Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Andrea Liconti: “Riconosco subito il fake. E vi dico come”

Andrea Liconti: “Riconosco subito il fake. E vi dico come”Roma, 16 mar. (askanews) – Andrea Liconti è il re delle trattative su Tik Tok: i suoi video sono, ormai, virali da molto tempo. Adesso, dopo aver svelato alcuni segreti legati al modo di portare avanti le trattative, spara a zero contro di gli propone oggetti fake. “Un fake lo riconosco subito: cuciture, font, odore che emana e corredo che lo accompagna sono spesso diversi dall’originale”, dice Andrea Linconti. “A volte arrivano oggetti con corredi sbagliati, codici scritti male. A volte con ricevute fotocopiate”, continua. “Altre volte c’è scatola, ricevuta e viene sostituito l’oggetto: in quel caso mi rendo conto subito di un fake. Alcune volte è capitato un oggetto fake in mezzo a tanti altri”, continua. E poi le ricevute fiscali: “Sono fondamentali. Conservatele sempre perché in caso di vendita dell’oggetto usato saranno importantissime per certificarne la provenienza”.
I suoi video hanno raggiunto migliaia di visualizzazioni. Liconti è virale per il mondo in cui porta avanti le trattative. Senza troppi giri di parole: diretto, essenziale, sintetico. Elementi utili per portare avanti l’affare.

Italia Experience in Croazia: ragazzi incantati da cinema Giffoni

Italia Experience in Croazia: ragazzi incantati da cinema GiffoniRoma, 16 mar. (askanews) – Giovani attori crescono. Ma anche sceneggiatori e registi protagonisti indiscussi della terza tappa di Italia Experience in Croazia, il progetto cofinanziato dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e realizzato da Giffoni.
Dopo diverse settimane di lavoro, durante le quali i giovani sono stati impegnati nella stesura della sceneggiatura, ieri si sono concluse le riprese del cortometraggio dal titolo “Tihana and the young people of Sibenik”.
Venti giffoner, selezionati tra le rappresentanze delle scuole secondarie croate, coordinati dal dipartimento produzione di Giffoni, sono stati gli interpreti dello short movie nato per valorizzare i talenti e le bellezze paesaggistiche del luogo. L’obiettivo è raccontare il patrimonio storico-artistico di Sibenik e della sua comunità, attraverso la narrazione di una storia scritta, rappresentata e recitata dagli stessi alunni.
“Credo sia un’ottima opportunità per scoprire quante professionalità sono coinvolte nella realizzazione di un film – ha raccontato Peter, 17 anni – dopo quest’esperienza non nascondo che, finiti gli studi, mi piacerebbe intraprendere la carriera di fonico”.
Gli fa eco Tihana, 15 anni: “In questo short movie proviamo a raccontare la quotidianità dei giovani di Sibenik – ha aggiunto – è stato interessante lavorare con professionisti di questo settore e vedere come si gira davvero un film”.
Un programma articolato di attività: Giffoni per una settimana ha coinvolto, all’Arsen Art House, 500 bambini e adolescenti provenienti da quattordici istituti scolastici della città dalmata. Quello di Italia Experience è un percorso iniziato ad ottobre 2022 a Skopje, con oltre 500 juror protagonisti della decima edizione di Giffoni Macedonia Youth Film Festival.
La seconda tappa si è svolto in Spagna a novembre, in collaborazione con la 15esima edizione del Festival del Cinema Italiano di Madrid, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura e dalla sua direttrice Marialuisa Pappalardo. Con questo nuovo evento in Croazia, Giffoni ha unito centinaia di giovani grazie al linguaggio universale del cinema, sotto il segno della cultura italiana.
“Crediamo non potesse esserci posto migliore di questo per continuare il nostro viaggio – ha spiegato il diretto generale di Giffoni, Jacopo Gubitosi – condividiamo la grande attenzione alle nuove generazioni, allo sviluppo e all’accrescimento delle loro passioni, legata indissolubilmente alla creatività e all’arte. Da qui, la scelta di puntare su Sibenik per la promozione del cinema italiano all’estero. Sono stati giorni di full-immersion per oltre 500 ragazzi protagonisti delle varie attività in programma: visione di film, cortometraggi e documentari. Grazie a quanti ci hanno sostenuto, in particolare alla Direttrice dell’Ente per la promozione culturale della città Gorana Barišic Bacelic, alla responsabile della Casa d’arte Arsen Morana Perìsa, a Dea Krstevska e Roberto Tamborini”.
Entusiasta anche il sindaco di Sibenik, Željko Buric: “Siamo onorati che Giffoni abbia scelto la nostra città per questo progetto finanziato dal Ministero della Cultura italiano – ha detto – il cinema è l’unica arte che rimane attuale nonostante i ritmi serrati del progresso ed è uno strumento fondamentale per stimolare i ragazzi”.
Idea totalmente condivisa da Giffoni: “Speriamo che qui si possa creare un nostro hub- ha aggiunto Gubitosi – composto da studenti che possano dialogare con le istituzioni, creando contenuti e iniziative innovative”.
Tante le tematiche affrontate nel corso delle proiezioni con titoli tutti firmati da autori italiani. A partire da “Il ragazzo e la tigre” di Brando Quilici, storia di amicizia e solidarietà tra cuccioli d’uomo e cuccioli di tigre, “Oltre il confine” diretto da Alessandro Valenti che porta sullo schermo il sogno italiano di due bambini africani, e, ancora, “L’afide e la formica” di Mario Vitale che racconta la vicenda umana di un professore e di un’adolescente musulmana legati da una gara podistica nella Calabria dei nostri giorni, “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, ambientato a Forcella, con una interpretazione magistrale di Silvio Orlando, “Cuore di bambola” di Antonio Di Domenico, intenso racconto di un’artista e la sua malattia che la rende fragile e fortissima allo stesso tempo, “Who’s Romeo”, un film di Giovanni Covini, che utilizza un intramontabile capolavoro della letteratura mondiale per affrontare un tema delicatissimo, quello dell’integrazione tra culture.
Non sono mancati momenti di discussione e confronto, durante i quali i ragazzi sono stati stimolati a riflettere e ad approfondire le tematiche trattate dai film e i cortometraggi proposti.
Ad affascinare il pubblico un omaggio a Paolo Villaggio: alla presenza dei due produttori Daniele Liburdi e Massimo Mescia è stato presentato il documentario “La voce di Fantozzi”, che ripercorre attraverso contributi di attori, registi, scrittori, critici e giornalisti, l’inimitabile successo della saga dell’impiegato più sfortunato e amato nel panorama cinematografico italiano.
Un’opera dedicata a un’icona che ha condizionato l’immaginario, la cultura e il linguaggio di un intero Paese come nessun altro, entrando nell’Olimpo degli immortali. Protagonista del film è Paolo Villaggio, nella sua ultima e commovente interpretazione, insieme a personaggi italiani d’eccezione come il premio Nobel Dario Fo e il premio Oscar Roberto Benigni.
A complimentarsi con Giffoni anche Jakov Bilic, Direttore del Festival Internazionale del Bambino che si organizza a Sebenico da 62 anni. “Abbiamo una storia simile – ha commentato Bilic – condividiamo lo stesso focus e abbiamo gli stessi obiettivi: mettere al centro bambini e ragazzi. I segmenti su cui si muove il nostro festival sono principalmente teatro, laboratori, workshop e artisti di strada. Lavoriamo anche sul cinema ovviamente, inteso non come semplici proiezioni ma come esperienza da vivere insieme”.
Italia Experience continuerà il suo percorso nei prossimi mesi in Polonia.

250mila, il nuovo singolo di Brazeit

250mila, il nuovo singolo di BrazeitRoma, 16 mar. (askanews) – Dopo Cliché e Slot, ecco 250mila, il terzo singolo di Brazeit, targato BEAT SOUND – ADA MUSIC ITALY – WARNER. E’ un brano la cui originalità ne qualifica l’elevato tenore artistico e il tratto sofisticato, in cui sono abilmente coniugati dall’artista la lingua italiana e il dialetto napoletano, che ne fanno un brano versatile e, nel contempo, inclusivo di diverse sonorità.
Ascoltando la canzone si ha la sensazione che più persone ne siano interpreti, in realtà l’unico interprete è Brazeit, il quale con evidente disinvoltura e capacità artistica straordinaria, di volta in volta, si cala nella metrica della lingua italiana e in quella del dialetto napoletano, diametralmente opposte per ritmi e conseguenti sonorità. Il brano 250mila parla di una storia d’amore nata all’improvviso, diventata colma di complicazioni e di imprevisti sentimentali, che, tuttavia, consente all’artista una crescita inattesa, un arricchimento prezioso.
Il brano esprime i tratti di tale storia, nonché i sentimenti che da essa sono scaturiti, che, solo attraverso la narrazione canora, Brazeit riesce a descrivere.
Si evince da tale narrazione la capacità artistica di Brazeit, la sua peculiarità ed il tratto unico della sua vena creativa. Si staglia ben evidente la certezza di essere di fronte ad una promessa, davvero rilevante sul piano artistico, per la musica italiana, che già, in larga parte, si è manifestata attraverso il brano “250mila”, che, può dirsi, pertanto antesignano di un percorso innovativo, di enorme vigore, nell’ambito della musica italiana e, certamente, nell’ambito della musica che travalica ogni confine per raggiungere quegli spazi e quei luoghi che sono meta naturale dei grandi artisti.

Taiwan, Scholz: Cina non usi la forza per cambiare status quo

Taiwan, Scholz: Cina non usi la forza per cambiare status quoRoma, 16 mar. (askanews) – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un’intervista al Nikkei Asia alla vigilia della partenza verso la regione, ha affermato che Berlino intende ridurre la sua dipendenza economica dalla Cina e ha chiesto a Pechino di evitare “di cambiare con la forza lo status quo” nei rapporti con Taiwan.
Dopodomani i governi giapponese e tedesco terranno le loro prime consultazioni intergovernative, aprendo un nuovo quadro di consultazioni regolari che includeranno i leader dei due paesi.
“Proprio come gli Stati Uniti, il Giappone e molti altri paesi, rispettiamo la politica dell”Unica Cina’”, ha premesso il capo del governo di Berlino. Ma, ha aggiunto, “chiediamo anche che non sia usata la forza per cambiare lo status quo”.
La Germania ha dato per lungo tempo la priorità alla Cina nella sua politica commerciale verso l’Asia. Tuttavia, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che ha costretto la Germania a rinunciare all’energia russa, si è messo in evidenza il pericolo di un’eccessiva dipendenza da un paese solo. Quindi Berlino ora vuole evitare di correre lo stesso rischio con la Cina, in un momento di particolare instabilità globale.
Nello stesso tempo, però, la Germania è contraria al “disaccoppiamento” con Pechino. “La Cina è uno stato importante con un grande potere economico. È un partner, un concorrente e un rivale sistemico allo stesso tempo. Non ci sarà alcun disaccoppiamento. Continueremo a lavorare insieme”, ha affermato il cancelliere. “Nello stesso tempo, continuiamo a sviluppare le nostre relazioni con altri partner in Asia”, ha proseguito. D’altronde Cina rappresenta un partner cruciale che, per esempio, assorbe circa il 40% delle vendite globali di autovetture di un gigante automobilistico Volkswagen.
In ogni caso, la politica asiatica della Germania sta subendo un’evoluzione e questo interessa il Giappone, in particolare. L’anno scorso Scholz ha scelto Tokyo, non la Cina, per il suo primo viaggio in Asia. Il cancelliere ha spiegato di avere l’obiettivo di portare le relazioni con il Giappone a una nuova fase.

Covid, Schillaci: sia occasione per rilancio del Ssn

Covid, Schillaci: sia occasione per rilancio del SsnMilano, 16 mar. (askanews) – “La storia insegna che cambiamenti più significativi vengono innescati dalle crisi più profonde. L’esperienza del Covid può e deve rappresentare l’occasione di rilancio e di rafforzamento del Ssn”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo a Montecitorio a un evento promosso in vista la Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus che si celebra il 18 marzo.
“L’Italia – ha osservato Schillaci – è stata la prima nazione in occidente ad essere colpita dall’emergenza Covid con medici e sanitari che con profondo spirito di sacrificio hanno affrontato in prima linea una sfida durissima, anche a costo della vita. Ma la pandemia nella sua drammaticità ha radicato la consapevolezza della centralità della salute”.
Ecco perchè “terminata l’emergenza, è il momento di guardare al domani”, ha evidenziato il ministro convinto che sia “prioritario investire sul capitale umano del Sss” e in particolare sui “pronto soccorso dove ogni giorno si offrontano situazioni ad alti livelli di stress. La valorizzazione capitale umano sarà la prova più eloquente di aver compreso la lezione rel Covid”.
La sfida, ha puntualizzato ancora Schillaci, è “costruire una sanità capace di rispondere in maniera appropriata ai bisogni di ciascuno con attività di prevenzione e con rafforzamento della medicina territoriale. Bisogna realizzare un’integrazione efficace tra ospedale e territorio” con l’obiettivo di “superare quelle criticità e quelle disuguaglianze che pandemia ha acuito. Dobbiamo fare in modo che tutti abbiamo le stesse possibilità di prevenzione, cura e assistenza. L’Italia ha centrato tutti gli obiettivi del Pnrr per il 2022 e stiamo lavorando anche per raggiungere traguardi previsti anche per l’anno in corso”, ha concluso.

Onu: boom produzione cocaina, cartelli messicani protagonisti

Onu: boom produzione cocaina, cartelli messicani protagonistiRoma, 16 mar. (askanews) – La produzione globale di cocaina ha raggiunto livelli record, con un balzo in avanti della richiesta alla fine delle restrizioni per il Covid-19. L’ha segnalato l’Ufficio Onu per la lotta alla droga e al crimine organizzato, che in un rapporto ha parlato un balzo in avanti del 35 per cento tra il 2021 e il 2022 della coltivazione di coca e ha ribadito come i cartelli messicani siano ancora i protagonisti del traffico globale.
L’Europa e il Nord America restano i maggiori mercati per la cocaina, seguiti dal Sud e Centro America e dai Caraibi. Invece i mercati in Africa e in Asia sono “ancora limitati”, ha detto Ghada Waly delle Nazioni Unite, pur segnalando che queste aree hanno potenziali di crescita molto pericolosi.
Il Rapporto globale sulla cocaina sostiene che l’aumento della produzione è stato il risultato di un’espansione nella coltivazione della pianta di coca, nonché dei miglioramenti nella conversione della coca in cocaina in polvere.
“I dati sui sequestri suggeriscono che il ruolo dell’Africa, in particolare dell’Africa occidentale e centrale, come zona di transito per la cocaina diretta ai mercati in Europa, è notevolmente aumentato dal 2019”, si legge ancora nel rapporto. “Sia la quantità totale sequestrata in Africa che il numero di grandi sequestri hanno raggiunto livelli record nel corso del 2021”.
Il rapporto afferma che il Covid-19 ha avuto un effetto “dirompente” sui mercati della droga, poiché i viaggi internazionali sono stati gravemente ridotti. La domanda è crollata con la chiusura di locali notturni e bar durante i lockdown della pandemia. “Tuttavia, i dati più recenti suggeriscono che questo crollo ha avuto un impatto minimo sulle tendenze a lungo termine”, afferma il rapporto. “L’offerta globale di cocaina è a livelli record”.
A dominare ancora le rotte del traffico resta la Colombia. E’ in forte aumento anche l’uso del crack nei paesi dell’Europa occidentale e, tra questi, nel Regno unito, Belgio. Francia, Spagna. Anche in Italia la crescita del consumo di questa variante della cocaina è lenta ma costante.
Il principale “hub” italiano dell traffico di cocaina, sulla base dei sequestri effettuati, appare essere Gioia Tauro col suo grande porto. Ma in Europa i principali centri di arrivo della cocaina sono Anversa e Rotterdam.
I gruppi criminali di piccole e medie dimensioni stanno giocando “un ruolo sempre più importante” nel traffico globale di cocaina. Questi gruppi gestiscono solo parti della filiera e formano partenariati con altre organizzazioni. La frammentazione è stata osservata in tutte le regioni e gli attori coinvolti sono diventati sempre più specializzati.
Tuttavia restano i cartelli messicani rimangono i principali attori a livello globale. Il Cártel de Sinaloa e il Cártel Jalisco Nueva Generación (CJNG), per esempio, controllano in gran parte i corridoi di traffico tra il Messico e gli Usa. Poi si affidano a gruppi criminali locali e bande di strada per distribuire cocaina. La maggior parte dei gruppi criminali messicani sono propaggini di ex organizzazioni ancora più grandi. Costituiscono costantemente alleanze con altri gruppi.
Il cartello criminale brasiliano Primeiro Comando da Capital (PCC), dal suo punto di vista, ha ampliato la sua presenza in altri paesi sudamericani, in Africa e in Europa, e controlla diverse fasi della catena di approvvigionamento della cocaina.
In Europa, il traffico di cocaina sembra essere controllato da gruppi criminali europei, alcuni impegnati nella ricezione della droga e altri specializzati nella sua distribuzione. I gruppi criminali della regione dei Balcani sono diventati i principali player del traffico su larga scala.
Sulle vie di transito africane, invece, sembrano essere predominanti le reti criminali nigeriane. Sono attive anche a livello globale, supportate da un segmento della diaspora nigeriana e da una vasta rete di corrieri della droga.

Nasce un marketplace ttaliano con il cashback al 50%: Extraconomy

Nasce un marketplace ttaliano con il cashback al 50%: ExtraconomyMilano, 16 mar. (askanews) – Un marketplace per privati ed ecommerce in cui si può pagare attraverso la moneta tradizionale, ma anche con un sistema di cashback al 50% in crediti. Questa l’idea alla base del nuovo marketplace Extraconomy ideato dall’imprenditore romano Andrea Sabbatini, co-fondatore della startup, che proprio in questi giorni sta approdando sul panorama digitale, avvalendosi di un team di venti giovani professionisti.
Nel marketplace di Extraconomy è possibile pagare con la moneta tradizionale, gli euro, ma è anche possibile usufruire di un sistema di cashback al 50%. E cioè: comprando un bene o un servizio, la metà del valore di quanto acquistato sarà restituito in Extracoin, una moneta complementare interna. Questi crediti saranno poi spendibili all’interno dello shop Extraconomy, nonché convertibili attraverso un programma fedeltà. A queste due opzioni se ne aggiungerà presto una terza, la cripto-moneta EXC, già in fase di crowfunding, che faciliterà in futuro sia le attività sulla piattaforma che la diffusione di questa nuova forma di pagamento.
Su Extraconomy, spiegano i promotori del progetto, è possibile trovare veicoli usati e corsi di formazione online, capi di abbigliamento, utensili per l’arredo ed articoli per l’infanzia, device elettronici, sono solo alcuni tra i prodotti e servizi in vendita sullo shop di Extraconomy, dove l’utente può scegliere se essere venditore o acquirente dei beni messi a disposizione sulla vetrina digitale per sfruttare la complementarietà del credito Extracoin che crescerà in base alle interazioni tra utenti sulla piattaforma stessa, aumentandone perciò, progressivamente, il potere economico. Usufruendo della vetrina di un marketplace già esistente, inoltre, si abbatteranno i costi relativi all’apertura e al mantenimento di un proprio e-shop, traendo vantaggio dalla rete della community che amplia le possibilità di business.
Il team di Extraconomy dichiara poi di essere particolarmente attento alle tematiche green: “La scelta di questa forma di marketplace – ha aggiunto Sabbatini – rappresenta, infatti, un’alternativa sostenibile allo shopping tradizionale, poiché incentivando il riutilizzo e il mercato del second-hand si contribuisce alla riduzione dei consumi e delle produzioni, dando una seconda vita agli oggetti. Inoltre l’ecosistema Extraconomy potrebbe spingere i commercianti a smobilizzare le merci ferme in magazzino vendendole on-line. Si tratta di un impatto importante sull’ecologia e sullo smaltimento dei rifiuti: sappiamo, per fare un esempio, che l’industria della moda è seconda solo a quella del petrolio per produzione di scarti, una quantità che oscilla tra le 4 e le 5 miliardi di tonnellate di Co2 ogni anno. Dando un’ulteriore possibilità agli abiti usati ne guadagna sia l’utente, in termini di risparmio economico, che l’ambiente, in fatto di risparmio energetico e industriale”.
La peculiarità della piattaforma risiede anche nel vantaggio di poter ottenere un credito che aumenta ad ogni azione di vendita e diventa utile per le successive operazioni tra utenti: “ogni volta che l’utente coinvolgerà direttamente un nuovo soggetto, o attraverso una vendita o per geolocalizzazione, diventerà in prima persona stakeholder di un progetto di economia partecipata e circolare. Ciò gli permetterà di diversificare i guadagni e incrementare i profitti, e quindi anche i crediti, da una qualsiasi compravendita operata da utenti terzi agganciati al proprio account o facenti parte del proprio circolo economico”. Extraconomy, oltre ad essere navigabile da qualsiasi device, può contare anche su un’app dedicata per il sistema Android e iOS.

Gattinoni Group, nel 2022 dal turismo 210,5 milioni volume affari

Gattinoni Group, nel 2022 dal turismo 210,5 milioni volume affariMilano, 16 mar. (askanews) – Gattinoni Group ha archivia il 2022 della divisione turismo con risultati che parlano di un volume d’affari pari a 210,518 milioni di euro (162,518 realizzati dalle 120 agenzie di proprietà e 48 milioni dal prodotto interno del Gruppo). Il valore generato dai contratti commerciali ha raggiunto invece 560 milioni di euro.
“Innovare ed investire sul futuro – ha commentato Sergio Testi, direttore generale – è sempre stata una caratteristica del nostro Gruppo, e averlo fatto nel periodo del Covid ci ha permesso di poter affrontare il prossimo triennio con del potenziale decisamente più alto rispetto al 2019. Durante il periodo della pandemia abbiamo investito molto in tecnologia, nella convinzione che avremmo dovuto essere pronti alla ripresa del mercato. Nel frattempo abbiamo analizzato i cambiamenti che stavano avvenendo, ci siamo prefissi di cogliere la trasformazione della domanda e di anticiparla. L’obiettivo era dotare le agenzie di tutta la tecnologia necessaria per seguire il cliente, che stava modificando esigenze e comportamenti. Non appena ci sono state le condizioni di ripartenza delle prenotazioni, la nostra divisione travel, le nostre agenzie affiliate e ovviamente quelle di proprietà hanno beneficiato, seppur in un contesto non facile, di strumenti e servizi idonei a rispondere alle complesse richieste del mercato riuscendo in tempi brevissimi a raccogliere importanti risultati”.
Gli obiettivi per il 2023 puntano a raggiungere un fatturato di divisione di 304 milioni di euro, con una crescita superiore al 40%. All’interno di questo dato, per le agenzie la stima è di 219,457 milioni di euro, mentre l’obiettivo di prodotto è di 73 milioni di euro. Il valore dei contratti commerciali per l’anno 2023 mira ad arrivare a 678 milioni di euro.
“Per il 2023 – ha concluso Testa – ci siamo dati obiettivi molto importanti perché il mercato è in piena ripresa; le basi per superare ampiamente i volumi del 2019 ci sono tutte. Abbiamo in piano numerose strategie diversificate, che vanno da una maggiore integrazione dei servizi e della formazione che offriamo alle agenzie affinché possano affermarsi e conquistare sempre maggiori clienti sui mercati dove operano, all’ampliamento dell’offerta di prodotto. Siamo molto soddisfatti dei nostri partner, in particolare tour operator e crocieristi, e abbiamo scelto di ampliare e diversificare la nostra offerta per andare incontro alle esigenze delle agenzie, che hanno un portafoglio clienti sempre più vario e con molteplici esigenze di vacanza”.

Sanità, Schillaci: 150 milioni euro annui per rimborso farmaci SSN

Sanità, Schillaci: 150 milioni euro annui per rimborso farmaci SSNRoma, 16 mar. (askanews) – “I tempi sono maturi per rivedere il sistema di remunerazione delle farmacie e dell’intera filiera che da anni deve essere aggiornato. In questo ambito voglio ricordare l’adozione del decreto ministeriale attualmente all’esame della Conferenza Stato-Regione relativo al riparto della remunerazione aggiuntiva riconosciuta alle farmacie nei limiti di 150 milioni di euro annui per il rimborso dei farmaci erogati nel Servizio Sanitario Nazionale e che è prevista nella legge di bilancio approvata lo scorso dicembre”. Lo ha annunciato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al Convegno della Fofi, Federazione Ordini Farmacisti Italiani, “Il farmacista nella percezione degli italiani dopo la pandemia: Presentazione dell’indagine Ipsos”.
“I risultati della ricerca Ipsos – ha sottolineato Schillaci – confermano che il farmacista, negli ultimi tre anni, è diventato sempre più percepito come una figura di riferimento soprattutto per la popolazione più adulta. La pandemia ha sollecitato la necessità di un cambio di passo del nostro Servizio Sanitario e ha innescato nelle farmacie un cambiamento già in atto in risposta ai mutamenti epidemiologici avvenuti”.
Il ruolo delle farmacie, dunque, “è prezioso per la nostra nazione” che può contare “sulla capillarità delle farmacie che con grande tempestività hanno saputo superare non poche difficoltà e riorganizzarsi per offrire tamponi e vaccini” durante il periodo del Covid.

Gdo, Mediobanca: inflazione spinge vendite 2022 (+6,7%) ma calano margini

Gdo, Mediobanca: inflazione spinge vendite 2022 (+6,7%) ma calano margini

Discount e mdd antidoto al caro prezzi. Distribuzione organizzata dinamica

Milano, 16 mar. (askanews) – L’inflazione spinge nel 2022 le vendite nella grande distribuzione italiana ma si registra una erosione dei margini. In questo quadro segnato dal caro prezzi il discount e la marca privata del distributore diventano la via d’uscita per il consumatore. E’ questa la prima fotografia che emerge leggendo la nuova edizione dell’Osservatorio sulla Gdo italiana e internazionale e a prevalenza alimentare dell’Area studi Mediobanca. L’osservatorio aggrega i dati economici e finanziari di 130 aziende nazionali e 31 maggiori player internazionali per il periodo 2017-2021; per l’Italia la copertura è stimata pari al 97,6% del mercato.
I dati preliminari dei grandi retailer internazionali quotati indicano vendite nel 2022 in aumento del 7,8% ma con un calo dei margini industriali del 6,2%. Per la Gdo italiana è attesa invece una crescita delle vendite nel 2022 del 6,7% con l’Ebit margin in calo all’1,4% dal 2,4% del 2021, si legge nella nota. L’inflazione minaccia la tenuta della domanda, in calo del 6% a gennaio 2023, erodendo il potere di acquisto dei consumatori nonostante per il 2023 si preveda un ulteriore incremento delle vendite del 2,8%.
La ricerca di maggiori opportunità di risparmio da parte dei consumatori spinge, in particolare, i prodotti a marchio del distributore (Mdd) che raggiungono nel 2022 vendite pari a 12,8 miliardi (+9,4% sul 2021) e il canale dei discount proiettati oltre il 22% del mercato (17,4% nel 2017). In calo la pressione promozionale, dal 28,3% del 2019 al 22,4% di settembre 2022 quale primo argine di difesa della Gdo all’incertezza sui costi e ai problemi di approvvigionamento. Prosegue la crescita del canale on-line (+10,5% sul 2021) ma comunque fermo intorno al 3% del fatturato complessivo.
La concentrazione del mercato italiano è stabile: la market share dei primi cinque retailer è pari al 57,1%, restando al di sopra di quella della Spagna (49,8%), ma lontana da Paesi Bassi (80,1%) Francia (78,4%), Gran Bretagna (75,4%) e Germania (75%). L’osservatorio, tuttavia, segnala un forte dinamismo nella Distribuzione organizzata: il relativo peso è passato dal 33,3% del 2017 al 37,9% nel 2021. Nel periodo 2018-2021, 14 operatori indipendenti sono entrati nel perimetro della Distribuzione organizzata, altri cinque si sono spostati all’interno del segmento. VéGé è l’operatore che ha attratto il maggior numero di nuovi associati (nove), D.IT ha associato tre società, due nuovi ingressi per Selex e Crai e uno ciascuno per C3, Agorà e Despar.