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Giappone, ad agosto ancora giù i salari reali

Giappone, ad agosto ancora giù i salari realiRoma, 6 ott. (askanews) – I salari reali in Giappone ad agosto sono calati per il 17mo mese consecutivo, registrando un -2,5%. Lo ha segnalato oggi il ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare di Tokyo.

Questo indica un’ulteriore perdita del potere d’acquisto, alla luce del fatto che l’inflazione “core” al consumo, cioè depurata dagli alimenti freschi, è stata del 3,1% rispetto a un obiettivo della Banca del Giappone del 2%. Ad agosto, il ministero ha annunciato un salario minimo orario medio per il 2023 di 1.004 yen (6,4 euro), con un aumento di 43 yen (27 centesimi di euro) rispetto allo scorso anno. È la prima volta che il salario minimo orario in Giappone supera i 1.000 yen. Lo stesso mese, il primo ministro Fumio Kishida ha annunciato l’intenzione di aumentarlo a 1.500 yen (9,6 euro) entro la metà degli anni ’30.

Si tratta, per una e forse due generazioni di giapponesi, di una situazione del tutto inedita: le famiglie si trovano in difficoltà perché i salari restano indietro rispetto a un’inflazione in gran parte alimentata dall’indebolimento dello yen, che nei giorni scorsi è sceso a quota 150 per un dollaro. Infatti, sempre oggi sono usciti – a cura Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni – i dati della spesa al consumo dei giapponesi, che è diminuita per il sesto mese consecutivo in agosto, indicando che i recenti aumenti salariali non sono stati sufficienti a rilanciare il potere d’acquisto dei consumatori. In termini reali, escludendo l’effetto delle fluttuazioni dei prezzi, le famiglie composte da due o più persone hanno speso in media 293.161 yen (1.873 euro) in un mese, con un calo del 2,5% rispetto all’anno precedente.

Questa situazione è destinata ad avere un impatto sulle future decisioni della Banca del Giappone che, in controtendenza rispetto alle banche centrali degli altri paesi a economia forte, continua a mantenere una politica monetaria ultra-espansiva con tassi d’interesse bassi. Nei giorni scorsi il governatore della BoJ Kazuo Ueda ha ribadito l’obiettivo d’inflazione del 2%.

Migranti, Meloni-Sunak: insieme per fermare trafficanti

Migranti, Meloni-Sunak: insieme per fermare trafficantiGranada, 6 ott. (askanews) – “Stiamo lavorando insieme per fermare le imbarcazioni e chiediamo a tutti di agire con lo stesso senso di urgenza”. Lo scrivono la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il premier britannico Rishi Sunak, in un intervento pubblicato sul ‘Corriere della Sera’ dopo l’incontro promosso ieri dai due a Granada.

“E’ una crisi etica, con bande criminali che sfruttano e traggono profitto dalla miseria dei più vulnerabili. È una crisi umanitaria, con naufragi di imbarcazioni non sicure che quest’anno hanno già provocato oltre 2.000 vittime. Ed è una crisi europea: come ha indicato la Presidente von der Leyen durante la sua visita a Lampedusa il mese scorso, sono gli Stati nazionali a decidere chi arriva in Europa, non gli scafisti e i trafficanti”, aggiungono. Sul tema, proseguono, “abbiamo una posizione comune e ora è il momento di agire. Solo fermando il flusso di migranti irregolari possiamo ripristinare la fiducia dei cittadini britannici e italiani, non solo nei nostri confini nazionali, ma anche nella cooperazione europea e internazionale. Solo fermando il flusso di migranti illegali possiamo proteggere il ruolo storico delle nostre due Nazioni come luoghi di asilo e rifugio” e “in collaborazione con i partner europei e del nostro vicinato, siamo aperti a discutere nuovi intese volte a bloccare le partenze”. Nella riunione di ieri, in particolare, “è stato concordato di sostenersi l’un l’altro nell’affrontare le sfide poste dalla migrazione illegale”.

Usa, Trump disponibile a rilevare la presidenza della Camera (Fox)

Usa, Trump disponibile a rilevare la presidenza della Camera (Fox)Roma, 6 ott. (askanews) – L’ex presidente Usa Donald Trump si è detto disponibile a rilevare per un breve periodo la presidenza della Camera allo scopo di riportare l’unità tra i repubblicani. L’annuncio è arrivato con una intervista a Fox news, che apre l’articolo pubblicando un recente sondaggio secondo cui se si votasse oggi il 52% degli elettori sceglierebbe Trump, mentre solo un 42% voterebbe per confermare l’attuale presidente, il democratico Joe Biden.

Martedì l’attuale speaker della camera, Kevin McCarthy è stato estromesso dopo la ribellione di una consistente quota di repubblicani, che si oppongono alle richieste di ulteriore sforamento del tetto al bilancio Federale, che la Casa Bianca cerca di ottenere per poter erogare altre decine di miliardi di aiuti militari all’Ucraina. “Mi è stato chiesto se fossi pronto a rilevare il ruolo di speaker per un breve periodo di tempo, fino a quando trovano qualcuno per il lungo termine, perché io correrò per la presidenza – ha detto Trump, secondo quanto riporta l’emittente Usa -. Non lo faccio perché ne abbia voglia, lo faccio se fosse necessario, se non fossero in grado di raggiungere una decisione”.

Ip e eMacquarie: JV IPlanet su elettrificazione aree servizio

Ip e eMacquarie: JV IPlanet su elettrificazione aree servizioRoma, 6 ott. (askanews) – IP, l’operatore privato italiano nel settore dei carburanti e della mobilità, eMacquarie Capital, investitore e consulente leader nei settori delle infrastrutture e delle energie rinnovabili, hanno firmato un accordo vincolante per costituire IPlanet, una Joint Venture paritetica per l’elettrificazione aree di servizio sulla viabilità urbana ed extraurbana.

Secondo quanto riporta un comunicato, la nuova società installerà punti di ricarica elettrica in 510 stazioni di servizio a marchio IP con un piano che sarà completato entro il 2032. Le prime stazioni con il nuovo marchio IPlanet saranno attive nella prima metà del 2024.

Balneari, governo: tavolo con operatori “partecipato e costruttivo”

Balneari, governo: tavolo con operatori “partecipato e costruttivo”Roma, 5 ott. (askanews) – Si è svolta questo pomeriggio a Palazzo Chigi la riunione del Tavolo tecnico consultivo in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, istituito ai sensi del decreto-legge 198 del 2022 con il compito di definire i criteri tecnici per la determinazione della sussistenza della scarsità della risorsa naturale disponibile. Vi hanno preso parte i rappresentanti dei ministeri competenti, delle regioni, delle associazioni di categoria del settore. Durante l’incontro, che secondo quanto riporta un comunicato diffuso dalla presidenza del Consiglio “si è svolto in un clima partecipato e costruttivo”, il Tavolo ha fatto un punto sui lavori svolti, allo stato degli atti e sulla base dei dati ad oggi disponibili.

I dati sui rapporti concessori in essere sulle aree demaniali marittime, nelle more dell’operatività del sistema Siconbep, sono stati acquisiti attraverso la banca dati SID – Portale del mare. Tale banca dati, tuttavia, non contiene i dati sul demanio lacuale e fluviale, prosegue la nota, la cui acquisizione richiede tempi lunghi di elaborazione, in quanto sono gestiti a livello comunale o sovraregionale e subordinati a preventive e complesse valutazioni di natura idraulica e idrogeologica. Sulla base dei dati disponibili ad oggi, è risultato che la quota di aree occupate dalle concessioni demaniali equivale, attualmente, al 33 per cento delle aree disponibili. Quanto ai criteri tecnici utili a determinare la sussistenza della scarsità della risorsa naturale, il Tavolo ha evidenziato come, in base agli elementi finora raccolti e analizzati, questi debbano essere individuati tenendo conto del dato nazionale, secondo un approccio generale e astratto, proporzionato e non discriminatorio. Il Tavolo ha infine segnalato anche la necessità di un passaggio in Conferenza Unificata e di presentare in via preliminare l’esito dei criteri e dei lavori alla Commissione Europea.

Fmi, Georgieva: prospettive di crescita globali si sono indebolite

Fmi, Georgieva: prospettive di crescita globali si sono indeboliteRoma, 5 ott. (askanews) – Come si vedrà nelle previsioni che il Fondo monetario internazionale aggiornerà la prossima settimana, il quadro attuale dell’economia globale “resta piuttosto debole” e guardando avanti, sul medio termine “le prospettive di crescita si sono ulteriormente indebolite”. Lo ha affermato la direttrice Kristalina Georgieva, nel suo intervento in vista delle assemblee autunnali di Fmi e Banca mondiale, che si terranno in Marocco.

Georgieva ha parlato a Abidjan, in Costa d’Avorio, citando l’importanza di “una Africa prospera per assicurare la prosperità dell’economia del XXI secolo”. Poi è intervenuta sul quadro attuale dell’economia osservando che ad oggi ha mostrato una “notevole resilienza nella prima metà dell’anno”, con “alcune buone notizie da parte dei servizi e progressi tangibili sulla lotta all’inflazione”.

Secondo Georgieva questo aumenta le possibilità di un “atterraggio morbido” dell’economia. “Ma non possiamo abbassare la guardia”, ha proseguito. La direttrice del Fmi ha poi messo in rilievo le marcate divergenze nelle dinamiche di crescita tra le diverse aree economiche. E ha riferito delle stime dell’istituzione, secondo cui con i vari shock all’economia che si sono visti dal 2020 (tra cui lockdown e restrizioni alle attività imposti a pretesto del Covid, o le ricadute di guerra in Ucraina e sanzioni) i danni cumulati per l’economia globale ammontano a 3.700 miliardi di dollari.

Gli Usa sono l’unica grande economia in cui livelli di produzione siano tornati ai valori precedenti ai lockdown. Nel resto del mondo tendenzialmente l’attività resta inferiore ai valori precedenti e i paesi a basso reddito sono stati colpiti più duramente, non avendo risorse per supportare economia e bisognosi. Intanto la lotta all’inflazione resta la priorità numero uno. Secondo Georgieva grazie alle azioni energica messe in campo dalle banche centrali e con politiche di bilancio responsabili l’inflazione sta calando nella maggior parte dei paesi. “Ma è probabile che resti superiore ai valori obiettivo, in alcuni paesi fino a tutto il 2025. L’alta inflazione mina i consumi e la fiducia degli investitori, erode le fondamenta per la crescita e soprattutto danneggia maggiormente i più poveri”.

“Per vincere l’inflazione i tassi di interesse devono restare elevati più a lungo. E’ di importanza primaria evitare un allentamento prematuro delle policy – ha avvertito la direttrice del Fmi – dato il rischio di recrudescenza inflazionistica”.

Egitto, Moody’s declassa il rating a Caa1

Egitto, Moody’s declassa il rating a Caa1Roma, 5 ott. (askanews) – Moody’s ha ulteriormente declassato il già basso rating sull’Egitto, da B3 a Caa1, un valore considerato notevolmente rischioso, a riflesso del peggioramento delle prospettive di debito del paese e “del persistere di penuria di valuta estera a fronte di aumenti dei costi di servizio del debito sui prossimi due anni”. Inoltre, con un comunicato l’agenzia rileva le crescenti difficoltà politiche a risanare l’economia senza esacerbare i rischi di conflitti sociali.

Già al valore precedente il rating dell’Egitto si trovava a livelli considerati speculativi. Dopo questa mossa l’agenzia ha però riportato a “stabile” l’Outlook sul rating del paese, concludendo la procedura di revisione che era stata avviata lo scorso 9 maggio. Questo elemento, invece, positivo riflette le capacità dimostrate in passato dal governo di attuare riforme sulle politiche di bilancio e la possibilità di procedere a vendite di attività, conclude Moody’s, così come la prospettiva di continui sostegni da parte di istituzioni come il Fondo monetario internazionale.

Campi Flegrei, il decreto del Governo: piano straordinario in 4 fasi

Campi Flegrei, il decreto del Governo: piano straordinario in 4 fasiRoma, 5 ott. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti di prevenzione del rischio sismico connesso al fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei. Lo riferisce la nota ufficiale di palazzo Chigi.

Il decreto introduce la possibilità di adottare un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico, che dovrà essere approvato con decreto del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, di concerto con il Ministro dell’economia, d’intesa con il Presidente della Regione Campania e sentiti la Città Metropolitana di Napoli e i Sindaci dei Comuni interessati. Il piano sarà composto da 4 attività: 1. uno studio di microzonazione sismica; 2. un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata; 3. un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica e un primo piano di misure per la mitigazione; 4. un programma d’implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.

Sulla base dei dati di sollevamento bradisismico e della sismicità dell’area, il Dipartimento della protezione civile provvederà a una prima delimitazione urgente della zona di intervento. Per la celere attuazione del piano, il Dipartimento si avvale di una struttura di supporto. Inoltre, si definisce il piano di comunicazione alla popolazione, approvato dalla Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile. Tale piano concerne il potenziamento d’iniziative già avviate e lo sviluppo di nuove iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi, con specifico riguardo alle persone con disabilità.

Si prevede, entro 60 giorni, la definizione del piano di emergenza per il territorio interessato dal fenomeno bradisismico, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e che contiene le procedure da adottare in caso di aggravamento del fenomeno in atto. Si introducono misure urgenti per la verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporti e di altri servizi essenziali. Si prevede che la Regione Campania coordini le attività di verifica delle criticità per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto. Infine, si prevede il potenziamento della risposta operativa territoriale di protezione civile. In particolare, la Città Metropolitana di Napoli coordina: la ricognizione dei fabbisogni urgenti relativamente al reclutamento di personale a tempo determinato, da impiegare per dodici mesi per il potenziamento della struttura comunale di protezione civile; l’acquisizione di materiali necessari per garantire un’efficace gestione delle attività di protezione civile; l’allestimento di aree e strutture temporanee per l’accoglienza della popolazione. Quanto ai profili finanziari, l’onere complessivo derivante dalle disposizioni del decreto-legge ammonta ad un importo quantificato in 52,2 milioni di euro, che sarà sostenuto integralmente dallo Stato, spiega ancora la nota di palazzo Chigi.

Putin al Valdai: pronto il super-missile Burevestnik

Putin al Valdai: pronto il super-missile BurevestnikSochi, 5 ott. (askanews) – La notizia che Vladimir Putin consegna alla riunione annuale del Valdai Club è che “sono stati effettuati gli ultimi test, con successo” del nuovo missile a propulsione nucleare Burevestnik e sono state completate anche le prove per il missile balistico intercontinentale Sarmat, presto in servizio, una volta concluse “le procedure burocratiche”. Nelle oltre tre ore con esperti, accademici e osservatori del think tank che compie vent’anni, il presidente russo ha sfoderato il tradizionale arsenale di invettive contro l’Occidente, ma si è mostrato più cauto del solito, dichiaratamente attento nella scelta delle parole e dei concetti: “i nostri avversari” per indicare gli americani, un teorico nulla osta all’adesione ucraina all’Unione europea, perchè “non è un blocco militare” e “se vogliono, facciano pure”. Parlando della guerra in Ucraina il capo dello Stato russo ha ripetuto due volte che “non è una questione di territorio, ma di sicurezza”. Il problema è la Nato, che definisce “innazitutto uno strumento di politica estera degli Stati Uniti” e che considera “inaccettabile” presenza alle frontiere della Russia.

Il tema scelto per il meeting annuale del Valdai era “una multipolarità equa: come assicurare sicurezza e sviluppo per tutti”, argomento discusso per tre giorni da partecipanti giunti da 42 Paesi, per la maggior parte da Asia, Medio Oriente, Africa. La geografia del club di dibattito internazionale, nato come piattaforma di confronto con l’Occidente, è cambiata negli anni gradualmente, e definitivamente dopo l’invasione dell’Ucraina del 2022. Così Putin ha riservato una parte del suo discorso introduttivo a quel ‘non-Occidente’ sensibile alle ragioni e al risentimento putiniano: “ci dicono che bisogna vivere seguendo le regole, ma quali regole? Chi credete di essere?”, ha esclamato, elencando poi sei principi guida dell’azione russa sulla scena internazionale, da “un mondo senza barriere” alla “parità di diritti, perchè nessuno è più disposto a sottomettersi”. L’Occidente, Stati Uniti ed Europa descritta come “satellite” americano, restano però i principali destinatari delle stoccate putiniane. E anche di apparenti aperture.

“Se negli Stati Uniti osserviamo ancora una crescita economica del 2,4% del Pil rispetto al periodo precedente, in Europa la situazione è molto peggiore”, ha argomentato, “c’è stagnazione, con una crescita dello 0,5%, e solo grazie ai paesi del Sud, Italia e Spagna, lievemente avanzate grazie all’immobiliare e al settore turistico”. Anche per questo non c’è da stupirsi, ha lanciato, se in Germania cresce l’estrema destra: “non lo capite? Continuerà a crescere, è evidente”. Invece in Russia le sanzioni e lo sforzo bellico hanno velocizzato “un cambiamento strutturale” dell’economia, “uno sviluppo su nuove basi, trainato dal settore militare ma non solo”. Sul sabotaggio del Nord Stream il leader del Cremlino ha consigliato di “non chiedersi chi è stato, ma a chi serve”, puntando il dito contro gli Stati Uniti che ora vendono gnl all’Europa. Ma una linea del gasdotto sottomarino tra Russia e Germania è ancora intatta, ha fatto notare, e “possono essere forniti 27,5 miliardi di metri cubi verso l’Europa. Deve decidere il governo tedesco, altro non serve”. Negli stessi minuti Berlino prometteva all’Ucraina un nuovo sistema Patriot.

Il leader russo ha poi spiegato di non essere andato al summit dei Brics e del G20 “per non creare problemi agli amici” di altri Paesi che organizzavano i vertici e perchè “c’è abbastanza da fare a casa”. Ma la presidenza Brics l’anno prossimo sarà della Russia e Putin mette in chiaro che al gruppo fresco di allargamento “non serve una valuta unica”, ma un nuovo sistema per le transazioni finanziarie che eviti il dollaro. Quanto al G20, “policitizzarlo equivale a liquidarlo”. Con la Cina “la Russia accrescerà il livello di cooperazione, compreso il settore della sicurezza”. Mentre con l’Europa, “non siamo stati noi a sbattere la porta. Noi non chiudiamo finestre o porte, ma non ci stracceremo le vesti” per recuperare un rapporto a suo avviso distrutto a causa “della perdita di sovranità europea”. Tutti messaggi per l’Occidente, a cui riserva anche un’apparente rassicurazione: “non c’è motivo di cambiare la dottrina per l’uso dell’arma nuclare”, contrariamente a quanto proposto da esponenti ultra-nazionalisti, che vorrebbero sul piatto la nucleare tattica come deterrente e viatico per la fine del conflitto in Ucraina e d’altronde. D’altronde “nessuna persona sana di mente e con una memoria chiara penserebbe di usare armi nucleari contro la Russia”.

Kiev senza aiuti occidentali “non durerebbe una settimana” e “sì, tentano di fare qualcosa, di produrre un po’ di droni, ma servono risorse per sostenere la popolazione, sono 19,5 milioni, ma anche 19 milioni sono da nutrire”. Quindi in quella che definisce “la cosiddetta guerra in Ucraina”, la Russia “con tranquillità perseguirà i suoi obiettivi”. Nessun possibile compromesso in vista. Come va ripetendo il ministro degli Esteri Sergey Lavrov: “si deciderà sul campo di battaglia”.

Nutella omaggia le parole con la collezione in collaborazione con Treccani

Nutella omaggia le parole con la collezione in collaborazione con TreccaniMilano, 5 ott. (askanews) – Le parole e il significato che ciascuna di esse schiude ogni volta che le pronunciamo o le scriviamo, le leggiamo o le ascoltiamo. Sono loro le protagoniste della nuova edizione limitata di Nutella, realizzata in collaborazione con Treccani, da questo mese sugli scaffali dei supermercati.

La nuova collezione “Nutella parole” è un omaggio ai sentimenti in cui ci identifichiamo o che ci rappresentano. Grazie alla collaborazione con Treccani sono state selezionate 21 parole, una per ogni lettera dell’alfabeto, a cui è dedicato un vasetto della crema spalmabile, dalla ‘a’ di amore, alla ‘c’ di creatività, dalla ‘n’ di noi, alla ‘u’ di unicità. I vasetti della collezione si trasformano così in un dizionario di emozioni, ciascuno con una grafica realizzata ad hoc che si ispira alla parola e al mondo che evoca: una danzatrice che balla su un vinile per la ‘r’ di Ritmo, un sole che sorride per la ‘s’ di sorriso, un papavero rosso in un campo di fiori gialli per la ‘u’ di unicità.

Treccani ha messo a disposizione il suo database, indicando etimologia e significato di ogni parola e collaborando alla ricerca di curiosità per ciascuna di esse. Per la lettera ‘n’, ad esempio, è stata scelta la parola “noi”: al di là del suo uso come pronome di prima persona plurale, il noi “Nell’uso toscano può reggere un verbo al singolare con costruzione impersonale: noi si mangia alle otto; allora, noi s’andava tutti gli anni al mare” o che “può essere usato anche da oratori o scrittori che vogliono considerare gli ascoltatori o lettori come partecipi del proprio ragionare, o che intendono condividere con altre persone la paternità di quanto affermano o esprimono (si parla in questo caso di plurale di modestia): gli autori da noi citati”. Per approfondire etimologia, significato e curiosità di ognuna delle 21 parole, inoltre, da ottobre sono disponibili 21 brevi podcast della serie “Più che parole” che guidano alla scoperta di ciascuna parola, attraverso etimologia, riferimenti, curiosità, brani e approfondimenti.