Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Mine antiuomo in Azerbaigian: priorità anche per stabilità regionale

Mine antiuomo in Azerbaigian: priorità anche per stabilità regionaleRoma, 15 giu. (askanews) – “Una questione di diritto internazionale umanitario: il caso delle mine antiuomo in Azerbaigian”, è questo il titolo dell’evento che si è svolto nella Sala Caduti di Nassirya del Senato nel rispetto della giornata di lutto nazionale per la morte dell’ex premier Silvio Berlusconi. Dall’inizio del conflitto nel Nagorno Karabakh, negli ultimi 30 anni, le vittime delle mine sono state oltre 3.300, secondo i dati forniti da Baku. E per l’Azerbaigian è necessaria una mobilitazione internazionale per eliminare questa minaccia e aumentare la stabilità regionale.

Il senatore Marco Scurria, segretario della Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato della Repubblica, membro della Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea del Consiglio d’Europa, ha aperto la presentazione dedicando un minuto di silenzio al ricordo del leader di Forza Italia. “Le mine antiuomo di fatto proseguono un conflitto anche questo è finito. Dobbiamo lavorare tutti per la pace che si raggiunge attraverso il diritto internazionale e il buonsenso. Il rapporto tra Italia e Azerbaigian è molto stretto e come presidente del Gruppo interparlamentare di amicizia Italia-Azerbaigian lo vorrei approfondire ulteriormente per un impegno ancora più proficuo per il futuro e per far trionfare la giustizia e la pace”, ha aggiunto Scurria. Per Antonio Stango, presidente della Federazione Italiana per i Diritti Umani – Comitato Italiano Helsinki “le mine sono uno strumento ancora utilizzato nell’area ed è stata rilevata la posa di nuove mine anche dopo l’accordo tripartito del novembre 2020 tra Russia, Armenia e Azerbaigian. Anche se ci sono segnali positivi in vista di un futuro possibile trattato di pace che metta fine al conflitto, la questione delle mine resta. Ci sono state molte vittime anche dopo il novembre 2020 e c’è molto da fare. L’Italia potrebbe dare un importante contributo anche grazie alle eccellenze nazionali legate allo sminamento sia in campo pubblico che privato”.

Nel corso dell’evento Musa Marjanli, direttore della rivista “IRS-Heritage” (“Patrimonio”) ha ricordato come “l’operazione di sminamento lanciata nei territori liberati è stato uno dei progeti più importanti per l’Azerbaigian e fino ad oggi sono state 90mila le mine rintracciate nel territorio, molte in aree civili con incidenti anche mortali”. Niyaz Ismayilov, CEO della società “PASHA Life Insurance” OJSC ha presentato un volume fotografico “Hidden Seeds of Death” che mostra i segni tangibili della presenza di mine nel territorio conteso tra Azerbaigian e Armenia. Il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata ha sottolineato come un’opera di sminamento completo sia “una questione cruciale per riportare una vita normale in territori devastati da anni di occupazione e dalle truppe straniere”. Terzi ha aggiunto che sono stati rilevati “importanti progressi nelle operazioni di sminamento, ma i dati sulle centinaia di vittime, anche civili, bambini e donne, riportano alla centralità e all’urgenza del rispetto delle buone pratiche del diritto internazionale”.

“Dalla firma della Dichiarazione Trilaterale del 10 novembre 2020, a seguito dell’esplosione di mine terrestri, 304 persone sono cadute vittime in Azerbaigian. Il numero totale di vittime di mine antiuomo e munizioni a cluster negli ultimi 30 anni è di 3.369”, ha voluto ricordare Elvin Ashrafzade, consigliere dell’ambasciata dell’Azerbaigian, aggiungendo che “oggi, l’Azerbaigian è uno dei paesi più contaminati al mondo da mine e resti di guerra esplosivi”. Lo sminamento umanitario accelerato “ridurrà il numero delle vittime delle mine attualmente in aumento, consentirà una rapida riabilitazione e ricostruzione per creare le condizioni necessarie per consentire il ritorno sicuro, dignitoso e volontario degli sfollati nei loro luoghi di origine” contribuendo anche “alla stabilità regionale”.

Usa-Sudcorea, esercitazioni a fuoco vivo vicino confine Nordcorea

Usa-Sudcorea, esercitazioni a fuoco vivo vicino confine NordcoreaRoma, 15 giu. (askanews) – Stati uniti e Corea del Sud hanno concluso oggi le esercitazioni a fuoco vivo su più larga scala mai effettuate nella Penisola coreana, a pochi chilometri dal confine intercoreano. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap, segnalando che il presidente Yoon Suk-yeol ha supervisionato le operazioni.

La “Combined Joint Live-Fire Exercise”, la prima del suo genere in sei anni, si è tenuta presso il poligono di tiro Seungjin Fire Training Field di Pocheon, a soli 25 chilometri a sud del confine intercoreano, per celebrare il 70mo anniversario dell’alleanza tra Seoul e Washington e il 75mo anniversario della fondazione delle forze armate della Corea del Sud. Per le esercitazioni sono stati mobilitati più di 610 asset militari, tra i quali caccia F-35A e obici semoventi K9 da parte sudcoreana; caccia F-16 e droni Grey Eagle da parte statunitense. Sono state inoltre coinvolte oltre 2.500 truppe sudcoreane e americane.

L’esercitazione si è svolta ipotizzando lo scenario di una provocazione nordcoreana, con la prima parte incentrata sulla risposta alle minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord e sul respingere il suo possibile attacco. La seconda parte ha mostrato le capacità di contrattacco degli alleati.

Ciak per “Best Friends Forever” con Ambra Angiolini e Anna Ferzetti

Ciak per “Best Friends Forever” con Ambra Angiolini e Anna FerzettiRoma, 15 giu. (askanews) – Sono appena iniziate a Roma le riprese del film “Best Friends Forever”, opera prima scritta e diretta da Andrea Fazzini e Alessandro Pavanelli con Ambra Angiolini, Anna Ferzetti e Massimo Poggio, con la partecipazione di Massimo Dapporto, Walter Leonardi e Renato Avallone. Il film è una commedia nera che, travestita da commedia romantica, vuole affermare che l’amicizia è meglio dell’amore. “Best Friends Forever” è prodotto da World Video Production con Rai Cinema, Adler Entertainment e la francese Bling Flamingo e supportato da Lazio Cinema International. Le riprese si tengono tra Roma e Fiumicino.

Racconta di Anna (Anna Ferzetti) e Virginia (Ambra Angiolini), due quarantenni di successo e amiche da una vita. La loro amicizia si fonda su una divertita e maliziosa competitività, soprattutto nella conquista degli uomini. Ma un rapporto serio? Una famiglia? Virginia si innamora spesso ma pensa di non aver ancora trovato quello giusto. Anna è sicura di non volere una storia. Ma si sbagliano entrambe. Un giorno si innamorano dello stesso uomo: Diego (Massimo Poggio). Quella che, inizialmente, è una “onesta” battaglia amorosa tra due donne innamorate, ben presto si trasforma in una guerra senza esclusione di colpi. L’amore non conta più niente. Conta vincere. Strappare l’uomo dalle braccia dell’altra. Trionfare a scapito di tutto e tutti. Soprattutto a scapito dell’oggetto del loro iniziale desiderio: Diego, maschio alpha smontato un pezzo alla volta. Perché come dice un antico detto tibetano: “L’unica cosa più pericolosa di una donna, sono due donne.

Mattarella: autonomia e indipendenza magistrati presidi indiscutibili

Mattarella: autonomia e indipendenza magistrati presidi indiscutibiliRoma, 15 giu. (askanews) – “Alla Magistratura è affidata dalla Costituzione la tutela dei diritti, attraverso l’applicazione della legge. Sono compiti volti a garantire l’uguaglianza e la pari dignità delle persone, valori fondamentali in uno Stato democratico” e proprio “in riferimento a quei valori l’art. 104 della Costituzione riconosce all’ordine giudiziario l’autonomia e l’indipendenza da ogni altro potere. Sono presidi indiscutibili attraverso i quali la giurisdizione può assicurare, senza condizionamenti, l’imparziale applicazione della legge”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’incontro a Palazzo del Quirinale con i magistrati ordinari in tirocinio, alla presenza del ministro Nordio, del vice-presidente e dei consiglieri del Csm, del Direttivo della Scuola superiore della magistratura.

“Desidero ricordare – ha sottolineato il Capo dello Stato – che la consapevolezza di così alta funzione fa parte del patrimonio etico della magistratura italiana, la cui traditio è affidata all’Ordine giudiziario nel suo complesso, che è quindi tenuto anche a mantenere costante e rigorosa attenzione ai comportamenti dei suoi singoli componenti”. 

Mattarella: magistrati evitino accanimento su tesi precostituite

Mattarella: magistrati evitino accanimento su tesi precostituiteRoma, 15 giu. (askanews) – “Il ruolo del magistrato si svolge nell’ambito di un sistema ordinamentale e si giova di continue occasioni di confronto dialettico all’interno delle articolazioni degli uffici giudiziari. A tal fine va sempre tenuto presente che la decisione rilevante è quella che l’autorità giudiziaria nel suo complesso sarà in grado di fornire, non solo quella del suo singolo attore. Questo deve aiutare da un lato a non personalizzare la decisione – mai accanimento per sostenere tesi precostituite – e deve indurre, dall’altro, a una approfondita valutazione del caso concreto per fornire alla decisione una elevata forza di resistenza nei vari gradi del giudizio: così trova espressione l’unicità dell’ordine giudiziario nel suo complesso”.

Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’incontro a Palazzo del Quirinale con i magistrati ordinari in tirocinio, alla presenza del ministro Nordio, del vice-presidente e dei consiglieri del Csm, del Direttivo della Scuola superiore della magistratura. In questo senso, “la visione prospettica delle proprie iniziative è stata recentemente tradotta in un preciso obbligo giuridico per la Magistratura. Penso alle significative valutazioni prognostiche che devono guidare il pubblico ministero nell’esercizio dell’azione penale e il giudice nella successiva determinazione sull’eventuale rinvio a giudizio”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

In questa direzione, “è possibile cogliere il valore della coerenza giurisprudenziale nell’interpretazione delle norme, che costituisce un importante strumento per dare attuazione al principio di uguaglianza dettato dall’art. 3 della Costituzione, che impone la parità di trattamento dinanzi alla legge nei casi simili. La prevedibilità della decisione acquista così la dovuta centralità e lungi dal costituire un ostacolo all’attività interpretativa ne rappresenta un valore aggiunto, perché rafforza la comprensibilità e, dunque, l’autorevolezza dell’azione giudiziaria. Costituendo, inoltre, una guida per i cittadini”. Il “ruolo svolto in questa direzione dalla Corte di cassazione è essenziale, in ragione della funzione di orientamento nell’interpretazione delle norme, che deve essere sempre coerente e riconoscibile. Il confronto con la giurisprudenza di legittimità è per voi, giovani magistrati, come per tutti, una guida e una chiave interpretativa utile in ogni ruolo”, ha evidenziato Mattarella.

Mattarella: il faro sono le norme, no interpretazioni creative

Mattarella: il faro sono le norme, no interpretazioni creativeRoma, 15 giu. (askanews) – “Come di recente ribadito dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, interpretare le norme vuol dire riconoscerne l’esistenza e l’effettiva portata, con esclusione di qualunque funzione direttamente creativa”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’incontro a Palazzo del Quirinale con i magistrati ordinari in tirocinio, alla presenza del ministro Nordio, del vice-presidente e dei consiglieri del Csm, del Direttivo della Scuola superiore della magistratura.

Le determinazioni dei magistrati, osserva il Capo dello Stato, “devono essere governate dalla saggezza del diritto. Nessun timore di possibili reazioni di pubblica opinione o di interessi coinvolti ma attenta considerazione delle questioni, rifuggendo da ricostruzioni normative arbitrarie, dettate da impropri desideri di originalità o, peggio, di individualismo giudiziario”. Mattarella ricorda, rivolgendosi alla platea dei magistrati in tirocinio, che “nel quadro degli equilibri costituzionali, improntati alla divisione dei poteri, infatti, i giudici sono soggetti soltanto alla legge, nel senso che la legge ne rappresenta il fondamento e al contempo il limite”.

Giappone, Kishida potrebbe convocare elezioni anticipate

Giappone, Kishida potrebbe convocare elezioni anticipateRoma, 15 giu. (askanews) – Il Giappone potrebbe avviarsi, a dispetto di un’apparente stabilità, verso nuove elezioni anticipate. A fare il probabile passo sarà il primo ministro Fumio Kishida, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la sua presa sulla Dieta, il parlamento nipponico, puntando ad avere i numeri per procedere a una complicata riforma costituzionale, ma soprattutto per imporre al suo stesso partito – il Partito liberaldemocratica – la forza della sua candidatura in vista delle elezioni interne per la leadership.

L’occasione a Kishida potrebbe venire paradossalmente dalla decisione del principale concorrente d’opposizioone, il Partito democratico costituzionale, di procedere con la presentazione di una mozione di sfiducia nei confronti del premier, motivata dal no a una controversa proposta di legge sull’emissione di nuove carte d’identità digitali, ma anche dalla spinosa vicenda dell’ex segretario personale di Kishida, cioè suo figlio Shotaro Kishida, licenziato per aver avuto comportamenti inappropriati al ruolo. In realtà la mossa del premier avrebbe la sua motivazione profonda nella volontà di capitalizzare un’impennata nel sostegno pubblico registrata dopo la sua visita a Kiev e con il summit G7 di Hiroshima (19-21 maggio) e fotografata dai sondaggi. Negli ultimi cinque mesi il gabinetto Kishida è uscito da una fase di bassa fiducia e il consenso si è attestato tra il 45 e il 50 per cento, come ha segnalato il Nikkei.

Nelle ultime settimana, il primo ministro si è impegnato in maniera molto attiva a definire una serie di politiche, un vero e proprio programma, da realizzare entro la fine dell’anno. I campi toccati vanno dall’assistenza all’infanzia (in un paese che vive un rapido invecchiamento), alle catene di approvvigionamento, fino alla sfida della decarbonizzazzione. Gli obiettivi posti sono ambiziosi, meno chiare le fonti di finanziamento. E questo ha fatto pensare a molti osservatori che l’aspetto elettoralistico abbia un suo peso nella definizione di questi programmi. “Vogliamo risolvere i problemi sociali e creare nuovi motori di crescita per costruire una società più sostenibile e inclusiva”, ha affermato Kishida.

Le elezioni anticipate potrebbero essere così indette per l’autunno, in tempo per avviare una serie di discussioni per un budget aggiuntivo in sede di sessione straordinaria della Dieta. Quindi, sciogliere questo mese il parlamento, darebbe a Kishida l’agio di poter presentare il suo programma senza troppo preoccuparsi di definire da subito anche le coperture. Inoltre consentirebbe a Kishida di capitalizzare l’onda economica post-pandemica, dopo che gli anni duri del Covid-19, da lui traghettato fuori dalla pandemia.

I principali assi del suo programma sono la politica di sostegno alla natalità, la riforma del mercato del lavoro con l’obiettivo di aumentare la mobilità, le catene di approvvigionamento e la strategia di transizione ecologica. Per la politica di sostegno alla natalità e all’infanzia, Kishida vorrebbe mettere in campo qualcosa come 3.500 miliardi di yen (23 miliardi di euro). Il Giappone sta vivendo una profonda crisi demografica che potrebbe intaccare in maniera decisiva le prospettive di crescita economica e l’efficienza del sistema-paese. Le modifiche proposte sul tema del mercato del lavoro includono il sostegno ai lavoratori che desiderano acquisire nuove competenze e l’allentamento del sistema di indennità di disoccupazione per coloro che lasciano il lavoro per motivi personali, consentendo potenzialmente un flusso più agevole di lavoratori nei settori in crescita. Inoltre il premier vorrebbe metter mano ai sistemi previdenziali, rendendo più facile per le persone cambiare lavoro . Kishida ancora punta a rafforzare il ruolo del Giappone nelle catene di approvvigionamento per i componenti strategici, a partire dai chip. Il governo ha annunciato una strategia per triplicare le vendite di semiconduttori di produzione giapponese entro il 2030. Inoltre il capo del governo vede per il Giappone un futuro come hub finanziario globale per gli investimenti diretti alla trasformazione energetica e verde. La gara che Kishida si troverà ad affrontare col voto non sarà contro l’opposizione – che è debole e frammentata – ma soprattutto contro sé stesso e la sua capacità di compattare il partito e attirare il consenso. Le formazioni dell’opposizione sono fragili e l’unica, parziale preoccupazione esterna, è rappresentata dal rischio che qualche piccolo partito conservatore possa far perdere qualche voto a destra. Invece il rischio principale per il primo ministro è interno: se non riuscirà a ottenere un risultato migliore della vittoria delle ultime elezioni politiche, che si sono tenute il 31 ottobre 2021 e che Kishida anche sull’onda emozionale dell’uccisione dell’ex primo ministro Shinzo Abe, potrebbe risultare indebolito nella corsa per la leadership il prossimo anno.

Credito cooperativo compie 140 anni, seminario su origini e futuro

Credito cooperativo compie 140 anni, seminario su origini e futuroRoma, 15 giu. (askanews) – L’intuizione “rivoluzionaria” di Leone Wollemborg, l’attualità del suo pensiero e le prospettive della cooperazione di credito alla luce delle grandi trasformazioni in atto. I 140 anni dalla costituzione della prima Cassa Rurale italiana saranno ricordati martedì 20 giugno prossimo, nel corso di un seminario che si svolgerà presso Villa Wollemborg a Loreggia (Padova), dove nel 1883, nella stessa data, il giovane filantropo ed economista Leone Wollemborg costituì la prima cooperativa di credito italiana. Si tratta di un anniversario particolarmente significativo per il Credito Cooperativo, occasione per valorizzare le radici storiche, le ragioni ideali e lo spirito ancora oggi di grandissima attualità, con i quali si avviò in Italia un poderoso processo di diffusione di ‘banche di comunità’ con finalità mutualistiche e che, a partire dalla Enciclica Rerum Novarum di Papa Leone XIII (1891), sarebbe poi stato caratterizzato da una marcata matrice valoriale ispirata ai valori del Magistero sociale.

Il tema scelto per l’evento di Loreggia, ‘Credito Cooperativo. Giovane da 140 anni’ vuole, da un lato, rendere giusto omaggio e riconoscimento ai quei ‘pionieri’ che in una Italia povera – nella quale i contadini, spesso costretti a emigrare e vittime degli usurai, non avevano accesso al credito – innescò un percorso originale di riscatto sociale e di crescita delle comunità e, dall’altro, ragionare sul presente e sulle prospettive della ‘mutualità bancaria’ (dimostratasi uno strumento essenziale per lo sviluppo dei territori, per la diffusione della democrazia economica e per l’inclusione finanziaria), soprattutto in un’ottica inter-generazionale. L’evento di Loreggia (che si svolgerà dalle ore 10.00 alle 13.00) è organizzato da Federcasse (la Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) in coordinamento con la Federazione Veneta delle BCC, la Federazione del Nord Est e con la Banca di Credito Cooperativo di Roma che, dopo l’acquisizione nel 2015 di Banca Padovana, ha un proprio sportello a Loreggia. Dopo l’intervento di apertura del Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba e la performance dei giovani podcaster di ‘Bank Station’ sulla figura di Wollemborg (che avrebbe poi ricoperto anche il ruolo di Ministro delle Finanze nel Governo Zanardelli), il programma prevede l’intervento di Francesco Polo (giovane changemaker ‘Economy of Francesco’ e Direttore dell’Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Conegliano Veneto, sul tema ‘Le prospettive delle banche di comunità’) e un dialogo tra Francesca Gambarotto (Docente di Economia Regionale all’Università di Padova) e Alessandro Azzi (Presidente della Federazione Lombarda delle BCC e già Presidente di Federcasse).

A seguire, le riflessioni di Giuseppe Maino (Presidente BCC Iccrea) e Carlo Antiga (Vice Presidente vicario Cassa Centrale Banca) sul tema ‘Radici e nuovi rami’ e le testimonianze di tre giovani soci delle BCC.

Cina: da Canada bugie sulla Banca di sviluppo asiatica

Cina: da Canada bugie sulla Banca di sviluppo asiaticaRoma, 15 giu. (askanews) – L’ambasciata cinese in Canada ha respinto come “vere e proprie bugie” affermazioni secondo cui l’Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB) è dominata da membri del Partito comunista cinese, dopo che ieri Ottawa ha annunciato che non avrà più alcuna transazione con l’istituzione finanziaria promossa da Pechino in collegamento con la sua strategia di proiezione infrastrutturale e geopolitica denominata Iniziativa Belt and Road.

L’ambasciata ha reagito, ore dopo che il direttore delle comunicazioni globali della banca Bob Pickard – cittadino canadese – ha rassegnato le dimissioni, dichiarando su Twitter di essersi dimesso dalla banca perché “dominata” dai membri del partito e perché i “clienti occidentali” non sono “avvantaggiati dalla loro appartenenza all’AIIB”. La vicepremier canadese Chrystia Freeland ha annunciato, subito dopo, l’”interruzione immediata” di tutte le attività del governo con la banca.

Un portavoce dell’ambasciata cinese ha affermato che “le osservazioni di individui rilevanti sull’AIIB sono montature puramente sensazionali e vere e proprie bugie”. E ha aggiunto: “In qualità di membro importante dell’AIIB, la Cina ha sempre seguito regole e procedure multilaterali e ha partecipato al processo decisionale attraverso meccanismi di governance multilaterali come il Consiglio e il Consiglio di amministrazione” Tra i 106 membri della banca ci sono la maggior parte dei paesi asiatici, ma anche l’Australia, la Russia, la Francia, la Gran Bretagna e l’Italia, ma non il Giappone o gli Stati uniti. Il Canada ha aderito ufficialmente all’AIIB nel marzo 2018 per promuovere “una crescita economica globale inclusiva”, secondo il sito web del ministero delle finanze canadese.

Mattarella: monitoraggio costante rispetto dignità umana in carcere

Mattarella: monitoraggio costante rispetto dignità umana in carcereRoma, 15 giu. (askanews) – “Rivolgo il più cordiale saluto a Lei, Signor Presidente, ai componenti dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale e a tutti i partecipanti alla presentazione della Relazione. La sapiente attività sviluppata dal Garante, il cui impegno è stato connotato da una visione puntuale dei vari aspetti che caratterizzano le diverse forme di privazione della libertà, è testimoniata dall’ampia e approfondita relazione che viene oggi divulgata”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato in occasione della presentazione della Relazione al Parlamento del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.

“Numerosi spunti di riflessione, di analisi e di proposta sono offerti, nella prospettiva di rendere rispettosa della dignità della persona la restrizione, anche temporanea della libertà derivante dall’applicazione di norme di legge poste a protezione del consorzio civile – osserva il Capo dello Stato – Il Garante ha profuso il suo impegno in tutte le aree di interesse per assicurare valore al tempo della detenzione, per favorire il reinserimento sociale e il recupero della soggettività dei reclusi. Un’attività meritoria, svolta contemperando la funzione di prevenzione con quella propositiva, attraverso un monitoraggio costante delle varie realtà, al fine di garantire la piena applicazione dei principi costituzionali a tutela dei diritti individuali”. La “dimensione propositiva ha caratterizzato l’agire dell’Autorità Garante, ottenendo un vasto riconoscimento anche a livello internazionale per il prezioso contributo fornito. Un patrimonio di credibilità destinato a consolidarsi nella perseverante attenzione al delicato tema della condizione detentiva. Con questo auspicio formulo sentiti auguri di buon lavoro”, conclude Mattarella.