Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Bce, Lane: eurozona debole ma non c’è nulla che indichi recessione

Bce, Lane: eurozona debole ma non c’è nulla che indichi recessioneRoma, 18 dic. (askanews) – L’economia nell’area euro è debole ma non è sull’orlo della recessione economica, secondo il capo economista della Bce, Philip Lane. “Penso che (ne) siamo piuttosto lontani. Il quadro è sfumato, non c’è la crescita solida degli Stati Uniti ma non c’è nulla che indichi in Europa che ci stiamo muovendo verso la recessione”, ha detto durante una teleconferenza organizzata da Market News International.


“Ovviamente se ci sono nuovi shock dovremmo valutarli. Ma in termini di dinamiche interne – ha aggiunto – penso che, con l’allentamento monetario e il ritardo con cui agisce, la prospettiva sia di una ripresa molto modesta, ma lontana dalle dinamiche di recessione”. (fonte immagine: ECB 2024).

Inflazione Eurozona a novembre sale al 2,2% dal 2,0% di ottobre

Inflazione Eurozona a novembre sale al 2,2% dal 2,0% di ottobreBruxelles, 18 dic. (askanews) – Secondo i dati pubblicati oggi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, il tasso di inflazione annuale nell’Eurozona è stato del 2,2% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2,0% di ottobre, ma più basso rispetto al 2,3% delle stime rapide che Eurostat aveva pubblicato il 29 novembre scorso. Nel novembre 2023, il tasso d’inflazione era stato del 2,4%.


Nell’intera Unione europea, l’inflazione annuale è stata del 2,5% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2,3% di ottobre. Un anno prima, il tasso era stato del 3,1%. I tassi annuali d’inflazione più bassi sono stati registrati in Irlanda (0,5%), Lituania e Lussemburgo (entrambi 1,1%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (5,4%), Belgio (4,8%) e Croazia (4,0%). Rispetto a ottobre 2024, l’inflazione annuale è diminuita in quattro Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in venti.


A novembre 2024, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è derivato dai servizi (+1,74 punti percentuali), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,53 punti), beni industriali non energetici (+0,17 punti) ed energia (-0,19 punti).

Un operaio muore schiacciato da una ralla nel porto di Genova

Un operaio muore schiacciato da una ralla nel porto di GenovaGenova, 18 dic. (askanews) – Incidente mortale sul lavoro la notte scorsa nel porto di Genova. Per cause ancora da accertare, il conducente di una ralla avrebbe improvvisamente sterzato e colpito con violenza un altro mezzo operativo all’interno del terminal Psa di Pra’.


Nello schianto ha perso la vita un lavoratore di 52 anni della Compagnia Unica ed è rimasto gravemente ferito un collega che stava conducendo la ralla. Sul posto sono intervenuti i soccorritori ma per il 52enne non c’è stato nulla da fare. A seguito del grave incidente i sindacati hanno proclamato uno sciopero immediato. Cgil, Cisl e Uil di Genova e della Liguria “condannano – si legge in una nota – l’ennesima tragedia sul lavoro che tocca oggi un territorio già martoriato da 20 morti nei primi dieci mesi del 2024”. “Questa volta – prosegue la nota dei sindacati – è accaduto a Genova in porto, al terminal Psa Gp, dove questa notte ha perso la vita un uomo di 52 anni investito da una ralla mentre un altro, infortunato,áè stato portato al San Martino di Genova. In questi momenti concitati, in cui la comunità del lavoro è sconvolta da una tragedia di questa portata, sono state proclamate 24 ore di sciopero dalle categorie dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Nell’attesa di conoscere la dinamica dell’incidente ci interroghiamo sulle falle delásistema di sicurezza portuale che ha coinvolto due lavoratori”.


“Sul tema della sicurezza sul lavoro – concludono il segretario della Cgil Genova Igor Magni, il segretario della Cgil Liguria Maurizio Calà, il segretario della Cisl Liguria Luca Maestripieri, il responsabile della Ast Cisl Genova Marco Granara ed il commissario straordinario della Uil Liguria Emanuele Ronzoni – occorre rimettersi al tavolo istituzionale per individuare le azioni ulteriori da mettere in campo per garantire la sicurezza in ambito portuale, per evitare infortuni in un settore delicato attraversato da molteplici dinamiche. Inoltre, per Cgil Cisl e Uil occorre superare il commissariamento dello scalo genovese e procedere subito con la nomina di un nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che garantisca governo e sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori del porto”.

L’inflazione nell’Eurozona a novembre sale al 2,2% dal 2,0% di ottobre

L’inflazione nell’Eurozona a novembre sale al 2,2% dal 2,0% di ottobreBruxelles, 18 dic. (askanews) – Secondo i dati pubblicati oggi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, il tasso di inflazione annuale nell’Eurozona è stato del 2,2% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2,0% di ottobre, ma più basso rispetto al 2,3% delle stime rapide che Eurostat aveva pubblicato il 29 novembre scorso. Nel novembre 2023, il tasso d’inflazione era stato del 2,4%.


Nell’intera Unione europea, l’inflazione annuale è stata del 2,5% a novembre 2024, in aumento rispetto al 2,3% di ottobre. Un anno prima, il tasso era stato del 3,1%. I tassi annuali d’inflazione più bassi sono stati registrati in Irlanda (0,5%), Lituania e Lussemburgo (entrambi 1,1%). I tassi annuali più alti sono stati registrati in Romania (5,4%), Belgio (4,8%) e Croazia (4,0%). Rispetto a ottobre 2024, l’inflazione annuale è diminuita in quattro Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in venti.


A novembre 2024, il contributo più elevato al tasso di inflazione annuale dell’area dell’euro è derivato dai servizi (+1,74 punti percentuali), seguiti da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,53 punti), beni industriali non energetici (+0,17 punti) ed energia (-0,19 punti).

Ue, rapporti su squilibri macroeconomici per Italia altri 8 Paesi

Ue, rapporti su squilibri macroeconomici per Italia altri 8 PaesiRoma, 18 dic. (askanews) – La commissione europea procederà a stilare relazioni per nove paesi, tra cui l’Italia, su cui lo scorso anno erano state identificate situazioni di squilibrio o di eccessivo squilibrio macroeconomico, che potrebbero avere ricadute sull’economia.


La procedura è stata annunciata tra le ulteriori misure che Bruxelles sta portando avanti nell’ambito del “semestre europeo”, in particolare con l’Alert Mechanism Report che serve appunto a identificare squilibri macroeconomici. Oltre all’Italia rapporti specifici verranno stilati su Cipro, Germania, Grecia, Ungheria, Olanda, Romania, Slovacchia e Svezia. Inoltre l’analisi di quest’anno ha identificato anche nuovi squilibri in Estonia, secondo quanto recita un comunicato.

L’Ue farà una relazione sugli squilibri macroeconomici sull’Italia e altri 8 Paesi

L’Ue farà una relazione sugli squilibri macroeconomici sull’Italia e altri 8 PaesiRoma, 18 dic. (askanews) – La commissione europea procederà a stilare relazioni per nove paesi, tra cui l’Italia, su cui lo scorso anno erano state identificate situazioni di squilibrio o di eccessivo squilibrio macroeconomico, che potrebbero avere ricadute sull’economia.


La procedura è stata annunciata tra le ulteriori misure che Bruxelles sta portando avanti nell’ambito del “semestre europeo”, in particolare con l’Alert Mechanism Report che serve appunto a identificare squilibri macroeconomici. Oltre all’Italia rapporti specifici verranno stilati su Cipro, Germania, Grecia, Ungheria, Olanda, Romania, Slovacchia e Svezia. Inoltre l’analisi di quest’anno ha identificato anche nuovi squilibri in Estonia, secondo quanto recita un comunicato.

Romanzo Italiano, a Brescia mostra fotografica di Carlisi e Cito

Romanzo Italiano, a Brescia mostra fotografica di Carlisi e CitoRoma, 18 dic. (askanews) – Si svolgerà dal 21 dicembre 2024 al 19 gennaio 2025 con il patrocinio del Comune di Brescia nello Spazio espositivo del MO.CA Centro per le nuove culture del Palazzo Martinengo Colleoni di Brescia la mostra “Romanzo italiano” con le opere fotografiche di Franco Carlisi e Francesco Cito.


L’esposizione, curata da Giusy Tigano e organizzata dall’agenzia fotografica milanese GT Art Photo Agency in collaborazione con SMI Group (S.M.I Technologies and Consulting, Younified, Wyl e SM Innovation Polska), presenta 120 fotografie in bianco e nero di due dei fotografi italiani di maggior rilievo a livello internazionale, i quali si confrontano e lasciano che le loro opere dialoghino tra loro, creando una narrazione condivisa sul tema del matrimonio. Le immagini di Carlisi e Cito ci offrono un racconto visivo profondo e originale, un romanzo per immagini che sfida la fotografia matrimoniale tradizionale, distaccandosi dagli stereotipi di stile e linguaggio. La loro esplorazione visionaria, narrando con toni poetici, ironici e disincantati le emozioni e i molteplici aspetti relazionali e sociali del matrimonio, si distingue per un approccio in netta controtendenza rispetto alle rappresentazioni più convenzionali del rito nuziale.


Le fotografie di Franco Carlisi sono una selezione del più ampio progetto “Il Valzer di un giorno”, vincitore del Premio Bastianelli nel 2011 e del Premio Pisa nel 2013. Il lavoro si concentra sulle nozze in una Sicilia nascosta, lontano dalle convenzioni, catturando l’essenza di un momento che si svolge oltre la rappresentazione scenica del matrimonio. Le immagini, dal grande impatto visivo e quasi barocche nella loro intensità, raccontano scene in cui il tempo rimane in sospensione per cogliere dettagli intensi e spontanei, come un abbraccio, uno sguardo, la lacrima di una sposa o la commozione di un genitore. Andrea Camilleri, nell’introduzione al libro Il Valzer di un giorno, sottolinea come Franco Carlisi sia capace di trasformare la fotografia matrimoniale da un’evanescenza romantica a una rappresentazione vivida e carnale: “L’occhio di Franco Carlisi coglie continuamente dei ‘fuori campo’ e ce li restituisce, direi proprio da narratore, con straordinaria vivezza e intensità. Le foto matrimoniali di solito anelano all’evanescenza, alla leggerezza, alla purezza, alla solennità. Invece, attraverso lo sguardo di Carlisi, tutto diventa carnale, vissuto forte, reale, senza mezze tinte”. La selezione fotografica di Francesco Cito proviene dal progetto “Matrimoni Napoletani” (o “Neapolitan Wedding”), vincitore del prestigioso World Press Photo nel 1995 (categoria “Day in the Life”, 3° premio). Anche in questo caso, l’autore abbandona la monotonia della fotografia matrimoniale convenzionale per creare un linguaggio visivo nuovo, fortemente autoriale, che esplora le dinamiche sociali del matrimonio con occhio critico e riflessivo. L’approccio di Cito scompone il matrimonio tradizionale, come scritto da Michele Smargiassi nell’introduzione al libro Neapolitan Weddings, analizzando con precisione il meccanismo socio-antropologico di questo rito: “Sposarsi qui non è solo folclore ed esibizione. Non è solo un giorno speciale… Tutto il contrario, è la sospensione dell’ordinario, il trasferimento momentaneo ma radicale di un’intera comunità parentale, amicale, sociale in un’altra dimensione, senza più alcun rapporto con l’esistenza ordinaria di tutti. Cito affronta una ‘struttura’ possente, coerente, collaudata, funzionante: il moderno matrimonio foto-genico nella sua fenomenologia più completa e pura. E la de-struttura per comprenderla e smontarla con cura”.


Come per l’esposizione a Roma, la mostra a Brescia è resa possibile grazie alla collaborazione di SMI Group, che rinnova il suo impegno a favore dell’arte e della cultura: “Per le aziende del gruppo SMI, coltivare una passione significa imparare ad ascoltarsi, a rispettare sé stessi e gli altri, a rispettare l’arte. Eventi come il progetto espositivo Romanzo Italiano che, dopo essere stato presentato a Roma a Palazzo Brancaccio, arriva a Brescia in una sede altrettanto prestigiosa, rappresentano un’opportunità di incontro tra la passione e la magia delle opere degli artisti”, afferma il Ceo Cesare Pizzuto.

Partecipazioni statali pilastro dell’economia italiana: valgono 15,4% Pil

Partecipazioni statali pilastro dell’economia italiana: valgono 15,4% PilRoma, 18 dic. (askanews) – Le 43 Società industriali e di servizi controllate dallo Stato, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, contribuiscono grandemente all’economia nazionale, rappresentando il 15,4%del Pil Italiano. Il loro fatturato complessivo è stato di 328,4 miliardi; gli utili si attestano su 14,7 miliardi; i debiti ammontano a 211,4 miliardi, in diminuzione di 1,6 miliardi (-0,79%); i dipendenti crescono sino a 483.053. E’ quanto evidenzia la sesta edizione del “Rapporto sui bilanci delle Società partecipate dallo Stato 2017-2023” realizzato dal Centro Studi CoMar, nel confronto tra fine 2023 e 2022; con le previsioni sul 2024 che confermano il ruolo da protagonista dello Stato, anche come promotore della duplice transizione, digitale ed ambientale Ecco le principali evidenze nella sintesi dello studio diffusa da Comar.


Nell’analisi, più in particolare, si mostra che: Ø il fatturato complessivo è stato di 328,4 miliardi di euro; in diminuzione di 139 miliardi (-29,8%) sui 467,6 miliardi del 2022, ma in aumento del 44,1%, più di 100 miliardi, sui 227,8 miliardi del 2017; Ø nelle classifiche per fatturato di tutte le Società Italiane industriali e di servizi, le Partecipate statali occupano i primi tre posti e sei dei primi venti;


Ø considerando la ripartizione del fatturato per singoli settori di attività nel 2023, il 76,3% è realizzato nell’energia, il 10,9% è ascrivibile alla meccanica, il 9,6% a trasporti e telecomunicazioni; quote di poco superiori all’1% per ict, editoria, sport e tempo libero e inferiori per servizi alla P.A. o ambiente e territorio; Ø il risultato di competenza ha registrato utili per 14,7 miliardi di euro, con un calo di 5,7 miliardi (-27,8%) sull’anno precedente, ma raddoppiando (+106,5%) sul 2019;


Ø il margine operativo netto è stato di 33,9 miliardi di euro, in discesa di 6,2 miliardi (-15,6%) sui 40,2 miliardi del 2022, ma in aumento sui 21,6 del 2017 (+57,5%); Ø l’andamento dei suddetti valori ha determinato il rapporto tra margine operativo netto e fatturato, che si attesta al 10,3%, in linea con la media del 10% dei sei anni precedenti; Ø i debiti finanziari, tra il 2022 ed il 2023, sono scesi da 213,1 miliardi di euro a 211,4 miliardi; un aumento di 81,4 miliardi sul 2017 (+62,5%);


Ø il rapporto tra debiti finanziari e fatturato si attesta sul 64,3%, quando era del 57% nel 2017; Ø riguardo agli Addetti, hanno raggiunto le 483mila Unità, un notevole incremento sui 457.648 del 2017; Ø il fatturato per dipendente è stato di 680mila euro. In merito alle classifiche delle singole aziende, ricordando la diversità dei settori di appartenenza: • le Società con il migliore rapporto “risultati su fatturato” sono Eur (36%), Terna (29,1%), Fibercop (28,1%), Snam (26,7%), Italgas (+25,5%); le peggiori, Stretto di Messina, Open Fiber, Ansaldo Energia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Giubileo 2025, Sogesid; • le Società con il migliore rapporto “mon su fatturato” sono, nell’ordine, Fibercop (53,5%), Terna (44,6%), Autostrade per l’Italia (44%), Italgas (43,2%), Snam (34,9%), Infratel (34,2%); meno bene: Stretto di Messina, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Valvitalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Ansaldo Energia, Open Fiber; • 6 Partecipate hanno sia mon che risultati in negativo: Ansaldo Energia, Ita Airways, Open Fiber, PSN-Polo Strategico Nazionale, Sogesid, Stretto di Messina; • i maggiori datori di lavoro sono, in sequenza: Poste, Ferrovie, Enel, Leonardo, Eni, Saipem; queste sei Società impiegano 387.454 Addetti, l’80% di tutte le Partecipate statali; • le Società con il migliore rapporto “fatturato per dipendente” risultano, nell’ordine: Gse, Fibercop, Eni, Eutalia, PSN-Polo Strategico Nazionale, Enel, Snam; le peggiori: Giubileo 2025, Infratel, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Sport e Salute, Stretto di Messina, Poste Italiane; • le Società con il migliore rapporto “debiti su fatturato” sono: IPZS, Sogei, Gse, Sogin, Rai, Saipem, Leonardo; meno bene: Giubileo 2025, Infratel, Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026, Stretto di Messina. L’analisi di CoMar ha valutato anche l’ANDAMENTO TENDENZIALE PER IL 2024, sulla base dei dati dei primi 9 mesi che 11 Società quotate hanno comunicato ai mercati, confrontandoli con quelli analoghi dei primi 9 mesi del 2023 (Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Italgas, Leonardo, Poste, Raiway, Saipem, Snam, Terna). Queste 11 Società rappresentano, da sole, il 73,5% del totale del fatturato e il 91,1% degli utili di tutte le Partecipate statali prese in esame e rappresentano, quindi, un campione più che significativo. Sette di queste, presentando i risultati al terzo trimestre, confermano le previsioni (guidance), già positive, mentre altre quattro le migliorano ulteriormente. Complessivamente, nel confronto settembre 2023 – settembre 2024: • il fatturato è passato da 179,6 miliardi di euro a 169,5; è, quindi, diminuito, in un anno, di 10,1 miliardi (-5,6%), con 14,4 miliardi persi solo da Enel (-17,1%) ed Eni (-3,7%), che non sono compensati dalla crescita registrata da altre sette Partecipate; all’opposto, Terna (+17,8%) e Leonardo (+17,6%); • l’utile, invece, cresce, seppur di poco, di 182 milioni di euro (+1,4%, da 13.251 a 13.433 milioni), con i migliori risultati per Saipem (+160,7%) e Leonardo ((+142,55); meno bene Eni (-46,8%) e Snam (-9,1%). Il peso delle Partecipate statali è rilevante anche in termini di PRESENZA IN BORSA: considerando anche il settore bancario, sono 13 le Società quotate, con Banca MPS, Enav, Enel, Eni, Fincantieri, Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam, STMicroelectronics, Terna. A queste 13 quotate, se ne aggiungono altre 6, per strumenti finanziari quotati, con Amco, Invitalia, Cdp, Ferrovie dello Stato Italiane, Rai, Sace. Al 10 dicembre 2024, le 13 quotate pubbliche capitalizzavano 219,4 miliardi di euro, il 27,7% dei 790,1 miliardi di tutta la Borsa Italiana. Per 4 di dette quotate, la percentuale di partecipazione dello Stato (considerando anche Cdp) è superiore al 50%: Enav (53,3%), Fincantieri (71,3%), Poste Italiane (64,3%), Raiway (65%). Le partecipazioni minori si hanno per Enel (23,6%), Terna (29,8%), Eni (30,4%), Leonardo (30,2%), Snam (31,4%). Come esercizio teorico, considerando la quota detenuta dallo Stato in ognuna delle 13 singole Partecipate quotate e la capitalizzazione di ciascuna di queste, sempre al 10 dicembre 2024, il valore complessivo delle azioni di proprietà pubblica risulta ammontare a 73,1 miliardi di euro. Negli ultimi tre anni, il PERIMETRO PUBBLICO è oggetto di profonda riconsiderazione. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine, deliberato dal Governo nel settembre scorso, ha ribadito quanto già espresso nella Nadef 2023: ridurre il rapporto debito/Pil dismettendo partecipazioni pubbliche, ma, in aggiunta, anche distribuendo dividendi straordinari. Le cessioni non comporteranno la perdita del controllo dello Stato (MPS, caso particolare), essendo finalizzate a migliorare la finanza pubblica, ad accrescere il flottante e la stabilità dei titoli (per le quotate), ad allargare la compagine sociale. Sono previste anche riorganizzazioni per favorire lo sviluppo delle Partecipate, in linea con le esigenze dei mercati. In parallelo, il Governo intende realizzare, in aggiunta a quei poteri speciali di controllo già detenuti, alcune acquisizioni, per assicurare un presidio in settori strategici. Solo considerando il periodo più recente, quali esempi del ridisegno: 1) acquisizione del 16% di NetCo, società risultante dal conferimento in FiberCop dell’infrastruttura di rete di Tim; 2) nella medesima prospettiva rientrano le trattative per l’acquisizione di Telecom Italia Sparkle; 3) il collocamento di un ulteriore 15% del capitale di Banca MPS, portando la partecipazione all’11,7%; 4) il soddisfacimento delle ultime condizioni perché si possa giungere, per l’inizio del 2025, al closing dell’operazione di concentrazione tra Ita Airways: e Deutsche Lufthansa; 5) la cessione del 2,8% del capitale di Eni; 6) l’autorizzazione all’alienazione di una quota di partecipazione di Poste Italiane; 7) la costituzione di Acque del Sud, cui sono state trasferite le funzioni del soppresso Eipli; 8) la costituzione di Autostrade dello Stato, cui sono trasferite le attività oggi attribuite ad Anas per le autostrade statali a pedaggio; 9) la costituzione dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, destinato ad operare come banca per lo sviluppo sostenibile attraverso lo sport e la cultura, trasformando in S.p.A. il precedente Istituto per il Credito Sportivo; 10) la soppressione dell’ente pubblico Enit – Agenzia nazionale del turismo e la costituzione di Enit S.p.A.

Vino, Lambrusco Doc: il 2024 si chiude con aggiornamento Disciplinari

Vino, Lambrusco Doc: il 2024 si chiude con aggiornamento DisciplinariMilano, 18 dic. (askanews) – Per il Lambrusco il 2024 si appresta a chiudersi con alcune importanti novità: sono stati infatti pubblicati in Gazzetta ufficiale, entrando così in vigore, i Disciplinari aggiornati delle Doc del Lambrusco con alcune modifiche minori e qualche novità di rilievo. Tra queste c’è l’introduzione della sottozona Monte Barello all’interno della Denominazione Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc per la produzione di vini frizzanti. La sottozona comprende un areale posizionato nella zona prevalentemente collinare che abbraccia il borgo di Castelvetro (Modena) e dovrà rispondere a specifici requisiti, tra cui una resa per ettaro più bassa, la raccolta a mano delle uve e l’uso di Lambrusco Grasparossa in purezza.


Altra novità riguarda il Lambrusco di Sorbara Doc, che a partire da ora potrà essere proposto anche in bianco nella versione Spumante. Un’aggiunta che rappresenta la naturale conclusione di un percorso avviato dai produttori, che già da diversi anni realizzavano questa tipologia di prodotto con ottime risposte da consumatori e addetti ai lavori. “Siamo felici di poter chiudere il 2024 con l’aggiornamento dei nostri Disciplinari” ha affermato Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, rimarcando che “si tratta di un percorso avviato da diversi anni volto a rispondere ad esigenze del territorio per far sì che i disciplinari valorizzino sempre più la qualità e le peculiarità delle nostre produzioni di eccellenza”. Importanti aggiornamenti anche nel Disciplinare del Reggiano Doc, con una modifica che non riguarda nello specifico il Lambrusco ma punta a dare risalto ad un’altra varietà molto tipica e rappresentativa del territorio. È stata infatti introdotta la tipologia “Fogarina” e aggiunta l’unità geografica Gualtieri. A complemento di queste novità, per tutte le Doc del Lambrusco sono state riviste “le sezioni dedicate a etichettatura e confezionamento con l’obiettivo di allineare i disciplinari e aggiornare aspetti quali la capacità delle bottiglie e le tipologie di chiusure ammesse”. I documenti aggiornati sono già on line sul sito del Consorzio.


Il Consorzio Tutela Lambrusco è dedicato alla tutela di sei Doc del Lambrusco: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc, Modena Doc, Reggiano Doc, Colli di Scandiano e di Canossa Doc. A queste si aggiungono altre due Denominazioni che comprendono vini differenti, Reno Doc e Castelfranco Emilia Igt. Le aziende associate sono ubicate nelle province di Modena e Reggio Emilia, dove quasi 10mila ettari sono coltivati a Lambrusco. Ogni anno vengono prodotte circa 40 milioni di bottiglie di Lambrusco Doc e oltre 100 milioni di bottiglie di Emilia Igt Lambrusco, queste ultime tutelate dal Consorzio Tutela Vini Emilia. Nel loro complesso, i vini prendono per il 60% la strada dell’export. Foto di Marco Parisi

Bce, Lane: meglio mantenere l’agilità nell’allentamento dei tassi

Bce, Lane: meglio mantenere l’agilità nell’allentamento dei tassiRoma, 18 dic. (askanews) – Alla Bce, nel procedere con l’allentamento monetario nell’attuale contesto di elevata incertezza “è prudente mantenere l’agilità” in cui le decisioni si prendono “volta per volta e senza vincolarsi ad alcun particolare percorso dei tassi di interesse”. Lo afferma il capo economista dell’istituzione di Francoforte, Philip Lane nel suo intervento iniziale durante un evento in diretta con Market News International.


Infatti, l’allentamento monetario “potrebbe procedere più lentamente rispetto ai tagli dei tassi di interesse previsti nelle stime di dicembre, nell’eventualità di shock al rialzo sulle prospettive di inflazione o sullo slancio dell’economia. Analogamente – ha spiegato – nel caso di shock al ribasso sull’inflazione o sull’economia l’accomodamento monetario può procedere più rapidamente”. (fonte immagine: ECB 2024).