condizioni di chiusura.


Renesas pagherà 68,5 dollari australiani per azioni, con un premio del 34% sul prezzo di chiusura di ieri alla borsa australiana dove Altium, una società con baee in California, è quotata. Altium è un fornitore di strumenti ad alta precisione per la progettazione di circuiti stampati.

Promozione sportiva e lotta a dispersione: Province da Abodi

Promozione sportiva e lotta a dispersione: Province da AbodiRoma, 15 feb. (askanews) – Assicurare in tutte le Province spazi di socialità e strutture adeguate e all’avanguardia per favorire la pratica sportiva, stringere una sinergia per affrontare con maggiore incisività le emergenze sociali legate alla dispersione scolastica e al riorientamento dei giovani. Sono questi gli obiettivi stabiliti nell’incontro tra il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi e il presidente di Upi, Michele de Pascale. Diverse le questioni su cui si è aperto un tavolo di lavoro che vedrà all’opera le strutture del Dipartimento e di Upi, a partire dalla ricognizione degli impianti sportivi delle Province, per verificarne condizioni e possibili interventi di efficientamento, allo sviluppo di progetti comuni di sport e inclusione scolastica e lavorativa.


“In Provincia possiamo dare radici alle iniziative nazionali. Grazie ai fondi delle politiche giovanili, nonostante la somma assegnata sia stata esigua, appena il 3% del fondo – ha poi ricordato – negli ultimi tre anni le Province hanno coinvolto oltre 200 mila ragazze e ragazzi tra i 14 e i 35 anni in progetti che vanno dal contrasto alla dispersione scolastica all’orientamento personale e professionale; dalle nuove tecnologie allo sviluppo sostenibile, utilizzando lo sport come leva di inclusione sociale”. “Questa sinergia con il ministro Abodi permetterà di recuperare quella dimensione provinciale che è ottimale anche per verificare l’impatto delle politiche pubbliche sulla qualità della vita”, ha concluso il Presidente de Pascale.

Agricoltura, la Serbia nuovo Stato membro dell’Ifad

Agricoltura, la Serbia nuovo Stato membro dell’IfadRoma, 15 feb. (askanews) – La Serbia è diventata un nuovo Stato membro dell’Ifad, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) delle Nazioni Unite, che in questi giorni sta tenendo a Roma il suo 47esimo Consiglio Direttivo, che quest’anno si concentra sul tema dell’”Innovazione per un Futuro Sicuro dal punto di vista Alimentare ed i bisogni dei piccoli produttori nei Paesi in via di sviluppo”.


Oggi è stato anche approvato l’ingresso della Lituania nell’Ifad, ma l’adesione avrà effetto quando la Lituania depositerà il proprio strumento di adesione presso il segretario generale delle Nazioni Unite.

Sorella di Kim: ok a visita Kishida, se rinuncia a questione rapiti

Sorella di Kim: ok a visita Kishida, se rinuncia a questione rapitiRoma, 15 feb. (askanews) – La potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un, Kim Yo Jong, ha affermato che una visita del primo ministro giapponese Fumio Kishida a Pyongyang sarà “possibile” se Tokyo non renderà la questione dei rapimenti di cittadini giapponesi un ostacolo. Lo ha riferito oggi l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA.


Le parole di Kim Yo Jong appaiono come un’indiretta risposta a Kishida, il quale ha dichiarato alla fine della scorsa settimana che Tokyo ha compiuto “vari sforzi concreti” per realizzare un vertice con Kim Jong Un, con l’obiettivo di risolvere l’annosa questione dei rapimenti effettuati da agenti nordcoreani negli anni ’70-’80 in Giappone e in altri paesi, anche europei. La sorella di Kim – che ufficialmente è presentata come vicedirettrice di dipartimento del Comitato centrale dei Partiti dei lavoratori coreani – è considerata uno dei principali esponenti del regime nordcoreano e spesso presta il volto a posizioni di politica estera di Pyongyang. In questo comunicato, però, ci tiene a sottolineare come la dichiarazione sia una “opinione personale” e di non essere “nella posizione di commentare ufficialmente” le reazioni tra Pyongyang e Tokyo. Insomma, un segnale informale a Tokyo che va letto in controluce.


“Il primo ministro giapponese Kishida, in una recente riunione della commissione Bilancio della Camera dei rappresentanti (giapponese), avrebbe affermato di sentire fortemente il bisogno di cambiare coraggiosamente l’attuale situazione tra il Giappone e la RPDC (Repubblica popolare democratica di Corea, nome ufficiale della Nordcorea, ndr.). Egli ha inoltre sottolineato la necessità di stabilire attivamente rapporti con il Presidente degli Affari di Stato della Repubblica popolare democratica di Corea (Kim Jong Un, ndr.), aggiungendo che sta compiendo sforzi costanti in tal senso attraverso diversi canali”, ha premesso la sorella di Kim. “Penso che non ci sarebbe motivo di non apprezzare il suo recente discorso come positivo, se fosse motivato dalla sua reale intenzione di liberarsi coraggiosamente dalle catene del passato e promuovere le relazioni RPDC-Giappone”, ha continuato. “E’ un fatto riconosciuto da tutti che i rapporti tra i due paesi si sono deteriorati da decenni, da quando il Giappone ha posto con insistenza come precondizione la soluzione della questione dei rapimenti, che è già stata risolta, o la soluzione di questioni nucleari e missilistiche, che non hanno nulla a che fare con il risanamento delle relazioni RPDC-Giappone”, ha detto ancora Kim. “E’ mia opinione – ha proseguito – che se il Giappone prendesse la decisione politica di aprire un nuovo modo di ricucire le relazioni attraverso un comportamento cortese e un’azione affidabile, sulla base di una coraggiosa rottura con l’ostilità anacronistica e richieste impossibili da ottenere, riconoscendosi a vicenda, i due paesi potranno aprire costruire un nuovo futuro insieme”.


Non si tratta di una vera apertura. Il Giappone considera centrale la soluzione della vicenda dei rapiti. Durante gli anni ’70 e ’80 si verificarono una serie di rapimenti di cittadini giapponesi e non da parte della Corea del Nord. Tokyo ha finora identificato 17 cittadini giapponesi come vittime di rapimenti. Nel settembre 2002, la Corea del Nord ha ammesso per bocca dell’allora leader Kim Jong Il (padre di Kim Jong Un) di aver rapito cittadini giapponesi, durante uno storico vertice con l’allora primo ministro nipponico Junichiro Koizumi, volato a Pyongyang. Nell’ottobre dello stesso anno, cinque rapiti tornarono in Giappone. Per quanto riguarda il resto dei rapiti giapponesi, Pyongyang “non ha ancora fornito alcuna spiegazione accettabile, nonostante l’impegno esplicito della Corea del Nord al vertice Giappone-RPDC del maggio 2004 di riprendere immediatamente indagini approfondite per ottenere un resoconto completo”, sostiene il ministero degli Esteri giapponese. “Il rapimento di cittadini giapponesi – continua – è una questione critica che riguarda la sovranità del Giappone e la vita e la sicurezza dei cittadini giapponesi. Senza la risoluzione di questo problema non potrà esserci alcuna normalizzazione delle relazioni tra Giappone e Corea del Nord. Il governo del Giappone è pienamente impegnato a compiere tutti gli sforzi possibili per realizzare il ritorno di tutti i rapiti in Giappone il più rapidamente possibile”.


Quindi la condizione suggerita da Kim Yo Jong, che ha invitato Kishida ad avere “la sagacia e l’intuizione strategica” di guardare al futuro “invece di attenersi al passato”, non ponendo “in futuro un ostacolo come la già risolta questione dei rapimenti”, per aprire la strada a una visita a Pyongyang, non sembra una vera e propria apertura da parte del regime di Kim. La Corea del Nord sostiene che i 12 rimanenti rapiti, di cui non si conoscono le sorti, o sono morti o non sono mai entrati nel paese.

Pesca, in 2030 9 prodotti ittici su 10 saranno di importazione

Pesca, in 2030 9 prodotti ittici su 10 saranno di importazioneRoma, 15 feb. (askanews) – Nel 2030 oltre 9 prodotti ittici su 10 sulle tavole degli italiani potrebbe essere di importazione per mancanza di imprese e di lavoratori della pesca. A lanciare l’allarme è l’Alleanza delle Cooperative Pesca e Acquacoltura che parteciperà domani a Roma all’incontro convocato al Masaf dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Tra le richieste che l’Alleanza porterà al tavolo pesca, la creazione di un commissario per l’emergenza granchio blu, incentivi per i giovani pescatori e l’acquisto di barche più moderne, meno burocrazie e l’estensione alla pesca marittima del regime speciale Iva agricola e il rifinanziamento del credito di imposta.


L’Alleanza punta il dito contro i troppi divieti e le poche misure di sostegno alla pesca italiana che arrivano dall’Europa. “L’età media dei pescherecci italiani – ricorda l’Alleanza- e di 31 anni, troppi. La flotta si è ridotta di oltre il 20% nell’ultimo decennio, mentre i giorni di pesca fanno registrare un -30%. Diminuisce anche il numero dei pescatori, -16% e si stenta a trovare nuovi lavoratori, soprattutto giovani. Sono dati allarmanti che richiedono un cambio di rotta con interventi di sviluppo e rilancio. E invece ci troviamo a fare i conti con politiche europee tutte incentrate su sanzioni e controlli come avviene con il regolamento Controlli e il Piano di Azione”. I pescatori italiani chiedono di poter pescare con barche più moderne e sicure accelerando l’iter di arresto definitivo del vecchio naviglio e l’acquisto di nuove imbarcazioni, con incentivi per i pescatori più giovani. Ma hanno bisogna anche di meno burocrazia e di normative europee che non rendano di fatto impossibile o anti produttivo pescare. “Il ministro più volte ha dimostrato di essere vicino al comparto, apprezziamo che ci abbia convocati per ascoltare le ragioni del malessere e gli chiediamo di farsi portavoce in Europa delle nostre istanze”, commenta la cooperazione.


E proprio in un’ottica di supporto alle imprese, per tenere a freno l’aumento dei costi di produzione e la stagnazione del valore delle produzioni, l’Alleanza chiede di estendere anche alla pesca marittima il regime speciale Iva agricola e rifinanziamento del credito di imposta. E sul granchio blu, il grande flagello che ha messo in ginocchio i produttori di vongole del Delta del Po, la cooperazione chiede un commissario con funzioni e poteri speciali.

A Parma due giorni di alta formazione per anestesisti e operatori TI

A Parma due giorni di alta formazione per anestesisti e operatori TIRoma, 15 feb. (askanews) – Dopo il successo della prima edizione, ritorna a Parma l’evento internazionale ‘Keep Calm and Control Pressure’, dedicato agli scompensi pressori. Anestesisti e operatori di terapia intensiva da Italia, Germania, Austria e per la prima volta dal Sud Africa, parteciperanno alla seconda edizione dell’evento che si tiene il 15 e 16 febbraio presso il Simula Hub – Il Centro di alta formazione realizzato da Accurate, azienda italiana con ricerca e sviluppo completamente incentrata sulla simulazione in medicina.


Il corso di formazione vedrà simulata, in un ambiente altamente specializzato e realistico, la gestione di 6 casi clinici complessi associati ad alterazioni del controllo pressorio: scompenso cardiaco, shock emorragico, shock settico, gestione ECMO, tamponamento cardiaco e fibrillazione atriale post- operatoria. Gli scenari di simulazione, associati a lezioni frontali di alto livello tenute da esperti internazionali, hanno lo scopo di fornire agli anestesisti e agli operatori di terapia intensiva mezzi pratici per ampliare le conoscenze e le competenze necessarie a gestire le crisi di pressione perioperatoria, che possono mettere a rischio la vita del paziente. L’evento è organizzato da Accurate, società del gruppo Digit’Ed, e promosso con il contributo non condizionante di Chiesi Farmaceutici, gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca che sviluppa e commercializza soluzioni terapeutiche innovative nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche.

Ass. Mammi: Governo nomini subcommissari regionali per la Psa

Ass. Mammi: Governo nomini subcommissari regionali per la PsaRoma, 15 feb. (askanews) – La peste suina africana, malattia virale infettiva che colpisce suini domestici e selvatici, corre veloce e lo scenario desta preoccupazione. Se ne discute oggi a Piacenza, in un incontro organizzato oggi dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, insieme a rappresentanti di enti locali, associazioni agricole, industriali. Per la settimana prossima è già previsto un altro incontro, a Parma.


“In questa situazione, è assolutamente fondamentale un coinvolgimento forte del territorio – ha commentato Mammi – Noi continuiamo a fare squadra, come sempre abbiamo facciamo in questa regione di fronte alla difficoltà. Ma il Governo, che abbiamo già sollecitato, non deve restare a guardare”. L’incontro di oggi segue l’invio di una lettera ai ministri Orazio Schillaci (Salute) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità alimentare) da parte di Mammi insieme al collega Raffaele Donini (Politiche per la Salute): i due assessori hanno espresso preoccupazione per il diffondersi del virus della Psa sul territorio nazionale e in particolare da alcuni mesi in Emilia-Romagna, con inevitabile ripercussione in termini economici per le aziende del settore.

Calderone: vogliamo estendere Adi ad orfani femminicidi

Calderone: vogliamo estendere Adi ad orfani femminicidiRoma, 15 feb. (askanews) – Con l’assegno di inclusione (Adi) “abbiamo individuato una serie di sostegni alle famiglie in condizioni di fragilità”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo al Welfare & HR Summit 2024 del Sole 24 Ore. “Sto riflettendo di estendere l’Adi agli orfani di femminicidio”, ha annunciato. Il bilancio del reddito di cittadinanza “ci dice che prima avevamo uno strumento che nasceva anche con l’obiettivo di riaccompagnare al lavoro le persone” e “in questa sua funzione ha clamorosamente fallito, mentre ha prodotto risultati, soprattutto in pandemia, nel contrasto alla povertà”, ha poi ricordato Calderone. “Abbiamo operato un intervento che ci ha consentito non di risparmiare, ma di individuare una modalità di gestione delle risorse, 7 miliardi di euro – ha aggiunto il ministro del Lavoro – un percorso legato alle necessità di gruppi di persone”.

50 Top Pizza, in 2024 ci sarà una classifica per l’America Latina

50 Top Pizza, in 2024 ci sarà una classifica per l’America LatinaRoma, 15 feb. (askanews) – Si preannuncia un 2024 globale per 50 Top Pizza, il network online che comunica il movimento della pizza nel mondo dal 2017. E, per la prima volta, ci sarà anche una classifica per l’America Latina. Si comincia dalla guida 50 Top Pizza Asia – Pacific, che sarà presentata il 4 marzo a Tokyo, con la cerimonia di premiazione all’Istituto Italiano di Cultura e il successivo party all’Ambasciata d’Italia.


Poi sarà la volta della prima edizione della classifica 50 Top Pizza Latin America, che si terrà il 17 aprile presso l’Istituto Italiano di Cultura a Rio de Janeiro. Il 13 maggio è prevista la sesta edizione della guida 50 Top Pizza Europa (Italia a parte), che quest’anno sarà svelata a Madrid con novità della Spain Pizza Week (Semana de la pizza en España), che coinvolgerà le principali città. Il 25 giugno sarà la volta della guida 50 Top Pizza USA, che verrà presentata a New York, nel White Space Chelsea del Chelsea Market. Ancora, il 10 luglio verrà presentata la guida 50 Top Pizza Italia, per la prima volta a Milano. Il 10 settembre si torna a Napoli, capitale della pizza, per incoronare le 100 Migliori Pizzerie del Mondo con 50 Top Pizza World.


L’edizione 2024 si chiuderà il 26 e il 27 novembre a Londra, con il World Pizza Summit, all’interno dell’European Pizza & Pasta Show, e la premiazione delle migliori catene artigianali di pizzerie al mondo, 50 Top World Artisan Pizza Chains.