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Forza Italia sotto shock.Rischio ‘liberi tutti’,Europee spartiacque

Forza Italia sotto shock.Rischio ‘liberi tutti’,Europee spartiacqueRoma, 12 giu. (askanews) – Non si è mai preparati alla morte di un padre, nemmeno quando si è ormai fatto pace con l’idea che sia solo una questione di tempo. E di certo, non c’è nessuna comunità politica più di Forza Italia, così imprescindibile dal suo leader, che abbia più diritto ora di sentirsi orfana. La morte di Silvio Berlusconi è quella di un sovrano assoluto, che lascia il suo partito-regno volutamente senza eredi, perché a nessuno dei potenziali prìncipi che in passato si sono affacciati all’orizzonte, alla fine, è stato mai consentito di superare il test del quid.

Alla commozione seguita alla notizia della morte, tra parlamentari e dirigenti si mescola perciò il grande interrogativo sul cosa accadrà in futuro, se sarà possibile ancora mantenere quel tesoretto di voti pur lontano dai fasti della doppia cifra di un tempo. E’ questione che non lascia affatto indifferente nemmeno Giorgia Meloni, perché di fatto Forza Italia è diventata negli ultimi mesi il partito-cuscinetto tra Lega e Fdi, una sorta di ammortizzatore nella competizione tra la presidente del Consiglio e Matteo Salvini. Per questo, viene raccontato da autorevoli fonti di maggioranza, già nella fase del precedente ricovero di Berlusconi durato 45 giorni, si sono poste le basi per quello che accadrà da domani in poi.

L’orizzonte per tutti è quello delle Europee, Giorgia Meloni da mesi coltiva il progetto di un’alleanza a Bruxelles tra i Conservatori, di cui è presidente, e il Partito popolare europeo, che a Roma è appunto rappresentato da Forza Italia. Antonio Tajani è in questo disegno il gancio diretto con l’Europa ma anche naturalmente destinato a prendere in questo momento in mano le redini del partito. Non solo è il coordinatore di Fi, ma anche vice premier e capo delegazione al governo: in pratica il primo collegamento tra partito ed Esecutivo. E la stabilità della premier a Palazzo Chigi è anche interesse dei figli di Berlusconi, poco sensibili alle sorti di Forza Italia e molto di più al benessere delle aziende. Per questo, viene raccontato, si sarebbe da tempo aperto un canale diretto tra Meloni e Marina. Proprio a questo rapporto diretto si legherebbe la svolta ‘governista’ che Forza Italia ha subito a fine marzo, quando Berlusconi ha silurato il capogruppo alla Camera, Alessandro Cattaneo, e Licia Ronzulli dal coordinamento della Lombardia per piazzare rispettivamente Paolo Barelli e Alessandro Sorte, l’uno uomo di fiducia di Tajani, l’altro di Marta Fascina. Già, Marta Fascina. La quasi moglie che gli è rimasta accanto fino all’ultimo secondo, ha nei mesi più recenti acquistato sempre più influenza nelle decisioni di Berlusconi sul futuro del partito, anche perché tra le pochissime persone ammesse al cospetto. Ci sarebbe lei dietro le ultime riorganizzazioni decise dal Cavaliere e, soprattutto, dietro quelle che – si racconta – stava per prendere. Come la divisione della struttura in tre aeree, da affidare a suoi uomini di fiducia. C’è chi giura che la mira finale fosse quella di collocare un suo fedelissimo addirittura al coordinamento, al posto di Tajani. Un progetto, se vero, che ormai è rimasto sulla carta.

Per l’attuale vice premier adesso l’obiettivo deve essere quello di evitare il ‘tana liberi tutti’, almeno fino alle Europee. Perché finora ci si poteva trincerare dietro il ‘siamo tutti berlusconiani’, ma ora ognuno penserà per sé. Per questo, spiegano fonti azzurre, difficilmente ci si può aspettare che Tajani provochi ulteriori scossoni, magari andando a penalizzare i ‘ronzulliani’ già ridimensionati due mesi e mezzo fa. E’ anche una questione di numeri e quelli del Senato, dove quell’ala del partito è piuttosto consistente, non concedono troppi margini al governo. Insomma, l’obiettivo è quello di provare a tenere la situazione ‘congelata’ per almeno dieci mesi, poi si capirà dove potrà confluire quell’eredità, se ci sarà solo un travaso di elettori altrove o se nascerà un più grande partito del centrodestra.

Usa, Produttori chip SudCorea e Taiwan possono operare in Cina

Usa, Produttori chip SudCorea e Taiwan possono operare in CinaNew York, 12 giu. (askanews) – L’amministrazione Biden prevede di consentire ai principali produttori di semiconduttori della Corea del Sud e di Taiwan, cioè la Samsung Electronics e la Taiwan Semiconductor Manufacturing di mantenere ed espandere le loro attuali attività di produzione di chip in Cina. Il Dipartimento del Commercio Usa ha assicurato che non ci saranno rappresaglie da parte degli Stati Uniti, secondo il Wall Street Journal.

Alan Estevez, sottosegretario al commercio per l’industria e la sicurezza, ha dichiarato a una riunione del settore che l’amministrazione intendeva estendere le esenzioni per le aziende, in scadenza a breve. Per alcuni analisti la mossa indebolirà i controlli sulle esportazioni statunitensi progettati per rallentare il progresso tecnologico della Cina.

Ballottaggi Sicilia, a Siracusa vince il candidato di Calenda

Ballottaggi Sicilia, a Siracusa vince il candidato di CalendaSiracusa, 12 giu. (askanews) – L’uscente Francesco Italia riconformato sindaco di Siracusa. Il calendiano, nel ballottaggio, ha avuto la meglio su Ferdinando Messina, candidato di Forza Italia. Una sconfitta imprevista per il centrodestra. Il primo cittadino uscente si mantiene in vantaggio sull’avversario con il 56% dei voti e ha nuovamente addosso la fascia tricolore. Ad Acireale il derby interno al centrodestra se lo aggiudica il candidato azzurro Roberto Barbagallo, uomo vicinissimo al deputato Nicola D’Agostino. Barbagallo – travolto nei giorni scorsi dalle polemiche per alcuni contatti con clan mafiosi – ha avuto la meglio sullo sfidante Nino Garozzo.

Ad Aci Sant’Antonio il nuovo primo cittadino è Quintino Rocca, volto storico del Pd locale sostenuto da varie realtà civiche. L’altro derby tutto interno al centrodestra, quello di Piazza Armerina, se lo aggiudica Nino Cammarata, sostenuto da Fratelli d’Italia, Udc e una lista civica che batte Massimo Di Seri appoggiato da Forza Italia, Dc e la truppa deluchiana di Sud chiama Nord.

In Borsa MFE chiude a +5,9%, morte Berlusconi accende speculazione

In Borsa MFE chiude a +5,9%, morte Berlusconi accende speculazioneMilano, 12 giu. (askanews) – Seduta sotto i riflettori a Piazza Affari per Mediaset nel giorno della scomparsa di Silvio Berlusconi. Le azioni MFE A, che danno diritto a un solo voto in assemblea, hanno guadagnato il 5,86% a 0,5005 euro, portandosi sui massimi degli ultimi 12 mesi, le MFE B, che danno diritto a dieci voti, il 2,32% a 0,7045 euro. I titoli si sono comunque sgonfiati dalla fiammata iniziale, quando avevano registrato rialzi del 10% circa subito dopo l’annuncio della morte del fondatore di Forza Italia.

MFE-MediaForEurope è la denominazione che ha assunto Mediaset nel 2021 con il passaggio della sede legale (ma non fiscale) in Olanda. La morte dell’ex premier accende un certo appeal speculativo sul gruppo televisivo in ottica di disimpegno/successione, ma Finvinest, la holding della famiglia che per oltre il 61% al momento fa capo a Silvio Berlusconi (ai 5 figli le quote restanti), ha un controllo “blindato” su MFE, detenendo il 48,6% del capitale. Percentuale che porterebbe al fallimento qualsiasi tentativo di Opa non concordata. In ogni caso, a oggi, non c’è alcun segnale che lasci intendere una volontà della famiglia di disimpegnarsi e con Vivendi, che nel 2016 tentò la scalata, non sembrano esserci segnali di allarme. La stessa Fininvest, nella nota in cui oggi ha ricordato la figura del fondatore, ha assicurato che “le attività proseguiranno in una linea di assoluta continuità sotto ogni aspetto”. Coi francesi, dopo cinque anni di battaglia, è stato firmato lo scorso anno un accordo “di pace”, che ha messo fine a tutte le pendenze legali e alle varie richieste di risarcimento milionarie, avviando un processo di vendita sul mercato dell’intera quota nel corso di un periodo di 5 anni. Vivendi ha poi favorito di recente il via libera dell’assemblea all’operazione di fusione per incorporazione di Mediaset Espana in MFE. Sullo sfondo resta la partita ProsiebenSat, l’emittente tedesca di cui il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi è primo azionista con il 29% circa.

Il titolo Mondadori – di cui Fininvest ha il 53,3% del capitale (69,5% dei diritti di voto) – ha chiuso in rialzo dell’1,54% a 1,982 euro. Poco mossa Banca Mediolanum – di cui la holding della famiglia Berlusconi possiede il 30% – che ha guadagnato lo 0,39% a 8,218 euro.

Fed in pausa, Bce verso nuovo rialzo tassi nonostante recessione

Fed in pausa, Bce verso nuovo rialzo tassi nonostante recessioneRoma, 12 giu. (askanews) – Le due maggiori banche centrali occidentali tornano in primo piano. Da domani inizia il direttorio della Federal Reserve americana, il Fomc che si concluderà mercoledì alle 20 italiane con le decisioni di politica monetaria, le nuove previsioni economiche e la conferenza stampa del presidente Jerome Powell.

La Federal Reserve sembra ormai alla fine della sua fase rialzista sui tassi di interesse, che ha portato sopra il 5% e ora potrebbe concedersi una pausa. Più complicata la situazione della Banca centrale europea. Il consiglio direttivo inizierà le discussioni mercoledì sera e giovedì mattina si svolgerà riunione operativa. Alle 14 e 15 comunicherà le sue decisioni sui tassi di interesse sulla politica monetaria, anche in questo caso accompagnate dalle nuove previsioni economiche. Mezz’ora dopo la presidente Christine Lagarde terrà una conferenza stampa esplicativa.

Dalla Bce è atteso un nuovo aumento dei tassi da 25 punti base, che porterebbe il riferimento sulle principali operazioni di rifinanziamento al 4% e che rischia di non essere l’ultimo. Il problema, per l’istituzione dell’eurozona, è che la revisione della scorsa settimana dei dati sul Pil ha creato un ulteriore elemento di pressione: l’area euro è caduta in recessione tecnica, dopo due trimestri consecutivi di contrazione, in entrambi casi del dello 0,1%. Intanto una molteplicità di indicatori hanno segnalato calmieramenti delle pressioni sui prezzi. Quindi, con l’economia in recessione, l’inflazione in netto rallentamento, l’istituzione si troverebbe a stringere ulteriormente i freni, inasprendo ancora le condizioni di finanziamento a carico delle banche e, di riflesso, su imprese e famiglie.

Una linea che ora sarà più faticoso giustificare. La Bce tende a concentrarsi sulla dinamica dell’inflazione di fondo, l’indice depurato da energia, alimentari e altre voci volatili, che solitamente si muove in ritardo rispetto alla dinamica generale, e che ancora si attesta su valori ritenuti troppo elevati, superiori al 5%. Nell’istituzione permangono fondamentalmente due tesi. La prima, quella dei “falchi”, che finora ha prevalso, sostiene che al momento il rischio di fare troppo poco in termini di rialzo dei tassi è più pericoloso di quello opposto, ovvero quello di fare troppo.

L’altra tesi, delle “colombe”, per quel che possono effettivamente valere queste suddivisioni grossolane, ritiene invece che ormai a questi livelli i due rischi vadano considerati alla pari, e che quindi serva un approccio più cauto sulle prossime mosse. Con l’aggravamento sancito dalla revisione dei dati sul Pil questa visione potrebbe guadagnare argomentazioni. Va sempre tenuto conto che oltre all’aumento dei tassi di interesse la Bce parallelamente sta effettuando anche una energica riduzione della mole del suo bilancio e conseguentemente dei fondi e delle liquidità disponibili nell’economia, sia riducendo progressivamente gli stock di titoli accumulati, sia mediante il venir meno dei maxi prestiti ultra agevolati concessi alle banche negli anni di crisi. In questo ambito, giovedì la Bce dovrebbe formalizzare la decisione, su cui ha esplicitamente annunciato di essersi orientata, di azzerare da luglio i rinnovi di titoli (prevalentemente pubblici) accumulati in portafoglio. Accelerando così il ritmo di questo inasprimento quantitativo “passivo” (perché non vende attivamente bond dai suoi stock, ma appunto non li rinnova quando scadono). Un elemento cruciale degli esiti del direttorio, a parte il rialzo dei tassi da 25 punti base che appare abbastanza scontato, riguarderà la terminologia che l’istituzione utilizzerà per le sue mosse future in particolare se dovesse cementare l’attesa di un ulteriore aumento da 25 punti base oppure se dovesse aprire a un atteggiamento di maggiore cautela. Così come del resto mercoledì un aspetto chiave sulla Fed sarà quello delle previsioni di inflazione. Perché saranno l’elemento chiave per capire se dopo l’attesa pausa di questo mese la banca centrale Usa potrebbe fare ulteriori mosse al rialzo, oppure se si stabilizzerà a lungo al valore attuale (i Fed funds sono al 5-5,25%).

Berlusconi, Reg. Siciliana: bandiere a mezz’asta, rinviata Giunta

Berlusconi, Reg. Siciliana: bandiere a mezz’asta, rinviata GiuntaRoma, 12 giu. (askanews) – Bandiere a mezz’asta a Palazzo d’Orléans e in tutti gli uffici della Regione Siciliana nel giorno dei funerali del presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, mercoledì 14 giugno. A disporlo è il presidente Renato Schifani in segno di cordoglio e nel rispetto del lutto nazionale proclamato da Palazzo Chigi.

Rinviata anche la riunione della giunta regionale di governo, da martedì 13 a giovedì 15 giugno, alle 11. Il governatore ha anche scritto al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, per chiedere la sospensione dei lavori dell’Ars almeno fino al giorno delle esequie dell’ex premier, “al fine di onorare questa figura così importante per tutto il mondo politico italiano. Questo lutto – scrive Schifani – è certamente un sentimento condiviso trasversalmente, per ciò che egli ha rappresentato per l’intera nazione, e non soltanto per gli italiani, che in questi anni si sono sentiti di appartenere e di essere rappresentati da questa parte politica”.

Berlusconi, leucemia mielomonocitica cronica in 80% casi colpisce anziani

Berlusconi, leucemia mielomonocitica cronica in 80% casi colpisce anzianiRoma, 12 giu. (askanews) – “Il tipo di leucemia diagnosticata a Silvio Berlusconi è considerata rara. Si stima infatti colpisca ogni anno circa 4 persone ogni 100mila. Si chiama leucemia mielomonocitica cronica ed è la più frequente tra le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative. Circa l’80% dei pazienti colpiti ha più di 70 anni al momento della diagnosi e la prognosi infausta in età avanzata è strettamente legata all’insorgenza di complicanze, come infezioni e sanguinamenti”. A spiegare le caratteristiche della malattia di cui era affetto Silvio Berlusconi è Umberto Vitolo, responsabile studi clinici emalotologici presso l’Istituto di Candiolo – Fondazione del Piemonte per l’oncologia IRCCS. “La leucemia mielomonocitica cronica è caratterizzata dall’aumento dei monociti, una componente dei globuli bianchi prodotta dal midollo osseo, e dall’insufficiente presenza di altri elementi del sangue, come globuli rossi e piastrine- spiega l’esperto -. Non posso esprimermi su Berlusconi, di cui non conosco nei dettagli la storia clinica, ma nei soggetti anziani con leucemia mielomonocitica cronica può essere comune l’insorgenza di complicanze che possono compromettere le condizioni del paziente. Sono ad esempio più frequenti le infezioni, a cui poi si unisce anche una minor capacità di rispondere alla terapia antibiotica, o possono verificarsi sanguinamenti”.

Anche se quindi ogni caso a sé, l’età del paziente può giocare un ruolo importante. “Ci sono comunque forme croniche della leucemia mielomonocitica cronica che possiamo definire ‘tranquille’, che non richiedono una terapia immediata ma solo l’osservazione clinica – afferma Vitolo -. Esistono anche terapie blande, ci sono farmaci ipometilanti che sembrano funzionare discretamente nel bloccare la progressione della malattia. E poi sono in corso di sperimentazione una serie di nuovi trattamenti che sembra abbiano un buon tasso di risposta da parte dei pazienti. La terapia più efficace rimane il trapianto di midollo osseo, oggi possibile nei pazient fino ai 75 anni d’età. Ma per pazienti dell’età di Berlusconi, gli over 70, o con co-morbilità rimane una strada difficilmente percorribile”.

Toscana, il cordoglio di Giani per la scomparsa di Nuti

Toscana, il cordoglio di Giani per la scomparsa di NutiFirenze, 12 giu. (askanews) – “Esprimo alla famiglia il mio profondo cordoglio e quello di tutta la Toscana per la scomparsa di Francesco Nuti”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani appresa la notizia della scomparsa dell’attore e regista nato a Firenze nel 1955.

“Francesco Nuti – prosegue – è simbolo della comicità toscana intelligente, ha contribuito con la sua risata, a volte amara e disillusa a raccontare, in un modo personalissimo, la nostra regione. E’ stato un grande protagonista in un periodo che ha visto una generazione di attori e registi portare in alto la comicità toscana- ricorda sempre Giani-. Un affetto profondo lo ha sempre legato alla Toscana anche nei suoi anni più difficili ed è per questo che Francesco non sarà mai dimenticato, così come non saranno dimenticati alcuni autentici capolavori del cinema del quale è stato il geniale interprete”.

50esima Interamnia World Cup, Abodi: “Va oltre evento sportivo”

50esima Interamnia World Cup, Abodi: “Va oltre evento sportivo”Roma, 12 giu. (askanews) – L’Associazione Interamnia World Cup, con il patron Pierluigi Montatuti, e il Comitato Organizzatore del Cinquantennale Interamnia World Cup, con il Presidente Angelo Limoncelli e la Vicepresidente Carmen Bizzarri, hanno presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa nella sede del Coni a Roma, il programma per i cinquant’anni della Coppa.

All’incontro sono intervenuti – recita una nota – il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il Vice Presidente del Coni, Silvia Salis, il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Handball, Pasquale Loria, il consigliere del CdA dell’Enit Sandro Pappalardo, il Direttore Generale degli Europei di Atletica 2024, Paolo Carito. “Devo ringraziare chi in questi 50 anni è riuscito a dare continuità a questo appuntamento. Interamnia è un fenomeno straordinario che va oltre il grande evento sportivo. Nella regione abruzzese si incontrano popoli dei cinque continenti, la sua formula interdisciplinare coinvolge persone di ogni età, cultura e religione, oltre ad essere un evento inclusivo anche dal punto di vista della disabilità. È da esempio come l’aspetto sportivo venga accompagnato dall’aspetto culturale, artistico, paesaggistico e storico. Questi eventi raccontano il mondo in tutte le sue articolazioni, lo sport è semplicemente un catalizzatore, un moltiplicatore di opportunità” ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, in apertura della conferenza stampa.

Per l’edizione 2023, che si terrà dal 4 al 15 luglio a Teramo e provincia, saranno 87 i club, provenienti da tutti e 5 i continenti per un totale di 147 squadre. “Siamo un punto di riferimento per la pallamano mondiale e il nostro obiettivo è la definitiva consacrazione per i 50 anni di storia della Coppa, anche grazie a iniziative internazionali sportive e sociali che contribuiranno a superare i record già conseguiti” quanto aggiunto da Pierluigi Montauti, Presidente Interamnia World Cup. “È un’ottima notizia che questo sport sia praticato da tante ragazze ed è importante lo spazio che le donne trovano all’interno della pallamano. Inoltre questo tipo di iniziative in età giovanili sono fondamentali per sviluppare la consapevolezza sportiva, oltre che per valorizzazione del Made in Italy”, ha sottolineato la vice presidente del Coni, Silvia Salis.

“Ho vissuto l’Interamnia World Cup prima da dirigente sportivo e poi da Presidente federale, ricevendo in questi anni la conferma di come questo evento sia un punto di riferimento nella pallamano mondiale. Tutti sanno cos’è l’Interamnia e associano alla pallamano italiana questo appuntamento, a cui sono legate immagini iconiche come quelle del campo centrale di Piazza Martiri della libertà. Credo che questo evento debba essere rilanciato con forza dopo qualche anno di stop forzato, dettato soprattutto dalla pandemia e dalle contingenze. Il mio impegno, da Presidente della Federazione, è quello di rimanere accanto all’Interamnia World Cup” il Presidente FIGH, Pasquale Loria. “La manifestazione si inserisce perfettamente negli obiettivi dell’Ente Nazionale per il Turismo, in quanto in grado di promuovere e valorizzare nel mondo i territori, anche quelli meno conosciuti, attraverso lo sport e la presenza di tanti stranieri contribuisce a dare impulso all’economia del Paese” ha commentato Sandro Pappalardo, consigliere Cda Enit.

“I risultati raggiunti dall’Interamnia Youth World Cup dimostrano che non esistono limiti per qualsiasi disciplina sportiva e ci stimolano in vista dei prossimi Campionati Europei di Atletica Leggera che si terranno a Roma dal 7 al 12 giugno 2024”, ha detto Paolo Carito, direttore generale della Fondazione EuroRoma 2024 che organizza i Campionati Europei di Atletica Leggera di Roma del prossimo anno.

Festival del Cinema Italiano: Lipari si candida per l’edizione 2024

Festival del Cinema Italiano: Lipari si candida per l’edizione 2024Milano, 12 giu. (askanews) – L’isola di Lipari, attraverso la società Brand Eolie operante nel settore della promozione turistica e del marketing e la Rtm Messina che ne detiene i diritti, si candida per ospitare la prossima edizione del Festival del Cinema Italiano. Calato il sipario, sabato scorso (sull’edizione 2023 della manifestazione che si è tenuta a Milazzo) domenica , a Lipari, si è tenuta l’appendice “Set -Eolie” nella splendida cornice dell’hotel Mea alla presenza dell’assessore regionale per il turismo, lo sport e lo spettacolo, Elvira Amata, e di una rappresentanza di ospiti del mondo cinematografico e dello spettacolo che hanno preso parte al festival, tra i quali l’attrice statunitense, candidata al premio oscar, Alfre Woodard con il marito, scrittore, Roderick Spencer.

“Quella di Lipari è una idea che valutiamo seriamente – mette in chiaro il patron della manifestazione, Franco Arcoraci -. L’unicità dei luoghi non si discute e le collaborazioni locali sono di ottimo livello per cui tutto è possibile”. D’accordo, ovviamente, anche il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo nonostante il compito “arduo”. Ma c’è disponibilità ad offrire l’assistenza necessaria. Il primo cittadino isolano ha incantato la platea descrivendo il museo archeologico ed esaltando la storia e la bellezza di questi luoghi. Alla serata, per tracciare una rapida analisi dei problemi accusati dalle case di produzione che investono massicciamente in Sicilia è intervenuto, tra gli altri, Marcello Foti, già direttore del Centro Sperimentale di cinematografia e ora del Cesam di Potenza: “Serve che le istituzioni territoriali facciano rete altrimenti è come se avessimo una bella Ferrari senza pilota”. Nel mirino la burocrazia: “Se si chiede un suolo pubblico non si possono perdere 20 giorni per un timbro”. Ma, osserva ancora Foti, “occorre fare sistema con gli operatori turistici, migliorare i trasporti e valorizzare le risorse umane locali, formando le maestranze, creando lavoro e consentendo a chi investe di risparmiare”. Per l’attore Pino Ammendola “non si può parlare in questo momento di cinema in senso stretto ma, piuttosto, bisognerebbe creare un rapporto diretto con le piattaforme televisive”. Roberta Ammendola, presentatrice Rai, ha sottolineato l’importanza del Festival del Cinema Italiano che racconta il territorio auspicando che sia l’inizio di un percorso che possa portare la manifestazione in tutto il mondo: “Siamo stimati, creduti e apprezzati ovunque per il lavoro che facciamo. Se riusciamo a portare il cinema a quello di una volta, alla sua allure, saremo sempre vincenti”.

L’assessore Elvira Amata, consapevole delle difficoltà, ma fiduciosa sul lavoro intrapreso ha invitato tutti gli “attori” a fare rete per abbattere le criticità perché le potenzialità sono straordinarie. Pare anche che “la luce naturale che abbiamo in Sicilia sia una delle migliori per girare film. Bisogna – ha spiegato – offrire servizi oltre alle locations, eliminare i problemi creati dalla burocrazia perché i produttori hanno dei tempi e devono andare veloci. Spendono tanti soldi già per il primo ciak per cui vanno sostenuti”. Ecco quindi l’idea del “cineporto a Palermo con servizi alle case produttrici per realizzare un set al chiuso” tanto amato dagli americani . E per abbattere i costi ricorda che, ogni anno, c’è il bando “Film Commission” col credito sportivo ( che si occupa anche di cultura) e che consente alle case produttrici di accedere immediatamente all’anticipo delle somme, per il primo ciak . “E dobbiamo- ha concluso- insieme alle amministrazioni , alle associazioni, alle Pro Loco e a coloro che hanno interesse a vendere questo nostro prodotto, sapere accogliere i turisti cercando di risolvere i problemi legati ai rifiuti e ai collegamenti marittimi”.