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Festival degli ex Comuni aggregati alla Città di Napoli

Festival degli ex Comuni aggregati alla Città di NapoliRoma, 19 feb. (askanews) – Il rilancio delle realtà territoriali e delle comunità locali è oggi una priorità per colmare il ritardo accumulato dietro le illusioni della globalizzazione, spesso presentata come la soluzione a tutte le vicende umane. A cento anni dalla forzata cancellazione degli ex comuni aggregati alla città di Napoli, ci troviamo ad affrontare nuove sfide legate alla sicurezza, alla rigenerazione urbana, alla tutela delle tradizioni, alla valorizzazione dei luoghi della memoria, all’artigianato, all’integrazione sociale e allo sviluppo di un’economia di prossimità.


Questi saranno i temi chiave del secondo convegno “Centenario degli ex comuni aggregati alla città di Napoli 1926-2026”, nell’ambito del Festival degli ex comuni aggregati. L’evento si terrà il 21 febbraio 2025, alle ore 11, presso l’Auditorium di San Pietro a Patierno, in Piazza Giovanni Guarino, Napoli. Presiede l’on. Michele Schiano (Componente commissione periferie della Camera dei deputati), introducono l’On. Pietro Mastranzo, il dott. Paolo Mele. Moderano Mimmo Falco, Enzo Colimoro (Vicepresidente e Segretario Ordine dei Giornalisti della Campania). Troppi sprechi, omissioni e abusi sono stati perpetrati nel tempo da Comune, Regione e altre istituzioni pubbliche e private, lasciando le periferie sempre più ai margini dei processi urbanistici, culturali e produttivi. Le comunità locali sono state spesso considerate solo come una massa elettorale da sfruttare, senza una reale progettualità per il loro sviluppo. A cento anni dalla forzata aggregazione, il promotore del convegno, On. Pietro Mastranzo, denuncia una situazione allarmante: Emarginazione e degrado urbano, con la progressiva perdita di identità territoriale. Sottocultura e dispersione scolastica, che alimentano fenomeni di esclusione sociale. Conflitti sociali e recrudescenza del malaffare giovanile, spesso conseguenza della mancanza di opportunità reali. Deterioramento delle strutture e dei servizi sociali, con un aumento della percezione di insicurezza tra i cittadini. Questi fenomeni accentuano il bisogno di protezione sociale da parte di famiglie e persone perbene, spesso vittime dell’abbandono istituzionale. Tutto ciò avviene in nome di una crescita turistica poco trasparente e priva di una vera cultura del territorio, che finisce per favorire il malaffare, la solita borghesia affaristica e una classe politica più attenta ai propri interessi che al bene collettivo.


Ripartire dai territori per un futuro di dignità e partecipazione È tempo di ripartire dai territori, riportando la periferia al centro del dibattito e recuperando, attraverso la memoria storica, la dignità e la libertà di ogni cittadino elettore. La sfida è passare dall’IO al NOI, costruendo insieme il bene comune.


Relatori il Prof. Raffaele Sibilio – Docente di Sociologia Università Federico II Napoli -Rigenerazione urbana ex comuni aggregati, l’ Architetto Luigi De Falco, – Presidente Italia Nostra Campania, il Prof. Antonio Esposito – Casali ed ex comuni aggregati a Napoli, il dott. Roberto Schena – Comuni soppressi e periferie degradate. Saluti Istituzionali: Dott. Antonio Troiano (Presidente municipalità 7 comune di Napoli), On. Giuseppe Gargani (Pres. Naz. Associazione ex parlamentari), On. Giovanni Zarro (Vice pres. Nazionale associazione ex parlamentari), On. Gen. Francesco Bianco (Vice pres. Vicario AREC Campania), On. Erminia Mazzoni (Pres. Ass. Ex parlamentari Campania), Giovanni Galano (Garante dell’infanzia Regione Campania), Prof.ssa Maria Marotta (direttrice museo Masseria Luce),Don francesco Cirino (Parroco Santuario eucaristico San Pietro), Don Italo Mastrolonardo (Parroco Santa Maria della Purità).


Conclude: On. Alessandro Battilocchio (Pres. Commissione periferie – Camera dei deputati)

Tornano Tirreno C.T. e Balnearia tra incoming e enogastronomia

Tornano Tirreno C.T. e Balnearia tra incoming e enogastronomiaRoma, 19 feb. (askanews) – Tornano dal 23 al 26 febbraio Tirreno C.T. e Balnearia a CarraraFiere, la manifestazione più importante dell’incoming del Centro italia. Giunte rispettivamente alla 45esima e 26esima edizione, le manifestazioni tornano in terra apuana e anche l’edizione 2025 sarà caratterizzata dalla presenza dei principali player del settore. Nei padiglioni di Carrarafiere sono attesi circa 500 espositori in rappresentanza di quasi mille marchi commerciali.


Tra gli appuntamenti del primo giorno, la cucina per i bambini, a cui è dedicato un focus. Domenica 23 febbraio i cuochi presenti in fiera daranno vita a un momento di riflessione, seguito da dimostrazioni in cucina, dedicato proprio alla cucina per i più piccoli. Altra novità di questa edizione: durante il primo giorno di fiera, sarà battezzata per la prima volta in Italia la Confederazione Italiana Cuochi e Artigiani per l’Enogastronomia (CICA-E). Si tratta di una realtà unica nata per unire e valorizzare cuochi, artigiani, imprenditori e professionisti del settore enogastronomico italiano. La stessa Confederazione darà vita per il terzo anno consecutivo al Pentathlon della cucina che ha lo scopo di valorizzare le capacità professionali dei cuochi e dei commis di cucina nel lavoro di tutti i giorni.

Record a valore in 2024 per florovivaismo made in Italy: 3,3 mld

Record a valore in 2024 per florovivaismo made in Italy: 3,3 mldRoma, 19 feb. (askanews) – Record nel 2024 per il florovivaismo Made in Italy che raggiunge il valore massimo di sempre a quota 3,3 miliardi di euro, grazie anche al traino dell’export, che chiuderà l’anno a 1,3 miliardi, e al lavoro delle diciannovemila imprese impegnate a produrre piante e fiori di alta qualità su una superficie di 30mila ettari. Sul comparto pesano però la situzione internazionale, i cambiamenti climatici, l’aumento dei costi dell’energia e la fatica a trovare manodopera qualificata. Sono i dati del primo rapporto nazionale sul settore realizzato dal Centro Studi Divulga e da Ixe’ con Coldiretti e presentato a Myplant&Garden, una delle più importanti manifestazioni internazionali per i professionisti delle filiere del verde.


Sull’attività delle aziende nazionali, si spiega nel rapporto, pesa oggi la difficile situazione internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina, abbinata agli effetti dei cambiamenti climatici. Proprio a causa del conflitto le aziende hanno subito un aumento dei costi dell’83% per i prodotti energetici e del 45% per i fertilizzanti rispetto al 2020, oltre a un +29% per altri input produttivi quali sementi e piantine. E ancora, pesano i costi in progressivo aumento, che ancora fanno fatica ad essere riassorbiti, anche a causa della concorrenza sleale delle importazioni a basso costo dall’estero. Il 72% delle importazioni Ue arriva dall’Olanda, con il porto di Rotterdam autentico “buco nero” in fatto di controlli sulla merce importata che finisce spesso per essere “triangolata” acquisendo la provenienza comunitaria, mentre tra i paesi extra-Ue si distinguono Cina, Thailandia ed Ecuador, questi ultimi soprattutto per gli arrivi di fiori.


Da Nord a Sud della Penisola non va poi trascurato l’impatto dirompente dei cambiamenti climatici. Secondo Divulga/Ixe’ due aziende agricole su tre (66%) hanno subito danni nell’ultimo triennio a causa di eventi estremi, tra grandinate, trombe d’aria, alluvioni e siccità che a più riprese hanno interessato il territorio nazionale. Il risultato di tutti questi fattori è che più di un terzo delle aziende florovivaistiche denuncia difficoltà economiche. Proprio l’aumento di costi risulta in cima ai problemi denunciati, davanti a burocrazia e clima, mentre al quarto posto c’è la mancanza di manodopera qualificata e al quinto gli squilibri all’interno della filiera.

1500 agricoltori a porto Civitavecchia contro olio straniero

1500 agricoltori a porto Civitavecchia contro olio stranieroRoma, 19 feb. (askanews) – Blitz al porto di Civitavecchia di millecinquecento agricoltori della Coldiretti contro le navi cariche di olio straniero in arrivo nello scalo romano. Una protesta contro l’invasione di prodotto low cost che fa crollare i prezzi dell’extravergine Made in Italy, che finiscono spesso per essere venduti come tricolori.


Gli agricoltori, guidati dal vicepresidente nazionale della Coldiretti Davide Granieri, sono radunati nell’area del Terminal Amerigo Vespucci con cartelli e slogan per denunciare il rischio che l’arrivo sul mercato di olio a basso costo, spesso di dubbia provenienza e qualità, possa danneggiare gravemente il nostro patrimonio agroalimentare di eccellenza. Una decina di barche con le bandiere gialle presidia lo spazio davanti al porto per intercettare i natanti.

Giappone, mai tanti turisti: gennaio-record con 3,78 mln

Giappone, mai tanti turisti: gennaio-record con 3,78 mlnRoma, 19 feb. (askanews) – L’afflusso massiccio di turisti cinesi ha fatto sì che il Giappone registrasse nel mese di gennaio il suo record storico di presenze: 3,78 milioni. Lo riferisce l’Ufficio nazionale per il turismo nipponico (JNTO).


Il Giappone, dopo il Covid-19, ha ripreso un intenso traffico in entrata di turisti, che si è ingrossato ulteriormente con la fine delle restrizioni in Cina, tanto che oggi i media nipponici lamentano problemi connessi all’overtourism. Secondo JNTO, il mese scorso il numero stimato di turisti stranieri in Giappone è stato di 3.781.200, superando i circa 3,48 milioni di dicembre dello scorso anno e rappresentando il più alto numero mensile mai registrato.


In particolare, con l’inizio della lunga vacanza in coincidenza con il Capodanno Lunare verso la fine del mese scorso, il numero di turisti provenienti dalla Cina è aumentato di oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo 983.000.

Usa-Cina, Donald Trump Jr.: non punzecchiare nell’occhio il drago

Usa-Cina, Donald Trump Jr.: non punzecchiare nell’occhio il dragoRoma, 19 feb. (askanews) – Donald Trump Jr., il figlio maggiore del presidente Usa Donald Trump, in un articolo pubblicato su Human Events a sostegno della candidatura di Elbridge Colby a vicesegretario alla Difesa Usa, ha invitato a “evitare di punzecchiare inutilmente nell’occhio il drago”, ovvero la Cina.


Colby è un falco rispetto alla politica cinese e sostiene l’idea di ridurre l’impegno in Medio Oriente per concentrarsi sulla Cina. Quest’idea non è apprezzata da alcuni legislatori repubblicani, che devono ancora approvare nel Senato la candidatura. “Quando si considera che il popolo americano trarrebbe il massimo beneficio da un equilibrio di potere con la Cina che eviti la guerra, ha perfettamente senso” ha aggiunto Trump Jr. In questo senso, il giovane Trump (che sta svolgendo compiti di diplomazia informale per il padre) ha sottolineato la necessità di un approccio “realista”, che riconosca il ruolo della Cina come potenza e la necessità di bilanciare Pechino in Asia con una più massiccia presenza militare. “Ma allo stesso tempo, (Colby) sostiene mio padre nella sua apertura a negoziare con Xi Jinping e nell’evitare di punzecchiare il drago all’occhio inutilmente”, ha affermato.


In un articolo del Wall Street Journal pubblicato a settembre, Colby ha sostenuto che Taiwan “di per sé non ha un’importanza esistenziale per l’America.” Invece, “il nostro interesse principale è impedire alla Cina di ottenere l’egemonia regionale sull’Asia. Taiwan è molto importante per questo obiettivo, ma non essenziale”. Pechino considera Taiwan parte integrante della Cina, da riunificare anche con la forza se necessario. Trump ha invitato Taiwan a contribuire maggiormente alla propria difesa, evitando però di rispondere alle domande su se egli difenderebbe l’isola dall’aggressione militare di Pechino, mentre il suo predecessore, Joe Biden, era stato esplicito sull’argomento in senso affermativo.


Le dichiarazioni di Trump sono state notate a Pechino. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun, nell’odierna conferenza stampa, ha segnalato che la Cina è disposta “a risolvere le nostre rispettive preoccupazioni attraverso il dialogo e la consultazione con gli Stati uniti in conformità con i principi del rispetto reciproco, della convivenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti, salvaguardando fermamente i nostri interessi sovrani di sicurezza e sviluppo”.

Voto in Germania, Caracciolo ed esperti tedeschi al Goethe Institut

Voto in Germania, Caracciolo ed esperti tedeschi al Goethe InstitutRoma, 19 feb. (askanews) – L’Europa osserva con attenzione l’esito delle elezioni in Germania – in programma domenica 23 febbraio – consapevole del loro impatto sullo scenario politico continentale. Per approfondire le implicazioni del voto, mercoledì 26 febbraio 2025 il Goethe-Institut ospiterà un incontro con esperti italiani e tedeschi, che analizzeranno i risultati e le possibili ripercussioni per l’UE.


Tra gli ospiti ci saranno Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geopolitica Limes; Frank Decker, politologo e professore alla Friedrich-Wilhelms-Universitaet di Bonn, esperto di sistemi di governo, riforme democratiche e populismo; e Jochen Roose, sociologo specializzato in opinione pubblica e comportamento elettorale presso la Konrad-Adenauer-Stiftung di Berlino. A moderare il dibattito sarà la giornalista Francesca Sforza. Dopo il terremoto politico che ha portato alla crisi della maggioranza e alla sfiducia del cancelliere Olaf Scholz, la Germania si prepara a rinnovare il Bundestag.


A contendersi la scena politica sono i principali partiti del panorama tedesco: i socialdemocratici dell’SPD, i Verdi – attualmente ancora insieme al governo – i cristianodemocratici della CDU-CSU e i liberali della FDP, ma anche la destra radicale di Alternative fuer Deutschland (AfD), la Linke e l’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW). Per la carica di cancelliere, i candidati sono Friedrich Merz (CDU-CSU), il cancelliere uscente Olaf Scholz (SPD), Robert Habeck (Verdi), Alice Weidel per AfD e Sahra Wagenknecht con la sua nuova alleanza BSW. Stando agli ultimi sondaggi, la CDU-CSU è in testa attorno al 30% delle preferenze, seguita da AfD al 20%, SPD al 16% e Verdi al 15%. Una sfida aperta che ridisegnerà gli equilibri del governo tedesco e influenzerà il futuro dell’Unione Europea. Come si comporrà il futuro governo tedesco? Come cambieranno le politiche economiche e sociali? Che impatto avrà una destra sempre più forte sul funzionamento delle istituzioni democratiche, sulle politiche migratorie e su quelle per l’ambiente?


L’appuntamento all’Auditorium di Via Savoia cercherà di capire in che direzione sta andando la Germania, e con essa, l’Europa.

Wang Yi: no ad approcci unilaterali nella guida del mondo

Wang Yi: no ad approcci unilaterali nella guida del mondoRoma, 19 feb. (askanews) – Bene l’avvio di colloqui per porre termine alla guerra in Ucraina, ma la soluzione ai conflitti passa per il multilateralismo e non attraverso approcci unilaterali. Questo il messaggio del ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che ha parlato al Consiglio di sicurezza dell’Onu, avvertendo che Gaza e la Cisgiordania non possono diventare “pedina” in una trattativa politica tra le potenze.


Wang si è presentato al Consiglio di sicurezza dell’Onu da presidente di turno, all’indomani dei colloqui di Riad tra Russia e Stati uniti che si sono concentrati prevalentemente sulla questione ucraina, con un discorso articolato. Ha presieduto una riunione dedicata al tema del multilateralismo e alla riforma della governance globale. “La Cina sostiene ogni sforzo volto a promuovere negoziati di pace”, ha dichiarato Wang, ma ha avvertito che Gaza e la Cisgiordania non devono essere “una pedina in trattative politiche”.


Un messaggio, questo, apparentemente poco incentrato sulla strettissima attualità, ma in realtà votato a ragionare su come si sta configurando il nuovo scenario globale. Come ha fatto nelle recenti tappe europee del suo viaggio che l’ha portato anche alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, il capo della diplomazia cinese ha insistito sulla necessità di un approccio multilaterale basato sul consenso rispetto a quello unilaterale promosso dalla presidenza Usa di Donald Trump. “I paesi sono interdipendenti e condividono lo stesso futuro, e nessun paese può fare da solo”, ha dichiarato Wang ai giornalisti dopo la sessione. “Non dobbiamo permettere – ha proseguito – che i forti dominino sui deboli, tanto meno tornare alla legge della giungla”.


Wang, in particolare, si è concentrato sulla questione mediorientale. “Sono passati oltre 70 anni da quando l’Onu ha approvato una risoluzione che stabilisce i due stati, Israele e Palestina, ma ancora solo metà della soluzione a due stati è realizzata”, ha sottolineato Wang. “Sebbene lo stato d’Israele sia stato stabilità lungo tempo fa, il popolo palestinese ancora non ha il proprio stato, con molti profughi che vivono come rifugiati”, ha continuato il ministro cinese. La visita di Wang a New York è seguita da tappe rapide in Gran Bretagna, Irlanda e a Monaco. Dopo la sua apparizione all’Onu, è previsto il suo volo verso il Sudafrica per un incontro del G20.


Il ministro degli Esteri ha dichiarato che alla riunione di martedì hanno partecipato rappresentanti di oltre 100 paesi, che hanno discusso una proposta articolata in quattro punti: l’Onu rimanga il fulcro della governance globale; la tendenza verso il multilateralismo sia “irreversibile”; solidarietà e cooperazione siano fondamentali e il sistema debba rimanere resiliente e adattabile. “Il nostro mondo oggi affronta sfide e rischi senza precedenti. La governance globale si trova a un crocevia importante”, ha affermato Wang. “Siamo pronti a collaborare con tutti i paesi per costruire un futuro migliore”.

Ucraina, colloquio telefonico dei ministri del Quintetto e dell’Ue

Ucraina, colloquio telefonico dei ministri del Quintetto e dell’UeRoma, 18 feb. (askanews) – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha avuto stasera un colloquio telefonico con i ministri degli Esteri del Quintetto (Stati Uniti, Italia, Regno Unito, Francia e Germania) sull’Ucraina, cui ha partecipato anche l’Alto Rappresentante Ue, Kaja Kallas. Stando a quanto precisato dalla Farnesina in una nota, la conversazione è stata proposta dal Segretario di Stato statunitense Marco Rubio, che ha voluto informare i colleghi europei dell’esito della riunione odierna a Riad con i rappresentanti della Federazione russa, avvenuta a seguito della telefonata tra i Presidenti Trump e Putin.


Si è trattato dell’avvio di primi contatti diretti tra i due Paesi, utile secondo Rubio a sondare la parte russa su una reale volontà di sedersi al tavolo di un negoziato sull’Ucraina, per poter eventualmente avviare un percorso negoziale con il coinvolgimento di tutte le parti interessate. A tale riguardo, Rubio ha fatto stato della volontà statunitense di coinvolgere e tenere aggiornati tutti gli attori, ucraini ed europei. Secondo quanto riportato dalla Farnesina, nel corso della telefonata il ministro Tajani ha espresso apprezzamento per l’iniziativa del segretario di Stato Rubio, a conferma dell’importanza di uno stretto coordinamento tra Stati Uniti ed Europa sul dossier ucraino e sui temi della sicurezza europea. Nel ribadire la centralità del rapporto transatlantico, il ministro ha reiterato la necessità di giungere a una pace giusta e duratura per l’Ucraina, posizione condivisa dagli altri colleghi europei. “Le parole di Rubio sono state chiarissime”, ha detto il ministro Tajani: “L’Europa sarà coinvolta nelle trattative per un motivo molto chiaro: noi abbiamo inflitto sanzioni alla Russia, sanzioni che sono in vigore, e non ci possono essere trattative se al tavolo non c’è l’argomento delle sanzioni e attorno al tavolo chi le ha decise e le applica”.


I ministri partecipanti hanno infine concordato di tenersi costantemente in contatto sia a livello politico sia tramite i Direttori Politici delle rispettive capitali.

Calcio, Champions, Milan eliminato: con il Feyenoord è 1-1

Calcio, Champions, Milan eliminato: con il Feyenoord è 1-1Roma, 18 feb. (askanews) – A San Siro il Milan non riesce a ribaltare la sconfitta dell’andata: finisce 1-1, i rossoneri sono fuori dalla Champions. La squadra di Conceiçao parte fortissimo e trova il vantaggio dopo appena 36 secondi con il gol dell’ex di Gimenez, ma paga un’ingenuità di Theo Hernandez espulso per doppia ammonizione: primo giallo ingenuo prima dell’intervallo, il secondo al 51′ per simulazione. In superiorità numerica il Feyenoord pareggia con Carranza: agli ottavi affronterà Inter o Arsenal