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Uila: dopo buon senso su pesticidi ora stop a direttiva Imballaggi

Uila: dopo buon senso su pesticidi ora stop a direttiva ImballaggiRoma, 6 feb. (askanews) – “Apprezziamo la decisione della presidente della Commissione Ue di ritirare la proposta di regolamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci in agricoltura che la Uila ha sempre fortemente criticato”. Così il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza in merito all’annuncio della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, fatto oggi nel suo intervento al Parlamento europeo.


“I nuovi limiti previsti dal regolamento avrebbero comportato, infatti, una riduzione in quantità e qualità delle rese produttive e cancellato migliaia di posti di lavoro mentre i consumatori avrebbero acquistato prodotti ortofrutticoli provenienti da altri paesi non soggetti ai vincoli previsti dall’Unione europea – prosegue Mantegazza che osserva – Viene da dire ‘meglio tardi che mai’. Resta però l’evidenza di una Commissione che, anziché ascoltare e accettare a tempo debito le richieste di modifica avanzate dalle diverse associazioni e sostenute dalla evidenza scientifica, è costretta a correre ai ripari cedendo alle proteste delle piazze”. “Ci auguriamo – conclude Mantegazza – che anche sul tema degli imballaggi, in discussione in queste ore nel trilogo, il buon senso prevalga e venga usato prima e non dopo”.

Olimpiadi 2026, svelati simboli olimpici in piazza Scala a Milano

Olimpiadi 2026, svelati simboli olimpici in piazza Scala a MilanoMilano, 6 feb. (askanews) – A due anni esatti dall’apertura dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 in piazza della Scala sono stati svelati i simboli olimpici e paralimpici che rimarranno esposti lì fino alla fine dell’evento. Alla cerimonia sono intervenuti il sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e giovani della Regione Lombardia Lara Magoni, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, e il presidente del Coni Giovanni Malagò, oltre al presidente della Giunta regionale della Lombardia Attilio Fontana.


“Siamo a due anni dall’inaugurazione e i simboli che abbiamo svelato oggi resteranno qui, in questa bellissima piazza, per ricordare a tutti che nel febbraio 2026 si svolgerà un evento eccezionale. Un evento che certamente sarà un grande successo” ha commentato Fontana. “Abbiamo superato il problema legato alla pista di bob di Cortina – ha aggiunto Fontana – ora tutti di corsa verso l’inizio di queste Olimpiadi invernali”. La cerimonia di inaugurazione è stata introdotta dalla campionessa mondiale di pattinaggio artistico su ghiaccio, Carolina Kostner. “I cinque cerchi Olimpici rappresentano valori come il rispetto e l’amicizia in cerca dell’eccellenza – ha detto Kostner – mentre quelli paralimpici rappresentano valori come inclusione, determinazione e coraggio”.


“I cerchi olimpici – ha aggiunto Magoni – rappresentano i cinque continenti, il simbolo più importante di pace. Regione Lombardia crede tantissimo in questo evento, sta lavorando con tanta sinergia con il territorio per essere vincitori insieme agli atleti”. “Aggregazione e inclusione – ha concluso Magoni -sono i valori più forti che esprimono i Giochi. Lo sport resta l’unico strumento universale che unisce tutti”.

La frutta made in Piemonte a Fruit Logistica 2024

La frutta made in Piemonte a Fruit Logistica 2024Roma, 6 feb. (askanews) – Con il progetto “Made in Piemonte. Naturalmente in Piemonte c’è qualità!” le principali organizzazioni di produttori ortofrutticoli piemontesi associate a AOP Piemonte, insieme ai Consorzi di tutela Nocciola Piemonte Igp, Mela Rossa Cuneo Igp, Castagna Cuneo Igp, saranno presenti a Fruit Logistica, la fiera internazionale leader per il commercio dei prodotti freschi che si terrà a Berlino dal 7 al 9 febbraio 2024.


Al centro della tre giorni non solo i prodotti provenienti da oltre 90 paesi ma anche le novità in tema di tecnologica e digitalizzazione a servizio dell’intera filiera, per dalla produzione alla distribuzione. Mercoledì 7 febbraio il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa inaugureranno lo stand del Piemonte. “Il Piemonte ortofrutticolo non può mancare a Berlino, occasione di promozione sul mercato globale della nostra frutta di qualità certificata. Siamo a fianco dei produttori anche per affrontare temi centrali come costi di produzione, effetti del cambiamento climatico, tutela dei prodotti made in Italy”, ha quindi sottolineato il presidente regionale Alberto Cirio.

Sanremo, Music for Change: Polizia di Stato Premia “Mediterraneo”

Sanremo, Music for Change: Polizia di Stato Premia “Mediterraneo”Milano, 6 feb. (askanews) – Music for Change: La polizia di Stato Premia “mediterraneo” sul palco di casa sanremo Consegnato oggi sul palco di Casa Sanremo il Premio “Poliziamoderna” nell’ambito del concorso “Music for Change”, giunto alla 14^ edizione e organizzato dall’Associazione “Musica contro le mafie”, legata a Libera di don Ciotti.


A vincere il premio assegnato dal 2019 dalla Polizia di Stato a uno dei brani partecipanti al concorso, la canzone “Mediterraneo” cantata dall’artista Babele, con la seguente motivazione: “I riferimenti all’Odissea e a Itaca rimandano al Mar Mediterraneo come una casa comune a tutti i popoli. Un salto nel tempo che riconduce a quel che accade oggi, il tema della migrazione dei popoli, nel mare di casa nostra, dove ‘Nessuno è davvero qualcuno’. La scrittura della strofa si rivela preziosa. Grazie al suo ritmo di carattere ondeggiante si lega perfettamente al significato del testo, rendendo il brano affascinante”. La collaborazione tra Poliziamoderna e Music for change nasce nel 2019 e il premio assegnato agli artisti, oltre ad una targa con incisa la motivazione, consiste nella pubblicazione sulla prossima storia del Commissario Mascherpa, graphic novel della Polizia di Stato curata ed edita da Poliziamoderna, dove l’autore apparirà nelle tavole del fumetto, in cui sarà inserito anche un QR code collegandosi al quale sarà possibile ascoltare il brano premiato.

Cia: stop regolamento Ue su fitofarmaci evita disastro agricoltura

Cia: stop regolamento Ue su fitofarmaci evita disastro agricolturaRoma, 6 feb. (askanews) – Finalmente arriva lo stop decisivo al regolamento Ue sui fitofarmaci, che avrebbe falcidiato le produzioni agricole, mettendo a rischio non solo la sopravvivenza delle aziende del settore, ma anche la sicurezza alimentare dei cittadini europei. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, commenta positivamente la notizia del ritiro della proposta di regolamento SUR annunciata dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.


“Ci siamo battuti fin da subito per sostenere l’impraticabilità di un taglio netto del 50% dei fitofarmaci al 2030 senza valide alternative e con la crisi climatica in atto – spiega Fini – Alla fine il passo indietro è giunto, ora chiediamo all’Europa di promuovere davvero una politica graduale, realista e gestibile per giungere ai target green, riequilibrando le esigenze produttive agricole con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppando la difesa integrata e investendo di più su ricerca e innovazione”. A questo proposito, aggiunge il presidente Cia, “confidiamo che domani la plenaria del Parlamento Ue dia un altro segnale importante di ascolto agli agricoltori, votando a favore del dossier sulle NGTs, uno strumento essenziale per ottenere colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici”.


Più in generale, “auspichiamo – conclude Fini – che l’annuncio di oggi di Von der Leyen detti la linea per un nuovo approccio da parte della Commissione Ue, iniziando sul serio quel dialogo strategico tanto annunciato, perché ormai è chiaro a tutti che nuove leggi e normative non possono prescindere da un lavoro condiviso con mondo agricolo e rappresentanza”.

I giudici di Milano: illegittima la trascrizione della doppia maternità nell’atto di nascita

I giudici di Milano: illegittima la trascrizione della doppia maternità nell’atto di nascitaMilano, 6 feb. (askanews) – E’ “illegittima l’iscrizione sul Registro degli atti di nascita della doppia maternità del bambino” nato all’estero con la procedura della fecondazione assistita come figlio di una coppia di donne. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Milano accogliendo il reclamo presentato dalla procura contro la decisione adottata a giugno scorso dal Tribunale che aveva giudicato valido il riconoscimento della doppia maternità dei figli nati all’estero sull’anagrafe del Comune di Milano. Secondo i giudici milanesi, “resta fermo il riconoscimento del figlio da parte della madre partoriente”, mentre “la donna non partoriente – che possieda i requisiti necessari – ha accesso alla procedura di adozione” ma solo “in casi particolari”.


La materia è delicata ed è per questo che la Corte d’Appello di Milano, “richiede l’intervento del legislatore, unico soggetto capace di operare un articolato disegno normativo idoneo a declinare in modo corretto i diritti dei soggetti coinvolti nella vicenda procreativa umana medicalmente assistita, realizzando il bilanciamento di diritti di rango costituzionale che non devono venire a trovarsi in conflitto tra loro, ivi inclusi quelli del nascituro, soggetto capace di diritti, nel suo essere e nel suo divenire”.

Antartide, al via la missione invernale presso la base Concordia

Antartide, al via la missione invernale presso la base ConcordiaRoma, 6 feb. (askanews) – È appena iniziata presso la base italo-francese Concordia sul plateau antartico, a oltre 3mila metri di altezza e a 1.200 chilometri dalla costa, la 20a campagna invernale del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e gestito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per il coordinamento scientifico, dall’Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche e dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS per la gestione tecnica e scientifica della sua nave da ricerca Laura Bassi.


A trascorrere nove mesi a Concordia in completo isolamento per via della temperatura, che durante l’inverno australe può raggiungere anche i -80 gradi, – informa una nita – sarà un team selezionato di 13 ‘invernanti’: 6 del PNRA, 6 dell’Istituto polare francese Paul Emile Victor (Ipev) e un medico dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). La squadra porterà avanti attività legate a 29 progetti italo-francesi di climatologia, glaciologia, fisica e chimica dell’atmosfera e biomedicina, realizzando anche attività di manutenzione della stazione. Mentre a Concordia si apre la stagione invernale, chiude, a Baia Terra Nova, la stazione costiera Mario Zucchelli, che riaprirà il prossimo ottobre con l’arrivo del contingente della nuova spedizione estiva. La 39a campagna estiva ha coinvolto, tra le basi Mario Zucchelli, Concordia e la nave Laura Bassi, 130 tra ricercatori e tecnici impegnati in 31 progetti di ricerca su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia. I dati raccolti saranno elaborati e analizzati nei laboratori di diversi enti di ricerca e università italiane.


La spedizione è stata supportata anche dalle Forze Armate che hanno partecipato con 16 esperti militari di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri, impegnati ad affiancare sul campo i ricercatori. Le attività della 39a campagna estiva proseguono fino a marzo sulla Laura Bassi, che nel Mare di Ross sta portando avanti tre progetti di ricerca sullo studio delle dinamiche fisiche e biogeochimiche di specifiche aree antartiche. La chiusura della spedizione estiva presso le basi coincide anche con la conclusione della 3a campagna di perforazione del progetto internazionale Beyond EPICA-Oldest Ice, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr al quale partecipano per l’Italia anche l’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Enea, che gestisce le attività logistiche insieme all’Ipev. Il progetto mira a tornare indietro nel tempo di 1,5 milioni di anni per ricostruire le temperature del passato e le concentrazioni di gas serra, attraverso l’analisi di una carota di ghiaccio estratta dalle profondità della calotta glaciale. Alla fine di questa stagione di perforazione il team ha raggiunto una profondità di 1836,18 metri, mentre sono stati processati 1367 metri di carote di ghiaccio, inviate alla Stazione Mario Zucchelli per raggiungere l’Europa.


“Nel corso di questa 39a campagna estiva abbiamo visto in azione 31 progetti di ricerca dai quali ci aspettiamo di ricavare rilevanti dati scientifici nel campo delle scienze dell’atmosfera, della geologia, paleoclimatologia, biologia, oceanografia e astronomia”, afferma Carlo Barbante, direttore dell’Istituto di scienze polari del Cnr. “Continueremo a ricevere dati dai sistemi di acquisizione automatici, dagli osservatori permanenti e dalla nave Laura Bassi, che lascerà la zona antartica solo a inizio marzo. Uno sforzo importante che ha messo in luce come l’azione coordinata di università ed enti di ricerca supportata dalla logistica possa produrre scienza ad altissimo livello”. “Anche quest’anno tutti gli obiettivi programmati sono stati raggiunti, grazie al supporto del personale tecnico e scientifico che ha operato in Antartide, ma anche grazie al contribuito di quanti hanno lavorato dall’Italia pianificando le diverse attività e garantendo tutti gli approvvigionamenti necessari”, commenta Elena Campana, responsabile dell’Unità Tecnica Antartide dell’Enea.

De Luca: foto con Sallusti? Mi sono accontentato, meglio Bellucci…

De Luca: foto con Sallusti? Mi sono accontentato, meglio Bellucci…Napoli, 6 feb. (askanews) – “Certo, se fosse stata Monica Bellucci sarebbe andata meglio… Però mi sono dovuto accontentare di Sallusti”. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, commenta così la foto con Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti scattata in un ristorante di Milano la scorsa domenica e pubblicata su siti e giornali.


Il governatore campano minimizza il “clamore” nato dopo la diffusione dello scatto fotografico e spiega ai giornalisti: “Ci siamo trovati lì per caso”. “Noi – ha aggiunto a margine di una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia – stavamo lì per mangiare bene e, siccome i milanesi sono abituati a mangiare bene, dove sono andati? In un ristorante gestito da napoletani e da campani…”. De Luca ha poi proseguito: “Sallusti ha detto: ‘non vorremmo mettere in difficoltà il presidente’. Mettere in difficoltà me? Ma fai tutte le foto che vuoi, ma che me ne frega… Che devo chiedere il permesso per fare le foto? Certo se fosse stata Monica Bellucci sarebbe andata meglio… Però mi sono dovuto accontentare di Sallusti”, ha concluso.

Oltre la metà degli italiani che usano l’AI ne presenta il lavoro come proprio

Oltre la metà degli italiani che usano l’AI ne presenta il lavoro come proprioRoma, 6 feb. (askanews) – In un’era in cui la tecnologia sta guidando il cambiamento, l’indagine “Le promesse e le insidie dell’intelligenza artificiale sul lavoro” condotta da Salesforce, l’AI CRM numero uno al mondo, rivela un’affascinante dualità nell’adozione dell’intelligenza artificiale generativa tra i lavoratori italiani. Il fascino di questa nuova tecnologia, sottolinea una nota, ha avvolto il mondo del lavoro, portando con sé sfide etiche e culturali.


Adozione dell’AI: spicca la differenza tra generazioni Il 17% dei lavoratori italiani sta già sperimentando questa innovazione sul luogo di lavoro e il 32% prevede di integrare presto l’AI nelle proprie attività. La scoperta più sorprendente? Ben la metà (54%) presenta il lavoro dell’AI come proprio, una tendenza che è particolarmente evidente tra le generazioni più giovani della Gen Z, con quattro su cinque (79%) che scelgono questa “scorciatoia”, e tra i Millennial, di cui tre su cinque (63%) seguono la stessa strada. I Baby Boomer, al contrario, si mostrano notevolmente più cauti, con solo uno su quattro (24%) che rivendica il lavoro dell’intelligenza artificiale come proprio. Niente divieti assoluti, ma mancanza di policy condivise in tema di AI: ma la sorpresa più grande arriva dalle politiche aziendali: il 42% dei lavoratori italiani dichiara di non avere ricevuto linee guida aziendali chiare sull’utilizzo dell’AI. Un vuoto normativo che solleva questioni importanti, soprattutto considerando il 49% dei lavoratori italiani utilizza l’intelligenza artificiale generativa senza l’approvazione formale dei propri datori di lavoro.


Dall’indagine emerge infatti che questi problemi non derivano tanto da policy rigorose o divieti assoluti sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, piuttosto dalla mancanza di policy condivise a riguardo. Sebbene le aziende italiane risultino più strutturate rispetto ad altri paesi sulle linee di condotta dei propri dipendenti, manca ancora un’opinione forte sull’utilizzo dell’AI a lavoro. L’85% dei lavoratori italiani intervistati afferma che la propria azienda non abbia ancora politiche chiaramente definite circa l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa e il 42% evidenzia che non ce ne siano affatto. Ostacoli e mancanza di formazione: le sfide dell’AI generativa in Italia. L’84% dei lavoratori intervistati riconosce nelle aziende italiane che ci siano ostacoli per un utilizzo consapevole dell’AI generativa per fini professionali. A livello globale, il 70% dei lavoratori non ha ancora ricevuto una formazione completa sull’utilizzo etico e sicuro degli strumenti di intelligenza artificiale generativa. In Italia, solo il 23% sostiene di aver ricevuto una formazione adeguata.


Ma con il 32% dei lavoratori italiani che prevede di integrare presto l’AI nelle proprie attività, è chiaro che la diffusione di questa tecnologia sarà inevitabile. Per sfruttarne appieno il potenziale, investire nella formazione dei dipendenti è cruciale, permettendo loro di affrontare i rischi e di abbracciare le opportunità che l’IA offre al percorso professionale. “I lavoratori italiani non solo abbracciano l’intelligenza artificiale generativa senza il benestare formale delle loro aziende, ma lo fanno con la consapevolezza che l’utilizzo etico di questa tecnologia richiede programmi ufficialmente approvati”, commenta Vanessa Fortarezza, Country Leader di Salesforce per l’Italia. “Le aziende del nostro Paese dovrebbero quindi investire in strumenti di intelligenza artificiale generativa sicuri, etici e affidabili, perché i loro dipendenti sentono la necessità di dover restare al passo con i tempi ricevendo un’adeguata formazione che promuova la loro crescita professionale e la fiducia all’interno dell’azienda stessa”.


Questi dati non solo svelano un affascinante dietro le quinte dell’adozione dell’AI, ma sollevano interrogativi importanti su come le aziende stanno affrontando questa rivoluzione silenziosa nel mondo del lavoro. La chiarezza delle politiche aziendali, la formazione etica e la consapevolezza saranno chiavi per guidare la forza lavoro verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale generativa sia un alleato, non un misterioso compagno di lavoro.

Roma, Gualtieri presenta replica statua colossale di Costantino

Roma, Gualtieri presenta replica statua colossale di CostantinoRoma, 6 feb. (askanews) – Arriva in Campidoglio, nei giardini di villa Caffarelli, la replica della statua colossale di Costantino (IV secolo d.C.), presentata al pubblico dal sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, dal sovrintendente Claudio Parisi Presicce, dal componente del Comitato di indirizzo di Fondazione Prada Salvatore Settis, che ha finanziato la ricostruzione, e da Adam Lowe, della Factum Foundation for Digital Technology in Preservation che l’ha eseguita.


“Questa ricostruzione contribuisce a farci comprendere meglio il passato e quindi a capire meglio chi siamo – ha spiegato Gualtieri -. A Roma stiamo cercando di recuperare le dimensioni dell’antichità e la nostra conoscenza e percezione dei capolavori del passato, di cui conserviamo tracce e frammenti. Lo abbiamo fatto poco tempo fa con il Museo della Forma Urbis, lo facciamo andando in profondità con gli scavi della Metropolitana, lo facciamo attraverso l’anastilosi della Basilica Ulpia e adesso rendendo fruibile da tutti questa statua colossale, sia per essere ammirata in se, sia per essere una porta di accesso a quello scrigno di tesori che è il Colle Capitolino e che sono i Musei Capitolini”. Tra le opere più importanti dell’antichità, con i suoi 13 metri circa di altezza, la statua colossale di Costantino è uno degli esempi più significativi della scultura romana tardo-antica. Dell’intera statua, riscoperta nel XV secolo presso la Basilica di Massenzio, oggi rimangono solo pochi monumentali frammenti marmorei, ospitati nel cortile di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini: testa, braccio destro, polso, mano destra, ginocchio destro, stinco destro, piede destro, piede sinistro. Da oggi nel giardino di Villa Caffarelli è possibile ammirare, in tutta la sua imponenza, la sua ricostruzione 1:1, risultato della collaborazione tra la Sovrintendenza capitolina, Fondazione Prada e Factum Foundation for Digital Technology in Preservation con la supervisione scientifica di Claudio Parisi Presicce, sovrintendente capitolino ai Beni Culturali.


Resina e poliuretano, insieme a polvere di marmo, foglia d’oro e gesso, sono stati scelti come materiali per rendere le superfici materiche del marmo e del bronzo, mentre per la struttura interna (originariamente forse composta di mattoni, legno e barre di metallo) è stato impiegato un supporto in alluminio facilmente assemblabile e rimovibile. Il Giardino di Villa Caffarelli, dove è stata collocata la riproduzione del Colosso di Costantino, insiste in parte sull’area occupata dal Tempio di Giove Ottimo Massimo, che un tempo ospitava la statua di Giove, la stessa forse da cui il Colosso fu ricavato o che comunque ne costituisce il modello di derivazione. I resti del tempio sono oggi visibili all’interno dell’Esedra di Marco Aurelio.


I nove frammenti in marmo pario, attualmente conservati presso i Musei Capitolini, sono stati rinvenuti nel 1486 all’interno dell’abside di un edificio che al tempo si riteneva il Tempio della Pace di Vespasiano, e che solo agli inizi dell’Ottocento sarà correttamente identificato con la Basilica di Massenzio lungo la Via Sacra. Si pensava che appartenessero a una statua dell’imperatore Commodo e, data la loro eccezionale importanza, furono allestiti nel Palazzo dei Conservatori durante i lavori di ristrutturazione dello stesso eseguiti su progetto di Michelangelo tra il 1567 e il 1569. I frammenti sono stati identificati come ritratto colossale dell’imperatore Costantino solo alla fine dell’Ottocento. Un decimo frammento, parte del torace, rinvenuto nel 1951, è in procinto di essere trasferito dal Parco Archeologico del Colosseo nel cortile del Palazzo dei Conservatori, accanto agli altri frammenti.


Lo studio archeologico dei frammenti ha permesso di ipotizzare che il Colosso fosse seduto e che fosse realizzato come acrolito, ovvero con le parti nude in marmo bianco e il panneggio in metallo o in stucco dorato. Secondo uno schema iconografico tipico del tempo, che assimilava l’imperatore alla divinità, Costantino è rappresentato come Giove con la parte superiore del corpo scoperta e il mantello adagiato sulla spalla; il braccio destro che impugna lo scettro ad asta lunga e la mano sinistra che sorregge il globo. A fine marzo 2022 un team della Factum Foundation ha trascorso tre giorni nel cortile dei Musei Capitolini per scansionare i frammenti presenti con la tecnica della fotogrammetria. Ogni frammento è stato modellato in 3D e posizionato sul corpo digitale della statua creata utilizzando come esempio iconografico altre statue di culto di età imperiale in pose simili, tra cui la colossale statua di Giove (I secolo d.C.) conservata al Museo statale Ermitage di San Pietroburgo, probabilmente ispirata allo Zeus di Olimpia ad opera di Fidia e la grande copia in gesso della statua dell’imperatore Claudio, ritratto come Giove, allestita al Museo dell’Ara Pacis. Il risultato finale permette di ammirare, in una magnifica illusione, il Colosso nel suo complesso, in cui si distinguono visivamente le “ricuciture” tra le parti rimaterializzate e le copie dei frammenti originali presenti nel cortile di Palazzo dei Conservatori.