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L’IIC di Monaco di Baviera al Comic Festival con Manuele Fior

L’IIC di Monaco di Baviera al Comic Festival con Manuele FiorRoma, 30 mag. (askanews) – Quest’anno, per la prima volta, l’Istituto Italiano di Cultura prende parte al Festival del Fumetto di Monaco di Baviera, presentando un artista poliedrico e pluripremiato: Manuele Fior.

Nato a Cesena, dopo aver studiato architettura a Venezia, Fior si trasferisce a Berlino, dove lavora come architetto e illustratore. Come omaggio al suo paese d’adozione, pubblica nel 2005 il suo primo fumetto, “Menschen am Sonntag”. In seguito Fior si trasferisce per alcuni anni a Oslo, dove crea “Icarus”, una graphic novel in cui riesce a collegare magistralmente il mito classico con un’azione parallela autobiografica.

Con „Fräulein Else” presenta nel 2010 un adattamento molto riuscito della novella di Arthur Schnitzler. La sua graphic novel “Cinquemila chilometri al secondo” è stata pubblicata nel 2011 in occasione del festival del fumetto di Angoulême, dove è stato premiato come “miglior libro”.

In occasione del festival del fumetto di Monaco di Baviera avant-verlag pubblica il suo ultimo volume “Hypericum”, ambientato ancora una volta Berlino. L’evento si svolge dal 9 giugno al 7 luglio. La presentazione con Fior si svolge l’8 giugno alle 19:00.

Auto, Acc inaugura prima gigafactory Ue a Douvrin in Francia

Auto, Acc inaugura prima gigafactory Ue a Douvrin in FranciaMilano, 30 mag. (askanews) – La Francia avvia la “quarta rivoluzione industriale” con l’inaugurazione della prima gigafactory in Europa realizzata a Douvrin, nell’Alta Francia da Acc, Automotive Cell Company, la joint venture paritetica fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies/Saft.

“Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo”, ha detto John Elkann, presidente Stellantis a margine dell’inaugurazione insieme al Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, e di Mercedes, Ola Kallenius. Numerose le figure istituzionali presenti: Bruno Le Maire ministro dell’Economia francese, Adolfo Urso ministro dell’Industria e Made in Italy e Volker Wissing Ministro dei Trasporti Germania. Dopo Douvrin, Acc costruirà in Europa altre 2 gigafactory: in Germania a Kaiserslautern che sarà operativa entro il 2025 e in Italia a Termoli che entrerà in funzione nel 2026. L’investimento complessivo è di 7,3 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di fondi pubblici, ed è prevista la creazione di 6 mila posti di lavoro e una capacità totale 120 GWh entro il 2030 che permetteranno di produrre 2,5 milioni di batterie l’anno per le auto elettriche di Stellantis e Mercedes

La gigafactory di Douvrin sarà operativa nel secondo semestre 2023 con una capacità di 13 GWh e circa 300 dipendenti con l’obiettivo di arrivare a 40 GWh entro il 2030 e un organico di 2mila dipendenti. L’impianto, all’avanguardia, con consumi di acqua ridotti del 30% e rifiuti riciclabili al 90% e linee di assemblaggio automatizzate realizzate da Comau, è in grado di gestire tutto il ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime (litio, cobalto, manganese e nickel) alla realizzazione delle celle, e produrrà a regime 800mila batterie per circa 500mila veicoli elettrici l’anno. Stellantis in Francia punta a produrre 12 modelli elettrici entro il 2024 con l’obiettivo di arrivare a una capacità di 1 milione di auto elettriche l’anno nei 12 stabilimenti del Paese di cui 5 di produzione auto e 7 per per i componenti.

Oltre ad Acc, in Alta Francia, ribattezzata anche “battery valley” saranno costruite altre 4 gigafactory nei prossimi anni. La cinese Envision Aesc costruirà uno stabilimento a Douai a servizio del polo Electricity di Renault, mentre Verkor e la taiwanese ProLogium realizzeranno due impianti a Dunkerque. L’obiettivo delineato in France 2030 è di arrivare a 100-120 GWh per produrre batterie per 2 milioni di auto elettriche entro il 2030.

Xi Jinping: la Cina diventi una superpotenza dell’educazione

Xi Jinping: la Cina diventi una superpotenza dell’educazioneRoma, 30 mag. (askanews) – Il presidente Xi Jinping, durante una riunione del Politburo del Partito comunista cinese, ha lanciato un appello al miglioramento del sistema educativo per sostenere meglio l’autosufficienza tecnologica e la spinta all’innovazione del Paese, oltre a rafforzare il soft power attirando più studenti internazionali a studiare in Cina. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.

La valorizzazione dei talenti scientifici e tecnologici cinesi è stata una delle principali politiche nazionali sin dal 20mo congresso nazionale del partito, tenutosi a ottobre, quando Pechino – che deve affrontare una serie di sanzioni tecnologiche da parte di Washington – ha promesso di superare il principale collo di bottiglia nello sviluppo tecnologico del Paese, in particolare per quanto riguarda i progressi nei chip per computer. L’istruzione è, per Xi, un “precursore strategico” per la costruzione di una Cina moderna e un importante supporto per raggiungere una maggiore autosufficienza scientifica e tecnologica in Cina. Ma, perché sia strumentale alla causa, bisognerà rafforzare il lavoro ideologico. “Dobbiamo concentrarci sul rafforzamento dell’educazione ai valori fondamentali del socialismo, guidare gli studenti a stabilire ideali e convinzioni solide, ascoltare sempre il Partito e seguirlo, e dedicarsi al Paese e al popolo”, ha dichiarato Xi. In questo senso, bisognerà gestire in maniera più stretta i libri di testo che vengono destinati agli studenti.

In particolare, Xi ha sottolineato la necessità di sviluppare un’università all’avanguardia nel mondo, che miri “alle frontiere della scienza e della tecnologia del mondo e alle principali esigenze strategiche nazionali”. A questo scopo, il presidente ha ordinato di “analizzare sistematicamente” le tendenze e le lacune della Cina in materia di sviluppo dei talenti e di concentrarsi sulle principali esigenze strategiche del Paese in base alle tendenze dello sviluppo scientifico e tecnologico. “Dovremmo adeguare e ottimizzare in modo dinamico le discipline dell’istruzione superiore e formare in modo mirato i talenti strategici di cui abbiamo urgente bisogno”, ha detto Xi.

Xi ha anche sottolineato la necessità di migliorare l’attrattiva dell’istruzione cinese verso il mondo esterno, per bilanciare il flusso di studenti cinesi che studiano all’estero e il flusso di studenti internazionali che entrano in Cina.

Zelensky boccia l’iniziativa di pace della Cina: “Non ci sostiene”

Zelensky boccia l’iniziativa di pace della Cina: “Non ci sostiene”Milano, 30 mag. (askanews) – La Cina “non sostiene” la posizione di Kiev nella situazione in Ucraina: Kiev dà priorità alle proprie “iniziative di pace”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo. “È un dato di fatto che la Cina non sostiene direttamente la posizione dell’Ucraina. Per quanto riguarda l’iniziativa di pace avanzata dalla Cina, siamo grati agli altri paesi per i loro sforzi, ma abbiamo sottolineato che la nostra formula per la pace, la nostra iniziativa, rimane quella principale per noi”, ha risposto Zelensky a una domanda sulla capacità di Pechino di mediare con successo negli eventi in Ucraina. “Se e solo se la Cina prendesse una posizione chiara e forte secondo cui “le forze russe devono ritirarsi da tutto il territorio in Ucraina”, penso che potrebbe esserci utile”, ha detto. Poi quanto al rapporto di Pechino con Mosca, zelensky ha anche detto: “La Cina sta cercando di camminare sul filo del rasoio da qualche parte ‘al di fuori’, tra l’Occidente e la Russia. Ma cosa ha fatto Putin? Non ha annunciato il dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia la settimana dopo aver detto di “opporsi al dispiegamento di armi nucleari al di fuori del territorio” nel suo incontro con il presidente Xi Jinping? Voglio sottolineare ancora una volta che la Russia mente anche a quei paesi che le erano in qualche modo vicini, anche a quei paesi che consideravano la Russia un alleato onesto. La retorica della Russia sulle armi nucleari è solo politica. Politica fallita, politica sbagliata”.

Al via la visita di Sergio Mattarella nelle zone alluvionate della Romagna

Al via la visita di Sergio Mattarella nelle zone alluvionate della RomagnaForlì, 30 mag. (askanews) – “Per il territorio, così profondamente ferito, la visita del presidente della Repubblica assume un grande valore per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture”. Le parole del sindaco di Modigliana, Giancarlo Jader Dardi, descrivono l’importanza della visita di Sergio Mattarella alle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna. Un viaggio che ha preso il via intorno alle 10 e proseguirà fino a sera, passando da Forlì fino a Faenza, da Modigliana a Cesena.

Il Capo dello Stato è atterrato all’aeroporto di Forlì e dopo i saluti con il prefetto Antonio Corona e l’ispettore aeroportuale presso Enac Ornella Mercuri è salito a bordo dell’elicottero per sorvolare le zone alluvionate della Romagna. Mattarella si trasferirà successivamente a Modigliana, piccolo comune di quattromila abitanti, che nei giorni più acuti dell’emergenza maltempo è rimasto isolato per diversi giorni a causa dei danni alla rete infrastrutturale, sia nella viabilità che nei servizi. Tanto che il sindaco Dardi si era dovuto spostare in un altro comune per poter comunicare con la Protezione civile. Il presidente della Repubblica, nella sua seconda tappa in terra emiliano-romagnola, farà visita alla cittadinanza di Forlì. Qui incontrerà i volontari intervenuti nelle zone colpite dall’alluvione, dopo un breve saluto con i sindaci di Forlì, Gian Luca Zattini, e di Cesena, Enzo Lattuca. Al termine dell’incontro farà una breve visita al centro di raccolta di beni di prima necessità allestito all’interno della palestra della scuola Don Milani di Cesena.

Mattarella pranzerà a Ravenna prima di incontrare, intorno alle 15, una delegazione di coloro che hanno contribuito alla gestione dell’emergenza. Si trasferirà quindi a Faenza dove è previsto in municipio l’incontro con i sindaci di tutte le città colpite dall’alluvione.

Cina rifiuta incontro tra capi della Difesa con gli Usa

Cina rifiuta incontro tra capi della Difesa con gli UsaRoma, 30 mag. (askanews) – Il governo cinese ha declinato l’invito degli Stati Uniti per un incontro tra i vertici militari dei due Paesi che si sarebbe dovuto tenere a Singapore questa settimana. L’ha annunciato il Pentagono. Che ha parlato di una “preoccupante riluttanza” di Pechino a far incontrare il ministro della Difesa Li Shangfu con il suo omologo statunitense Lloyd Austin in occasione del prossimo vertice sulla difesa del Dialogo di Shangri-La, che si terrà dal 2 al 4 giugno a Singapore,

“Nella notte, la Repubblica popolare cinese ha informato gli Stati uniti di aver declinato il nostro invito di inizio maggio” ad incontrare Li all’evento, ha annunciato il portavoce del Pentagono, il generale di brigata Pat Ryder, durante la festività statunitense del Memorial Day. “La riluttanza della Rpc – ha proseguito – a impegnarsi in discussioni militari significative non diminuirà l’impegno del Dipartimento della Difesa a cercare linee di comunicazione aperte con l’Esercito popolare di liberazione”. Il diniego cinese interrompe una striscia positiva di incontri che sembravano destinati a riaprire una linea di dialogo tra Pechino e Washington. Tuttavia il “no” del ministro della difesa era prevedibile, perché Li è sottoposto a sanzioni da parte degli Stati uniti dal 2018 a causa del suo contributo all’acquisizione da parte cinese di caccia Su-35 e sistemi missilistici di difesa aerei S-400 dalla Russia.

Tuttavia, i funzionari dell’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden avevano insistito sul fatto che le sanzioni non avrebbero dovuto impedire agli esponenti dell’amministrazione Usa d’incontrare Li. Il comandante delle forze statunitensi nell’Indo-Pacifico, ammiraglio John C. Aquilino, la scorsa settimana ha affermato che i colloqui militari ad alto livello tra i due Paesi sono necessari “per mitigare i rischi ed evitare errori di calcolo”. L’annuncio del Pentagono rappresenta anche un’interruzione di una recente serie di incontri, tra cui quelli della settimana scorsa settimana del ministro del Commercio cinese Wang Wentao con la rappresentante del commercio statunitense Katherine Tai e il segretario al Commercio Gina Raimondo.

Stellantis, Elkann: gigafactory Acc è un grande progetto europeo

Stellantis, Elkann: gigafactory Acc è un grande progetto europeoMilano, 30 mag. (askanews) – “Qui siamo nel futuro, è un grande progetto europeo”. Lo ha detto John Elkann presidente Stellantis all’inaugurazione della Gigafactory di Douvrin nell’Alta Francia, la prima in Europa realizzata da ACC, Automotive Cell Company, la joint venture paritetica fra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies/Saft.

Acc costruirà in Europa altre 2 gigafactory: in Germania a Kaiserslautern che sarà operativa entro il 2025 e in Italia a Termoli che entrerà in funzione nel 2026. L’investimento complessivo è di 7,3 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi di fondi pubblici, ed è prevista la creazione di 6 mila posti di lavoro e una capacità totale 120 GWh entro il 2030.

Droni su Mosca “abbattuti”, due feriti e strade bloccate

Droni su Mosca “abbattuti”, due feriti e strade bloccateMilano, 30 mag. (askanews) – Mosca e la regione di Mosca affermano di essere state attaccate con droni questa mattina presto: un nuovo colpo di scena in Russia, nell’ombra del conflitto ucraino, dopo il presunto attacco con droni al Cremlino e a poche ore dai bombardamenti su Kiev. Diversi edifici moscoviti riportano danni minori, ha affermato il sindaco della capitale, Sergei Sobyanin. Secondo le autorità locali, ci sono due feriti ma nessuno ha avuto bisogno di ricovero; i residenti di diverse case colpite dai droni sono stati evacuati, mentre erano in funzione i servizi di emergenza. Da notare che tradizionalmente e storicamente il cielo sopra Mosca è chiuso ai voli, mentre gli aeroporti di Mosca e della regione di Mosca si trovano a diversi chilometri dal centro e attualmente funzionano in maniera regolare.

Il ministero della Difesa russo ha affermato che dietro l’attacco c’è il regime di Kiev “terrorista”: otto droni hanno preso di mira la capitale, tutti sono stati abbattuti, tre mediante dispositivi di guerra elettronica, cinque dai sistemi di difesa aerea Pantsir-S nella regione di Mosca. Intanto il media russo Baza aveva precedentemente riferito che più di 20 droni avrebbero potuto essere coinvolti nell’attacco a Mosca. Secondo il canale Shot associato alle forze di sicurezza, ben 32 droni sono stati abbattuti sopra la capitale e la regione. Gli inquirenti della commissione investigativa russa stanno indagando sui fatti della “caduta di velivoli senza pilota in missione a Mosca” a seguito dell’attacco a diversi edifici della capitale e stanno cercando le “persone coinvolte”. “Ci sono danni lievi, secondo i dati preliminari non ci sono vittime sul luogo dell’incidente”. Lo afferma la commissione in un videomessaggio diffuso sui social russi.

Anche il Ministero delle situazioni di emergenza della capitale ha detto che i dipendenti del dipartimento stanno indagando sulle circostanze dell’incidente a Nuova Mosca, lungo la strada Atlasova: le finestre di un edificio residenziale a più piani sono state sfondate. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco e i soccorsi. Non sono stati trovati segni di incendio. Secondo testimoni oculari, al momento dell’incidente si è sentito il rumore di un’esplosione, riporta un’agenzia di stampa russa. A Mosca un residente di un supercondominio sulla Leninsky Prospekt, dove è arrivato uno dei droni oggi su Mosca, ha detto che il drone è volato verso un appartamento al 14esimo piano, dove si trovavano tre persone, non c’è stata esplosione, nessuno è rimasto ferito. Lo riporta Ria Novosti. La casa 92k1 su Leninsky Prospekt è stata isolata dalla polizia: ambulanze e vigili del fuoco sono in servizio nelle vicinanze. Come riportato dal Dipartimento dei trasporti di Mosca, il traffico lungo via Udaltsova da Leninsky Prospekt a via Mikhail Pevtsov è stato bloccato. “Al 14esimo piano, (il drone) è entrato nell’appartamento. C’erano tre ragazze lì”, ha detto la fonte. Un altro residente della casa ha detto che nessuna esplosione è stata udita, la polizia ha bussato alla porta e ha chiesto di uscire di casa. “Non c’è stata esplosione, la polizia ha solo bussato e ha chiesto a tutti di uscire”, ha detto la fonte.

Anche una casa in via Profsoyuznaya, che è stata colpita da uno dei droni, ha subito lievi danni, precisano altre agenzie di stampa russe. Andrei Kartapolov, capo del Comitato per la difesa della Duma di Stato, ha definito l’attacco con droni a Mosca una “campagna di informazione” destinata a diffondere “il panico”.

Collezione Farnesina: raddoppia l’appuntamento a giugno

Collezione Farnesina: raddoppia l’appuntamento a giugnoRoma, 30 mag. (askanews) – Dopo l’apertura straordinaria in occasione di Open House Roma di maggio e l’ormai collaudata collaborazione con il programma “Aperti per voi” del Touring Club Italiano, la Collezione Farnesina raddoppia il suo calendario di aperture.

Dall’8 giugno sarà difatti possibile visitare la Collezione e il Palazzo della Farnesina anche il secondo giovedì del mese, dando l’opportunità a tutti, grazie a diversi turni nel corso della giornata, di apprezzare la raccolta di arte contemporanea italiana all’interno dei prestigiosi corridoi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La Collezione, che comprende una selezione di oltre 600 opere d’arte contemporanea, dai capolavori del Novecento fino alle più recenti tendenze artistiche, passando per la fotografia e le ricerche grafiche degli ultimi anni, rappresenta un unicum nel panorama espositivo nazionale.

Si terrà quindi giovedì 8 giugno la prima apertura mensile di giovedì della Collezione e del Palazzo della Farnesina, che va ad aggiungersi all’usuale iniziativa “Aperti per voi” del Touring club Italiano dell’ultimo venerdì del mese. L’evento comprende tre diversi tour:

ore 12.00 visita del primo piano (opere dei maestri del Novecento) e del piano rialzato – galleria dell’illustrazione e della street art. ore 14.30 visita del primo piano (opere dei maestri del Novecento) e del quinto piano – galleria della fotografia e del reportage.

ore 15.00 visita del primo piano (opere dei maestri del Novecento) e del quarto piano dedicato alle ricerche del XXI secolo. La prenotazione è personale e non cedibile. Una volta effettuata la prenotazione non è più possibile effettuare modifiche. Non è, inoltre, possibile prenotarsi per più turni di visita consecutivi ed è richiesta una prenotazione per ogni singolo visitatore.

Si rammenta, infine, che ciascun turno ha una durata di circa 90 minuti, di cui i primi 60 minuti corrispondono alla visita del percorso d’onore al primo piano, uguale per ciascun turno. La restante durata del turno, circa 30 minuti, è dedicata alla visita del piano indicato dal percorso selezionato.

Le prenotazioni per questo evento resteranno aperte fino al 5 giugno. Per informazioni o problemi scrivere a dgdp-03.collezionefarnesina@esteri.it

La Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nasce nel 2000 su iniziativa dell’allora Segretario Generale Amb. Umberto Vattani, per sottolineare un preciso indirizzo progettuale del Ministero, che ha fatto della ricerca artistica contemporanea un ambito d’intervento strategico della propria politica culturale.

A partire da un primo significativo nucleo di acquisizioni, che videro la commissione di un importante apparato decorativo e di numerose opere d’arte nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, l’operato di diversi comitati scientifici ha dato vita nel corso del tempo a una selezione che ha raccolto opere di altissimo profilo per la storia dell’arte italiana del XX e del XXI secolo.

Le scelte effettuate hanno privilegiato nel tempo maestri storici della prima metà del XX secolo, fra Futurismo (Balla, Boccioni, Depero), Metafisica (de Chirico) e ritorno alla figurazione, nella sua duplice declinazione novecentista (Carrà, Sironi, Soffici) e antinovecentista (Cagli, Campigli, Pirandello, Scipione, Martini), così come protagonisti del secondo dopoguerra, sia in ambito realista (Guttuso) e astrattista (Accardi, Sanfilippo, Dorazio, Consagra, Perilli), sia in ambito informale (Afro, Burri, Vedova) che spazialista (Fontana).

Ugualmente documentati nella storia della raccolta d’arte della Farnesina, gli svolgimenti della seconda metà del XX secolo d’ambito poverista (Kounellis, Merz, Paolini), pop (Angeli, Pascali, Rotella, Schifano), concettuale (Isgrò, Mauri, Manzoni) e percettivo (Castellani, Bonalumi, Marchegiani), fino agli ultimi decenni del secolo, fra Nuova figurazione (Vespignani), Anacronismo (Mariani, Galliani, Gandolfi) e Transavanguardia (Chia, Cucchi, Paladino).

La formula di acquisizione adottata, del comodato d’uso gratuito, ha consentito un costante sviluppo della consistenza della collezione e un regolare avvicendamento delle opere, attualmente oltre 500. L’iniziativa diretta degli artisti o dei loro eredi, così come la collaborazione con prestigiose istituzioni museali, gallerie e fondazioni, si è dimostrata un segnale forte di fiducia nell’azione di valorizzazione e promozione del Ministero.

Grazie al contributo del Comitato scientifico, la Collezione Farnesina continua ad arricchirsi di opere dei maggiori protagonisti della scena artistica italiana del finire del secolo scorso e con uno sguardo sempre più attento alle ricerche e ai linguaggi più attuali.

L’obiettivo di rappresentare la varietà e ricchezza delle espressioni artistiche contemporanee italiane è perseguito grazie al lavoro costante di acquisizioni e alla particolare attenzione ai nuovi allestimenti per promuovere la natura enciclopedica di questa straordinaria raccolta.

Tappa in India per la mostra “La Grande Visione Italiana”

Tappa in India per la mostra “La Grande Visione Italiana”Roma, 30 mag. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di New Delhi annuncia l’arrivo in India della mostra “La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina”.

La mostra è stata inaugurata il 26 maggio e sarà visitabile fino al 22 giugno. Più di 70 capolavori italiani di arte moderna e contemporanea, selezionati tra le opere che compongono la Collezione Farnesina – la raccolta d’arte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – sono esposti presso il centro culturale Bikaner House – Centre for Contemporary Art di New Delhi.

La mostra itinerante – che ha già toccato Singapore e Tokyo e che dopo New Delhi arriverà a Seoul – intende presentare al grande pubblico l’identità artistica italiana attraverso un percorso tematico. “La Grande Visione Italiana. Collezione Farnesina” racconta un avvincente viaggio nella storia dell’arte italiana dal Novecento ad oggi, attraverso settantuno opere selezionate da Achille Bonito Oliva, di oltre sessanta grandi artisti scelti a rappresentare l’arte italiana, da Umberto Boccioni a Carla Accardi, da Mimmo Jodice a Michelangelo Pistoletto, passando per Mario Merz fino a Grazia Varisco.