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Bambino Gesù, app per genitori per screening colestasi nei neonati

Bambino Gesù, app per genitori per screening colestasi nei neonatiRoma, 29 mag. (askanews) – Una foto alla ‘popò’ sul pannolino e pochi semplici passaggi con lo smartphone per facilitare l’identificazione precoce delle colestasi neonatali, un accumulo di bile nel fegato che può avere effetti molto gravi sulla salute dei bambini. Il nuovo strumento a disposizione dei genitori è la PopòApp, ideata e sviluppata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in collaborazione con ANIBEC – Associazione Nazionale Italiana Bambini Epatopatici Cronici. L’applicazione, frutto di una ricerca scientifica pubblicata sul “Journal of Medical Screening”, sfrutta algoritmi di intelligenza artificiale e la caratterizzazione colorimetrica delle feci per restituire risultati con un grado di precisione vicino al 100%.

Le colestasi neonatali – spiega l’Ospedale Bambino Gesù – sono disordini caratterizzati dall’accumulo di bile nel fegato come conseguenza della riduzione o dell’arresto del normale flusso biliare verso l’intestino. Le cause di questi disordini sono varie: problemi metabolici, difetti genetici, malformazioni, infezioni, ma nella maggior parte dei casi sono dovute all’atresia biliare (distruzione progressiva delle vie biliari) che rappresenta la principale indicazione al trapianto di fegato in età pediatrica. Le colestasi sono di difficile diagnosi e con una elevata incidenza in epoca neonatale (ne soffre in media 1 neonato su 2.500). I sintomi caratteristici, che in genere si presentano durante le prime 2 settimane di vita del neonato, sono l’ittero, l’urina scura e le feci di colore chiaro (feci ipo-acoliche). Il riconoscimento della ipo-acolia fecale attraverso il test del colore (caratterizzazione colorimetrica) è un metodo di diagnosi precoce delle condizioni di colestasi neonatale patologica. L’app del Bambino Gesù, sviluppata con un algoritmo di machine learning, facilita l’identificazione precoce di colestasi nelle prime settimane di vita dei bambini mediante il riconoscimento delle feci ipo-acoliche. Il sistema consente ai genitori o ai medici di effettuare una valutazione colorimetrica scattando una foto alla popò sul pannolino. L’algoritmo confronta il colore della foto con la carta colorimetrica, restituendo una prima indicazione. Una volta ricevuto il risultato preliminare, l’app consente di contattare il Centro specializzato per approfondire il test tramite una visita o una televisita del bambino, allegando la foto scattata.

PopòApp è risultato di oltre un anno di studi condotti da clinici e ricercatori delle unità di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica e dei Trapianti di fegato-rene e di Epatogastroenterologia e Nutrizione del Bambino Gesù, coordinati dal dott. Marco Spada. I risultati della ricerca su 160 immagini campione hanno evidenziato una precisione dell’app pari al 99,4%, con un valore predittivo positivo del 98,4% e una sensibilità del 100% senza falsi negativi, indipendentemente dal modello di smartphone utilizzato. Lo studio è pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of Medical Screening”. “Considerata la gravità delle sue conseguenze, la colestasi, in particolare se causata dall’atresia delle vie biliari, deve essere riconosciuta nel neonato il prima possibile” afferma il dott. Marco Spada, responsabile di Chirurgia Epato-bilio-pancreatica e dei Trapianti di fegato-rene del Bambino Gesù. “Infatti, se la malattia viene individuata e trattata precocemente da specialisti epatologi e di chirurgia epatobiliopancreatica, quasi il 100% dei neonati può essere efficacemente curato e avere normali prospettive di vita. È questo l’obiettivo dell’app mobile che abbiamo sviluppato, che rappresenta uno strumento preciso ed intuitivo al servizio della salute dei bambini e della ricerca medica”.

“L’applicazione – spiega il prof. Giuseppe Maggiore, responsabile di Epatogastroenterologia e Nutrizione del Bambino Gesù – è uno strumento capace di intercettare alcune condizioni patologiche del neonato che, se diagnosticate con ritardo, possono mettere in serio pericolo la salute dei bambini. Per questo motivo l’uso della app è consigliato a tutti i neo genitori sin dai primi giorni dalla nascita dei piccoli e per i primi 3 mesi di vita”. PopòApp, scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi mobili, è stata presentata nel corso di un convegno promosso dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù rivolto al personale sanitario che si dedica alla cura del neonato e del lattante, agli operatori dei Centri nascita e delle neonatologie e ai pediatri di libera scelta.

Bcc Roma, Gilberto Cesandri nuovo direttore generale

Bcc Roma, Gilberto Cesandri nuovo direttore generaleRoma, 29 mag. (askanews) – Gilberto Cesandri è il nuovo direttore generale della Bcc di Roma. Prende il posto di Roberto Gandolfo, che ha lasciato per sopraggiunti limiti di età, avendo compiuto 67 anni il 25 maggio. Vicedirettore generale della banca capitolina dal 2020, Cesandri precedentemente è stato direttore generale della Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino e vicedirettore generale della Federlus (la federazione delle Bcc di Lazio, Umbria e Sardegna).

“Cesandri è persona di grande competenza e di indiscutibili doti morali, con una carriera che si è sviluppata tutta all’interno della cooperazione di credito – ha detto il presidente Bcc Roma Maurizio Longhi -. Gli ottimi risultati che Cesandri ha raggiunto negli anni passati presso la Cassa dell’Agro Pontino parlano chiaro. Sono certo che saprà dare continuità al lavoro eccellente svolto da Roberto Gandolfo, che voglio ringraziare di cuore a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione”.

Autismo, il Centro Mafalda Luce a Milano apre nuovi spazi di cura

Autismo, il Centro Mafalda Luce a Milano apre nuovi spazi di curaMilano, 29 mag. (askanews) – Nuovi spazi a Milano per la cura dei bambini affetti da autismo. La Fondazione Renato Piatti ha presentato l’ampliamento del Centro Mafalda Luce, uno dei tre luoghi nei quali la fondazione si prende cura di 400 piccoli in strutture riabilitative semiresidenziali. Un modo per ampliare le opportunità di cura per una patologia in continua crescita che vede mediamente tempi di attesa per accedere ai percorsi terapeutici di circa due anni. “Abbiamo praticamente tanti bambini in carico quanti quelli che stanno aspettando un nostro intervento – ha detto ad askanews Paolo Meucci, responsabile del Centro Mafalda Luce -. I dati possono essere riassunti con un trend che negli ultimi anni ha sempre visto crescere il numero dei bambini diagnosticati con autismo con un tasso del 5-6% annuo”.

Numeri che derivano da una maggiore attenzione alla patologia, certo, ma fotografano anche un oggettivo aumento del bisogno di aiuto, che la Fondazione e il Centro continuano a fornire a bambini e famiglie. “Siamo partiti, parlando di questo Centro e utilizzando come parametro quello dell’ampiezza – ha aggiunto Meucci – con un ambiente di 700 mq e oggi ne stiamo inaugurando uno di 2.000 mq, il che ovviamente significa più spazio a disposizione di bambini e famiglie. Abbiamo più che raddoppiato il numero di bambini dei quali ci prendiamo cura ogni anno, migliorando anche la qualità. Abbiamo cercato costantemente, anche grazie al neonato Dipartimento di neuropsichiatria infantile che abbiamo creato e abbiamo voluto con il coordinamento scientifico del dottor Seragni, di migliorare anche la qualità dell’intervento, quindi non solo maggiore quantità, ma anche maggiore qualità”. Nel Centro Mafalda Luce dal 2021 al 2023, i bambini seguiti sono passati da 115 a 230, e si stima che dal 2024 le prese in carico per disturbi dello spettro autistico e altri disturbi del neurosviluppo potranno arrivare fino a 300 all’anno. Tra chi frequenta il Centro milanese c’è anche Giulia, che oggi ha 10 anni. “Noi veniamo al Centro con Giulia da più di sette anni – ci ha detto Roberta Salvaderi, mamma della bambina -. Giulia ha iniziato qui che aveva tre anni e c’è stata una grandissima trasformazione in questi sette anni: ricordo i primi giorni quando Giulia non voleva entrare dalla porta blu, che era quella che divideva la sala d’aspetto da dove avvenivano le terapie ed erano i terapisti a uscire e a fare le terapie con Giulia proprio in sala d’aspetto. Oggi Giulia non vede l’ora di venire qui, ha trovato degli amici, ha trovato la sua dimensione e noi abbiamo trovato una seconda casa sostanzialmente”.

Dal centro Mafalda Luce ha inoltre preso il via il progetto del Fondo di Solidarietà, che permette a famiglie in stato di fragilità economica e sociale, di avere accesso a percorsi di cura e riabilitativi per i propri bambini, a cui altrimenti difficilmente potrebbero avere accesso. In poco più di un anno il Fondo ha permesso di attivare più di 120 percorsi di cura per circa 90 famiglie.

Ex Ilva, Uilm Liguria: disputa non è su ferie ma su governance

Ex Ilva, Uilm Liguria: disputa non è su ferie ma su governanceGenova, 29 mag. (askanews) – “A mio avviso Acciaierie d’Italia non può vietare né intervenire sulle prerogative di legge e di contratto negando o modificando la fruizione di un istituto in fattispecie quello delle ferie, cosa che la stessa azienda ha messo nero su bianco con una lettera di chiarimento inviata alle Rsu il 25 maggio. Mi pare persino ovvio che la disputa, seppur importante, non è la questione delle ferie ma è la continua e lenta incessante distruzione dell’ex Ilva sulla pelle dei lavoratori”. Lo dichiara in una nota Antonio Apa, coordinatore ligure della Uilm, dopo la protesta di oggi dei lavoratori dello stabilimento ex Ilva di Genova.

“Dopo 2 anni e mezzo di Cig unilaterale – sottolinea Apa – l’azienda il 29 marzo ha avviato un ulteriore procedura di Cigs per 3.000 persone senza un piano industriale, senza garanzie occupazionali, senza investimenti e senza garanzia che si raggiungeranno i 6 milioni di tonnellate di acciaio e senza un confronto preventivo che eviterebbe scelte unilaterali all’azienda, a partire dal fatto che, pur in presenza dell’avvio dell’altoforno 2, la Cig invece di diminuire è aumentata. Per queste ragioni, a differenza di altri, la Uilm non ha firmato l’accordo di cigs del 29 marzo”. “Tutto questo – aggiunge il coordinatore ligure della Uilm – avviene nell’indifferenza del governo, socio tramite Invitalia di Acciaierie d’Italia, in un contesto di mercato che fa registrare record per la produzione di acciaio. Il governo invece di affrontare la situazione drammatica dell’ex Ilva continua a premiare una gestione fallimentare e irrazionale, a sprecare tempo e risorse anziché affrontare il problema dell’assetto societario. Questo è il vero contenzioso in atto che noi denunciamo da anni. A Genova servono ingenti risorse sugli impianti perché lo stesso possa diventare un centro di eccellenza sulla verticalizzazione del freddo, nonché risorse atte a salvaguardare l’incolumità dei lavoratori”.

“È dal 2005, dopo il mitico accordo di programma, che i lavoratori – conclude Apa – aspettano dalle organizzazioni sindacali dei ritorni in questa direzione, non servono mobilitazioni se non portano dei risultanti in questa direzione. La Uilm non vuole essere complice di un progetto che prefigura un disastro ambientale, sociale ed industriale. Per questo è necessario che il governo faccia chiarezza una volta per tutte e dia l’incontro sollecitato dai tre segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, in quanto è arrivato il momento di agire ed assumere delle decisioni sulla governance, su un piano di rilancio di Taranto, Genova, Novi Ligure, Marghera e tutti gli altri siti”.

Bitpanda annuncia una partnership con Coinbase

Bitpanda annuncia una partnership con CoinbaseRoma, 29 mag. (askanews) – Bitpanda Technology Solutions, piattaforma di investimento europea, ha stretto una partnership con Coinbase per far crescere un’infrastruttura di trading completamente regolamentata a disposizione dei suoi clienti istituzionali al di fuori degli Stati Uniti. Attraverso Bitpanda Technology Solutions, spiega una nota, Coinbase può ora offrire ai propri clienti istituzionali un’infrastruttura di trading flessibile e scalabile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 che può essere integrata in soli 3 mesi. Come parte dell’accordo, Bitpanda aggiungerà Coinbase Exchange come uno dei principali fornitori di liquidità alla sua rete. Le istituzioni saranno in grado di sfruttare le licenze normative di Bitpanda e KYC as-a-service per accelerare il loro go-to-market in tutta Europa, integrandosi semplicemente tramite un’API o un front-end White Label.

Lukas Enzersdorfer-Konrad, vice CEO e COO di Bitpanda ha commentato: “Bitpanda e Coinbase condividono la stessa ambizione: rendere gli investimenti in asset digitali sicuri e protetti rispettando le regolamentazioni. In un momento ricco di opportunità per la nostra industria di sfruttare il potenziale degli asset digitali a vantaggio dei propri clienti, ci stiamo unendo per definire un futuro chiaro e portare avanti il nostro obiettivo. I clienti istituzionali di Coinbase possono ora lanciare un’offerta di trading e custodia di asset digitali completamente regolamentata a livello globale tramite uno dei partner più regolamentati del settore”. Guillaume Chatain, Head of Institutional Sales, EMEA & APAC regions continua: “Da Coinbase, stiamo lavorando duramente per rinnovare il sistema finanziario creando prodotti affidabili che aumentino l’utilità e l’adozione delle criptovalute, in quanto crediamo che la tecnologia crittografica e blockchain abbia la capacità far crescere la libertà economica e le opportunità in tutto il mondo. Siamo lieti di collaborare con BitPanda per lavorare in maniera congiunta con le istituzioni che cercano di offrire al mercato e ai loro clienti servizi crittografici affidabili e conformi”.

Bitpanda Technology Solutions ha già annunciato la partnership con la banca tradizionale austriaca Raiffeisenlandesbank, la banca online europea N26, l’app di denaro francese Lydia, la fintech britannica Plum e la banca online italiana Hype per soddisfare la domanda di opportunità di investimento semplificate.

L’Italia a bordo missione Emirati Arabi Uniti per studio asteroidi

L’Italia a bordo missione Emirati Arabi Uniti per studio asteroidiRoma, 29 mag. (askanews) – Ampliare la nostra comprensione sulle origini e sull’evoluzione degli asteroidi primordiali ricchi di acqua e gettare le basi per una possibile futura estrazione di risorse. Questi gli obiettivi principali della missione EMA (Emirates Mission to the Asteroid Belt) dell’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti sulla quale volerà lo spettrometro italiano MIST-A (Mwir Imaging Spectrometer for Target-Asteroids), finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), che guida il team scientifico italiano e con la nostra industria.

Il lancio della missione, selezionata nel 2022 dal governo federale degli Emirati Arabi Uniti, è attualmente previsto il 3 marzo 2028 con destinazione la cintura degli asteroidi. Saranno sei gli asteroidi osservati durante altrettanti flyby ravvicinati. Dopo un viaggio di 6 anni – informano ASI e INAF – EMA raggiungerà il settimo asteroide, (269)Justitia, un oggetto di circa 53 km di diametro, e per circa 7 mesi la missione orbiterà attorno ad esso per compiere un’esplorazione della sua superficie e per la selezione dei possibili siti di atterraggio del modulo di superficie. Giuseppe Sindoni, responsabile ASI per le attività industriali legate allo sviluppo di MIST-A, commenta: “Questa missione rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese, essendo la prima collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti nel campo dell’esplorazione del Sistema Solare. Ancora una volta, l’esperienza e le capacità dell’industria italiana sono in prima fila nell’esplorazione spaziale attraverso la partecipazione ad importanti missioni internazionali”. Alessandra Tiberia, responsabile ASI per le attività scientifiche di MIST-A, aggiunge: “La comunità scientifica italiana coinvolta nella missione sfrutterà la propria esperienza maturata nel corso degli anni da progetti passati, per massimizzare il ritorno scientifico sia in termini di avanzamento nella conoscenza di corpi primordiali del nostro Sistema Solare, attraverso la caratterizzazione fisica e chimica delle superfici osservate, che nell’ottica di un futuro sfruttamento di risorse minerarie”.

Lo strumento italiano MIST-A avrà il compito di caratterizzare la composizione della superficie e le proprietà fisiche degli asteroidi primordiali target della missione, eseguendo la mappatura spettrale nel medio infrarosso tra 2 e 5 micron delle loro superfici illuminate e raggiungendo una risoluzione spaziale al suolo inferiore ai 20 m/px su (269)Justitia. MIST-A condivide il design e alcuni componenti ben collaudati con lo strumento dell’ASI JIRAM, attualmente in funzione a bordo della missione JUNO della NASA su Giove. Gianrico Filacchione, ricercatore INAF a Roma, PI dello strumento MIST-A, commenta: “(269)Justitia è particolarmente intrigante poiché mostra delle proprietà spettrali inconsuete rispetto agli altri oggetti della Main Belt: la sua bassa riflettanza in luce visibile ed il colore fortemente arrossato lo rendono infatti più simile agli Oggetti Trans-Nettuniani (TNO) che orbitano oltre l’orbita di Nettuno piuttosto che agli altri asteroidi. Inoltre, orbitando tra 300 e 450 milioni di chilometri dal Sole evolve ciclicamente attraverso la ‘frost-line’, la distanza al di sotto della quale il ghiaccio d’acqua sublima a causa dell’innalzamento della radiazione solare instaurando un’attività simile a quanto avviene nelle comete. Queste evidenze portano a supporre che (269)Justitia possa essere un oggetto formatosi nelle regioni più esterne del sistema solare e successivamente trasferito nella fascia degli asteroidi. Con queste premesse, possiamo aspettarci molte sorprese”.

“Diversi asteroidi primitivi fin qui esplorati dalle missioni spaziali (Dawn, Hayabusa, OsirisRex) – aggiunge Mauro Ciarniello, ricercatore INAF a Roma, Deputy PI, – hanno mostrato le segnature spettrali di carbonati, fillosilicati, sali ammoniati e materiale organico. Tutti questi minerali sono identificabili dallo spettrometro MIST-A grazie alla sua elevata sensibilità nella banda infrarossa. Infine, le misure nell’intervallo spettrale a lunghezze d’onda comprese tra circa 3.5 e 5 micron saranno di interesse per poter ricavare la temperatura superficiale degli asteroidi a diverse ore locali e quindi di inferire le proprietà termofisiche delle superfici”. La missione EMA è finanziata e guidata dall’Agenzia Spaziale degli Emirati Arabi Uniti (UAESA), con il Laboratory for Atmospheric and Space Physics (LASP) dell’Università del Colorado, Boulder (USA), come partner principale.

Le “parole d’autore” più usate nella lingua italian secondo Babbel

Le “parole d’autore” più usate nella lingua italian secondo BabbelRoma, 29 mag. (askanews) – La lingua italiana è considerata da molti una delle più espressive e musicali al mondo, al cui fascino contribuisce l’apertura verso gli influssi provenienti da altre lingue e culture, nonché la ricettività nei confronti di innovazioni linguistiche e neologismi. La sua storia plurisecolare e i numerosi punti di contatto con altri sistemi linguistici, infatti, hanno portato alla formazione di una lingua ricca di prestiti e di termini dall’etimologia complessa, tra cui anche diversi vocaboli curiosi introdotti da personaggi celebri particolarmente creativi nell’uso del linguaggio.

Sono molti i termini e le espressioni idiomatiche, spiega una nota, la cui origine è riconducibile all’estro di poeti, scrittori, giornalisti — ma non solo. Per celebrarne la varietà, gli esperti di Babbel, la piattaforma per l’apprendimento delle lingue che offre lezioni su app e live, hanno identificato ed analizzato alcuni degli esempi più iconici. Vengono spesso chiamate “parole d’autore”, secondo una definizione elaborata dal linguista Bruno Migliorini negli anni ’70, le parole e i modi di dire coniati da persone note. In particolare, tale etichetta si presta bene a descrivere il lessico generato dai grandi della letteratura: da Dante a D’Annunzio, ecco alcuni dei loro contributi più significativi.

Tra i più celebri e prolifici nella creazione di nuove parole vi è, senz’altro, Dante Alighieri, spesso ricordato come il “padre” della lingua italiana. In particolare, a lui si devono alcuni modi di dire originali, come ad esempio l’espressione “non mi tange”, utilizzata per dichiarare la propria superiorità in relazione alla situazione affrontata: tale frase veniva originariamente pronunciata da Beatrice durante la sua discesa all’Inferno per sottolineare il suo distacco, in quanto creatura divina, dall’ambiente circostante. Altra espressione ormai di uso comune, impiegata soprattutto con un’accezione ironica, è l’incipit “galeotto fu”, seguito dalla menzione di un evento, un oggetto o un individuo che favorisce l’amore tra due persone. Nel canto della Divina Commedia dedicato agli amanti Paolo e Francesca, il verso “galeotto fu’l libro e chi lo scrisse” fa riferimento, in realtà, al nome proprio di uno dei personaggi del Lancillotto — Galeotto — ricordato per aver spinto Ginevra tra le braccia del protagonista. Allo stesso modo, la storia d’amore clandestina che lega i due prende il via proprio con la lettura di un passo dello stesso romanzo. Per antonomasia “galeotto” si può intendere ormai anche come sinonimo di “intermediario d’amore”. “Termini come “galeotto”, “dongiovanni” o anche il felliniano “paparazzo” vengono chiamati in linguistica deonomastici. Si tratta di nomi comuni derivanti da nomi propri, spesso adoperati nel linguaggio di tutti i giorni senza tener conto del loro significato originario: la lingua italiana ne è piena”, ha commentato Gianluca Pedrotti, Principal Learning Content Editor di Babbel.

Un esempio paradigmatico di “deonomastico”, suggerisce il linguista, è senz’altro il termine “azzeccagarbugli”, utilizzato per definire un avvocato di poco conto o che pensa ai propri interessi. La popolarizzazione di questa espressione, probabilmente un’italianizzazione del milanese “zaccagarbùj”, si deve al noto avvocato, personaggio di dubbia moralità, de “I Promessi Sposi” (anche se attestata già in Machiavelli). Un altro importante contributo manzoniano è poi la frase, pronunciata da uno dei bravi a proposito dell’unione di Renzo e Lucia: “questo matrimonio non s’ha da fare”. Oggi l’espressione “non s’ha da fare” è usata per descrivere una situazione che non si verificherà. Non tutti sanno che le parole d’uso comune “scudetto” e “tramezzino” si devono all’inventiva del Vate. Secondo la leggenda, il primo termine, che oggi designa il distintivo tricolore applicato sulle maglie della squadra che vince il campionato, dovrebbe la sua fortuna ad un commento di D’Annunzio ad una partita di calcio organizzata durante l’occupazione di Fiume in occasione della quale avrebbe notato il triangolino di stoffa apposto sulla divisa dei giocatori. Il nome “tramezzino”, invece, sarebbe stato coniato dal Poeta per descrivere un tipo di panino farcito assaggiato nel 1925 a Torino; si tratterebbe di una rielaborazione del termine architettonico “tramezzo”, utilizzato per descrivere un elemento posto tra altri — così come la farcitura tra due fette di pancarrè — venuto ad indicare anche, in quegli anni, una “pausa merenda” tra colazione e pranzo, non potendo usare la parola inglese “snack”.

A partire dal 1923, il regime fascista mise in atto una politica di “italianizzazione” forzata in virtù della quale fu introdotta una grande quantità di neologismi con l’intento di contrastare la diffusione dei cosiddetti “forestierismi”, parole di origine straniera entrate a far parte del linguaggio comune. Tra le parole frutto di tale operazione ancora in uso al giorno d’oggi si ricordano, oltre a “tramezzino” (che altrimenti si sarebbe potuto chiamare anche “sandwich”), “tavola fredda” per “buffet”, “autista” per “chauffeur” e “pellicola” per “film”; meno longevi, invece “bevanda arlecchina” per “cocktail”, “arzete” per “cognac” e “torpedone” per “pullman”. Non sono tutte di origine “autoctona” le “parole d’autore” in uso nella lingua italiana. Si ricorda , ad esempio, la parola “robot”, coniata a partire dalla parola slava “robota” — traducibile come “lavoro pesante” — dal drammaturgo ceco Karel Capek per descrivere gli automi protagonisti di una delle sue opere più celebri, R.U.R.; la locuzione “radical chic” è stata invece inventata negli anni ’70 dal giornalista statunitense Tom Wolf con il fine di criticare l’ipocrisia di certi membri dell’élite “impegnata” di New York: il termine “radical” si rifà infatti all’attitudine di una corrente politica rivoluzionaria ed anticapitalista, mentre “chic” ammicca a quell’eleganza ostentata tipica della borghesia.

La nascita della parola “pandemonio”, invece, utilizzata comunemente per descrivere uno stato di grande disordine e confusione, si dovrebbe al poeta londinese John Milton, il quale ha tratto dall’unione del greco “pân”, ‘tutto’, e “daimónion”, ‘demonio’, il nome della città popolata dai demoni descritta nel poema “Paradiso perduto”. Si deve, invece, al suo concittadino Tommaso Moro il termine “utopia”, con cui l’umanista battezzò l’isola immaginaria dotata di una società ideale protagonista del libro omonimo pubblicato nel 1516: oggi la parola, derivata dall’unione delle voci greche “u”, ‘non’, e “tópos”, ‘luogo’, viene usata per definire l’oggetto di un’aspirazione difficilmente — o non affatto — realizzabile.

Non mancano i neologismi inventati o resi popolari da personaggi appartenenti al mondo dello spettacolo o dello sport. Tra i più simpatici, Babbel ha incluso: “Carrambata” e “Carramba, sorpresa!”: Raffaella Carrà ha lasciato un segno indelebile nella cultura pop italiana ed internazionale, ma non solo: si è anche guadagnata un posto nella storia della lingua italiana. Il termine “Carrambata” e l’espressione “Carramba, che sorpresa” riprendono uno dei suoi programmi televisivi degli anni ’90 più celebri ed indicano un incontro inaspettato con persone con le quali si erano persi i contatti o che non ci si aspettava di rivedere;

“Goleador”, “centrocampista” e “contropiede”: questi termini, ormai d’uso comune nel linguaggio sportivo e non, sono tutte invenzioni del famoso giornalista sportivo Gianni Brera, conosciuto per essere il “paroliere” del calcio italiano. Il primo termine, che significa “un calciatore che segna molti gol”, deriva dal verbo spagnolo “golear” (letteralmente “segnare gol”) ed è ispirato al termine “toreador” (“torero”). “Centrocampista”, invece, si riferisce al ruolo dei calciatori che giocano nella parte centrale del campo; “contropiede” è utilizzato sia in gergo (si tratta di un rovesciamento di fronte improvviso), sia nella lingua di tutti i giorni: “prendere qualcuno in contropiede”, infatti, significa coglierlo alla sprovvista, sorprendendolo in un momento critico. “Interrogarsi sull’origine di questa tipologia di neologismi può costituire una preziosa occasione per avvicinarsi, da una nuova prospettiva, anche alla lingua che si sta imparando” ha commentato Gianluca Pedrotti di Babbel.

”Rapito” è terzo incasso del weekend, continua il tour nei cinema

”Rapito” è terzo incasso del weekend, continua il tour nei cinemaRoma, 29 mag. (askanews) – “Rapito” di Marco Bellocchio è il terzo incasso al primo weekend di programmazione al cinema, terzo al box office e primo incasso italiano con 458.835 euro dopo i blockbuster “La Sirenetta” e “Fast X”. Accolto a Roma e Bologna con sale sold out ed ovazione del pubblico, continua il tour di Marco Bellocchio e il cast. Oggi saranno a Milano al Cinema Anteo con l’Incontro di cinema moderato da Paolo Mereghetti, Palestrina e Colosseo; domani a Torino al Cinema Ambrosio e Massimo, il 31 a Parma al Cinema Astra e a Modena al Cinema Raffaello per proseguire il 2 a Napoli al Filangieri e il 3 a Bari al Galleria.

Il film, che arriva nelle sale dopo 13 minuti di applausi a Cannes dove è stato presentato in Concorso, è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. È interpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni. Completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi. Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino. Mentre Edgardo cresce nella fede cattolica, il potere temporale della Chiesa volge al tramonto e le truppe sabaude conquistano Roma.

Il film si ispira liberamente a “Il caso Mortara” di Daniele Scalise, edizioni Mondadori.

Studente accoltella professoressa, Valditara: riflettere sull’introduzione dello psicologo a scuola

Studente accoltella professoressa, Valditara: riflettere sull’introduzione dello psicologo a scuolaMilano, 29 mag. (askanews) – Ancora un episodio di violenza in una scuola, l’Istituto tecnico Emilio Alessandrini di Abbiategrasso, in provincia di Milano: uno studente 16enne ha minacciato i compagni con una pistola finta e poi ha aggredito una professoressa 51enne che, come confermato dal 118, è stata colpita con un coltello e ferita a un braccio e, lievemente, anche alla testa. Lo steso aggressore ha riportato lievi ferite.

Il giovane è stato fermato dai carabinieri e poi portato all’ospedale San Paolo di Milano. La professoressa è stata invece trasferita all’ospedale di Legnano, in codice giallo. Le prime informazioni avevano parlato di una sparatoria, in realtà si è trattato di un’aggressione all’arma bianca. “Dopo l’aggressione di Abbiategrasso mi sto recando all’ospedale per portare la mia vicinanza alla professoressa. Un fatto inquietante quello della docente ferita da un proprio alunno. Dopo l’esperienza del Covid gli episodi di bullismo si stanno moltiplicando, proprio perché si è interrotta quella relazione interpersonale che è fondamentale nello sviluppo educativo”, annuncia su twitter il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

“Con questa testimonianza voglio esprimere la nostra vicinanza a tutti gli insegnanti italiani e anche cogliere l’occasione perchè si rifletta attentamente sull’introduzione dello psicologo a scuola, soprattutto in un momento particolarmente difficile: anche a seguito dell’emergenza Covid, il disagio psicologico dei ragazzi nelle scuole è aumentato in modo significativo”, ha detto poi il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in una video dichiarazione su Facebook dopo la visita in ospedale alla professoressa ferita oggi in una scuola di Abbiategrasso (Milano). “Ho voluto esprimere la solidarietà e la vicinanza, mia personale e di tutto il governo, alla professoressa aggredita, che ha fatto in modo esemplare il suo dovere, seguendo un ragazzo che aveva già dimostrato in passato alcune problematicità”, ha detto ancora Valditara.

”Rino Gaetano Day”, il 2-3 giugno l’evento al Parco Talenti di Roma

”Rino Gaetano Day”, il 2-3 giugno l’evento al Parco Talenti di RomaRoma, 29 mag. (askanews) – Il 2 e 3 giugno al Parco Talenti di Roma è in programma il “Rino Gaetano Day”, la tradizionale manifestazione nazionale organizzata dal 2011 da Anna e Alessandro Gaetano (sorella e nipote del grande artista) per ricordare l’amato cantautore nella data in cui ricorre il quarantaduesimo anniversario della sua scomparsa.

Il tema portante di questa tredicesima edizione è la sostenibilità ambientale, e supporterà la Sea Shepherd Italia. Oltre alla Rino Gaetano Band, tanti artisti e ospiti si alterneranno sul palco per dare nuova vita con le proprie interpretazioni alle canzoni di un genio mai dimenticato e che sono entrate a far parte della memoria collettiva del nostro Paese. Considerato un cantautore disimpegnato, in realtà Rino era un visionario. Le sue canzoni smascherano, attraverso il paradosso, i modelli strutturali sociali e le loro criticità e contraddizioni, ancora attualissime. I suoi testi, ironici e surreali, sono la dimostrazione di un talento unico, anticonformista e commovente.

L’evento inizierà alle 18 con una selezione inedita di brani che ascoltava Rino, dalla sua personale collezione di vinili, realizzata da Alessandro Gaetano, che verrà trasmessa fino all’opening dei progetti musicali emergenti (sia venerdì che sabato). La manifestazione continua a portare all’attenzione del suo pubblico nuove proposte della scena musicale italiana, coinvolgendo giovani artisti ispirati da Rino Gaetano che, con entusiasmo, gli renderanno omaggio e si alterneranno sul palco. Il 2 giugno si esibiranno gli emergenti Dario Gabrieli, Matteo Massetti e Antidoti Label.

Seguiranno Naive, Matteo Costanzo e Mille, artista già nota al pubblico del Rino Gaetano Day. Il 3 giugno saliranno sul palco gli emergenti Thogo e LAVE. A seguire Guidobaldi e Daniele De Gregori. La Rino Gaetano Band, l’unica tribute ufficiale di Rino Gaetano fondata nel 1999 dalla sorella Anna per tenere viva la memoria dell’artista, accompagnerà il pubblico in entrambe le serate in un viaggio tra racconti e canzoni diverse eseguite per ripercorrere la ricchissima produzione artistica di Rino fatta di sei album e un live (Ingresso Libero, Mio fratello è figlio unico, Aida, Nuntereggae più, Resta vile maschio, dove vai, E io ci sto, Q Concert), viaggiando nell’introspezione più profonda, ma al tempo stesso spensierata, dell’animo umano.

Venerdì 2 giugno presenterà la serata LaMario e gli ospiti saranno Leo Gassmann, Comete e Luciano D’Abbruzzo. Sabato 3 giugno Presenteranno Gaia Messerklinger e Greg. Gli ospiti saranno Pierdavide Carone, Lorenzo Lepore e Giulio Wilson. Antonio Rezza e Flavia Mastrella parteciperanno con un video saluto che verrà trasmesso nel corso di entrambe le serate. La Rino Gaetano Band è formata dal nipote del cantautore Alessandro Gaetano (voce, chitarra acustica e percussioni), Ivan Almadori (voce e chitarra acustica), Paolo Petrini (voce e chitarra acustica), Alberto Lombardi (chitarra elettrica e cori), Fabio Fraschini (basso), Marco Rovinelli (batteria), Michele Amadori (tastiere e cori).

La direzione artistica e di produzione del Rino Gaetano Day è a cura di Alessandro Gaetano, Miranda Shkurtaj, Steeve Illiano, Riccardo Paddeu e Camilla Pujia.

L’evento ha il patrocinio del Municipio Roma III di Roma Capitale e il supporto di Nuovo Imaie.

Partner: OndaRock, Mei – Meeting degli indipendenti, Scuola di Musica e Arte – Musica Incontro, e New Sound Level 90 FM che trasmetterà l’evento in diretta anche DAB e APP e in streaming.

Sea Shepherd Italia prenderà parola dal palco e sarà presente con un punto informativo per fornire dettagli sulla loro mission e raccogliere donazioni attraverso il loro merchandising.

Lìarea di Parco Talenti dove si terrà il concerto è facilmente raggiungibile da via Renato Fucini, via Sibilla Aleramo e largo Sergio Pugliese. L’apertura dei cancelli è prevista alle 18 e lo spettacolo andrà avanti fino alla mezzanotte.