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Industria, ad aprile peggior calo annuo produzione dal 2020 (-7,2%)

Industria, ad aprile peggior calo annuo produzione dal 2020 (-7,2%)Roma, 9 giu. (askanews) – Ad aprile la produzione dell’industria in Italia ha accusato un calo dell’1,9% rispetto al mese precedente, il peggiore dal settembre dello scorso anno. Si tratta del quarto mese consecutivo di contrazione, con cui la dinamica su base annua si è ulteriormente aggravata, al meno 7,2% dal meno 3,2% annuo regisrato marzo. E secondo le serie storiche dell’Istat, questa contrazione su base annua è stata la più acuta dal luglio del 2020, quando la produzione risentiva degli effetti nefasti dei primi lockdown imposti a motivo del Covid.

L’istituto di statistica parla di “diminuzioni estese a tutti i principali comparti. A livello settoriale è molto ampia la flessione per l’energia e i beni intermedi, mentre risulta contenuto il calo per i beni strumentali”. Nella media del periodo febbraio-aprile il livello della produzione diminuisce dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti, riporta l’Istat con un comunicato. L’indice destagionalizzato mensile segna diminuzioni congiunturali in tutti i comparti: variazioni negative caratterizzano, infatti, i beni intermedi (-2,6%), i beni strumentali (-2,1%) e, in misura meno marcata, i beni di consumo (-0,4%) e l’energia (-0,3%).

Il calo su base annua del 7,2% è stato corretto per gli effetti di calendario, tenuto conto che i giorni lavorativi di sono stati 18 contro i 19 di aprile 2022). Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti, dice ancora l’Istat, la riduzione è modesta per i beni strumentali (-0,2%), mentre risulta più rilevante per l’energia (-12,6%), i beni intermedi (-11,0%) e i beni di consumo (-7,3%). Gli unici settori di attività economica in crescita tendenziale sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,1%) e la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+0,6%). Le flessioni più ampie si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-17,2%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-13,6%) e nella fabbricazione di prodotti chimici e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-10,9% per entrambi i settori).

Laguna Venezia, all’opera piattaforma robotica per pulire fondali

Laguna Venezia, all’opera piattaforma robotica per pulire fondaliRoma, 9 giu. (askanews) – Il robot per la pulizia dei fondali, messo a punto nell’ambito del progetto europeo Maelstrom co-finanziato dall’Unione europea e coordinato dal Cnr-Ismar, sarà all’opera oggi alle 17 nella laguna di Venezia, a Punta Dogana. La dimostrazione della piattaforma robotica – composta da una chiatta galleggiante a cui è fissato il robot spazzino – si inserisce nella settimana verde dell’Unione europea e offre un’occasione unica per vedere le operazioni di rimozione di rifiuti presenti nella Laguna di Venezia.

La Piattaforma robotica, sviluppata dai partner di MAELSTROM Tecnalia (Spagna), Consiglio Nazionale delle Ricerche Francese CNRS-LIRMM e la ditta veneziana Servizi Tecnici, consiste in una chiatta galleggiante a cui, attraverso cavi e argani, è fissato il robot per la pulizia dei fondali. Il robot è dotato di sensori guidati dall’intelligenza artificiale per il controllo del fondale e l’identificazione dei rifiuti. Due diversi strumenti – spiega il Cnr – consentono la raccolta di materiale di diverse dimensioni: un tubo aspirante per i rifiuti più piccoli e una pinza per quelli di dimensioni più grandi, come pneumatici, reti da pesca abbandonate e parti d’imbarcazioni. La Piattaforma robotica è stata pensata per lavorare fino a venti metri di profondità senza danneggiare gli ecosistemi acquatici; la sua attività si può svolgere sia in modo autonomo sia attraverso la guida di un operatore che opera a distanza. I rifiuti recuperati dalla piattaforma robotica, dopo una prima valutazione di tipologia e peso, saranno smaltiti in modo differente a seconda della loro natura. Maelstrom, infatti, non si limita a implementare tecnologie per la raccolta dei rifiuti marini ma intende anche contribuire al loro riciclo in un’ottica di economia circolare, così come previsto dalla European Strategy on Plastics in the Circular Economy. Inoltre, tutte le operazioni di rimozione e smaltimento sono tracciate grazie alla Maelstrom App, messa a punto la scorsa primavera da GEES Recycling e pensata per seguire il rifiuto in ogni sua fase, dalla raccolta al riciclo, così da rendere trasparente e completo il processo.

“Trasportati dalle correnti, i rifiuti marini, rappresentati soprattutto da plastica, raggiungono ogni area del pianeta, contaminando gli ecosistemi, danneggiando gli animali e mettendo a rischio la nostra stessa salute”, commenta Fantina Madricardo, ricercatrice del Cnr-Ismar e coordinatrice del progetto. “Contribuire ad affrontare questa sfida globale è l’obiettivo finale di Maelstrom, un progetto che riunisce 14 partner da otto diversi Paesi. L’approccio non è solo tecnologico, comunque: al di là degli strumenti che la scienza ci consente di sviluppare, infatti, il progetto prevede diversi eventi e momenti di incontro e informazione in Italia e in Portogallo, per favorire il coinvolgimento e la diffusione della consapevolezza di ognuno”. La quantità crescente di rifiuti accumulati nei fiumi e negli oceani di tutto il mondo sta danneggiando la salute degli ecosistemi e degli animali. Anche la salute umana è a rischio, perché la plastica finisce per disintegrarsi ed entrare nella catena alimentare, sotto forma di microplastiche, recentemente trovate anche nel sangue umano. Si stima che negli oceani siano accumulati 83 milioni di tonnellate di plastica e la loro rimozione, per quanto necessaria, è difficile e costosa. Per questo motivo, le innovazioni tecnologiche come quelle che Maelstrom sta sviluppando sono estremamente utili per affrontare questa grande sfida globale.

Maelstrom identifica hotspot di accumulo di rifiuti marini e ne valuta l’impatto sugli ecosistemi in due siti pilota: nel fiume Ave, in Portogallo e nell’area costiera di Venezia, in Italia. Le tecnologie implementate nei due siti pilota sono una barriera di bolle (Bubble Barrier) installata nel fiume Ave, che cattura i rifiuti, e una Piattaforma robotica di pulizia dei fondali, operativa nell’area costiera di Venezia, che raccogli i rifiuti direttamente dal fondale. In seguito alle operazioni di rimozione, sarà svolta una serie di indagini per valutare l’efficienza delle tecnologie di rimozione e per stimarne gli effetti a lungo termine sugli ecosistemi. I rifiuti rimossi saranno smistasti grazie a un robot a intelligenza artificiale e passeranno attraverso avanzati processi di riciclaggio, che permetteranno ai materiali rigenerati di rientrare nella catena di approvvigionamento industriale, per esempio come precursori chimici, polimeri e altri materiali utili per scopi industriali. Maelstrom utilizzerà inoltre un prototipo basato sulla pirolisi a bassa temperatura in grado di produrre carburante marino di seconda generazione. Il combustibile prodotto sarà utilizzato per alimentare le tecnologie di rimozione dei rifiuti marini di Maelstrom, creando un ciclo autoalimentato.

Passione podcast: nel 2022 in Italia 16,4 mln ascoltatori, +59% in 5 anni

Passione podcast: nel 2022 in Italia 16,4 mln ascoltatori, +59% in 5 anniMilano, 9 giu. (askanews) – I podcast sono sempre più fedeli compagni delle giornate degli italiani. Negli ultimi 12 mesi sono state 16,4 milioni le persone che li hanno ascoltati, un numero in crescita costante anno su anno. Se rispetto al 2022 la crescita è di un milione di ascoltatori (+7%), quella in un lustro tocca il 59%: nel 2018, infatti, gli “appassionati” di podcast erano “solo” 10,3 milioni. A rivelarlo l’ultima ricerca di NielsenIQ (NIQ) per Audible, società Amazon tra i maggiori player nella produzione e distribuzione di audio entertainment, che verrà presentata il 9 giugno a Milano in occasione degli Italian podcast awards – Il Pod, la tre-giorni di panel, networking, case study e incontri dedicati al mondo del podcasting.

“Siamo stati i pionieri dell’audio entertainment in Italia e la crescita impressionante di questa industry in questi sette anni ci riempie di soddisfazione: quasi un italiano su tre ha ascoltato un podcast o un audiolibro nell’ultimo anno. Stiamo parlando di quasi 17 milioni di persone con un incremento del 4% rispetto al 2022 – commenta Juan Baixeras, country manager Spain and Italy di Audible – Questi dati mostrano come per gli appassionati l’ascolto di contenuti audio sia diventato un’abitudine e parte integrante della propria dieta mediatica. Non solo: il forte investimento che stiamo facendo sul catalogo e la collaborazione costante e di assoluto valore con la comunità creativa italiana apre allo sviluppo di nuovi contenuti con produzioni di altissima qualità e voci e suoni totalmente immersivi”. Altro dato che conferma la passione crescente degli italiani per i podcast è l’aumento della frequenza di ascolto: più della metà degli intervistati (53%, 10pp più dello scorso anno) li ascolta almeno una volta al mese, e crescono di molto anche le persone che li ascoltano almeno una volta alla settimana (36% degli intervistati, +12pp rispetto al 2022).

Chi ascolta è soprattutto una persona giovane o giovanissima (le fasce d’età che ascoltano di più sono infatti 18-24 e 25-34 anni), ed estremamente connessa. I podcast stanno però conquistando anche le fasce d’età più avanzate, e la percentuale di persone oltre i 55 anni che li ascoltano è significativamente cresciuta rispetto al 2022 (+8%). Inoltre, i podcast si riconfermano un fenomeno che unisce le generazioni: il 40% dei genitori intervistati ha figli che ascoltano questo formato audio. Che lo si ascolti a casa (luogo preferito del 75% degli intervistati) o per strada, il vantaggio principale che viene riconosciuto al podcast è la possibilità di ascoltarlo in modalità multitasking, mentre si fa altro (per il 59% degli intervistati) principalmente per intrattenersi ma anche per imparare e come valido supporto allo studio. Inoltre, il 39% li trova un modo utile per scegliere gli argomenti e le notizie che si vogliono approfondire, senza dover “subire” il media-cycle tradizionale, mentre è in crescita (+5pp dal 2022) l’interesse per podcast su tematiche sociali.

Milazzo, Festival del Cinema Italiano: oggi il Gran Galà in TV

Milazzo, Festival del Cinema Italiano: oggi il Gran Galà in TVRoma, 9 giu. (askanews) – È tutto pronto per il terzo appuntamento del Festival del Cinema Italiano www.festivaldelcinemaitaliano.net, il cui Patron e Direttore Generale è Franco Arcoraci. Il Festival, patrocinato dalla Regione Sicilia e dal Comune di Milazzo, sta riscuotendo successo ed anche consensi da parte degli operatori del settore cinematografico. Cortometraggi, proiezioni, mostre, degustazioni si susseguono senza sosta nel corso di questa quattro giorni di festa del Cinema e della Cultura.

Anche il programma della giornata odierna è ricco di rilevanti iniziative. Infatti, dalle ore 9 alle ore 13, vi sarà la proiezione dei seguenti cortometraggi: “Exterior Day” (Esterno Giorno) di Giulia Magno, “Tik Tok Star” di Adriano Giotto, “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli, “Tra le sette e le otto” di Mattia Trezza con Giuseppe Andreani, Ivan Castiglione e Martina Palladini, “I sogni degli altri” di Luigi Baccano con Pino Ammendola. Seguirà la proiezione di cortometraggi Scuola (fuori concorso) e l’incontro con l’attore Pino Ammendola.

Nel pomeriggio, alle ore 15, nel Teatro Trifiletti, sarà proiettato il documentario “Mimì, tutti ne parlano, io l’ho conosciuta” di Gianfrancesco Lazotti, con Mariana Lancellotti, Francesco Guzzo Magliocchi, Vasilica Gavrilas Burlacu, Rino Rodio, Stefano Baldrini e Silvia Mezzanotte. Alle ore 16.45, sempre nel Teatro Trifiletti, sarà proiettato il Film opera prima “Piano Piano”, regia di Nicola Prosatore, con Giovanni Esposito. Alle ore 19, in Piazza Repubblica, vi sarà l’aperitivo con Show Cocking, con degustazione di prodotti tipici siciliani.

Alle ore 20.15, nel Teatro Trifiletti, sarà proiettato il film dal titolo “Mia” (fuori concorso) di Ivano De Matteo. Alle ore 22.00, in Piazza Duomo, seguirà il tanto atteso appuntamento con il “Gran Galà in TV”, condotto da Giusy Venuti, nel corso del quale saranno premiate 12 eccellenze siciliane, famose a livello mondiale nell’ambito della cucina, della politica, dello spettacolo, della cultura, della medicina e della ricerca. Si tratta di un premio finalizzato a porre in luce che la Sicilia ha dato i natali a personalità di alto rilievo, le quali hanno, per il loro sapere e la loro bravura, raggiunto traguardi prestigiosi a livello mondiale.

Tra i premiati si annoverano il Professore Francesco Patanè, Direttore dell’unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Papardo, il cantautore Luca Madonia, il cantautore Mario Incudine, il florovivaista Pippo Maimone, l’imprenditore Rosario D’Angelo, proprietario della gelateria artigianale Siké Premio Gambero Rosso, il giornalista Pino Maniaci, Direttore di Telejato, lo scrittore e magistrato, Dottor Sebastiano Ardita, il quartetto vocale femminile Glorius4, la Dottoressa Simona Milio, Senior Director in Politiche Pubbliche della ICF, consulente della Commissione Europea per la valutazione e gli investimenti in politiche sociali, green e digitali, il Dottor Damiano Gallo, imprenditore, editore italiano, autore e produttore televisivo, noto come “l’immobiliarista dei vip”ed anche come “il Bello del mattone”, titolo dell’omonimo programma televisivo, il Professore Stello Vadalà, Provveditore degli Studi di Messina e il Dottor Andrea Giostra, medico e scrittore, tra i suoi scritti “Le Novelle brevi di Sicilia”. I premi sono stati realizzati dallo scultore e artista messinese Carlo Ghione.

Cina: Usa non possono decidere se noi siamo Paese in via di sviluppo

Cina: Usa non possono decidere se noi siamo Paese in via di sviluppoRoma, 9 giu. (askanews) – Ma la Cina è o no un “Paese in via di sviluppo”? Questa etichetta è oggetto dell’ultima disputa tra Pechino e Washington, ma a ruoli invertiti rispetto a quanto si immaginerebbe: gli Usa stanno ragiondando di togliere a Pechino lo status di “paese in via di sviluppo”, ma dalla Cina arriva un sonoro “no”.

Ieri la Commissione per gli affari esteri del Senato Usa ha approvato un disegno di legge che, se approvato, cancellerà lo status di “paese in via di sviluppo” per la Cina, togliendo così a Pechino una serie di vantaggi in diversi consessi e accordi internazionali. Il disegno di legge dovrà ora essere approvato dalla plenaria del Senato, dopo che a marzo la Camera dei rappresentanti l’ha già votata conn un risultato senza dissensi: 415 favorevoli e nessun contrario.

Oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ha reagito duramente. “Gli Stati uniti vogliono imporre il titolo di ‘paese sviluppato’ alla Cina non per ammirazione e affermazione dei risultati dello sviluppo della Cina, ma perché vogliono privare la Cina del suo status di paese in via di sviluppo come un modo per frenare lo sviluppo della Cina”, ha affermato il portavoce. “Lo status della Cina di più grande paese in via di sviluppo del mondo ha sia una base fattuale sufficiente che una solida base nel diritto internazionale, e non può essere cancellato da un disegno di legge del Congresso degli Stati Uniti. I diritti legali di cui gode la Cina come paese in via di sviluppo non possono essere cancellati dai politici di Capitol Hill”, ha continuato.

Wang Wenbin ha sottolineato che se la Cina sia o meno un paese in via di sviluppo non spetta agli Stati Uniti deciderlo. “Gli Stati Uniti non possono cancellare le condizioni nazionali di base secondo cui la Cina è ancora un paese in via di sviluppo, né possono fermare i passi decisi della Cina verso il ringiovanimento nazionale” ha rivendicato. “Invece di preoccuparsi di come far indossare alla Cina il cappello di ‘paese sviluppato’, gli Stati Uniti dovrebbero togliersi al più presto il cappello di bulli”.

ASTOI: italiani in viaggio per l’estate, nonostante l’inflazione

ASTOI: italiani in viaggio per l’estate, nonostante l’inflazioneMilano, 9 giu. (askanews) – Le prenotazioni registrate al 31 maggio dagli Associati ASTOI parlano di un incremento dei ricavi dell’11% rispetto alla rilevazione alla stessa data della stagione estiva 2019, a fronte però di un calo del 4% dei passeggeri. La distonia del dato va letta nel quadro dell’aumento dei costi medi generato dall’inflazione. Si tratta di uno degli elementi che emergono dall’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi – l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating italiano – relativamente alle scelte degli italiani per le vacanze estive. E la maggior parte degli indicatori sono positivi, considerando che l’estate è solo all’inizio.

“Questa è la prima estate che ci certifica ufficialmente fuori dal periodo pandemico – ha commentato Pier Ezhaya, presidente ASTOI Confindustria Viaggi – è indubbio l’impatto dell’inflazione ma i clienti non rinunciano ai viaggi, divenuti un bene incomprimibile. Il nostro Osservatorio rileva dati nettamente positivi, in crescita rispetto alla stagione 2019; la propensione a viaggiare si esprime nelle forme più variegate e si assiste ad una maggior magnitudo del Turismo Organizzato verso i consumatori più inclini al “fai da te”, specialmente nei mesi di “spalla” dell’alta stagione. Certamente ci sono ancora alcuni italiani che stanno attendendo a prenotare le proprie vacanze, quelli più attenti al prezzo e che cercano, in cambio di una propria flessibilità nella scelta della destinazione o del periodo di vacanza, di orientarsi verso le migliori opportunità che talvolta si aprono sotto data, sebbene ciò avvenga più difficilmente in alta stagione. Tuttavia, per quanto riguarda il Turismo Organizzato e l’Osservatorio ASTOI i nostri dati ratificano che ben oltre il 75% dei nostri obiettivi di budget e delle nostre capacità aeree ed alberghiere sono già sature. Questo perché il nostro segmento di offerta si rivolge meno a chi ricerca solo il prezzo più basso e più a chi considera la vacanza un bene primario da scegliere per tempo e da consegnare in mani più sicure, appunto quelle dei Tour Operator”. Per quanto riguarda le destinazioni preferite dagli italiani, la crescita più alta, in termini di ricavi, è rappresentata dall’Egitto che registra un aumento del 46% sul 2019, mentre la Tunisia ha triplicato i volumi rispetto all’ultimo anno pre-pandemico. Anche l’Italia si riconferma come meta prediletta dagli italiani e registra una crescita superiore al 6% rispetto all’estate 2019; da sottolineare che non si tratta del solo prodotto club e villaggi a crescere ma anche del cosiddetto “prodotto generalista”, che comprende alberghi, residence e aparthotel; questa inversione di tendenza è da leggere come una maggior propensione dei consumatori, che prima della pandemia prenotavano direttamente “disintermediando”, ad affidarsi al Turismo Organizzato. Le regioni protagoniste dell’estate con i Tour Operator sono Sardegna, Sicilia e Puglia.

Per l’Europa mediterranea Spagna e Grecia si riconfermano sugli scudi, mentre per i soggiorni mare nei Caraibi tiene la Repubblica Dominicana, mentre Cuba e le altre destinazioni caraibiche registrano una significativa flessione; va a gonfie vele l’East Africa rappresentato da Kenya, Zanzibar e Madagascar. La meta più brillante dell’Oriente è il Giappone mentre nel sud-est asiatico svetta l’Indonesia trainata da Bali. L’Africa Australe è scelta per viaggi naturalistici, principalmente Sudafrica, Namibia e Botswana. Molto positivi i dati del settore crocieristico, con ottimi livelli di occupazione e aumentata soddisfazione da parte della clientela, relativamente a servizio, esperienza e food & beverage; mete preferite per la vacanza in navigazione in estate sono il Mediterraneo e l’Europa. La durata dei soggiorni che si potrebbe definire “mainstream” si aggira attorno ai 7,9 giorni, in leggera crescita sul 2019, mentre quelli “tailor made” scendono a 12,6 giorni rispetto ai 13,4 del 2019. Il numero medio di passeggeri per pratica è di 2,8 indicatore dell’interesse delle famiglie a prenotare attraverso il sistema del Turismo Organizzato. Le tipologie di viaggio sono estremamente eterogenee per durata, destinazioni e modalità di fruizione dei servizi. Dalla vacanza balneare stanziale ai tour di gruppo, dagli short break ai Fly & Drive, ogni logica di viaggio ha visto una ripresa delle vendite.

Cina: Dichiarazione atlantica Usa-Gb? Minaccia a stabilità globale

Cina: Dichiarazione atlantica Usa-Gb? Minaccia a stabilità globaleRoma, 9 giu. (askanews) – L’approccio alla politica estera che ha portato il presidente Usa Joe Biden e il premier britannico Rishi Sunak a firmare la “Dichiarazione atlantica”, con un attacco ai paesi “autoritari” come Russia e Cina, è una “minaccia alla stabilità globale”. L’ha sostenuto il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin nella quotidiana conferenza stampa di oggi a Pechino.

“Gli scambi e la cooperazione tra i paesi dovrebbero aiutare a mantenere la pace e la stabilità mondiale e regionale, e non dovrebbero prendere di mira terze parti o danneggiare gli interessi di terze parti”, ha detto Wang facendo riferimento alla dichiarazione firmata ieri alla Casa bianca. “Provocare un confronto tra blocchi, in base a una mentalità da guerra fredda, è la vera minaccia alla stabilità globale” ha continuato il portavoce cinese. “Paesi come la Cina e la Russia sono disposti a manipolare e sfruttare la nostra apertura, rubare la nostra proprietà intellettuale, utilizzare la tecnologia per fini autoritari o ritirare risorse cruciali”, ha affermato il primo ministro britannico nel presentare la dichiarazione. “Non ci riusciranno”.

Hong Kong, inno “vietato” diventa una hit su iTunes

Hong Kong, inno “vietato” diventa una hit su iTunesRoma, 9 giu. (askanews) – “Gloria a Hong Kong”, l’inno non ufficiale delle proteste pro-democrazia nel territorio semi-autonomo cinese, ha avuto una spinta notevole nelle classifiche di iTunes dopo che è stata emessa dalle autorità un’ingiunzione per bietarlo: per almeno due giorni è stato il brano più scaricato nella versione locale dello store di Apple. Lo riferisce il Financial Times.

Il brano, scritto nel 2019, è oggetto da lunedì di un’ingiunzione in tribunale con la richiesta alle piattaforme web di bloccarlo nelle sue diverse declinazioni, compresi 32 video YouTube. Il testo di “Gloria a Hong Kong” invita a lottare per la libertà e a “liberare Hong Kong” in una “rivoluzione dei nostri tempi”.

La canzone è diventata così popolare che ha superato i risultati di ricerca su Google come “inno nazionale di Hong Kong” in alcuni paesi, portando talvolta autorità estere a scambiarlo per l’inno ufficiale hongkonghese in diversi eventi sportivi internazionali.

Sociale, ok da Giunta Roma a aumento rette case famiglia

Sociale, ok da Giunta Roma a aumento rette case famigliaRoma, 9 giu. (askanews) – “È senza dubbio una boccata d’ossigeno, ma per continuare a respirare anche nei prossimi anni, ovvero per continuare a garantire una vita degna di essere vissuta alle persone con disabilità di cui ci prendiamo cura ogni giorno, avremmo bisogno ben più di un aumento annuale di 7 euro”. E’ il commento a caldo del presidente di Casa al Plurale, Luigi Vittorio Berliri, alla notizia dell’approvazione da parte della Giunta capitolina del provvedimento che ha come oggetto “Incremento rette delle Strutture Residenziali socioassistenziali per Persone Adulte con Disabilità, accreditate e in convenzione con Roma Capitale”.

“I conti li abbiamo fatti da tempo e sono sotto gli occhi di tutti, disponibili nel nostro report ‘Quanto costa una casa famiglia?’, costantemente aggiornato sul nostro sito www.casaalplurale.org. Dunque ben venga, finalmente, quest’incremento ma è del tutto insufficiente: basti pensare che non tiene conto nemmeno dell’aumento Istat obbligatorio. Chiediamo con urgenza un incontro con il Sindaco di Roma”, aggiunge Berliri. “Senza un adeguamento immediato delle tariffe al costo che realmente le strutture devono sostenere, queste strutture, che ospitano oltre 400 persone con disabilità e centinaia tra minori e mamme in difficoltà, sono infatti destinate alla chiusura; il caro bollette dei mesi scorsi è stato l’ennesimo colpo inflitto a queste comunità in sofferenza da anni”, ha poi detto Berliri.

L’Associazione, che dal 2006 rappresenta le organizzazioni che operano sul territorio capitolino a sostegno delle persone con disabilità, dei minori in stato di abbandono e delle donne con figli che vivono in situazioni di grave fragilità, torna a sollecitare un aumento per le rette in casa famiglia corrispondente ai reali e concreti costi sostenuti, anche chiedendo di tener fede alla promessa fatta oltre un anno fa, quando l’Assemblea Capitolina approvò la mozione n. 111 del 19 maggio 2022 che andava verso “l’adeguamento delle rette per le case famiglia”. Attualmente, infatti, le risorse stanziate dal Comune coprono circa la metà del fabbisogno quotidiano di queste strutture.

Sirmax Group, nominata la nuova governance

Sirmax Group, nominata la nuova governancePadova, 9 giu. (askanews) – Nuova governance e nuovo consiglio di amministrazione per Sirmax Group, l’azienda di Cittadella specializzata nella produzione di resine termoplastiche, guidata dal presidente e amministratore delegato Massimo Pavin. Il nuovo organo esecutivo, composto da 5 elementi, vede tra i suoi componenti, oltre a Massimo Pavin e al fratello Roberto, Chief financial officer (CFO), anche il fratello Vittorio, già direttore commerciale del settore Elettrodomestici, e due consiglieri esterni: Alessandro Minichilli, professore ordinario al Dipartimento di Management e Tecnologia dell’Università Bocconi di Milano, esperto nei processi di successione, transizione e managerializzazione delle imprese familiari, e Mauro Fenzi, attuale General manager della Sacmi di Imola, che vanta una solida esperienza tecnologica, maturata nel campo dell’automotive e dello sviluppo di sistemi di automazione industriale.

L’ingresso di Sirmax delle due figure esterne segna, da un lato, la volontà di programmare e organizzare il passaggio di consegne tra le figure apicali di Sirmax e la seconda generazione della famiglia nonché i manager attualmente già in azienda; dall’altro manifesta la maggiore attenzione che il gruppo rivolge al settore dell’automotive, in forte crescita, dove Fenzi ha operato per molto tempo. “Il passaggio generazionale è un percorso lungo e complesso che va preparato – dichiara Massimo Pavin, presidente e amministratore delegato di Sirmax Group -. Un Cda più strutturato ci permetterà di avere gli strumenti più adatti per preparare la nostra azienda, che resta familiare, alla successione. Ringrazio di cuore il professor Alessandro Minichilli e l’Ingegner Mauro Fenzi per aver accettato di entrare a far parte della governance di Sirmax; sono certo che con il loro apporto e grazie agli investimenti programmati nel piano industriale 2023/25 affronteremo il futuro con gli strumenti giusti per crescere ancora”.