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Violenza contro le donne: in Senato le storie delle vite spezzate

Violenza contro le donne: in Senato le storie delle vite spezzateMilano, 22 nov. (askanews) – Una persona ai margini della società, il vicino di casa. L’identikit dell’autore di violenza sulle donne che emerge da un’indagine condotta da SWG per conto dell’associazione “Giornaliste Italiane”, mostra quanto sia distante la percezione del fenomeno tra uomini e donne. La rilevazione, condotta su un campione composto da 837 cittadini italiani maggiorenni dal 13 al 15 novembre, è stata presentata nel pomeriggio a Roma, in Senato, presenti la ministra per la famiglia e le pari opportunità, Eugenia Roccella, e la sottosegretaria al ministero dell’Interno, Wanda Ferro, l’occasione l’incontro “Maria Rosaria e le altre. Le vite spezzate dal non amore”, per fare il punto sul tema della violenza di genere pensato e voluto da “Giornaliste Italiane” in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.


La ricerca SWG parla chiaro: per i giovani maschi l’autore di violenza su una donna corrisponde alle caratteristiche del soggetto ai margine della società, con precedenti penali e problemi psichici; tra le giovani femmine assomiglia molto di più al vicino di casa. Dall’indagine emerge poi che la diffusione di stereotipi di genere tra gli Italiani è sempre più bassa, ma i maschi più giovani sembrano mostrare una netta insofferenza verso la parità che si esplicita in un atteggiamento generale di richiamo della centralità del ruolo maschile, anche all’interno di spazi storicamente più percepiti come al femminile. Rispetto alla violenza di genere l’atteggiamento di fondo degli italiani evidenzia da un lato la responsabilità piena e incontrovertibile – spiega SWG attribuita a chi la violenza la agisce, soprattutto se la vittima non è in condizioni di opporsi, dall’altro la necessità che una donna debba comunque sempre rimanere in guardia ed evitare situazioni che potenzialmente possano metterla in pericolo. E per 4 italiani su 10 alcune donne si mettono in pericolo da sole. Anche in questo caso l’opinione dei giovani uomini è decisamente più assolutoria nei confronti del genere maschile, mentre tra le giovani donne sono ritenute inaccettabili tutte le forme che ne limitano la libertà. E se per 8 Italiani su 10 una donna che ha subito violenza dovrebbe sempre presentare denuncia, questa certezza cala al 74% tra le giovani donne e al 63% tra i giovani uomini.


Sulla questione educativa, invece, l’accordo è decisamente più trasversale: i genitori e la scuola hanno la responsabilità di lavorare per trasmettere una corretta dimensione dei rapporti di genere. Come emerso nel corso dell’incontro le storie e i dati mostra come il tema della violenza di genere resti drammatico, segnato da storie di sangue e di dolore. Come la storia di Maria Rosaria Sessa, giornalista, uccisa 22 anni fa in Calabria per mano dell’ex compagno che è stata ripercorsa da Arcangelo Badolati, suo collega all’epoca. Un racconto commosso che non ha però lasciato alcuno spazio al ricordo sterile di una morte arrivata in un tempo lontano quando ancora la parola “femminicidio” non era nei pensieri di nessuno. E poi la vicenda di Linda Moberg. A raccontarla lei stessa, una sopravvissuta all’aggressione del marito. Un percorso drammatico delle sue giornate segnate dal disprezzo di quell’uomo, dalle botte. Linda ha avuto paura ma continua ad averne anche oggi e, per questo, ha chiesto a tutti di non lasciare le donne sole. E il ministro Eugenia Roccella ha voluto rassicurarla, spiegando che il Governo Meloni non intende lasciare sole le donne, e che lei non resterà sola, ricordando quanto fatto dall’Esecutivo in questi 2 anni, spiegando l’importanza della formazione e dell’informazione.


La sottosegretaria all’Interno, Wanda Ferro, ha assicurato l’attenzione al tema ponendo l’accento sulla necessità di approcciare al problema della violenza contro le donne anche dal punto di vista culturale. Due i momenti che hanno caratterizzato il pomeriggio dedicato alle donne: la storia di Maria Rosaria moderata da Emanuela Fiorentino (Mediaset) e raccontata dai giornalisti Arcangelo Badolati, Francesco Mannarino, la dottoressa Gabriella Marano criminologa dell’associazione Penelope. E poi la storia di Linda Moberg commentata dal giornalista Giuseppe Rinaldi, il direttore di Askanews, Gianni Todini e Mariavittoria Savini di Rainews 24, moderato dal giornalista Roberto Inciocchi (Agorà Rai).

ATM MANIFESTO, in mostra archivio storico dell’azienda di trasporti

ATM MANIFESTO, in mostra archivio storico dell’azienda di trasportiMilano, 22 nov. (askanews) – Con ATM MANIFESTO – Storie, Viaggi e Design, in programma da sabato 23 novembre a domenica 12 gennaio all’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro, l’Azienda apre per la prima volta lo scrigno del suo Archivio Storico presentando in maniera esclusiva i preziosi materiali che raccontano il forte e reciproco legame fra Atm e la città di Milano.


La mostra ATM MANIFESTO, affidata alla curatela di Matteo Pirola, è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. All’esposizione hanno contribuito anche diversi archivi esterni che hanno fornito il loro prezioso materiale, come ad esempio la Fondazione Franco Albini e Bob Noorda / Noorda Design. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perché si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda.


A pochi passi dalla piazza, in via Messina, c’è lo storico deposito tranviario di Atm dei primi del Novecento mentre di fronte si trova la Fabbrica del Vapore, edificio che conserva ancora oggi nei fregi richiami ai tram, in quanto sede della Carminati Toselli & C., dove sono state costruite le prime vetture Carrelli Milano 1928. ATM MANIFESTO regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. Oltre all’importante selezione di manifesti, la mostra espone altri oggetti del patrimonio storico iconografico dell’Azienda, restituito alla fruizione collettiva dopo un importante lavoro di recupero e conservazione: dai biglietti ai materiali promozionali, dalla documentazione tecnica e amministrativa alle immagini dell’imponente fondo fotografico, dichiarato Bene Culturale di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia.


Le diverse sezioni dell’esposizione propongono una lettura da differenti angolature. “Sui binari del rispetto” esplora le campagne di sensibilizzazione sociale con i consigli e i messaggi sulle buone maniere. “Creatività in movimento” celebra le collaborazioni con scuole, studenti e grandi artisti e creativi del calibro di Bruno Munari, Emilio Tadini, Chin Hsiao, Enrico Baj, Mimmo Rotella. Dai laboratori didattici con le scuole primarie a cura di Munari, ad esempio, nacquero le iniziative “DECORIAMOIBUS” del 1987 e “DECORIAMOITRAM” del 1988. La sezione “In città con ogni mezzo” propone le campagne con le quali l’Azienda ha sempre promosso a tutta la città una mobilità alternativa, dai parcheggi al servizio di sharing BikeMi. “Non un semplice tram” celebra invece uno dei simboli della città di Milano, il tram Carrelli, conosciuto in tutto il mondo ed entrato proprio quest’anno nella collezione permanente del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia. “Valori a bordo” ricorda le campagne e le iniziative con cui Atm ha da sempre messo in primo piano il rispetto e l’attenzione verso le persone della comunità in cui opera, dal suo personale ai passeggeri che ogni giorno utilizzano i mezzi di trasporto per spostarsi in città. La sezione “Oltre Milano” racconta il ruolo internazionale dell’Azienda che a Copenaghen gestisce dal 2008 l’intera rete metropolitana e a Salonicco, dal 2023, è responsabile della nuova metropolitana, la prima a guida automatica di tutta la Grecia, che verrà inaugurata nei prossimi giorni. E poi ancora la genesi e gli sviluppi del logo Atm, un approfondimento su Attilio, mascotte e prototipo del Tranviere Milanese, e un’ampia area dedicata al sessantesimo compleanno della M1, con foto storiche sui cantieri che hanno rivoluzionato la città e sui treni in uso. Esposti anche alcuni materiali inediti provenienti dalla Fondazione Franco Albini e dallo studio Bob Noorda / Noorda Design sul progetto degli allestimenti e della segnaletica metropolitana. L’iniziativa si inserisce nel calendario della XXIII Settimana della Cultura d’Impresa, promossa da Confindustria e in collaborazione con Museimpresa, di cui Atm con il suo Archivio Storico è entrata a far parte quest’anno.

Affitti brevi, Airbnb: stretta sui “lucchetti abusivi” nei centri

Affitti brevi, Airbnb: stretta sui “lucchetti abusivi” nei centriMilano, 22 nov. (askanews) – Un quadro normativo nazionale per gli affitti brevi che permetta alle città storiche di applicare regole proporzionate e mirate, laddove vi sia una chiara necessità, e una serie di iniziative concrete per uno sviluppo sostenibile del settore turistico. Sono tra le proposte avanzate da Airbnb intervenendo nel corso della 41esima Assemblea Annuale ANCI a Torino, in cui è stato presentato un nuovo rapporto Nomisma sugli affitti brevi. In particolare, lo studio mostra da un lato come lo stock di abitazioni destinate a questo mercato non abbia eroso l’offerta abitativa a livello nazionale. Dall’altro, registra come la situazione dei centri storici delle principali città d’arte, dove la pressione turistica è significativamente più elevata e la penetrazione delle locazioni brevi superiore alla media, risulti più delicata e giustifichi la necessità di intervenire con strumenti legislativi.


L’analisi Nomisma commissionata da Airbnb sottolinea come quasi il 13% delle abitazioni italiane risulti vuoto oppure sotto utilizzato. Un dato significativamente più ampio della quota di immobili attualmente destinata agli affitti brevi (1,3%), soprattutto di quelli interamente dedicati a questa attività e affittati per oltre 120 notti l’anno (0,11%), mentre un impatto attribuibile di questi ultimi sarebbe riconducibile in prevalenza ad alcuni quartieri dei centri storici sui quali intervenire. Gli affitti brevi e il turismo in casa, il cui contributo all’economia Nomisma valuta in 7,9 miliardi di euro di valore della produzione nel 2023, con un sostegno a oltre 54.000 posti di lavoro, costituirebbero per Airbnb una risorsa per l’ospitalità Made in Italy, che l’Azienda si è offerta di sostenere avanzando in Assemblea alcune proposte: Supporto alla registrazione nazionale. Airbnb è impegnata a sostenere l’applicazione del nuovo codice di registrazione nazionale delle strutture ricettive e delle locazioni brevi (CIN), che garantirà piena trasparenza nel settore dell’ospitalità. La piattaforma ha già informato tutti gli host italiani circa l’obbligo di registrazione presso il Ministero del Turismo e dell’intenzione di rimuovere nel 2025 gli annunci sprovvisti di codice.


Condivisione dei dati. Airbnb supporta la condivisione dei dati al fine di consentire alle autorità di avere tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni informate sulla gestione del turismo. Oltre al City Portal, Airbnb offre la possibilità di sviluppare uno strumento di visualizzazione dei dati per le città, utile per definire in futuro regole locali sugli affitti brevi che siano proporzionate e mirate. Ospitalità ‘Made in Italy’. Airbnb è pronta a bilanciare i benefici dell’hosting con le esigenze uniche delle città storiche. Gli ospiti scelgono Airbnb per vivere esperienze di soggiorno autentiche. Per questo motivo l’Azienda intende supportare le città – come Firenze, Roma e Venezia – nei loro sforzi per promuovere l’ospitalità di persona. Questo include interventi per contrastare l’uso illegale di cassette portachiavi (keybox) in spazi pubblici come parchi o recinzioni, sia attraverso campagne educative sia sfruttando la rete di co-host di Airbnb presente sul territorio. Buon vicinato. La grande maggioranza di host e ospiti sono vicini responsabili e si preoccupano di non creare disturbo. L’Azienda ha introdotto diverse innovazioni per affrontare comportamenti inopportuni, tra cui strumenti che hanno permesso di bloccare o reindirizzare prenotazioni a rischio. La politica globale di Airbnb contro le feste vieta eventi non autorizzati. L’azienda sostiene inoltre iniziative locali di educazione, volte a informare ospiti e host su linee guida e suggerimenti per essere buoni vicini e rispettare le città e le comunità locali in tutta Italia, come la campagna Enjoy Respect Florence. Un turismo a beneficio di tutti. Airbnb raccoglie e riversa tasse e contributi di soggiorno in oltre 35.000 giurisdizioni in tutto il mondo, tra cui numerose città italiane, semplificando il processo per ospiti, host e amministrazioni locali. In continuità con quanto fatto negli ultimi anni, Airbnb continua a offrire supporto ai comuni per la raccolta dell’imposta a livello locale con l’obiettivo di garantire ai Comuni e agli Enti locali entrate costanti che possano essere reinvestite per la valorizzazione dei territori.


Tutela del patrimonio culturale e dispersione dei flussi. Il turismo può svolgere un ruolo fondamentale nell’aiutare a distribuire i flussi turistici al di fuori dei centri urbani, diffondendone i benefici economici in aree rurali e contribuendo alla conservazione di dimore storiche, monumenti, edifici di pregio e paesaggi per le generazioni future. Airbnb collabora con destinazioni turistiche per promuovere e rispettare aree al di fuori delle località più note, come le Colline del Prosecco, sito patrimonio UNESCO a Conegliano e Valdobbiadene. Allo stesso tempo, Airbnb sostiene l’artigianato Made in Italy e i percorsi enogastronomici per incentivare un turismo che valorizzi esperienze autentiche in tutto il Paese. Attenzione all’ambiente. L’impegno di Airbnb per promuovere pratiche sostenibili prevede, tra le altre cose, la condivisione di materiali e risorse educativi, come quelli sulla gestione dei rifiuti sviluppati in collaborazione con la città di Firenze. L’azienda ha inoltre introdotto programmi per aiutare gli host a rendere le loro proprietà più efficienti, con l’obiettivo di ridurre le emissioni e generare risparmi a lungo termine sui costi energetici.


“Mentre le misure eccessivamente punitive adottate da città come New York o Barcellona non hanno affatto risolto i problemi abitativi locali, riconosciamo le sfide legate al sovraffollamento turistico nei quartieri storici di città come Firenze, Venezia e Roma, e sosteniamo la richiesta di un quadro normativo nazionale per gli affitti brevi basato su dati, che permetta ai sindaci di preservare i quartieri sensibili, tutelando al contempo il diritto delle famiglie di affittare occasionalmente la propria abitazione”, ha dichiarato Valentina Reino, Policy Lead di Airbnb Italia. “Crediamo che un’ospitalità ‘made in Italy’ offerta in prima persona non solo arricchisca l’esperienza degli ospiti, ma costituisca un servizio anche per la comunità”.

M5S, la sfida di Conte: kermesse e voto online per archiviare Grillo

M5S, la sfida di Conte: kermesse e voto online per archiviare GrilloRoma, 22 nov. (askanews) – Quasi terminato il conto alla rovescia per Nova, ambizioso titolo assegnato alla due giorni conclusiva del “processo costituente” del Movimento 5 stelle avviato in estate dal suo leader Giuseppe Conte. La manifestazione è in programma al palazzo dei Congressi dell’Eur fra sabato 23 e domenica 24. Attese più di tremila persone all’evento, un fitto programma di tavole rotonde tematiche, alcune idee insolite (come una “intervista a Enrico Mentana”, direttore del TgLa7) e una corposa lista di ospiti nazionali e internazionali: gli economisti Joseph Stigliz, Luigi Zingales e Jeffrey Sachs, lo storico dell’arte Tomaso Montanari, giuristi come Michele Ainis, Roberta Calvano e Massimo Villone, studiosi e tecnici del mondo sanitario come Ivan Cavicchi e Nino Cartabellotta, ex magistrati antimafia oggi parlamentari M5S come Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho. Posto d’onore per Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna, protagonista dell’unico successo elettorale dell’ultimo anno, che interverrà domenica a ora di pranzo. Il colpo di coda viene dall’invito fatto a Sahra Wagenknecht, leader del partito BSW, unica forza di sinistra in crescita in Germania, lontana dalla cultura liberale-atlantista del centrosinistra italiano, quasi una provocazione per i potenziali alleati di Conte.


Ci sarà il fondatore e garante del M5S Beppe Grillo, da mesi in contrapposizione aperta con Conte? “Deciderà all’ultimo”, giura chi lo conosce molto bene e lo sente ancora di frequente. Nova è comunque molto, troppo costosa, suggeriscono voci interne che parlano di “almeno 400mila euro” investiti per l’evento, probabilmente anche in previsione dell’annunciato “taglio” della consulenza di Grillo per la comunicazione, anch’essa finora alquanto onerosa. “Una celebrazione, anzi, una incoronazione”, sibila un dirigente di lungo corso fermato nei corridoi del Parlamento, alludendo alla centralità della figura di Conte, che aprirà la due giorni, parlerà per dei “saluti finali” sabato sera e chiuderà la kermesse alle 15.30 (secondo il programma) dopo la proclamazione dei risultati della vera e propria “assemblea costituente”, che si sta svolgendo da giovedì scorso e si concluderà per l’appunto domenica, con la proclamazione dei risultati del voto on line riservato agli iscritti, poco meno di 89mila (erano arrivati fino a 170mila, ma in un’altra era politica). Temi della consultazione: sancire definitivamente il carattere “progressista” del Movimento 5 stelle; definire i passaggi per la stipula di alleanze politiche (o proibirle del tutto); superare il vincolo storico dei due mandati elettivi nelle istituzioni; rinnovare gli equilibri interni eliminando la figura del garante “a vita”, attualmente incarnata dal fondatore, Beppe Grillo, oppure rimodularne durata e poteri, insieme alla riforma degli organismi collegiali di garanzia. Ci sono anche molte indicazioni programmatiche sulle quali gli iscritti, che hanno iniziato a votare giovedì e termineranno domenica, si esprimeranno a partire da temi che possono avere una qualche influenza, in positivo o in negativo, anche sulle alleanze, come la pace e il riarmo, il fisco, la giustizia, il lavoro. Alla vigilia della grande assemblea pubblica la linea “progressista” di Conte, che ne fa una pregiudiziale (“se la comunità degli iscritti decidesse di andare in una direzione opposta”, avverte, “mi farei da parte”) ha raccolto gli endorsement pubblici di diversi “big” del Movimento, a partire da Roberto Fico, da tempo tra i più convinti sostenitori della scelta di campo e dell’alleanza col Pd. Schieratissimo anche sul superamento del limite dei due mandati, “perché così possiamo meglio competere sui territori”, Fico frena su nome e simbolo, sul cui cambiamento Conte si dice neutrale, anche se sarebbe, sottolinea, “un segnale di rinnovamento”. Chiara Appendino ha provato a suggerire una linea più “unitaria”, mettendo l’accento sulla necessità di ricostruire “l’identità” del Movimento prima di pensare alle alleanze, ma non sembra volersi proporre come riferimento per una battaglia di minoranza interna. Come finirà? Nel campo dei sostenitori residui di Grillo il clima è di rassegnata attesa: c’è chi semina dubbi sulla credibilità dei risultati attesi dal voto on line (le modifiche che richiedono una maggioranza qualificata potrebbero consentire al garante un intervento per far ripetere il voto), e chi dice che non c’è più spazio per restare: “Nei partiti le minoranze interne hanno un peso, dibattono, propongono istanze. Qui c’è la morte civica, da quando Conte è diventato presidente”, protesta, a taccuini chiusi, una figura di primo piano del M5S dell’era Grillo. Una dichiarazione che sembra lo specchio di quella, sul fronte opposto, della vicecapogruppo alla Camera Vittoria Baldino, di sicura fede contiana, che in una intervista ad Affaritaliani.it indica agli oppositori la via dell’uscita: “Meglio la scissione che la minoranza inter

Valtellina Casera: verso revisione “scientifica” disciplinare Dop

Valtellina Casera: verso revisione “scientifica” disciplinare DopMilano, 22 nov. (askanews) – A distanza di quasi trent’anni dalla pubblicazione, il disciplinare del Valtellina Casera Dop si avvia a una rivisitazione per riflettere i cambiamenti socioeconomici, tecnologici e di mercato che hanno interessato la filiera del latte valtellinese. Per fare questo il Consorzio di tutela delle due Dop, Casera Valtellina e Bitto, ha avviato due anni fa il progetto Simca, Soluzioni innovative per il miglioramento delle tecnologie di produzione del Valtellina Casera Dop nel percorso di rivisitazione del disciplinare, giunto ora al termine.


Cofinanziato da Regione Lombardia e realizzato in collaborazione con l’Università di Milano, l’istituto di biologia e biotecnologie agrarie e l’istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr, il progetto ha portato a delle evidenze scientifiche che forniscono al Consorzio di tutela elementi utili, prima di tutto, per una puntuale revisione del disciplinare e per supportare una differenziazione del formaggio all’interno della Dop, ad esempio con un Valtellina Casera DOP di “sola razza Bruna”. Le variabili indagate in fase di studio hanno visto per esempio un confronto fra l’utilizzo di latte crudo e latte pastorizzato nel processo caseario, l’uso di fermenti autoctoni e protettivi, l’analisi dei tempi di pressatura cagliata (tradizionale lenta vs moderna veloce), l’utilizzo di latte di sola razza Bruna, l’ampliamento dell’areale di produzione al Pian di Spagna, la possibilità di dare una forma non cilindrica ma a sezione parallelepipeda solo per il formaggio destinato a lavorazioni successive (affettamento, cubettatura etc.) o la relazione tra tre diversi tempi di stagionatura e il contenuto residuo lattosio e galattosio.


Dall’analisi di quasi 500 forme sperimentali di formaggio, e più di 25 sessioni di prove analitiche e sensoriali, è emersa l’assenza totale di lattosio e galattosio, una buona presenza di diversi elementi nutritivi e il forte potenziale per migliorare ulteriormente la qualità del Valtellina Casera Dop, di cui vengono prodotte oltre 230.000 forme all’anno. “I risultati raggiunti dal progetto forniscono elementi scientifici e operativi per una possibile modifica del disciplinare – ha spiegato Ivano De Noni, del dipartimento di Scienze per gli alimenti, la nutrizione e l’ambiente dell’Università degli Studi di Milano – Questo supporta i produttori nell’adozione di pratiche zootecniche e di caseificazione utili per migliorare la qualità del prodotto, individuando al contempo soluzioni di commercializzazione capaci di rispondere alle esigenze del mercato attuale”. “Il nuovo disciplinare deve garantire la tutela del Valtellina Casera Dop anche per il futuro, assicurando che i consumatori possano continuare a trovare nei nostri prodotti i sapori autentici e tipici della Valtellina” ha aggiunto Attilio Tartarini, consulente tecnico del Consorzio.


I risultati del progetto sono stati presentati presso la sede di Confindustria Lecco e Sondrio, in occasione di un incontro sul tema a cui hanno preso parte tutti i protagonisti del partenariato. “Siamo giunti oggi alla conclusione di due anni di intenso lavoro sperimentale, un’esperienza unica per il nostro settore – ha dichiarato Marco Deghi, presidente del Consorzio di tutela – In passato ci siamo spesso affidati alle pratiche tradizionali, senza approfondire in modo sistematico i fenomeni alla base della produzione. Oggi, invece, abbiamo voluto entrare in un maggior dettaglio, studiando i processi di trasformazione, le caratteristiche del latte, le variabili produttive e le innovazioni che negli ultimi 25 anni hanno influenzato la storia di questo formaggio. Si tratta di un approccio nuovo, che affianca alla tradizione un’importante base scientifica, necessaria e fondamentale per affrontare con solide evidenze il progetto di modifica del disciplinare”.

Bankitalia: mercati finanziari nazionali complessivamente favorevoli

Bankitalia: mercati finanziari nazionali complessivamente favorevoliRoma, 22 nov. (askanews) – In Italia, pur in un contesto macrofinanziario che si mantiene complessivamente stabile dalla scorsa primavera, permangono rischi connessi con le rilevanti tensioni geopolitiche internazionali e con la fragilità del quadro macroeconomico. In prospettiva, la riduzione dei tassi di interesse potrà fornire un impulso positivo all’economia. Le condizioni sui mercati finanziari nazionali rimangono nell’insieme favorevoli. E’ la fotografia scattata dalla Banca d’Italia, nella sintesi dell’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria.


Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni e quelli tedeschi ha continuato a ridursi, si legge, e le condizioni di liquidità del mercato restano distese. La volatilità si è mantenuta bassa, nonostante i temporanei aumenti osservati in concomitanza con le turbolenze dei mercati internazionali nei mesi estivi. Secondo Bankitalia, nel complesso gli sviluppi sul mercato immobiliare continuano a rappresentare un basso rischio per la stabilità finanziaria. I prezzi delle abitazioni hanno continuato a crescere in termini reali, pur restando inferiori ai livelli pre Covid e misure correlate. Quelli degli immobili commerciali si sono invece stabilizzati.


Passando alla situazione delle famiglie, i rischi rimangono contenuti, dice lo studio, a seguito del miglioramento della situazione reddituale e dell’incremento della ricchezza finanziaria. La ricomposizione del risparmio verso i titoli pubblici è proseguita e sono ripresi gli investimenti in strumenti del risparmio gestito e in azioni. Sul versante delle imprese, dopo un lungo periodo di crescita, interrottosi solo durante la “pandemia”, la redditività ha mostrato segni di peggioramento. La debolezza del quadro macroeconomico e gli elevati costi di finanziamento potrebbero incidere sui profitti delle aziende più indebitate. La capacità delle imprese di rimborsare i debiti resta tuttavia complessivamente buona, si legge, e il tasso di deterioramento dei prestiti bancari si conferma contenuto. Nel frattempo le condizioni del sistema bancario si mantengono favorevoli. Nel primo semestre la redditività è ulteriormente cresciuta e si prevede che essa rimanga alta anche per l’intero 2024. Il riassorbimento da parte dell’Eurosistema dell’abbondante liquidità in eccesso sta procedendo senza difficoltà. In prospettiva, prevede l’analisi, la riduzione del margine di interesse e le maggiori rettifiche attese sui prestiti potrebbero incidere negativamente sulla redditività degli intermediari.


La patrimonializzazione è aumentata e per le banche significative è superiore a quella media degli intermediari dei paesi partecipanti al Meccanismo di vigilanza unico (Ssm). Viene però sottolineato come l’esposizione ai rischi cibernetici e operativi richiede forte attenzione. Nel comparto assicurativo la patrimonializzazione, pur rimanendo elevata, si è ridotta lievemente nel primo semestre dell’anno. La redditività è nell’insieme migliorata, ma è ancora negativa nel ramo vita a causa delle minusvalenze sul portafoglio di investimenti. La posizione di liquidità si è mantenuta buona, beneficiando anche di una ripresa della raccolta nel comparto vita.


Secondo Bankitalia, la raccolta netta dei fondi comuni italiani è tornata positiva: l’andamento favorevole del settore obbligazionario ha più che compensato i deflussi osservati negli altri comparti. I rischi restano nel complesso contenuti. Bankitalia sottolinea che nel corso dell’anno si è rilevata un’ulteriore significativa crescita dei collocamenti di certificates – prodotti finanziari collegati a titoli sottostanti – acquistati prevalentemente dalle famiglie. Si tratta di strumenti di difficile valutazione, avverte il Rapporto, che possono esporre i detentori a perdite consistenti in caso di scenari avversi. La Banca d’Italia sta segnalando da tempo tale fenomeno e continua a monitorarne l’evoluzione. Il rapporto include tre analisi ad hoc. La prima illustra le più recenti valutazioni di vigilanza sulle banche meno significative; esse non mostrano variazioni rilevanti nella rischiosità complessiva. Nella seconda si riportano i risultati di uno studio sulla relazione tra la propensione dei clienti a utilizzare i canali digitali per movimentare i fondi depositati e la stabilità della raccolta bancaria; i risultati indicano che durante la fase di rialzo dei tassi di interesse non si sono registrate differenze significative nell’andamento dei depositi a vista tra banche con clientela altamente propensa a ricorrere ai canali digitali e altre banche; le prime hanno invece aumentato maggiormente i depositi a termine. Nel terzo riquadro si dà conto delle analisi di vigilanza sulle prove di stress condotte dai gestori di fondi comuni aperti potenzialmente vulnerabili; tali analisi rilevano la presenza di ambiti di miglioramento, seppure a fronte di prassi sostanzialmente conformi alla regolamentazione vigente.

A Palazzo Dama il lusso entra nella nuova era del Wellness

A Palazzo Dama il lusso entra nella nuova era del WellnessRoma, 22 nov. (askanews) – Nel cuore della Capitale, Palazzo Dama si distingue come uno dei rari esempi di trasformazione di una dimora storica in una struttura che non solo accoglie, ma invita a riscoprire un equilibrio tra passato e presente. Costruito nella seconda metà del XIX secolo per la nobile famiglia Malaspina, il palazzo conserva elementi emblematici dell’eleganza Liberty, come i mosaici in marmo e la scala centrale, accostati a dettagli contemporanei, tra cui due opere originali di Andy Warhol – The Souper Dress e Mao 1974.


Un connubio tra storia e design Varcando la soglia di questa villa ottocentesca, gli ospiti sono accolti da ambienti che combinano con armonia il fascino storico e un’estetica contemporanea. Le porte in stile Liberty, i soffitti alti e i mosaici originali sono stati preservati per mantenere l’identità del palazzo, mentre la maestosa scala in legno, posta al centro dell’edificio, ne rappresenta il cuore simbolico. Grandi archi collegano le aree comuni, inondandole di luce naturale. Specchi, dettagli decorativi raffinati e modanature arricchiscono gli spazi, creando un’atmosfera che invita al relax. Gli arredi su misura, realizzati da artigiani locali, dialogano con tessuti esclusivi scelti con cura, tra cui quelli di marchi prestigiosi come Loro Piana e Ralph Lauren. Le aree comuni e le camere del palazzo ospitano opere d’arte moderna e contemporanea, oggetti di design vintage raccolti da collezioni internazionali e una selezione di fotografie di artisti provenienti da tutto il mondo, che arricchiscono ulteriormente l’esperienza visiva e culturale degli ospiti. Ogni dettaglio, dal design all’approccio attento del personale, è stato curato per offrire agli ospiti un’esperienza che li faccia sentire non semplicemente accolti, ma davvero a casa. Daham SPA: il benessere come esperienza integrata Oggi, Palazzo Dama amplia la sua offerta con l’ apertura della Daham SPA, uno spazio pensato per chi cerca un approccio olistico al benessere. Creata in collaborazione con Zeki Benessere Spa, la SPA propone trattamenti che uniscono la tradizione orientale e occidentale, offrendo percorsi personalizzati per rigenerare corpo e mente.


Ispirata dall’Ayurveda e dalla Terapia Yoga, filosofia approfondita da Zeki durante un viaggio in India, la SPA si distingue per la cura dei dettagli: dall’utilizzo di prodotti naturali alla varietà di tecniche proposte, come massaggi rilassanti, trattamenti viso e corpo, massaggi emolinfatici e percorsi specifici per le coppie. Un settore in continua crescita L’apertura della Daham SPA si inserisce in un mercato globale in rapida espansione. Secondo il Global Wellness Institute, l’industria del wellness ha superato i 4,4 trilioni di dollari nel 2022, con una previsione di crescita fino a oltre 7 trilioni entro il 2025. Le SPA e il turismo del wellness sono tra i segmenti principali, alimentati da una crescente attenzione verso esperienze personalizzate e olistiche che favoriscono il benessere fisico e mentale.


Anche l’Italia si posiziona come uno dei protagonisti di questa crescita, generando nel 2022 un valore di 15,7 miliardi di euro nel turismo del benessere e classificandosi tra le prime dieci destinazioni mondiali. Con una crescita annua prevista del 16,6% fino al 2027, Roma, grazie alla sua capacità di coniugare storia e innovazione, si conferma come una delle mete preferite per i viaggiatori che cercano esperienze uniche e rigenerative. “Palazzo Dama non è solo un luogo di soggiorno, ma un invito a vivere un’esperienza immersiva tra epoche diverse. Dai lampadari in cristallo del Plaza di New York agli arredi contemporanei, ogni dettaglio è pensato per valorizzare la bellezza senza tempo del palazzo- conclude Mario Luciani, CEO di Palazzo Dama – La Daham SPA è una naturale estensione della nostra visione: un luogo dove la cultura del benessere si intreccia con la storia e l’identità di Palazzo Dama”.

Fs: possibile impatto significativo dallo sciopero del 23-24

Fs: possibile impatto significativo dallo sciopero del 23-24Roma, 22 nov. (askanews) – “Proclamato da alcune sigle sindacali autonome uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, dalle ore 21 di sabato 23, alle ore 21 di domenica 24 novembre. Lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine della protesta sindacale”. Lo scrivono le Fs in una nota.


“Tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio – conclude la nota -, Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio”.

Cpi, Meloni: no all’equivalenza tra responsabilità di Israele e quelle di Hamas

Cpi, Meloni: no all’equivalenza tra responsabilità di Israele e quelle di HamasRoma, 22 nov. (askanews) – “Approfondirò in questi giorni le motivazioni che hanno portato alla sentenza della Corte Penale Internazionale. Motivazioni che dovrebbero essere sempre oggettive e non di natura politica”. Lo dichiara in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“La Presidenza italiana del G7 – prosegue Meloni – intende porre il tema all’ordine del giorno della prossima Ministeriale Esteri che si terrà a Fiuggi dal 25 al 26 novembre. Un punto resta fermo per questo governo – sottolinea la premier -: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l’organizzazione terroristica Hamas”.

Tra IA e fake news, i nuovi “Dialoghi Condivisi” del Goethe Institut

Tra IA e fake news, i nuovi “Dialoghi Condivisi” del Goethe InstitutRoma, 22 nov. (askanews) – Con due appuntamenti, uno a Roma e uno a Torino, il Goethe-Institut promuove i suoi “Dialoghi Condivisi”. Dialoghi sulla società contemporanea tra Italia e Germania, invitando relatori da entrambi i Paesi a scambiarsi idee ed esperienze su due temi cruciali del nostro tempo: le implicazioni sulla società dell’intelligenza artificiale e quelle del controllo e delle fake news sull’informazione.


Nell’appuntamento romano, che si terrà il 27 novembre alle 19 presso il Goethe-Institut di Roma, i relatori invitati esplorano dalla creatività all’etica fino alla giurisprudenza, gli ambiti in cui si muovono la ricerca e l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale generativa. Con tre interventi, sul palco del Goethe-Institut ne parleranno lo scrittore Nicola Lagioia, l’avvocatessa dei diritti digitali Ramak Molavi Vasse’i e il ricercatore Rainer Rehak. Nicola Lagioia analizza l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nelle arti – narrative, visive e musicali – chiedendosi quanto essa possa influire sulla tenuta politica e sociale delle nostre società e se esista una differenza irriducibile tra intelligenza umana e artificiale. Ramak Molavi Vasse’i, avvocatessa esperta di diritti digitali, critica invece l’implementazione dell’IA, interrogandosi sulle scelte infrastrutturali e politiche e sul motivo per cui la società accetti tali sviluppi. Infine, il ricercatore Rainer Rehak mette in luce le narrazioni fuorvianti sull’IA, invitando a riflettere sul controllo dei dati, sul potere decisionale e sugli usi auspicabili di questa tecnologia. Modera Paola Pica vicecaporedattrice della redazione Economia del Corriere della Sera e responsabile del mensile di Innovazione LOGIN del Corriere.


Nell’appuntamento di giovedì 28 novembre alle 18 al Polo del ‘900 (Palazzo San Daniele, ingresso via del Carmine 14) a Torino, intitolato “Scommessa sull’informazione. Tra falsificazione e realtà”, Michael Braun, Stefano Feltri e Francesca Lagioia mettono a confronto, insieme a Polo del ‘900, il giornalismo in Italia e Germania, analizzando l’attuale stato di un’informazione – social media soprattutto – che sempre più condiziona l’andamento degli eventi politici e non solo. Una particolare attenzione sarà data agli aspetti giuridici, etici e tecnologici, dalle intimidazioni ai giornalisti alle responsabilità etico-professionali, dall’intelligenza artificiale alle fake news.


Michael Braun descriverà la situazione della libertà di stampa in Germania, evidenziando le indagini che hanno coinvolto redazioni e l’aumento delle aggressioni fisiche ai giornalisti, spesso legate all’estrema destra. Stefano Feltri discuterà del futuro del giornalismo nell’era post-social, dominata dai creator e dalla reputazione, suggerendo un ritorno a modelli passati che offrono una prospettiva per il giornalismo. Francesca Lagioia esplorerà il ruolo dell’intelligenza artificiale e delle grandi piattaforme nella creazione e diffusione dei contenuti, analizzando le iniziative europee per un quadro etico e normativo e le sfide tecniche, etiche e giuridiche da affrontare. Modera Alberto Sinigaglia Presidente della Fondazione del Polo del ‘900.