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Cina, nel 2023 la popolazione è calata di oltre 2 milioni

Cina, nel 2023 la popolazione è calata di oltre 2 milioniRoma, 17 gen. (askanews) – La popolazione della Cina è diminuita di oltre 2 milioni lo scorso anno, registrando il primo calo in 60 anni e segnalando il picco di mortalità più alto da 50 anni a questa parte. Lo ha affermato oggi l’Ufficio nazionale di statistica di Pechino.

La notizia viene in un momento in cui il paese si trova ad affrontare un rallentamento vistoso della sua crescita, un tempo ritenuta inarrestabile. Nel 2023 il Pil cinese – secondo i dati ufficiali – è cresciuto del 5,2%, un dato tra i peggiori, secondo solo al 3% del 2022, quando però Pechino aveva ancora in piedi le draconiane misure “Zero Covid” che hannno prodotto gravi ripercussioni sull’economia. Secondo i dati ufficiali, la popolazione della Cina continentale è scesa di 2,08 milioni lo scorso anno a 1,4097 miliardi, rispetto a 1,4118 miliardi nel 2022.

L’anno scorso sono nati 9,02 milioni di bambini, in calo del 5,6% rispetto ai 9,56 milioni del 2022, secondo l’ufficio di statistica. Il tasso di natalità è stato il più basso da quando sono iniziate le registrazioni, nel 1949, con 6,39 nascite ogni 1.000 persone rispetto alle 6,77 del 2022. Nel 2023, inoltre, sono morte 11,1 milioni di persone, 690.000 in più rispetto al 2022, spingendo il tasso di mortalità nazionale a 7,87 per 1.000 persone. Nel 2022 era stato il 7,37 per mille, mentre il livello più alto mai registrato è stato l’8,06 per mille persone registrato nel 1969.

La Cina ha potuto contare per decenni sul cosiddetto dividendo demografico: una grande disponibilità di manodopera a basso costo, che ha alimentato lo sviluppo della sua struttura industriale e che l’ha resa la “fabbrica del mondo”. Quel periodo, però, è ormai alle spalle. Oggi la Cina è di fatto il secondo paese più popolato al mondo, dopo l’India, ed è uno con l’età media più elevata. Negli ultimi anni Pechino ha varato una serie di misure nel tentativo di invertire la tendenza all’invecchiamento e anche di aumentare le nascite, ma non hanno prodotto risultati. Nel 2021, Pechino ha allentato le restrizioni sulle nascite per consentire alle coppie di avere tre figli, dopo aver abbandonato la politica del figlio unico nel gennaio 2016 a favore di una politica dei due figli.

La politica dei tre figli è stata seguita da una serie di incentivi da parte dei governi locali, che vanno dal congedo parentale prolungato ai tagli fiscali e ai premi in denaro per le famiglie con più di un figlio. Ma tutto q uesto non è evidentemente bastato.

Bce, Lagarde: tagli tassi? “Tra aprile e maggio sapremo di più”

Bce, Lagarde: tagli tassi? “Tra aprile e maggio sapremo di più”Roma, 17 gen. (askanews) – Passato il primo trimestre, “a primavera inoltrata”, quando si sapranno gli esiti delle tornate negoziali sui salari ci saranno elementi molto rilevanti per la politica monetaria, per giudicare le prospettive dei prezzi e capire se vi siano o no accresciuti rischi di effetti secondari sulle buste paga, che al momento non si rilevano. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde che in una intervista Bloomberg ha così fornito in maniera indiretta un elemento su quando l’istituzione potrebbe riflettere in maniera più seria a operare un primo taglio ai tassi di interesse.

Taglio che al momento non è sul tavolo del Consiglio direttivo: “siamo sul percorso giusto” per il ritorno dell’inflazione all’obiettivo del 2% sul medio termine “ma non canterò vittoria, non ancora”, ha detto. Lagarde ha notato che le buste paga ora stanno salendo in media nell’area euro, ma non con livelli tali da pareggiare quella che è stata la crescita dei prezzi nei mesi passati. “I lavoratori dipendenti hanno perso potere d’acquisto e ora ci sta un processo di recupero. Sapremo molto di più probabilmente tra aprile e maggio, perché gli accordi salariali vengono negoziati nel primo trimestre e i risultati vengono dopo il primo trimestre. Quindi – ha detto la presidente Bce – avremo delle informazioni a tarda primavera e queste avranno forti implicazioni” per le valutazioni di politica monetaria.

Se ci fossero forti rialzi salariali “mi creerebbe preoccupazione, perché oggi non vediamo effetti di secondo livello ma questo potrebbe essere il risultato da un processo di recupero molto forte”, ha spiegato Lagarde. Lagarde ha ribadito di ritenere che in assenza di nuovi shock i tassi della Bce abbiano raggiunto il picco, quanto ai tempi di un primo ha lasciato la porta aperta a che avvenga entro l’estate ma “devo essere riservata – ha detto – perché stiamo affermando che siamo legati e i dati e non siamo ancora ai livelli che vogliamo vedere”.

Elezioni in Sardegna, Salvini: troveremo un accordo, gli italiani chiedono l’unità del centrodestra

Elezioni in Sardegna, Salvini: troveremo un accordo, gli italiani chiedono l’unità del centrodestraRoma, 17 gen. (askanews) – “Ieri a margine del Cdm “ho parlato con Giorgia, non c’era Tajani. Abbiamo parlato dell’agenda di governo. L’ho aggiornata su quello che sto facendo da ministro”, “poi ovviamente abbiamo parlato di Regionali, contiamo di andare uniti e vincere uniti. Troveremo l’accordo”. Lo ha detto il leader della Lega, e vice premier, Matteo Salvini in diretta ad Agorà.

“Ovviamente a livello locale ci sono tante persone valide fortunatamente nel centrodestra, anche nei Comuni”, per quanto riguarda i governatori “per me il linea di principio è meglio sostenere l’uscente, detto questo l’unità del centrodestra è qualcosa che gli italiani della hanno scelto e ci chiedono e quindi nel nome dell’unità della coalizione troveremo assolutamente un accordo”.

Tim, via libera golden power ad operazione Netco

Tim, via libera golden power ad operazione NetcoRoma, 17 gen. (askanews) – Tim ha ricevuto l’assenso all’esecuzione dell’operazione di cessione di NetCo a KKR ai fini della normativa ‘Golden power’.

Lo annuncia la società in una nota precisando che “il provvedimento autorizzativo, con il quale il Consiglio dei Ministri ha esercitato i poteri speciali nella sola forma delle prescrizioni, ha fatto propri gli impegni presentati nel corso del procedimento”. “Si tratta – prosegue Tim – di impegni ritenuti dal Governo pienamente idonei a garantire la tutela degli interessi strategici connessi agli asset oggetto dell’operazione”.

Australian Open, Sinner avanti tutta: vince facile al terzo turno

Australian Open, Sinner avanti tutta: vince facile al terzo turnoRoma, 17 gen. (askanews) – Jannik Sinner vola senza problemi al terzo turno degli Australian Open. Dopo aver battuto Van de Zandschulp all’esordio, l’azzurro ha eliminato anche il debuttante Jesper De Jong, n. 161 al mondo in un match che ha assunto i contorni di un allenamento: un triplo 6-2 senza storia in un’ora e 45 minuti. L’azzurro è stato superiore in tutto e non ha mai concesso a De Jong di entrare in partita. Semplicemente perfetto. Sinner archiviava il primo set per 6-2 dopo 35 minuti, con due break all’attivo e dopo aver lasciato 4 punti in altrettanti turni di battuta. Il malcapitato Jesper accusava il colpo, e veniva brekkato anche nel gioco d’apertura del terzo set. E poi di nuovo nel terzo game. Solo sul 6-2 6-2 4-0, Sinner staccava il piede dall’acceleratore, ma ormai i giochi erano fatti. “Ho battuto un giocatore giovane e con grandi potenzialità” ha detto Sinner al termine del match, spendendo parole d’elogio per l’olandese e per il pubblico che l’ha sostenuto: “Questo pubblico mi ha supportato tantissimo, io cerco di non avere paura di nessuno, ma rispetto di tutti”. Sinner tornerà in campo venerdì per il terzo turno contro uno tra Baez e Galan.

“Giocare contro di lui era una novità, dovevo stare attento soprattutto all’inizio. È stata una bella partita: a un certo punto ho giocato davvero bene, servendo e rispondendo bene. Oggi ho giocato meglio rispetto all’esordio con Van de Zandschulp, con il tetto chiuso è diverso e io adoro queste condizioni”, ha detto Jannik Sinner dopo la vittoria al secondo turno degli Australia Open contro l’olandese De Jong. Una formalità per l’azzurro che ha impiegato appena un’ora e 45 minuti, chiudendo con un triplo 6-2. Sinner pensa ai prossimi impegni: “Di sicuro posso migliorare. Oggi ho giocato bene, ma dovremo vedere come reagirò quando i match saranno più combattuti”. L’azzurro è tornato a parlare anche della vittoria della Coppa Davis e del senso d’appartenenza per l’Italia verso i Giochi Olimpici di Parigi: “Solo dopo averla vinta ti rendi conto di quanto sia importante la Coppa Davis – ha raccontato – ho sempre giocato per l’Italia perché amo rappresentare nel modo giusto la bandiera italiana. È stato davvero bello dare il mio contributo per la vittoria di squadra. Non vedo l’ora che arrivino le Olimpiadi perché ovviamente giochi per te stesso, ma anche per la nazione”.

Cina, Pil in frenata nel IV trimestre. Crescita 2023 a +5,2%

Cina, Pil in frenata nel IV trimestre. Crescita 2023 a +5,2%Roma, 17 gen. (askanews) – Economia cinese in frenata nel quarto trimestre del 2023 anche se l’anno si chiude con una crescita leggermente superiore alle previsioni del governo. Una crescita giudicata però dagli analisti poco significativa perché si confronta con un 2022 ancora influenzato dalla crisi pandemica.

Il prodotto interno lordo negli ultimi tre mesi del 2023 è cresciuto dell’1% rispetto ai tre mesi precedenti, dopo il +1,3% del terzo trimestre. Complessivamente l’anno scorso il Pil è salito del 5,2% a fronte di una previsione del governo del 5% e al +3% del 2022. Nel solo mese di dicembre la produzione industriale è crescuta del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, leggermente meglio delle stime, mentre le vendite al dettaglio sono andate peggio delle previsioni con un +7,4% tendenziale a fonte di un +8% atteso. Anche qui da tenere in considerazione il basso livello dei dati di dicembre 2022. Il tasso di disoccupazione è salito dal 5,0% al 5,1%.

Fine vita, Zaia: legge puntava a regolare modalità e tempi

Fine vita, Zaia: legge puntava a regolare modalità e tempiRoma, 17 gen. (askanews) – “Qualcuno ha voluto far passare il messaggio, scorretto oltre che sbagliato, che la legge autorizzasse il fine vita. Ma non è così. Questa possibilità esiste già in forza di una sentenza della Corte costituzionale del 2019. Puntava a regolare modalità e tempi”. Lo spiega al Corriere della sera il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, dopo che il Consiglio regionale del Veneto ha deciso il rinvio in commissione della proposta di legge d’iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito.

Per il governatore non è stato un voto politico. “Non scherziamo. Dovevamo votare su un tema etico, non politico. Ognuno si è espresso secondo coscienza. Per quanto riguarda la Lega non abbiamo mai fatto una riunione per contare i voti. Avrei trovato vomitevole il contrario”, aggiunge. Dal voto in Consiglio “è uscita una rappresentazione della spaccatura che su questi temi vive l’intero Paese. Anche se in cuor loro, credo, i cittadini sarebbero favorevoli ad avere una legge che regola i comportamenti che si possono tenere in situazioni così delicate anche dal punto di vista etico. Io, comunque, rispetto tutte le posizioni. Anche quelle di chi non ha avuto rispetto per le mie”.

Vertice centrodestra non risolve. E in Sardegna PSd’Az ‘flirta’ con Soru

Vertice centrodestra non risolve. E in Sardegna PSd’Az ‘flirta’ con SoruMilano, 16 gen. (askanews) – Venti minuti di colloquio, ma soluzione che ancora non arriva. Prosegue lo stallo nel centrodestra sulla Sardegna e le Regionali, nonostante Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani – a margine del Consiglio dei Ministri – abbiano avuto l’occasione per un confronto di persona.

Le posizioni restano immutate, e anzi il quadro si complica ulteriormente: sul terzo mandato per i governatori, chiesto dalla Lega per poter continuare con Zaia in Veneto, l’apertura arrivata da Fabio Rampelli viene ridimensionata – a microfoni spenti – da Fratelli d’Italia: “Le decisioni di FdI vengono prese dagli organi di FdI, non da un singolo”. E anche se ufficialmente non c’è una connessione, c’è da registrare il rinvio del Cdm sul provvedimento dell’election day, nel quale è contenuta anche la norma per consentire il terzo mandato ai sindaci dei comuni sotto i 15mila abitanti. Una misura che poteva sembrare un viatico al terzo mandato per i governatori, o addirittura fornire un veicolo normativo per un emendamento in tal senso. A scanso di equivoci, tutto fermo anche lì. Continua il tiro alla fune anche sulla Basilicata, individuata come possibile compensazione per la Lega: alle voci di un’apertura in tal senso da parte di FdI, rispondono i forzisti che insistono nel ritenere blindata la ricandidatura del loro Vito Bardi. In ogni caso, una compensazione di questa natura potrebbe soddisfare la Lega, non il Partito Sardo d’Azione di Christian Solinas. I sardisti – che per venerdì hanno convocato ad Oristano il Consiglio insistono nel chiedere la convocazione di un tavolo nazionale in cui rinegoziare i termini dell’alleanza e “riconoscere politicamente che la regola della conferma degli uscenti è stata cambiata”. A quel punto la coalizione tra centrodestra civici e sardisti potrebbe proseguire, “e dopo il voto si vedrà il peso delle varie liste”, con il PSd’Az convinto di pesare, col Carroccio, più o meno quanto FdI. In caso contrario, “il PSd’Az si troverà a poter decidere di andare con Soru, che vuole fare il partito della nazione sarda”.

Il Qatar: accordo per far arrivare le medicine agli ostaggi israeliani in cambio di aiuti umanitari a Gaza

Il Qatar: accordo per far arrivare le medicine agli ostaggi israeliani in cambio di aiuti umanitari a GazaRoma, 16 gen. (askanews) – Il Qatar ha annunciato l’esito positivo della propria mediazione per far pervenire le cure medicinali necessarie agli ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza.

In cambio, lo Stato ebraico permetterà l’ingresso di medicinali e altri aiuti umanitari nelle zone più colpite del Terrritorio costiero. Il comunicato del Ministero degli Esteri del Qatar sottolinea il ruolo francese nel raggiungimento dell’accordo e ribadisce che la mediazione di Doha continuerà “nel quadro degli sforzi per mettere fine alla guerra a Gaza”.

Il Consiglio Regionale Veneto dice no al suicidio assistito e il centrodestra si divide. Zaia: rispetto il voto

Il Consiglio Regionale Veneto dice no al suicidio assistito e il centrodestra si divide. Zaia: rispetto il votoVenezia, 16 gen. (askanews) – E’ stata sostanzialmente bocciata la proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito, affrontata oggi in un lungo dibattito dal Consiglio regionale del Veneto. Ai 22 voti contrari si sommano i 3 astenuti che valgono anch’essi come un no. Quindi 25 no ed altrettanti voti a favore. C’è stata anche un’assenza. Erano in votazione 5 articoli.

Quando è stato bocciato il secondo, il presidente del Consiglio, Roberto Ciambetti, ha proposto il rinvio in commissione, trattandosi, come ha spiegato, di “un articolo fondamentale. Il centrodestra si è presentato al voto spaccato: con Fdi e Fi contrari, il presidente Luca Zaia e parte della Lega favorevoli, un’altra parte dello stesso Carroccio ha votato contro o si è astenuta. Un’astensione anche nel Pd. “Con questo voto è confermato che si trattava di una proposta di legge di iniziativa popolare che non viene dalla Giunta Regionale e spero che tutti abbiano avuto modo di comprenderlo visto che la comunicazione è stata fatta in altra maniera, si tratta di una proposta arrivata qui con una raccolta di firme con l’obbligo di trattarla entro sei mesi”, ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine della mancata approvazione in Consiglio della norma di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. “Non passa perché a parità di voti, 25 a favore e 25 contro, viene reinviata in Commissione, questa è la democrazia – ha aggiunto Zaia -. Domani mattina i pazienti terminali, alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n.242 del 2019 possono chiedere l’accesso al fine vita che è la prova provata che questa proposta di legge non serviva ad autorizzare il fine vita ma stabiliva i tempi per dare le risposte”.

“Massimo rispetto per i consiglieri, soprattutto su un tema etico è fondamentale che tutti abbiano libertà di pensiero e di espressione. La mia parte politica ha lasciato totale libertà di pensiero e di espressione, penso che lo si potrà evidenziare dalle votazioni”, ha sottolineato ancora Zaia, dopo la mancata approvazione in Consiglio della norma di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. “Spero che a livello nazionale si affronti il tema, nella direzione di dire ‘cerchiamo di normare il fine vita a tutela della libera scelta e dei casi estremi’ oppure nella direzione in cui si faccia una legge per negare il fine vita, la coerenza è questa” ha aggiunto Zaia. “Un amministratore come il sottoscritto deve essere laico nell’approccio. Immagino e spero che non si sia partigiani nell’affrontare questo tema e non ci siano fazioni. Io oggi ho detto che quando parlo penso a chi è a casa o su un letto di ospedale, che deve avere messaggi assolutamente chiari” ha concluso il presidente della Regione.

In un post sui social di Forza Italia si spiega così la scelta: “In Veneto respinta la legge sul fine vita. Abbiamo espresso il nostro voto contrario perché già garantito da una sentenza della Corte Costituzionale in alcune condizioni di sofferenza. Cure palliative, per evitare inutili sofferenze a pazienti in grave stato, ci sono già, così come è già garantito che non si verifichi nessun accanimento terapeutico. Se si va ad incidere sui tempi, si rischia di provocare ulteriore sofferenza e una migrazione interna verso le Regioni in cui la morte dolce è applicata con maggiore rapidità. Il dibattito, dunque, non è solo etico ma politico e deve essere trattato dal Parlamento in cui ribadiremo che Forza Italia è contro l’eutanasia!”