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Destra francese contro Darmanin dopo attacco a Meloni

Destra francese contro Darmanin dopo attacco a MeloniRoma, 5 mag. (askanews) – La destra francese si scaglia contro il ministro degli interni Darmanin dopo le sue osservazioni sull’incapacità del premier italiano Meloni di gestire la questione migratoria. Meloni, aveva detto il ministro, non è “in grado di risolvere le questioni migratorie su cui è stata eletta”.

Un’uscita che il capo dei repubblicani (LR), Éric Ciotti, liquida come “un errore diplomatico”. Si tratta di “osservazioni inopportune”, ha aggiunto, mentre il leader del partito di Marine Le Pen, Jordan Bardella, a sua volta ha osservato che il “bilancio” del ministro dell’Interno lo “squalifica” nei fatti. “Attaccare chi può proteggere la Francia da un afflusso ancora maggiore di migranti è inutile e controproducente. Se l’Italia deciderà di non gestire più i flussi migratori alle porte dell’Europa, la Francia vivrà una vera e propria alluvione migratoria”, ha argomentato Ciotti, deputato delle Alpi Marittime, dipartimento di frontiera dell’Italia.

“Con Gérald Darmanin come ministro degli Interni, la Francia sta battendo tutti i record di immigrazione. Un primato che lo squalifica dal dare la benché minima lezione di fermezza ai nostri vicini italiani, che pagano il call for air che lui stesso ha creato in Europa”, da parte sua ha ribadito su Twitter Jordan Bardella. Interrogati questa mattina su questo tema, i membri del governo hanno cercato invece di allentare le tensioni. “Non credo che la Francia debba fornire scuse ma, piuttosto, rinnovare i fili di un dialogo sereno”, ha stimato il ministro dell’Istruzione, Pap Ndiaye, a France Info ricordando che «se il Trattato del Quirinale firmato nell’autunno del 2021 è ancora valido», e resta la «bussola», ci sono comunque «aggiustamenti da fare».

Invitato su BFMTV, il ministro del Bilancio, Gabriel Attal, afferma a sua volta: “Molto presto, questo incidente sarà alle nostre spalle perché la Francia ha troppo bisogno dell’Italia e l’Italia ha troppo bisogno della Francia”. Agnès Pannier-Runacher, ministro per la Transizione energetica, ha concluso: “Non credo che questa dichiarazione creerà problemi all’Italia”.

Cina: Usa pagheranno il prezzo per interferenze a Taiwan

Cina: Usa pagheranno il prezzo per interferenze a TaiwanRoma, 5 mag. (askanews) – Qualunque potenza esterna s’ingerisca negli affari di Taiwan “ne pagherà il prezzo”. L’ha ribadito oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nella quotidiana conferenza stampa.

Mao ha segnalato come gli Usa hanno di recente “continuato ad aumentare i legami militari”, che organizzando un “Forum di cooperazione delle industrie della difesa”. Questo, secondo la portavoce dimostra “ancora una volta che gli Stati Uniti stanno trasformando Taiwan in una polveriera”. La Cina, ha detto ancora Mao Ning, “adotterà misure risolute e energiche per difendere fermamente la sua sovranità e sicurezza”. E ha aggiunto: “Qualsiasi forza esterna che interferisca negli affari interni della Cina e mini la pace e la stabilità dello Stretto di Taiwan si assumerà la responsabilità delle sue azioni sbagliate e ne pagherà il prezzo”.

”Epos – Iliade, Odissea, Eneide” al Teatro Arcobaleno di Roma

”Epos – Iliade, Odissea, Eneide” al Teatro Arcobaleno di RomaRoma, 5 mag. (askanews) – Al Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico) di Roma, fino a domenica 7 maggio, dopo lo straordinario successo ottenuto nelle precedenti edizioni, Vincenzo Zingaro ritorna in scena con un suo cavallo di battaglia, ÈPOS, che fa parte dell’avvincente ciclo di spettacoli-concerto sui grandi classici della letteratura, che porta avanti da anni e che chiude la stagione 2022 /2023. Coadiuvato da un ensemble di attori e musicisti, egli condurrà il pubblico in un viaggio nell’appassionante mondo dell’EPICA, la più antica e affascinante forma di narrazione della storia dell’uomo. L’Europa, nel cercare le proprie radici culturali, non può esimersi dal riconoscere il patrimonio tramandato dall’eredità classica. I poemi epici rappresentano dei capisaldi a cui attingere valori assoluti, sia per forma che per contenuti.

Fra Iliade, Odissea ed Eneide, lo spettatore, come in un film, sarà condotto in un cammino attraverso le gesta immaginarie di celebri eroi che hanno animato da sempre la fantasia di tutti: Ettore, Achille, Ulisse, Enea, uomini in bilico fra ideale e reale, fra sentimento e ragione, fra bene e male, che incarnano aspetti universali delle nostre esistenze, passioni e tormenti che ognuno di noi non può che riconoscere come propri. Uno spettacolo immersivo, di straordinario impatto emotivo, in cui la parola e la musica si fondono senza soluzione di continuità, dando vita ad un grande viaggio dell’anima. L’evento è inserito nelle celebrazioni nazionali dedicate alla poetessa Giovanna Bemporad (grande traduttrice dell’ODISSEA e dell’ENEIDE), per il centenario della sua nascita, inaugurate a Roma, il 23 aprile presso la GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA, con le letture di alcuni passi dell’ODISSEA nella traduzione della celebre poetessa, letti da Vincenzo Zingaro, in un simbolico passaggio di testimone. Dichiara l’organizzatore delle celebrazioni, Pierpaolo Pascali: “L’Odissea e l’Eneide: da Giovanna Bemporad a Vincenzo Zingaro. Come la Bemporad, con la sua celebre traduzione in versi dell’Odissea e dell’Eneide (a cui dedicò gran parte della sua vita), è riuscita a rendere contemporanei Omero e Virgilio, così Vincenzo Zingaro (premiato recentemente dalla Camera dei Deputati come “eccellenza nazionale”, per il suo significativo impegno nel Teatro classico), ha conservato la memoria del Teatro classico, riportando in vita autori altrimenti dimenticati. Entrambi, la Bemporad nelle Lettere e Zingaro nel Teatro, hanno sentito il bisogno di riallacciarsi alla grande tradizione del passato, con un atto di coraggio in un’epoca in cui conta solo il presente e si inseguono le mode.

Migranti, Bonaccini: parole Francia sgradevoli, serve solidarietà

Migranti, Bonaccini: parole Francia sgradevoli, serve solidarietàBologna, 5 mag. (askanews) – “Quando Giorgia Meloni va in Europa a chiedere solidarietà e redistribuzione noi dobbiamo essere al suo fianco. E’ chiaro però che avendo detto per tanti anni ‘prima gli italiani’ per ora si è sentita rispondere ‘prima gli svedesi, prima gli ungheresi, prima i polacchi’. Proviamo invece a lavorare perché l’Europa non essere unita solo dalla moneta unica ma anche in politiche di redistribuzione dei migranti, di accoglienza e integrazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in collegamento con Agorà su Rai3.

“Le parole della Francia non sono state né gradevoli né gradite, non possono puntare il dito contro di noi per insegnare, visto cosa succede a Ventimiglia – ha aggiunto Bonaccini -. Al governo italiano però ricordo che quella destra che oggi sta governando per troppi anni ha detto ‘porti chiusi’, ‘prima gli italiani’, ‘è finita la pacchia’ e ‘guerra alle Ong’. Ora è andata al governo e gli sbarchi sono quintuplicati”. “Nel porto della mia regione, a Ravenna, già tre volte nelle ultime settimane abbiamo accolto migranti – ha ricordato il governatore – e ho già detto a Piantedosi che ogni volta che chiederà una mano noi ci saremo perché la solidarietà e l’umanità non la concediamo a corrente alternata a seconda del colore politico al governo”. Ora “c’è bisogno in Europa di solidarietà, di mettersi tutti a disposizione per redistribuire i migranti che arrivano”.

Conte: su lavoro e dignità Governo lontano da principi Costituzione

Conte: su lavoro e dignità Governo lontano da principi CostituzioneRoma, 5 mag. (askanews) – Quello prospettato dal Governo sul reddito di citttadinanza, rimodulato nel nuovo reddito di inclusione è “un taglio che rappresenta una discriminatoria ‘punizione’ per chi ha una sola ‘colpa’: trovarsi in una difficoltà lavorativa ed economica che in un momento del genere può colpire davvero tutti”. Lo ha scritto il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un intervento pubblicato dal quotidiano Avvenire.

“Una punizione – ha osservato l’ex presidente del Consiglio – in arrivo dallo stesso Governo che invece ha introdotto misure che rendono più facile la vita di evasori e corrotti. Lo stesso Governo incapace di aiutare i cittadini alle prese con l’impennata dei mutui e degli affitti e che non ha il coraggio di attingere dagli extraprofitti incamerati grazie alla crisi da grandi banche, società farmaceutiche e assicurative come proposto dal M5s in Parlamento. Un Governo che con una mano agita lo spettro della sostituzione etnica perché i nostri ragazzi non fanno più figli e con l’altra spazza la loro speranza di un futuro, di una casa e di una famiglia sotto il tappeto asfissiante di un futuro precario. Perché, è bene ricordarlo, la precarietà non fa figli”. “Dobbiamo in questo accogliere – ha proseguito Conte – l’accorato appello di Papa Francesco contro una precarietà che rimanda le scelte di vita dei giovani. Cadere nel vortice di contratti a tempo per una vita significa condannare i nostri ragazzi a non poter essere genitori e a essere figli a vita, chiusi nella prospettiva dell’infinita assenza di un proprio orizzonte di sviluppo”.

A giudizio del leader stellato “dopo l’articolo 11 sull’Italia che ripudia la guerra, la sensazione è che il Governo italiano abbia ormai completamente perso di vista anche i principi co- stituzionali in materia di lavoro e dignità. Per questo saremo al fianco di tutte le iniziative delle forze sociali, civiche e del terzo settore. E metteremo in campo anche una nostra manifestazione per proporre un’idea differente di lavoro: salario minimo, riduzione dell’orario di lavoro, sgravi alle imprese che riducono enormi divari di stipendio fra manager e dipendenti, tirocini curriculari adeguatamente retribuiti. È il momento di opporsi duramente a livello politico e sociale a una inaccettabile idea di Paese”, ha concluso Conte.

Roma, Saint Paul’s Orchestra in “Le quattro stagioni di Vivaldi”

Roma, Saint Paul’s Orchestra in “Le quattro stagioni di Vivaldi”Roma, 5 mag. (askanews) – Opera in Roma, domenica 7 maggio, nella Chiesa di San Paolo entro le Mura a Roma, presenta, “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi con la Saint Paul’s Orchestra, direttore Stefano Vasselli, Francesco Malatesta, violino solista. La St. Paul’s Orchestra ed il suo solista di riferimento Francesco Malatesta offrono un concerto dedicato alle “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi.

I quattro concerti barocchi sono indiscutibilmente alla base della fama immortale del grande compositore e violinista veneziano. La scrittura virtuosistica, il descrittivismo musicale e, naturalmente un’esecuzione tecnicamente impeccabile ed appassionata, ne fanno un capolavoro da gustare dal vivo e ricordare a lungo. Il concerto si aprirà con il grandioso Preludio e Fuga in Mi b Maggiore BWV 552 per organo di Johann Sebastian Bach. Una meravigliosa serata di musica nella cornice straordinaria della chiesa di San Paolo entro le mura.

Ton Koopman torna alla Iuc a Roma con l’Offerta Musicale di Bach

Ton Koopman torna alla Iuc a Roma con l’Offerta Musicale di BachRoma, 4 mag. (askanews) – Una vera star della musica antica: Ton Koopman, tra gli specialisti in esecuzioni storicamente informate sarà il protagonista del concerto dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) di sabato 6 maggio alle 17.30 nell’Aula Magna della Sapienza con sua moglie, la clavicembalista olandese Tini Mathot e i Solisti dell’Amsterdam Baroque Orchestra, per un programma interamente dedicato a Johann Sebastian Bach che comprende L’Offerta Musicale e il Concerto in do minore per due clavicembali e archi Bwv 1062.

Già applauditissimo nella scorsa stagione nel recital per due clavicembali sempre in duo con Mathot, Koopman torna per questo concerto primaverile Nato a Zwolle in Olanda, Ton Koopman ha avuto un’educazione classica e ha studiato organo, clavicembalo e musicologia ad Amsterdam, ricevendo il “Prix d’Excellence” per entrambi gli strumenti. Ha da subito concentrato i suoi studi sulla musica barocca, con particolare attenzione a J.S. Bach, ed è presto diventato una figura di riferimento nel movimento dell’interpretazione antica.

Si è esibito nelle più importanti sale da concerto e nei più prestigiosi festival, avendo l’opportunità di suonare sui più raffinati e preziosi strumenti antichi esistenti in Europa. All’età di 25 anni ha creato la sua prima orchestra barocca; nel 1979 ha fondato l’Amsterdam Baroque Orchestra, a cui ha fatto seguito l’Amsterdam Baroque Choir nel 1992. I due ensemble insieme hanno presto raggiunto notorietà internazionale, essendo tutt’oggi considerati uno tra i migliori gruppi musicali al mondo su strumenti d’epoca. Tra i progetti più ambiziosi figurano l’esecuzione e la registrazione delle Cantate di Bach. Un imponente lavoro di ricerca durato dieci anni, per il quale ha ricevuto il Deutsche Schallplattenpreis Echo Klassik, il premio Hector Berlioz e il BBC Award oltre alle nomination sia per il Grammy Award (USA) che per il Gramophone Award (UK). Nel 2005 Ton Koopman ha intrapreso un altro grande progetto: la registrazione dell’integrale di Dietrich Buxtehude, pubblicata in 30 CD. Ton Koopman svolge anche un’intensa attività come direttore ospite e ha lavorato con le principali orchestre del mondo tra le quali Berlin Philharmonic, Concertgebouw Orchestra, New York Philharmonic, Munich Philharmonic, Chicago e Boston Symphony, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Vienna Symphony, Philadelphia, San Francisco e Cleveland Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio France, Orchestre National di Lione, Accademia di Santa Cecilia e NHK a Tokyo, per citarne solo alcune.

L’ampia attività come solista e direttore è testimoniata dall’impressionante numero di dischi per varie case discografiche tra cui Erato, Teldec, Sony, Philips e DG. Nel 2003 ha creato la sua propria etichetta “Antoine Marchand”, distribuita da Challenge Records. Ton Koopman ha pubblicato molti saggi e testi critici e per anni ha lavorato all’edizione completa dei concerti per organo di Händel per Breitkopf & Härtel. Recentemente ha curato nuove edizioni del Messiah di Händel e de Il Giudizio Universale di Buxtehude per Carus Verlag.

Napoli festeggia tutta la notte lo scudetto, ma un morto e 5 feriti

Napoli festeggia tutta la notte lo scudetto, ma un morto e 5 feritiNapoli, 5 mag. (askanews) – Sono andati avanti tutta la notte i festeggiamenti per la vittoria del terzo scudetto a Napoli. In tutti i quartieri della città migliaia di persone in strada con bandiere e trombette. Nonostante il divieto di circolazione imposto dal comune sono stati diversi i caroselli di auto e moto per le vie della città. Fulcro della festa sono state le zone di Fuorigrotta, centro storico e Lungomare con fuochi d’artificio esplosi per tutta la notte. Ora c’è attesa per capire dove e quando tornerà la squadra da Udine.

Non solo belle notizie però: è di una persona deceduta e di cinque feriti il bilancio dei festeggiamenti. I carabinieri sono intervenuti in piazza Carlo III per un uomo raggiunto da colpi d’arma da fuoco in varie parti del corpo. Vincenzo Costanzo, 26enne già noto alle forze dell’ordine, è deceduto per le ferite riportate poco dopo presso l’ospedale Cardarelli, dove era stato trasportato in gravi condizioni. Sulla dinamica ci sono ancora molti punti da chiarire, ma sembra che il ferimento che ha portato alla morte possa essere accaduto nella vicina piazza Volturno. Presso l’ospedale Pellegrini, nel centro antico della città, è giunta una donna di Portici di 26 anni: era ferita alla caviglia, verosimilmente da un colpo d’arma da fuoco. E’ stata dimessa con una prognosi di dieci giorni. Presso il pronto soccorso di Villa Betania è arrivato, invece, un 24enne del quartiere Ponticelli ferito al gluteo destro, anche lui da colpo d’arma da fuoco: dimesso con 15 giorni di prognosi. Stessa situazione per un altro giovane di 20 anni, sempre di Ponticelli. Una delle ipotesi più accreditata è che tutti siano stati feriti nello stesso luogo, lì dove sarebbe stato colpito anche Costanzo.

Sempre all’ospedale Pellegrini un 49enne è stato medicato alla mano, forse per l’esplosione di un petardo in zona San Carlo all’Arena, nel centro di Napoli. Un 19enne di Crispano, nello stesso ospedale, ha riportato la perdita di qualche falange per l’esplosione di un petardo.

Canada minaccia di espellere diplomatici cinesi

Canada minaccia di espellere diplomatici cinesiRoma, 5 mag. (askanews) – Il Canada ha annunciato che sta valutando la possibilità di espellere diplomatici cinesi dopo che Pechino è stata accusata di aver preso di mira un membro del parlamento e la sua famiglia. Lo scrive oggi la BBC.

Ieri il ministro degli Esteri Melanie Joly ha convocato l’ambasciatore cinese per discutere la questione. L’agenzia di spionaggio canadese ritiene che la Cina abbia cercato dettagli sui parenti del parlamentare nel tentativo di scoraggiare “posizioni anti-cinesi”.

Il politico aveva precedentemente accusato la Cina di violazioni dei diritti umani. Joly ha detto di aver chiesto a un suo viceministro di dire all’ambasciatore cinese, Cong Peiwu, che il Canada non tollererà interferenze nei suoi affari. “Quello che è successo è assolutamente inaccettabile”, ha detto la signora Joly. “Tutte le opzioni – ha aggiunto – inclusa l’espulsione dei diplomatici, rimangono sul tavolo, poiché consideriamo le conseguenze di questo comportamento”.

Secondo un articolo del quotidiano Globe and Mail, che ha avuto accesso a notizie d’intelligence, Michael Chong, un politico conservatore in Canada, è stato preso di mira dal governo cinese dopo aver presentato una mozione in parlamento nel 2021 che definiva il trattamento riservato dalla Cina alla sua minoranza uigura un genocidio. La Cina ha negato le accuse e ha emesso sanzioni contro Chong. L’articolo di Globe and Mail, pubblicato lunedì, suggerisce che Pechino abbia cercato informazioni sui parenti di Chong i quali potrebbero trovarsi a Hong Kong.

In una dichiarazione alla BBC, l’Ambasciata cinese a Ottawa ha affermato che l’ambasciatore “ha protestato con forza” durante il suo incontro con i funzionari canadesi rispetto alla minaccia di espellere i diplomatici cinesi.

Maltempo, Bonaccini: tempo migliora, l’Emilia Romagna si rialzerà

Maltempo, Bonaccini: tempo migliora, l’Emilia Romagna si rialzeràBologna, 5 mag. (askanews) – “Il tempo è migliorato” e “le cose stanno andando meglio”. Dal governo “abbiamo ottenuto a tempo di record 10 milioni di euro per le spese più urgenti, ovviamente ne serviranno tanti altri”. Nonostante i danni causati dal maltempo “l’Emilia-Romagna si rialzerà dopo l’inondazione, come ha fatto undici anni fa dopo il terremoto”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in collegamento con Agorà su Rai3.

“Le cose vanno meglio perché il tempo è migliorato anche se nei prossimi giorni si prevede qualche pioggia e speriamo sia lieve e non abbondante” ha spiegato Bonaccini, ricordando che “in 36 ore è caduto circa un quarto del totale della pioggia che cade in un anno” e sono stati segnalati “15 fiumi contemporaneamente a rischio in piena. Mai stata rilevata una precipitazione così pesante”. Ora “le cose stanno andando meglio”. “Ieri – ha ricordato il presidente – abbiamo ottenuto a tempo di record, e per questo ringrazio il governo, 10 milioni di euro per le spese più urgenti, ovviamente ne serviranno tanti altri. Abbiamo già iniziato il giro nei vari comuni per la rendicontazione puntuali di tutti i danni pubblici e privati che nel giro di pochi giorni, come sempre facciamo, saremo in grado di trasmettere al governo per avere poi lo stato di emergenza nazionale che è già stato riconosciuto ma che potrà ottenere ulteriori risorse”. “Ai cittadini, agli imprenditori e agli amministratori dico che nessuno di loro sarà lasciato solo – ha aggiunto il governatore -. Siamo riusciti undici anni fa a ricostruire praticamente tutto dopo un terremoto da oltre 12 miliardi di euro di danni. Per quanto pesante sia stata questa inondazione l’Emilia-Romagna non solo non resterà in ginocchio, ma si rialzerà e lo faremo tutti insieme”.