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Lollobrigida: pronti a investire sulla ristorazione autentica

Lollobrigida: pronti a investire sulla ristorazione autenticaMilano, 7 mar. (askanews) – Il made in Italy agroalimentare può crescere solo se fa squadra: ne sono convinti tutti, dal ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida fino ai ristoratori che sono coloro che portano attraverso i propri piatti il meglio della nostra produzione sulle tavole italiane e del mondo. Il tema è stato al centro della seconda giornata di Futura l’evento organizzato a Cavalese in provincia di Trento dall’associazione Ambasciatori del gusto.
“Noi potremo imporci sui mercati non con la quantità ma con il valore aggiunto di cui siamo capaci – ha detto Lollobrigida – Quel valore aggiunto è quello che dobbiamo difendere. Come? Noi siamo la nazione dei Comuni, delle differenze, dei piccoli e medi imprenditori che spesso hanno immaginato la concorrenza col proprio vicino, con il comune di fianco. Ma non avevano percepito che in epoca di globalizzazione occorre una visione più ampia, e quindi quello che serve non solo per difenderci ma per valorizzare il potenziale unico della nostra nazione è fare sistema. È di questo che ha bisogno il brand Italia che è il più affermato in questo settore”.
E la ristorazione in questo gioca un ruolo chiave, di promozione e diffusione delle nostre materie prime agroalimentari. Proprio per sostenere il comparto il ministro ha confermato che è già pronto il documento per “distribuire 72 milioni di euro di fondi”. “Noi siamo pronti e vogliamo investire sul sistema Italia” ha detto annunciando un modello “che difenda la ristorazione autentica che significa raccontare questo valore aggiunto attraverso un marchio e un disciplinare che il governo può dare dopo averli costruiti con operatori di sistema, giornalisti esperti, ambasciatori del gusto, chef ed enologi. È un modello di ristorazione che deve corrispondere al modello Italia”. Un modello che porta avanti quello “di una collega pugliese, la Bellanova perché penso che non ci sarebbe nulla di male se i ristoranti italiani avessero un riconoscimento come quelli giapponesi”. Non solo “anche i nostri ambasciatori devono avere un riconoscimento come nel modello francese”. E qui imprescindibile è il tema della formazione partendo dagli istituti alberghieri con cui “faremo una convenzione come già abbiamo fatto con gli istituti agrari” per proseguire nel progetto di valorizzazione di quello che è uno dei comparti chiave della nostra economia – 60 miliardi solo l’export nel 2022 – ma anche estremamente copiato visto che il danno derivante dall’italian sounding ci costa circa 120 miliardi.
Le parole del ministro sono state apprezzate dagli ambasciatori del gusto – il cui simbolo non a caso sono tre uomini che infornano insieme una pagnotta di pane a simboleggiare il bisogno di fare sistema – che da tempo lavorano per mantenere un dialogo aperto con la politica, e il ministero nello specifico, per dare supporto concreto alla ristorazione. “Da tempo vorremmo che il ministero creasse un ufficio direzionale che possa parlare con la ristorazione – ha ricordato il direttore generale dell’associazione Gianluca De Cristofaro – Questo è un settore che ha una rappresentanza molto frammentata e il covid ha messo a nudo questo limite. Noi per questo abbiamo realizzato il progetto Fare rete che ha riunito 30 associazioni per oltre 100mila partite Iva: era la prima volta che in Italia tutte le associazioni parlavano a una sola voce. Passato il periodo pandemico si è di nuovo riproposta questa criticità ma come Ambasciatori vogliamo continuare a parlare alla politica non fare politica nel tentativo di allargare la base e fare un’azione comune”.

Consorzio Vini Oltrepò Pavese: 5 tappe negli Usa con Slow Wine Tour

Consorzio Vini Oltrepò Pavese: 5 tappe negli Usa con Slow Wine Tour

Per promuovere le DOC e la DOCG. Poi Prowein, Vinitaly e London W.F.

Milano, 7 mar. (askanews) – Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese è volato negli Sati Uniti per partecipare al tour in cinque tappe di Slow Wine Usa 2023, con incontri, masterclass di approfondimento, banchi di degustazione e walk around tasting con esperti e professionisti del settore che operano in America, per riproporsi su un mercato fondamentale per l’export del vino italiano. Il tour prevede San Francisco (6 marzo, City Vieuw at Metreon), Seattle (7 marzo, Block 41), Dallas (9 marzo, Eataly Dallas), Miami (13 marzo, Rubell Museum) e New York (14 marzo, Eataly NCY Downtown).
La promozione è concentrata “sul lancio dei prodotti che rappresentano le identitarie DOC e la DOCG d’Oltrepò, quest’ultima fiore all’occhiello con il suo Metodo Classico da Pinot nero, sempre più apprezzato in Italia e all’estero, con la consapevolezza di un livello qualitativo eccellente raggiunto e conclamato dalle guide più importanti e anche dai recenti eventi di degustazione qualificati ed esigenti”.
Sono oltre cento i produttori selezionati da Slow Wine Guide nelle tappe dello Slow Wine Tour. Il Consorzio Oltrepò porta in degustazione le seguenti etichette: Berté & Cordini, Bruno Verdi, Cà Di Frara, Cà Montebello, Calatroni, Cantine Montagna, Castello di Cigognola, Castello di Luzzano, Conte Vistarino, Cordero San Giorgio, Defilippi, Frecciarossa, Giorgi, La Travaglina, La Versa, Losito & Guarini, Manuelina, Quaquarini, Tenuta Mazzolino, Terre d’Oltrepò, Torti Eleganza del Vino e Vanzini.
“Le attività 2023 del Consorzio sono iniziate ufficialmente in Italia già da alcune settimane con un primo evento di grande successo come quello dedicato a ‘Oltrepò terra di Pinot nero’ con AIS Milano, che ha richiamato all’assaggio 450 sommelier ed esperti” – ha ricordato il direttore del Consorzio, Carlo Veronese, aggiungendo “un’iniezione di fiducia che fa ben sperare in questo nuovo tour americano, mercato sempre più interessante, anche perché attento al racconto autentico del vino, di chi lo fa, del territorio, dell’identità e tipicità che rappresenta le varie aree vitivinicole”. “Il mondo del vino, come tutto il mondo agroalimentare, si trova a fronteggiare una crisi importante e bisogna rimboccarsi le maniche e frequentare i grandi eventi all’estero dove abbiamo da qualche tempo aperto nuovi canali con effetti già positivi” ha proseguito Veronese, aggiungendo che “dobbiamo inoltre cercare di supportare quelle aziende che possono fare il salto di qualità complessivo, non solo per la bontà del prodotto nel calice ma anche un salto organizzativo e di sviluppo sostenibile per molte piccole aziende che possono aspirare a diventare medie e contribuire in modo decisivo al successo e valore complessivo delle Denominazioni”. “Solo portandole nei radar internazionali – ha concluso – si può iniziare un percorso determinante per il loro futuro”.
Dopo lo Slow Wine Tour, il Consorzio parteciperà a Prowein a Dusseldorf con Ascovilo-Grana Padano, Vinitaly a Verona, London Wine Fair e Vinoforum a Roma. Sta inoltre programmando una serie di attività dedicate al settore della ristorazione e della sommellerie sia portando sul territorio dell’Oltrepò operatori e opinion leader, sia proponendo degustazioni su piazze importanti come Roma (FIS-Hilton Cavalieri), Ais Monza e Ais Sicilia.

Pmi, IR Top Consulting presenta nuovo progetto “Global Finance”

Pmi, IR Top Consulting presenta nuovo progetto “Global Finance”

Iniziativa per raggiungere obiettivi Consiglio europeo per Unione mercato capitali

Roma, 7 mar. (askanews) – IR Top Consulting, boutique finanziaria specializzata sui Capital Markets e nell’Advisory per la quotazione, IPO Partner di Borsa Italiana, presenta nell’Innovation Hub di Banca Generali, il “Modello Global Finance” progetto tailor-made di Academy per affiancare le aziende in un processo di crescita favorito da uno sviluppo delle competenze finanziarie, organizzative e manageriali. L’iniziativa, che può contare sulla partnership con Banca Generali -e quindi l’accesso alle sue competenze e alle soluzioni corporate esclusive-, si colloca nel percorso di competitività delle imprese per raggiungere gli obiettivi del Consiglio Europeo per l’Unione del mercato dei capitali: migliorare l’accesso ai finanziamenti per le imprese UE, in particolare PMI; sostenere la transizione verso economie sostenibili; abbracciare il progresso tecnologico e la digitalizzazione.
Solo un mercato dei capitali dell’UE ben funzionante può fornire l’entità dei fondi necessari per alimentare le transizioni digitale e climatica. In questo contesto il ruolo delle imprese diventa fondamentale per contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei incrementando la propria competitività.
In linea con l’evoluzione del contesto europeo si aprono nuove opportunità per utilizzare capitali in diverse forme, dalle più tradizionali alle fonti alternative quali finanziamenti bancari, Minibond, Green Bond/Social Bond, quotazione in Borsa. IR Top Consulting garantisce l’execution dei processi e la formazione delle figure interne coinvolte, tra cui il Presidente, l’Amministratore Delegato, il Direttore Finanza, il Direttore Generale, il Responsabile Affari Societari e il Responsabile ESG, mettendo a disposizione delle PMI un team di professionisti con esperienze complementari maturate in oltre 20 anni di track record sui capital markets e nel confronto con gli imprenditori volto a qualificare l’azienda durante il percorso di quotazione in Borsa.
Questo percorso permetterà alle imprese di ottenere finanza per il sostegno della crescita attraverso le forme di finanza tradizionale quali un migliore accesso al credito bancario e alternativa quali IPO ed emissione di MINIBOND / GREEN BOND e SOCIAL BOND.
Anna Lambiase, CEO di IR Top Consulting: “Per agevolare la crescita dimensionale e la capacità di competere a livello internazionale, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Consiglio Europeo per l’Unione del mercato dei capitali, le PMI sono chiamate oggi a colmare il gap di competenze apportando knowledge specialistico rafforzando la propria struttura manageriale. Attraverso il Modello Global Finance dedicato alle PMI che in Italia sono stimate pari a oltre 160.000, vogliamo supportare insieme ai servizi corporate offerti da Banca Generali, le aziende affiancandole in un percorso di crescita e sviluppo e consentendo alle stesse di ottenere un vantaggio competitivo sul mercato dei capitali, in tutte le sue forme. Un progetto integrato di sostenibilità e finanza in cui le imprese verranno accompagnate dal team interdisciplinare di IR Top Consulting, che vanta una pluriennale esperienza sulla finanza straordinaria, tecniche di valutazione del mercato azionario e finanza sostenibile, in collaborazione con gli esperti di Banca Generali. Il Modello Global Finance risponde alle specifiche esigenze delle realtà imprenditoriali italiane il cui valore strategico risiede nell’implementazione ed integrazione di know-how manageriale in tre aree trasversali quali sostenibilità, amministrazione finanza e controllo e corporate governance”.
Maria Ameli, Head of Equity Private Investments e Head of Corporate, Real Estate&Art Advisory di Banca Generali: “Le PMI costituiscono il tessuto imprenditoriale del nostro paese e vengono riconosciute, soprattutto in alcuni ambiti, come vere e proprie eccellenze nel mondo. Le nostre aziende, non sempre però, sono in grado di fare un “salto di qualità” che può voler dire competere a livello internazionale, intraprendere un percorso verso la quotazione o raccogliere capitali da investitori istituzionali. Per operare, oggi più che mai in un contesto di mercato complesso, è di fondamentale importanza acquisire competenze specialistiche, investire in formazione, dotarsi di una struttura manageriale in grado di rispondere alle sfide del mercato e includere tematiche ESG tra i driver della strategia aziendale per consentire una crescita sostenibile. Per questo il Modello Global Finance è un progetto chiave che, facendo leva sulla collaborazione e l’introduzione di risorse e strumenti innovativi, mira al supporto delle aziende nel loro percorso di crescita rispondendo ad un bisogno di mercato che deve necessariamente essere colmato se vogliamo portare le nostre aziende a fare la differenza”.
Il Modello “GROWTH” Il modello permette alla PMI di crescere sui 3 pilastri implementando un percorso aziendale costruito sulle specifiche esigenze dell’impresa e volto a posizionare la società sui mercati finanziari e ad ottenere maggiori risorse per la crescita attraverso: – Investimenti in ricerca e sviluppo – Ampliamento della capacità produttiva – Sviluppo di specifici progetti di innovazione – Operazioni di M&A – Espansione internazionale – Talent attraction & Retention – Rafforzamento della struttura di governance Struttura formativa del Modello Il modello si declina su tre pilastri verticali e sinergici tra loro: ò ESG: la Sostenibilità e i principi ESG assumono un’importanza crescente come vantaggio competitivo nella supply chain, nel rapporto con le istituzioni finanziarie e nel contesto di mercato. ò Amministrazione, Finanza e Controllo (AFC): La funzione Amministrazione Finanza e Controllo svolge un ruolo fondamentale nella pianificazione strategica e nel monitoraggio delle performance facilitando il confronto con le istituzioni finanziarie e il reperimento di capitale. ò Governance: La Governance dell’impresa è la variabile chiave per orientare e monitorare la corretta applicazione delle regole aziendali facilitando il controllo dei rischi finanziari e non finanziari.
Le fonti di capitale per la crescita delle PMI Il modello permetterà alle PMI di ottenere capitale attraverso: ò Finanziamenti bancari ò Minibond ò Green/Social Bond ò Quotazione in Borsa (IPO) ò Translisting da Euronext Growth Milan al mercato principale L’evento di presentazione del nuovo “Modello Global Finance” – www.modelloglobalfinance.com, tenutosi presso l’Innovation HUB di Banca Generali, ha visto la partecipazione di professionisti e accademici ad elevato standing, quali Maria Ameli – Head of Equity Private Investments, Head of Corporate, Real Estate, Art Advisory Banca Generali, Marco Giorgino – Professore di Istituzioni e Mercati finanziari e Direttore scientifico dell’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano ed Anna Lambiase – CEO di IR Top Consulting. La conference è stata anche l’occasione per presentare una delle case history di successo del mercato EGM: Fope, azienda orafa italiana player del settore della gioielleria di alta gamma guidata dall’Amministratore Delegato, Diego Nardin.
CALL to action (info@irtop.com): gli step del tuo percorso personalizzato: 1. assessment sulle 3 dimensioni ESG, Finance, Governance 2. assessment sugli obiettivi Growth della Società 3. studio e condivisione con l’imprenditore del progetto Academy Tailor Made 4. implementazione delle attività volte ad apportare competenze in azienda 5. coinvolgimento di Banca Generali nell’Advisory Board.

Una Cina più centralizzata: governo presenta piano riforma esecutivo

Una Cina più centralizzata: governo presenta piano riforma esecutivoRoma, 7 mar. (askanews) – L’esecutivo cinese – Consiglio di stato – ha presentato oggi al Congresso nazionale del popolo – il “parlamento” cinese – un piano per riformare il funzionamento del governo che dà indicazioni abbastanza chiare su alcune delle traiettorie che Pechino intende percorrere in termini di politica economica e in relazione al mondo dell’impresa nei settori chiave delle tecnologie, della finanza e della protezione della proprietà intellettuale. I due trend più evidenti sono la spinta verso l’”autosufficienza”, una delle parole d’ordine lanciate dal presidente Xi Jinping, e verso l’accentramento delle funzioni.
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Xinhua, uno dei punti principali è la riforma del Ministero della Scienza e della Tecnologia, che dovrà fare da volano nella spinta cinese verso l’”autosufficienza”. Il ministero dovrà seguire pratiche più snelle nell’allocazione delle risorse, in modo da affrontare le sfide poste nello sviluppo di tecnologie chiave per raggiungere l’autosufficienza tecnologica. La Cina ha registrato problemi negli ultimi tre anni nella catena di forniture dei chip ad alta tecnologia, settore in questo momento dominato da Taiwan e in cui gli Stati uniti stanno rafforzando decisamente la loro presa.
Il ministero ristrutturato svolgerà un ruolo importante – scrive l’agenzia di stampa – “nel mobilitare la nazione per compiere scoperte tecnologiche, ottimizzare l’innovazione sci-tech, facilitare l’applicazione dei progressi sci-tech e coordinare la scienza e la tecnologia con lo sviluppo economico e sociale”.
Secondo il piano, continua l’agenzia, “saranno inoltre rafforzate le sue macro-funzioni di gestione nella pianificazione strategica relativa a scienza e tecnologia, riforme istituzionali, allocazione delle risorse, coordinamento globale, formulazione di politiche e regolamenti, supervisione e ispezione”.
Una seconda leva della riforma del governo sarà l’istituzione di una nuova amministrazione nazionale di regolamentazione finanziaria, sotto il controllo diretto del Consiglio di Stato, che dovrà regolamentare il settore, con la significativa eccezione del mercato dei titoli mobiliari. Sarà istituito sulla base della China Banking and Insurance Regulatory Commission, che verrà sciolta, afferma il piano, e avocherà alcune delle funzioni oggi appannaggio della banca centrale e della commissione di regolamentazione del mercato dei titoli mobiliari.
Il settore finanziario cinese non gode di buona salute, alla luce della crisi del settore immobiliare che ha mandato segnali sinistri in termini di liquidità. L’esposizione di alcuni giganti immobiliari – come, per esempio, China Evergrande – ha reso per Pechino sempre più importante accendere un faro su questo tema.
Un altro punto critico, per quanto riguarda la situazione finanziaria, è quello delle finanze locali. Il piano presentato dal Consiglio di Stato, a quanto spiega la Xinhua, interviene sul punto “con lo sviluppo di un meccanismo di regolamentazione finanziaria locale che prevede la costituzione di agenzie le quali faranno riferimento ai regolatori finanziari centrali”.
Il principale regolatore cinese nel settore dei valori mobiliari, China Securities Regulatory Commission, diventerà un’agenzia governativa direttamente sotto il Consiglio di Stato, mentre la Banca del popolo cinese, la banca centrale, riarticolerà le proprie filiali nel paese e verrà migliorato “il meccanismo di regolamentazione sul capitale finanziario di proprietà statale”.
Verrà inoltre istituito un ufficio nazionale per i dati, amministrato dalla Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (NDRC), e sarà responsabile di “promuovere lo sviluppo di istituzioni fondamentali relative ai dati, coordinare l’integrazione, la condivisione, lo sviluppo e l’applicazione delle risorse dati e portare avanti la pianificazione e la costruzione di una Cina digitale, dell’economia digitale e di una società digitale, tra gli altri”. Alcune delle funzioni dell’attuale Commissione centrale per gli affari del cyberspazio e dell’NDRC saranno trasferite al nuovo ufficio.
Il piano prevede ancora un miglioramento del “meccanismo di gestione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) per ottimizzare la creazione, l’applicazione, la protezione e la gestione dei diritti di proprietà intellettuale”. Le funzioni attualmente svolte dall’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato in termini di protezione della proprietà intellettuale passeranno in un’amministrazione alle dirette dipendenze del Consiglio di Stato.

ONTM con Assiterminal: futuro sostenibile per i terminal portuali

ONTM con Assiterminal: futuro sostenibile per i terminal portualiMilano, 7 mar. (askanews) – Le attività nei terminal portuali e il rispetto dell’ecosistema marino sono al centro del Protocollo d’Intesa che l’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare – ONTM ha sottoscritto con Assiterminal – Associazione Italiana Port & Terminal Operator. L’intesa punta allo sviluppo congiunto di nuove iniziative di ricerca, innovazione e divulgazione in campo Blue Economy e tutela dell’ecosistema marino.
“Siamo onorati che un primario soggetto dell’ecosistema italiano della Blue Economy, quale è Assiterminal, abbia deciso di abbracciare e far propri gli obiettivi di sostenibilità e innovazione che ONTM si pone sin dalla propria costituzione”, ha detto Roberto Minerdo, Presidente di ONTM. “Per dare concretezza e effettività alla nostra attività, che non è solo divulgativa e comunicativa, ma soprattutto tecnico propositiva, riteniamo essenziale coinvolgere tutti i principali stakeholder di riferimento: i porti e i relativi terminal portuali, nonché, il loro indotto, sono un interlocutore privilegiato per noi, necessario al fine di raccogliere contenuti concreti e sviluppare di progetti con alto valore tecnico e innovativo”.
Luca Becce, Presidente di Assiterminal, ha spiegato che “il protocollo di intesa con ONTM vuole valorizzare anche l’approccio culturale di Assiterminal verso i suoi associati e il diffuso panorama degli stakeholder. Un approccio sui temi della Blue Economy non solo business-oriented è una delle caratteristiche del nostro modo di fare associazione e ONTM ci può aiutare in questo senso”.
A rafforzare l’importanza dell’accordo Federico Ottavio Pescetto, Segretario Generale & Vicepresidente di ONTM: “L’unione operativa e di intenti tra l’Osservatorio e Assiterminal è resa ancor più forte dalla presenza dello stesso Alessandro Ferrari, Direttore di Assiterminal, tra le file del Comitato Strategico ONTM, il nostro gruppo di lavoro che riunisce rappresentanti di importanti realtà italiane attive in diversi settori italiani e internazionali”.
Alessandro Ferrari, Direttore di Assiterminal, ha concluso sottolineando che “la collaborazione con ONTM può favorire la diffusione di un approccio culturale alla transizione verso i plurimi asset della sostenibilità nella Blue Economy con pragmatismo e progettualità condivise insieme a più attori, anche in funzione alle specifiche necessità delle nostre aziende e dei territori in cui insistono”.

8 marzo, donne sempre più indipendenti su risparmio creativo

8 marzo, donne sempre più indipendenti su risparmio creativoDoha, 7 mar. (askanews) – Tre anni fa la pandemia cambiava le nostre vite in modo improvviso e da alcuni punti di vista irreversibile, portando nuove sfide e nuove consapevolezze. Secondo il Rapporto Edufin-Doxa del 2020, il 40% delle donne dopo il Covid-19 non riusciva a far fronte a una spesa imprevista di 2000 euro. A Distanza di due anni, l’inflazione e il caro vita mettono alla prova ancora una volta le famiglie e in particolare le donne.
Secondo un’indagine Revolut però, molte donne hanno continuato a coltivare la propria indipendenza e hanno sviluppato delle abilità di risparmio diverse da quelle più maschili, per contrastare il caro prezzi. La super app finanziaria con oltre 27 milioni di clienti nel mondo e più di un milione in Italia, ha condotto delle indagini insieme alla società di ricerche Dynata su un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne.
Conti separati? Si grazie, per quasi 4 donne su 10 Il 36% delle donne preferisce tenere i conti separati durante la convivenza con il partner, mentre tra gli uomini solo il 30% la pensa allo stesso modo. Anzi, il 42% degli uomini preferirebbe avere un conto in comune, aspetto su cui è d’accordo solo il 33% delle donne. Più di 1 donna su 4 (26%) vorrebbe invece una soluzione ibrida: un conto unico per le spese comuni e conti separati per le spese individuali, una scelta che rimarca la volontà di preservare la propria autonomia finanziaria in un Paese in cui – secondo i dati di Global Thinking Foundation – la violenza economica colpisce circa il 25% delle donne, arrivando persino al 40% in alcune regioni italiane.
Per quanto riguarda la divisione delle spese, il 43% delle donne pensa sia giusto pagarle a metà, rispetto al 37% degli uomini. Per il 22% invece non esiste una regola fissa su chi paghi quanto nella coppia, pagano entrambi senza divisioni di spesa particolari. C’è poi un 19% di donne che ritiene sia preferibile che i partner paghino più o meno in base a quanto guadagnano (la pensa cosí il 22% degli uomini) e solo nel 3% dei casi (e per entrambi i sessi) si reputa giusto che chi guadagna di più paghi per tutte le spese della convivenza.
Meno vizi e consumi. più mezzi pubblici, oggetti usati e vestiti durevoli Se l’inflazione ha influito totalmente o consistentemente sulla vita quotidiana del 18% degli uomini, tra le donne tale impatto sale al 26%: più di 1 su 4 afferma infatti di aver dovuto apportare cambiamenti significativi o radicali al proprio stile di vita.
Con il costo della vita in aumento, che si aggiunge ad altre oggettive difficoltà nella vita di molte donne – come il gender pay gap, solo per citarne una – è necessario trovare delle soluzioni di risparmio che possano permettere di dare sollievo in un momento in cui l’inflazione, seppure in discesa, si attesta al 10%. E in questo, le donne, si distinguono in modo evidente: il 76% evita di acquistare oggetti di cui non ha davvero bisogno (rispetto al 68% degli uomini) Il 59% limita il consumo di elettricità/gas/acqua (rispetto al 55% degli uomini). Il 46% compra oggetti di seconda mano (rispetto al 39% degli uomini). Il 31% acquista vestiti sempre più durevoli (rispetto al 28% degli uomini). Il 23% usa di più i mezzi pubblici invece di guidare (rispetto al 19% degli uomini).
Conti di risparmio e app per gestire le spese Oltre a consumi e acquisti, la situazione economica sfavorevole ha anche cambiato il modo in cui le persone pensano – o ripensano – il modo di risparmiare. Infatti, se il 24% degli uomini dice di risparmiare quanto risparmiava prima, solo il 18% delle donne afferma lo stesso. Per questa ragione, il 24% ha un conto di risparmio e sta cercando anche altri modi per mettere da parte denaro aggiuntivo, mentre il 26% ha intenzione di farlo prossimamente.
Il 14% delle donne utilizza una app finanziaria per tracciare e gestire le spese, in modo da poter risparmiare di più. Il 28% vorrebbe provarla in quanto ritiene che gli strumenti automatizzati e di analisi possano essere di buon aiuto, mentre il 24% delle donne dice di essere curiosa e vorrebbe provarla se davvero potesse ricavarne dei reali benefici. Per necessità di questo tipo, Revolut offre una serie di funzionalità che assicurano maggiore visibilità sulle proprie spese e finanze in tempo reale – come gli strumenti per il controllo e l’analisi del budget -, strumenti per mettere da parte denaro in modo automatizzato, ma anche servizi per ottenere cashback e sconti con diversi brand e retailer.
Come le donne si attivano per migliorare la propria situazione economica Il 37% delle donne afferma di saper gestire con sicurezza le spese domestiche, ma vorrebbe migliorare nel gestire i budget e gli investimenti per affrontare al meglio la situazione attuale, mentre il 10% si affida a un consulente finanziario/partner/familiare che la aiuti a gestire meglio le proprie finanze proprio perchè non si sente sicura di sè. C’è poi un 27% che dice di essere molto preoccupata che le proprie finanze personali siano influenzate dall’inflazione, ma non sa esattamente cosa fare.
Oltre l’80% delle donne concorda nel dire che una migliore alfabetizzazione finanziaria potrebbe migliorare la qualità della loro vita. Considerando questo aspetto, e la situazione economica più sfidante con cui il genere femminile si trova a interfacciarsi, non sorprende che le donne considerino di acquistare/investire in prodotti meno rischiosi rispetto agli uomini nel 2023: il 31% afferma di essere interessata ai prodotti di risparmio (contro il 29% degli uomini), il 10% a un’assicurazione medica (contro il 9% degli uomini), mentre prodotti come la carta di credito e i prestiti ottengono rispettivamente il 18% e il 5% delle preferenze, ma sono inferiori di 2 punti percentuali rispetto alle scelte degli uomini.
Chiedere un aumento di stipendio: tabù per quasi 3 donne su 10 Da migliorare non è solo l’educazione finanziaria, esiste anche una difficoltà generale, estesa quindi anche agli uomini, a parlare di denaro. Solo il 32% delle donne non ha problemi a parlarne. L’ambito di discussione più arduo è la richiesta di un aumento di stipendio, indicato dal 28% delle donne contro il 23% degli uomini, per cui invece l’aspetto più difficile da affrontare sono le conversazioni sui propri risparmi (lo indica il 23% delle donne). Segue il 24% delle donne con difficoltà a chiedere sconti nei negozi o per un servizio che intendono acquistare e il 17% che trova complicato parlare di come spende il suo denaro (contro il 13% degli uomini).

Un libro racconta l’eccellenza vitivinicola dei Colli Euganei

Un libro racconta l’eccellenza vitivinicola dei Colli EuganeiMilano, 7 mar. (askanews) – “Una guida alla lettura e alla scoperta dei Colli Euganei e delle eccellenze enologiche che qui vengono prodotte da centinaia di anni. Un testo che vuole raccontare la storia della viticoltura nel territorio euganeo e l’origine dei vitigni che nel corso del tempo sono arrivati nell’areale influenzando e modificando il paesaggio e il territorio in un gioco di interazione sinergica che ritroviamo in bottiglia”. Questo il senso del libro “Colli Euganei: nati dal fuoco, plasmati dalla viticultura” che sarà presentato l’8 marzo nella spettacolare Villa Selvatico a Battaglia Terme (Padova).
Promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei come primo di una serie di quaderni scientifici che raccontano le peculiarità della denominazione padovana, questo volume è scritto a quattro mani da Attilio Scienza, già presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia e titolare del corso di Miglioramento genetico della vite e di Viticoltura di territorio all’Università di Milano, e la ricercatrice Serena Imazio.
Gli autori disegnano la storia di un territorio in cui il vino traccia una linea continua di riferimento sociale, antropologico e culturale: dalle prime testimonianze dell’utilizzo del vino presso i Veneti antichi in epoca preromana, dimostrate dalla “Situla Benvenuti” rinvenuta ad Este (Padova), passando per la romanizzazione della viticultura, l’impatto della Chiesa nell’agricoltura medievale e l’epoca della Serenissima, arrivando poi ai Conti Corinaldi (che nei Colli Euganei piantarono per primi le varietà bordolesi, nel 1870).
“La nuova comunicazione del vino – soprattutto in un territorio ricco, complesso e dalla storia millenaria come quello italiano, deve essere basata su una strategia che allarghi i confini e che cominci a includere paesaggio e suoi trascorsi storici e preistorici non per dare un’età al vino o alla presenza dei vitigni che lo producono sul territorio, ma per fare l’esatto opposto: definirne il carattere atemporale, inimitabile e riconoscibile”.
La presentazione a Villa Selvatico vedrà l’intervento del presidente del Consorzio, Marco Calaon, e un’introduzione della guida naturalistica Francesco Loreggian. A seguire, Attilio Scienza racconterà storia, mito e pedigree dei vitigni dei Colli Euganei, mentre Gianni Borin presenterà un focus sulla Docg Fior d’Arancio. In chiusura, un contributo del Parco Letterario Francesco Petrarca e Colli Euganei da parte della guida turistica e docente Claudia Baldin e un approfondimento enoturistico di Giorgio Salvan.

Patto stabilità, Gentiloni fiducioso in accordo a Ecofin martedì

Patto stabilità, Gentiloni fiducioso in accordo a Ecofin martedìBruxelles, 7 mar. (askanews) – Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha sostanzialmente confermato a Bruxelles le anticipazioni pubblicate oggi dal quotidiano “La Stampa” riguardo a un accordo già raggiunto fra gli Stati membri sul testo della riforma del Patto di Stabilità, che dovrebbe essere formalizzato dai ministri durante l’Ecofin di martedì prossimo.
Rispondendo a un giornalista che chiedeva se pensi che ci sarà l’accordo, Gentiloni ha affermato: “Sono fiducioso, ‘I’m confident’; è un auspicio, ma è un auspicio fondato”. Il commissario ha parlato al termine di un evento di presentazione del libro di Lucia Annuziata “l’Inquilino”, al Parlamento europeo nel pomeriggio a Bruxelles.
In particolare, la riforma dovrebbe modificare profondamente e rendere più flessibili le regole Ue sul percorso di riduzione del debito pubblico per gli Stati membri che, come l’Italia, superano la soglia di Maastricht del 60% rispetto al Pil. Il nuovo Patto si applicherà a partire dall’inizio dell’anno prossimo, quando scadrà la clausola di sospensione delle attuali regole, attivata per aiutare i paesi a far fronte alla pandemia di Covid-19.

Casa-lavoro, smart working, carpooling, bici: risparmio 2022 635mila euro

Casa-lavoro, smart working, carpooling, bici: risparmio 2022 635mila euroRoma, 7 mar. (askanews) – Dopo oltre 2 anni di restrizioni alla mobilità, a causa della pandemia, molti italiani sono tornati in azienda regolarmente ma cercando di percorrere la tratta casa-lavoro in modo più sostenibile dal punto di vista economico e ambientale. Nel 2022, scegliere di lavorare da casa, andare al lavoro in bici o a piedi o rinunciare all’utilizzo privato dell’auto condividendola con i propri colleghi ha portato gli italiani a risparmiare complessivamente oltre 635.000 euro ed evitare di emettere 413 tonnellate di CO2 in atmosfera. È quanto emerge dal Rapporto Annuale sulla Mobilità Sostenibile Aziendale 2023 elaborato da Jojob Real Time Carpooling, azienda benefit che costituisce il principale servizio che in Italia offre alle aziende uno strumento completo di welfare aziendale per quanto riguarda la mobilità.
Jojob Real Time Carpooling infatti permette alle aziende di diffondere e incentivare l’uso dei trasporti condivisi a basso impatto ambientale tra i dipendenti, grazie alla app per smartphone che certifica i viaggi casa-lavoro fatti dai dipendenti in carpooling, in bici, a piedi o con le navette aziendali.
“La mobilità sostenibile, e in particolare la mobilità condivisa sta registrando una crescita estremamente significativa con adesioni superiori al periodo pre pandemico”, sottolinea Gerard Albertengo, CEO e founder di Jojob Real Time Carpooling. “I numeri del 2022 parlano di opzioni che stanno diventando delle vere e proprie consuetudini per gli italiani e l’elevata inflazione, in parte causata dal recente rincaro della benzina, ha spinto i pendolari a scelte economicamente più sostenibili, come andare al lavoro a piedi o in bici. Chi invece opta per il carpooling affianca al risparmio economico il rispetto per l’ambiente”.
“In Italia, aggiunge Albertengo, grazie al Decreto che ha rafforzato l’adozione dei piani spostamenti casa lavoro e grazie ad una crescente sensibilità ambientale da parte delle aziende e dei pendolari, stiamo assistendo alla creazione di una vera e nuova infrastruttura di trasporto, il Carpooling. La presenza di migliaia di tragitti che collegano il territorio alle singole sedi aziendali, rappresentano una nuova alternativa di trasporto e con questi tassi di crescita, ben presto il Carpooling potrà essere considerato non solo efficiente ma anche la più capillare rete di trasporti per il pendolarismo.
Grazie al carpooling aziendale, i lavoratori possono condividere il tragitto casa-lavoro con colleghi e dipendenti di aziende limitrofe. Una decisione che, nel 2022, ha permesso di risparmiare 345.000 euro e di avere un’aria più pulita, con oltre 225 tonnellate in meno di emissioni di CO2. Sono oltre 200.000 i viaggi in carpooling aziendale certificati e circa 104.000 auto in meno sulle nostre strade.
I dipendenti delle aziende si sono lasciati conquistare anche dalla mobilità dolce, scegliendo di andare al lavoro a piedi, in bici o utilizzando le navette aziendali. Entrambe queste soluzioni sono integrate nell’applicazione e consentono alle aziende di misurarne i benefici ambientali e di incentivarne l’uso verso i propri collaboratori. Nel 2022 in bici e a piedi sono stati risparmiati oltre 47.000 euro e più di 30 tonnellate di CO2, mentre utilizzando le navette sono stati spesi 62.000 euro in meno con 40 tonnellate di CO2 non emesse.
Ottimi anche i numeri che arrivano dallo smart working: secondo i calcoli di Jojob Real Time Carpooling nel 2022 le giornate di lavoro da casa hanno fatto risparmiare 181.000 euro ed evitato 118 tonnellate di emissioni di CO2 nell’aria.
L’adozione di Jojob Real Time Carpooling da parte delle aziende consente ai mobility managers di attuare azioni concrete per lo sviluppo della mobilità sostenibile e di misurare puntualmente i risultati ottenuti. In accordo con le Linee Guida Ministeriali, Jojob fornisce non solo lo strumento attuativo ma consente inoltre di disporre dei dati di monitoraggio calcolati secondo i parametri Ispra e spendibili dunque negli aggiornamenti annuali di piani spostamento casa lavoro.
Tra le aziende che hanno adottato i servizi di Jojob Real Time Carpooling offrendo alternative di mobilità sostenibile ai propri dipendenti spiccano: Amadori, ARVAL, Automobili Lamborghini, BCC Banca Iccrea e società controllate, BPER Banca, Breton, BVLGARI, Contarina, Credem, Ducati Motor Holding, Euro Company, FAAC, Gruppo Chiesi, Gruppo Dolomiti Energia, Jacobacci & Partners, Lavazza, Mérieux NutriSciences Italia, Nexi, OMB Saleri, Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, Pietro Fiorentini, System Logistics, TIM, Twinset, Università di Torino, Valagro.

Grandi star e rassegna ArteKino Classics, appuntamento cinema su arte.tv

Grandi star e rassegna ArteKino Classics, appuntamento cinema su arte.tv

Jamie Lee Curtis, Clint Eastwood, Paul Verhoeven e Charlton Heston protagonisti nuovi documentari

Roma, 7 mar. (askanews) – Jamie Lee Curtis, Clint Eastwood, Paul Verhoeven e Charlton Heston: figure diversissime tra loro ma che hanno segnato, ognuna in modo inconfondibile, la storia del cinema contemporaneo. In occasione dei prossimi Academy Award, arte.tv, la piattaforma di streaming europea, celebra le loro carriere, svelando sfumature inedite di questi protagonisti del grande schermo.
Paul Verhoeven: un maestro della provocazione, dedicato al regista olandese impostosi a Hollywood con RoboCop, Basic Instinct ed Elle, e Clint Eastwood: l’ultima leggenda, che celebra una delle figure più poliedriche e prolifiche del cinema americano, raccontano due cineasti che hanno scelto percorsi differenti, riuscendo comunque a fare breccia nel cuore del grande pubblico. A questi, su arte.tv, si affiancano anche due approfondimenti su Charlton Heston e Jamie Lee Curtis: il primo, Charlton Heston, Gigante fino all’eccesso, è il ritratto di un attore amato e discusso; il secondo, Jamie Lee Curtis: un urlo di libertà a Hollywood, quello di un’icona pop del cinema degli anni ’80 e ’90, che solo quest’anno ha ottenuto la sua prima candidatura agli Oscar per il film Everything, Everywhere, All at Once.
L’appuntamento con il cinema, su arte.tv, prosegue con ArteKino Classics, la rassegna dedicata al grande patrimonio della cinematografia europea, giunta alla sua seconda edizione e che dallo scorso anno è parte integrante del progetto Artekino, inaugurato nel 2016 con ArteKino Festival e ArteKino Selection. Il contenitore propone una programmazione di rarità del cinema europeo, realizzate tra il 1945 e il 1995, che hanno influenzato l’immaginario socio-culturale diventando dei veri e propri cult nei loro paesi di origine.
Ad inaugurare la stagione, il 20 marzo 2023, sarà La Merlettaia (1978) del regista svizzero Claude Goretta, che contribuì a lanciare l’attrice Isabelle Huppert. Nella selezione, che comprende oltre 20 titoli, anche Face to Face (1966) di Roviros Manthoulis e Chi sei, Polly Maggoo? (1966) di William Klein; a queste si affiancano le opere della regista ungherese Márta Mészáros, della svedese Mai Zetterling e della ceca Vera Chytilová.
Tutti i titoli sono fruibili gratuitamente con sottotitoli in italiano sul sito arte.tv/it o sulle app della piattaforma disponibili per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili. Si può consultare l’elenco completo dei film di questa edizione a questo link: https://artekinofestival.arte.tv/it/
Jamie Lee Curtis: un urlo di libertà a Hollywood Halloween, Una poltrona per due e True Lies sono solo alcuni dei titoli che hanno reso Jamie Lee Curtis una delle icone indiscusse del cinema degli anni ’80 e ’90. Figlia d’arte di Janet Leigh e Tony Curtis, l’attrice ha dovuto lottare per emanciparsi dall’ombra dei genitori, facendo anche scelte di carriera sorprendenti. Dal documentario Jamie Lee Curtis: un urlo di libertà a Hollywood di Valérie Jourdan emerge la storia di una donna fragile, ma determinata, che in quarant’anni è riuscita ad affermarsi grazie alla sua forte personalità: un ritratto vivace, che mescola filmati di repertorio, spezzoni di film e interviste, dell’attrice che, proprio quest’anno, ha ottenuto la sua prima candidatura agli Oscar per l’interpretazione nel film Everything, Everywhere, All at Once.
Clint Eastwood: l’ultima leggenda Attore, regista, produttore, compositore: Clint Eastwood è un talento poliedrico, destinato a lasciare una traccia indelebile nella storia del cinema. Dai classici che lo hanno visto protagonista (come Il buono, il brutto, il cattivo e Fuga da Alcatraz) alla serie dell’Ispettore Callaghan, passando per i successi cinematografici da lui stesso diretti (I ponti di Madison County, Million Dollar Baby, Gran Torino), il volto spigoloso dell’attore e regista premio Oscar appartiene ormai all’immaginario collettivo. Il documentario Clint Eastwood: l’ultima leggenda, firmato da Clélia Cohen, torna alle origini del Mito, ripercorrendo la carriera del cineasta californiano che, pur interpretando tantissimi personaggi, è riuscito sempre a rimanere fedele a se stesso. Un omaggio che racconta gli aspetti chiave e le ambiguità di una vera icona del cinema mondiale.
Paul Verhoeven: un Maestro della provocazione Paul Verhoeven è uno dei pochi cineasti dei Paesi Bassi che è riuscito a imporsi a Hollywood con blockbuster come RoboCop, Basic Instinct ed Elle. Il documentario di Elizabeth van Zijll Langhout Paul Verhoeven: un maestro della provocazione racconta la parabola artistica del regista, cresciuto sotto le bombe dell’occupazione nazista in Olanda e approdato a una cinematografia ricca di personaggi borderline e in cui sesso e violenza sono temi ricorrenti.
Charlton Heston, Gigante fino all’eccesso I dieci comandamenti e Ben-Hur sono i film che hanno portato al successo Charlton Heston, uno degli attori simbolo della “Golden Age of Hollywood”. Scomparso nel 2008, Heston è passato alla storia per il suo sguardo gelido e il portamento virile, ma le sue vocazioni personali svelano molto altro. Charlton Heston, Gigante fino all’eccesso racconta di un uomo che ha difeso strenuamente i diritti civili e la causa afroamericana, per poi cambiare inaspettatamente rotta: diventato figura di punta del conservatorismo, Heston fu anche sponsor del diritto al porto d’armi. Il documentario di Maud Guillaumin è il ritratto di una delle figure più emblematiche e controverse del ‘900 americano. A lui arte.tv ha dedicato anche un approfondimento: 2022: I Sopravvissuti – Dietro le quinte di una distopia, che racconta il backstage del film del 1973 di Richard Fleischer, di cui l’attore è protagonista. Il documentario ripercorre la realizzazione di quest’opera cult che tocca un tema ancora attuale: fu infatti il primo lungometraggio di fantascienza a evocare la catastrofe climatica, di cui l’uomo è l’unico responsabile.