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Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro

Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro


Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro – askanews.it



Toshiba, cordata giapponese la comprerà per 14 miliardi di euro – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Il gigante dell’elettronica giapponese da anni in difficoltà, Toshiba, ha accettato un’offerta d’acquisizione da parte di una cordata di investitori giapponesi tra i quali quelli inclusi nel fondo Japan Industrial Partners. Lo ha scritto oggi il Nikkei, che stima l’operazione in 2mila miliardi di yen (14 miliardi di euro).

Il consiglio d’amministrazione della compagnia ha approvato – secondo quanto scrivono Nikkei e Financial Times – l’acquisizione in una riunione odierna. JIP presenterà un’offerta d’acquisto ed effettuerà un delisting di Toshiba. L’acquisizione porrà termine al lungo processo di ristrutturazione di Toshiba, iniziata con la prima offerta di acquisto che risale a due anni fa.

La decisione è stata assunta dal consiglio d’amministrazione dopo colloqui con un comitato speciale formato da esterni. JIP adesso dovrà procedere con una serie di procedure volte a soddisfare le leggi sulla competizione e le altre norme. Quando avrà ottenuto le autorizzazioni regolatorie, acquisterà le azioni dagli attuali azionisti e toglierà Toshiba dalla borsa.

A finanziare l’acquisizione sono circa 20 compagnie giapponesi tra le quali ci sono Rohm, Orix, Chubu Electric Power, Una parte del finanziamento, poi, arriverà da banche nipponiche. Il controllo di Toshiba, che ha al momento nel suo azionariato molti attivisti, verrà passato a una singola compagnia che renderà più semplici i suoi processi decisionali.

JIP ha presentato le sue intenzioni un anno fa e a novembre ha reso nota la sua offerta preventiva. Un messe fa ha depositato una proposta finale, dopo aver acquisito gli impegni dalle banche. Toshiba era stata già nel mirino della CVC Capital Partners, il fondo europeo, ad aprile due anni fa, che aveva presentato un’offerta preliminare di acqusizione. Tuttavia le negoziazioni non portarono da nessuna parte, anche perché la normativa giapponese pone dei vincoli alle acquisizioni da parte di soggetti esteri in settori strategici per la sicurezza nazionale e Toshiba è impegnata nel nucleare. A novembre del 2021 il management – da anni in conflitto con gli azionisti attivisti – aveva presentato un piano per spezzare in tre parti la compagnia. Poi il piano era stato ridimensionato, con una divisione in due. Ma comunque il progetto era caduto all’Assemblea degli azionisti, dopo un voto contrario. A quel punto restava solo la strada della vendita e del delisting.

Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni

Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni


Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni – askanews.it



Francia, paese torna in piazza contro la riforma delle pensioni – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – All’indomani delle dichiarazioni in televisione del presidente Macron, che ha ribadito di voler andare avanti col suo progetto di riforma delle pensioni perchè è nell’interesse del paese, la Francia torna in piazza. Sono previsti scioperi e manifestazioni in tutto il paese in quello che il nono grande giorno di mobilitazione.

Per il nono giorno di mobilitazione contro la riforma delle pensioni, i sindacati sperano ancora una volta di radunare massicci cortei in tutto il Paese, capitalizzando la rabbia generata dall’uso del 49.3, l’articolo di legge che ha permesso al governo di far passare alla camera il disegno di riforma senza passare dal voto. Manifestazioni sono previste in molte città, tra cui Bordeaux, Lione, Lille, Nantes, Strasburgo e Montpellier. A Parigi, i manifestanti percorreranno un percorso ben noto. i partecipanti partiranno alle 14:00 da Place de la Bastille, nell’11° arrondissement della capitale. Si dirigeranno quindi verso Place de la République, passando per Boulevard Beaumarchais e Boulevard du Temple. Il corteo si diramerà poi verso l’Opéra Garnier, suo capolinea, imboccando Boulevard Saint-Martin, per passare davanti a Porte Saint-Denis, Bonne Nouvelle, e imboccare Boulevard des Italiens. Questo percorso era già stato percorso, in senso inverso, il 7 marzo scorso.

Dopo diverse serate di mobilitazioni segnate da violenze, i sindacati sperano di rilanciare la protesta contro la riforma per piegare l’esecutivo, nonostante il voto finale del Parlamento. Le manifestazioni sono state decisamente meno partecipate dall’inizio di marzo: dopo un picco il 7 del mese, sabato 11 marzo in tutta la Francia sono stati contati solo 368.000 manifestanti, secondo la polizia, e un milione secondo la CGT. Si tratta del dato più basso da metà gennaio. Mercoledì 15 nel Paese era stato osservato un rimbalzo limitato, ma le cifre sono rimaste al di sotto dei primi giorni di mobilitazione. A Parigi il picco si è registrato sabato 11 febbraio, con 93mila manifestanti. Un livello che non è mai stato raggiunto da allora: tra il 7 e il 15 marzo la dimensione del corteo è stata dimezzata, secondo la polizia e la CGT. I sindacati sperano di invertire la tendenza questo giovedì: “Ci sarà molta gente, ne sono sicuro”, ha detto Philippe Martinez, questa domenica, su BFMTV. “Vogliamo che gli scioperi si moltiplichino e ci siano sempre più rinnovabili”, ha aggiunto il capo della CGT, ritenendo che “questo è ciò che sta cominciando ad accadere” sul campo. Di fronte al rischio di straripamenti, il ministero dell’Interno mobiliterà 5.000 poliziotti e gendarmi nella capitale, mentre sono attese tra le 40.000 e le 70.000 persone, secondo fonti di polizia citate da AFP.

Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen

Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen


Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen – askanews.it



Fintech, Mangopay annuncia acquisizione società WhenThen – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – Mangopay, fornitore di infrastrutture di pagamento specifiche per le piattaforme, annuncia l’acquisizione di WhenThen, azienda con sede a Dublino specializzata in tecnologie per i pagamenti, che si occupa dell’accettazione dei pagamenti e dell’automazione delle operazioni di pagamento per le aziende online di tutto il mondo. Grazie alla tecnologia e alla connettività globale di WhenThen, Mangopay potrà ampliare rapidamente l’intera offerta sui pagamenti per creare un valore significativo per i clienti attuali, grazie a relazioni multiprocessore e a un maggiore livello di automazione.

Grazie a questa acquisizione, Mangopay continua a rafforzare le proprie capacità di prodotto e ad aggiungere nuovi flussi di ricavi impiegando le acquisizioni di WhenThen e Nethone in un’offerta completamente integrata. Una soluzione di pagamento completa costruita interamente per le piattaforme. In un’unica integrazione, le tecnologie combinate di WhenThen e Mangopay daranno ai clienti della piattaforma:

Una potente orchestrazione dei pagamenti, che consente di effettuare un loro indirizzamento intelligente per ridurre i costi, eliminare le barriere al checkout e aumentare i tassi di conversione su tutti i metodi di pagamento. L’aumento dei tassi locali di conversione al checkout e il soddisfacimento delle aspettative dei clienti attraverso l’aggiunta immediata di metodi di pagamento ai flussi di checkout con un semplice clic, grazie a una dashboard self-service. La conservazione e l’accesso sicuri ai dati delle carte dei clienti tramite un caveau nativo in cloud certificato PCI DSS Level 1 che non solo tokenizza le carte dei clienti, ma abilita anche i token di rete (Visa, Mastercard, AMEX) e l’aggiornamento automatico delle carte, assicurando che le piattaforme abbiano sempre in archivio i dati più recenti delle carte dei loro clienti. L’automatizzazione delle operazioni di pagamento manuali, che richiedono molto tempo, attraverso una dashboard centrale di Payment Insights and Operations, che consente di sbloccare i ricavi nascosti risolvendo le inefficienze e i problemi legati ai pagamenti, come le controversie, i rimborsi, i rifiuti e le transazioni non andate a buon fine. Romain Mazeries, CEO di Mangopay, commenta: “Mentre la platform economy continua a crescere, la creazione di esperienze di pagamento straordinarie rimane un fattore chiave per i nostri clienti attuali e potenziali. L’acquisizione di WhenThen consente a Mangopay di accelerare rapidamente le proprie capacità di pagamento, fornendo al contempo le migliori esperienze di pagamento sul mercato. Rappresenta un asset strategico per i nostri piani di crescita, dopo l’acquisizione di Nethone nel 2022 che ha rafforzato le nostre capacità antifrode. Ci impegniamo a servire i nostri clienti di lungo corso, come Vinted, LeBonCoin, Chrono24, Wallapop e molti altri, con funzionalità migliorate e tecnologie modulari che soddisfino al meglio le loro esigenze”.

“Siamo estremamente entusiasti di unirci al viaggio di Mangopay e diventare il prossimo leader globale dei pagamenti per le piattaforme”, aggiunge Kirk Donohoe, ex co-fondatore e CEO di WhenThen, ora Chief Product Officer di Mangopay. “Le aziende basate sulle piattaforme, grandi e piccole, cercano flessibilità nel modo in cui costruiscono e gestiscono il loro portafoglio di pagamenti, mentre si sforzano di raggiungere i propri obiettivi di crescita e di fatturato. Per troppo tempo hanno dovuto adottare un approccio ai sistemi di pagamento uguale per tutti. Noi vogliamo dare loro più controllo, flessibilità e scalabilità”. L’intero team e i prodotti di WhenThen si sono ora completamente integrati con Mangopay e opereranno sotto il marchio Mangopay.

Con l’ingresso in qualità di Chief Product Officer, il co-fondatore di WhenThen Kirk Donohoe diventa l’inserimento più recente nel Comitato Esecutivo di Mangopay, che nell’ultimo anno ha visto l’arrivo di diversi nuovi senior executive del mondo dei pagamenti e dei marketplace, tra cui il CTO Ronen Benchetrit (ex-Zopa, Bumble), il CRO Luke Trayfoot (ex-PayPal), il General Counsel Olympe Leflambe (ex-Ebay), il CFO Carlos Sanchez Arruti (ex-Amazon) e il CEO di Nethone Hubert Rachwalski.

Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio

Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio


Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio – askanews.it



Usa-Sudcorea avviano grandi esercitazioni di sbarco anfibio – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – La nave di assalto anfibia statunitense USS Makin Island si trova nel porto di Busan, per prendere parte – secondo quanto scrive l’agenzia di stampa Reuters – a grandi esercitazioni di sbarco anfibio lungo la costa orientale della Sudcorea, vicino a Pohang, che dureranno fino al 3 aprile.

Secondo quanto ha comunicato la scorsa settimana il comando sudcoreano, si tratta delle più imponenti da anni a questa parte, prenderanno parte circa 12mila tra marinai e truppe da sbarco dei due paesi, 30 navi da guerra, 70 aerei e 50 mezzi d’assalto anfibio. Queste manovre erano state sospese nel 2018 dall’amministrazione del precedente presidente sudcoreano Moon Jae-in nel tentativo di favorire il disgelo dei rapporti con Pyongyang.

“Queste esercitazioni dimostreranno la volontà dell’alleanza Corea del Sud-Usa di realizzare la ‘pace attraverso la forza’ e rafforzeranno ulteriormente la capacità di difesa combinata della Corea del Sud”, ha dichiarato il comandante del corpo dei marine sudcoreani, generale Kim Gye-hwan. La Makin Island porta con sé 10 caccia stealth F-35 e decine di mezzi da sbarco corazzati.

Alle esercitazioni prenderanno parte anche una quarantina di marine britannici e ci saranno osservatori da Australia, Francia, Filippine. Oggi si sono concluse le esercitazioni virtuali Freedom Shield, durate 11 giorni e continuano invece col nome di Warrior Shield altre manovre sul campo.

La Corea del Nord considera queste manovre come prove generali d’invasione e in questo periodo ha effettuato diversi lanci dimostrativi, compreso uno ieri in cui sono stati sparati quattro missili balistici.

De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili

De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili


De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili – askanews.it



De Cecco: ridotte emissioni CO2, spinta su rinnovabili – askanews.it



















Roma, 23 mar. (askanews) – “De Cecco presenta il documento per la Sostenibilità relativo al 2021, in linea con il Global Compact delle Nazioni Unite e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 a cui ha aderito. L’Unità Produttiva di Fara San Martino, quartier generale del Gruppo De Cecco, sorge nel Geoparco della Majella Patrimonio dell’Unesco, alle falde dell’imponente massiccio, una magnifica cornice che da sempre fa da sfondo all’Azienda ed accompagna in tutto il mondo lo storico brand De Cecco. Oltre il 50% dell’energia elettrica utilizzata dalle due Unità Produttive De Cecco è da fonti rinnovabili. In particolare, il 14% è idroelettrica, autoprodotta dalle centrali idroelettriche di proprietà, avviate nel 1905 dal Fondatore De Cecco, passate poi agli eredi che le hanno mantenute attive, ammodernate e consegnate alla contemporaneità”. È quanto si legge in una nota dell’azienda.

“Grazie a questo e ad una serie di attività mirate a definire e migliorare metodiche procedurali ed interventi strutturali per ridurre consumi e sprechi energetici, De Cecco – prosegue il comunicato – ha ridotto nel 2021 dell’11% le emissioni di CO2 in atmosfera. E non solo: anche dal punto di vista del consumo di acqua nel processo produttivo, grazie alle pratiche di efficientamento e monitoraggio messe in campo, nel 2021 lo ha ridotto del 3%. Obiettivo strategico: carbon neutral entro il 2050 al quale contribuirà anche la quota compensazione CO2 assicurata dalla piantumazione di alberi di olivo nei terreni circostanti il sito produttivo di Fara. Al 2021, la presenza di oltre 3.300 olivi piantumati, di età compresa tra i 40 e gli oltre 100 anni, equivale a 132.000 kg di CO2”. “Grande anche l’impegno di De Cecco in Italia per la filiera del grano duro italiano di alta qualità che al 2021 coinvolge 2.000 aziende agricole, oltre 23.000 ettari di terreni coltivati, 9 varietà di grani e vale oltre 57.000 tonnellate di raccolto. Relativamente al pack, si evidenzia l’attenzione particolare all’impatto ambientale nella scelta di un solo materiale riciclabile al 100% con certificazione di sicurezza DNV e dichiarazione ambientale di prodotto EPD. Ma la sostenibilità in De Cecco si sposa anche con la solidarietà attraverso partnership consolidate da decenni, come quella con il Banco Alimentare al quale nel 2021 sono state donate 490 tonnellate di prodotti per aiutare con dignità tantissime famiglie indigenti e, allo stesso tempo, contrastare lo spreco alimentare, evitando che cibo buono venga sciupato”, conclude De Cecco nella nota.

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti

Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti


Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



Ucraina, Meloni: non mi preoccupa Lega, guardo ai fatti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – La posizione della Lega sull’Ucraina “francamente non mi preoccupa. Non sono preoccupata perchè guardo ai fatti e sulla linea italiana, che è molto chiara, non ho mai avuto problemi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Al di là delle posizioni espresse e del necessario richiamo a continuare a lavorare per una soluzione del conflitto, sul quale tutti lavoriamo il punto è capirsi su cosa sia utile per arrivare alla fine del conflitto. Ho detto – ha ricordato – come la penso: nell’attuale contesto non c’è misura più efficace di garantire un equilibrio tra le forze in campo, è l’unico modo per costringere a una negoziazione giusta, non si può prescindere da chi è l’aggressore e chi l’aggredito”.

L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano

L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano


L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano – askanews.it



L’ironia dirompente e maliconica di Bobo Rondelli live a Milano – askanews.it



















Milano, 23 mar. (askanews) – Un concerto sold out con tanti amici per Bobo Rondelli all’Arci Bellezza di Milano. Il cantautore livornese, che da poco ha compiuto 60 anni, ha presentato il suo repertorio di musica e poesia con la sua immancabile pungente ironia. Apre il concerto scherzando sull’ictus che lo ha colpito recentemente e coinvolge il pubblico nel racconto, con uno story telling in salsa livornese. Racconta di amori difficili, sentimenti struggenti e drammi esistenziali, ma senza mai rinunciare al sorriso beffardo e sornione. Cantautore anticonformista e un po’ bohémien, dedica gran parte del concerto a Piero Ciampi suo illustre concittadino, nonchè artefice di capolavori negli anni ’70 che hanno reinventato la nostra musica d’autore e che lo hanno reso poeta immortale. In sala ad applaudirlo anche gli amici Paolo Rossi e Vinicio Capossela.

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti

Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti


Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



Migranti, Meloni: dal Consiglio Ue mi aspetto passi avanti – askanews.it



















Bruxelles, 23 mar. (askanews) – Dal Consiglio europeo “mi aspetto passi avanti, il dossier migranti verrà aggiornato con una relazione della presidente della Commissione che racconterà dei passi concreti sulla base delle conclusioni dello scorso febbraio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo.

“Io – ha aggiunto – sono soddisfatta della bozza di conclusioni che sta girando che chiede alla commissione di procedere spedita e rimanda sullo stato di verifica di queste misure al prossimo Consiglio. Possiamo confermare il fatto che il tema delle migrazioni è considerato centrale, una cosa impensabile fino a qualche mese fa e che viene seguito passo passo dal Consiglio, un’ottima notizia”.

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda

Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda


Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it



Palazzo Reale, Helmut Newton oltre la sua stessa leggenda – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – Helmut Newton è uno di quei fotografi dei quali pensiamo di avere visto tutto, di conoscere tutti gli aspetti del suo lavoro, così noto e pubblicato. Ma in realtà non è così. Per questo ha senso addentrarsi nella retrospettiva che gli dedica Palazzo Reale a Milano, a cento anni dalla nascita: una mostra con 250 immagini, ma anche riviste, video e documenti che ricostruisce, alla fine, un grande ritratto di Newton, un ritratto per tanti versi inatteso.

“Abbiamo iniziato cronologicamente partendo dai primi anni del suo lavoro – ha spiegato ad askanews Mattihas Harder, curatore della Helmut Newton Foundation e della mostra -. Nella prima sala ci sono foto degli anni Quaranta, prima ancora che aprisse uno studio a Melbourne. Queste prime foto vengono dall’Australia, da Parigi e ci permettono di vedere come si è poi formato il suo stile negli anni Sessanta e Settanta”. In mostra ci sono ovviamente le celeberrime immagini di donne statuarie e potenti, ma c’è anche molto altro. Guardate le scelte estreme di molti reportage di moda fuori dagli schemi classici, oppure il modo in cui usa gli specchi, per esempio in una straordinaria triplice fotografia di Karl Lagerfeld. O ancora gli sguardi di Catherine Deneuve in almeno due ritratti: sono più larghi della fotografia stessa.

“C’è un momento importante – ha aggiunto Denis Curti, anch’egli curatore della mostra – sono gli anni Settanta e Ottanta, nel quale Newton riesce a tracciare in modo indelebile una linea fortissima di demarcazione sulla fotografia di moda. Il suo contributo è la sua capacità di introdurre il tema del racconto, del nudo, della provocazione dentro il linguaggio della fotografia di moda”. Una provocazione che, come quasi sempre accade, per le parti più strillate sta soprattutto nell’occhio di chi guarda, mente lo sguardo del fotografo si manifesta nella radicale volontà di scardinare i codici del servizio di moda. “Lui dice che bisogna essere all’altezza della propria cattiva reputazione – ha aggiunto Curti – e in questa fotografia Newton decide di indossare lui l’impermeabile che era il soggetto di un servizio di moda. Lui dice: sono io il modello e le donne le faccio vedere come voglio io. Questa mostra, nella quale ci sono molti nudi, in realtà è una celebrazione delle donne, della loro autonomia, del loro potere di seduzione, della loro presenza su questa terra dove gli uomini fanno una figura un po’ debole”.

Giocando tra realtà e finzione, costruendo le sue fotografie perché diventino effettivamente vere, Helmut Newton definisce la sua eredità. La mostra si intitola infatti “Legacy” e quello che lascia allo spettatore è la sensazione, imperfetta quanto volete, forse anche venata di ambiguità, di avere incontrato una lezione artistica più grande e sovversiva di quella che, magari, immaginavamo.

Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov

Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov


Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov – askanews.it



Istituto di fisica di Mosca annulla incontro con Nobel Muratov – askanews.it


















Milano, 23 mar. (askanews) – L’Istituto di fisica e tecnologia di Mosca (Università nazionale di ricerca) ha annullato un incontro con il premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, direttore del quotidiano Novaya Gazeta, sul quale scriveva Anna Politkovskaya. “A gennaio sono stato invitato a un incontro con gli studenti dell’Istituto: ho percepito che i problemi mi avrebbero seguito” ha dichiarato su Telegram. “Il 21 marzo l’annuncio dell’incontro, sul sito dell’università, è stato oggetto di vili critiche da parte di vari ultras. Il livello degli attacchi è comprensibile: uno dei nazionalisti estremi (Conosci questa razza? Camminano in mimetica, ma a Mosca) ha persino delineato le tesi del mio discorso “antipatriottico”, che non ho ancora nemmeno scritto… Con un tale talento, devi cercare i tartufi…”

L’incontro è stato annullato dopo che il suo annuncio è stato criticato sul canale Telegram pro-Cremlino Readovka, dove Muratov è stato definito un “russofobo” e Novaya Gazeta è stata indicata “agente straniero” benchè la pubblicazione non sia iscritta all’albo degli agenti stranieri, stilato dal ministero della giustizia russo, precisa il sito Meduza. Va notato che l’istituto di fisica è soggetto a sanzioni internazionali da parte di tutti i paesi dell’UE, degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di numerosi altri paesi a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Il rettore dell’università, Dmitry Livanov, ha spiegato: “Nonostante il grande interesse dei fisici nel comunicare con Dmitry (Muratov), l’annuncio dell’imminente evento ha causato una raffica di emozioni negative, e principalmente da persone esterne al mondo della fisica”.

Muratov è stato insignito del Nobel per la pace nel 2021, assieme alla giornalista filippina Maria Ressa. “È il premio ad Anna Politkovskaja, non il mio”, aveva commentato a caldo Muratov, raggiunto telefonicamente da askanews. “Questo premio è di Yuri Shchekochikhin, Igor Domnikov e di Stas Markelov” ha detto ad askanews pochi secondi dopo l’annuncio. “Questo premio è di Anastasija Baburova e di Natalia Estemirova. Ecco quello che sento e davvero io sento questo”. Muratov ha già subito in Russia un attacco fisico mentre si accingeva a prendere un treno da Mosca a Samara: è stato aggredito con una miscela di vernice rossa e acetone, che gli causato ustioni agli occhi. L’assalitore, mentre compiva il gesto, ha gridato a favore delle forze russe che combattono in Ucraina.

Livanov ha sottolineato separatamente che l’annullamento dell’incontro (lo definisce “rinvio” a tempo indeterminato) non è collegato a ostacoli legali alla comunicazione del giornalista con il pubblico studentesco. Il rettore dell’università ha concluso il suo commento sull’annullamento dell’incontro di Muratov con gli studenti con le parole “Non abbiamo paura di discussioni aperte e oneste su questioni complesse”. All’origine della creazione dell’istituto ci furono esponenti dell’Accademia delle scienze dell’URSS e premi Nobel come Kapitsa, Semyonov e Landau. Muratov non a caso nella sua risposta ha citato i “principi di Kapitsa”, ovvero il sistema “FisTekh” per attrarre studenti dotati e la loro successiva selezione. “Naturalmente, capisco il motivo per cui l’università ha notificato a me e agli studenti il rinvio dell’incontro. A proposito, questa situazione può essere utilizzata nella ricerca sulla natura dell’entropia…” ha aggiunto Muratov che sembra non ignorare un episodio importante della vita di Kapitsa, quando perse il favore di Stalin, e venne confinato nella sua dacha fino alla morte del “magnifico goergiano” nel 1953. Durante questo periodo Kapitsa si dedicò a ricerche sui fulmini globulari.