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Tag: askanews

’Being organic in Eu’ porta il biologico Ue a Marca 2024

’Being organic in Eu’ porta il biologico Ue a Marca 2024Roma, 15 gen. (askanews) – Uno spazio espositivo dedicato, l’organizzazione del workshop sul ruolo strategico del biologico nella distribuzione moderna, ma anche iniziative di networking che comprendono la Lounge B2B e l’aperitivo tematico a cura di Naturland. E’ l’agenda che caratterizza la presenza alla 20esima edizione di Marca del progetto internazionale europeo nato con l’obiettivo di promuovere la cultura del biologico.

“Being Organic in Eu”, la campagna triennale cofinanziata dall’Unione europea con l’obiettivo di trasferire i benefici che il biologico comporta per la salute delle persone e l’ambiente, si presenta quindi a Marca con una piattaforma di iniziative tese a valorizzare e promuovere la crescita dell’alimentazione sostenibile e salutare, senza chimica di sintesi. Mercoledì 17 gennaio, alle 9.30, presso la Gallery Hall, il convegno dal titolo “L’Italia di oggi e di domani: il ruolo sociale ed economico del biologico nella Distribuzione Moderna”, promosso da AssoBio, analizzerà le opportunità e le sfide del settore nella GDO. Durante l’evento verranno presentati i dati sulla categoria per il mercato italiano ed europeo e le potenzialità di sviluppo del biologico nella distribuzione moderna.

Le iniziative proposte da Being Organic in Eu a MARCA prevedono anche attività di networking per consolidare sinergie tra gli stakeholder del settore come la Buyers Lounge, dedicata agli appuntamenti B2B, e l’aperitivo a tema: “Talk and taste: gustare i prodotti ittici biologici nell’UE”, che si terrà il 17 gennaio presso il Bologna Congress Center, organizzato da Naturland, una delle più importanti organizzazioni di agricoltori e produttori biologici a livello mondiale. “Il biologico ha un ruolo sempre più strategico all’interno della Distribuzione Moderna – ha commentato Paolo Carnemolla, segretario generale FederBio – Ecco perché il programma di promozione triennale Being Organic in Eu, istituito grazie a un partenariato tra FederBio e Naturland, ha scelto la prestigiosa vetrina internazionale di MARCA per attivare iniziative di promozione e comunicazione dei valori e dei benefici che il biologico comporta dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, ma anche attività di networking per creare nuove opportunità di business fondamentali per lo sviluppo del comparto”.

Giappone, think tank stima Pil a novembre -1,4%

Giappone, think tank stima Pil a novembre -1,4%Roma, 15 gen. (askanews) – Una stima pubblicata lunedì dal Centro giapponese per la ricerca economica (JCER), un think tank governativo, a novembre il prodotto interno lordo (Pil) del Giappone sarebbe diminuito dell’1,4% annualizzato rispetto al mese precedente, segnando il primo calo in due mesi.

Il think tank ha affermato che il calo è dovuto principalmente alla flessione delle esportazioni di servizi, che erano temporaneamente aumentate in ottobre, aggiungendo che c’è stata anche una tendenza al ribasso nelle esportazioni di beni, comprese le spedizioni di automobili. Secondo il JCER, le esportazioni di beni e servizi sono diminuite del 9,1%, invertendo l’espansione dell’8,6% del mese precedente. “Le esportazioni di prodotti automobilistici e di beni strumentali sono state deboli”, ha osservato il centro di ricerca.

I consumi privati, che rappresentano oltre la metà del Pil totale, sono cresciuti dello 0,2%, mentre gli investimenti aziendali sono diminuiti dello 0,7%. Sulla base del ritmo di crescita medio di ottobre e novembre, il think tank stima ora un’espansione annualizzata del 3,1% per il quarto trimestre del 2023 rispetto ai tre mesi precedenti.

La catena di ristoranti italiana La piadineria passa al fondo Cvc

La catena di ristoranti italiana La piadineria passa al fondo CvcMilano, 15 gen. (askanews) – La piadineria, la catena italiana di ristoranti fast casual, passa al fondo internazionale Cvc capital partners. Cvc capital partners fund VIII ha raggiunto un accordo vincolante per acquisirne il 100% dai fondi Permira, si legge in una nota che conferma le indiscrezioni di stampa circolate nelle scorse settimane secondo cui la valutazione, in termini di enterprise value, supererebbe i 300 milioni. I fondi Permira avevano acquisito La Piadineria all’inizio del 2018 triplicando negli ultimi sei anni sia fatturato che Ebitda.

La Piadineria conta oltre 400 ristoranti a gestione diretta distribuiti tra città, centri commerciali, outlet e retail parks. La formula proposta nei punti vendita a marchio La Piadineria si basa sull’offerta di una trentina di tipologie di piadina, preparate con un impasto prodotto nello stabilimento di Montirone, nel Bresciano. La Piadineria è la seconda catena di ristorazione in Italia e può contare su una squadra di oltre 2.500 collaboratori che servono circa 70.000 clienti ogni giorno. “Cvc è pronta a sostenere l’azienda nel suo prossimo percorso di crescita, tramite l’ulteriore espansione del business in Italia, la diversificazione in altri formati fast casual, e l’internazionalizzazione – ha dichiarato Alessandro Baccarin, Director di Cvc – Non vediamo l’ora di lavorare con Andrea Valota e il management team per guidare il prossimo capitolo di successo de La Piadineria”.

“Siamo convinti che nei prossimi anni la società sarà in grado di sfruttare al meglio le opportunità di crescita che il mercato ci offre – ha sottolineato Andrea Valora, ceo del gruppo La Piadineria – La nostra ambizione è quella di consolidare il posizionamento di leadership de La Piadineria in Italia e di accelerare la nostra espansione all’estero”. Il perfezionamento dell’operazione, soggetto alle consuete autorizzazioni regolamentari, è previsto nella prima metà del 2024.

Zelensky: stiamo preparando altre buone notizie sulla difesa aerea

Zelensky: stiamo preparando altre buone notizie sulla difesa aereaMilano, 15 gen. (askanews) – “Stiamo preparando altre buone notizie sulla difesa aerea”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che effettua da oggi una visita ufficiale in Svizzera, partendo da Berna. Lo hanno annunciato ieri in serata il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e la presidenza ucraina. “Teniamo a mente sia i missili che la guerra elettronica: ce ne saranno di più” ha aggiunto. “E invariabilmente, mese dopo mese, aumentiamo la produzione di artiglieria ucraina. L’Ucraina ha un potenziale sufficiente per superare questo difficile percorso di guerra. Abbiamo il potenziale per radunare il mondo. Abbiamo il potenziale per vincere. La chiave è credere in noi stessi. Credere nell’Ucraina”.

Accolto dalla presidente della Confederazione Viola Amherd e dai consiglieri federali Ignazio Cassis e Beat Jans, Zelensky terrà una conferenza stampa in serata. Si tratta della prima visita ufficiale di Zelensky in Svizzera. Domani Zelensky terrà un discorso al Forum economico mondiale (WEF) di Davos. Ieri a Davos oltre 80 paesi hanno discusso della pace in Ucraina. Consiglieri per la sicurezza nazionale e alti diplomatici di oltre 80 paesi si sono riuniti per discutere di ciò che è necessario per portare la pace in Ucraina. I colloqui si sono svolti sulla base del piano di pace presentato dal presidente ucraino Zelensky. L’obiettivo è prepararsi per essere pronti ad avviare un processo con la Russia, quando sarà il momento”, ha affermato il ministro degli Esteri svizzero Ingazio Cassis.

Ha presieduto l’incontro insieme ad Andrij Yermak, capo dello staff del presidente Zelensky. Lo scopo, secondo Cassis, è quello di portare i paesi ad accordarsi sui principi per una pace duratura e giusta in Ucraina.

Bankitalia: a novembre debito pubblico in calo a 2.855 miliardi

Bankitalia: a novembre debito pubblico in calo a 2.855 miliardiRoma, 15 gen. (askanews) – Lo scorso novembre il debito delle Amministrazioni pubbliche è diminuito di 12,6 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.855,0 miliardi. Lo rende noto Bankitalia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. La diminuzione riflette quella delle disponibilità liquide del Tesoro (12,9 miliardi, a 39,6) e un piccolo avanzo di cassa delle Amministrazioni pubbliche (0,8 miliardi); in senso opposto ha operato l’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (complessivamente 1,1 miliardi).

Il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è diminuito di 12,6 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali e quello degli Enti di previdenza sono rimasti pressoché invariati. La vita media residua è marginalmente aumentata a 7,8 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è rimasta stabile al 24,4 per cento; a ottobre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti è aumentata al 27,4 per cento (dal 27,0 per cento del mese precedente), mentre quella in capo agli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) è aumentata al 13,4 per cento (dal 12,7 per cento in settembre).

All’università di Nablus l’Idf arresta presunti membri di una cellula studentesca di Hamas

All’università di Nablus l’Idf arresta presunti membri di una cellula studentesca di HamasRoma, 15 gen. (askanews) – Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato nove membri di una cellula studentesca di Hamas che si nascondevano all’Università An-Najah di Nablus, in Cisgiordania, con l’accusa di coinvolgimento in attività terroristiche. Lo riferisce il quotidiano Haaretz.

Le forze di difesa israeliane hanno affermato che l’arresto è stato effettuato nella notte nell’ambito dello sforzo di “contrastare le attività delle squadre terroristiche studentesche delle cellule di Hamas” nelle università della Cisgiordania. L’IDF ha anche affermato che altri sospettati presenti sul posto sono stati fermati per essere interrogati. L’IDF ha aggiunto che altri cinque sospetti sono stati arrestati con l’accusa di coinvolgimento in attività terroristiche in un villaggio vicino Jenin, nel sud della Cisgiordania.

L’esercito israeliano ha anche annunciato di aver distrutto due case illegali di membri di Hamas a Qalqilyah. Le case distrutte appartenevano all’alto funzionario di Hamas, Bassem Daoud, e a Saleh Daoud, accusati di essere gli autori di due attacchi a fuoco nel 2015.

Meloni e von der Leyen saranno mercoledì a Forlì per discutere dei fondi post alluvione

Meloni e von der Leyen saranno mercoledì a Forlì per discutere dei fondi post alluvioneBologna, 15 gen. (askanews) – A otto mesi dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, torna a Forlì, uno dei territori più colpiti dal maltempo. Mercoledì 17 gennaio, nel pomeriggio, è in programma un vertice con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, per discutere delle risorse da impiegare per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio e affrontare i problemi causati dall’alluvione.

In mattinata, invece, la premier è attesa a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, per la firma di un accordo sulla destinazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Ad annunciarlo è il presidente Bonaccini che sempre mercoledì, alle 11, ha in programma una call con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Giorgia Meloni fece visita alla Romagna pochi giorni dopo l’alluvione di maggio, incontrando alcune famiglie e imprese che hanno subito danni e le istituzioni locali impegnate nella gestione dell’emergenza. A poche settimane di distanza la premier aveva incontrato a Bologna von der Leyen dalla quale aveva ricevuto rassicurazioni sugli aiuti europei.

Alluvione, Meloni e von der Leyen mercoledì a Forlì per i fondi

Alluvione, Meloni e von der Leyen mercoledì a Forlì per i fondiBologna, 15 gen. (askanews) – A otto mesi dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, torna a Forlì, uno dei territori più colpiti dal maltempo. Mercoledì 17 gennaio, nel pomeriggio, è in programma un vertice con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, per discutere delle risorse da impiegare per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio e affrontare i problemi causati dall’alluvione.

In mattinata, invece, la premier è attesa a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, per la firma di un accordo sulla destinazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Ad annunciarlo è il presidente Bonaccini che sempre mercoledì, alle 11, ha in programma una call con il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. Giorgia Meloni fece visita alla Romagna pochi giorni dopo l’alluvione di maggio, incontrando alcune famiglie e imprese che hanno subito danni e le istituzioni locali impegnate nella gestione dell’emergenza. A poche settimane di distanza la premier aveva incontrato a Bologna von der Leyen dalla quale aveva ricevuto rassicurazioni sugli aiuti europei.

Ucraina, Zelensky da oggi in visita in Svizzera a Berna e Davos

Ucraina, Zelensky da oggi in visita in Svizzera a Berna e DavosMilano, 15 gen. (askanews) – “Stiamo preparando altre buone notizie sulla difesa aerea”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che compie da oggi una visita ufficiale in Svizzera, partendo da Berna. Lo hanno annunciato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e la presidenza ucraina. “Teniamo a mente sia i missili che la guerra elettronica: ce ne saranno di più” ha aggiunto. “E invariabilmente, mese dopo mese, aumentiamo la produzione di artiglieria ucraina. L’Ucraina ha un potenziale sufficiente per superare questo difficile percorso di guerra. Abbiamo il potenziale per radunare il mondo. Abbiamo il potenziale per vincere. La chiave è credere in noi stessi. Credere nell’Ucraina”.

Accolto dalla presidente della Confederazione Viola Amherd e dai consiglieri federali Ignazio Cassis e Beat Jans, Zelensky terrà una conferenza stampa in serata. Si tratta della prima visita ufficiale di Zelensky in Svizzera. Domani Zelensky terrà un discorso al Forum economico mondiale (WEF) di Davos. Ieri a Davos oltre 80 paesi hanno discusso della pace in Ucraina. Consiglieri per la sicurezza nazionale e alti diplomatici di oltre 80 paesi si sono riuniti per discutere di ciò che è necessario per portare la pace in Ucraina. I colloqui si sono svolti sulla base del piano di pace presentato dal presidente ucraino Zelensky.

“L’obiettivo è prepararsi per essere pronti ad avviare un processo con la Russia, quando sarà il momento”, ha affermato il ministro degli Esteri svizzero Ingazio Cassis. Ha presieduto l’incontro insieme ad Andrij Yermak, capo dello staff del presidente Zelensky.

Lo scopo, secondo Cassis, è quello di portare i paesi ad accordarsi sui principi per una pace duratura e giusta in Ucraina.

Tajani: troppi civili morti a Gaza, la reazione di Israele sia proporzionata

Tajani: troppi civili morti a Gaza, la reazione di Israele sia proporzionataRoma, 15 gen. (askanews) – La reazione di Israele agli attacchi di Hamas è “necessaria”, “ma bisogna che sia “proporzionata”, e “quindi va ridotto il danno che si produce alla popolazione civile” palestinese di Gaza. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rtl 102.5. “Ci sono troppi morti, continuiamo a ribadire che Israele ha diritto all’autodifesa, ma la reazione deve essere proporzionata. Non si tratta di genocidio, come dice qualcuno, ma deve essere proporzionata”, ha insistito Tajani.

“Gli Stati Uniti svolgono un ruolo centrale” per ristabilire la calma in Medio Oriente, e “non credo che esso dipenda da chi vincerà le elezioni” presidenziali. “Ritengono sia fondamentale per gli Stati Uniti essere portatori di pace in aree dove c’è il rischio di escalation”, ha spiegato Tajani. “Noi stiamo lavorando molto con gli Usa, anche perché quest’anno detendiamo la presidenza del G7”, in un momento “delicato”. “Perché, non dobbiamo nasconderlo, la situazione è tesa, ci sono difficoltà anche in Libano per l’instabilità politica” del Paese, visto che “non si riesce a eleggere un presidente che deve essere cristiano maronita” ha aggiunto il ministro.