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Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi

Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi


Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi – askanews.it



Al via summer aeroporti romani con collegamenti in 70 paesi – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Al via la Summer 2023 di Aeroporti di Roma con molte novità, importanti conferme e interessanti prospettive soprattutto per il Nord America e l’Asia. La stagione estiva che si appresta ad iniziare, delinea uno scenario complessivo molto positivo per il mercato romano con l’attivazione di oltre 35 nuovi collegamenti aerei di cui più di 10 verso nuove destinazioni precedentemente mai servite con voli diretti nemmeno nel periodo pre-Covid 2019, ed una programmazione che gradualmente si avvicina ai livelli pre-pandemia con più di 100 compagnie aeree che serviranno oltre 200 destinazioni verso più di 70 Paesi collegando così tutti i continenti alla Capitale.

“L’evoluzione del traffico sull’anno in corso rilascia un outlook molto positivo, seppur con fattori di rischio correlati all’attuale contesto economico e geopolitico 2023 – ha dichiarato Marco Troncone amministratore delegato di Aeroporti di Roma – ma ci sono le condizioni affinché il traffico di Fiumicino possa tornare molto vicino ai livelli pre-pandemia nel corso della prossima stagione estiva. Il 2023 potrà essere davvero l’anno della definitiva ripresa del traffico con la certezza per i due scali della Capitale di continuare a giocare un ruolo cruciale nello sviluppo della filiera economica legata al turismo ed ai trasporti. Il dinamismo del mercato americano, la graduale apertura dei collegamenti verso l’Asia e il ripristino della connettività anche verso aree strategiche quali il Sud America e il Medio Oriente, confermano una tendenza di progressiva crescita che rafforza il ruolo di Roma quale gateway strategico per il Paese. In questo quadro proseguiremo il piano di investimenti grazie alle nostre direttrici strategiche, sostenibilità ed innovazione, con l’obiettivo di prepararci per i prossimi appuntamenti internazionali che attendono la città di Roma e il Paese”.

Il trend “benessere” tenta Loacker ma i wafer restano il focus

Il trend “benessere” tenta Loacker ma i wafer restano il focus


Il trend “benessere” tenta Loacker ma i wafer restano il focus – askanews.it



Il trend “benessere” tenta Loacker ma i wafer restano il focus – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – Accanto ai wafer e agli altri prodotti da pasticceria, punto di forza dell’azienda, Loacker è entrata in punta di piedi anche nel mercato dei prodotti benessere. Non una vera e propria linea salutista ma una gamma di dolci che strizza l’occhio a chi è attento a un’alimentazione equilibrata. “Vogliamo ampliare gli attributi del nostro brand e creare prodotti per uno stile di vita più attento e consapevole” ha detto Roberto De Lucca, head of marketing Italy di Loacker raccontando delle novità della linea “bontà e benessere”, Loacker multicereali e -30% di zuccheri, lanciate per prime sul mercato italiano già a settembre 2022. “Non siamo un marchio salutistico – ha sottolineato – ma vogliamo contribuire al benessere dei nostri consumatori”.

L’occasione è stata l’annuncio del premio premio “prodotto dell’anno 2023” ricevuto dall’azienda di Auna di Sotto nella categoria wafer e biscotti per due nuove linee prodotto, la peanut butter e i biscuits, entrambe focalizzate sul segmento indulgence, nel primo caso scommettendo su burro d’arachidi che è in forte crescita e nel secondo puntando a conquistare una fetta di mercato, quello dei biscotti, che in Italia negli ultimi anni si è contraddistinto per una crescente concorrenza. “Con la pandemia il mercato indulgence è cresciuto molto – ha spiegato De Lucca – sul mercato dei biscotti, dove ci sono vari player, noi abbiamo una quota molto piccola. Ci inseriamo nel segmento premium e ci rivolgiamo alle famiglie con un reddito medio-alto, nuclei numerosi nell’area del Nord Italia”. Il 2022 per questa azienda, da tre generazioni guidata sempre dalla stessa famiglia, ha visto il fatturato globale crescere a 418 milioni, (+12% rispetto al 2021) grazie a mercati come il Medio Oriente, prima tra tutti l’Arabia Saudita, e gli Stati Uniti. L’Italia resta il primo mercato nonostante una leggera contrazione a volume del fatturato per via della riduzione del potere di acquisto delle famiglie e del parallelo sviluppo del canale discount e della marca del distributore. “Il nostro focus – ha ribadito il responsabile del marketing – è far crescere i nostri prodotti eroi, come wafer e tortine ma non puntiamo solo ad aumentare il fatturato ma anche a far crescere gli attributi della nostra marca”. Attributi che includono l’impegno per la sostenibilità ambientale e sociale, oltre che economica, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime, nocciole, cacao, latte e vaniglia Bourbon del Madagascar, ma anche la neutralità climatica e i packaging green.

L’apertura al segmento benessere verrà raccontata attraverso una campagna di comunicazione ispirata al claim “La tua scelta buona”, (già lanciata a febbraio per altre linee di prodotto) che partirà a settembre e che per la prima volta è ambientata in un contesto urbano e non più tra le caratteristiche montagne del brand. Con le architetture di New York sullo sfondo, la campagna riprende i concetti di sano (“qualsiasi cosa significhi per te”) ma anche di impegno, rispetto e inclusione, senza dimenticare le montagne “che appaiono comunque all’inizio dello spot, e insieme al rosso sono i nostri simboli nel mondo”.

La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire

La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire


La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire – askanews.it



La Commissione Ue sul diritto a riparare cose senza doverle sostituire – askanews.it



















Bruxelles, 22 mar. (askanews) – La Commissione europea ha adottato oggi a Bruxelles una nuova proposta di direttiva che promuove il diritto dei consumatori alla riparazione. La direttiva fissa le norme comuni Ue per allargare quanto più possibile la possibilità di riparare i prodotti, privilegiando questa opzione rispetto alla loro sostituzione, e comporterà risparmi per i consumatori e riduzione della produzione di rifiuti.

In una nota, la Commissione sottolinea che “negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti emersi nei prodotti”. Sul mercato, “i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale” che dura due anni e permette la riparazione o sostituzione gratuita dei prodotti difettosi. Con questa proposta, la Commissione mira a rendere più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre, una conseguenza, attesa e voluta, delle nuove norme sarà quella un aumento della domanda che stimolerà il settore della riparazione, composto in massima parte di Pmi, oltre a quella di incentivare i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.

La direttiva introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale che al di là della sua scadenza. La proposta dispone innanzitutto che un numero maggiore di prodotti sia riparato nel quadro della garanzia legale; e prevede, in secondo luogo, che quando la garanzia è scaduta o il bene non funziona più a causa dell’usura, i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri, lavatrici, lavastoviglie, televisori e, più tardi, anche tablet e smartphone). Nell’ambito della garanzia legale, i venditori saranno tenuti a offrire gratuitamente la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione.

Dopo la scadenza della garanzia, i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: 1) il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili; 2) l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; 3) una piattaforma online sulla riparazione (“matchmaking repair platform”), per mettere in contatto i consumatori con i riparatori e con i venditori di beni riparati presenti nella loro zona, che consentirà ricerche per trovare le offerte più interessanti e aumenterà la visibilità dei riparatori; 4) un formulario europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo, rendendo più facile il confronto fra le diverse offerte di riparazione; 5) uno standard di qualità europea che sarà elaborato riguardo ai servizi di riparazione, per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per la riparazione facile sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’Ue che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti. La proposta della Commissione dovrà ora essere adottata dai co-legislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue.

Oggi, spiega la nota della Commissione, “i prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati, ma che vengono invece buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’Ue 35 milioni di tonnellate di rifiuti, lo spreco di 30 milioni di tonnellate di risorse e l’emissione di 261 milioni di tonnellate di gas a effetto serra. Inoltre la perdita economica per i consumatori causata dalla sostituzione di prodotti che potrebbero essere riparati è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno”. Secondo la Commissione, infine, l’attuazione della direttiva porterà a un aumento di 4,8 miliardi di euro in termini di crescita e investimenti nell’Ue.

Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo

Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo


Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo – askanews.it



Romeo: Lega è preoccupata da guerra ma non crea problemi a Governo – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “La Lega non crea alcun problema alla maggioranza, abbiamo però messo in evidenza un forte preoccupazione che la guerra, continuando così, possa portare a un’escalation molto pericolosa per tutti. Non è in discussione il sostegno all’Ucraina, ma siamo preoccupati dell’invio e dell’utilizzo di armi sempre più potenti”. Con queste parole il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo, intervistato da Affaritaliani.it, torna sulla vicenda Ucraina dopo il suo intervento di ieri a Palazzo Madama che ha fatto dire a molti che la Lega si discosta dal governo e dalla premier Meloni sull’Ucraina.

La Gran Bretagna vorrebbe addirittura inviare proiettili all’uranio impoverito… “Appunto, io in Aula ho citato il caso della Polonia che intende mandare in Ucraina i caccia. Questo continuo premere sull’acceleratore può causare un incidente dal quale poi non si può più tornare indietro. Abbiamo quindi chiesto al presidente Meloni di parlare in Consiglio europeo anche con i leader degli altri Paesi e in sede Nato per portare avanti una maggiore cautela, pur comprendendo l’esigenza di continuare a sostenere l’Ucraina e il popolo ucraino”. Romeo insiste: “Bisogna predicare cautela, visto che ci sono molti analisti ed esperti americani vicini all’area del Dipartimento della Difesa Usa che sostengono e credono possibile un’escalation e che questa possibilità aumenti esponenzialmente ogni giorno che passa se non si arriva subito a una soluzione diplomatica. Insistiamo che l’Italia, ovviamente non da sola ma con gli altri Paesi europei, cerchi di intensificare gli sforzi affinché si arrivi almeno a una tregua, dato che finora abbiamo visto ben poco per fermare il conflitto”.

Crede nel piano di pace cinese? “Non è una questione solo della Cina. Dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022, abbiamo visto molti tentativi di vari Paesi, ricordo la Francia, la Turchia, Israele e ora la Cina, ma sono tutti stati subito accantonati. Questo è fonte di forte preoccupazione, sembra che non si riesca a trovare una soluzione diplomatica. La domanda è: si sta facendo tutto il possibile per fermare il conflitto?”. Forse con la guerra qualcuno ci guadagna economicamente… “Questo non so dirlo, anche se in tutte le guerre, la storia ce lo insegna, ci sono risvolti economici. Penso che dovremmo investire risorse economiche pensando prima alla tregua e poi alla pace e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Qualcuno ha ricominciato a dire che la Lega è filo-putiniana dopo le sue parole al Senato… “Ecco, basta discostarsi un minimo dal pensiero dominante che si viene subito criminalizzati. La Lega chiede di fare il massimo sforzo diplomatico possibile per arrivare al risultato di una tregua e questo vuol dire essere filo-putiniani? Se questo è il pensiero dominante dell’Occidente siamo messi proprio male”, conclude il presidente dei senatori del Carroccio.

Energia, Gava: in decreto nuove semplificazione impianti rinnovabili

Energia, Gava: in decreto nuove semplificazione impianti rinnovabili


Energia, Gava: in decreto nuove semplificazione impianti rinnovabili – askanews.it



Energia, Gava: in decreto nuove semplificazione impianti rinnovabili – askanews.it



















Rimini, 22 mar. (askanews) – Finora con i nuovi impianti a fonti rinnovabili sono stati prodotti “oltre 12 gigawatt”. Un numero non ancora sufficiente per affrontare il caro bollette e l’emergenza climatica e per liberare l’Italia dalla dipendenza dall’estero. “E’ chiaro – ha detto il viceministro all’Ambiente, Vannia Gava – che dobbiamo continuare sulla strada di semplificazione”. Infatti, come ha ricordato a margine dell’inaugurazione di K.Ey The Energy transition expo a Rimini, è già “in fase di conversione il decreto semplificazione e Pnrr dove verranno introdotte ulteriori semplificazioni”.

“Se parliamo di transizione ecologica non dobbiamo lasciare indietro nessuno e dobbiamo accompagnare le aziende e aiutarle a sviluppare nuovi settori – ha aggiunto Gava -. Le terre rare non le deteniamo noi, quindi dobbiamo fare in modo che possano essere utilizzate anche attraverso l’economia circolare tutti quei prodotti che possono avere una seconda vita”. Di pari passo il lavoro per incentivare la costituzione delle comunità energetiche: “il decreto l’ha visto il ministro un paio di settimane fa e mi ha comunicato che è stato inviato a Bruxelles; ora attendiamo il suo ritorno”. “Abbiamo bisogno di fare cultura ambientale, perché non è pensabile che ogni volta che si parla di realizzare un impianto nasca un comitato che dice ‘non nel mio giardino’ – ha aggiunto il viceministro durante il convegno inaugurale della fiera -. Dobbiamo spiegare che le cose vengono fatte in sicurezza e monitorate, ma anche spiegare alla gente che c’è la necessità di andare in questa direzione. La transizione ecologica deve essere fatta insieme, deve essere recepita da tutti gli attori, è un lavoro di squadra”.

Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione

Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione


Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione – askanews.it



Ue, Commissione propone direttiva sul diritto alla riparazione – askanews.it


















Bruxelles, 22 mar. (askanews) – La Commissione europea ha adottato oggi a Bruxelles una nuova proposta di direttiva che promuove il diritto dei consumatori alla riparazione. La direttiva fissa le norme comuni Ue per allargare quanto più possibile la possibilità di riparare i prodotti, privilegiando questa opzione rispetto alla loro sostituzione, e comporterà risparmi per i consumatori e riduzione della produzione di rifiuti.

In una nota, la Commissione sottolinea che “negli ultimi decenni la sostituzione è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione in caso di difetti emersi nei prodotti”. Sul mercato, “i consumatori non sono stati sufficientemente incentivati a riparare i beni dopo la scadenza della garanzia legale” che dura due anni e permette la riparazione o sostituzione gratuita dei prodotti difettosi. Con questa proposta, la Commissione mira a rendere più facile e più economico per i consumatori riparare anziché sostituire i beni. Inoltre, una conseguenza, attesa e voluta, delle nuove norme sarà quella un aumento della domanda che stimolerà il settore della riparazione, composto in massima parte di Pmi, oltre a quella di incentivare i produttori e i venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili.

La direttiva introduce un nuovo “diritto alla riparazione” per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale che al di là della sua scadenza. La proposta dispone innanzitutto che un numero maggiore di prodotti sia riparato nel quadro della garanzia legale; e prevede, in secondo luogo, che quando la garanzia è scaduta o il bene non funziona più a causa dell’usura, i consumatori dispongano di opzioni più facili e meno costose per riparare prodotti tecnicamente riparabili (ad esempio aspirapolveri, lavatrici, lavastoviglie, televisori e, più tardi, anche tablet e smartphone). Nell’ambito della garanzia legale, i venditori saranno tenuti a offrire gratuitamente la riparazione, tranne quando è più costosa della sostituzione.

Dopo la scadenza della garanzia, i consumatori disporranno di una nuova serie di diritti e strumenti che renderanno la riparazione un’opzione facile e accessibile: 1) il diritto dei consumatori di chiedere ai produttori la riparazione di prodotti tecnicamente riparabili; 2) l’obbligo dei produttori di informare i consumatori sui prodotti per i quali sono tenuti a fornire la riparazione; 3) una piattaforma online sulla riparazione (“matchmaking repair platform”), per mettere in contatto i consumatori con i riparatori e con i venditori di beni riparati presenti nella loro zona, che consentirà ricerche per trovare le offerte più interessanti e aumenterà la visibilità dei riparatori; 4) un formulario europeo di informazioni sulla riparazione, che i consumatori potranno richiedere a qualsiasi riparatore e che garantirà la trasparenza delle condizioni di riparazione e del prezzo, rendendo più facile il confronto fra le diverse offerte di riparazione; 5) uno standard di qualità europea che sarà elaborato riguardo ai servizi di riparazione, per aiutare i consumatori a individuare i riparatori che si impegnano a offrire una qualità superiore. Questa norma per la riparazione facile sarà aperta a tutti i riparatori in tutta l’Ue che intendono impegnarsi a favore di norme minime di qualità, basate ad esempio sulla durata o sulla disponibilità dei prodotti. La proposta della Commissione dovrà ora essere adottata dai co-legislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio Ue.

Oggi, spiega la nota della Commissione, “i prodotti scartati sono spesso beni funzionali che potrebbero essere riparati, ma che vengono invece buttati via prematuramente, generando ogni anno nell’Ue 35 milioni di tonnellate di rifiuti, lo spreco di 30 milioni di tonnellate di risorse e l’emissione di 261 milioni di tonnellate di gas a effetto serra. Inoltre la perdita economica per i consumatori causata dalla sostituzione di prodotti che potrebbero essere riparati è stimata a quasi 12 miliardi di euro all’anno”. Secondo la Commissione, infine, l’attuazione della direttiva porterà a un aumento di 4,8 miliardi di euro in termini di crescita e investimenti nell’Ue.

Lombardia, Ferrazzi presidente giunta elezioni Consiglio regionale

Lombardia, Ferrazzi presidente giunta elezioni Consiglio regionale



Lombardia, Ferrazzi presidente giunta elezioni Consiglio regionale – askanews.it



Lombardia, Ferrazzi presidente giunta elezioni Consiglio regionale – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – È Luca Ferrazzi il presidente della giunta delle elezioni del Consiglio regionale della Lombardia, organismo a cui spettano le verifiche sulla sussistenza di eventuali casi di incompatibilità e sulla convalida degli eletti. Il consigliere della lista “Lombardia Migliore – Letizia Moratti”, varesino di 54 anni, è stato eletto questa mattina. Vice presidente è Filippo Bongiovanni (Lega), mentre il ruolo di consigliere segretario sarà svolto da Claudia Carzeri (Forza Italia). “Ringrazio i componenti della giunta per avere condiviso unanimemente la mia nomina a presidente – ha commentato Ferrazzi -, orgoglioso di essere stato chiamato a presiedere il primo organismo consiliare insediatosi in questa nuova legislatura. Da subito ci metteremo al lavoro per svolgere al meglio il compito che ci è richiesto, nel rispetto delle regole e delle norme statutarie”.

Tributarista con studio a Gallarate, dove risiede, Ferrazzi era stato eletto per la prima volta in Regione Lombardia nel 1995, ricoprendo in quella legislatura l’incarico di vice presidente della commissione “Territorio, Trasporti, Lavori pubblici e Protezione Civile, Urbanistica ed Edilizia residenziale”. Rieletto nel 2000, era stato riconfermato vice presidente della stessa commissione. Nuova elezione anche nel 2005, quando ha ricoperto l’incarico di consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, contribuendo alla stesura del nuovo statuto regionale. Dal 2008 al 2010, Ferrazzi è stato anche Assessore regionale all’Agricoltura. Nel 2013 era stato rieletto nuovamente in Consiglio regionale nella lista Maroni Presidente. La Giunta delle elezioni è composta da un componente per ogni gruppo consiliare. Gli altri componenti sono: Giacomo Basaglia Cosentino (Lombardia Ideale – Fontana Presidente); Giuseppe Licata (Azione – Italia Viva); Paola Pizzighini (Movimento 5 Stelle); Chiara Valcepina (Fratelli d’Italia); Michela Palestra (Patto Civico – Majorino Presidente); Onorio Rosati (Alleanza Verdi e Sinistra); Roberta Vallacchi (Partito Democratico); Vittorio Sgarbi (Noi Moderati). La Giunta delle elezioni dovrà concludere i suoi lavori entro 60 giorni. Ferrazzi ha già convocato la prima seduta per mercoledì 29 marzo alle ore 14. La seduta di insediamento è stata presieduta dal presidente del Consiglio regionale Federico Romani.

“Auguro buon lavoro a Luca Ferrazzi e ai componenti della giunta delle elezioni – ha detto Romani-, che da oggi avranno 60 giorni a disposizione per concludere i propri lavori e predisporre una relazione da inviare all’Ufficio di presidenza del Consiglio; entro i successivi 30 giorni sottoporrò all’attenzione e al voto dell’aula la delibera in merito alla convalida degli eletti, sulla base della relazione pervenuta. Tocca infatti al Consiglio regionale – ha ricordato Romani – convalidare l’elezione dei consiglieri per i quali non sussistano cause di ineleggibilità e di incompatibilità e dichiarare la decadenza dei Consiglieri ritenuti incompatibili che non abbiano optato per il mandato regionale e che non abbiano compiuto nei tempi previsti tutti gli atti necessari a rimuovere le cause di incompatibilità sollevate”.

Nordcorea emette francobolli che raffigurano i missili balistici

Nordcorea emette francobolli che raffigurano i missili balistici


Nordcorea emette francobolli che raffigurano i missili balistici – askanews.it



Nordcorea emette francobolli che raffigurano i missili balistici – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – La Corea del Nord ha diffuso una serie di francobolli commemorativi dedicati alla parata militare per il 75mo anniversario della fondazione dell’Esercito del popolo coreano. In questa emissione, diversi francobolli raffigurano missili balistici nordcoreani.

“Le stampe includono quelle che mostrano la colonna della cavalleria onoraria che avanza galantemente tra le colonne della parata, le foto delle avanguardie rivoluzionarie davanti a colonne in parata e una formazione di aerei che violano nel cielo”, si legge sulla stampa di stato nordcoreana. “Ancora, ci sono diversi tipi di francobolli – ha proseguito – che rappresentano le rafforzate e sviluppate forze dell’Esercito del popolo coreana come le colonne di missili strategici che sono diventati un gruppo d’attacco ultra-moderno”.

Nordcorea: Usa non ci chiedano di denuclearizzare, sarebbe guerra

Nordcorea: Usa non ci chiedano di denuclearizzare, sarebbe guerra


Nordcorea: Usa non ci chiedano di denuclearizzare, sarebbe guerra – askanews.it



Nordcorea: Usa non ci chiedano di denuclearizzare, sarebbe guerra – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – La Corea del Nord ha avvertito oggi gli Stati uniti di non pretendere la “completa denuclearizzazione” di Pyongyang, che verrebbe interpretata come una “dichiarazione di guerra”. L’ha affermato il Jo Chol Su, un altissimo funzionario del ministero degli Esteri nordcoreano.

Gli Usa hanno chiesto al Consiglio di sicurezza Onu l’approvazione di una nuova risoluzione che chieda la denuclearizzazione della Corea del Nord in maniera “completa, verificabile e irreversibile” (formula che nel gergo diplomatico è riassunta con l’acronimo CVID), secondo una formula che è di prammatica nella fraseologia americana rispetto a Pyongyang. Questa ipotesi però si scontra con la posizione assunta ieri in una dichiarazione congiuta sino-russa, dopo il summit del Cremlino tra i presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping, che sostiene la necessità di tener da conto le “legittime preoccupazioni di sicurezza” della Corea del Nord.

“Il rappresentante degli Stati Uniti presso le Nazioni unite di nuovo ha ripetuto la litania retorica sull’obsoleto CVID e sulla ‘situazione dei diritti umani’”, ha detto Jo in una dichiarazione diffusa dall’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA. “Qualsiasi forza – ha continuato – dovrebbe tenere presente che, se cerca di applicare il CVID alla Repubblica democratica popolare di Corea, sarà trattata in modo risoluto in conformità con la legge coreana sulla politica delle forze nucleari”. E ha aggiunto: “La pressione sulla Corea del Nord per smantellare le sue armi nucleari corrisponde né più né meno a una dichiarazione di guerra”.

Veneto, con 400mila euro di fondi nasce l’Ipa Cadore

Veneto, con 400mila euro di fondi nasce l’Ipa Cadore



Veneto, con 400mila euro di fondi nasce l’Ipa Cadore – askanews.it



Veneto, con 400mila euro di fondi nasce l’Ipa Cadore – askanews.it



















Venezia, 22 mar. (askanews) – La Giunta regionale del Veneto, su proposta della Vicepresidente e assessore ai Lavori pubblici e Infrastrutture, Elisa De Berti, ha determinato la concessione di contributi alle Intese Programmatiche di Area attive in Regione. L’importo complessivo dell’impegno di spesa per quest’anno è di 400.000, finanziamento che segue a quello di 500.000 euro destinato per il 2022. Contestualmente, anche in considerazione dell’approvazione del Piano di Riordino Territoriale, viene costituita la nuova IPA Cadore, comprendente 21 comuni dell’attuale IPA Dolomiti.

“Con questa delibera, la Giunta dà seguito all’impegno preso nel 2022 di sostenere un serio processo di sviluppo delle IPA presenti sul territorio regionale – sottolinea la vicepresidente De Berti – Dopo il monitoraggio avviato l’anno scorso ed un primo bando emesso per supportare le IPA nella adozione dei documenti fondamentali di indirizzo, oggi sono stati approvati i criteri per la predisposizione del bando per l’anno 2023 per un importo complessivo di 400.000 euro. Il bando sarà emanato dalla Direzione Enti locali a metà aprile”.