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Ambiente, Luzi (CC): deforestazione corre. -10 mln ettari ogni anno

Ambiente, Luzi (CC): deforestazione corre. -10 mln ettari ogni anno


Ambiente, Luzi (CC): deforestazione corre. -10 mln ettari ogni anno


Ambiente, Luzi (CC): deforestazione corre. -10 mln ettari ogni anno





















1686046203 Ambiente Luzi CC deforestazione corre 10 mln ettari ogni anno

Roma, 6 giu. (askanews) – “Purtroppo, a fronte di un limitato aumento delle superfici boscate che si è verificato a causa dell’abbandono dei campi coltivati o a seguito di alcune operazioni di rimboschimento, la deforestazione mondiale corre a ritmi troppo elevati, rilasciando continuamente e in tempi ristretti grandi quantità di anidride carbonica con grave impatto sulla biodiversità. Il mondo sta perdendo 10 milioni di ettari di foresta ogni anno a causa della deforestazione, più o meno quanto la superficie dell’Islanda”. Lo ha ricordato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione del Convegno Forest Factor in corso a Roma.

“È vero che in Europa, e in particolare in Italia – ha osservato -, la superficie forestale continua invece a crescere e negli ultimi 30 anni è aumentata del 20 per cento soprattutto nelle aree marginali. Questa “avanzata” impone riflessioni e soprattutto azioni tese a un ripensamento complessivo della gestione territoriale in una visione integrata uomo-piante-animali. Il bosco non è solo un grande laboratorio di trasformazione e stoccaggio della CO2, ma è innanzitutto la casa della biodiversità, di habitat complessi e il rifugio di molte specie animali, alcune delle quali sono, nel nostro Paese, in notevole espansione. Un incontro, a volte “scontro”, tra uomo e animali che si consideravano ormai quasi scomparsi come il lupo, l’orso e i grandi ungulati. È inoltre nelle aree urbane e periurbane che deve concentrarsi l’attenzione attraverso un’oculata opera di riforestazione che esalti la funzione multifattoriale dei boschi, oltre al citato assorbimento di anidride carbonica. Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione”, ha detto.

Sudcorea: aerei cinesi e russi nello spazio d’identificazione aerea

Sudcorea: aerei cinesi e russi nello spazio d’identificazione aerea


Sudcorea: aerei cinesi e russi nello spazio d’identificazione aerea


Sudcorea: aerei cinesi e russi nello spazio d’identificazione aerea




























1686046143 Sudcorea aerei cinesi e russi nello spazio didentificazione aerea

Roma, 6 giu. (askanews) – Quattro velivoli militari cinesi e quattro russi oggi sono entrati nella Zona di identificazione della difesa aerea della Corea del Sud (ADIZ) senza preavviso. L’ha affermato lo Stato maggiore congiunto di Seoul, aggiungendo che aerei sudcoreani sono decollati per recarsi sulla scena.

Secondo i militari sudcoreani, tra le 11:52 e le 13:49 (4.52 e 6.49 in Italia), gli aerei cinesi e russi sono entrati nell’ADIZ coreana e poi ne sono usciti. Non hanno però violato lo spazio aereo della Corea del Sud. L’ingresso non preannunciato nell’ADIZ è avvenuto dopo che i capi della difesa della Corea del Sud, degli Stati Uniti e del Giappone hanno sottolineato il loro impegno a rafforzare la cooperazione trilaterale in materia di sicurezza, inocntrandosi a margini del Dialogo Shangri-La, una conferenza annuale sulla sicurezza a Singapore, nel fine settimana.

L’ADIZ non è lo spazio aereo territoriale, ma è un’area in cui è richiesto che gli aerei stranieri si identifichino per evitare incidenti.

Pichetto: battaglia climatica si combatte qui e adesso

Pichetto: battaglia climatica si combatte qui e adesso


Pichetto: battaglia climatica si combatte qui e adesso


Pichetto: battaglia climatica si combatte qui e adesso





















1686046022 Pichetto battaglia climatica si combatte qui e adesso

Roma, 6 giu. (askanews) – “Per difendere il nostro patrimonio forestale abbiamo bisogno di fare perno sui nostri obiettivi climatici. Perché il clima impazzito di questi ultimi tempi ci dice che l’adattamento e la resilienza dei nostri sistemi è prioritaria. Abbiamo visto la terribile alluvione in Emilia-Romagna, come anche i consistenti periodi di siccità che hanno ridotto i fiumi a rivoli e il Po in secca: due esempi, opposti tra loro per le conseguenze ma vicinissimi nello spazio e nel tempo. Due fatti che ci dicono una cosa molto chiara: la battaglia climatica si combatte qui e adesso, non in un tempo futuro da qualche parte remota del Pianeta”. Così il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin,intervenendo alla Conferenza internazionale “The Forest factor”, organizzata dall’Arma dei Carabinieri in corso a Roma, all’Università degli Studi Roma Tre. “Il Piano di Adattamento non sarà la soluzione a tutti i problemi – ha sottolineato – ma rappresenta lo strumento di pianificazione di cui abbiamo bisogno e che porteremo a termine a breve, dopo essere stato per tanto tempo chiuso in un cassetto. La novità più recente è però l’accordo raggiunto alla Cop15 di Montreal sulla Biodiversità. Quel target di efficace conservazione e gestione del 30% delle aree terrestri, marine e costiere, nonché delle acque interne, entro il 2030, costituisce un obiettivo che l’Italia ha sostenuto in tutti i consessi internazionali. Un’intesa che fa ben sperare: ora la sfida è costruire un percorso che capitalizzi esperienze, capacità e risorse economiche, affermando il valore della biodiversità su tutti i piani. Dell’importanza di questo percorso è convinto anche il G7, che in Giappone ha confermato quegli obiettivi, individuando nella perdita di biodiversità una delle tre crisi globali assieme a cambiamento climatico e inquinamento, da combattere in maniera contemporanea e con mezzi sempre più efficaci”.

Innovazione: per i giovani il futuro è nell’Intelligenza Artificiale

Innovazione: per i giovani il futuro è nell’Intelligenza Artificiale


Innovazione: per i giovani il futuro è nell’Intelligenza Artificiale


Innovazione: per i giovani il futuro è nell’Intelligenza Artificiale






























1686045962 Innovazione per i giovani il futuro e nellIntelligenza Artificiale

Milano, 6 giu. (askanews) – Gli under 35 non temono l’intelligenza artificiale: anzi, rappresenta per loro il primo motore dell’innovazione e il principale megatrend della transizione ecologica e digitale. E’ la fotografia che emerge dalla seconda edizione del Rapporto dell’Osservatorio su Innovazione e Digitale, “Giovani, innovazione e transizione digitale” promosso da Angi Ricerche in collaborazione conLab21.01. Il rapporto è stato presentato oggi nel corso dello Young Innovators Business Forum, il grande evento dedicato all’innovazione e alle nuove generazioni. Una manifestazione unica nel panorama italiano ed europeo che punta a mettere in luce, per voce di alcune delle maggiori testimonianze del mondo istituzionale, economico, imprenditoriale e accademico, le principali sfide del nostro ecosistema paese con una panoramica sui principali indici di crescita e sviluppo, opportunità e nuovi trend tecnologici, future generazioni e transizione ecologica e digitale.

Secondo il rapporto, quindi, per i giovani il futuro è nell’Intelligenza Artificiale – lo sostiene il 20% di loro, contro il 10% degli italiani in generale – e questo segna un cambio di rotta rispetto alle generazioni precedenti che, al contrario, continuano a considerare dominanti altre tendenze come l’ecommerce – lo individua come megatrend del futuro il 10% degli italiani in generale contro il 3% degli under 35, gli smart places, quasi il 15% contro il 4% dei giovani, e l’entertainment, 15% contro il 12%. “Appare evidente una divergenza generazionale nelle aspettative e nelle rappresentazioni del futuro del mercato. Ciò che ha significato un ponte per il futuro negli ultimi anni, per gli under 35 è ormai un asset della vita quotidiana – commenta Roberto Baldassari, Direttore del Comitato Scientifico Angi -. Su tutti, l’ecommerce, ad oggi integrato nel ciclo di vita dei prodotti e surclassato dalle nuove frontiere tecnologiche e digitali”. Inoltre, aggiunge Gabriele Ferrieri, presidente di Angi, “il potenziale dell’intelligenza artificiale è invece considerato ancora tutto da esplorare e offre nuove opportunità, oltre che spazio per l’apporto di competenze e idee da parte dei nuovi giovani professionisti che faranno il loro ingresso in azienda”. Un fattore importante di sviluppo del mercato è quello dell’innovazione, che insieme alla sostenibilità rappresenta uno dei fronti principali per assicurare un futuro ai giovani e al paese in generale. Al primo posto per i giovani, è necessario investire sull’innovazione e la tecnologia per migliorare la qualità della vita nelle città (37,1% degli under 35 contro 27,6% del totale), mentre per il campione complessivo la priorità è incentivare acquisto di mezzi elettrici (34,6% contro 29,7% under 35). Da una parte, quindi, si spinge sulla creazione di condizioni favorevoli mentre, dall’altra, si adotta un approccio incentrato sui comportamenti di consumo. Aumentare il livello di comunicazione ai cittadini sul concetto di Smart mobility è importante per il 20,3% del campione. Meno rilevanza si dà alle politiche nazionali e locali per ridurre l’inquinamento (12,9% dei giovani e 17,5% del totale).

Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo

Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo


Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo


Pichetto: la tutela dell’ambiente in Costituzione è una sfida per Parlamento e Governo




























1686045422 Pichetto la tutela dellambiente in Costituzione e una sfida per

Roma, 6 giu. (askanews) – “La grande novità degli ultimi mesi è l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e l’indicazione che la legge dello Stato deve disciplinare “i modi e le forme della tutela degli animali””. Lo ha ricordato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Convegno the Forest Factor in corso a Roma. “Il nuovo dettato Costituzionale – ha sottolineato -è una sfida per il Parlamento che lo deve attuare, e per il Governo che deve agire in linea con nuovi i principi indicati nella Carta. Sulla stessa linea va il nuovo principio comunitario “DNSH – Do No Significant Harm”, cioè di non arrecare danno significativo all’Ambiente. Ci muoviamo, insomma, nel solco di una sensibilità accresciuta e di storici riconoscimenti istituzionali e costituzionali alla tutela dell’ambiente, come elemento imprescindibile nel quadro dei diritti e dei doveri dei cittadini”.

Francia-Cina si parlano: lavorare per soluzione politica in Ucraina

Francia-Cina si parlano: lavorare per soluzione politica in Ucraina



Francia-Cina si parlano: lavorare per soluzione politica in Ucraina


Francia-Cina si parlano: lavorare per soluzione politica in Ucraina




























1686045362 Francia Cina si parlano lavorare per soluzione politica in Ucraina

Roma, 6 giu. (askanews) – Parigi e Pechino si parlano, si annusano, lavorano sotto traccia per rendere più solida un’ipotesi tuttora vaga di fuoriuscita diplomatica dal conflitto russo-ucraino. Dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha visto a Pechino il leader cinese Xi Jinping e gli ha detto di contare su di lui per riportare Vladimir Putin alla ragione, i contatti non si sono fermati e i due uomini incaricati di tenere aperto il canale sembrano essere Wang Yi, numero uno della politica estera del Partito comunista cinese, e il consigliere diplomatico di Macron, Emmanuel Bonne.

Ieri Wang e Bonne si sono sentiti al telefono. Secondo quanto ha riferito il ministero degli Esteri cinese, i due hanno parlato per “coordinare le loro posizioni” sulla guerra in Ucraina. E, in esito a questo abboccamento, hanno concordato di “accumulare e creare condizioni per l’avvio di un processo di accordo politico”. Come a dire: al momento siamo in una fase embrionale – cosa che appare anche evidente nell’altro tentativo di mediazione attualmente in corso, quello vaticano condotto dal cardinal Zuppi su mandato di papa Francesco – ma bisogna creare argomenti e convergenze perché vengano a determinarsi le condizioni favorevoli alla via diplomatica. Solo pochi giorni fa, l’inviato speciale cinese per gli affari eurasiatici Li Hui ha concluso un lungo tour nelle principalicapitali europee, tra cui Parigi, per promuovere i colloqui di pace. Venerdì scorso, in un briefing con i media, ha affermato che Pechino sta prendendo in considerazione un’altra missione, pur riconoscendo le difficoltà dei negoziati di pace.

In realtà il momento non sembra favorevole. L’Ucraina ha avviato la sua controffensiva, mentre la Russia ha rafforzato i suoi bombardamenti. La guerra, insomma, sembra accendersi ulteriormente, invece di placarsi. Quando Li ha incontrato alti funzionari a Kiev, Mosca, Varsavia, Parigi, Berlino e Bruxelles, ha ammesso che ci sono ancora ancora molte incertezze, ma ha anche affermato che Pechino è “pronta a fare qualsiasi cosa che favorisca l’allentamento delle tensioni e la promozione dei negoziati”.

Macron, dal canto suo, ha incaricato Bonne di stabilire un quadro con Wang per futuri negoziati e i due hanno avuto diverse conversazioni prima che Macron visitasse la Cina ad aprile, con l’Ucraina come argomento chiave di discussione, segnala oggi il South China Morning Post. Per la Cina la posizione di Parigi è fondamentale. Il presidente francese, tra i principali leader europei, sembra quello più disposto a creare collegamenti con la Cina e ad aderire più entusiasticamente all’appello che Pechino lancia incessantemente: l’Europa stabilisca una sua indipendenza strategica (dagli Usa, s’intende). Non a caso, parlando della questione di Taiwan, il presidente francese ha creato un certo scandalo affermando che i paesi europei non dovrebbero essere “vassalli” di Washington.

Durante la telefonata di ieri, Wang “ha espresso apprezzamento” per la dimostrazione di indipendenza diplomatica di Macron in ambito internazionale e per il suo impegno a consolidare i legami tra Pechino e l’Europa. “In quanto forze trainanti di un mondo multipolare, la Cina e l’Europa hanno più interessi comuni che differenze e dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla cooperazione che sulla rivalità”, ha affermato, aggiungendo che Cina e Francia possono lavorare per “un partenariato strategico globale”. E’ evidente che la Cina sta puntando molto su Parigi. Negli ultimi mesi, la capitale francese è stata visitata, oltre che da Li Hui, anche dallo stesso Wang Yi e dal ministro degli Esteri Qin Gang. Questa corteggiamento ha inoltre lo scopo di scardinare il concetto posto dal G7 alla testa delle relazioni con la Cina, cioè quello della “risk-reduction” (la riduzione del rischio) che, pur essendo stata presentata all’ultimo summit di Hiroshima, come un’alternativa all’impraticabile “disaccoppiamento” (“decoupling”) strategico ed economico da Pechino, è visto dalla parte cinese come una minaccia e come una conseguenza di una posizione gregaria dell’Europa e del Giappone rispetto a Washington. Ma per avere una maggiore leva in Europa, la Francia da sola non basta. E non a caso Wang Yi ha incontrato giovedì scorso a Pechino il consigliere tedesco per la politica estera e di sicurezza Jens Plotner.

Grossi (Aiea): si rischia il raffreddamento dei reattori di Zaporizhzhia

Grossi (Aiea): si rischia il raffreddamento dei reattori di Zaporizhzhia


Grossi (Aiea): si rischia il raffreddamento dei reattori di Zaporizhzhia


Grossi (Aiea): si rischia il raffreddamento dei reattori di Zaporizhzhia






























1686045002 Grossi Aiea si rischia il raffreddamento dei reattori di Zaporizhzhia

Roma, 6 giu. (askanews) – La diga di Nova Kakhovka è stata “gravemente danneggiata” e questo ha comportato “una significativa riduzione del livello del serbatoio utilizzato per fornire acqua di raffreddamento alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”. E’ quanto ha dteto oggi il direttore dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ricordando che “l’acqua è necessaria per il sistema di raffreddamento essenziale” dei reattori, per la rimozione del calore residuo dalle vasche del combustibile esaurito e per il raffreddamento dei generatori diesel di emergenza. “L’assenza di acqua di raffreddamento per un lungo periodo di tempo provocherebbe lo scioglimento del carburante e l’inoperabilità dei generatori diesel di emergenza”, ha spiegato Grossi, pur precisando che “l’attuale valutazione è che non vi è alcun rischio immediato per la sicurezza dell’impianto”.

Il personale dell’Aiea sul sito è stato informato che il danno alla diga di Nova Kakhovka sta attualmente portando a “una riduzione dell’altezza dell’invaso di circa 5 cm/ora”. Il team continua a monitorare questo tasso e tutte gli altri aspetti collegati, ha sottolineato Grossi, precisando che “l’acqua nel serbatoio era a circa 16,4 m alle 8 del mattino: se scenderà sotto i 12,7 m, non potrà più essere pompata”. Il capo dell’Aiea ha quindi ricordato che “esiste un certo numero di fonti alternative di acqua”. “Uno dei principali è il grande stagno di raffreddamento accanto al sito che per progettazione è mantenuto al di sopra dell’altezza del serbatoio. Poiché i reattori sono fermi da molti mesi, si stima che questo stagno sarà sufficiente a fornire acqua per il raffreddamento per alcuni mesi”, ha insistito, aggiungendo che “è quindi fondamentale che questo bacino di raffreddamento rimanga intatto”. “Nulla deve essere fatto per minare potenzialmente la sua integrità”, ha ammonito, chiedendo ” a tutte le parti di garantire che non venga fatto nulla per indebolirlo”.

Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate

Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate


Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate


Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate






























1686044942 Milano Cortina Fontana opere fondamentali saranno realizzate

Milano, 6 giu. (askanews) – “La cabina di regia” per i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 “credo che abbia negli ultimi mesi dato un’accelerata alle attività, i lavori stanno partendo, mi sembra di poter dire che con gli ultimi cronoprogramma che sono stati presentati tutte le opere fondamentali per l’esecuzione dei giochi olimpici saranno realizzate”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine del Consiglio regionale. “Sono molto contento di questa accelerata, la posa della prima pietra dell’Arena Santa Giulia è significativa, è un’opera molto importante per lo svolgimento dei giochi a Milano” ha aggiunto.

Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti

Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti


Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti


Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti




























1686044702 Cyber Security Italy Foundation in arrivo nuovi esperti

Roma, 6 giu. (askanews) – La Cyber Security Italy Foundation rafforza il proprio ruolo di riferimento nel settore della cybersecurity in Italia grazie a due nuovi protocolli di intesa focalizzati sulla formazione e all’inserimento di nuovi membri all’interno del Comitato Tecnico scientifico e dell’advisory board.

La fondazione no profit, presieduta da Marco Gabriele Proietti, la prima in Italia sul mondo cibernetico, annuncia infatti l’ingresso nel CTS Cyber, tra gli altri, dell’ingegnere Enrico Maresca (Direttore della Sicurezza Informatica del Ministero della Giustizia), della dottoressa Nicla Ivana Diomede (Direttore del Dipartimento di Cybersecurity e Sicurezza di Roma Capitale) e nell’advisory board dell’avvocato Lidia Dimasi (Docente di “Diritto amministrativo” presso il Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli studi di Messina). La Cyber Security Italy Foundation ha poi siglato un accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy nel settore dei Servizi alle Imprese con l’obiettivo di promuovere competenze e professionalità elevate e innovative per la comunicazione e la sicurezza digitale, tali da essere facilmente spendibili nei principali settori e ambiti produttivi e nell’area dei servizi alle imprese, con ampio riferimento alla programmazione europea per la divulgazione di tecnologie e competenze di cybersecurity. Tra le attività previste dall’accordo: attuare percorsi formativi anche con modalità innovative e/o on the job rivolti a professionisti e aspiranti tecnici superiori; favorire iniziative di ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica di settore; organizzare e promuovere iniziative di informazione, comunicazione e formazione destinate a studenti delle scuole secondarie e cittadini.

Avviato inoltre il Protocollo d’Intesa tra la Cyber Security Italy Foundation e Trend Micro per il Progetto Pilota di diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole di Secondo Grado. L’obiettivo del progetto è di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della cyber sicurezza, fornire conoscenze di base e competenze pratiche in materia di cyber sicurezza. “Questi protocolli e l’arrivo dei nuovi membri rappresentano un importante passo avanti per la Cyber Security Italy Foundation nel suo impegno a creare una società digitale, consapevole, sicura e resiliente. Il Cts, diretto dall’Ingegner Angelo Tofalo, già Sottosegretario di Stato alla Difesa, si arricchisce di esperti altamente qualificati, che contribuiranno a perseguire ulteriormente la nostra missione di promuovere la consapevolezza e la sicurezza informatica nel Paese. L’accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy, così come il Progetto Pilota di Diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole, ci permetteranno invece, tramite programmi di formazione congiunti e all’avanguardia e campagne di sensibilizzazione, di accedere alla formazione di un team di talenti emergenti, con l’obiettivo di creare una rete di professionisti in grado di maturare conoscenze e competenze necessarie per affrontare le minacce informatiche future sempre più complesse e frequenti”, spiega il presidente e fondatore della Cyber Security Italy Foundation Proietti.

All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno

All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno


All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno


All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno




























1686044583 AllIIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2

Roma, 6 giu. (askanews) – Si sono tenute il 2 giugno negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, il più antico dell’intera rete degli Istituti all’estero che quest’anno festeggia i cento anni di apertura al pubblico, le tradizionali celebrazioni per la Festa della Repubblica, organizzate dall’Ambasciata d’Italia col sostegno di numerosi sponsor.

Una duplice ricorrenza, quella del 2023, su cui ha posto l’accento l’ambasciatore Mauro Marsili nel salutare i quasi mille ospiti presenti, tra cui membri del corpo diplomatico, accademici, politici, giornalisti, imprenditori, rappresentanti della comunità scientifica e delle principali istituzioni culturali nazionali. Il ricevimento è stato aperto dalla banda militare del Castello di Praga che ha eseguito gli inni nazionali italiano e ceco, mentre i saluti del governo sono stati portati dal Vice Ministro degli Affari Esteri Jan Marian, si legge sul sito di Italiana, il portale del Maeci per la rete diplomatica italiana e le sue attività.

Nel quadro delle celebrazioni l’ambasciatore Marsili ha ricordato la candidatura di Roma ad ospitare l’Expo del 2030 e sono stati proiettati diversi video promozionali su Roma EXPO 2030 e sul Made in Italy. In esclusiva per gli ospiti è stata inoltre allestita nella Cappella barocca dell’Istituto la mostra “Macchine di pace”, che aprirà ufficialmente al pubblico lunedì 5 giugno.

Si tratta di una serie di grandi teli fotografici e di una videoinstallazione che illustrano un tesoro della cultura italiana iscritto dal 2003 nella lista UNESCO del patrimonio immateriale dell’umanità: il tradizionale uso di scenografiche macchine votive portate a spalla in quattro feste sacre (la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri a Sassari e la Festa di Santa Rosa a Viterbo). Alle immagini di queste “macchine di pace” si accompagna un particolare pezzo d’esposizione: la cosiddetta testa-scultura dell’artista Giuseppe Fata, dedicata al delicato tema della Pace nei luoghi di guerra.

Il progetto, a cura di Patrizia Nardi, è promosso dall’Associazione “Rete delle grandi macchine a spalla italiane”, in collaborazione con l’Istituto Centrale del patrimonio Immateriale e con l’Istituto italiano di Cultura di Praga; è sostenuto da Diocesi, Arcidiocesi e Rotary Club delle città aderenti all’iniziativa, ed è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dall’Ambasciata d’Italia a Praga e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.