Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Nel 2023 marca del distributore tocca 25,4 mld ma Italia ultima in Ue

Nel 2023 marca del distributore tocca 25,4 mld ma Italia ultima in UeMilano, 10 gen. (askanews) – Con un fatturato complessivo di 25,4 miliardi di euro nel 2023, i prodotti a marca del distributore, vale a dire i prodotti alimentari e non venduti con il marchio del supermercato, oggi valgono il 31,5% dell’intero giro d’affari del mercato della distribuzione moderna in Italia, compresi i discount. Parliamo di un aumento pari 332 milioni di euro nell’ultimo anno (contro i 526 del 2022) che tuttavia non è sufficiente a porci nella parte alta della classifica degli altri Paesi europei. Siamo “l’ultimo carro d’Europa” ha detto Valerio De Molli, managing partner e ceo The European House Ambrosetti, all’anteprima dei dati che verranno presentati al convegno inaugurale di Marca by BolognaFiere 2024 in programma il prossimo 16 gennaio a Bologna.

Il 2023 per tutti i canali della distribuzione moderna, inclusi per la prima volta i discount, ha segnato una riduzione dei volumi che complessivamente ha superato il miliardo di euro. In questo contesto la marca del distributore ha sostenuto i volumi della gdo con una crescita che ha riguardato soprattutto il primo prezzo (+0,6%) a fronte di un lieve decremento della fascia premium (-0,1%). “Riteniamo che la gdo stia interpretando un ruolo non solo economico ma anche sociale in modo più impegnativo che in passato – ha detto Mauro Lusetti, presidente dell’Associazione distribuzione moderna – L’anno scorso siamo riusciti a contenere gli aumenti inflattivi e per noi è stato possibile farlo anche grazie ai prodotti a marchio del distributore”. Certo, ha fatto notare Lusetti a più riprese, “le possibilità di sviluppo della marca del distributore sono enormi: nei Paesi europei le percentuali superano il 50%, il margine per crescere c’è”.

(segue)

Ucraina, da Senato ok ad aiuti anche militari a Kiev

Ucraina, da Senato ok ad aiuti anche militari a KievRoma, 10 gen. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato, con 103 voti favorevoli, 24 contrari e 27 astenuti, la risoluzione di maggioranza con cui si chiede, tra le altre cose, di “continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito Nato e Unione europea, nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari”.

La risoluzione chiede anche di “profondere tutti gli sforzi diplomatici in tutte le sedi, anche in qualità di presidente di turno del G7, con l’obiettivo di porre fine al conflitto e alle sofferenze del popolo ucraino e giungere ad una pace giusta, duratura ed equilibrata che ristabilisca la sicurezza e l’ordine mondiale nel rispetto del diritto internazionale”.

Cina nel 2024 avvierà viaggi di test treno più veloce del mondo

Cina nel 2024 avvierà viaggi di test treno più veloce del mondoRoma, 10 gen. (askanews) – Le ferrovie dello stato cinese ha dichiarato che entro l’anno completeranno la costruzione dei prototipi e testeranno il treno più veloce del mondom che avrà una velocità operativa commerciale di 400 km all’ora. Lo scrive oggi il South China Morning Post.

China State Railway Group, di proprietà statale, gestisce la più grande rete ferroviaria ad alta velocità del mondo. Il nuovo treno rappresenta lo sbocco del progetto CR450 lanciato dalla Cina tre anni fa. La versione più aggiornata del treno, Fuxing, sarà testato a una velocità fino a 450 km all’ora, ma avrà una velocit commerciale di 400 km all’ora. Al momento i treni in attività commerciale raggiungono al massimo i 350 km all’ora. Il progetto CR450 punta a ridurre il tempo di viaggio tra Pechino e Shanghai da oltre quattro ore a due ore e mezza.

Si prevede che il CR450 entrerà in servizio entro il 2025. A giugno 2023 sono stati completati i test di prestazione dei nuovi componenti hi-tech essenziali per CR450, stabilendo un record di 453 km/h durante una corsa di prova – ritenuta la più veloce al mondo – segnando una “pietra miliare significativa” in il suo sviluppo. Il test è stato effettuato sul ponte sul mare della baia di Meizhou, che è uno dei componenti principali della rete ferroviaria ad alta velocità tra Fuzhou e Xiamen nella provincia sud-orientale del Fujian.

La Cina prevede di potenziare la propria rete ferroviaria fino a 165mila km entro il 2025, compresi 50mila km di treni ad alta velocità. Alla fine dello scorso anno, la rete ferroviaria cinese copriva 159mila km, 45mila km AV.

Fipe: bene Doggy bag ma bisogna convincere consumatori

Fipe: bene Doggy bag ma bisogna convincere consumatoriRoma, 10 gen. (askanews) – Apprezzamento per un’iniziativa che accende un faro su un tema, quello della lotta contro gli sprechi alimentari, ma bisogna anche “sensibilizzare i clienti per convincerli ad abbattere le resistenze culturali, come la vergogna o l’imbarazzo”. Così FIPE-Confcommercio, la Federazione italiana Pubblici Esercizi, in merito alla proposta di legge dal titolo “Obbligatorietà della Doggy Bag”, presentata oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati da Giandiego Gatta e Paolo Barelli (Forza Italia).

Lottare contro lo spreco alimentare, riconosce Fipe, è “importante per garantire la sostenibilità delle abitudini dei consumatori” e ribadisce “con fermezza che è proprio sulla capacità di responsabilizzare questi ultimi che si gioca la partita più importante”. Secondo FIPE, però, introdurre l’obbligo in capo ai ristoranti “non è la soluzione al problema dello spreco alimentare, perché la resistenza a chiedere di portarsi a casa il cibo non consumato viene proprio dai clienti, che già oggi, in realtà, possono usufruire di questa possibilità in qualsiasi ristorante del Paese”.

Per l’associazione quindi la proposta “dovrebbe includere iniziative capaci di sensibilizzare i clienti per convincerli ad abbattere le resistenze culturali, come la vergogna o l’imbarazzo, che spesso li scoraggiano dall’avanzare richieste al personale del locale. Proprio su quest’ultimo aspetto spiega Fipe – bisogna intervenire con determinazione al fine di diffondere una vera e propria cultura della sostenibilità alimentare basata sui concetti della conservazione, della rielaborazione e della valorizzazione di ogni parte del cibo, distintivi della cultura italiana”. Su questi temi la Federazione ricorda di essere impegnata attivamente da anni con iniziative concrete e progettualità condivise con numerosi soggetti. Tra queste, c’è quella del “Rimpiattino”, la versione italiana della famosa “Doggy Bag” che FIPE ha lanciato nell’ottobre 2019. Il progetto, al quale hanno aderito migliaia di ristoranti italiani, ha visto l’introduzione di uno speciale contenitore di carta riciclata, per conservare e portare a casa il cibo e le bevande non consumati a tavola.

Amazon e Twitch tagliano centinaia di posti di lavoro

Amazon e Twitch tagliano centinaia di posti di lavoroNew York, 10 gen. (askanews) – Il gigante dell’e-commerce Amazon ha annunciato il licenziamento di centinaia di dipendenti nelle sue divisioni Prime Video e MGM Studios.

Mike Hopkins, che supervisiona quelle divisioni, ha inviato una nota ai membri dello staff informandoli dei tagli dell’organico, secondo una copia del documento visionato dalla CNBC. Hopkins ha dichiarato che la società ha deciso i tagli per “dare priorità ai nostri investimenti per il successo a lungo termine della nostra attività”. I licenziamenti arrivano lo stesso giorno in cui l’unità di live streaming Twitch di Amazon ha annunciato che taglierà 500 posti di lavoro. A partire dalla fine del 2022 e proseguendo fino al 2023, la società di Jeff Bezos ha avviato i più grandi licenziamenti della sua storia, tagliando più di 27.000 posti di lavoro in quasi ogni area dell’azienda.

Uila Pesca: su sicurezza no differenza tra piccola e grande pesca

Uila Pesca: su sicurezza no differenza tra piccola e grande pescaRoma, 10 gen. (askanews) – “In materia di sicurezza e protezione sociale non si può fare differenza tra piccola e grande pesca, perché tutti i lavoratori devono avere stessi diritti e tutele sociali e che occorre respingere e contrastare una visione “mediatica” che dipinge la pesca industriale come nemica della piccola pesca e, più in generale, i pescatori come predatori del mare e unici responsabili dell’impoverimento delle risorse e dell’inquinamento marino”. Lo ha detto il segretario nazionale della Uila Pesca, Fabrizio De Pascale, che è intervenuto oggi ai lavori della sesta conferenza internazionale su salute e sicurezza nell’industria della pesca (Ifish6), in corso di svolgimento alla Fao a Roma, nell’ambito della sessione dedicata alla protezione sociale nella piccola pesca.

Sul tema dello “status” giuridico della piccola pesca, la Uila Pesca ha presentato uno studio, realizzato nell’ambito del piano triennale pesca, finanziato dal Masaf. “È universalmente riconosciuto – ha spiegato De Pascale – come non esista una definizione univoca di piccola pesca, in quanto in questa categoria, a seconda delle leggi nazionali e delle convenzioni internazionali considerate, rientrano sia le canoe a remi che le imbarcazioni a motore fino a 24 metri di lunghezza, considerate come piccole barche”. “Per poter assicurare un adeguato sistema di protezione sociale a tutti i lavoratori del settore – ha concluso De Pascale – occorre partire dai contenuti della Convenzione OIL C 188 sul lavoro nella pesca e da misure innovative che possono essere decise dalle Organizzazioni regionali per la pesca, come la CGPM”.

Regionali, Solinas: fiducioso centrodestra ritrovi sua unità

Regionali, Solinas: fiducioso centrodestra ritrovi sua unitàRoma, 10 gen. (askanews) – “Sono fiducioso che il centrodestra ritroverà la sua unità su una candidatura che può riportare alla vittoria questa formula politica che ha ben amministrato nei cinque anni più complessi con il covid e con le guerre. È semplicemente un problema di equilibrio interno che verrà affrontato dai leader e speriamo nel più breve tempo possibile di poter andare in campagna elettorale”. Lo ha detto il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, parlando con i giornalisti in piazza Montecitorio a Roma.

A chi gli ha domandato se è pronto a fare un passo indietro nella candidatura alla presidenza della Regione, Solinas ha risposto: “Faccio ragionamenti politici: c’è una norma non scritta che prevede si possa portare a compimento un lavoro iniziato, c’è un quinquennio in cui è stato fatto tanto. La Regione Sardegna oggi è la terza in Italia per crescita del Pil, per aumento del reddito pro capite. Fitch ha certificato un rating migliore dello Stato italiano, ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene. Poi naturalmente i ragionamenti di coalizione si faranno…”. A chi gli ha chiesto perché è a Roma, Solinas si è limitato a spiegare: “Sono a Roma una volta alla settimana da sempre perché continuo a fare il presidente, a seguire i dossier nei vari ministeri”. È qui per incontrare Salvini? “Con Salvini ci sentiamo quotidianamente, i rapporti con la Lega sono costanti”.

Quanto alla posizione di Fratelli D’Italia che sostiene la candidatura alla Regione dell’attuale sindaco di Cagliari, Solinas ha osservato: “Truzzu è alla prima legislatura al Comune di Cagliari, merita l’opportunità di portare a compimento tutti i progetti avviati in città, così come la formula politica che governa la Regione ha bisogno in una legislatura che per via del Covid è durata pressoché la metà di una ordinaria e può trovare compimento con una seconda legislatura. Questi sono ragionamenti politici, poi se si dovranno fare ragionamenti di schieramento, di equilibri e non spetta a me farli”. Se è pronto a correre da solo con la Lega? “Lo deciderà il mio partito, rispetterò la scelta di Salvini. Dovremmo valutare all’interno degi organi di partito che fanno valutazioni da tanti anni. Non credo sia il mio nome a dividere. Appare ai più come la questione sia sui principi fondanti del centrodestra. In tutte le regioni si è sempre osservato il principio della conferma degli uscenti, la Lega quando era a percentuali altissime è andata a conquistare regioni nelle quali governava il centrosinistra: la Sardegna, il Friuli, l’Umbria. In questo caso si tratta di rapporti tra alleati: in Sardegna non si deve costruire un’alternativa perché il centrodestra governa unitariamente. Se si deve venir meno al principio di continuità si dovranno fare ragionamenti politici che lo giustifichino. I precedenti che esitono vanno valutati al tavolo dei leader con l’obiettivo di preservare l’unità”.

Lollobrigida: per pericoltura 18 mln e possibili altri interventi

Lollobrigida: per pericoltura 18 mln e possibili altri interventiRoma, 10 gen. (askanews) – “Non intendiamo rinunciare alle pere, sia nel consumo sia nella produzione. L’Italia è primo produttore in Europa e terzo nel mondo ma le imprese hanno dovuto affrontare numerose criticità e noi siamo intervenuti con 10 milioni di stanziamento straordinario con decreto ministeriale del 13 novembre e altri 8 con decreto a dicembre”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a una interrogazione sulle misure a sostegno del settore della pericoltura.

Lollobrigida ha anche annunciato che, per il settore, potrebbero arrivare altre risorse: “il Fondo Emergenze in agricoltura e pesca, istituito con la legge di Bilancio per il 2024, che ha una dotazione complessiva di 300 milioni di euro, ci permetterà, se necessario, di effettuare ulteriori interventi di sostegno al settore della pericoltura. Con questo fondo, infatti – ha spiegato – potremmo affrontare le emergenze vecchie e nuove e quella della pera è ben presente”. Lollobrigida ha voluto precisare che tutti questi interventi devono però essere “innestati in un quadro di più ampia portata, per questo è stato istituito un tavolo ministeriale apposito. E’ necessario – ha aggiunto – promuovere la qualità del prodotto anche con iniziative specifiche di carattere fieristico e commerciale. Ad esempio, grazie alla collaborazione con il ministero degli Esteri abbiano lavorato per sbloccare le esportazioni delle pere in un mercato importante come quello cinese”.

Cosmo annuncia a sorpresa un tour nei club italiani

Cosmo annuncia a sorpresa un tour nei club italianiRoma, 10 gen. (askanews) – A sorpresa Cosmo torna a esibirsi dal vivo nei club, e questa volta lo fa stupendo tutti con l’annuncio che in questi nuovi concerti verrà presentata per la prima volta nuova musica.

Cosmo porterà sul palco, accompagnato da una band di quattro elementi, il materiale inedito che andrà a comporre il suo nuovo album, il quinto. Non mancheranno, ovviamente, i classici del suo repertorio ri-adattati per l’occasione, perché per Marco – si sa – i concerti sono un organismo vivo e mutante: ogni suo show è diverso dal precedente e ogni tour arricchisce il viaggio della sua musica con nuove strade e percorsi. Per Cosmo il concerto dal vivo è un trionfo di aggregazione e socialità, una festa dove si canta, si piange, si ride e soprattutto si balla dando al corpo quello che il corpo vuole. Un vero e proprio rito pagano che ha nei club il suo santuario: il 30 marzo 2024 al Tuscany Hall di Firenze, il 2 aprile 2024 alle OGR di Torino, il 6 aprile 2024 alla Casa della Musica di Napoli, il 9 aprile 2024 all’Estragon di Bologna, l’11 aprile 2024 all’Alcatraz di Milano, il 18 aprile 2024 all’Hall di Padova, il 24 aprile 2024 all’Atlantico di Roma, il 26 aprile 2024 all’Eremo di Molfetta (BA) e il 30 aprile 2024 al Teatro Verdi di Cesena.

Parigi dedica una via a David Bowie a 8 anni dalla morte

Parigi dedica una via a David Bowie a 8 anni dalla morteRoma, 10 gen. (askanews) – A Otto anni dalla sua morte David Bowie ha una strada a lui intitolata a Parigi. La targa è stata apposta nel 13esimo distretto sulla riva gauche, Rue David Bowie, inaugurata l’8 gennaio, giorno in cui avrebbe compiuto 77 anni, con una grande festa. Bowie è scomparso il 10 gennaio 2016 e Parigi è la prima città al mondo ad onorare il Duca Bianco nel suo stradario. Un verso piuttosto oscuro della canzone “Aladdin Sane” di Bowie si riferisce a “Parigi o forse all’inferno”. Il tributo celebra la prima esibizione parigina di Bowie nel 1965, la prima fuori dal Regno Unito. Malato di cancro da oltre 18 mesi, Bowie muore a New York il 10 gennaio 2016, pochi giorni dopo aver compiuto 69 anni. La sua vera carriera inizia con l’album “Hunky dory” del 1971 (undici mesi prima c’era stato “The man who sold the world” ma l’anno del trionfo è il successivo, quello dell’album “Ziggy Stardust”, costellato da brani come “Rock’n’roll suicide”, “Starman”, “Suffragette city” o “Five years”). Nel maggio 1974 il primo dei cambiamenti, quello dell’epico “Diamond dogs”, album futuribile e decadente. E un altro ancora, con l’epico “Low”, lo aspetta nel gennaio 1977. Il successivo “Heroes”, giocato sulle stesse atmosfere ma meno claustrofobico, è un grande successo. Il nuovo millennio è rappresentato invece da “Heathen”, lavoro del 2002 del “Duca bianco” (così viene chiamato spesso il cantante, per via del suo portamento elegante e distaccato). Nel gennaio del 2016 esce il suo ultimo disco dal titolo “Blackstar”.