Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Ad Acqualagna inaugurata la prima tartufaia di tartufo bianco

Ad Acqualagna inaugurata la prima tartufaia di tartufo biancoRoma, 3 mar. (askanews) – E’ stata inaugurata il sabato primo marzo la prima tartufaia di Tartufo Bianco di pregio certificato ad Acqualagna, grazie all’Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della Pesca delle Marche, l’Amap. A quasi un secolo di distanza e nello stesso luogo in cui, nel 1932, venne inaugurata la prima tartufaia di nero in Italia.


iIl deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni, intervenuto all’inaugurazione, l’ha definito “un giorno storico per il territorio di Acqualagna. Il tartufo Bianco diventa così una filiera istituzionale per rilanciare un prodotto che, oltre ad essere cercato, può essere coltivato e che potrà dare un grande valore aggiunto al mercato e agli agricoltori per differenziare il reddito”. Carloni ha sottolineato che il tartufo “è da annoverare tra le filiere produttive di eccellenza del nostro Paese, e la realizzazione di questa prima tartufaia di bianco dimostra che, grazie alle innovazioni del settore agricolo, gli imprenditori possono massimizzare il lavoro con l’introduzione della coltivazione di prodotti altamente remunerativi e che, a livello internazionale ci vengono invidiati”.

Teatro, “L’uomo dei sogni” in scena alla Sala Umberto a Roma

Teatro, “L’uomo dei sogni” in scena alla Sala Umberto a RomaRoma, 3 mar. (askanews) – E’ in programma dal 4 al 16 marzo, nella Sala Umberto di Roma, “L’uomo dei sogni”, una commedia divertente e surreale che sfida l’incubo della vita reale Giovanni, conosciuto nel mondo dei fumetti come Joe Black, un disegnatore di grande talento ed esperienza.


La sua vita, però, è stata sconvolta da un evento che lo ha fatto precipitare in un abisso così profondo da spingerlo a ritirarsi dal mondo, cercando rifugio nella solitudine della sua casa-studio, lontano dalle persone e dagli impegni di lavoro. La commedia prende vita nell’oscurità della notte, trasformando la sua casa in un teatro di sogni inquietanti e visioni surreali. Ogni notte, la sua casa si anima di incubi che sembrano reali: gli eroi che aveva scartato dai suoi fumetti, gli amici e i familiari della vita quotidiana lo tormentano incessantemente, creando un vortice di illusioni e realtà. Il ritorno di sua figlia dalla Nuova Zelanda segna un punto di svolta: Viola, una montatrice emergente nel mondo del cinema internazionale, cerca di sostenere il padre ma porta con sé una notizia che lo scuote ulteriormente.


Come evolverà il rapporto tra padre e figlia in questo momento di tormento e scoperta? Riuscirà Joe Black a emergere dal baratro della depressione e a fare pace con i suoi demoni interiori? Ma soprattutto, il pubblico saprà distinguere tra la realtà e il frutto delle visioni di Joe, scena dopo scena? L’uomo dei sogni trascina lo spettatore nel mondo onirico del protagonista, a sentire la sua angoscia, ma anche a ridere dei suoi incontri bizzarri e a riflettere sulla sottile linea che separa i sogni dalla realtà.

Il corto animato “In the Shadow of the Cypress” trionfa agli Oscar

Il corto animato “In the Shadow of the Cypress” trionfa agli OscarRoma, 3 mar. (askanews) – In The Shadow of the Cypress, il cortometraggio animato diretto da Shirin Sohani e Hossein Molayemi, ha conquistato il prestigioso Premio Oscar nella categoria Best Animated Short Film. Il film, che aveva già ottenuto il riconoscimento al Marateale in Short, il concorso dedicato ai cortometraggi nell’ambito del festival Marateale – Premio Internazionale Basilicata, selezionato dalla giuria composta da Tarak Ben Ammar, Paride Leporace e Manuela Rima, grazie alla collaborazione di Voce Spettacolo di Walter Nicoletti che ne ha curato la distribuzione, conferma così il suo straordinario valore artistico e narrativo.


“Siamo orgogliosi di aver premiato in anteprima un’opera di così grande qualità”, dichiarano gli organizzatori del Marateale, Nicola Timpone e Antonella Caramia. “Il trionfo agli Oscar dimostra l’importanza del nostro impegno nella valorizzazione del talento emergente e nella promozione del cinema di qualità”. Il cortometraggio si distingue per la sua poetica animazione e la profonda narrazione, che affronta tematiche universali con uno stile visivo di grande impatto. La vittoria agli Academy Awards rappresenta non solo un successo per gli autori, ma anche un riconoscimento alla crescente rilevanza del Marateale come trampolino di lancio per giovani talenti del cinema internazionale.


L’organizzazione del Marateale rinnova il proprio impegno nel sostenere il cinema indipendente e celebra con entusiasmo questo straordinario traguardo, augurandosi che sempre più registi possano trovare nel festival un’opportunità per farsi conoscere nel panorama cinematografico. Con l’occasione ringrazia anche il team di selezionatori capeggiato da Egidio Matinata che ogni anno seleziona con grandissima attenzione l’enorme quantità di materiale che si iscrive ai concorsi.

5-6 aprile torna a Volterra la mostra mercato tartufo marzuolo

5-6 aprile torna a Volterra la mostra mercato tartufo marzuoloRoma, 3 mar. (askanews) – Sabato 5 e domenica 6 aprile torna a Volterra la mostra mercato del tartufo marzuolo, giunta all’undicesima edizione. L’evento inaugura la primavera del gusto di Toscana nelle Logge del Palazzo Pretorio di Piazza de’ Priori. Ci sarà un ricco calendario di eventi e iniziative che abbracceranno la città dentro e fuori mura per far conoscere il patrimonio storico ed architettonico e le tante unicità del territorio. Oltre alla consegna del Premio Jarro giovani, settima edizione del riconoscimento da anni conferito durante l’edizione autunnale di Volterragusto ai più importanti comunicatori di settore.

Nel piacentino stagione agraria parte male: terreni sott’acqua

Nel piacentino stagione agraria parte male: terreni sott’acquaRoma, 3 mar. (askanews) – Parte male la stagione agraria nel piacentino. Dopo una tregua attorno al venti di febbraio, il maltempo ha ripreso a imperversare anche in chiusura di mese. “I terreni qui da noi in collina sono inzuppati e non si riesce ad entrare in campo – spiega Fabio Azzali, agricoltore di Piozzano che siede in Consiglio di Confagricoltura Piacenza – Le fertilizzazioni sui cereali autunno-vernini sono per lo più sospese, anche dove si è operato approfittando della finestra di bel tempo che il meteo ci ha concesso, non siamo sicuri di cosa potremo ricavare. Abbiamo rilevato asfissie radicali e sofferenze. Già le semine autunnali erano state eseguite su terreni non del tutto idonei perché bagnati dalle troppe acque dell’estate, tant’è che, per lo stesso motivo, alcuni campi non sono stati arati”.


Confagricoltura Piacenza evidenzia che la situazione è particolarmente complicata in collina, sebbene in tutta la provincia sia caratterizzata da terreni troppo bagnati. “Sotto l’aspetto pluviometrico – spiega Ercole Parizzi presidente della Sezione di Prodotto Colture Industriali dell’Associazione – usciamo da un inverno bruttissimo. La stagione agraria del 2024 è stata pessima e ne stiamo iniziando una male. Voglio però essere positivo, anche se l’inizio non è buono, saranno le prossime settimane quelle determinati per i cereali, speriamo dunque nella primavera”. “Le difficoltà di operare a cielo aperto sono comuni a tutti – commenta il presidente di Confagricoltura Piacenza Umberto Gorra – ma la collina vive, o meglio sopravvive, in modo particolare grazie alla coltivazione dei cereali a paglia, la situazione diventa quindi davvero pesante. Dove chiudono le imprese agricole, il territorio già fragile viene abbandonato a sé stesso con problemi di deterioramento, si pensi alle frane, che poi si scaricano anche sui territori a valle. Quest’opera di manutenzione diffusa, che passa anche attraverso l’ostinata volontà di coltivare i campi, andrebbe adeguatamente riconosciuta e incentivata”.

Il Papa: congiuntura storica drammatica, interrogarsi sul destino del mondo

Il Papa: congiuntura storica drammatica, interrogarsi sul destino del mondoCittà del Vaticano, 3 mar. (askanews) – “Nell’Assemblea generale di quest’anno vi siete proposti di affrontare la questione che oggi viene definita ‘policrisi’. Essa riguarda alcuni aspetti fondamentali della vostra attività di ricerca nel campo della vita, della salute e della cura. Il termine ‘policrisi’ evoca la drammaticità della congiuntura storica che stiamo vivendo, in cui convergono guerre, cambiamenti climatici, problemi energetici, epidemie, fenomeno migratorio, innovazione tecnologica. L’intreccio di queste criticità, che toccano contemporaneamente diverse dimensioni della vita, ci induce a interrogarci sul destino del mondo e sulla nostra comprensione di esso”. Così Papa Francesco in un messaggio ai partecipanti all’Assemblea Generale della Pontificia Academia per la Vita, sul tema “The End of the World? Crises, Responsibilities, Hopes”, che si svolge dal 3 al 5 marzo presso il Centro Conferenze dell’Augustinianum, inviato “dal Policlinico ‘Gemelli’” (con data 26 febbraio 2025), come si specifica in calce.


“Davanti a una crisi complessa e planetaria – prosegue il Pontefice – , siamo sollecitati a valorizzare gli strumenti che abbiano una portata globale. Dobbiamo purtroppo constatare una progressiva irrilevanza degli organismi internazionali, che vengono minati anche da atteggiamenti miopi, preoccupati di tutelare interessi particolari e nazionali. Eppure dobbiamo continuare a impegnarci con determinazione per ‘organizzazioni mondiali più efficaci, dotate di autorità per assicurare il bene comune mondiale, lo sradicamento della fame e della miseria e la difesa certa dei diritti umani fondamentali’. In tal modo si promuove un multilateralismo che non dipenda dalle mutevoli circostanze politiche o dagli interessi di pochi e che abbia un’efficacia stabile. Si tratta di un compito urgente che riguarda l’umanità intera”. E’ necessario, sottolinea Papa Francesco, “esaminare con maggiore attenzione quale sia la nostra rappresentazione del mondo e del cosmo. Se non facciamo questo e se non analizziamo seriamente le nostre resistenze profonde al cambiamento, sia come persone sia come società, continueremo a fare ciò che abbiamo fatto con altre crisi, anche recentissime. Pensiamo alla pandemia da covid: l’abbiamo, per così dire, ‘sprecata’; avremmo potuto lavorare più a fondo nella trasformazione delle coscienze e delle pratiche sociali”.


Per Bergoglio “un altro passo importante per evitare di rimanere immobili, ancorati alle nostre certezze, alle nostre abitudini e alle nostre paure, è ascoltare attentamente il contributo dai saperi scientifici. Il tema dell’ascolto è decisivo. È una delle parole-chiave di tutto il processo sinodale che abbiamo avviato e che ora si trova nella sua fase di attuazione. Nell’incontro con le persone e con le loro storie e nell’ascolto delle conoscenze scientifiche, ci rendiamo conto di quanto i nostri parametri riguardo all’antropologia e alle culture esigano una profonda revisione. Da qui è nata anche l’intuizione dei gruppi di studio su alcuni temi emersi durante il percorso sinodale”. “L’ascolto delle scienze – scrive ancora il Papa – ci propone continuamente nuove conoscenze. Consideriamo quanto ci dicono sulla struttura della materia e sull’evoluzione degli esseri viventi: ne emerge una visione molto più dinamica della natura rispetto a quanto si pensava ai tempi di Newton. Il nostro modo di intendere la ‘creazione continua’ va rielaborato, sapendo che non sarà la tecnocrazia a salvarci: assecondare una deregulation utilitarista e neoliberista planetaria significa imporre come unica regola la legge del più forte; ed è una legge che disumanizza”.

Cinema, Verdone: grazie Eleonora Giorgi per il tuo sorriso e coraggio

Cinema, Verdone: grazie Eleonora Giorgi per il tuo sorriso e coraggioRoma, 3 mar. (askanews) – Carlo Verdone ricorda con affetto Eleonora Giorgi, scomparsa a 71 anni dopo una malattia. “Grazie Eleonora per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie Eleonora per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato” ha detto Verdone.


“Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore. A tutti i tuoi cari il mio abbraccio più forte. Eleonora sei stata un grande, grande esempio di vita. Non dimenticherò i tuoi ultimi messaggi pieni di dolcezza e vero affetto. Dio ti benedica e ti accolga nel suo grande abbraccio” ha concluso Verdone.

Giappone, favorevoli a pena morte aumentano: oltre 80 per cento

Giappone, favorevoli a pena morte aumentano: oltre 80 per centoRoma, 3 mar. (askanews) – Non ci sono grandi speranze che il Giappone possa cancellare la pena di morte, nonostante la sconvolgente vicenda di Iwao Hakamada, che a 88 anni è stato assolto in una revisione di processo per strage dopo aver trascorso 46 anni nel braccio della morte, col rischio di essere portato alla forca ogni giorno. Un sondaggio commissionato dal governo di Tokyo ha rivelato che l’83,1% dei giapponesi ritiene inevitabile la permanenza della pena capitale e che questo dato è in aumento.


Il sondaggio è stato condotto lo scorso anno e ha rivelato, addirittura, un aumento del sostegno alla pena di morte, che nel 2019 era era del 79,8%. E’ la quinta volta nella storia che questo dato supera l’80% in un sondaggio che viene condotto dal governo ogni cinque anni. Sul fronte di chi si oppone, comunque, c’è stata una crescita del 7,5%, con i contrari alla pena capitale che sono arrivati al 16,5%. Sono quindi diminuiti nettamente gli indecisi.


La ragione più comune con cui i favorevoli al cappio – in Giappone le esecuzioni avvengono per impiccagione – motivano la loro opinione è la preoccupazione per i sentimenti dei famigliari delle le vittime dei reati più gravi (62,2%). Un 53,4% ha inoltre espresso il timore che l’abolizione possa portare a un aumento dei crimini violenti. Tra coloro che sono favorevoli all’abolizione, invece, il 71% segnala come gli errori giudiziari, in caso di condanna a morte, portino a conseguenze irreversibili. Questo dato è aumentato di circa 20 punti percentuale rispetto al sondagigo precedente, probabilmente anche per effetto del clamoroso caso Hakamata, la cui revisione del processo è arrivato a sentenza a ottobre 2024.


Il sondaggio ha coinvolto 3.000 persone di età pari o superiore ai 18 anni, ottenendo 1.815 risposte valide, ed è stato condotto tramite posta.

Filiera olio Evo: limite steroli obsoleto, aggiornare norme

Filiera olio Evo: limite steroli obsoleto, aggiornare normeRoma, 3 mar. (askanews) – L’obsoleto limite sugli steroli minaccia l’olio extravergine d’oliva italiano: sulla questione c’è una criticità normativa che potrebbe avere conseguenze rilevanti e per questo è urgente una revisione delle norme. E il sottosegretario al Masaf, Patrizio La Pietra, ha preso l’impegno ufficiale di portare la questione sui tavoli europei, riconoscendo la necessità di un aggiornamento delle normative per evitare danni ingiustificati alla filiera olearia italiana. E’ quanto emerso nel corso del convegno “Il problema steroli per l’olio extravergine di oliva: la realtà e le prospettive”, svoltosi stamattina a Veronafiere nell’ambito di SOL2EXPO 2025.


Attualmente, il limite di legge per gli steroli totali è fissato a 1.000 mg/kg. Questa soglia è in vigore da oltre tre decenni, ma solo negli ultimi anni il problema è emerso in tutta la sua gravità. L’attenzione crescente verso gli oli monocultivar ha evidenziato come il numero di steroli dipenda dal genotipo della pianta, e alcune varietà – tra cui Coratina, Nocellara del Belice ma anche l’ellenica Koroneiki – risultano particolarmente suscettibili. Secondo il Regolamento Europeo 2568/91, gli oli che non rispettano i limiti imposti di steroli non possono essere classificati né come extravergini né come vergini e, paradossalmente, finiscono per essere destinati alla raffinazione. Enzo Perri (Crea) ha spiegato che la variazione dei livelli di steroli è molto probabilmente legata al genotipo delle piante, ma ha anche sottolineato la necessità di approfondire gli effetti di parametri agronomici, come cambiamenti climatici, tecniche di concimazione e irrigazione, per comprendere fino a che punto questi fattori possano incidere sulla composizione chimica dell’olio.


Angelo Faberi (Icqrf) ha invece chiarito le ragioni per cui questo limite è stato introdotto nel 1991, quando la principale preoccupazione era evitare la miscelazione fraudolenta tra oli extravergini e oli di semi. Tuttavia, ha evidenziato come oggi esistano strumenti scientifici molto più avanzati e affidabili per rilevare eventuali sofisticazioni, come l’analisi degli stigmastadieni, rendendo di fatto obsoleto il parametro degli steroli. A ribadire la necessità di un intervento normativo è stato il presidente di Aifo, Elia Pellegrino, secondo cui il parametro degli steroli totali oggi “non rappresenta più una soluzione antifrode ma solamente un problema. Noi frantoiani siamo i primi a subirne le conseguenze, perché l’analisi può essere effettuata solo dopo la molitura delle olive. Questo significa che potremmo trovarci nel paradosso di aver acquistato e lavorato le olive per poi scoprire di avere un olio non commercializzabile perché non classificabile come extravergine”.


Per questo Aifo, ma anche Cia, chiedono un intervento urgente a livello europeo e poi al COI (il Comitato olivicolo internazionale, ndr.) per eliminare questo parametro, che oggi è superato da strumenti di analisi più precisi e affidabili. “In alternativa, si potrebbe prevedere una deroga per i monocultivar suscettibili, in modo da tutelare una parte fondamentale della nostra produzione nazionale”, ha concluso il presidente Aifo.

Play 2025, un mese all’evento: a Bologna con quattro padiglioni

Play 2025, un mese all’evento: a Bologna con quattro padiglioniMilano, 3 mar. (askanews) – Manca un mese alla 16esima edizione di Play – Festival del Gioco, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ModenaFiere e Ludo Labo. L’evento si terrà dal 4 al 6 aprile, per la prima volta presso il quartiere fieristico di Bologna con moltissime novità: 43.000 mq coperti, 4 padiglioni, 3000 tavoli di giochi, che raddoppiano di fatto gli spazi rispetto allo scorso anno.


Play si sta affermando come la più importante manifestazione italiana dedicata ai giochi da tavolo, di ruolo, di miniature, dal vivo, di carte e scientifici. Evolution è la parola d’ordine della prossima edizione, che vede anche l’apertura di un quarto padiglione, che si affiancherà ai tre già previsti. Lo spirito rimane quello caratteristico di PLAY: “Entra, Scegli Gioca”, che si traduce in migliaia di giochi a disposizione di tutti i gamer, gli appassionati e i visitatori occasionali. In un mercato del gioco che conferma la sua resilienza, i giochi da tavolo mantengono saldamente la loro posizione di leadership. Il segmento, che comprende giochi in scatola, giochi di ruolo e carte collezionabili, rappresenta una quota significativa pari al 16% del mercato complessivo, confermandosi come uno dei pilastri dell’industria ludica italiana. Boom dei collezionabili nel mercato italiano del gioco, nonostante una lieve flessione generale, le trading card fanno volare il settore (+23%).


Fenomeno emergente che sta ridefinendo il mercato è quello dei “kidult”, tendenza che testimonia come il gioco stia superando le tradizionali barriere generazionali, dimostrando che il divertimento non conosce età. Parallelamente, il crescente successo di manga e anime che sta contribuendo a plasmare nuove tendenze di mercato. Da Play Festival del gioco arrivano anche le conferme dei primi grandi nomi di game designer che saranno presenti all’evento di Bologna. Figura di spicco è Phil Eklund che ha trasformato la sua esperienza di ingegnere aerospaziale in arte ludica, creando una serie di giochi che narrano l’evoluzione. A Play arriva poi Bianca Canoza in arte momatoes, designer e artista visiva emergente filippina proveniente dalla scena dei giochi di ruolo del sud-est asiatico. Il suo gioco ARC è stato acclamato come uno dei migliori giochi di ruolo da tavolo indie. All’evento bolognese sono attesi inoltre due game designer greci, vincitori del premio Goblin Magnifico, Varnavas Timotheoun e Vangelis Bagiartakis co-autori di Hegemony, gioco da tavolo che mette i giocatori nei panni di uno dei gruppi socio-economici di uno Stato fittizio: la classe operaia, la classe media, la classe capitalista e lo Stato stesso. Tra i grandi nomi emerge anche quello di Antoine Bauza, autore francese, noto per aver creato diversi giochi di successo che hanno lasciato il segno nell’industria del gioco da tavolo. Non mancherà Matteo Menapace, co-autore con Matt Leacock di e-Mission, il gioco cooperativo sulla lotta al cambiamento climatico. e-Mission ha una visione ottimistica del futuro. I giocatori hanno modo di sviluppare tecnologie innovative e creare comunità resilienti fondamentali per salvare il pianeta.


Per la prima volta come ospiti non sono ci saranno solo persone, ma un intero Paese. Play 2025 Evolution ha scelto per quest’anno di collaborare con la Croazia. Il paese balcanico sarà protagonista con uno spazio esclusivo dedicato ai suoi autori ed editori, dando il via a quella che diventerà una tradizione annuale di Play: ospitare e celebrare ogni anno una diversa nazione e la sua cultura ludica.