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Slitta il consiglio dei ministri per il dl bollette, Meloni chiede più risorse

Slitta il consiglio dei ministri per il dl bollette, Meloni chiede più risorseRoma, 24 feb. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per domani alle 9, slitta a venerdì perché il decreto bollette non è ancora pronto. A prendere la decisione del rinvio è stata, secondo quanto si apprende, la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non pienamente convinta dalla bozza di provvedimento che le è stata presentata.


Meloni, secondo quanto riferiscono fonti di governo, non ha ritenuto ancora sufficienti le risorse reperite (al momento 1,5-2 miliardi di euro sui 3 ritenuti necessari) per mettere in campo misure con una efficacia rilevante. Per questo ha chiesto ai tecnici e ai Ministeri interessati un ulteriore approfondimento. Tra le misure allo studio l’allargamento della platea del bonus sociale con l’aumento della soglia Isee per l’accesso a 15mila euro, misure a sostegno delle imprese con interventi su quote Ets, concessioni idroelettriche sui prezzi del gas. In questo senso i tecnici avevano da sciogliere alcuni nodi legati ad incompatibilità delle norme con il Pnrr e le disposizioni Ue sugli aiuti di Stato.


Sul decreto l’opposizione va all’attacco. “Il governo – accusa Elly Schlein, segretaria del Pd – da due anni fa finta di nulla sul fatto che in Italia abbiamo le bollette più care del resto d’Europa. Noi proponiamo con forza di disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas, come hanno fatto in altri Paesi europei e di riuscire a fare una modifica sull’acquirente unico pubblico in modo che funga da grande gruppo d’acquisto che, lavorando e negoziando su grandi volumi di energia, riesca a ottenere dei prezzi delle bollette più bassi per le famiglie italiane”. “Slitta ancora il fantomatico decreto bollette su cui il governo è già in ritardo di mesi: a Meloni e i suoi sono bastate 24 ore per pensare, scrivere e approvare gli aumenti degli stipendi a ministri e sottosegretari, ma per aiutare imprese e famiglie non bastano settimane di promesse e di nulla di fatto”, ironizza la vicepresidente del M5S Chiara Appendino.

Germania Meloni sente Merz:avanti in sfide comuni, anche migranti

Germania Meloni sente Merz:avanti in sfide comuni, anche migrantiRoma, 24 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto oggi una conversazione telefonica con il leader della Cdu tedesca Friedrich Merz.


“Congratulandosi innanzitutto per la vittoria alle elezioni in Germania – si legge in una nota – il Presidente Meloni ha confermato l’auspicio di poter ulteriormente intensificare le già eccellenti relazioni bilaterali ed espresso la disponibilità a lavorare sin da subito in stretto contatto per rafforzare la sicurezza e rilanciare la competitività dell’Europa ed affrontare le numerose sfide comuni, a partire dal contrasto all’immigrazione irregolare”.

Slitta il consiglio dei ministri per il dl bollette, Meloni chiede più risorse

Slitta il consiglio dei ministri per il dl bollette, Meloni chiede più risorseRoma, 24 feb. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per domani alle 9, slitta a venerdì perchè il decreto bollette non è ancora pronto. A prendere la decisione del rinvio è stata, secondo quanto si apprende, la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non pienamente convinta dalla bozza di provvedimento che le è stata presentata.


Meloni, secondo quanto riferiscono fonti di governo, non ha ritenuto ancora sufficienti le risorse reperite (al momento 1,5-2 miliardi di euro sui 3 ritenuti necessari) per mettere in campo misure con una efficacia rilevante. Per questo ha chiesto ai tecnici e ai Ministeri interessati un ulteriore approfondimento. Tra le misure allo studio l’allargamento della platea del bonus sociale con l’aumento della soglia Isee per l’accesso a 15mila euro, misure a sostegno delle imprese con interventi su quote Ets, concessioni idroelettriche sui prezzi del gas. In questo senso i tecnici avevano da sciogliere alcuni nodi legati ad incompatibilità delle norme con il Pnrr e le disposizioni Ue sugli aiuti di Stato.


Sul decreto l’opposizione va all’attacco. “Il governo – accusa Elly Schlein, segretaria del Pd – da due anni fa finta di nulla sul fatto che in Italia abbiamo le bollette più care del resto d’Europa. Noi proponiamo con forza di disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas, come hanno fatto in altri Paesi europei e di riuscire a fare una modifica sull’acquirente unico pubblico in modo che funga da grande gruppo d’acquisto che, lavorando e negoziando su grandi volumi di energia, riesca a ottenere dei prezzi delle bollette più bassi per le famiglie italiane”. “Slitta ancora il fantomatico decreto bollette su cui il governo è già in ritardo di mesi: a Meloni e i suoi sono bastate 24 ore per pensare, scrivere e approvare gli aumenti degli stipendi a ministri e sottosegretari, ma per aiutare imprese e famiglie non bastano settimane di promesse e di nulla di fatto”, ironizza la vicepresidente del M5S Chiara Appendino.

Slitta Cdm per dl bollette, Meloni chiede più risorse

Slitta Cdm per dl bollette, Meloni chiede più risorseRoma, 24 feb. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per domani alle 9, slitta a venerdì perchè il decreto bollette non è ancora pronto. A prendere la decisione del rinvio è stata, secondo quanto si apprende, la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, non pienamente convinta dalla bozza di provvedimento che le è stata presentata.


Meloni, secondo quanto riferiscono fonti di governo, non ha ritenuto ancora sufficienti le risorse reperite (al momento 1,5-2 miliardi di euro sui 3 ritenuti necessari) per mettere in campo misure con una efficacia rilevante. Per questo ha chiesto ai tecnici e ai Ministeri interessati un ulteriore approfondimento. Tra le misure allo studio l’allargamento della platea del bonus sociale con l’aumento deglia soglia Isee per l’accesso a 15mila euro, misure a sostegno delle imprese con interventi su quote Ets, concessioni idroelettriche sui prezzi del gas. In questo senso i tecnici avevano da sciogliere alcuni nodi legati ad incompatibilità delle norme con il Pnrr e le disposizioni Ue sugli aiuti di Stato.


Sul decreto l’opposizione va all’attacco. “Il governo – accusa Elly Schlein, segretaria del Pd – da due anni fa finta di nulla sul fatto che in Italia abbiamo le bollette più care del resto d’Europa. Noi proponiamo con forza di disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas, come hanno fatto in altri Paesi europei e di riuscire a fare una modifica sull’acquirente unico pubblico in modo che funga da grande gruppo d’acquisto che, lavorando e negoziando su grandi volumi di energia, riesca a ottenere dei prezzi delle bollette più bassi per le famiglie italiane”. “Slitta ancora il fantomatico decreto bollette su cui il governo è già in ritardo di mesi: a Meloni e i suoi sono bastate 24 ore per pensare, scrivere e approvare gli aumenti degli stipendi a ministri e sottosegretari, ma per aiutare imprese e famiglie non bastano settimane di promesse e di nulla di fatto”, ironizza la vicepresidente del M5S Chiara Appendino.

Trump: la guerra in Ucraina potrebbe finire “entro qualche settimana”

Trump: la guerra in Ucraina potrebbe finire “entro qualche settimana”Roma, 24 feb. (askanews) – La guerra in Ucraina potrebbe finire “entro qualche settimana”. Lo ha detto, di fronte alla stampa, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha conversato con i cronisti al fianco del presidente francese Emmanuel Macron, in visita alla Casa Bianca. Gli europei sono “pronti ad arrivare fino all’invio di truppe” in Ucraina per verificare che “la pace venga rispettata”, ha dichiarato Macron. E Trump ha assicurato che il suo omologo russo Vladimir Putin accetterebbe la presenza di truppe europee di peacekeeping in Ucraina.


Il presidente americano ha sottolineato che il suo “obiettivo” è “mettere fine alla guerra” tra l’Ucraina e la Russia e ha anche affermato di voler incontrare Vladimir Putin, ma che non potrà recarsi a Mosca il 9 maggio, dichiarando che sarebbe “troppo presto”. “Preferisco aspettare il momento opportuno”, ha chiarito. “Molto vicino” è intanto anche un accordo sulle terre rare con l’Ucraina, ha detto Trump, e incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “questa settimana o la settimana prossima” per finalizzare l’accordo. Parlando con i giornalisti Trump, interrogato sull’ipotesi di dazi all’Italia, ha inoltre elogiato le qualità di leadership del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. “È una grande leader”, ha assicurato di fronte ai cronisti, prima di ricordare che l’Italia è un alleato “molto importante” per gli Stati Uniti.

Vaticano: le condizioni del Papa sono in lieve miglioramento, ma la prognosi resta riservata

Vaticano: le condizioni del Papa sono in lieve miglioramento, ma la prognosi resta riservataCittà del Vaticano, 24 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre nella loro criticità dimostrano un lieve miglioramento. Anche nella giornata odierna non si sono verificati episodi di crisi respiratorie asmatiforme; alcuni esami di laboratorio sono migliorati”, lo riferisce il bollettino serale.


“Il monitoraggio della lieve insufficienza renale – prosegue – non desta preoccupazione. Continua l’ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti. I medici, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi. In mattinata ha ricevuto l’Eucarestia, mentre nel pomeriggio ha ripreso l’attività lavorativa. In serata ha chiamato il Parroco della Parrocchia di Gaza per esprimere la sua paterna vicinanza. Papa Francesco ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato a pregare per la sua salute”, conclude il bollettino.“L’appartamento sull’Isola Tiberina non è per il Papa. Non è previsto alcun spostamento dal Gemelli”, riferiscono fonti vaticane sulle condizioni di salute di Francesco, all’undicesimo giorno di
ricovero.


 

Papa, Vaticano: lieve miglioramento, ma ancora prognosi riservata

Papa, Vaticano: lieve miglioramento, ma ancora prognosi riservataCittà del Vaticano, 24 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre nella loro criticità dimostrano un lieve miglioramento. Anche nella giornata odierna non si sono verificati episodi di crisi respiratorie asmatiforme; alcuni esami di laboratorio sono migliorati”. Lo riferisce il bollettino serale.


“Il monitoraggio della lieve insufficienza renale – prosegue – non desta preoccupazione. Continua l’ossigenoterapia, anche se con flussi e percentuale di ossigeno lievemente ridotti. I medici, in considerazione della complessità del quadro clinico, in via prudenziale non sciolgono ancora la prognosi. In mattinata ha ricevuto l’Eucarestia, mentre nel pomeriggio ha ripreso l’attività lavorativa. In serata ha chiamato il Parroco della Parrocchia di Gaza per esprimere la sua paterna vicinanza. Papa Francesco ringrazia tutto il popolo di Dio che in questi giorni si è radunato a pregare per la sua salute”, conclude il bollettino.

Il Twiga è di Leonardo Maria Del Vecchio, nasce il gruppo Lmdv Hospitality

Il Twiga è di Leonardo Maria Del Vecchio, nasce il gruppo Lmdv HospitalityMilano, 24 feb. (askanews) – Il Twiga di Flavio Briatore da oggi è ufficialmente di Leonardo Maria Del Vecchio, erede dello scomparso fondatore di Luxottica. A pochi mesi dall’annuncio, Lmdv Hospitality group, la nuova capogruppo per il business dell’accoglienza nella holding di Del Vecchio junior, ha ufficializzato l’acquisizione del 100% dei lussuosi locali di Briatore, rafforzando la propria presenza nel settore della ristorazione e dell’hospitality.


Dalla fusione tra Triple Sea Food (che detiene i tre brand Casa Fiori Chiari, Trattoria del Ciumbia e Vesta) e Twiga (parte del gruppo Majestas di Flavio Briatore e Francesco Costa), ha spiegato la società, nasce il gruppo Lmdv Hospitality che gestirà l’intero business dell’ospitalità per Lmdv Capital avviando un piano di espansione.Il passaggio di mano nella gestione sarà connotato da “una completa trasformazione” dei locali Twiga, per realizzare la quale sono stati ingaggiati l’architetto Stefano Belingardi, per le location di Montecarlo e Porto Cervo, e lo studio Fanti Bozzetti Menegon per Forte dei Marmi. A Forte dei Marmi, l’attuale ristorante Vesta si trasferirà all’interno del Twiga, mentre il precedente spazio che lo ospitava diventerà il nuovo stabilimento balneare Casa Fiori Chiari. In Sardegna, l’ex Billionaire verrà convertito in un nuovo Twiga, all’interno del quale sorgeranno due ristoranti: Casa Fiori Chiari e Vesta. Anche Montecarlo e Baia Beniamin vedranno l’inserimento del brand Vesta come ristorante all’interno dei Twiga, consolidando la sinergia tra i marchi del gruppo. In questa strategia di rafforzamento e sinergia tra i brand rientra anche l’apertura a settembre di un nuovo Twiga a Milano, una mossa che espande la presenza del gruppo nel capoluogo lombardo.


Con l’acquisizione del Twiga il gruppo conta oltre 600 dipendenti e un fatturato aggregato di 50 milioni, che, con il piano di espansione, potrà arrivare a 60 milioni nell’arco di un anno.“L’acquisizione del gruppo Twiga rappresenta un passo fondamentale per la crescita di Lmdv Hospitality. Questo progetto non è solo un investimento, come il Twiga non è solo un brand, ma un impegno a valorizzare e ridefinire l’hospitality in Italia e all’estero” ha dichiarato Leonardo Maria Del Vecchio, presidente di Lmdv Capital e di Lmdv Hospitality


“Twiga è stata un’icona dell’intrattenimento di lusso e uno dei brand più prestigiosi del nostro gruppo. Oggi è arrivato il momento di affidarlo a una realtà capace di valorizzarne il futuro con una visione ambiziosa e strutturata – dichiara Flavio Briatore – Lmdv Hospitality ha il potenziale per portare Twiga a un nuovo livello, rispettandone il Dna e aprendo la strada a nuove opportunità di crescita. Auguro a Leonardo Maria e al team di Triple Sea Food un futuro ricco di meritati successi”.“Con questa acquisizione e l’apertura di Twiga Milano raggiungeremo il traguardo di 10 location già nel 2025 – ha spiegato Davide Ciancio Ceo di Triple Sea Food – puntando a superare i 50 milioni di euro di ricavi complessivi. Ma i numeri che contano davvero per noi sono quelli delle persone: con oltre 600 professionisti al lavoro, stiamo creando un gruppo italiano capace di competere su scala internazionale. Il futuro è già in cantiere, e il 2026 ci vedrà protagonisti con nuove aperture e nuove sfide”.


Marco Talarico, amministratore delegato di Lmdv Capital, è anche l’amministratore unico di Lmdv Hospitality. “Dopo aver costruito un’identità solida con Triple Sea Food, fondata su qualità e innovazione – ha commentato – ora acceleriamo il nostro percorso con l’integrazione di Twiga, icona del luxury entertainment. Questa operazione non è una semplice acquisizione, ma l’inizio di una nuova era: ristorazione, intrattenimento e lifestyle si fondono per creare destinazioni iconiche, in grado di dettare tendenze e attrarre un pubblico internazionale. Presto la Versilia vivrà una trasformazione epocale e nuove aperture rafforzeranno la nostra presenza su scala globale. Stiamo costruendo qualcosa di unico: un gruppo italiano che non si limita a crescere, ma che punta a essere un riferimento nel panorama internazionale dell’hospitality.” 

L’Italia vota la risoluzione Onu di condanna dell’aggressione russa all’Ucraina, Usa contrari

L’Italia vota la risoluzione Onu di condanna dell’aggressione russa all’Ucraina, Usa contrariRoma, 24 feb. (askanews) – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha appena adottato una risoluzione di condanna dell’aggressione russa all’Ucraina, preparata dai paesi dell’Unione Europea e dalla stessa Ucraina. La risoluzione ha ricevuto 93 voti a favore, tra cui quello italiano. I contrari sono stati inizialmente 18, tra cui gli Stati Uniti che hanno votato insieme alla Russia e Israele, ma subito dopo il voto, la missione degli Stati Uniti all’Onu ha rettificato la sua posizione sulla risoluzione di sostegno all’Ucraina. Gli Usa avevano, infatti, inizialmente votato contro, ma poi l’ambasciatrice ha spiegato che c’è stato un errore nell’uso del pulsante.


La risoluzione votata era stata presentata dagli Usa, ma fortemente emendata dalla Francia e dai paesi UE. L’errore di voto aveva allineato le posizioni statunitensi a quelle russe. Il risultato finale della votazione vede 93 paesi a favore, 8 contrari e 73 astenuti. Anche Israele si è astenuto dopo il no iniziale.Sconfitta quindi per la diplomazia statunitense che aveva presentato una sua risoluzione in cui si equiparava la posizione di Russia e Ucraina nel conflitto, e non si chiedeva il ritiro delle posizioni russe dal territorio ucraino. La Francia ha proposto tre emendamenti alla posizione Usa, ricevendo ampi applausi in sala, assieme all’Ucraina e al rappresentante UE.


 

Fisco, al via martedì in Senato esame ddl Lega su rateizzazione lunga

Fisco, al via martedì in Senato esame ddl Lega su rateizzazione lungaRoma, 24 feb. (askanews) – Al via martedì pomeriggio in Commissione Finanze del Senato l’esame del disegno di legge presentato dalla Lega sulla rateizzazione lunga delle cartelle fiscali.


Il provvedimento, firmato dal capogruppo del Carroccio a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, e di cui è relatore Massimo Garavaglia, punta alla definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione fino alla fine del 2023 con un piano di rateizzazione fino a 120 rate di eguale importo, la prima con scadenza al 31 luglio 2025 e poi ogni mese fino alla completa estinzione del debito. Una misura ha spiegato il responsabile fisco della Lega, Alberto Gusmeroli presentando la proposta, che “non è un condono ma si rivolge ai cittadini onesti che, pur avendo dichiarato correttamente le tasse, non sono riusciti a pagarle per momentanee difficoltà economiche”.


Il ddl assicura anche una tolleranza più ampia rispetto alle precedenti definizioni agevolate non prevedendo il decadimento immediato del beneficio in caso di mancato pagamento di una rata. La soglia per perdere la rateizzazione lunga è stata fissata a otto rate non corrisposte. Il contribuente ha tempo fino al 30 aprile del 2025 per manifestare l’intenzione di aderire alla rateizzazione lunga all’agente della riscossione che nel frattempo dovrà aver reso disponibili sul suo sito Internet i dati dei carichi che possono accedere alla definizione agevolata.


La legge, ha proseguito Gusmeroli, “risponde all’emergenza sociale di 163 milioni di cartelle, che soffoca 23 milioni di cittadini impedendo loro di tornare a spendere, a investire e a guardare con maggior fiducia al futuro”. Sullo sfondo l’altra proposta leghista, nell’ambito della pace fiscale, che punta ad aprire una nuova rottamazione delle cartelle.