Roma, 23 mar. (askanews) – E’ carico, determinato a confermare il titolo conquistato nel 2022 Pecco Bagnaia alla vigilia del primo Gp di stagione. “Sono molto contento di ricominciare – ha detto il ducatista alla vigilia del GP del Portogallo a Portimao -. Un anno fa eravamo nei guai, mentre quest’anno i test sono andati alla perfezione. La nuova moto va meglio per il mio stile di guida, tutto è andato bene, abbiamo migliorato anche il passo gara. Siamo in una posizione migliore rispetto agli altri, ma credo che la Yamaha di Quartararo e la Honda di Marquez saranno davanti, proprio come Bastianini”. Bagnaia ha ricordato il difficile esordio della scorsa stagione: “Nel 2022 mi mancava un po’ di aderenza in curva, quest’anno gli ingegneri hanno lavorato sodo per darmi quello che mi mancava. Nei test in Malesia la moto mi è sembrata subito buona, poi nei test di Portimao la GP-23 ha fatto un passo avanti enorme rispetto all’anno scorso: abbiamo più velocità in curva e riesco a piegare meglio la moto nelle curve più veloci”.
Bagnaia è consapevole di avere le capacità per difendere il titolo, ma allo stesso tempo sa che confermarsi a certi livelli non è mai scontato. “Ricordo delle gare di Marquez e Rossi, che hanno vinto tanti titoli ripetendosi – ha proseguito il pilota Ducati -. Bisogna lavorare come loro per riuscire a ripetersi. Tutti i piloti vorranno rubarmi il numero 1 sul cupolino, ma se lavoriamo nel modo giusto sono sicuro che potremo difendere il titolo, anche se non sarà semplice”. Nel 2023 ci sarà la spettacolare quanto imprevedibile Sprint Race a mischiare le carte. “La strategia del weekend cambierà un po’ con la gara sprint – ha concluso Pecco -. L’ho provata nei test e mi sono sentito bene, però serve un approccio diverso perché devi spingere da subito come un pazzo senza considerare il consumo della gomma. Ma è un cambiamento positivo, mi piace”. Poi, come da tradizione, ha compilato la lavagnetta insieme con gli altri piloti scrivendo i pronostici per il 2023. E per la vittoria in MotoGP Pecco ha votato… se stesso!”.
Roma, 23 mar. (askanews) – Se il presidente russo Vladimir Putin entrasse in territorio ungherese il governo di Budapest non lo consegnerebbe alla Corte Penale internazionale in mancanza di una legge che lo permetta: lo hanno reso noto fonti dell’esecutivo ungherese.
Pur essendo Paese firmatario dello Statuto di Roma, infatti, l’Ungheria ritiene che in mancanza di modifiche legali l’applicazione del mandato d’arresto emesso nei confronti del presidente russo violerebbe la stessa Costituzione ungherese. Budapest fra l’altro ha ribadito che l’iniziativa della Cpi “va nel senso di una escalation piuttosto che in quello della pace” e che da questo punto di vista è “spiacevole”, ricordando inoltre che né la Russia né gli Stati Uniti sono Paesi firmatari dello Statuto.
D’altronde i precedenti in materia non sono incoraggianti: l’ex presidente sudanese Omar al Bashir si era recato in visita in diversi Paesi firmatari, malgrado un analogo mandato di arresto emesso nei suoi confronti, senza alcun problema.
Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Sostegno alla riforma del Patto di stabilità più flessibile che la Commissione proporrà a breve, contro chi vorrebbe ‘tornare indietro’ ai tempi dell’austerità, dopo l’esperienza positiva del piano di Recovery ‘NextGenerationEU’, di cui semmai andrebbero resi strutturali, permanenti, alcuni meccansimi, come lo ‘Sure’, soprattutto per sostenere la riqualificazione professionale e la riconversione delle imprese, per evitare che aziende e lavoratori rimangano indietro nella transizione ecologica e digitale.
E soprattutto dimostrare che l’Italia è in grado di cogliere in pieno le opportunità e spendere bene i fondi del Pnrr, che oggi il governo Meloni vuole in parte modificare, ma che non deve essere stravolto nelle sue finalità principali: il Green Deal, la transizione digitale, e anche ‘il contrasto alle disuguaglianze sociali e imprenditoriali’ e tra Nord e Sud del Paese, tenendo conto del grande potenziale del Mezzogiorno per la produzione di energie rinnovabili. Sono i temi, in estrema sintesi, dei colloqui che la segretaria del Pd Elly Schlein ha avuto questo pomeriggio a Bruxelles, con il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni e con il vicepresidente esecutivo della Commissione per il Green Deal, Frans Timmermans, così come la stessa Schlein li ha riferiti nel pomeriggio in un punto stampa sotto la sede della Commissione.
Riforma del Patto di stabilità. ‘Sosteniamo fortemente – ha detto la segretaria del Pd – il tentativo di riforma del Patto di Stabilità, ‘di introdurre elementi di maggiore flessibilità; ‘sarebbe assurdo tornare indietro dopo quello che è accaduto durante la pandemia, dove invece il grande impegno della Commissione, e naturalmente dei commissari che abbiamo incontrato oggi, ha fatto sì che si aprisse una nuova fase dell’Unione europea. L’innovazione del ‘NextGenerationEU’. Schlein ha detto di essere stata ‘colpita’ dal fatto ‘che in un momento di crisi come la pandemia, che ha colpito tutti i paesi europei, ci sia stato un risveglio, ci siano stati alcuni avanzamenti per la prima volta significativi sul terreno della salute, dell’Unione sociale, di uno strumento importante come il meccanismo Sure per il sostegno ai meccanismi di cassa integrazione negli Stati membri, ‘e di uno strumento straordinario di investimento nella giusta direzione come il ‘NextGenerationE.
Rendere permanenti alcuni meccanismi del piano di Recovery. ‘Una delle cose discusse questa mattina con altri leader socialisti durante il pre-vertice del Pse che si è svolto prima del Consiglio europeo in corso a Bruelles ‘è il fatto che noi pensiamo che questo debba diventare uno strumento permanente: dovremo puntare a rendere strutturali questi meccanismi di investimento che permetteranno ai paesi di creare nuovo lavoro di qualità, buona impresa’, al tempo stesso ‘recuperando un equilibrio con il Pianeta, e investendo anche nella trasformazione digitale’, ha detto la segretaria del Pd. Opportunità per il Mezzogiorno. Inoltre, ha continuato, una parte degli investimenti che stiamo facendo è ‘fondamentale per quanto riguarda il Sud del nostro paese. Quello che ho voluto discutere sia con Paolo Gentiloni che con Frans Timmermans è come alcune di queste direttrici di sviluppo sarebbero fondamentali per il Sud, dove abbiamo un potenziale di energia pulita e rinnovabile molto significativo.
Pieno supporto al Green Deal e più sostegno per le Pmi. ‘Voglio rimarcare – ha aggiunto Schlein – il pieno supporto che diamo alla Commissione europea sulle misure che ha intrapreso con il Green Deal e anche con il piano ‘Fit for 55’, e naturalmente su questo chiediamo anche che ci siano ulteriori risorse ammesse, perché è importante che continuiamo ad accompagnare tutta la società, e anche le imprese, specialmente le Pmi in questa conversione, che non sarà banale. Attuazione Pnrr italiano essenziale per prospettive future. Riguardo al fatto che anche tra i socialisti vi sia però chi non è d’accordo con l’idea di rendere permanenti i meccanismi del Recovery, la segretaria del Pd ha osservato: ‘Sicuramente c’è un dibattito interno, e non da oggi, anche nella famiglia socialista; ma io credo che la credibilità per andare avanti in questa direzione passerà anche dalla capacità dell’Italia di sfruttare queste opportunità, di spendere bene e nei tempi previsti questi investimenti. Io credo – ha sottolineato – che sia fondamentale perché è da lì che passa il nostro futuro. E penso che, spendendo bene quelle risorse, riusciremo a dimostrare anche agli altri paesi europei che tutto questo può avere un vantaggio se non si lascia indietro nessuno, e soprattutto i territori che sono più affaticati, non solo nel nostro paese, ma anche negli altri; e quindi anche sulla questione sociale, territoriale, c’è uno sforzo importante da fare. A questo proposito, ha notato Schlein, ‘mi ha fatto piacere ritrovare la commissaria Elisa Pereira’, responsabile europea per le Politiche regionali, ‘che su questo versante è molto impegnata, e che durante la pandemia – ha ricordato – ha introdotto elementi di flessibilità sull’uso dei fondi strutturali, che per noi sono stati determinanti; e lo dico anche da ex amministratrice regionale. Vigilanza attenta su modifiche al Pnrr chieste dal governo. A chi chiedeva se con Gentiloni si sia parlato delle richieste del governo di poter modificare il Pnrr, Schlein ha risposto: ‘Sì, io credo che il Pnrr sia un’occasione straordinaria per il rilancio del nostro paese. E’ un Pnrr di cui la destra che governa sembra dimenticare le direzioni, che sono giuste, che sono quelle della conversione ecologica, con almeno il 37% degli investimenti, e poi ‘quelle della trasformazione digitale e anche quelle, non dimentichiamolo, del contrasto alle diseguaglianze, sociali e imprenditoriali, che purtroppo dividono molto il nostro paese’. Noi vigileremo attentamente – ha avvertito la segretaria del Pd – sull’attuazione di questo Pnrr. Abbiamo elementi di preoccupazioni, lo voglio dire, perché ad ora questo governo, oltre a chiedere flessibilità e margini di cambiamento, non si capisce ancora dove voglia portare questo strumento. Abbiamo – ha rilevato – delle scadenze importanti: noi responsabilmente ci interessiamo affinché l’Italia non manchi quegli gli obiettivi, e soprattutto ci interessa accompagnare le amministrazioni locali nell’attuazione di questi investimenti, e nel raggiungimento degli obiettivi che sono previsti. Necessità di investire in risorse per amministrazion locali Faccio un esempio: mi capita spesso di incontrare sindaci di comuni piccoli o medio-piccoli, che hanno difficoltà perché non hanno nemmeno le risorse umane, il personale che serve per poter attuare effettivamente i progetti, a volte addirittura per poter scrivere i progetti e partecipare ai bandi. Quindi servirebbe anche una grande iniezione di risorse e di nuovo personale nella pubblica amministrazione, in modo da affrontare e accompagnare queste sfide, altrimenti rischiamo di non riuscire a mettere a terra nei tempi previsti e in modo positivo queste risorse fondamentali per il nostro paese. Essenziale riconversione di imprese e lavoratori per transizione A un giornalista che chiedeva se con Gentiloni si sia parlato della possibilità di un nuovo meccanismo del tipo di ‘Sure’ (prestiti agli Stati membri finanziati con emissione di debito comune da parte dell’Ue) per poter finanziare il grande sforzo di riqualificazione professionale e riconversione economica necessario per la transizione energetica (ad esempio per il settore italiano della componentistica nell’automotive), Schlein ha replicato: ‘Abbiamo parlato di come rendere strutturali alcuni strumenti che dopo la pandemia sono stati messi in campo. Io personalmente sarei favorevole ad andare in questa direzione’. In altre parole, ha spiegato la segretaria del Pd, ‘la sfida delle conversioni ecologica e digitale la vinciamo soltanto con un grande investimento nelle competenze, nei saperi, nell’innovazione, nella ricerca; perché soltanto così, a partire dall’educazione, dall’istruzione a scuola e poi dall’università e anche dall’istruzione professionale e tecnica, si può riuscire a dotarsi delle professionalità adeguate ad affrontare queste sfide, che sono obiettivamente nuove: nessuno vuole banalizzare la complessità di questa conversione. Il governo non vede le imprese Green e non parla con loro ‘Ma io mi stupisco – ha detto ancora Schlein – che la politica non veda come in Italia ci sono già 400.000 imprese green che innovano, che aumentano il proprio fatturato, che contribuiscono a ritrovare un equilibrio con il Pianeta, e che danno lavoro di qualità. Sono realtà importanti e innovative che vengono a studiare in Italia dal resto d’Europa; è strano – ha concluso – che il governo italiano non le veda e non voglia parlare con loro.
Roma, 23 mar. (askanews) – Va avanti il cantiere del partito unico messo in campo da Italia Viva e Azione. “La prossima settimana il comitato politico darà il via a tutto il percorso” costituente con i componenti dei due gruppi che lavoreranno sul Manifesto dei valori e sul vademecum delle regole per il congresso dove sarà scelto il futuro leader in vista delle europee del 2024. A fare il punto con Askanews la vicepresidente della Federazione, Elena Bonetti, di Italia Viva.
“Oggi abbiamo un leader chiaro che è Carlo Calenda e continueremo a sostenerlo anche nel prossimo congresso; Renzi ha già detto che la leadership di Calenda è un’ottima leadership, io ne sono convinta altrettanto”, precisa Bonetti, che aggiunge: “è evidente che in questo momento Renzi ha deciso di fare un passo di lato per mandare avanti la leadership di Carlo Calenda ma in un gioco di squadra profondamente condiviso” ed “è chiaro che poi ci saranno altri nomi che vorranno candidarsi. Dopodiché – puntualizza – Matteo Renzi è, è stato e sarà un protagonista della proposta riformista e del partito unico che andremo a costruire”. La Bonetti, ex ministra della pari opportunità e della famiglia nei governo Conte II e Draghi, ha rivendicato come nel terzo polo ci siano “leadership femminili molto forti e significative” e “quello che auspico e per il quale mi batterò è che nel terzo polo non debba accadere quello che invece la premier Giorgia Meloni ed Elly Schlein hanno detto e cioè che una donna ha il vantaggio di arrivare non vista, io vorrei che nel terzo polo le leadership femminili potessero entrare, viste da tutti, dalla porta principale”.
Importante per Iv è ribadire come il percorso di costruzione del partito unico debba essere “allargato a chi con noi vorrà costruire un soggetto politico unitario di forze liberali, popolari e riformiste in vista di una proposta forte per l’anno prossimo alle elezioni europee: il mondo giovanile, sicuramente una rappresentanza del partito democratico europeo dove noi siamo inseriti nella famiglia di Renew Europe, le culture e proposte politiche che si ispirano al cattolicesimo democratico”. Intanto si parte dai territori in vista delle prossime tornate elettorali. “Noi siamo una forza di baricentro e per nostra natura ci apriamo al dialogo con le esperienze territoriali che possano riconoscersi in una proposta riformista, che possa essere sintesi anche di sensibilità diverse. Nei singoli territori scegliamo le alleanze migliori per perseguire l’obiettivo che abbiamo per quel territorio. Nel Friuli Venezia Giulia sosteniamo un nostro candidato, Maran, insieme non solo ad Azione ma anche con +Europa che è per la prima volta nel simbolo unitario. Nelle scelte della varie città per maggio, ci sono contesti diversi, da quelli civici a quelli in cui andremo con il nostro simbolo”.
Roma, 23 mar. (askanews) – Silenzioso e, in alcuni casi, sottovalutato, l’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue è il nemico numero uno delle coronarie e dei vasi sanguigni. La prevalenza dell’ipercolesterolemia si attesta al 30 per cento della popolazione adulta, con un trend in preoccupante crescita. Educare, informare e fare una buona prevenzione sono alcune tra le priorità della Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) alla vigilia della Seconda Giornata Italiana della Prevenzione Cardiovascolare, in programma a maggio.
“La definizione di ipercolesterolemia in senso generico può apparire oggi obsoleta – afferma Massimo Volpe, Presidente SIPREC e Professore di Cardiologia presso l’Università La Sapienza di Roma – poiché si fa ancora riferimento a una visione legata ai valori del colesterolo totale. In realtà, dal punto di vista clinico interessa soprattutto il valore del colesterolo Ldl, il cosiddetto “cattivo”, e i limiti considerati normali di questo valore sono diversi da persona a persona” in relazione al profilo di rischio cardiovascolare individuale. Il colesterolo è un grasso che non “viaggia” nel sangue ma viene trasportato dalle lipoproteine ed è un componente fondamentale delle membrane cellulari. Le lipoproteine ad alta densità, Hdl, rappresentano il cosiddetto colesterolo “buono”. Le lipoproteine a bassa densità, Ldl, formano il colesterolo “cattivo”, poiché nel loro tragitto verso i tessuti possono depositarsi sulle arterie e sui vasi, contribuendo alla formazione di placche aterosclerotiche rendendole tra l’altro più vulnerabili e mettendo a serio rischio la salute cardiovascolare. “Sono diversi i fattori alla base dell’ipercolesterolemia: un ruolo importante è legato alla genetica e alla familiarità – continua l’esperto – ma altrettanto importante è la componente ambientale, determinata dall’interazione tra patrimonio genetico e tutto quello che proviene da stili di vita e alimentazione. Da non sottovalutare, infine, la correlazione con il sistema ormonale, specie nelle donne in fase di climaterio e menopausa”. Tutte queste componenti, presenti in misura diversa, possono contribuire a determinare il rischio di patologie cardiovascolari, come infarti e forme gravi di angina a livello coronarico. Il rischio è inoltre significativo per le malattie che coinvolgono il sistema vascolare, come ictus e ischemie, ostruzione delle arterie, comprese le arterie addominali, problemi nella circolazione cerebrale. “Eventi come infarti o ictus possono essere ridotti se si attivano strategie di prevenzione e percorsi terapeutici ad hoc per i pazienti a rischio – afferma il professor Volpe – oggi non ci si accontenta più di un ‘effetto cosmetico’ dei farmaci. Le cure devono ridurre drasticamente la morbilità e la mortalità. Proprio in questa direzione vanno i trattamenti a base di statine che agiscono sul metabolismo cellulare del colesterolo”. “C’è ancora tanto da fare sulla percezione dei rischi legati all’ipercolesterolemia – conclude il Presidente della SIPREC – Per questa ragione la nostra attività si concentra molto sull’educazione e la corretta informazione. Una buona prevenzione è fondamentale non solo per tutti i cittadini ma anche per la sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale. Aggiungo che sarebbe auspicabile prevedere screening periodici dei livelli di colesterolemia sulla popolazione, in collaborazione con il territorio e le farmacie. Può bastare un semplice prelievo anche di poche gocce di sangue per intercettare una persona ad alto rischio ed arginare in tempo il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari gravi”.
Bruxelles, 23 mar. (askanews) – “Il Consiglio europeo condanna con la massima fermezza la violenza sessuale e di genere. La Russia deve garantire immediatamente il ritorno sicuro degli ucraini trasferiti o deportati con la forza in Russia, in particolare i bambini”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo sull’Ucraina, appena adottate.
“In tale contesto, il Consiglio europeo prende atto dei mandati d’arresto recentemente emessi dalla Corte penale internazionale nei confronti del presidente della Russia e del suo commissario per i diritti dei minori, per il crimine di guerra di deportazione e trasferimento illegali di bambini ucraini dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia”, si legge nel documento. L’Unione europea è anche “fermamente impegnata a garantire la piena responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini più gravi commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, anche attraverso l’istituzione di un meccanismo adeguato per il perseguimento del crimine di aggressione, che è di preoccupazione per la comunità internazionale nel suo complesso. In tale contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo per creare il nuovo Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l’Ucraina (ICPA) all’Aia, che sarà collegato all’attuale squadra investigativa comune sostenuta da Eurojust. Ribadisce il proprio sostegno alle indagini del procuratore della Corte penale internazionale. Il Consiglio europeo accoglie con favore i prossimi negoziati su una nuova convenzione sulla cooperazione internazionale nelle indagini e nel perseguimento di genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e altri crimini internazionali”.
Milano, 23 mar. (askanews) – Dal pizzattone all’esagonotto passando per la kombucha: il futuro dell’alimentare passa da queste e altre novità, creative nel nome quanto nella sostanza, che saranno protagoniste a Cibus connecting Italy, la fiera dedicata all’alimentare made in Italy, che si appresta ad accogliere 20mila visitatori da tutto il mondo a Parma, dal 29 al 30 marzo.
Il salone quest’anno conta 1.000 brand in esposizione, 500 prodotti innovativi, 100 dei quali selezionati per l’innovation corner. Tra i trend censiti nelle novità, si confermano le tendenze salutistiche e la crescente attenzione alla sostenibilità e ai nuovi packaging, mentre non accenna a calare il trend legato alla valorizzazione di sapori locali. Nello specifico sono cinque i macro trend emergenti dalle nuove produzioni: Healthy & natural, che raccoglie le referenze ad alto contenuto salutistico; territory valorization, un fil rouge che racconta l’Italia tramite prodotti con forti richiami alle tipicità dei territori, quali produzioni DOP e IGP o ingredienti di provenienza 100% nazionale e/o regionale; better for us, un insieme di prodotti dai profili di sostenibilità e/o dalla matrice plant-based; unguilty pleasures, una rassegna di referenze indulgence; horeca revolution, galleria di innovazioni pensate per il canale del fuori casa. Tra le novità che attingono alla tradizione, innovandone il gusto, rientrano il pizzattone, un panettone già farcito con pomodoro, mozzarella e origano, l’esagonotto, una nuova trafila di pasta corta artigianale, concepita come un pennone liscio a base esagonale, per esaltare le caratteristiche della pasta di Gragnano IGP; il caviale del Centa, una spalmabile a base di acciughe, capperi e olive taggiasche che ricorda il prezioso prodotto. Novità anche sul fronte dei prodotti salutistici con lo snack di patata leggero, realizzato con farina di piselli al gusto basilico, il pane cheto senza glutine, pensato per chi segue una dieta chetogenica e a basso contenuto di carboidrati e la kombucha, bevanda analcolica e a ridotto apporto di calorie, a base di tè fermentato.
Roma, 23 mar. (askanews) – Entro la metà di questo secolo, gli esperti stimano che oltre il 50% della popolazione sarà allergica e non si profilano miglioramenti nello scenario futuro. Esordisce così Lorenzo Cecchi, Presidente AAIITO (Associazione Allergologi e Immunologi Territoriali e Ospedalieri), nel suo intervento all’evento stampa di Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica, intitolato: “Allergie respiratorie e clima: cosa sta cambiando e cosa sapere”. “Attualmente, secondo l’Accademia Europea di Allergologia e Immunologia Clinica (EAACI), sono 100 milioni i cittadini europei che soffrono di rinite allergica e 70 milioni di asma”, prosegue, “due malattie spesso associate, tanto che possiamo affermare che oltre il 90% degli asmatici ha anche la rinite e metà delle persone che hanno la rinite hanno l’asma in diverse gravità”.
Poiché le allergie respiratorie sono provocate da allergeni che entrano in contatto con l’organismo attraverso l’aria respirata, la correlazione tra inquinamento atmosferico/smog e aumento delle patologie allergiche è immediata: “Ciò è dovuto alla sinergia dannosa tra inquinanti, pollini e allergeni. Gli inquinanti, da un lato, danneggiano la mucosa e facilitano la maggiore penetrazione dei pollini e, dall’altro, aumentano l’allergenicità degli stessi”, sottolinea l’esperto. A questo si aggiungono gli effetti dei cambiamenti climatici, in particolare l’aumento della temperatura, che influisce, anticipando le stagioni di fioritura delle piante, come betulla e cipresso, e prolungando, ad esempio, quella delle graminacee e della parietaria. “L’inquinamento”, commenta Cecchi, “contribuisce al danneggiamento della cosiddetta ‘barriera epiteliale’, un muro fatto di mattoni dove al di sotto si trova il sistema immunitario, come se fosse uno scudo che filtra ciò che arriva dall’esterno, limitando il numero di sostanze che entrano in contatto col sistema immunitario. Le sostanze che l’uomo ha introdotto nell’ambiente negli ultimi 60-70 anni, circa 350.000, provocano la sconnessione di questi mattoni e la conseguente penetrazione di allergeni, sostanze inquinanti, irritanti e microorganismi, inclusi i batteri. Alcuni di questi ultimi abitano sopra la barriera epiteliale e contribuiscono all’equilibrio con il sistema immunitario. Il danneggiamento della barriera epiteliale provoca e alimenta l’infiammazione, che è la fonte di malattie allergiche ma anche di altre malattie croniche.” Per evitare questa “sconnessione” del muro e queste eccessive infiltrazioni, è necessario, ribadisce Cecchi, impegnarsi per ridurre le sostanze che generano inquinamento outdoor e indoor. Nonostante sia indiscutibile la predisposizione genetica alle allergie respiratorie, è possibile anche affermare, proprio a causa dell’ambiente circostante, che si può diventare allergici. A corroborare questa tesi, “la cosiddetta ipotesi igienica, secondo cui le persone in contatto con gli agenti patogeni hanno meno probabilità di essere allergici, come ampiamente studiato nei bambini che nascono in contesti rurali rispetto ai loro coetanei che vivono in città”. “In pratica”, spiega il medico, “nell’ambiente rurale si mantiene maggiormente l’equilibrio tra batteri dell’ambiente e il nostro sistema immunitario, equilibrio che si è realizzato in milioni di anni di convivenza. Questo spiega perché nel mondo occidentale ci sono più malattie allergiche rispetto ad altri Paesi meno sviluppati”. Sono i bambini i più esposti alle allergie respiratorie, al contrario di altre allergie: “Oltre 1 su 3 presenta almeno un episodio di respiro affannoso acuto prima dei 3 anni di età e, spesso, nella forma di respiro sibilante o wheezing: questo perché i bambini vengono esposti a quegli stimoli ambientali che rappresentano i fattori di rischio per l’insorgenza di malattie allergiche nella fase di sviluppo del loro sistema immunitario”. Anche per gli adulti, però, è fondamentale la prevenzione attraverso l’adozione di uno stile di vita sano, ricco di antiossidanti, e attraverso l’informazione, rimanendo aggiornati sui sistemi di previsione e quelli di monitoraggio ambientale, sia per i pollini che per gli inquinanti, su siti ufficiali. Più delicato è il discorso sull’attività sportiva: “anche se le cure di oggi oramai permettono di svolgere qualsiasi tipo di attività fisica, vi sono alcuni tipi di sport che richiedono maggiore attenzione, come il ciclismo, che espone lo sportivo ad alte concentrazioni di pollini”. Attenzione, poi, per gli allergici, sia adulti che bambini, anche agli allergeni indoor, come gli acari della polvere e la forfora degli animali da compagnia: “utilizzare”, suggerisce il Dottore, “per materassi e cuscini fodere anti-acari, lavare gli animali una volta alla settimana e tenerli lontano da divani, mobili imbottiti, camere da letto”.
Roma, 23 mar. (askanews) – Grandi Stazioni Retail diventa broadcaster con GoTV Plus, il nuovo prodotto che rappresenta la naturale estensione della tv fuori casa, con un ricco palinsesto grazie a editori e contenuti sempre di alto livello che andranno ad integrare la normale programmazione pubblicitaria, in una video strategy a 360°. L’asset della GoTv nel network di GSR è forte di un circuito di 538 schermi da 55″ ad alta definizione con audio, dislocati capillarmente in 13 stazioni (da aprile anche a Firenze Santa Maria Novella) in posizioni strategiche come il fronte binari e le food hall, luoghi dove i viaggiatori sostano più a lungo.La Go TV rappresenta un asset sempre più strategico che, come testimoniano anche gli ultimi dati presentati da FCP Assogotv, sta vivendo un momento molto positivo con performance vicine al doppio rispetto allo scorso anno (+ 78% il fatturato nel mese di gennaio 2023).
Il nuovo palinsesto editoriale, oltre ad aumentare il valore dell’asset, ha lo scopo di intrattenere i visitatori delle stazioni durante il loro tempo di permanenza (oggi di 32 min ma destinato a crescere), grazie ai contenuti esclusivi e di alto livello, ed è la soluzione ottimale per il recupero delle audience televisive. Inoltre, l’innovatività della GOTV Plus è rappresentata dal calibro dei suoi protagonisti: Grandi Stazioni Retail è infatti oggi il primo player che può vantare la collaborazione con i più importanti publisher sulla scena nazionale e internazionale, quali Sky, Paramount, Eurosport, DDN.
I brand avranno la possibilità di pianificare la GoTv Plus anche in Programmatic DOOH con Pladway o Hivestack o, come sempre fatto, in tabellare, consci di una maggiore attenzione da parte dei light TV viewers. Potranno contestualizzare i propri spot al termine dei contenuti editoriali più affini al proprio target e sponsorizzarli con Lanner display (stesso formato utilizzato nella CTV – Connected TV). La stazione è infatti l’unico spazio in grado di attirare uno spaccato completo ed eterogeneo della popolazione nazionale, anche integrativo del segmento Light TV Viewers garantendo ai brand la massima visibilità sulla totalità dei target. I Light TV Viewers , cioè coloro che non sono esposti alla TV o hanno un massimo di esposizione pari a 2h e 28″ nel giorno medio, rappresentano il 37,2% del target Grandi Stazioni Retail. Nel dettaglio, il palinsesto sarà ricco di contenuti di 60″, audio On, sottotitolati, interattivi (Qrcode), Brand Safety e no Skip, che si alterneranno durante tutto l’arco della giornata, grazie alla partecipazione esclusiva degli editori partner.
“Il mercato sta assistendo, giorno dopo giorno, ad una perdita di audience televisive dovuta alla frammentazione sempre più ampia dell’offerta delle piattaforme digitali e non. La GoTv plus grazie al nuovo palinsesto e all’inserimento in Kubik può essere una valida soluzione per la reach incrementale (misurabile)” spiega Alessandro Tavallini, Media Sales Director di Grandi Stazioni Retail con una forte esperienza maturata nel settore televisivo. “L’idea è stata quella di raggruppare importanti publisher e con gli stessi contenuti in un format da «fuori casa» puntare ai light tv viewers, ingaggiare i passeggeri e aumentare il tempo di permanenza. Maggiore attenzionalità e una fruizione attiva sono solo alcuni degli obbiettivi della GoTv plus”. “Siamo sempre molto attenti alla misurazione dei nostri prodotti” sottolinea Cesare Salvini Chief Marketing & Media di Gandi Stazioni Retail “cercando di supportare le strategie di pianificazione con strumenti di valutazione sull’efficacia della pianificazione che consentano di misurare il valore aggiunto e il contributo dato dalla GoTV.” Grandi Stazioni Retail si avvale infatti anche della partnership avviata Mediasoft Kubik e MMS che consentono di effettuare analisi a PRE con l’utilizzo delle stesse regole di ingaggio della TV, come gli indicatori di comunicazione (contatti, grp, copertura e frequenza), gli indicatori di economicità, fissando il CPG a Target per avviare il nuovo processo di negoziazione e la reach incrementale, con la possibilità di recuperare coperture incrementali sui target difficili da intercettare in TV.
Bruxelles, 23 mar. (askanews) – “L’Unione europea sostiene fermamente e pienamente l’Ucraina e continuerà a fornire un forte sostegno politico, economico, militare, finanziario e umanitario all’Ucraina e al suo popolo per tutto il tempo necessario”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo sull’Ucraina, appena approvate.
“L’Unione europea e gli Stati membri – si legge nel documento – stanno intensificando gli sforzi per contribuire a soddisfare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina. Tenendo conto degli interessi di sicurezza e difesa di tutti gli Stati membri, il Consiglio europeo accoglie con favore l’accordo in seno al Consiglio di fornire urgentemente all’Ucraina munizioni terra-terra e di artiglieria e, se richiesto, missili, anche attraverso appalti congiunti e la mobilitazione di finanziamenti adeguati, anche attraverso lo strumento europeo per la pace, al fine di fornire 1 milione di munizioni di artiglieria in uno sforzo congiunto entro i prossimi dodici mesi, fatto salvo il carattere specifico della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri”.