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Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe

Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe


Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe – askanews.it



Nato: “Monitoriamo da vicino” la situazione delle armi tattiche russe – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – La Nato ha denunciato la retorica nucleare “pericolosa e irresponsabile” di Mosca, all’indomani dell’annuncio del presidente Vladimir Putin del dispiegamento in Bielorussia di armi nucleari tattiche, assicurando “di monitorare da vicino la situazione”.

“La Nato è vigile e stiamo monitorando da vicino la situazione. Non abbiamo registrato alcun cambiamento nella posizione nucleare russa che ci porterebbe ad adeguare la nostra nostra”, ha detto alla Reuters un portavoce dell’Alleanza atlantica. Il portavoce ha quindi definito “fuorviante” il riferimento fatto da Putin alla distribuzione delle armi nucleari Nato: “Gli alleati della Nato agiscono nel pieno rispetto dei loro impegni internazionali. La Russia ha costantemente violato i suoi impegni sul controllo degli armamenti, sospendendo di recente la sua partecipazione al Trattato NEW START”.

La Guardia costiera dice che la nave Ong ‘Louise Michel’ ha complicato i soccorsi

La Guardia costiera dice che la nave Ong ‘Louise Michel’ ha complicato i soccorsi


La Guardia costiera dice che la nave Ong ‘Louise Michel’ ha complicato i soccorsi – askanews.it



La Guardia costiera dice che la nave Ong ‘Louise Michel’ ha complicato i soccorsi – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – L’autorità marittima di Lampedusa, ha provveduto oggi al fermo della nave ONG Louise Michel. L’unità era giunta ieri nel porto dell’isola con a bordo 178 migranti, soccorsi su 4 diverse imbarcazioni (il primo evento avvenuto in aera SAR libica, i successivi 3 in area SAR maltese). Il provvedimento è stato emesso a seguito degli accertamenti effettuati da IMRCC Roma – autorità coordinatrice dei soccorsi – in base al DL 1/2023, convertito nella legge 15/2023 e recante “disposizioni urgenti in materia di transito e sosta nelle acque territoriali delle navi non governative impegnate nelle operazioni di soccorso in mare”. L’unità – spiega la Guardia Costiera – dopo aver effettuato il primo intervento di soccorso in acque libiche, contravveniva all’impartita disposizione di raggiungere il porto di Trapani, dirigendo invece su altre 3 unità di migranti sulle quali, peraltro, sotto il coordinamento di IMRCC Roma, stavano già dirigendo in soccorso i mezzi della Guardia Costiera italiana. Le disposizioni impartite alla nave Ong, valutate le sue piccole dimensioni, erano anche tese a evitare che la stessa prendesse a bordo un numero di persone tale da pregiudicare sia la sua sicurezza che quella delle imbarcazioni di migranti a cui avrebbe prestato soccorso. La non osservanza delle disposizioni, inoltre, ha rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco per i migranti salvati nel primo intervento, inizialmente individuato in quello di Trapani dal Ministero dell’Interno, inducendo così a ridisegnare la decisione in modo da far convergere l’arrivo della Ong, per motivi di sicurezza e di urgenza, nel porto di Lampedusa, già peraltro sollecitato dai numerosi arrivi di migranti di questi ultimi giorni. A tale comportamento che già di per sé complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi, si sommavano le continue chiamate dei mezzi aerei ONG che hanno sovraccaricato i sistemi di comunicazione del centro nazionale di coordinamento dei soccorsi, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni dei già presenti assetti aerei dello Stato. Allo stesso modo – prosegue la Guardia Costiera – l’episodio citato da ONG Ocean Viking e riferito ai presunti spari della guardia costiera libica avvenuto in area SAR ricadente nella responsabilità di un altro centro di coordinamento nazionale, non veniva riportato al Paese di bandiera come sarebbe previsto dalle norme sulla sicurezza della navigazione, bensì al centro di coordinamento italiano, in modo continuativo, finendo anche questo col sovraccaricare l’IMRCC in momenti particolarmente intensivi di soccorsi in atto. Ciononostante, in 48 ore sono state soccorse, sotto il coordinamento della Guardia Costiera Italiana, oltre 3300 persone a bordo di 58 imbarcazioni.

L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo

L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo


L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo – askanews.it



L’Ucraina vuole una riunione del Consiglio di sicurezza Onu sul “ricatto nucleare” russo – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – L’Ucraina ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo l’annuncio di Mosca del dispiegamento in Bielorussia di armi nucleari tattiche. “L’Ucraina si aspetta azioni efficaci per contrastare il ricatto nucleare del Cremlino da parte di Regno Unito, Cina, Stati Uniti e Francia – si legge in una dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri di Kiev – chiediamo che venga immediatamente convocata una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a questo scopo”.

Allarme dal Fondo monetario internazionale: aumentati i rischi per la stabilità finanziaria

Allarme dal Fondo monetario internazionale: aumentati i rischi per la stabilità finanziaria


Allarme dal Fondo monetario internazionale: aumentati i rischi per la stabilità finanziaria – askanews.it



Allarme dal Fondo monetario internazionale: aumentati i rischi per la stabilità finanziaria – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – La Direttrice generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), Kristalina Georgieva, ha ammonito oggi sui maggiori rischi per la stabilità finanziaria, sottolineando la necessità di vigilare dopo le recenti crisi registrate nel settore bancario.

Nel suo intervento al China Development Forum, Georgieva ha dichiarato che le incertezze nell’economia mondiale rimangono “eccezionalmente alte” a causa della guerra in Ucraina, della pandemia di Covid-19 e della stretta monetaria. “I rischi per la stabilità finanziaria sono aumentati in un momento di livelli di indebitamento più elevati – ha detto Georgieva, citata dal Financial Times – il rapido passaggio da un periodo prolungato di bassi tassi di interesse a tassi molto più elevati, necessari per combattere l’inflazione, genera inevitabilmente stress e vulnerabilità, come abbiamo visto nei recenti sviluppi nel settore bancario”. E di fronte a “un’incertezza elevata serve vigilanza”, ha aggiunto.

Fermata nel porto di Lampedusa la nave Ong “Louise Michel”

Fermata nel porto di Lampedusa la nave Ong “Louise Michel”


Fermata nel porto di Lampedusa la nave Ong “Louise Michel” – askanews.it



Fermata nel porto di Lampedusa la nave Ong “Louise Michel” – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – La nave “Louise Michel” che fa capo alla Ong dell’artista Banksy è ferma nel porto di Lampedusa. “Ventiquattro ore dopo che ci è stato detto che la nostra nave è stata fermata, non abbiamo ancora una giustificazione scritta ufficiale per la detenzione” si legge su twitter. “Sappiamo di dozzine di barche in pericolo proprio di fronte all’isola in questo preciso momento, eppure ci viene impedito di prestare assistenza. Questo è inaccettabile!” “Le autorità europee – prosegue l’equipaggio della Ong – sono pienamente consapevoli delle persone in pericolo nella loro zona SAR. Tuttavia, impediscono a #LouiseMichel di lasciare il porto e prestare assistenza. Diverse vite sono state perse ieri in 2 naufragi. Queste morti non sono un incidente né una tragedia. Sono ricercati. Anche Mediterrana, sempre su twitter interviene sull’accaduto. “24 ore fa le Autorità Italiane hanno comunicato alla #LouiseMichel che la nave, dopo aver soccorso e sbarcato 180 persone, era BLOCCATA. Nessun atto formale e motivato è stato ancora notificato. Al largo di #Lampedusa ci sono diverse barche in pericolo che chiedono aiuto”. La Louise Michel è un’ex imbarcazione della Marina francese modificata per eseguire ricerche e soccorsi. Lunga 30 metri e capace di raggiungere i 28 nodi, è stata acquistata con i proventi della vendita delle opere d’arte di Banksy, che poi l’hanno decorata con un estintore. È gestita e gestita da un team di professionisti del soccorso attivisti provenienti da tutta Europa.

Giustizia, in archivio accusa per sindacalista UilPa di Palermo

Giustizia, in archivio accusa per sindacalista UilPa di Palermo


Giustizia, in archivio accusa per sindacalista UilPa di Palermo – askanews.it



Giustizia, in archivio accusa per sindacalista UilPa di Palermo – askanews.it


















Roma, 26 mar. (askanews) – Il Tribunale di Palermo ha archiviato il procedimento a carico del segretario generale UilPa di Palermo, Alfonso Farruggia, che era accusato di avere diffamato una dirigente del ministero della giustizia. In una nota si ricorda che era stata quest’ultima, in servizio all’Ufficio Interdistrettuale dell’Esecuzione Penale Esterna, a presentare querela, dopo alcune affermazioni del segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione di Palermo, che ne contestava l’operato nei confronti dei dipendenti.

Il giudice per le indagini preliminari Elisabetta Stampacchia ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dal pubblico ministero “sulla base di argomentazioni – si legge nel decreto – del tutto condivisibili”. Secondo il gip le espressioni utilizzate da Farruggia, seppure aspre, sono del tutto “inidonee a integrare il reato di diffamazione”. Il sindacalista, difeso dall’avvocato Giuseppe Abbate, infatti, si sarebbe limitato a contestare la condotta della dirigente con modalità espresse nei limiti del diritto di critica. “Si conclude finalmente una vicenda incresciosa – commenta Alfonso Farruggia – che mi ha profondamente amareggiato, pur avendo sempre nutrito la certezza di non avere mai commesso alcuna azione scorretta. Già da tempo – osserva l’esponente sindacale – la UilPa di Palermo segnala ai vertici ministeriali e istituzionali competenti le azioni messe in campo dalla dirigente: a farne le spese, a oggi, sono stati il sottoscritto e due dipendenti”.

Anche per loro, difesi dal sindacato, due provvedimenti disciplinari archiviati. “Io sono stato destinatario di ben due provvedimenti penali – spiega Alfonso Farruggia – per il reato di diffamazione: entrambe le querele sono partite da una normale dialettica sindacale, non condivisa dalla dirigente e ritenuta lesiva della sua immagine”. Poi prosegue: “A questo punto chiediamo che tali atteggiamenti non si ripetano più: il rispetto da tenere nelle varie vertenze sindacali di certo non può essere unilaterale e soltanto nei confronti della dirigenza. Quattro casi archiviati – aggiunge – di cui due penali, denotano anomalie in merito alle quali chiediamo al Ministero della Giustizia di fare chiarezza”. “Non possiamo esimerci dal segnalare che i rapporti sindacali con l’attuale dirigenza – continua Farruggia – siano nulli, così come sono nulli tutti gli atti amministrativi e gestionali di cui non conosciamo l’esistenza in quanto non riceviamo mai l’informativa sindacale che è dovuta per contratto. La UilPa – conclude Alfonso Farruggia – continuerà comunque a portare avanti le battaglie di sempre, nell’esclusivo interesse dei lavoratori”.

La soddisfazione per l’archiviazione del procedimento è stata pienamente condivisa dalla segreteria nazionale della Uil Pubblica Amministrazione. “Il lieto fine di questa vicenda – si legge in una nota – non ci esime dal fare una breve considerazione: innanzitutto, la UilPa non è ostile all’amministrazione pubblica, anzi esattamente il contrario: è una categoria che intende cooperare positivamente con l’amministrazione dello Stato nel rispetto dei reciproci ruoli”. “Ciò significa che, per quanto ci riguarda – si legge ancora – le divergenze di vedute e le decisioni che, come sindacato, non ci piacciono, vanno ricomposte nel confronto tra le parti, non davanti ai giudici: ricorrere al potere giudiziario per risolvere questioni che non vedono un accordo significa che a perdere non è una o l’altra parte, ma l’intera amministrazione pubblica, della quale fanno parte tutti coloro che ci lavorano, ovvero i dirigenti, il personale, i sindacalisti. Per il futuro ci auguriamo che il ricorso alla leva giudiziaria sia davvero motivato: per il resto, ci sono il buon senso e l’interesse supremo delle istituzioni”.

La segretaria Pd Schlein è “grata per l’appello dei 168 intellettuali”

La segretaria Pd Schlein è “grata per l’appello dei 168 intellettuali”


La segretaria Pd Schlein è “grata per l’appello dei 168 intellettuali” – askanews.it



La segretaria Pd Schlein è “grata per l’appello dei 168 intellettuali” – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – “Il nuovo corso del Pd si arricchisce ogni giorno di presenze e di testimonianze attive che danno forza a questa comunità. Voglio per questo ringraziare tutte e tutti i 168 intellettuali che hanno sottoscritto l’appello ‘Una speranza e un’opportunità per la sinistra. Vogliamo dare una mano’”. Così afferma la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, in merito all’appello dei 168 intellettuali pubblicato oggi dal Mattino di Napoli. “Perché é esattamente questo quello che desideravamo suscitare: la condivisione, insieme, di un impegno, di una passione, di una visione comune. Solo così, tutte e tutti insieme, ce la faremo a ricostruire fiducia con le persone e dar vita a una vera alternativa a questo governo, che si batta per la giustizia sociale e climatica, per il lavoro di qualità e i diritti”.

Secondo Kiev la Bielorussia è “un ostaggio nucleare del Cremlino”

Secondo Kiev la Bielorussia è “un ostaggio nucleare del Cremlino”


Secondo Kiev la Bielorussia è “un ostaggio nucleare del Cremlino” – askanews.it



Secondo Kiev la Bielorussia è “un ostaggio nucleare del Cremlino” – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – “Il Cremlino ha preso la Bielorussia come ostaggio nucleare”: così il Segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina, Oleksiy Danilov, ha commentato l’annuncio di Mosca del dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia.

“La dichiarazione di Putin sul dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, un passo verso la destabilizzazione interna del paese, massimizza il livello di percezione negativa e il rifiuto pubblico della Russia e di Putin nella società bielorussa. Il Cremlino ha preso la Bielorussia come ostaggio nucleare”, ha scritto su Twitter Danilov.

Salvini dice che “sui biocarburanti la partita con l’Ue non è finita”

Salvini dice che “sui biocarburanti la partita con l’Ue non è finita”


Salvini dice che “sui biocarburanti la partita con l’Ue non è finita” – askanews.it



Salvini dice che “sui biocarburanti la partita con l’Ue non è finita” – askanews.it



















Roma, 26 mar. (askanews) – “Anche grazie al contributo decisivo dell’Italia, la Commissione europea ha rivisto lo stop alle auto benzina e diesel dal 2035. Bruxelles ha annunciato di aprire agli e-fuel: noi pensiamo sia ragionevole includere anche i biocarburanti. Il nostro obiettivo è tutelare l’ambiente e salvare migliaia di posti di lavoro e di aziende, in Italia e in Europa, anziché consegnarci alla Cina. La partita non è finita”: lo dice il vicepremier e ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini.

Il Papa: non smettere mai di sperare, anche quando tutto sembra perduto

Il Papa: non smettere mai di sperare, anche quando tutto sembra perduto


Il Papa: non smettere mai di sperare, anche quando tutto sembra perduto – askanews.it



Il Papa: non smettere mai di sperare, anche quando tutto sembra perduto – askanews.it


















Roma, 26 mar. (askanews) – “Gesù dà la vita anche quando sembra non esserci più speranza. Capita, a volte, di sentirsi senza speranza, oppure di incontrare persone che hanno smesso di sperare: per una perdita dolorosa, per una malattia, per una delusione cocente, per un torto o un tradimento subito, per un grave errore commesso. A volte sentiamo dire: ‘Non c’è più niente da fare!’. Sono momenti in cui la vita sembra un sepolcro chiuso: tutto è buio, intorno si vedono solo dolore e disperazione. Gesù, oggi, ci dice che non è così, che in questi momenti non siamo soli, anzi che proprio in questi momenti Lui si fa più che mai vicino per ridarci vita”. Lo ha detto Papa Francesco prima dell’Angelus domenicale affacciato dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano.

Il Pontefice ha ricordato che oggi, in occasione della quinta domenica di Quaresima, il Vangelo presenta la risurrezione di Lazzaro, l’ultimo dei miracoli di Gesù. “Togliete la pietra: il dolore, gli errori, anche i fallimenti, non nascondeteli dentro di voi, in una stanza buia e solitaria, chiusa. Togliete la pietra: tirate fuori tutto quello che c’è dentro, gettatelo in me con fiducia, senza timore, perché io sono con voi, vi voglio bene e desidero che torniate a vivere. E, come a Lazzaro, ripete a ognuno di noi: Vieni fuori! Rialzati, riprendi il cammino, ritrova fiducia! Ti prendo io per mano, come quando da piccolo imparavi a fare i primi passi. Togli le bende che ti legano, non cedere al pessimismo che deprime, al timore che isola, allo scoraggiamento per il ricordo di brutte esperienze, alla paura che paralizza. Io ti voglio libero e vivo, non ti abbandono e sono con te! Non lasciarti imprigionare dal dolore, non lasciar morire la speranza: ritorna a vivere!”. “Cari fratelli e sorelle, questo brano, che si trova al capitolo 11 del Vangelo di Giovanni e che fa tanto bene leggere, è un inno alla vita, e lo leggiamo quando la Pasqua è vicina. Forse anche noi in questo momento portiamo nel cuore qualche peso o qualche sofferenza, che sembrano schiacciarci. Qualche cosa brutta, qualche peccato vecchio, qualche errore di gioventù. Queste cose brutte devono andare fuori. Allora è il momento di togliere la pietra e di uscire incontro a Gesù, che è vicino. Riusciamo ad aprirgli il cuore e ad affidargli le nostre preoccupazioni? Ad aprire il sepolcro dei problemi e a guardare oltre la soglia, verso la sua luce? E a nostra volta, come piccoli specchi dell’amore di Dio, riusciamo a illuminare gli ambienti in cui viviamo con parole e gesti di vita? Testimoniamo la speranza e la gioia di Gesù? Maria, Madre della speranza, rinnovi in noi la gioia di non sentirci soli e la chiamata a portare luce nel buio che ci circonda” ha detto il Papa.