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Piantedosi, Schlein: Meloni venga in Parlamento a spiegare

Piantedosi, Schlein: Meloni venga in Parlamento a spiegareRoma, 7 mar. (askanews) – Il Pd si augura che Giorgia Meloni riferisca in aula alla Camera sul naufragio di Cutro e comunque “non mancheranno occasioni per fare luce”, a cominciare dal “‘question time’ della presidente del Consiglio. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti alla Camera. Peraltro, ha aggiunto, “sarebbe utile capire anche dal ministro Salvini cosa pensa di questa vicenda, perché la Guardia costiera fa capo al suo ministero”.
“Noi – ha sottolineato – non faremo un passo indietro su questo. Le vittime di quella strage, i loro familiari, ma anche tutte le persone che a Crotone sono intervenute per salvare vite meritano una risposta. Speriamo che presto Giorgia Meloni torni in quest’aula. Presto ci sarà il ‘question time’ della Pd, non mancherà occasione per fare luce su quello che è successo”.

Rdc, Schlein: Meloni non usi Cdm a Cutro per riformarlo

Rdc, Schlein: Meloni non usi Cdm a Cutro per riformarloRoma, 7 mar. (askanews) – Il governo deve evitare di approvare la riforma del reddito di cittadinanza proprio nel consiglio dei ministri che si terrà a Cutro. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando con i giornalisti alla Camera: “Dopo il silenzio e l’assenza (sul naufragio dei migranti, ndr) Giorgia Meloni decide di svolgere a Cutro un consiglio dei ministri, giovedì”.
“Voglio sperare – ha proseguito – che il governo non abbia in testa di portare a questo consiglio dei ministri a Cutro la riforma del reddito di cittadinanza, ignorando il fatto che si tratta di una delle province con le maggiori criticità relative ai redditi, ai consumi, con gli indicatori più bassi di qualità della vita. Un’ulteriore sberla alle fasce più povere proprio in un luogo dove la povertà è più diffusa. Non sarebbe tollerabile”.

Piantedosi, Schlein: occasione sprecata, non risponde a domande

Piantedosi, Schlein: occasione sprecata, non risponde a domandeRoma, 7 mar. (askanews) – L’informativa del ministro Matteo Piantedosi alla Camera è “un’occasione sprecata”, perché non è stata data risposta ad “alcune domande molto precise”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando alla Camera con i giornalisti: “Anche oggi un’occasione sprecata per rispondere ad alcune domande molto precise che abbiamo fatto: chi ha deciso che intervenisse la Guardia di finanza anziché la Guardia costiera?”.
“E soprattutto – ha aggiunto – non si capisce perché, secondo la ricostruzione del ministro, per due occasioni durante quella notte mezzi della Guardia di finanza sono usciti per cercare questa barca e sono tornati indietro per le condizioni avverse del mare. Allora non si capisce perché la barca avrebbe dovuto reggere condizioni che nemmeno le imbarcazioni della Guardia di finanza erano in grado di reggere”.
(segue)

Malagrotta, stanziati fondi per messa in sicurezza

Malagrotta, stanziati fondi per messa in sicurezzaRoma, 7 mar. (askanews) – “Il Consiglio dei Ministri con Decreto Legge del 24 febbraio 2023 n. 13 all’articolo 52 comma 2 ha disposto il finanziamento per la messa in sicurezza della discarica di Roma “Malagrotta”. Il Commissario unico di Governo Gen. Vadalà a cui è stato affidato l’incarico, nel febbraio 2022, di adeguamento alla normativa del sito di discarica in pre-contenzioso europeo può ora avviare le procedure di affidamento delle opere e attuare immediatamente il cronoprogramma delle attività”.
Lo ha reso noto il Commissario Unico per la bonifica delle discariche precisando come lo stanziamento “mira a porre nelle condizioni attuative il Commissario e la “task force dell’Arma dei Carabinieri”, al fine di superare il precontenzioso europeo, evitando una notevole sanzione pecuniaria e soprattutto, è dirimente per rendere operativo l’avvio delle lavorazioni della messa in sicurezza delle aree della grande discarica di Roma”.
Il finanziamento previsto di 250milioni di euro stanziati in favore del Commissario prevede un erogazione distribuita negli anni, di euro 5.000.000 nell’anno 2023, di euro 55.000.000 nell’anno 2024, di euro 100.000.000 nell’anno 2025, di euro 65.000.000 nell’anno 2026 e di euro 25.000.000 nell’anno 2027″ (ex.DL 24.02.2023 n. 52 art. 13 comma 2).
Queste somme permetteranno l’avvio delle due distinte procedure di appalto, i cui progetti sono stati definiti nei mesi precedenti tramite l’operato dello stesso commissario, che prevedono: realizzazione e posa in opera del pacchetto di copertura isolante (capping provvisorio) con installazione dei sistemi di emungimento del percolato e captazione del biogas, realizzazione del pacchetto di copertura definitivo del corpo rifiuti (capping definitivo) e rifacimento del diaframma plastico di confinamento laterale della discarica (sistema a polder di oltre 6 km di perimetro), nonché ordinario trattamento dei liquidi di percolazione e del biogas, con puntuale monitoraggio ambientale delle fonti di inquinamento.
“Nel ringraziare le Autorità di Governo, in modo particolare il Ministro Raffaele Fitto agli Affari Europei le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Ministro Gilberto Pichetto Fratin all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano e il Prefetto di Roma Bruno Frattasi, per lo sforzo fatto e la fiducia confermata, siamo pronti a rendere esecutivi i progetti già precedentemente redatti, per assicurare la piena messa in sicurezza della discarica. È un lavoro colossale, vista la quantità enorme di rifiuti, ed assolutamente necessario per la restituzione ai cittadini e al territorio di un’area completamente risanata”, queste le parole del Gen. Vadalà che ha aggiunto: “Sarà un processo cadenzato da un preciso cronoprogramma per giungere in maniera ottimale alla messa in sicurezza dei territori, un lavoro, come è nostro uso, sinergico con tutti i soggetti e di accordo con le autorità al fine di mettere a terra ed a regime ogni singola risorsa, perché non si può più aspettare e dobbiamo solo lavorare di grossa lena per la definitiva chiusura di questo problema della nostra bella Capitale”.

Milano inaugura Parco 8 Marzo in area ex stazione Porta Vittoria

Milano inaugura Parco 8 Marzo in area ex stazione Porta VittoriaMilano, 7 mar. (askanews) – Milano celebrerà la Giornata Internazionale della Donna con numerose iniziative tre le quali l’inaugurazione domani del Parco 8 Marzo, nell’area dell’ex stazione di Porta Vittoria, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala. Una nuova area verde con percorsi ciclopedonali, giochi per i più piccoli con spazi e tavoli per la socialità di tutto il quartiere. La cerimonia inizierà e si chiuderà con due poesie di Antonia Pozzi lette dall’attrice e regista, Elisabetta Vergani.
Venerdì 10 marzo ci sarà l’ingresso gratuito nei musei civici per tutte le donne. Il Comune propone un percorso di opere d’arte dedicate all’universo femminile in musei, case museo, al Monumentale e al Castello Sforzesco. In particolare, i musei coinvolti e a ingresso gratuito per le donne saranno: Museo del Novecento, Gam-Galleria d’Arte Moderna, Casa Museo Boschi di Stefano, Palazzo Morando, Mudec Museo delle Culture, Museo Archeologico, Museo del Risorgimento e il Cimitero Monumentale museo a cielo aperto.
È già online, tra l’altro, il rinnovato sito di toponomastica al femminile, che ha in copertina un’immagine tratta dal murales cittadino dedicato alla poetessa Alda Merini. La pagina “le vie delle donne” (accesso dal sito Milano-città-delle-donne), realizzato dal Settore toponomastica del Comune, raggruppa in un unico itinerario le vie, le piazze, i monumenti e le pietre di inciampo (ricordo delle deportate nei campi di concentramento) dedicate alle donne.

Mare, Acampora (Assonautica): ministero darà concretezza a nostra visione

Mare, Acampora (Assonautica): ministero darà concretezza a nostra visioneRoma, 7 mar. (askanews) – “L’Italia è da sempre considerata il pontile dell’Europa nel Mediterraneo, ma questa è una visione solo geografica, mentre noi dobbiamo arricchirla di contenuti politici e sociali per far capire il peso e la rilevanza del nostro Paese all’interno del sistema europeo”. Lo ha evidenziato il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina Giovanni Acampora questa mattina a Napoli al convegno “Promuovere l’economia blu: il ruolo delle città costiere”, organizzato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO.
Per Acampora, “il panorama nazionale sta cambiando e avere finalmente un Ministero per le politiche del Mare ci consentirà di dare concretezza a questa nostra visione che per tanti anni abbiamo sostenuto e siamo pronti a dare il nostro contributo al Governo per scrivere insieme il Piano triennale del Mare”.
“Con Assonautica Italiana e come sistema camerale portiamo avanti numerose iniziative a favore dello sviluppo dell’Economia Blu e dei territori – ha proseguito Acampora -. Tra queste, ad esempio: il progetto di sviluppo del turismo nautico che il Ministero del Turismo ci ha affidato e che stiamo realizzando in collaborazione con l’Enit (l’Agenzia Nazionale del Turismo), “L’Italia vista dal Mare – Scopri dove ti porto”, inserito nel Piano di Promozione Nazionale; un risultato ottenuto grazie al lavoro compiuto per ottenere, la prima volta, l’importante riconoscimento della nautica da di porto quale tipologia di turismo al pari dei segmenti tradizionali; il Manifesto Blue, scritto dalla rete degli utenti del mare per contribuire a rispondere alla sfida dell’Europa per una transizione dalla crescita blu a un’Economia del Mare Sostenibile. Inoltre promuoviamo numerosi momenti di confronto e incontro, di rilievo nazionale e internazionale, come il Blue Forum la cui seconda edizione dal 25 al 27 maggio 2023 ospiterà a Gaeta i principali stakeholder istituzionali e associativi di tutti i settori della Blue Economy: sicurezza, shipping, logistica, costruzione navale, nautica, portualità turistica e commerciale, pesca e acquacoltura, ambiente, energia, innovazione e ricerca, formazione, turismo, sport, cultura. Quest’anno sarà l’occasione per contribuire alla definizione del Piano del Mare e per costruire insieme la nuova strategia marittima dell’Italia, tutti insieme per costruire il percorso verso un’Economia del Mare Sostenibile, Inclusiva e Innovativa”.

Francia, pensioni, sindacati puntano a oltre 2 milioni in piazza

Francia, pensioni, sindacati puntano a oltre 2 milioni in piazzaRoma, 7 mar. (askanews) – Nel giorno dell’atteso braccio di ferro col governo sulla riforma delle pensioni, i vertici dei principali sindacati francesi hanno indicato di aspettarsi “più di due milioni” di manifestanti in piazza per questo sesto giorno di mobilitazione che segna l’inizio di una “nuova fase” del movimento sociale.
L’obiettivo si può riassumere in due parole: “Francia ferma”. Con manifestazioni “storiche”, scioperi rinnovabili, ma anche rotonde occupate o spettacoli cancellati, i sindacati sperano ancora di far fare marcia indietro all’esecutivo e di giocare il tutto per tutto a pochi giorni da una probabile adozione della riforma in Senato.
“Non dobbiamo rassegnarci, è possibile far arretrare il governo a 64 anni”, ha lanciato il boss del CFDT Laurent Berger, che spera di battere il record del 31 gennaio (2,5 milioni di partecipanti secondo gli organizzatori, 1,27 milioni secondo alle autorità). Alle 13, il leader del sindacato CFDT saluta già una “mobilitazione storica” contro la riforma delle pensioni.
Una Francia ferma, “fa ovviamente male ai nostri concittadini”, e “i primi penalizzati, quando abbiamo gli scioperi, sono i francesi più modesti”, ha criticato lunedì sera il premier Élisabeth Borne, difendendo su France 5 una riforma che garantirà la sostenibilità di “uno dei pilastri del nostro modello sociale”.
L’esecutivo, che finora ha subito le prime ondate su larga scala contro il disegno di legge sulle pensioni, si aspetta questo martedì 7 marzo un’ondata di rabbia in tutto il Paese. Secondo le previsioni portate all’attenzione di Le Figaro, gli analisti di Place Beauvau stimano che tra 1 e 1,4 milioni di persone dovrebbero scendere in piazza in Francia. Vale a dire un livello di protesta che potrebbe superare il picco registrato nell’autunno del 2010, al culmine della rivolta contro la legge Woerth che difendeva il passaggio dell’età legale di partenza da 60 a 62 anni.
A Reims i manifestanti hanno risposto con 7.500 persone in strada, molto di più rispetto al 31 gennaio (6.000). Record battuto a Nantes (30.000) a Niort con 10.000 manifestanti a Deux-Sèvres, a Bayonne (13.000) e Pau (15.500) nei Pirenei Atlantici, ma anche a Romorantin-Lanthenais e Vendôme nel Loir-et-Cher, in Guéret nella Creuse, a Nyons nella Drôme, a Quimperlé nel Finistère, a Dreux nell’Eure-et-Loir, ad Auch nel Gers, ad Arles nelle Bouches-du-Rhône, a Dieppe nella Seine-Maritime, a Draguignan nel Var.
Alle 14:30, secondo i dati forniti dalle varie prefetture, i manifestanti erano circa 483.000 contro i 460.000 del 31 gennaio, ovvero il 5% in più di persone nelle strade della Francia.

Lamborghini Urus S e Performante, ancora più lusso e prestazioni

Lamborghini Urus S e Performante, ancora più lusso e prestazioniMilano, 7 mar. (askanews) – Chiuso il 2022 con consegne di aumento del 10% a 9.233 unità il miglior risultato di sempre con una lista di attesa per le consegne di 18 mesi, Lamborghini che celebra quest’anno i 60 anni di attività si prepara alla mobilità elettrica con il Piano Direzione Cor Tauri da 1,8 miliardi di euro.
A fine marzo arriverà la prima novità della gamma elettrificata, l’erede dell’Aventador, nome del progetto LB744, che monterà un V12 ibrido, in attesa di completare l’elettrificazione della gamma nel 2025 e della prima elettrica nel 2028. Intanto delle 9.233 vetture vendute lo scorso anno, il 60% erano Urus (5.367 unità, +7%), il super suv aggiornato nelle versioni S e Performante che alzano ancora l’asticella del lusso e delle prestazioni.
Come location per un media drive dei due modelli, Lamborghini ha scelto Courchevel, l’esclusiva località delle Alpi francesi con la più alta concentrazione di ristoranti stellati e alberghi 5 stelle lusso d’Europa. I percorsi di guida selezionati erano tutti su strade di montagna fra Courchevel e Meribel, con ghiaccio e neve per via delle basse temperature. Condizioni che hanno permesso di apprezzare la tenuta e le dinamiche di guida delle due versioni del super suv Lamborghini.
Fra le novità, a livello estetico si notano le prese d’aria sul cofano e nuovi profili aerodinamici, come lo spoiler con pinne laterali per aumentare la deportanza della Performante (+8%). Il 4.0 V8 biturbo è stato portato a 666 CV (+16 CV) su entrambe le versioni che sono integrali con 4 ruote posteriori sterzanti. Impressionanti le performance: 0-100 in 3,3 secondi, velocità massima di 306 km/h, poco meno per la S, e 32,9 metri per passare da 100 km/h all’arresto completo. A distinguere le due versioni è il carattere: più sportiva la Performante, più glamour la S.
La Performante infatti è più bassa, larga e leggera: sulla bilancia il peso si ferma a 2.150 kg, 47 kg in meno della S. Il risultato è il miglior peso-potenza del segmento (3,2), ottenuto grazie a un uso più massiccio del carbonio (optional il look bicolore) e allo scarico in titanio Akrapovic che regala un sound unico, cui è stata dedicata una colonna sonora su Spotify. Le sospensioni sono a molla semi attive, mentre fra le opzioni di guida compare la modalità Rally che ha permesso all’Urus Performante di fissare il nuovo record a Pikes Peak, la famosa cronoscalata con 156 tornanti in Colorado.
La S invece monta le più confortevoli sospensione pneumatiche adattive, dispone di specifiche finiture interne ed esterne e di un maggior numero di opzioni di colori, con 350 combinazioni possibili. Le sensazioni di guida sono al top, così come finiture e comfort, su entrambe le versioni: le prestazioni, l’handling e la frenata sono da super sportiva stradale e fanno dimenticare di essere alla guida di un suv imponente, anche in condizioni di poca aderenza. I prezzi per l’Italia partono da circa 235mila euro per la S e da 260mila per la Performante.

Ministro cinese: Giappone non torni al passato militarista

Ministro cinese: Giappone non torni al passato militaristaRoma, 7 mar. (askanews) – Il nuovo ministro degli Esteri cinese Qin Gang, in una conferenza stampa oggi nell’ambito delle Due Sessioni, oltre ad aver lanciato un inquietante messaggio agli Stati uniti, si è anche scagliato contro il Giappone denunciando il suo programma di rafforzamento della difesa, suggerendo che si tratta di un ritorno al passato militarista.
Per Qin è stata la prima conferenza stampa in apertura del Congresso nazionale del popolo, il “parlamento” cinese che si è riunito da sabato nell’ambito delle Due Sessioni. La conferenza è stata segnalata dai media internazionali soprattutto per le aspre critiche a Washington, ma in essa il capo della diplomazia cinese ha lanciato anche un duro attacco a Tokyo.
“Il militarismo giapponese ha inflitto alla nazione cinese una ferita profonda, ancora oggi doloroso. Il popolo cinese non dimenticherà e nemmeno la parte giapponese dovrebbe farlo”, ha detto Qin. “Dimenticare la storia – ha proseguito – significa tradire e negare la colpa significa ripetere il crimine.”
Qin ha negato che lo sforzo nipponico di dotarsi di nuovo di un apparato di difesa efficiente sia collegata a un’assertività cinese, ha anzi sostenuto che Pechino vuole da sempre col paese vicino dei rapporti di amicizia. “Tuttavia, se alcune persone dalla parte giapponese non trattano i loro vicini come partner o addirittura partecipano a una nuova guerra fredda per contenere la Cina, allora le vecchie ferite tra i due paesi non si rimargineranno e si verificherà nuovo dolore”, ha avvertito il ministro.
Le dichiarazioni bellicose vengono dopo che il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro giapponese Fumio Kishida si sono incontrati a Bangkok per la prima volta in tre anni, riaccendendo le speranze di una distensione dopo anni di polemiche.
Tuttavia il contesto internazionale, con il compattamento delle alleanze attorno agli Stati uniti nell’Indo-Pacifico e il programma giapponese di raddoppiare il bilancio della difesa entro cinque anni, hanno di fatto portato indietro le lancette ai momenti di contrapposizione più aspra.
Qin Gang ha anche richiamato tema caldo in Giappone del revisionismo storico rispetto alle responsabilità nipponiche nei conflitti che si conclusero con la disfatta giapponese del 1945. “Tutto il revisionismo storico che sfida l’ordine internazionale e la giustizia internazionale del dopoguerra non sarà mai accettato dal popolo cinese”, ha detto Qin. “Lo spirito del Trattato di pace e amicizia tra Cina e Giappone , in cui è chiaramente stipulata l’opposizione all’egemonismo, è importante in questo momento”, ha detto ancora il minidstro cinese. .
Per questo motivo, Qin ha invitato Tokyo a collaborare con Pechino per evitare una possibile collisione tra le potenze asiatiche. “Cina e Giappone sono complementari e hanno bisogno l’uno dell’altro”, ha affermatoil ministro. “Dovremmo aderire ai principi del mercato e allo spirito di libertà e apertura, rafforzare la cooperazione, mantenere congiuntamente la stabilità e la fluidità della catena industriale e della catena di approvvigionamento e dare slancio e vitalità alla ripresa dell’economia globale”.
Il capo della diplomazia cinese ha inoltre sollevato la questione del progetto giapponese di scaricare in mare le acque trattate provenienti della centrale nucleare di Fukushima-1, teatro del più grave incidente atomico civile dai tempi di Chernobyl. “Non si tratta di una questione interna giapponese, ma un grande evento legato all’ambiente marino e alla salute umana. Esortiamo la parte giapponese a gestire questo problema in modo responsabile”.
Tokyo sostiene che, dopo il trattamento, le acque accumulate per il raffreddamento dei reattori di Fukushima, dove ancora sono attivi i materiali radioattivi fusi per l’incidente, e le acque contaminate che passano per la centrale, presentano livelli di radioattività non pericolosi per l’ambiente marino.

Ocean and Climate Village a Napoli, Acampora: pieno supporto a economia mare

Ocean and Climate Village a Napoli, Acampora: pieno supporto a economia mare

Presidente Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina

Roma, 7 mar. (askanews) – Il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina Giovanni Acampora ha partecipato questa mattina a Napoli al convegno “Promuovere l’economia blu: il ruolo delle città costiere”, organizzato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO.
L’evento si inserisce nell’Ocean&Climate Village, la prima mostra interattiva ed educativa dedicata alla relazione tra oceano e clima con l’obiettivo di creare la Generazione Oceano, in programma a Castel dell’Ovo fino al 12 marzo.
Nel corso del suo intervento, il Presidente Acampora ha sottolineato la “coincidenza particolarmente felice di questo evento con l’approvazione, dopo più di 15 anni di negoziato, del Trattato ONU sull’Alto Mare, un risultato importantissimo per quanti, come Francesca Santoro e IOC-UNESCO, si occupano di salvaguardare e proteggere il nostro Oceano”.
“Da più di 10 anni” – ha proseguito Acampora – “il sistema camerale supporta le imprese, le istituzioni, locali e nazionali, i Comuni, le Regioni, le Associazioni nell’importantissimo percorso di riconoscimento dell’Economia del Mare quale settore strategico del nostro Paese. Senza mai tralasciare la necessità, per altro richiamata dalla Commissione Europea, di accompagnare il settore in una transizione verso la sostenibilità. Per questo è nato il Manifesto Blue per un’Economia del Mare Sostenibile, Inclusiva e Innovativa, che unisce tutti gli utenti del mare e che continueremo a condividere nel nostro roadshow insieme ai principali stakeholder del settore”.
“Il prossimo appuntamento del 2° Summit Nazionale sull’Economia del Mare Blue Forum che si terrà a Gaeta dal 25 al 27 maggio 2023” – ha concluso Acampora – “sarà l’occasione per contribuire alla definizione del Piano del Mare e per costruire insieme la nuova strategia marittima dell’Italia, che non potrà prescindere dalla salvaguardia dei nostri mari”.