Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Ucraina, Meloni: Santa Sede più idonea a favorire negoziato

Ucraina, Meloni: Santa Sede più idonea a favorire negoziatoRoma, 13 mar. (askanews) – “Oggi c’è un aggredito e un aggressore. Se noi ci voltassimo dall’altra parte e non aiutassimo l’aggredito a difendersi non avremmo pace, avremmo un’invasione che configurerebbe una guerra molto più vicina”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando dell’Ucraina alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.
“Tutti vogliamo la pace, tutti – ha aggiunto – facciamo quello che possiamo per favorire una soluzione di questo conflitto che non stabilisca il principio che chi è più forte impone la sua forza”, “credo che sia proprio la Santa Sede quella più idonea a favorire una soluzione negoziale, perché non ha altro interesse che non sia quello di una soluzione giusta di questo conflitto, non ha un interesse nazionale, che muove gli Stati nazionali e ha inevitabilmente sempre delle postille”.
“Io davvero sostengo questo sforzo che ho visto e che spero si intensifichi e sul quale la Santa Sede può contare sul nostro aiuto”, ha osservato

Migranti, Meloni: accusata cose raccapriccianti, coscienza a posto

Migranti, Meloni: accusata cose raccapriccianti, coscienza a postoRoma, 13 mar. (askanews) – In questi giorni sul tema dei migranti “sono stata e siamo stati accusati di cose raccapriccianti ma la mia coscienza è a posto. Quello che è successo in questi giorni è che più persone partono e si mettono in mano di cinici trafficanti e piu c’è il rischio che qualcosa vada storto”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Terre degli Uffizi: sei mostre in sei località della Toscana

Terre degli Uffizi: sei mostre in sei località della ToscanaMilano, 13 mar. (askanews) – Quattro conferme e due nuovi territori coinvolti, tra i quali Grosseto, prima assoluta nella Maremma. Sono sei le mostre che si terranno, nel corso del 2023, all’interno della terza edizione di Terre degli Uffizi, progetto per la valorizzazione del patrimonio artistico della Toscana promosso da Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi programmi Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei. Un nuovo piano espositivo che promuove il legame del territorio con le sue ricchezze artistiche. Il progetto è stato presentato da Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione CR Firenze, da Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi e dai rappresentanti dei rappresentanti dei territori coinvolti. Le mostre si terranno a Montelupo, Montespertoli, Scarperia e San Piero, Anghiari, Grosseto e San Giovanni Valdarno.
Terre degli Uffizi ha un obiettivo: dislocare da Firenze i flussi turistici e incrementare i visitatori di vicinanza, grazie al coinvolgimento con i musei periferici già presenti nel territorio e con i Comuni. I dati confermano, infatti, un aumento medio dei visitatori del 37% rispetto agli stessi periodi dell’anno precedenti l’avvio del progetto (nel primo anno di esposizioni la percentuale era +18%), con un totale di visitatori di 61.042 nelle otto mostre e 216 mila euro di incassi per i musei che erano a pagamento. I questionari (oltre tremila analizzati) sottoposti ai visitatori raccontano che il 79% visitava il museo per la prima volta e il 47% dichiara di averlo visitato appositamente per la mostra.
Il programma espositivo del 2023 parte con la mostra “La ceramica di Montelupo e gli Uffizi: una “galleria” di confronti”, che si terrà dal 1 aprile al 1 ottobre al Museo della Ceramica di Montelupo. Segue la mostra di Montespertoli, al Museo Diocesano d’Arte Sacra di San Pietro in Mercato, dal 22 aprile al 29 ottobre, che è la terza esposizione all’interno di Terre degli Uffizi e che quest’anno è dedicata a Filippo Lippi e intitolata “Filippo Lippi in Valdelsa”. Altra conferma del progetto è il Comune di Scarperia e San Piero, in particolare il Palazzo dei Vicari – Museo dei Terri Taglianti, che dal 12 maggio al 5 novembre ospiterà “I Medici, gente del Mugello. Ritratti di famiglia dalle Gallerie degli Uffizi”. Per Anghiari sarà il terzo ritorno dopo la partecipazione all’edizione del 2021 e del 2022. Dal 27 maggio al 17 settembre, sempre al Museo della Battaglia e di Anghiari, si terrà “Intellettuali in battaglia. Fama e oblio di due letterati dalla Battaglia di Anghiari all’assedio di Famagosta”. Terre degli Uffizi sbarca per la prima volta nel grossetano, proprio a Grosseto, con “I favolosi anni ’60’ in Maremma. Nel segno di Ico Parisi”, al Polo culturale della Clarisse, dal 17 giugno al 3 settembre. Infine, San Giovanni Valdarno ospita una mostra di lungo respiro dedicata a Giovanni da San Giovanni, che si terrà al Museo delle Terre Nuove dal 30 settembre al 6 gennaio 2025, intitolata ‘Bizzarro e capriccioso umore’. Giovanni da San Giovanni, pittore senza regola alla corte medicea”.
“Siamo molto soddisfatti di questo progetto – ha commentato Il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – che dimostra, nei fatti, la sua validità. Le mostre hanno contribuito ad aumentate sensibilmente la conoscenza e l’affluenza ai luoghi in cui sono state allestite e gran parte del pubblico le ha visitate perché richiamati dal valore della proposta culturale. Abbiamo dunque pienamente raggiunto i principali obbiettivi di questa operazione che, fin dalla sua origine, aveva lo scopo di decongestionare i grandi flussi turistici e far scoprire mete e luoghi meno conosciuti ma non per questo meno ricchi di bellezza e di arte. Intendiamo sostenere quel modello di ‘turismo esperienziale’ che sta crescendo notevolmente in questo anno di post-pandemia e che, secondo i più qualificati osservatori del settore, è destinato ad aumentare del 57% entro il 2030”.
“Questa iniziativa, iniziata subito dopo il lockdown – ha aggiunto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt – sta avendo un impatto inaspettato. Altre ne stanno nascendo di natura simile in Italia, e anche all’estero alcuni direttori di musei, tecnici, e addirittura amministratori di città oggetto come Firenze di un turismo d’assalto, si interessano al nostro modello per poterlo riproporre. Dopo tre anni, posso solo affermare che un progetto avvertito all’inizio con timore protezionistico, giudicato da alcuni come una spoliazione, ha invece arricchito il territorio e gli stessi Uffizi, le cui opere sono messe in una nuova luce e accolte con entusiasmo. Sono grato a Luigi Salvadori per aver subito compreso il potenziale educativo e culturale della ‘diffusione’ degli Uffizi, appoggiandola e contribuendo sostanzialmente, con la Fondazione CR Firenze, al suo successo”.

Meloni: ringrazio Dio di dover fare scelte, anche se scontento qualcuno

Meloni: ringrazio Dio di dover fare scelte, anche se scontento qualcunoRoma, 13 mar. (askanews) – “Non scegliere è più reddittizio, quando scegli c’è qualcuno che rimane deluso. Noi oggi siamo in una situazione nella quale la politica non se lo può più permettere, ringrazio Dio per essere costretta a fare delle scelte, anche scontentando qualcuno ma con la possibilità di dare a questa nazione un’idea di politica industriale, di politica economica, di futuro delle istituzioni”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla presentazione del libro di padre Antonio Spadaro, ‘L’atlante di Francesco’, con il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada

Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada

Blume: Nord America è una priorità. Avvio produzione nel 2027

Milano, 13 mar. (askanews) – Volkswagen costruirà una gigafactory in Canada a St. Thomas, Ontario. L’avvio della produzione di batterie è previsto nel 2027. Dopo Salzgitter e Valencia, quella in Canada sarà la terza gigafactory del gruppo, la prima in Nord America.
A costruire l’impianto sarà PowerCo, la divisione del gruppo Volkswagen dedicata alle batterie. L’investimento rientra in un piano più ampio di sviluppo in Nord America che comprende anche un impianto in Columbia, South Carolina, di Scout, brand indipendente del gruppo. Scout produrrà un pick-up e un suv rugged, dedicato al fuoristrada, entrambi elettrici. Nel 2026 nell’impianto dovrebbero essere prodotti più di 200mila veicoli Scout.
“Lo sviluppo in Nord America è una priorità del nostro piano in 10 punti presentato l’anno scorso. Con la decisione di avviare la produzione di batterie in Canada e con il sito Scout in South Carolina stiamo accelerando nell’esecuzione della nostra strategia”, ha detto il Ceo di Volkswagen, Oliver Blume.
Sempre in Nord America, Volkswagen ha aumentato la produzione dell’elettrica ID.4 a Chattanooga, Tennessee, e ha in programma investimenti a Puebla e Silao in Messico per la produzione di Bev e motori elettrici nella seconda metà del decennio. Anche Cariad, la divisione dedicata al software ha aperto una filiale a Seattle. Sul fronte dell’infrastruttura di ricarica, Volkswagen sta sviluppando Electrify America che prevede l’installazione di colonnine fast charger in Usa e Canada.

Tonfo delle Borse europee, crolla piazza Affari (-4,03%) con le banche

Tonfo delle Borse europee, crolla piazza Affari (-4,03%) con le banche

Spread Btp-Bund sale a 192 pb. UniCredit -9%, Intesa Sp -6%

Milano, 13 mar. (askanews) – Nuovo tonfo delle Borse europee sulla scorta dell’irrazionale allarme banche importato dagli Stati Uniti. Per piazza Affari – considerato il forte peso dei titoli del credito nel paniere del Ftse Mib – è stata poi una vera e propria giornata nera. L’indice Ftse Mib è crollato del 4% a 26.183,54 punti e l’All Share è precipitato del 3,94% a 28.320,66 punti. Cali inferiori ma comunque molto pesanti anche per i principali indici delle Borse di Francoforte (-3,04%), Londra (-2,58%), Parigi (-2,90%), Madrid (-3,51%).
Nè le misure d’emergenza varate con tempestività dalle Autorità Usa (Fed, Tesoro e Fdic) per tutelare i depositi in seguito al fallimento della Silicon Valley Bank e di altri istituti di credito regionali non sistemici statunistensi, nè la razionalità dei report degli analisti nello spiegare le nette differenze di situazione, nè il messaggio di forte rassicurazione lanciato dal presidente Usa Biden sono bastati a fermare il panico innescato sui mercati europei dal caso della SVB. Quanto a Wall Street, gli indici sono in altalena e la volatilità è elevatissima, come mostra anche o S&P 500 Vix, in marcato aumento. Il mercato ondeggia tra le paure che si possa generare una crisi sistemica del comparto creditizio e le previsioni/speranze che propio il caso SVP, insieme all’andamento degli indicatori economici, indurranno la Fed ad allentare decisamente la propria politica monetaria restrittiva.
A Milano i titoli delle banche hanno subito maxi-tracolli: Bper -9,51%, UniCredit -9,01%, Banco Bpm -8,09%, Banca Mediolanum -7,76%, Mps -7,33%, Intesa Sanpaolo -6,10%, Mediobanca -4,48%. In controtendenza hanno chiuso gli energetici Italgas (+1,05%), Terna (+0,61%), Snam (+0,56%).
In marcato aumento, infine, lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali. Il differenziale è salito in area 192 punti base, sebbene il rendimento del titolo italiano sia sceso al 4,20%, mentre quello del suo omologo tedesco si è attestato al 2,28%.

La Commissione Ue difende la sua proposta sui veicoli “Euro 7”

La Commissione Ue difende la sua proposta sui veicoli “Euro 7”Bruxelles, 13 mar. (askanews) – La portavoce della Commissione europea responsabile per il Mercato interno, Sonya Gospodinova, ha spiegato oggi a Bruxelles perché l’Esecutivo Ue abbia proposto la nuova normativa Euro 7 per i veicoli stradali, che prevede ulteriori riduzioni delle emissioni nocive per la salute, oltre all’altra normativa che preveda che dal 2035 sul mercato interno possano essere immessi solo auto e furgoni a emissioni zero di CO2.
Una dozzina di Stati membri (i cui ministri dei trasporti, compreso l’italiano Matteo Salvini, si sono riuniti oggi a Strasburgo) sostengono le obiezioni dell’industria, che considera gli investimenti necessari per rispettare le norme Euro 7 irragionevoli, dal momento che comunque entro il 2035, secondo le regole che la stessa Ue vorrebbe varare, il motore a combustione interna non potrà più essere usato nelle auto nuove sul mercato europeo, e chiede di lasciare invariate, per la maggior parte, le attuali norme Euro 6.
Ai giornalisti che ricordavano questa obiezione, durante il briefing quotidiano della Commissione oggi a Bruxelles, la portavoce ha replicato: “Un punto molto importante nella nostra proposta è che va considerato che la precedente normativa Euro 6 era del 2012; da allora, l’industria si è adattata, c’è stata una evoluzione: le imprese sono ora già molto vicine ai livelli di ambizione della nuova normativa Euro 7, e la Commissione ne ha tenuto conto quando ha fatto la proposta, che è ambiziosa ma realistica”.
Va considerato, poi, ha continuato Gospodinova, che “la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di particolato, prevista dall’Euro 7, riduce l’inquinamento atmosferico, e dunque “serve a proteggere la salute dei cittadini”. Quindi, ha sottolineato, “ogni miglioramento è a vantaggio dei cittadini”.
Inoltre, la portavoce ha ricordato che, come ha precisato a più riprese il commissario Ue all’Industria e al Mercato unico, Thierry Breton, “si potrà sempre possibile esportare i motori a combustione interna fuori dall’Ue”, dopo il 2035.
Quando ha presentato la sua proposta, il 10 novembre scorso, Commissione ha indicato i vantaggi per i mercati di esportazione dei motori endotermici, “visto che diversi paesi terzi, come l’Australia, il Brasile, la Cina o l’India, tendono a basare le loro normative sulle norme Euro in materia di emissioni”.
La data prevista per l’entrata in vigore del nuovo regolamento Euro 7 è il primo luglio 2025 per i veicoli leggeri nuovi (autovetture e furgoni) e il 1º luglio 2027 per i veicoli pesanti nuovi (autocarri e autobus).
Attualmente la norma Euro 6 (Euro VI per i veicoli pesanti) disciplina ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO), particolato, idrocarburi, metano, e infine ammoniaca, ma solo per autocarri e autobus. Oltre a questi inquinanti, la proposta Euro 7 estende alle autovetture e ai furgoni i limiti per l’ammoniaca autocarri e autobus. In più, la nuova proposta disciplina anche le emissioni di formaldeide, un gas irritante e cancerogeno, e il protossido di azoto (solo per autocarri e autobus), un potente gas a effetto serra, il particolato ultrafine più piccolo (fino a 10 nanometri).

Fisco, domani confronto su riforma. Ok imprese, attesa sindacati

Fisco, domani confronto su riforma. Ok imprese, attesa sindacatiRoma, 13 mar. (askanews) – Prende il via domani il confronto con le parti sociali sul disegno di legge delega di riforma del fisco che dovrebbe approdare giovedì in Consiglio dei ministri. Un provvedimento che alla vigilia degli incontri a palazzo Chigi ha già raccolto il giudizio positivo delle organizzazioni imprenditoriali mentre resta sospeso quello dei sindacati che saranno i primi ad essere ascoltati domani dal primo pomeriggio.
Tra le principali misure che dovrebbero entrare nella delega la riduzione da quattro a tre degli scaglioni Irpef, da finanziare con una razionalizzazione delle detrazioni fiscali; la riforma dell’Ires con un regime di favore per gli utili reinvestiti; la ripresa del percorso di abolizione dell’Irap; la razionalizzazione delle aliquote Iva con la possibilità di tassazione a zero per i beni di prima necessità; la semplificazione dei tributi locali e il federalismo fiscale; l’estensione della cedolare secca agli immobili commerciali.
Nel ddl delega verrà poi ridisegnato il rapporto tra contribuente e fisco con, tra l’altro, il potenziamento della compliance e l’introduzione del concordato preventivo biennale e sarà riformata la riscossione con l’obiettivo di abbattere il pregresso di 1.150 miliardi ed evitare che se ne crei altro semplificando il processo.
Praticamente unanime il consenso espresso dalle organizzazioni datoriali alle linee generali del provvedimento spiegate nelle ultime settimane dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e dal viceministro Maurizio Leo.
“Ho sempre dichiarato che avrei auspicato una riforma organica” ha sottolineato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi “aspettiamo di vedere il testo finale, ma sembra che vada nella giusta direzione”.
Plauso anche dalle organizzazioni degli artigiani. “Siamo sulla strada giusta per una revisione organica e strutturale del nostro sistema tributario” ha affermato il presidente di Confartigianato Marco Granelli secondo il quale “oggi ci sono tutte le premesse per costruire un fisco nuovo”.
Per la CNA la riforma fiscale “sta andando nella giusta direzione, garantendo finalmente l’equità del prelievo fiscale sui redditi, la riduzione della pressione fiscale, la semplificazione degli adempimenti, incentivi alla capitalizzazione delle imprese personali e all’incremento del reddito d’impresa”.
Anche Confcommercio promuove la riforma sul fronte dell’Irpef, per la “riduzione delle aliquote e degli scaglioni di reddito”, per “una no tax area senza disparità tra lavoro dipendente e pensionati” e per “la progressiva estensione della flat tax”. E su quello delle tasse d’impresa, in particolare per le scelte “in materia di IRES, che intendono favorire il reinvestimento degli utili in azienda”.
Un “primo giudizio positivo” arriva anche da Confagricoltura alla riforma “che dovrebbe dare il via a un graduale processo di riduzione del carico fiscale e un’importante semplificazione del calendario degli adempimenti e del meccanismo dei versamenti”.
Resta invece sospeso il giudizio dei sindacati che attendono l’incontro con il governo di domani. “Mi sembra, da quel poco che ho capito, che la proposta che stiamo facendo noi va in una direzione opposta” ha affermato il leader della Cgil, Maurizio Landoni, “ma prima di esprimere un giudizio su una proposta del Governo voglio conoscerla e capire, concretamente, quale sia perché non siamo pregiudiziali”.
La Cisl con il segretario generale Luigi Sbarra insiste sulla necessità di “mettere sotto controllo prezzi e tariffe, rinnovare tutti i contratti pubblici e privati e rivalutare le pensioni” mentre sul fronte fiscale chiede di “assicurare la riduzione della tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati”.
La Uil da parte sua chiede “di destinare tutti i 20 miliardi recuperati nel 2022 dall’Agenzia delle Entrate al taglio immediato delle tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, che sono i più fedeli contribuenti del fisco”.

Teatro Sistina, 50mila studenti di tutta Italia a matinée per scuole

Teatro Sistina, 50mila studenti di tutta Italia a matinée per scuoleRoma, 13 mar. (askanews) – Sono 50mila i giovanissimi spettatori delle matinée teatrali del Teatro Sistina rivolte alle scuole di tutta Italia. Una proposta di qualità pensata proprio per avvicinare gli studenti alla magia unica e irripetibile dello spettacolo dal vivo, con tante produzioni sia del Sistina sia esterne. In questo progetto, che stimola la fantasia e unisce il divertimento all’educazione all’arte teatrale, il direttore artistico Massimo Romeo Piparo crede molto, tanto da aver voluto fortemente inserire repliche mattutine anche degli spettacoli che chiuderanno la Stagione in corso del Teatro, da “Rugantino” a “Billy Elliot” interpretati dal cast ufficiale.
Alla qualità dell’offerta ha corrisposto la risposta delle scuole che è stata straordinaria: da novembre, infatti, il Teatro Sistina ha ospitato diversi istituti scolastici, provenienti da tutta Italia, proponendo al giovane pubblico un cartellone ricco di messe in scena di notevole valore sociale e “spettacolare”, tra grandi storie e temi di attualità con un forte messaggio di insegnamento e intramontabili classici del teatro musicale italiano.
I prossimi appuntamenti, già sold out, saranno mercoledì 15 e giovedì 16 marzo con le matinée di “Rugantino”, insieme ai protagonisti Serena Autieri e Michele La Ginestra e tutto il cast ufficiale, mentre ad aprile (nei giorni 12, 18 e 19) gli studenti assisteranno alle repliche mattutine di “Billy Elliot” sempre con il cast al completo. Tra i vari spettacoli concepiti appositamente per i ragazzi anche la produzione de Il Sistina “Capitan Calamaio”, a cui si sommano quelle esterne di “Io non bullo”, “La storia di tutte le maschere”, “La gabbianella e il gatto”, “Canto di Natale” e “Le avventure di Pinocchio”.
Il Teatro Sistina, sotto la direzione artistica di Massimo Romeo Piparo, si conferma quindi un vero e proprio punto di riferimento dello spettacolo dal vivo non solo per i più grandi ma anche per i più piccoli, credendo e investendo sempre di più nella formazione e nell’educazione delle giovani generazioni al teatro.

Musica, Lazza: album dei record conquista sesto disco di platino

Musica, Lazza: album dei record conquista sesto disco di platinoRoma, 13 mar. (askanews) – 44 Dischi di Platino, 40 Dischi d’Oro nel suo palmarès, LAZZA non si ferma e piglia tutto. Con i nuovi #FIMIAwards l’album dei record SIRIO (Island Records) da oltre 800MLN di stream complessivi brilla sempre più multiplatino. Entrato di diritto nella storia della FIMI dopo aver conquistato per la ventesima settimana dalla release la vetta della classifica degli album più venduti in Italia (stabilendo un record assoluto di permanenza al n.1 e spostando ancora più in alto l’asticella per la musica italiana e non solo), SIRIO ottiene oggi il SESTO DISCO DI PLATINO, allungando la scia degli incredibili successi che hanno costellato gli ultimi 11 mesi del percorso artistico di LAZZA.
Ma il successo di LAZZA si tinge anche, più che mai, del rosso vivo di CENERE, certificato oggi DOPPIO DISCO DI PLATINO. Dopo aver marchiato a fuoco il palco dell’Ariston, e dopo l’incredibile secondo posto nella Top Songs Debut Global di Spotify nelle prime 72 ore dalla release, il brano (oltre 70MLN di stream complessivi) non ha smesso neanche per un attimo di infuocare le chart nazionali, stabile alla n.1 su Spotify e Apple Music, per la quarta settimana consecutiva al primo posto della classifica dei singoli FIMI/GfK e per la terza al comando della classifica airplay dei singoli più trasmessi in radio.
CENERE e le hit di SIRIO faranno finalmente scatenare dal vivo il pubblico di LAZZA con le date del LAZZA OUVER-TOUR – in programma da aprile nei principali palasport e all’Arena di Verona e già sold out – e del LAZZA OUVERTOUR SUMMER 2023, in partenza a giugno e fresco di sei nuovi esplosivi annunci: anche Codroipo, Marostica, Parma, Palermo, Matera e Baia Domizia si preparano ad accogliere l’artista del roster Me Next, pronto a portare il suo show – prodotto da Vivo Concerti e Next Show – sui palchi delle arene e dei festival più importanti della calda stagione.