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FI insedia “Tavolo Milano”, Sorte: vogliamo essere protagonisti

FI insedia “Tavolo Milano”, Sorte: vogliamo essere protagonistiMilano, 28 feb. (askanews) – Forza Italia lancia il “Tavolo Milano” in vista della sfida per il successore di Beppe Sala alla guida del Comune di Milano, e il segretario lombardo del partito Alessandro Sorte spiega: “Lo abbiamo istituito con l’obiettivo di elaborare proposte per la città in vista delle elezioni amministrative del 2027, per farci trovare pronti a questa nuova grande sfida. Vogliamo essere determinanti e protagonisti”.


La prima riunione del “Tavolo Milano” si è svolta oggi: ne fanno parte Letizia Moratti, eurodeputata e Presidente della Consulta di Forza Italia, che coordinerà i lavori, Massimiliano Salini, vicepresidente del PPE, il segretario regionale di Forza Italia, on. Alessandro Sorte, l’on. Cristina Rossello, segretaria di Milano grande città, Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato, Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario di Stato alla Difesa, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, il deputato azzurro Luca Squeri, l’assessore regionale azzurro Gianluca Comazzi e il presidente della commissione PNRR Giulio Gallera, i consiglieri comunali di Milano Luca Bernardo, Deborah Giovanati e Alessandro de Chirico, l’ex assessore regionale Serafino Generoso, il candidato di Forza Italia alle elezioni europee Marco Reguzzoni e l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini. “La presenza di due ex sindaci del capoluogo lombardo – spiega ancora Sorte – è significativa: Moratti e Albertini, con la loro esperienza di amministratori e la conoscenza della città rappresentano sicuramente un valore aggiunto. Forza Italia vuole essere assoluta protagonista della partita per Milano: è una città prevalentemente moderata e ha bisogno di toni moderati e proposte innovative e pragmatiche. Il nostro partito può quindi intercettare anche quella parte di elettorato moderato, che non vuole più votare centrosinistra ed essere determinante per la vittoria del centrodestra”.

Italia-Europa domani, confronto su transizione ecologica e ruolo Pnrr

Italia-Europa domani, confronto su transizione ecologica e ruolo PnrrRoma, 28 feb. (askanews) – Il seminario “Italia – Europa domani. La costruzione di una nuova transizione ecologica. Il PNRR per un’Italia all’altezza delle sfide globali” ha chiuso nella giornata l’ottava edizione delle Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare promosse da Globe Italia e WEC Italia. Dopo la tappa di Trevi (PG) dello scorso settembre, la Camera dei deputati ha ospitato un incontro di alto profilo con rappresentanti istituzionali e i partner delle Giornate, per discutere le sfide legate alla fase di attuazione finale del PNRR e il suo contributo per la transizione ecologica del Paese e per un mercato unico, energetico e della manifattura circolare, in Europa.


A dare gli indirizzi di saluto iniziali Matteo Favero, Presidente di Globe Italia, e Marco Margheri, Presidente di WEC Italia, seguiti dagli interventi di apertura di Lorenzo Malagola, Segretario della XI Commissione della Camera dei deputati, e Massimiliano Atelli, Presidente della Commissione VIA VAS e Commissione PNRR-Pniec, e Fabrizio Penna, Capo del Dipartimento Unità Missione PNRR del MASE. Il dibattito ha coinvolto le aziende partner delle Giornate, per lasciare quindi le conclusioni al Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti. A moderare la giornata di lavori Gianni Todini, Direttore di Askanews. Gli interventi hanno illustrato il contributo del PNRR per accelerare la transizione ecologica e il ruolo delle riforme e degli investimenti per ridurre lacune strutturali, con particolare riferimento agli investimenti in rinnovabili e alla gestione del ciclo dei rifiuti, l’impatto sul mercato del lavoro e la crescente ed essenziale richiesta di competenze green. Il dibattito ha offerto spunti concreti su come il settore pubblico e privato possano collaborare per accelerare la transizione e ribadito l’impegno del Governo nel garantire un uso efficace dei fondi del PNRR a supporto della crescita sostenibile del Paese in un contesto europeo forte verso le sfide globali.


Le Giornate dell’Energia e dell’Economia Circolare organizzate da dieci anni da Globe Italia e WEC Italia si sono confermate ancora una volta piattaforma di dialogo tra politica, imprese e accademia per la costruzione di un futuro di sostenibilità ambientale, economica e sociale per l’Italia. Nel 2025 si terranno a Trevi dal 10 al 12 settembre.

Dopo lo shock Trump, in corso corteggiamento cinese all’Europa

Dopo lo shock Trump, in corso corteggiamento cinese all’EuropaRoma, 28 feb. (askanews) – Mentre i nuovi Stati Uniti di Donald Trump sono in rotta di collisione con i tradizionali alleati, la Cina cerca d’inserirsi con un serrato corteggiamento nei confronti degli europei. Dal ritorno alla Casa bianca del miliardario, con le minacce di dazi sia contro Pechino sia contro l’Europa, persino più pesanti per gli alleati, gli aerei diretti dalla Repubblica popolare alle capitali del Vecchio Continente sono piuttosto affollati di funzionari cinesi.


Donald Trump ha lanciato un negoziato diretto con la Russia per chiudere la guerra in Ucraina, senza inizialmente coinvolgere Kiev e gli alleati europei, puntando anzi il dito contro di loro. Inoltre ha annunciato dazi fino al 25% contro i paesi europei e al 20% totali contro la Cina. Con una retorica che, paradossalmente, appare più feroce verso i tradizionali amici che verso il dichiarato concorrente globale. Questa politica ha scosso notevolmente i partner europei, mentre l’apparente luna di miele di Trump con il presidente russo Vladimir Putin preoccupa la Cina, la quale si è molto avvicinata a Mosca dopo l’invasione russa dell’Ucraina, non condannata da Pechino.


Mosca, nelle ultime settimane, ha tenuto a riequilibrare, attivando varie comunicazioni con Pechino, compresa una telefonata tra Putin e il presidente cinese Xi Jinping. Oggi il numero uno del Consiglio di sicurezza russa Sergey Shoigu è volato a Pechino per incontrare Xi e rassicurarlo sulla saldezza dell’amicizia russo-cinese. Tuttavia, dal punto di vista di Pechino, la possibilità che si riapra una relazione con l’Unione europea è da cogliere sia per creare un equilibrio e tentare di mettere un cuneo nell’alleanza Usa-Europa, come Trump vorrebe fare in quella Russia-Cina, sia per garantirsi un mercato per le merci cinesi che sarà sempre più difficile vendere negli Usa, se Trump insisterà sulla guerra commerciale.


Per quanto riguarda l’Europa, la strategia del “de-risking”, che finora è stata applicata nei confronti della Cina, sembra oggi essere più necessaria nei confronti egli Stati uniti, ha detto un diplomatico europeo al South China Morning Post (SCMP). Questo mese, in diverse capitali europee si sono visti alti diplomatici cinesi, a partire dal ministro degli Esteri Wang Yi, che ha partecipato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, oltre che visitare Londra e Dublino.


“Nel corso degli anni, alcuni hanno detto che la Cina sta cercando di cambiare l’ordine e che vuole avviare un nuovo sistema”, ha dichiarato Wang alla Conferenza. “Adesso non se ne parla più molto, perché c’è un paese che si sta ritirando da trattati e organizzazioni internazionali e, credo, in Europa si possono sentire brividi quasi ogni giorno”, ha aggiunto, facendo riferimento agli Stati uniti e sottolineando che, invece, la Cina “cresce all’interno dell’ordine esistente”. A margine di quell’evento, Wang ha detto all’Alta rappresentante della politica estera Ue Kaja Kallas che Pechino sostiene che Europa e Ucraina debbano avere un posto a tavola nei negoziati di pace. Una posizione, questa, ribadita in ogni occasione dai funzionari del ministero degli Esteri cinese. Altre visite sono state effettuate da due infuenti vice di Wang Yi, cioè la direttrice dell’informazione del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying e il viceministro esecutivo agli Esteri Ma Zhaoxu, entrambi diplomatici di lungo corso. Il messaggio che hanno trasmesso – secondo SCMP – è che la Cina è un partner più affidabile e costante rispetto all’imprevidibilità dell’America di Trump. Pechino, nel suo corteggiamento, sembrerebbe disposta anche a fare alcune concessioni. Mentre in passato proponeva una revoca contestuale delle sanzioni reciproche – cioè quelle attivate dall’Ue per le presunte violazioni dei diritti umani contro gli uiguri del Xinjiang e quelle imposte da Pechino in rappresaglia – ora propongono di revocare quattro o cinque sanzioni per ognuna tolta dalla lista europea. Un altro aspetto è quello della questione ucraina. Dall’invasione russa, l’Europa ha puntato il dito contro Pechino per la mancata condanna di Mosca e per i rapporti stretti con la Russia. Ma ora sono cambiate diverse cose e la decisione degli Stati uniti di votare contro la risoluzione europea alll’Onu sull’Ucraina, assieme alla Russia, alla Bielorussia, alla Corea del Nord, all’Ungheria e Israele, marca una differenza: la Cina si è astenuta, non ha votato “no”. Siamo inoltre nel 50mo anniversario dell’apertura delle relazioni tra Europa e Cina, quindi l’occasione potrebbe essere quella giusta. Il prossimo mese, il commissario europeo al Commercio Maros Sefcovic, che in questo momento storico ha un ruolo particolarmente delicato, sarà in Cina, dove potrebbe presentare una lista di richieste, alle quali Pechino potrebbe a sua volta non opporre un rifiuto totale. In ballo ci sono questioni come la sovrapproduzione industriale cinese, il sostegno di Pechino alle sue imprese e le possibilità di accesso al mercato da parte delle imprese europee. Inoltre, diverse capitali europee sperano di attrarre investimenti cinesi Il corteggiamento cinese sta comunque avendo orecchie recettive in Europa. “L’Europa deve prendere le proprie decisioni in modo autonomo. E dobbiamo decidere quando la Cina può essere un partner e quando è un concorrente”, ha dichiarato recetentemente il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares al Financial Times. Un segnale potrebbe arrivare da eventuali contatti di vertice. L’ultimo summit Ue-Cina è stato nel 2023 a Pechino, ma al momento non c’è nulla di certo per un possibile vertice in Europa. Il presidente Xi Jinping non ha in programma viaggi in Europa – tranne Mosca a maggio – per tutto l’anno. Comunque sarebbero in corso sondaggi, mentre a dire del SCMP il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa dovrebbe recarsi a Pechino a luglio. Si sta ragionando sull’ipotesi che si unisca anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ma la questione è delicata, perché la numero uno dell’esecutivo europeo è stata finora uno dei “falchi” anti-cinesi in ambito Ue.

Approvato il bonus bollette, Meloni : 3 miliardi contro i rincari

Approvato il bonus bollette, Meloni : 3 miliardi contro i rincariRoma, 28 feb. (askanews) – “Oggi abbiamo stanziato 3 miliardi per contrastare il caro bollette. Circa 1,6 miliardi per le famiglie e 1,4 miliardi per le imprese”. Lo dice in un video la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Con il dl bollette “andiamo incontro alle imprese. Tagliamo gli oneri di sistema per le Pmi, assicuriamo così una riduzione delle prossime bollette che si aggira intorno al 20%. Avremo finalmente delle bollette chiare grazie all’obbligo di trasparenza che imponiamo ai gestori e oltre a un certo prezzo dell’energia lo Stato rinuncerà all’Iva e destinerà l’eccesso di Iva alla riduzione delle bollette”, così Meloni nel video. “Abbiamo costruito un meccanismo che ci consentirà di utilizzare in base all’andamento futuro dei prezzi dell’energia anche ulteriori 3 miliardi e 500 milioni di euro del Fondo Sociale per il Clima”, ha anche detto Meloni.


Il bonus energia sarà esteso ai nuclei famigliari con Isee fino a 25.000 euro. Il bonus sarà di 200 euro per tutti “a valere sulle bollette del prossimo trimestre”. Lo ha riferito, tra le altre cose, il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri.

Oggi trattori in piazza a Rovigo contro crisi agricoltura

Oggi trattori in piazza a Rovigo contro crisi agricolturaRoma, 28 feb. (askanews) – Trattori in piazza oggi a Rovigo, una manifestazione che, per Lauro Ballani, presidente di Confagricoltura Rovigo, rappresenta “l’ennesimo segnale, se ce ne fosse bisogno, di uno stato di sofferenza del settore agricolo. E quello polesano non fa eccezione, in particolare per quanto riguarda alcuni tipi di coltivazioni come cereali, soia e mais e frutticoltura”.


Da tempo Confagricoltura denuncia le difficoltà del mondo agricolo, dai costi di produzione elevati ai prezzi bassi pagati ai produttori. “Basti dire – spiega Ballani – che per ogni 100 euro che il consumatore spende nella grande distribuzione, meno del 20 per cento finisce agli agricoltori. A questo vanno aggiunte la burocrazia asfissiante e la politica agricola europea che ha fallito tutti gli obiettivi, portando a pesanti restrizioni e limitazioni che oggi ci mettono in crisi sui mercati mondiali. Basti ricordare che il Brasile in vent’anni ha quintuplicato le rese del mais, mentre da noi si sono dimezzate”. “Su questo abbiamo organizzato recentemente un convegno, con gli interventi del mondo politico, istituzionale, universitario e imprenditoriale, da cui sono emerse le possibili soluzioni per le aziende agricole polesane, sia per quanto riguarda la diversificazione della produzione, sia per la trasformazione dei prodotti. Auspichiamo – conclude Ballani – un’inversione di linea, a cominciare dall’Ue, sulla ricerca, sui fitofarmaci e su altri fronti, che devono metterci al passo con i competitor stranieri”.

Clima, nasce Il Mondo Che VogliAmo sui cambiamenti climatici

Clima, nasce Il Mondo Che VogliAmo sui cambiamenti climaticiRoma, 28 feb. (askanews) – Nasce Il Mondo Che VogliAmo APS ETS, un’associazione di promozione sociale ed ente del terzo settore dedicata alla tutela dell’ambiente e alla sensibilizzazione verso uno sviluppo sostenibile.


L’associazione – guidata da 13 fondatori – nasce dall’esigenza di affrontare le sfide ecologiche del nostro tempo, promuovendo azioni concrete e campagne di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini. “Il Mondo Che VogliAmo” ha l’obiettivo di creare una rete di persone e organizzazioni unite dalla passione per l’ambiente, per promuovere pratiche sostenibili e soluzioni innovative contro il degrado ambientale. Fondata secondo il Codice del Terzo Settore, il “Il Mondo Che VogliAmo” si impegna a perseguire finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.  La sede di Sesto San Giovanni, è disponibile e strutturata per essere un punto di riferimento aperto a chiunque desideri contribuire a questo progetto di cambiamento, sia a livello locale che nazionale. “Il Mondo Che VogliAmo”esiste grazie a cittadini, enti e organizzazioni che hanno contribuito, e continuano a farlo, a trasformare le battaglie e gli ideali dell’associazione in realtà.


Afferma il Presidente Paolo Michielin: “È un progetto nato dall’esigenza di offrire un contributo educativo, formativo, culturale, pratico e teorico sul tema dei cambiamenti climatici e la conseguente necessità di individuare percorsi e strumenti utili per dare “energia” al corpo, all’anima e a tutte le attività che ci permettono di mantenere le nostre famiglie e le nostre imprese. Educazione ambientale, progetti di conservazione, realizzazione di iniziative pratiche per la tutela della biodiversità e la preservazione degli ecosistemi, sono alcuni dei temi che l’associazione intende promuovere e realizzare in collaborazione con enti, associazioni e istituzioni del territorio. Il progetto è basato principalmente sulla ricerca: storia, astronomia, astrofisica, chimica, biologia, anatomia, economia, informatica e Intelligenza Artificiale nella sua componente Etica. Il tutto è ispirato dalla nostra Intelligenza Autentica.” Dal 14 al 16 marzo “Il Mondo Che VogliAmo” sarà presente con uno stand a Fa’ la cosa giusta, la più grande fiera italiana dedicata al biologico, moda critica, mobilità sostenibile, turismo responsabile (Fiera Milano Rho). A ridosso dell’estate l’associazione avvierà un’iniziativa volta a portare nelle scuole italiane una mostra incentrata sui cambiamenti climatici.

La Biennale Arte 2026 a Venezia dal 9 maggio al 22 novembre

La Biennale Arte 2026 a Venezia dal 9 maggio al 22 novembreMilano, 28 feb. (askanews) – La 61esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia si svolgerà da sabato 9 maggio a domenica 22 novembre 2026 (pre-apertura 6, 7, 8 maggio) ai Giardini, all’Arsenale e in vari luoghi della città.


Il presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, e la curatrice Koyo Kouoh, nominata lo scorso dicembre 2024,, ne annunceranno il titolo e il tema nel corso di una conferenza stampa che si terrà a Venezia il prossimo martedì 20 maggio. La Biennale Arte 2026 presenterà, come di consueto, le Partecipazioni Nazionali con proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico di Venezia. Anche per questa edizione si prevedono selezionati Eventi Collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che allestiranno le loro esposizioni e le loro iniziative in città.

Toscana, boom richieste bando diversificazione aziende agricole

Toscana, boom richieste bando diversificazione aziende agricoleRoma, 28 feb. (askanews) – Sono state 712 le domande presentate per il bando “Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” che si è chiuso oggi con un grande successo. Dalle fattorie didattiche all’enoturismo o all’oleoturismo, sono solo alcune delle attività extra-agricole che si potranno svolgere nelle aziende agricole e che erano le protagoniste del bando inserito nell’ambito del Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) FEASR 2023-2027 per l’anno 2024.


“Ci auguravamo che molte fossero le adesioni al bando perchè dietro al concetto ‘diversificazione’ delle aziende agricole – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – si cela una miriade di iniziative, segnale di nuove strategie aziendali, soluzioni imprenditoriali che nascono per dare risposte al territorio e alle particolari esigenze di consumatori e utenti. Sono nuove forme a cui sentivamo – ha aggiunto Saccardi – di avere il dovere di dare attenzione e sostegno. Il successo riscontrato nella nostra proposta è un segnale di grande vitalità dell’ecosistema toscana e fiducia nella istituzione: sosteremo le strategie imprenditoriali che si evolvono, le complesse interrelazioni tra le diverse funzioni e quelle forme innovative che garantiscono lo sviluppo delle aziende agricole diversificate anche nelle aree più svantaggiate”. La concessione del sostegno agli investimenti prevede che l’azienda agricola realizzi attività agricole come: l’ospitalità, compresa quella in spazi aperti, somministrazione pasti, degustazione e organizzazione di eventi promozionali all’agricoltura sociale; attività educative/didattiche (fattorie didattiche); attività di trasformazione di prodotti agricoli e la loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali; attività turistico ricreative e attività legate alle tradizioni rurali e alla valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche compreso enoturismo e oleoturismo.


L’entità del sostegno è pari al 50% per tutti gli investimenti ammissibili con una maggiorazione del 10% per gli investimenti in zona montana.

Confagricoltura Donna e Fidapa: donne pilastro dell’agricoltura

Confagricoltura Donna e Fidapa: donne pilastro dell’agricolturaRoma, 28 feb. (askanews) – “Le donne sono una grande risorsa nell’impresa agricola. Conosco bene le attività di Fidapa e Confagricoltura Donna: il loro è un impegno meritorio ed è importante questa sinergia per la valorizzazione dell’agricoltura in chiave femminile e dell’agroalimentare, un settore centrale nell’economia nazionale. C’è una attenzione molto alta sull’agricoltura anche nelle attività parlamentari e da parte di tutto il Governo”. Lo ha detto Giuseppe Castiglione, componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera, intervenendo al convegno “AGRICOLTURA DEL FUTURO: tra innovazione e tradizione”, che si è svolto stamattina a Palazzo della Valle a Roma, organizzato da Fidapa, la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari e da Confagricoltura Donna, con il contributo del Crea.


L’incontro si è svolto a un anno di distanza dall’accordo firmato tra Fidapa e Confagricoltura Donna nel 2024 con il quale le due associazioni avevano l’impegno di colmare il divario di genere nel settore primario attraverso iniziative congiunte di informazione, formazione e mentoring sul territorio nazionale. Davanti a una platea di imprenditrici, esperti e rappresentanti istituzionali oggi si è discusso delle sfide e delle opportunità offerte dal settore con un focus sulla sostenibilità, l’innovazione e la ricerca. Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, ha ricordato il lungo percorso che Confagricoltura “fa da tempo un percorso con l’associazionismo femminile: non c’è futuro senza donne – ha detto – e in particolare le imprenditrici agricole lo costruiscono facendo network, declinando la parola produttività con le parole salute, sicurezza e tutela del suolo ma senza perdere di vista il mercato. Le donne oggi in agricoltura fanno innovazione – ha proseguito Oddi Baglioni – Negli ultimi anni sono amumentate le iscritte alle facoltà di Agraria ma ancora tanto si deve fare perchè il numero delle donne aumenti”.


“Per questo – ha proseguito – quest’anno ci dedicheremo a questo tema specifico, per creare una coscienza scientifica lavorando con università e scuole per creare ricercatrici valide per supportare le nostre aziende agricole”. “Siamo orgogliose di essere protagoniste attive nel promuovere le donne imprenditrici e chiediamo dunque aiuti specifici, sia a livello nazionale che a livello europeo”, ha concluso Oddi Baglioni. Secondo i dati Crea, in Italia il 31,5% delle aziende agricole è condotto da donne, che contribuiscono per il 17,5% alla produzione nazionale. E le imprese al femminile sono imprese multifunzionali, dislocate soprattutto al Sud, grandi mediamente la metà di quelle al maschile sia come dimensione sia come produzione. Sono presenti in misura maggiore in aree dove ci sono più problemi o contesti più difficili, e conducono attività più diversificate sia nella produzione sia sul territorio, come spiegato dalla ricercatrice del Crea Catia Zumpano, che ha sottolineato come “la forza delle donne stia nel fatto che, non solo sono più capaci rispetto agli uomini di mantenere vivi i territori rurali nelle aree interne, ma riescono a proiettarsi verso il futur anche lavorando in zone difficili, dimostrando grande resilienza”.


Castiglione ha sottolineato che “due grandi organizzazioni oggi vogliono offire il loro punto di vista e delle proposte che saranno ascoltate nelle sedi istituzionali” e ha avanzato la possibilità che si possa lavorare a “una legge che centri la sua attività sulla partecipazione del mondo femminile nelle imprese agricole, visto le donne imprenditrici hanno una qualità della classa dirigente che si alza semre di più, oltre il 25% sono laureate, hanno aziende che guardano al futuro, alla innovazione tencologica e ai grandi temi della ricerca che è al centro dell’attenzione del Governo”. E la presidente di Fidapa BPW Italy, Concetta Corallo, ha ricordato che “la Task Force Agricoltura istituita due anni fa sta lavorando sui territori con le istituzioni locali per far conoscere le eccellenze agroalimentari italiane, creare reti di supporto per le donne imprenditrici e promuovere il lavoro femminile in agricoltura”.

Giansanti: Ue trovi nuovi equilibrio per fare fronte a dazi Usa

Giansanti: Ue trovi nuovi equilibrio per fare fronte a dazi UsaRoma, 28 feb. (askanews) – “Avremo un aggravio di costi per ciò che importiamo dagli Stati Uniti, per poi vederci imporre nuovamente altri aggravi quando invece andiamo a riesportare”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, in una intervista al quotidiano Il Foglio. L’aumento di costi, ha spiegato, avrà conseguenze sull’intera filiera agroalimentare, in particolare su quella agricola, “perché immagino che gli importatori americani proveranno a scaricare il costo del dazio direttamente e il più possibile sul produttore”.


Gli effetti sul Sistema Italia sarebbero pesanti vista anche l’importanza che gli scambi commerciali oltreoceano rivestono nell’economia nazionale. A preoccupare Giansanti non sono soltanto gli effetti diretti, ma anche gli equilibri commerciali internazionali. Ad esempio, i dazi nei confronti di Pechino spingerebbero i prodotti cinesi sul mercato europeo. “I dazi arrivano in un momento in cui i mercati sono già esposti a una complessa fase e rischiano di portare ulteriore instabilità quando già stiamo attraversando un momento di forte speculazione e di volatilità nei prezzi delle materie prime agricole”, aggiunge il presidente.


La realtà è che i Paesi europei dovranno trovare un nuovo equilibrio per fronteggiare le tariffe Usa. “In Europa operiamo come su un mercato domestico, ma le differenti velocità con cui vengono applicate, ad esempio, le politiche fiscali permettono di avere vantaggi competitivi di un Paese rispetto a un altro”, fa notare Giansanti. L’attuale contesto non sarà indolore neanche per i consumatori. A metà marzo Giansanti, nel ruolo di presidente del Copa, incontrerà il suo omologo statunitense. “Dobbiamo assolutamente continuare nel dialogo che ha garantito stabilità dal 1946”. Poi un passaggio sugli accordi commerciali sul tavolo in questo periodo. “Siamo favorevoli, e lo siamo sempre stati, all’attuazione dell’intesa commerciale con il Canada. Chiediamo invece più prudenza per quella con i Paesi Mercosur”.