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Tag: askanews

Il capo delle forze armate ucraine esorta l’esercito: è ora di riprendere quello che è nostro

Il capo delle forze armate ucraine esorta l’esercito: è ora di riprendere quello che è nostroRoma, 27 mag. (askanews) – “E’ giunto il momento di riprenderci quello che è nostro”, dichiara un post sull’account Telegram del comandante in capo delle Forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny. Un messaggio letto come l’annuncio dell’inizio dell’attesa controffensiva ucraina e allo stesso tempo un tentativo di smentire le voci – diffuse attivamente da parte russa – di un grave ferimento di Zaluzhny.

Sull’account è stato caricato un video che riprende soldati ucraini che rispondono all’incitazione di un comandante a essere pronti a combattere per la patria. “L’Ucraina è la madre patria (…) distruggerò i nemici della patria”, si legge in una versione con sottotitoli che circola sui social. “Che la mia mano sia ferma per uccidere il nemico, che il sguardo sia chiaro per uccidere il nemico, che le mie armi siano efficientu per uccidere il nemico, che la mia volontà sia di ferro: l’Ucraina è la madrepatria”, scandisce la voce del comandante, a cui rispondono i militari.

Mattarella a Barbiana per i cento anni dalla nascita di don Lorenzo Milani

Mattarella a Barbiana per i cento anni dalla nascita di don Lorenzo MilaniBarbiana (Vicchio), 27 mag. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è a Barbiana, nel comune di Vicchio (Fi), per aprire le celebrazioni per i cento anni dalla nascita di don Lorenzo Milani, il sacerdote ed educatore, autore con i suoi allievi di “Lettera a una professoressa”, che fu “esiliato” nel paesino del Mugello nel 1954.

Il Capo dello Stato ha visitato la canonica dove don Lorenzo faceva scuola ai figli dei contadini e il piccolo cimitero dove è sepolto. Alla cerimonia partecipano, tra gli altri, il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la presidente del comitato nazionale per i cento anni di don Milani Rosy Bindi.

Mattarella a Barbiana per cento anni don Lorenzo Milani

Mattarella a Barbiana per cento anni don Lorenzo MilaniBarbiana (Vicchio), 27 mag. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è a Barbiana, nel comune di Vicchio (Fi), per aprire le celebrazioni per i cento anni dalla nascita di don Lorenzo Milani, il sacerdote ed educatore, autore con i suoi allievi di “Lettera a una professoressa”, che fu “esiliato” nel paesino del Mugello nel 1954.

Il Capo dello Stato ha visitato la canonica dove don Lorenzo faceva scuola ai figli dei contadini e il piccolo cimitero dove è sepolto. Alla cerimonia partecipano, tra gli altri, il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la presidente del comitato nazionale per i cento anni di don Milani Rosy Bindi.

Fondazione Meeting, a Rimini voci di perdono da Russia e Ucraina

Fondazione Meeting, a Rimini voci di perdono da Russia e UcrainaMilano, 27 mag. (askanews) – Il perdono non è utopia. Il perdono, la riconciliazione sono le uniche strade possibili oggi per ritornare alla normalità. E assieme al perdono l’altra strada è la memoria, la capacità di riprendere i fili del passato senza odio, senza rancore, ma anche sapendo chiamare le cose con i loro nome, bene il bene e male il male.

È quanto è emerso giovedì 25 maggio nel cortile della Biblioteca Gambalunga di Rimini durante l’incontro “Ritessere i fili della pace, da dove ripartire?”, moderato da Giancarlo Tocci, negli interventi di Adriano Dell’Asta, docente di Lingua e Letteratura russa all’Università Cattolica di Brescia, dell’arcivescovo metropolita della Madre di Dio di Mosca, monsignor Paolo Pezzi, e di Elena Mazzola, presidente della ong Emmaus di Kharkiv, in Ucraina. L’incontro, come ha ricordato il direttore della Fondazione Meeting Emmanuele Forlani, si è svolto nel contesto della mostra “Uomini nonostante tutto – Storie da Memorial”, realizzata in occasione del Meeting 2022, che racconta l’opera meritoria dell’omonima organizzazione. Nell’ottobre 2022 Memorial, che è un centro di ricerca storica sugli anni del regime sovietico, ha ricevuto il Nobel per la Pace per la coraggiosa opera di memoria collettiva di un popolo, la cui attività è stata bloccata dalle autorità russe a giugno 2022.

«La mostra nasce da due percorsi espositivi realizzati negli ultimi anni a Mosca dal Memorial», spiega Adriano Dell’Asta, «sulla base dei propri archivi e collezioni museali. Il primo è dedicato alle lettere che i padri scrivevano ai figli e alle famiglie dai lager, il secondo ai piccoli oggetti – ricami, disegni, pupazzetti – che le madri in lager confezionavano per i figli, nel disperato tentativo di mantenere vivo un legame». Fa davvero impressione, commenta il docente, che quelle donne, dopo giornate di lavoro disumano nei gulag, rubassero il tempo al riposo per fare dei ricami. «Qui c’è qualche cosa che supera il livello immediato dell’utilità», ha sottolineato Dell’Asta. «Il regime ti dice “sei un oggetto, la tua umanità non conta, sei infinitamente ripetibile”, invece l’uomo è qualcosa di infinitamente irriducibile. Al fondo di questa irriducibilità possiamo creare un mondo in cui sia possibile non lo scontro ma la pace. La pace non è indifferenza, vuol dire rendere conto di qualcosa che non dipende da te. Sei irriducibile, c’è qualcosa in te che non è dato dalla tua forza». E cita padre Romano Scalfi, fondatore di Russia Cristiana, che diceva: «Noi dobbiamo fare memoria, non per svergognare i colpevoli già condannati dalla storia, ma per ricordare il germe che ha fecondato e che può ancora fecondare la terra russa». Monsignor Paolo Pezzi, prendendo spunto da un film tratto da “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, il romanzo di Erich Maria Remarque, commenta una scena in cui i francesi «con grande superbia non sono interessati solo a che si ottenga una giusta pace, ma sottolineano l’umiliazione che vogliono dare alla Germania. Sappiamo bene a cosa poi tutto questo ha portato, Hitler farà perno proprio su questo per iniziare quel disastro che è stata la seconda guerra mondiale». Di questo abbiamo bisogno anche noi oggi, spiega il presule: che si pongano le condizioni perché qualcuno non possa usare di questa pace – quando arriverà – per farne una leva per ricominciare un’altra guerra. «È qui che si introduce il perdono», dice l’arcivescovo di Mosca. «Per me il perdono è senza nessuna precondizione, perché il perdono è una sola cosa, è l’offerta della salvezza che Gesù fa sulla croce ai suoi persecutori e lo fa senza nessuna condizione, anzi giustificando i suoi persecutori». Quel perdono, costruisce già oggi dei nessi tra le persone e i popoli. «Certo, si continuerà a fare fatica a perdonare, ma il perdono non è più solo un qualche cosa da ammettere, è qualcosa che già costruisce».

Elena Mazzola, reduce da una recente visita a Kharkiv dove ha vissuto fino all’inizio della guerra, racconta lo stato della città. «Di giorno Kharkiv vive una vita normale, si va al supermercato, si incontrano gli amici. Di sera scatta il coprifuoco, già dalle 20.30 la città è deserta. Hanno già ricostruito tanto, ma quando ero sotto quei caseggiati e vedevo penzolare materassi dalle finestre e vedevo nelle case sfondate la vita della gente, ho fatto un’esperienza di un orrore e un’impotenza indicibili. È qualcosa che non si riesce a credere e ad accettare». Mazzola però raccontato anche la storia di P. un ragazzo ucraino orfano, con alle spalle una storia di accoglienza in una famiglia italiana a Milano, che ha visto e vissuto in prima persona gli orrori della guerra. Un ragazzo non semplice, con qualche problema di alcol, arruolato come militare, che ha combattuto nel cuore del conflitto, a Mariupol e Bakhmut. In situazioni in cui i suoi compagni partivano in 80 e tornavano in 4, P. però conservava una coscienza chiarissima di essere stato amato, preferito e di esprimere questo nella preghiera: «Io so chi mi ha protetto, perché io facevo la preghiera alla Maria», dice in un italiano approssimativo. Al termine dell’incontro ha portato il suo saluto il vescovo di Rimini, monsignor Nicolò Anselmi. «Il Papa non cessa mai di ricordarci di pregare e di diffondere del perdono e della pace. Chiediamo al Signore di aiutarci a costruire una cultura di pace e di perdono che si possa allargare a macchia d’olio».

La mostra “Uomini nonostante tutto – Storie da Memorial” realizzata per il Meeting di Rimini a cura dell’Associazione Memorial e della Fondazione Russia Cristiana ETS è esposta dal 23 al 30 maggio 2023 dalle 15.30 alle 19.00 nella Biblioteca Comunale Galleria dell’Immagine – Rimini, via Gambalunga 27, con ingresso libero. La mostra e l’incontro pubblico sono gli eventi riminesi di “Meet the Meeting – Verso il Meeting 2023”, il primo appuntamento che lancerà la 44ma edizione del Meeting di Rimini e che ne inaugurerà il cantiere.

Concorso Fotografa la Costituzione, lunedì 29 giornata conclusiva

Concorso Fotografa la Costituzione, lunedì 29 giornata conclusivaMilano, 27 mag. (askanews) – Lunedì 29 maggio 2023, alle ore 10, a Perugia, nell’Aula Magna del Rettorato, si svolgerà la giornata conclusiva e la premiazione del concorso “Fotografa la Costituzione”, un evento promosso dall’Università degli Studi di Perugia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria e la partecipazione attiva di RAI – Radiotelevisione Italiana per l’Umbria, per celebrare i 75 anni dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana.

L’iniziativa, che gode del patrocinio del Senato della Repubblica, è dedicata alle studentesse e agli studenti iscritti all’Università degli Studi di Perugia e a quelli iscritti e frequentanti l’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado della Regione Umbria che, attraverso l’arte fotografica, hanno interpretato i principi e i valori della Carta Costituzionale. La mattinata sarà aperta, alle ore 10, dai saluti istituzionali. Seguirà, alle ore 10.15, l’introduzione della Prof.ssa Luisa Cassetti, docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo perugino e, alle ore 10.30, l’intervento del Prof. Antonio Baldassarre, costituzionalista e presidente emerito della Corte Costituzionale; alle ore 11.30 la proiezione dei progetti fotografici in concorso e la premiazione di quelli vincitori.

“Il 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana – ha dichiarato il Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero – ci dona l’occasione per incoraggiare la riscoperta dei suoi valori fondamentali e condivisi, in primis nei confronti delle nostre e dei nostri giovani, che rappresentano, oltre al nostro futuro, innanzi tutto il nostro presente. L’Ateneo, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria e con il prezioso sostegno di RAI Umbria, ha voluto cogliere questa preziosa opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni sui principi di uguaglianza, libertà e legalità, fondamento del nostro ordinamento democratico. Il concorso ‘Fotografa la Costituzione’ – ha concluso il Magnifico Rettore -, rivolto alle studentesse e agli studenti universitari e dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado, ribadisce il nostro impegno quotidiano a tramandare, preservare e custodire i valori della nostra amata Carta Costituzionale, cercando di farne comprendere ai nostri giovani l’importanza, che sfida il tempo e le congiunture sociali e politiche: dignità della persona e del lavoro, libertà e uguaglianza, democrazia, etica e legalità”. “Ripartire dai territori unendo le energie – così il Dott. Giovanni Parapini, Direttore RAI Umbria nel commentare l’avvicinarsi della premiazione -: la consapevolezza e la creatività dei giovani insieme al mondo accademico e al mondo della comunicazione è uno dei compiti principali del servizio pubblico perché includere e valorizzare eccellenze e gioventù rappresentano fedelmente la missione della Rai nel restare ancorata ai principi e ai valori della Repubblica”.

“L’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria partecipa con vivo apprezzamento all’evento conclusivo del Concorso ‘Fotografa la Costituzione’ – ha sottolineato il Dott. Sergio Repetto, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale – che ha avuto un significativo riscontro presso gli studenti delle Scuole secondarie di 2° grado della nostra Regione. La felice intuizione del Rettore Oliviero di celebrare il 75° Anniversario della firma della Legge fondamentale attraverso il linguaggio iconico e i dispositivi digitali ha, infatti, suscitato l’interesse di oltre 60 studenti ai quali va il plauso per aver svolto con impegno e creatività il compito assegnato dal bando. Il supporto fornito da questo Ufficio alla diffusione del bando e alla selezione dei vincitori ha contribuito ad un risultato che ci conforta e ci sprona a continuare nell’impegno di avvicinare gli studenti ai grandi temi del nostro tempo. Ai Dirigenti scolastici e ai Docenti, infine, che hanno curato l’attuazione del Bando nelle proprie Istituzioni scolastiche va un vivo sentimento di apprezzamento per il consueto e professionale riscontro alle comunicazioni istituzionali di questo Ufficio”.

Treni, Salvini da lunedì riaprono Bologna-Rimini e Bologna-Ravenna

Treni, Salvini da lunedì riaprono Bologna-Rimini e Bologna-RavennaRoma, 27 mag. (askanews) – “Torneranno percorribili da lunedì la linea tra Bologna e Rimini e il collegamento tra Bologna e Ravenna via Faenza: avevamo promesso massimo impegno per riaprire il più velocemente possibile e stiamo riuscendo a ripristinare i primi treni in anticipo rispetto a quanto immaginato”. Lo afferma il vicepremier e ministro di Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini con un messaggio via Twitter. “Di fronte all’emergenza, concretezza e lavoro di squadra”.

Comunali, domani e lunedì al voto in Sicilia e Sardegna

Comunali, domani e lunedì al voto in Sicilia e SardegnaRoma, 27 mag. (askanews) – Domani e lunedì andranno al voto anche 128 comuni della Sicilia (tra cui Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani) e 39 della Sardegna (Assemini e Iglesias, con oltre 15mila abitanti). In totale saranno quasi 1,5 milioni gli aventi diritto al voto chiamati a rinnovare i sindaci e i Consigli comunali nelle due isole più grandi del Paese. L’eventuale ballottaggio è in programma l’11 e il 12 giugno. I seggi saranno aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo inizierà lo spoglio delle schede. Il sindaco e il Consiglio comunale sono eletti per cinque anni.

Nei comuni con popolazione oltre i 15 mila abitanti (17 tra Sicilia e Sardegna, ndr) per eleggere il primo cittadino è necessaria la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + un voto). Nel caso in cui nessun candidato a sindaco ottenga questo risultato, si procederà ad un secondo turno di votazione, in programma sempre il 28 – 29 maggio prossimi, tra i due candidati che hanno ottenuto il maggiore numero di voti validi nel primo turno. Al ballottaggio è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggiore numero di voti validi. Non sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che non abbiano superato al primo turno la soglia del 3% dei voti validi. E’ previsto un “premio di maggioranza” alla lista o gruppo di liste che abbiano ottenuto almeno il 40% dei voti, che consiste nel 60% dei seggi, nel caso in cui nessuna altra lista o gruppo di liste collegate abbiano superato il 50% dei voti. Nei comuni con popolazione sopra i 15 mila abitanti è permesso il voto disgiunto: l’elettore può esprimere due voti sulla stessa scheda: uno per una lista (al quale può aggiungere un voto di preferenza) e uno per un candidato presidente o sindaco, anche in una lista diversa.

Nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti (150 in totale nelle due isole, ndr), l’elezione dei consiglieri comunali è contestuale all’elezione del sindaco e vige il sistema maggioritario. È eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggiore numero di voti validi. Alla lista o alle liste che hanno appoggiato il candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste. In caso di parità di voti validi tra due candidati, si andrà al ballottaggio, e risulterà eletto sindaco chi tra i due candidati avrà ottenuto più voti validi. In caso di ulteriore parità, la scelta cadrà sul candidato più anziano di età. In Sicilia, dove hanno diritto al voto 1.347.614 elettori in 128 comuni, le partite più importanti, i cui risultati avranno dei riflessi anche a livello nazionale, si giocano a Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani, quattro dei 15 comuni con più di 15mila abitanti.

A Catania, che vede Piero Mattei, commissario straordinario sulla poltrona più alta di Palazzo degli Elefanti, il centrodestra ha chiuso la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Enrico Tarantino con tutti i big della coalizione, la premier Giorgia Meloni, e i due vice premier, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Per il centrosinistra in lizza c’è Maurizio Caserta (Pd, M5s, Verdi-Sinistra, e tre liste civiche), che ha avuto il sostegno, in presenza, del presidente del M5s Giuseppe Conte. Tra gli aspiranti sindaci ci sono anche Vincenzo Drago (Socialismo democratico Psdi), Giuseppe Libera (Movimento popolare catanese), Gabriele Savoca (Sud chiama Nord e De Luca per Catania), Giuseppe Giuffrida (Catania risorse) e Lanfranco Zappalà (Lanfranco Zappalà). A Ragusa il sindaco uscente Giuseppe Cassì, sostenuto da cinque liste civiche tenta il bis, ma si deve guardare dal candidato del centrodestra, Giovanni Cultrera, da quello del Partito Democratico, Riccardo Schininà, e da Sergio Firrincieli, espressione del M5s,

A Siracusa sul nastro di partenza per la corsa verso Palazzo Vermexio ci sono otto candidati a partire dal sindaco uscente, Francesco Italia, sostenuto da quattro liste civiche. Il centrodestra punta su Ferdinando Messina, mentre Renata Giunta è riuscita a mettere d’accordo Pd, Verdi e sinistra, M5s e una lista civica. A completare l’elenco ci sono l’ex sindaco, Giancarlo Garozzo, Michele Mangiafico, Roberto Trigilio, Abdelaaziz Mouddih, detto ‘Aziz’, Edy Bandiera, tutti sostenuti da diverse liste civiche. Anche a Trapani, il sindaco uscente, Giacomo Tranchida, punta alla conferma, grazie al sostegno di una larga coalizione composta da dieci liste civiche e dal Pd, che però non usa il proprio simbolo. Il centrodestra scommette su Maurizio Miceli, mentre il M5s concentra la sua attenzione su Francesco Brillante, appoggiato anche da altre liste civiche. Chiude il quartetto in lizza, Anna Garuccio, candidata di un’altra lista civica.

In Sardegna, sono 139.045 gli elettori che dovranno rinnovare i sindaci e i consigli comunali in 39 città. Solo due di queste superano i 15mila abitanti: Assemini (Cagliari) e Iglesias (Sud Sardegna).

Ad Assemini, guidata da poco meno di un anno dal commissario Bruno Canargiu, dopo le dimissioni della sindaca Sabrina Licheri (M5s), FdI, FI e Lega schierano Niside Muscas, mentre Pd, M5s, Verdi, Psi e una lista civica sostengono Diego Corrias. C’è poi Mario Puddu, appoggiato da una coalizione eterogenea composta da Italia Viva, Udc, Riformatori e tre liste civiche.

A Iglesias il sindaco uscente, Mauro Usai, è sostenuto dal centrosinistra e da diverse liste civiche, alla ricerca di una conferma per altri cinque anni. Il centrodestra non ha trovato la quadra e così da una parte Fratelli d’Italia propone Luigi Biggio, consigliere comunale uscente, dall’altra FI e Lega, senza i propri simboli, e con quattro liste civiche, appoggiano Giuseppe Pes.

Ballottaggi, sfida in 7 capoluoghi. Prova d’appello per Schlein

Ballottaggi, sfida in 7 capoluoghi. Prova d’appello per SchleinRoma, 27 mag. (askanews) – Ballottaggi in 41 comuni, domani e lunedì, dopo il primo turno di elezioni amministrative che ha visto la vittoria del centrodestra in quattro città – Sondrio, Treviso, Latina e Imperia – e del centrosinistra in due – Brescia e Teramo. Domani le urne restano aperte dalle 7 alle 23, lunedì dalle 7 alle 15. I riflettori sono puntati su sette capoluoghi: Vicenza, Massa, Pisa, Siena, Terni, Ancona e Brindisi.

C’è molta Toscana in questa partita che è anche un primo banco di prova per il Pd a guida Elly Schlein, un test per la maggioranza di governo a livello nazionale e, nella regione un tempo “rossa”, una sfida per il centrosinistra che tenterà di riconquistare città un tempo fedelissime alla sinistra (Massa, Pisa e Siena) ma passate al centrodestra già da qualche anno. Proprio a Massa la segretaria Schlein ha partecipato a un comizio elettorale invitando la città “a rialzare la testa” e lanciando un appello agli elettori a votare lo schieramento di centrosinistra che è “coeso” rispetto al centrodestra che se dovesse di nuovo portare a casa il sindaco poi “ricomincerà a litigare”. In pista ci sono Francesco Persiani (35,28% al primo turno), sostenuto nella tornata dello scorso 14-15 maggio da Forza Italia e Lega, che ha subito la concorrenza interna del candidato di Fdi Michele Guidi, arrivato terzo, e il chirurgo Enzo Romolo Ricci (30,05%) per il centrosinistra. Pisa, città di un altro ex segretario del Pd, Enrico Letta, è contesa tra Michele Conti, sostenuto dal centrodestra, che ha mancato l’affermazione al primo turno per una manciata di voti (49,96%) e Paolo Martinelli (41,12%), ex presidente delle Acli provinciali, sostenuto da centrosinistra ed anche dai Cinquestelle. Un esperimento politico che al primo turno non ha dato i risultati politici. A Siena il ballottaggio sarà tra Nicoletta Fabio, sostenuta dal centrodestra (30,51%) e Anna Ferretti, candidata del centrosinistra (28,8%). L’ago della bilancia sarà Fabio Pacciani, sostenuto da sette liste civiche, che ha ottenuto il 22,6% dei voti.

A Vicenza la partita è tra Giacomo Possamai (centrosinistra), che ha ottenuto il 46,23% al primo turno e il sindaco uscente Francesco Rucco (centrodestra), che si è fermato al 44,06%. A Terni va in scena un testa a testa tra Orlando Masselli, assessore uscente di Fratelli d’Italia (35,81%) e Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, sostenuto da Alternativa Popolare (28,14%) di cui è il presidente nazionale. Esclusi dal ballottaggio la coalizione con il Pd e quella del Movimento 5 stelle. Ad Ancona si sfidano Ida Simonella (41,28%) del centrosinistra e Daniele Silvetti (45,11%) del centrodestra. A Brindisi, infine, il ballottaggio sarà tra Roberto Fusco (32,73%) del centrosinistra e Giuseppe Marchionna (44,22%) del centrodestra.

Alluvione, 10mila persone in strada a bergamo e 100mila euro per “Piadina solidale”

Alluvione, 10mila persone in strada a bergamo e 100mila euro per “Piadina solidale”Milano, 27 mag. (askanews) – Grandissima partecipazione in piazza ed adesioni ha riscosso ieri sera a Bergamo la “Piadina Solidale” iniziativa pro alluvionati Romagna lanciata martedì scorso dal Comune di Bergamo guidato da Giorgio Gori e VisitBergamo, in collaborazione con l’Associazione Cuochi Bergamaschi, Pentole Agnelli, CSV Bergamo, gli istituti alberghieri bergamaschi, alpini, Esselunga, MioOrto, 3BLatte, Magris, Fidelitas, TheOne, Sassella Food Events, Caffè del Caravaggio, ROS Forniture Alberghiere, QUBEER, Garage911, Gewiss, Orogel, Al.Pi. Azienda Agricola, Strada del Valcalepio e dei sapori della bergamasca, Consorzio Piadina Romagnola IGP e SangioSound.

Oltre 10mila persone – numero calcolato in base agli scontrini staccati nella serata di ieri – hanno partecipato a un evento benefico organizzato in poco meno di tre giorni, una grande risposta da parte della città di Bergamo in nome della solidarietà tra territori. L’obiettivo iniziale era quello di raggiungere 5000 partecipanti, quota non solo superata già in fase di iscrizione (circa 8700 coloro che si sono iscritti attraverso il sito piadina.visitbergamo.net), ma doppiata ampiamente nel corso della serata di venerdì.

Grande lo sforzo organizzativo, con 20 casse funzionanti dalle 18.30 sul Sentierone, oltre 60 cuochi – coadiuvati da docenti e 40 studenti degli istituti alberghieri del territorio – che hanno lavorato per consentire di scegliere tra due diverse ricette di piadina, una crescenza e rucola (la versione vegetariana) e una con un ragù romagnolo tipico, preparato nella giornata di giovedì con una cottura lenta, durata ore e ore, come da tradizione. Uno speciale stand è stato anche dedicato a coloro che hanno intolleranze e particolari esigenze alimentari. 120 Tavoli e 240 panche sono stati posati dal pomeriggio negli spazi del centro Piacentiniano per consentire di accogliere tutti coloro che avevano intenzione di dare un segnale di solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna e far sedere circa 1000 persone contemporaneamente. Disponibili erano 18mila piadine, approvvigionate grazie all’impegno del Consorzio Piadina Romagnola IGP e alle quali se ne sono aggiunte altre 5000 circa frutto di altre donazioni, utilizzata oltre una tonnellata e mezza di crescenza, son stati preparati circa 900kg di ragù.

Per ogni piadina (+acqua e una confezione di biscotti) è stato richiesto un contributo minimo di 10€ per gli adulti, di 5€ per tutti i minori di 14 anni. Circa 90mila euro andranno, quindi, nei prossimi giorni sul conto corrente che l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha dedicato all’emergenza per riparare i danni delle piogge torrenziali riversatesi sul territorio emiliano-romagnolo nei giorni scorsi. Altissimo anche il numero di persone che hanno deciso di contribuire alla causa, rendendosi disponibili come volontari in occasione della serata. Oltre 300 persone hanno infatti vestito la maglietta realizzata in occasione della Piadina Solidale, coordinati dal personale del CSV di Bergamo, e hanno consentito di poter svolgere la manifestazione in piena efficienza e senza intoppi. Durante la notte lo smontaggio di tutte le strutture. Gli uomini di Aprica Spa hanno poi provveduto a ripulire completamente l’area (l’immagine in allegato è stata scattata intorno alle ore 5 di stamane).

Usa, Yellen: senza accordo su debito, default il 5 giugno

Usa, Yellen: senza accordo su debito, default il 5 giugnoRoma, 26 mag. (askanews) – “In base agli ultimi dati a nostra disposizione, stimiamo che in mancanza di un accordo il Tesoro non sarà più in grado di fare fronte alle necessità del governo federale a partire dal prossimo 5 giugno”. E’ quanto ha scritto la segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, in una nuova lettera al Congresso in cui ha avvertito che il governo potrebbe andare in default il 5 giugno senza aumentare il tetto del debito del Paese, pari a 31.400 miliardi di dollari.

Yellen ha ricordato nella lettera indirizzata al presidente repubblicano della Camera dei rappresentanti, Kevin McCarthy, che nei primi due giorni di giugno saranno inviati pagamenti per 130 miliardi di dollari ai veterani e alle persone iscritte ai programmi Social Security e Medicare. Una misura, ha avvertito l’ex governatrice della Federal Reserve, che lascerà il Tesoro in una posizione “estremamente precaria” riguardo alla disponibilità di risorse. Yellen ha così invitato tutte le parti interessate a negoziare “in buona fede” per ottenere al più presto un accordo di compromesso che consenta di evitare il default.