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Da E-R 1,4 mln a aziende ortofrutta per impianti difesa gelo

Da E-R 1,4 mln a aziende ortofrutta per impianti difesa geloRoma, 20 feb. (askanews) – Incentivare la diffusione di sistemi di difesa contro le gelate primaverili per salvaguardare il potenziale produttivo delle aziende agricole emiliano-romagnole, sempre più vittime in questi anni di eventi atmosferici estremi. È la finalità del nuovo bando, approvato dalla giunta nell’ultima seduta che mette a disposizione 1,4 milioni di euro a valere sul CoPSR Emilia-Romagna (Complemento di Programmazione per lo Sviluppo Rurale).


Il bando dà attuazione all’intervento SRD06 – Azione 1 ‘Investimenti per la prevenzione da danni derivanti da calamità naturali, eventi avversi e di tipo biotico – Prevenzione danni al potenziale produttivo frutticolo da gelate tardive’, e fa parte del pacchetto del progetto ‘Frutteti resilienti’, che nel suo complesso vale 70 milioni di euro. Si tratta di dispositivi che permettono azioni di difesa attiva in campo e consentono alle aziende ortofrutticole di proteggere il proprio potenziale produttivo da eventi calamitosi avversi, come le gelate tardive e le grandinate estive, resi sempre più frequenti dal cambiamento climatico.


“La Regione ha deciso di rinnovare il proprio impegno per favorire la diffusione di questi strumenti, pubblicando tutti i bandi che abbiamo messo in campo per la difesa attiva contro gli effetti dei cambiamenti climatici – sottolinea in una nota l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi – Di fronte a un problema che si sta verificando sempre con più frequenza, dobbiamo puntare sulla prevenzione per preservare le produzioni frutticole e dare sostegno all’intero comparto regionale” L’avviso consentirà di accedere a un contributo a fondo perduto pari al 70% del costo dell’intervento. I piani di investimento dovranno avere un importo minimo di 5mila euro, fino a un massimo di 150mila. La tempistica di realizzazione prevista per i singoli piani di investimento dovrà essere al massimo di 12 mesi. La presentazione delle domande di contributo dovrà avvenire entro le 13 del 5 giugno 2025.

Appello docenti atenei italiani sulla grave situazione carceraria

Appello docenti atenei italiani sulla grave situazione carcerariaRoma, 20 feb. (askanews) – Una lettera aperta di studiose/i e docenti di scienze sociali, sociologia del diritto e sociologia della devianza per porre l’attenzione sulla grave situazione carceraria. E’ stata diffusa oggi, per invocare un provvedimento di clemenza, amnistia o indulto, che riconduca le carceri italiane almeno alla capienza prevista.


Nella lettera viene ricordato come il 30 dicembre 2024 Papa Francesco abbia aperto la porta Santa del Giubileo nel carcere romano di Rebibbia in segno di speranza, mentre la Conferenza episcopale italiana e autorevoli giuristi – tra cui l’Associazione italiana dei professori di diritto penale e del processo penale – invocano un ato di clemenza: “Sono segnali – si legge – che denunciano la gravità della situazione. ‘Non respirano le persone detenute’ afferma Antigone, ormai oltre 62.000 per 47.000 posti disponibili, con un tasso complessivo di sovraffollamento del 130%, che in alcune carceri supera o sfiora il 200%; mai numeri così alti dal 2013, anno della condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo per trattamenti inumani e degradanti”. Il 31 dicembre 2024, il Capo dello Stato italiano, Sergio Mattarella, nel suo discorso di fine anno, ha ribadito che “le condizioni delle carceri italiane offendono la Costituzione, la quale indica norme imprescindibili sull’esecuzione della pena detentiva. Il sovraffollamento, certo, ma ancora di più e maggiormente pervasiva – prosegue la lettera-appello – ‘l’aria che si respira’, mefitica in senso letterale e metaforico: il riferimento inevitabile è all’infelice e deplorevole uscita del Sottosegretario di Stato per la Giustizia, di ‘non lasciare respirare chi sta dietro quel vetro oscurato’. Un’affermazione che attesta chiaramente una visione vendicativa e discreditante della pena”.


Intanto nel 2024, 90 persone si sono tolte la vita all’interno degli Istituti italiani. Una ogni quattro giorni, un livello che non ha precedenti nelle carceri italiane; il tasso è più alto per le donne e per gli stranieri. Vanno aggiunti i 7 suicidi di agenti di polizia penitenziaria. Le risorse del trattamento sono davvero misere. Il lavoro, sempre definito dai vertici del DAP il “perno del trattamento”, coinvolge meno di un terzo delle persone detenute (al 31 dicembre 2023 il 28%; ma si tratta di lavoro di “casermaggio” , dequalificato e a turni brevi, mentre solo il 5% – 3.029 persone sui più di 62.000 presenti – sono alle dipendenze di cooperative o imprese esterne). Nel primo semestre del 2024 i corsi professionali registrano 3.716 iscritti, pari al 6% della popolazione detenuta; i percorsi di istruzione, dal canto loro, coinvolgono solo un terzo della popolazione detenuta. Quanto al titolo di studio, per la metà della popolazione detenuta non è rilevato, né rilevabile. Della restante metà 18.085 persone (meno del 30% del totale) possiedono un diploma di scuola media inferiore. “Ciò conferma lo stato di marginalità sociale della stragrande maggioranza dei reclusi – prosegue la missiva – cui fa riscontro l’assoluta carenza di risorse trattamentali, quasi totalmente delegate ad enti esterni: enti di volontariato o cooperative, docenti o ministri di culto. Si tratta di una presenza caratterizzata da pesanti squilibri territoriali (concentrazione al centro-nord) e limitata dalla circuitazione penitenziaria di sicurezza, per cui in molte aree le attività trattamentali si riducono allo zero. Eppure, i presupposti per far fronte a questa situazione, a partire dalla decongestione del sovraffollamento, ci sarebbero. Quasi un terzo della popolazione detenuta potrebbe giovare facilmente di un provvedimento di clemenza limitato ai reati minori e a residui pena non superiori ai due anni. Le persone anziane o malate dovrebbero poter accedere alla detenzione domiciliare. Ben la metà della popolazione detenuta, e addirittura più del 60% dei condannati definitivi, risulta scontare pene brevi o un attuale residuo pena inferiore ai quattro anni, potendo quindi fruire di misure alternative: quelle stesse che si sono da tempo dimostrate utili a ridurre drasticamente la recidiva, così anche in conformità alle istanze di sicurezza e di difesa sociale. Inoltre, è risaputo che la stragrande maggioranza dei detenuti per reati connessi al consumo e al piccolo spaccio di sostanze stupefacenti sono in realtà tossicodipendenti che andrebbero affidati a centri sociosanitari di recupero e reinserimento sociale. Lo stesso dicasi per gli affetti da disagio psichico. Ma, dice il Ministro Nordio, l’indulto ‘sarebbe un segno di debolezza’ e difficilmente l’attuale governo lo percorrerà. La congiuntura reazionaria, oltre che una malintesa e trasversalmente condivisa accezione di ‘certezza della pena’, promettono solo il peggio”.


“Di fronte a questa situazione e a tutte le buone ragioni per denunciare e protestare contro un regime illegale – ribadiscono i docenti universitari di tutta Italia – il Governo, in senso contrario, introduce nuove fattispecie di reato e aggravi di pena, oltre ad emanare un provvedimento (DM 14 maggio 2024) che istituisce il Gruppo di intervento operativo del Corpo di Polizia penitenziaria (GIO), finalizzato al controllo delle proteste e dei conflitti interni. A ciò si aggiunge il recente progetto di ‘scudo penale’ per le forze dell’ordine, orientato quantomeno a neutralizzare il reato di tortura. In coerenza con queste prospettive fa la sua apparizione il Calendario 2025 della Polizia penitenziaria: una raccolta di immagini fuorvianti e pericolose che invocano la militarizzazione del Corpo di polizia, oggi a ordinamento civile, promuovendo un addestramento finalizzato all’utilizzo delle armi e delle tecniche di contenimento violento. A ciò si aggiunge il rifiuto della richiesta, da lungo tempo anche estesamente condivisa, di rendere identificabili gli agenti nel loro operato. Anche il Capo dello Stato ha fatto riferimento alle deplorevoli condizioni di lavoro in cui opera la polizia penitenziaria, dovute a sovraffollamento e carenze di organico, certo; ma forse anche all’essere chiamata alla gestione della quotidianità detentiva attraverso un’estenuante mediazione dei conflitti alla quale non è minimamente formata e che evidentemente non interessa a nessuno. Il video ‘pubblicitario’ che presenta il calendario è gravemente fuorviante soprattutto per le nuove reclute, che così si vorrebbero motivate e selezionate come per andare alla guerra, per poi ritrovarsi a dover gestire sofferenza e miseria nelle sezioni sovraffollate, navigando a vista secondo un operare che, in caso di fallimento, si affida ai rapporti disciplinari”. “Alla luce di questa complessiva situazione, in quanto studiosi e docenti di scienze sociali, di sociologia del diritto e della devianza, sollecitiamo adeguati provvedimenti per ricondurre il settore penitenziario ai principi costituzionali, invertendo le imperanti tendenze sicuritarie verso sostanziose politiche di sicurezza sociale. In particolare, chiediamo al Governo e al Parlamento un intervento rivolto alla riduzione immediata del numero dei reclusi e al finanziamento di progetti di sostegno e integrazione sociale”, conclude la lettera.

Pubblicato in G.U. Decreto che stanzia 10 mln per apicoltura

Pubblicato in G.U. Decreto che stanzia 10 mln per apicolturaRoma, 20 feb. (askanews) – E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che stanzia 10 milioni “una tantum” a sostegno degli imprenditori apistici per contrastare le conseguenze economiche derivanti dalla concomitanza di eventi climatici negativi, di fattori naturali e altri fattori esogeni che condizionano in maniera significativa il settore. Lo rende noto Coldiretti Puglia, spiegando che nella regione il comparto dell’apicoltura cresce con aumenti a tripla cifra degli alveari del +167% e del numero di aziende apistiche che fanno un balzo del +363%.


In Puglia sono 1070 le aziende apistiche che producono – insiste Coldiretti Puglia – numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.

Conto alla rovescia per Sol2Expo: va in scena la filiera olearia

Conto alla rovescia per Sol2Expo: va in scena la filiera oleariaRoma, 20 feb. (askanews) – Parte il conto alla rovescia per SOL2EXPO – Full Olive Experience, il Salone di Veronafiere che, a partire da domenica 2 marzo e fino a martedì 4 marzo, accende i riflettori sull’intera filiera dell’olivo e dell’olio di oliva. In programma, una maratona di oltre cinquanta appuntamenti tra convegni, cooking show, degustazioni e approfondimenti, dalla terra alla tavola, e dal business al consumatore finale.


Si parte con il taglio del nastro domenica 2 marzo a cui seguirà, nel primo pomeriggio, il convegno inaugurale della manifestazione, un focus a cura dell’Osservatorio SOL2EXPO-Nosmisma su “Posizionamento e prospettive dell’olio EVO: il punto di vista dei consumatori italiani”. È prevista la presenza del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, del direttore esecutivo aggiunto del Consiglio oleicolo internazionale (Coi), Abderraouf Laajimi, e del sottosegretario Masaf, Patrizio La Pietra. A guidare l’analisi, Denis Pantini, responsabile Agrifood di Nomisma. Lo stesso Osservatorio presenterà poi, nella giornata di lunedì 3 marzo, “Il mercato dell’olio di oliva in Italia e in Europa: realtà e prospettive”. Tra gli appuntamenti più attesi, gli approfondimenti su temi di attualità come: “Italia chiama Europa per il rilancio olivicoltura”, con il sottosegretario Masaf Patrizio La Pietra e parlamentare europeo Dario Nardella.


Spazio a gusto e cucina nelle aree dedicate a degustazioni e cooking show. La Mixology dell’Associazione delle Donne dell’Olio con aperitivi a base di olio evo e le olive da tavola del Concorso nazionale Ercole Olivario saranno infine protagonisti all’Oil Bar del padiglione 2 tutti i giorni. Con una panoramica a tutto tondo su prodotto, tecnologia, formazione e turismo, Sol2Expo – Full Olive Experience accende quindi i riflettori sull’intera filiera dell’olivicoltura italiana, dalla terra alla tavola e dalla produzione alla trasformazione, con focus che spaziano dall’olio all’oliva e tutti i sottoprodotti e derivati, fino a wellness e cosmesi. Il piano di incoming di operatori esteri specializzati è affiancato da un intenso programma consumer che prevede cooking show, workshop e degustazioni con pairing per il pubblico e gli appassionati, oltre alla possibilità di acquisto diretto.

La Cina di Olivo Barbieri, una fotografia oltre la realtà

La Cina di Olivo Barbieri, una fotografia oltre la realtàTorino, 20 feb. (askanews) – Uno sguardo d’artista sul periodo in cui la Cina è diventata la potenza che oggi conosciamo, ma anche una mostra-ragionamento sulle possibilità della fotografia contemporanea e sull’evoluzione del medium. Alle Gallerie d’Italia di Torino è aperta l’esposizione “Spazi Altri” di Olivo Barbieri, fotografo a suo modo “decisivo” sulla scena del presente.


“La sua modalità di racconto, le sue intuizioni, la capacità di ricorrere a tecniche estremamente attuali oggi con largo anticipo – ha detto ad askanews Michele Coppola, direttore Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo – dimostra come sia stato realmente in grado di aggiungere e di offrire un’opportunità di lettura e anche di gradevolezza e piacevolezza in un mondo della fotografia che avvertiva l’esigenza di una rottura”. Le immagini sono potenti ed evocative, ‘strane’ come solo la buona arte riesce a essere. “Olivo – ha aggiunto Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d’Italia di Torino – è il più importante sperimentatore di cui disponiamo in Italia oggi e probabilmente il fotografo che più di tutti gli altri ha portato la fotografia italiana fuori dai confini nazionali”.


Il progetto sulla Cina è anche un modo per ragionare sull’idea stessa di realtà fotografica, evidente dal lavoro di Barbieri, ma, in fondo, sempre irraggiungibile. “La realtà – ha detto ancora Carloni – è un flusso di informazioni che parte dall’osservazione di quello che la macchina davanti e poi in realtà diventa quello che il fotografo ha in testa. E Olivo non fa altro che diventare in un certo senso un autore che, riprendo le sue parole, ‘capitalizza l’eredità che c’è stata in 10.000 anni di storia’, cioè dalle grotte a 1989 quando è andato in Cina”. L’esposizione è un nuovo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana” a cura di Roberto Koch, con cui la Intesa Sanpaolo vuole celebrare i grandi maestri della fotografia del Novecento del nostro Paese. Con un’idea precisa del ruolo del museo torinese: “Uno spazio di indagine, di incontro, di riflessione – ha concluso Michele Coppola – sul valore che ancora oggi mantiene la fotografia e il suo ruolo nella contemporaneità”.


Un ruolo che, sulla scena più ampia dell’arte, è sempre più centrale.

Carloni (Comagri): con emendamento accise sostegno microbirrifici

Carloni (Comagri): con emendamento accise sostegno microbirrificiRoma, 20 feb. (askanews) – “L’emendamento sulle accise che abbiamo promosso e portato avanti in Parlamento rappresenta un passo concreto a sostegno dei piccoli e microbirrifici artigianali italiani, teso a incentivare le produzioni intervenendo in modo organico e non temporaneo sulla disciplina agevolativa delle accise”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Mirco Carloni, intervenuto all’evento “Le birre agricole delle Marche – eccellenze e opportunità nella multifunzionalità agricola”, presso il Castello di Frontone, in provincia di Pesaro e Urbino.


“In tal senso – continua Carloni – si è portato a regime la riduzione del 50% dell’aliquota di accisa, in luogo del 40%, per i microbirrifici artigianali con una produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri e del 30 o del 20% secondo il volume della produzione, in favore dei piccoli birrifici, ovvero quelli con produzione da 10.000 a 60.000 ettolitri. La stabilizzazione della riduzione delle accise per i microbirrifici ha effetti finanziari in termini di minore gettito pari a 2,6 milioni di euro. L’obiettivo è quello di fornire uno slancio decisivo a un comparto che sta diventando sempre più un fiore all’occhiello del made in Italy”. Secondo Carloni questo provvedimento “non è solo una misura fiscale: è un atto di fiducia e sostegno verso migliaia di artigiani che, con passione e competenza, lavorano per offrire prodotti di altissima qualità, legati al territorio. Le birre agricole delle Marche – continua – ne sono un esempio virtuoso, capaci di valorizzare le materie prime locali come l’orzo e il luppolo, promuovendo un modello economico sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.


“Non possiamo ignorare le sfide che il settore sta affrontando, dai costi di produzione in aumento alle difficoltà climatiche che mettono a rischio le filiere agricole. Tuttavia, ritengo – conclude – che il nostro lavoro in Commissione Agricoltura, insieme alle associazioni di settore, rappresenti una risposta concreta e strategica per garantire il futuro di questi piccoli imprenditori”.

Il Cremlino: “Inaccettabile” il piano di Francia e GB, 30mila soldati in Ucraina è “minaccia diretta”

Il Cremlino: “Inaccettabile” il piano di Francia e GB, 30mila soldati in Ucraina è “minaccia diretta”Roma, 20 feb. (askanews) – Il presunto piano anglo-francese di schierare fino a 30.000 soldati nell’ambito di una forza di mantenimento della pace, allo scopo di rafforzare la sicurezza dell’Ucraina dopo un accordo di cessate il fuoco con la Russia, è stato etichettato dal Cremlino come una “minaccia diretta inaccettabile”.


Secondo quanto riferito questa mattina dal Telegraph, Starmer sarebbe pronto a illustrare il piano al presidente Donald Trump durante la sua visita negli Stati Uniti della prossima settimana. In particolare, le forze armate ucraine pattuglierebbero una zona demilitarizzata che si estenderebbe per tutta la lunghezza della linea del fronte, mentre le truppe di una “forza di rassicurazione” anglo-francese sarebbero di stanza in siti infrastrutturali chiave in tutto il paese. Il dispiegamento prevederebbe inoltre la presenza di aerei da combattimento e missili statunitensi nell’Europa orientale, che servirebbero a scoraggiare eventuali nuovi attacchi russi. Le risorse aeree e navali della Nato svolgerebbero anche missioni di ricognizione sull’Ucraina e nel Mar Nero.


Ma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov questa mattina ha respinto la proposta come “inaccettabile” dopo che il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che Mosca considera l’idea di avere truppe Nato sul campo in Ucraina come una “minaccia diretta” alla sicurezza russa.

Da Comm. Ue 99 mln aiuti per agricoltori Spagna e altri 4 Paesi

Da Comm. Ue 99 mln aiuti per agricoltori Spagna e altri 4 PaesiRoma, 20 feb. (askanews) – La Commissione Europea sta stanziando 98,6 milioni di euro dalla riserva agricola per fornire sostegno diretto agli agricoltori di Spagna, Croazia, Cipro, Lettonia e Ungheria che hanno subito eventi meteorologici avversi eccezionali e calamità naturali dalla primavera del 2024. Nel dettaglio, la Commissione stanzierà 68 milioni di euro per la Spagna, 16,2 milioni di euro per l’Ungheria, 6,7 milioni di euro per la Croazia, 4,2 milioni di euro per la Lettonia e 3,5 milioni di euro per Cipro come sostegno eccezionale.


Questo aiuto, spiega la Commissione, contribuirà a sostenere gli agricoltori di questi paesi che hanno subito una perdita di produzione e, di conseguenza, una perdita di reddito. Gli importi “dimostrano la costante solidarietà dell’UE nei confronti degli agricoltori colpiti”, si spiega in una nota e possono essere integrati fino al 200% dai fondi nazionali. Le autorità nazionali dovranno distribuire questi aiuti entro il 30 settembre 2025 e garantire che i beneficiari finali siano gli agricoltori. Entro e non oltre il 31 maggio 2025, i cinque Stati membri dovranno inoltre comunicare alla Commissione i dettagli relativi all’attuazione degli aiuti.

Codice strada, Salvini: dati primi due mesi assolutamente eccellenti

Codice strada, Salvini: dati primi due mesi assolutamente eccellentiRoma, 20 feb. (askanews) – “Spero a settembre di poter portare in dote a voi dei numeri, relativi alla riduzione di incidenti dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, in linea con i primi due mesi, che sono stati assolutamente eccellenti”. Lo ha affermato il ministro di Infrastrutture e Trasporti, il vicepremier Matteo Salvini, durante un video collegamento con la conferenza stampa di presentazione del Salone dell’auto di Torino.


“Ricorderete le critiche sul ‘Salvini non ci fa fare il cenone di Natale, il cenone di Capodanno’, sul ‘non si può bere’, su Vasco Rossi e che ‘non ci si possono fare le canne’ e amenità varie. Non entro nel merito dello stile di vita di ciascuno, però i dati di Polizia stradale e dei Carabinieri dei primi due mesi ci parlano di 55 morti in meno rispetto all’anno scorso. Quindi – ha concluso Salvini – penso che siamo sulla strada buona, grazie anche al buon senso e alla prudenza sia delle due ruote, sia delle quattro ruote”.

Cinema, arriva nelle sale italiane “Paddington in Perù”

Cinema, arriva nelle sale italiane “Paddington in Perù”Roma, 20 feb. (askanews) – È arrivato al cinema “Paddington in Perù”, il terzo film dedicato al simpatico orso pasticcione, goloso di marmellata, che questa volta si perde nella giungla in avventura ad alto rischio, ricca di arguzia, simpatia e umorismo.


Quando Paddington scopre che l’adorata zia Lucy è scomparsa, lui e la famiglia Brown si spingono verso le terre selvagge del Perù per cercarla con un unico indizio: un punto segnato su un’enigmatica mappa. Deciso a risolvere il mistero, Paddington si imbarca in un viaggio attraverso le foreste pluviali dell’Amazzonia ritrovandosi anche sulle tracce di uno dei tesori più leggendari del mondo. Il film, diretto da Dougal Wilson nella versione originale è interpretato da Hugh Bonneville, Emily Mortimer, Julie Walters, Jim Broadbent, Imelda Staunton, Carla Tous, Madeleine Harris, Samuel Joslin, Olivia Colman, Antonio Banderas e Ben Whishaw che torna a dare la voce a Paddington.