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Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate

Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate


Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate


Milano-Cortina, Fontana: opere fondamentali saranno realizzate






























1686044942 Milano Cortina Fontana opere fondamentali saranno realizzate

Milano, 6 giu. (askanews) – “La cabina di regia” per i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 “credo che abbia negli ultimi mesi dato un’accelerata alle attività, i lavori stanno partendo, mi sembra di poter dire che con gli ultimi cronoprogramma che sono stati presentati tutte le opere fondamentali per l’esecuzione dei giochi olimpici saranno realizzate”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine del Consiglio regionale. “Sono molto contento di questa accelerata, la posa della prima pietra dell’Arena Santa Giulia è significativa, è un’opera molto importante per lo svolgimento dei giochi a Milano” ha aggiunto.

Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti

Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti


Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti


Cyber Security Italy Foundation, in arrivo nuovi esperti




























1686044702 Cyber Security Italy Foundation in arrivo nuovi esperti

Roma, 6 giu. (askanews) – La Cyber Security Italy Foundation rafforza il proprio ruolo di riferimento nel settore della cybersecurity in Italia grazie a due nuovi protocolli di intesa focalizzati sulla formazione e all’inserimento di nuovi membri all’interno del Comitato Tecnico scientifico e dell’advisory board.

La fondazione no profit, presieduta da Marco Gabriele Proietti, la prima in Italia sul mondo cibernetico, annuncia infatti l’ingresso nel CTS Cyber, tra gli altri, dell’ingegnere Enrico Maresca (Direttore della Sicurezza Informatica del Ministero della Giustizia), della dottoressa Nicla Ivana Diomede (Direttore del Dipartimento di Cybersecurity e Sicurezza di Roma Capitale) e nell’advisory board dell’avvocato Lidia Dimasi (Docente di “Diritto amministrativo” presso il Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli studi di Messina). La Cyber Security Italy Foundation ha poi siglato un accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy nel settore dei Servizi alle Imprese con l’obiettivo di promuovere competenze e professionalità elevate e innovative per la comunicazione e la sicurezza digitale, tali da essere facilmente spendibili nei principali settori e ambiti produttivi e nell’area dei servizi alle imprese, con ampio riferimento alla programmazione europea per la divulgazione di tecnologie e competenze di cybersecurity. Tra le attività previste dall’accordo: attuare percorsi formativi anche con modalità innovative e/o on the job rivolti a professionisti e aspiranti tecnici superiori; favorire iniziative di ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica di settore; organizzare e promuovere iniziative di informazione, comunicazione e formazione destinate a studenti delle scuole secondarie e cittadini.

Avviato inoltre il Protocollo d’Intesa tra la Cyber Security Italy Foundation e Trend Micro per il Progetto Pilota di diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole di Secondo Grado. L’obiettivo del progetto è di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della cyber sicurezza, fornire conoscenze di base e competenze pratiche in materia di cyber sicurezza. “Questi protocolli e l’arrivo dei nuovi membri rappresentano un importante passo avanti per la Cyber Security Italy Foundation nel suo impegno a creare una società digitale, consapevole, sicura e resiliente. Il Cts, diretto dall’Ingegner Angelo Tofalo, già Sottosegretario di Stato alla Difesa, si arricchisce di esperti altamente qualificati, che contribuiranno a perseguire ulteriormente la nostra missione di promuovere la consapevolezza e la sicurezza informatica nel Paese. L’accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy, così come il Progetto Pilota di Diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole, ci permetteranno invece, tramite programmi di formazione congiunti e all’avanguardia e campagne di sensibilizzazione, di accedere alla formazione di un team di talenti emergenti, con l’obiettivo di creare una rete di professionisti in grado di maturare conoscenze e competenze necessarie per affrontare le minacce informatiche future sempre più complesse e frequenti”, spiega il presidente e fondatore della Cyber Security Italy Foundation Proietti.

All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno

All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno


All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno


All’IIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2 giugno




























1686044583 AllIIC di Praga festa per centenario Istituto e per 2

Roma, 6 giu. (askanews) – Si sono tenute il 2 giugno negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, il più antico dell’intera rete degli Istituti all’estero che quest’anno festeggia i cento anni di apertura al pubblico, le tradizionali celebrazioni per la Festa della Repubblica, organizzate dall’Ambasciata d’Italia col sostegno di numerosi sponsor.

Una duplice ricorrenza, quella del 2023, su cui ha posto l’accento l’ambasciatore Mauro Marsili nel salutare i quasi mille ospiti presenti, tra cui membri del corpo diplomatico, accademici, politici, giornalisti, imprenditori, rappresentanti della comunità scientifica e delle principali istituzioni culturali nazionali. Il ricevimento è stato aperto dalla banda militare del Castello di Praga che ha eseguito gli inni nazionali italiano e ceco, mentre i saluti del governo sono stati portati dal Vice Ministro degli Affari Esteri Jan Marian, si legge sul sito di Italiana, il portale del Maeci per la rete diplomatica italiana e le sue attività.

Nel quadro delle celebrazioni l’ambasciatore Marsili ha ricordato la candidatura di Roma ad ospitare l’Expo del 2030 e sono stati proiettati diversi video promozionali su Roma EXPO 2030 e sul Made in Italy. In esclusiva per gli ospiti è stata inoltre allestita nella Cappella barocca dell’Istituto la mostra “Macchine di pace”, che aprirà ufficialmente al pubblico lunedì 5 giugno.

Si tratta di una serie di grandi teli fotografici e di una videoinstallazione che illustrano un tesoro della cultura italiana iscritto dal 2003 nella lista UNESCO del patrimonio immateriale dell’umanità: il tradizionale uso di scenografiche macchine votive portate a spalla in quattro feste sacre (la Festa dei Gigli di Nola, la Varia di Palmi, la Faradda dei Candelieri a Sassari e la Festa di Santa Rosa a Viterbo). Alle immagini di queste “macchine di pace” si accompagna un particolare pezzo d’esposizione: la cosiddetta testa-scultura dell’artista Giuseppe Fata, dedicata al delicato tema della Pace nei luoghi di guerra.

Il progetto, a cura di Patrizia Nardi, è promosso dall’Associazione “Rete delle grandi macchine a spalla italiane”, in collaborazione con l’Istituto Centrale del patrimonio Immateriale e con l’Istituto italiano di Cultura di Praga; è sostenuto da Diocesi, Arcidiocesi e Rotary Club delle città aderenti all’iniziativa, ed è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dall’Ambasciata d’Italia a Praga e dalla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

Ambiente, Pichetto: tutela in Costituzione sfida per Parlamento e Governo

Ambiente, Pichetto: tutela in Costituzione sfida per Parlamento e Governo


Ambiente, Pichetto: tutela in Costituzione sfida per Parlamento e Governo


Ambiente, Pichetto: tutela in Costituzione sfida per Parlamento e Governo





















1686044402 Ambiente Pichetto tutela in Costituzione sfida per Parlamento e Governo

Roma, 6 giu. (askanews) – “La grande novità degli ultimi mesi è l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e l’indicazione che la legge dello Stato deve disciplinare “i modi e le forme della tutela degli animali””. Lo ha ricordato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Convegno the Forest Factor in corso a Roma. “Il nuovo dettato Costituzionale – ha sottolineato -è una sfida per il Parlamento che lo deve attuare, e per il Governo che deve agire in linea con nuovi i principi indicati nella Carta. Sulla stessa linea va il nuovo principio comunitario “DNSH – Do No Significant Harm”, cioè di non arrecare danno significativo all’Ambiente. Ci muoviamo, insomma, nel solco di una sensibilità accresciuta e di storici riconoscimenti istituzionali e costituzionali alla tutela dell’ambiente, come elemento imprescindibile nel quadro dei diritti e dei doveri dei cittadini”.

Lombardia: patto pubblico privato su sviluppo Sanità regionale

Lombardia: patto pubblico privato su sviluppo Sanità regionale


Lombardia: patto pubblico privato su sviluppo Sanità regionale


Lombardia: patto pubblico privato su sviluppo Sanità regionale






























1686044343 Lombardia patto pubblico privato su sviluppo Sanita regionale

Milano, 6 giu. (askanews) – Un nuovo patto pubblico-privato per le life sciences in Lombardia: è l’intesa sancita dalla Regione e dalle imprese lombarde – rappresentate da Assolombarda e Confindustria Lombardia – per sostenere la crescita del Sistema Socio-Sanitario regionale. L’accordo ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’ecosistema della salute, dalla ricerca fino all’erogazione di servizi di cura e assistenza in linea con i bisogni del cittadino; una sinergia che intende cogliere anche le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Pnrr ha infatti stanziato per la Lombardia circa 16,8 miliardi di euro per il potenziamento dell’assistenza territoriale e 67,1 milioni di euro per lo sviluppo dell’assistenza domiciliare integrata.

“L’intesa siglata con le imprese lombarde – ha detto l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – conferma l’importanza del consolidamento del rapporto tra pubblico e privato al servizio del cittadino e della sua salute. L’accordo prevede l’istituzione di tavoli trasversali di lavoro sui temi strategici per lo sviluppo del Sistema Sanitario Regionale per favorire la convergenza su obiettivi comuni e cruciali negli ambiti della medicina del territorio e dell’accessibilità delle cure, della digitalizzazione, del recruiting del personale sanitario, della ricerca e della tecnologia, del procurement e dell’innovazione. Si tratterà di una significativa occasione di confronto da cui trarre benefici reciproci”. Nell’ambito del patto, le imprese si propongono di collaborare, anche sull’integrazione di filiera erogativa tra sanitario e sociosanitario, compresa la messa a sistema delle unità di offerta sociosanitarie e dell’attività di assistenza domiciliare integrata. Ma non solo: il patto pone le basi per una collaborazione sul versante della transizione digitale del sistema. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, a questo proposito, ha individuato la Lombardia come una delle regioni capofila nello sviluppo della telemedicina. Una circostanza che induce le imprese a ritenere utile una cooperazione sul tema, con anche l’obiettivo ambizioso di dare vita a strumenti digitali e organizzativi favoriscano un migliore livello di accessibilità ai servizi, migliorando il percorso del paziente e la sua experience.

L’accordo tra Regione, Assolombarda e Confindustria Lombardia, inoltre, si sofferma su problema ancora attuale: la carenza di professionisti, che mette a rischio l’accessibilità e la qualità dei servizi sanitari. Un problema che può essere affrontato con il coinvolgimento del Ministero della Salute e degli ordini professionali. “Il territorio lombardo rappresenta un hub europeo per la ricerca nell’ambito delle scienze della vita – ha affermato il vicepresidente di Assolombarda con delega alle Life Sciences, Sergio Dompé -. La Lombardia, del resto, è la prima regione in Italia per contributo dell’UE alla ricerca sulle life sciences e per numero di enti partecipanti al programma. Inoltre, sul territorio prende forma il 50% delle sperimentazioni cliniche sul farmaco attivate ogni anno in Italia, anche grazie alla presenza di 19 IRCCS altamente competitivi e in grado di portare l’innovazione fino al letto del paziente. La riorganizzazione della ricerca clinica sul piano nazionale, unita agli incentivi nazionali per l’innovazione e ai programmi sul trasferimento tecnologico rappresentano un’occasione importante per il Paese e per la Lombardia. Sfruttando questi strumenti e l’attivazione di importanti ecosistemi come MIND, che vede al centro una Fondazione Nazionale per la ricerca in campo Life Science, può sicuramente contribuire ad attrarre qui grandi centri di ricerca, ricercatori internazionali, ma anche italiani che oggi dimostrano la loro eccellenza all’estero, nuova ricerca clinica a favore dei nostri pazienti che per primi potranno accedere a cure e tecnologie innovative. Oggi abbiamo l’occasione di poterci posizionare come una delle regioni d’Europa più innovative nelle Life Science, garantendo un continuo aumento dei livelli di cura e competenza sanitaria per i nostri cittadini”. In tal senso, il patto prevede un confronto per attivare un percorso regionale di accreditamento delle biobanche regionali e la loro connessione in rete, oltre che un data warehouse capace di raccogliere dati sanitari e legati all’attività di ricerca per il monitoraggio della competitività e qualità del sistema regionale. Un percorso che può essere fatto valorizzando le esperienze già presenti sul territorio con il Cluster Lombardo Scienze della Vita nel ruolo di connettore tra università e centri di ricerca, mondo delle imprese, sanità e società.

“Lo sviluppo della medicina territoriale, previsto dalla riforma del servizio sanitario lombardo e finanziato anche dal PNRR, può davvero generare nuovi modelli di cooperazione, a beneficio dell’intero percorso di cura del paziente – ha concluso il presidente di Confindustria Lombardia, Francesco Buzzella – Il patto condiviso con la Regione va, dunque, inquadrato nell’ottica di un dialogo permanente finalizzato a incoraggiare l’innovazione del comparto attraverso la condivisione di nuove tecnologie, di servizi e di programmi formativi, per dare vita a nuove forme di assistenza che mettano al centro la salute del paziente”.

Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane

Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane


Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane


Malta Book Festival: online bando case editrici e librerie italiane




























1686044282 Malta Book Festival online bando case editrici e librerie italiane

Roma, 6 giu. (askanews) – Ogni anno il National Book Council di Malta organizza il Malta Book Festival, festival e fiera nazionale del libro e dell’editoria.

L’edizione 2023 si terrà al Malta Fairs and Conventions Centre di Ta’ Qali dal 18 al 22 ottobre 2023. Dopo il successo degli anni precedenti, anche in questa edizione l’Istituto Italiano di Cultura di La Valletta dispone di uno stand e ne cura l’organizzazione.

Anche quest’anno, inoltre, l’Istituto offre a case editrici e librerie italiane la possibilità di essere ospiti al Festival presso lo stand ed esporre e vendere i propri libri al pubblico maltese. Chi può partecipare:

a) Case editrici italiane non a pagamento (Si intendono case editrici che non impongano ai propri autori e alle proprie autrici alcun pagamento in cambio della pubblicazione o in cambio di servizi di lettura ed editoriali, né alcuna somma di denaro da stornare al raggiungimento di un certo numero di copie vendute, né l’obbligo di acquisto di un certo numero di copie del testo da loro scritto); b) Librerie italiane.

Cosa offre l’Istituto: uno spazio gratuito per esporre e vendere i prodotti. A Malta l’italiano è largamente diffuso (lo comprende quasi l’80% della popolazione), la domanda di libri in italiano è altissima ma solo in minima parte coperta dal mercato. Per questo partecipare al Festival offre notevoli opportunità. La possibilità di lasciare in Istituto l’eventuale invenduto al termine del Festival. L’Istituto provvederà a vendere per conto delle case editrici/librerie le copie rimaste, secondo un accordo che verrà inviato in un secondo momento a chi sarà selezionato/a in seguito al presente bando e che sarà interessato/a a procedere con questa opzione. L’organizzazione di incontri all’interno del Festival con autori e autrici proposti/e dalle case editrici e librerie selezionate. L’Istituto pagherà le spese relative ai voli e all’alloggio degli/delle ospiti che presenteranno le proprie opere fino a un massimo di 250 euro per autore/autrice. Spese a carico dei partecipanti: costi di spedizione verso Malta e da Malta dei libri; costi per il viaggio, per gli spostamenti sull’isola, per il vitto e per l’alloggio del personale che si occuperà della vendita dei libri a Malta. È necessario che ci sia uno/una addetto/a alla vendita per ogni casa editrice o libreria selezionata. Non si garantisce che sia possibile ospitare all’interno dello stand dell’Istituto Italiano di Cultura più di uno/una addetto/a alla vendita per ogni casa editrice o libreria selezionata. Ogni altro tipo di spesa non incluso al punto 2 del presente bando. Lo stand dell’Istituto sarà condiviso da più case editrici e librerie. Per questa ragione, si invita fin da ora a valutare un numero di volumi ragionevole da portare con sé al Festival. La direzione dell’Istituto sarà disponibile per discutere il numero di copie e i titoli da portare al Festival insieme a chi verrà selezionato in seguito al presente bando. Modalità di candidatura: si prega di compilare e far firmare al responsabile dell’azienda o del settore vendite il modulo allegato e di inviarlo all’indirizzo iiclavalletta@esteri.it entro il 30 giugno 2023; St. George’s Square, Valletta – VLT 1190 Tel: +356 2122 1462 | E-mail iiclavalletta@esteri.it www.iiclavalletta.esteri.it Le case editrici sono inoltre pregare di compilare, firmare e allegare al modulo di domanda anche un’autocertificazione in cui si dichiara di non essere un editore a pagamento. Fatto salvo i criteri di ammissibilità generali previsti dal presente bando, inclusi nel paragrafo “Chi può partecipare”, la direzione di questo Istituto provvederà a selezionare un numero di case editrici e/o librerie non superiore a 5. L’Istituto considererà in maniera favorevole le case editrici/librerie: che non abbiano mai partecipato alle precedenti edizioni del Malta Book Festival; indipendenti; che dimostrino nella loro produzione e nel loro servizio particolare attenzione alla promozione dell’inclusività e alla valorizzazione delle differenze di genere, sesso, etnia, età e background culturale; che dimostrino di produrre e vendere secondo criteri di sostenibilità ecologica e digitale. L’Istituto provvederà a notificare l’avvenuta o mancata selezione in seguito al presente bando esclusivamente via email ed entro il 10 agosto 2023.

Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua

Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua


Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua


Aerei, Iata: Produzione carburante sostenibile in crescita continua





















1686044222 Aerei Iata Produzione carburante sostenibile in crescita continua

Istanbul, 6 giu. (askanews) – La produzione di Saf (Sustainable aviation fuel) è in crescita continua, un aspetto importante per centrare gli obiettivi di sostenibilità al 2050, ma serve un sostegno politico per diversificare le fonti di produzione. E’ il messaggio che arriva dalla Iata nel corso del 79esimo Meeting annuale in corso a Istanbul.

La produzione complessiva di carburante rinnovabile raggiungerà una capacità stimata di almeno 69 miliardi di litri (55 milioni di tonnellate) entro il 2028, ha annunciato la Iata. I Saf comprenderanno una parte di questa crescente produzione, che sarà ottenuta attraverso nuove raffinerie di carburanti rinnovabili e l’espansione di impianti esistenti. È importante notare che la produzione prevista copre il Nord America, l’Europa e l’Asia Pacifica. “L’aumento di produzione previsto è estremamente incoraggiante. Per questo – ha dichiarato Willie Walsh, Direttore generale della Iata – è necessario che i governi agiscano per garantire che il Saf riceva la sua giusta quota di produzione. Ciò significa, in primo luogo, incentivi alla produzione, per sostenere la transizione energetica dell’aviazione. Inoltre, dobbiamo continuare ad approvare una maggiore diversificazione dei metodi e delle materie prime disponibili per la produzione di Saf. Con queste due misure attuate con successo, possiamo essere certi che i livelli di produzione previsti per il 2028 saranno realisticamente allineati con le nostre tabelle di marcia recentemente pubblicate per arrivare a emissioni nette di carbonio zero entro il 2050. Questo è importante perché contiamo che il Saf fornisca circa il 62% della mitigazione delle emissioni di carbonio necessaria nel 2050”. Le tendenze a sostegno di questa prospettiva ottimistica sono già visibili. Nel 2022, la produzione di Saf è triplicata a circa 300 milioni di litri (240.000 tonnellate) e gli annunci di progetti per potenziali produttori di Saf sono in rapida crescita. La Iata conta oltre 130 progetti di carburante rinnovabile annunciati da più di 85 produttori in 30 Paesi. Ognuno di questi progetti ha annunciato l’intenzione o l’impegno a produrre Saf all’interno della propria gamma di prodotti di carburanti rinnovabili. In genere, tra l’annuncio di un progetto e la sua data di commercializzazione intercorrono 3-5 anni. Ciò implica che nei prossimi anni potrebbero essere annunciate ulteriori capacità di produzione di combustibili rinnovabili fino al 2030. Se la produzione di energia rinnovabile raggiungerà i 69 miliardi di litri entro il 2028, come stimato, la traiettoria verso i 100 miliardi di litri (80 milioni di tonnellate) entro il 2030 sarebbe sulla buona strada. Se solo il 30% di questa produzione producesse Saf, l’industria potrebbe raggiungere 30 miliardi di litri (24 milioni di tonnellate) di produzione di SAF entro il 2030.

“Il raggiungimento della necessaria percentuale di produzione di Saf da parte di questi impianti nuovi e in espansione non è scontato – ha aggiunto Walsh – ma con i governi di tutto il mondo che hanno concordato all’Icao un obiettivo a lungo termine di zero emissioni entro il 2050, ora condividono la responsabilità della decarbonizzazione dell’aviazione. Ciò significa stabilire un quadro politico per garantire che l’aviazione ottenga la quota necessaria di produzione di energia rinnovabile nel Saf”. Gli argomenti a favore della diversificazione, nell’ambito degli attuali criteri di sostenibilità, sono chiari. Attualmente, si prevede che l’85% del volume futuro di Saf nei prossimi cinque anni deriverà da uno solo dei nove percorsi certificati. L’accelerazione di questi percorsi verso la commercializzazione richiederà una leadership politica da parte dei governi. Per cominciare, c’è un’imminente necessità di armonizzare le politiche fondamentali in materia di Saf, come mezzo per ridurre le barriere amministrative, logistiche e geografiche all’ingresso di nuovi operatori sul mercato, compresi i produttori, i fornitori di materie prime e i distributori.

Più in generale, la sfida consiste nel trovare il capitale necessario per finanziare lo sviluppo di nuove tecnologie e impianti di produzione. I governi devono considerare il quadro più ampio della sostenibilità di questi investimenti. Il Saf può essere prodotto da residui forestali e agricoli in eccesso, rifiuti solidi urbani, rifiuti alimentari e rifiuti umidi (materie prime di terza generazione). La produzione di Saf da queste materie prime può creare opportunità di ritorno sugli investimenti a lungo termine per i governi, con il potenziale di finanziare il risanamento dell’ambiente, sostenere le economie in via di sviluppo e fornire un’intersezione a prova di futuro della transizione energetica e della sicurezza energetica.

Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’

Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’


Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’


Aerei, Iata espande la piattaforma ‘Turbulence Aware’




























1686043022 Aerei Iata espande la piattaforma Turbulence Aware

Istanbul, 6 giu. (askanews) – La Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo ha annunciato che ANA e WestJet si sono unite alla sua Turbulence Aware Platform. L’accordo è stato reso noto nel corso della 79esima Assemblea generale annuale Iata in corso a Istanbul.

Turbulence Aware è stata lanciata nel 2018 per aiutare le compagnie aeree a mitigare l’impatto delle turbolenze, che sono una delle principali cause di lesioni ai passeggeri e all’equipaggio e di maggiori costi per il carburante ogni anno. La piattaforma mette in comune i dati anonimizzati sulle turbolenze provenienti da migliaia di voli operati dalle compagnie aeree partecipanti. Le informazioni precise e in tempo reale consentono ai piloti e ai responsabili delle spedizioni di scegliere le traiettorie di volo ottimali, evitando le turbolenze e volando a livelli ottimali per massimizzare l’efficienza del carburante e quindi ridurre le emissioni di CO2. La sfida della gestione delle turbolenze è destinata a crescere con il continuo impatto dei cambiamenti climatici sui modelli meteorologici. Ciò ha implicazioni sia per la sicurezza che per l’efficienza del volo. Turbulence Aware rappresenta un miglioramento significativo nella segnalazione delle turbolenze e nell’evitare un consumo eccessivo di carburante. “Dati accurati e tempestivi consentono agli equipaggi di migliorare la sicurezza evitando le turbolenze. Più collaboratori abbiamo, più tutti ne beneficiano. L’aggiunta di ANA e WestJet aumenta la nostra copertura soprattutto nell’area Asia-Pacifico e in Nord America”, ha dichiarato Willie Walsh, direttore generale della Iata.

Attualmente, 20 compagnie aeree partecipano alla Iata Turbulence Aware Platform con più di 1.900 aeromobili che forniscono dati ogni giorno. Nel 2022 sono stati generati in totale 31 milioni di rapporti. ANA inizierà inizialmente a fornire i dati dai suoi Boeing 737, con l’intenzione di espandersi al resto della flotta in futuro. WestJet sta già acquisendo i dati da 24 aeromobili e li espanderà a 60 nei prossimi tre anni. Per raccogliere ulteriori feedback dalle compagnie aeree e confrontarsi con gli OEM e altri fornitori di soluzioni, la Iata sta organizzando un Turbulence Aware User Forum, che si terrà presso il WestJet Campus di Calgary, in Canada, il 19-20 giugno 2023.

Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad

Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad


Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad


Sant’Anna: al via corso di formazione per magistrati in Ciad






























1686042904 SantAnna al via corso di formazione per magistrati in Ciad

Roma, 6 giu. (askanews) – Si consolida la cooperazione tra Italia e Ciad, grazie al contributo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Per la quarta volta il nostro Paese organizza un corso di formazione diretto a 20 tra magistrati e giudici ciadiani.

Ha preso avvio in questi giorni, per concludersi l’8 giugno, il nuovo corso di alta formazione coordinato da Andrea de Guttry, docente di Diritto internazionale alla Scuola Superiore Sant’Anna, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la collaborazione del Ministero della Giustizia del Ciad, incentrato sulla lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e alla tratta di esseri umani. Il progetto – informa la Sant’Anna – intende potenziare le capacità dei magistrati e dei procuratori ciadiani per affrontare le nuove sfide sulla sicurezza interna e transazionale generate dalle reti criminali e terroristiche. Le lezioni hanno l’obiettivo di consolidare le conoscenze dei magistrati locali relative al quadro normativo nazionale e internazionale in materia di terrorismo, criminalità organizzata e tratta di esseri umani, anche attraverso l’analisi di casi studio e delle più recenti pratiche giudiziarie, strumento fondamentale per rafforzare la risposta della giustizia penale nella lotta al crimine organizzato a livello transnazionale. Il corso vede la partecipazione di esperti italiani e africani, tra i quali Federico Belli, giudice presso il Tribunale di Asti.

L’organizzazione di questo nuovo corso di alta formazione per il Ciad rientra nel progetto “Rafforzare i sistemi giudiziari dei Paesi africani attraverso la formazione (2022-23)”, che vede impegnata la Scuola Superiore Sant’Anna da diversi anni in attività di formazione e di assistenza nella regione del Sahel. “La Scuola Superiore Sant’Anna è orgogliosa di contribuire a questo importante progetto di cooperazione tecnica, che mira a rafforzare le competenze dei magistrati dei Paesi saheliani nel contrasto al traffico di esseri umani e al terrorismo internazionale – dichiara Andrea de Guttry, coordinatore scientifico del progetto – Siamo convinti che attraverso la formazione e il rafforzamento delle istituzioni giudiziarie sia possibile promuovere lo stato di diritto in un’area chiave per la stabilità del continente africano e dell’Europa”.

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle

Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle


Il comandante generale dei carabinieri: le foreste sono cruciali per il pianeta ma continuiamo a depredarle




























1686042542 Il comandante generale dei carabinieri le foreste sono cruciali per

Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma. “Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.