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Le opposizioni: costretti a chiedere l’accesso agli atti su Cutro

Le opposizioni: costretti a chiedere l’accesso agli atti su Cutro


Le opposizioni: costretti a chiedere l’accesso agli atti su Cutro – askanews.it



Le opposizioni: costretti a chiedere l’accesso agli atti su Cutro – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Di fronte alle “mancate risposte” del governo Meloni sulla tragedia di Cutro, le opposizioni, unite, hanno deciso di chiedere “l’accesso civico alle informazioni e ai documenti amministrativi” per poter fare luce sulla notte tra il 25 e 26 febbraio scorsi ed evitare che possa accadere di nuovo. In una conferenza stampa, Pd, M5S, Az-Iv, Avs e +Europa, hanno puntato il dito contro l’esecutivo che, hanno sottolineato, ha fornito informazioni “parziali”, dalle “argomentazioni inconsistenti” della Premier Giorgia Meloni al vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che si è “sottratto” dal rispondere nelle sedi parlamentari.

“Questa è un’iniziativa di enorme importanza affinché il Parlamento conosca quello che è successo. E’ necessario avere l’accesso a tutte le informazioni di dettaglio perché saranno queste che faranno la differenza”, ha spiegato durante una conferenza stampa l’avvocato Asgi Gianfranco Schiavone che ha collaborato nella stesura dell’atto. “Tutte le opposizioni sono unite in un richiamo che facciamo con forza – ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani – perchè in tutti i modi abbiamo cercato di capire cosa non ha funzionato e ad oggi non sono arrivate risposte né dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi né il ministro Matteo Salvini” è venuto in Parlamento.

Sul “grande assente” Salvini ha insistito anche Francesco Silvestri, presidente deputati M5S, una circostanza che ha impedito di “completare le informazioni per giudicare l’operato dei ministeri. Non venire è un atto politico che conferma i nostri dubbi. Continueremo ad andare avanti sulla richiesta di trasparenza. Su questo – ha puntualizzato – l’opposizione è compatta”. “In una normale dialetica tra opposizioni e maggioranza – ha sottolineato il segretario di +Europa Riccardo Magi – non ci sarebbe stato bisogno” ma i passaggi parlamentari tra cui le audizioni, le informative e le interpellanze, “non hanno fatto chiarezza”. Il “ministro Piantedosi ci ha detto che ci dovevamo fidare ma il punto non è fidarsi, e quello che emerge ci dice che abbiamo ragione a fare questa domanda”. “Sicuramente a Cutro c’è stata la svalutazione della priorità del salvataggio” rispetto all’operazione di polizia, ha aggiunto.

Davide Faraone di Az-Iv ha assicurato: “partecipiamo con assoluta convinzione e non ci stancheremo di perseguire la verità che non ha colore politico nel pieno rispetto delle indagini della magistratura”. “Noi – ha affermato Zanella di Avs – siamo convinti che quei bambini, quelle donne, quei giovani uomini potevano essere salvati. Sinora il governo non ha fornito informazioni” ad esmepio sulle “catene di comando e sulle indicazioni assegnate ai porti. Con grande senso di responsabilità siamo dovuti arrivare ad un accesso civico agli atti e se non avremo le informazioni che cerchiamo andremo oltre”.

Nell’atto si legge che “in mancanza di una risposta entro i 30 giorni stabiliti dalla legge, si procederà al ricorso in via amministrativa davanti alle competenti sedi giurisdizionali e amministrative”.

Bertinelli(Parmigiano Dop): McDonald’s non è made in Italy ma dà una mano

Bertinelli(Parmigiano Dop): McDonald’s non è made in Italy ma dà una mano


Bertinelli(Parmigiano Dop): McDonald’s non è made in Italy ma dà una mano – askanews.it



Bertinelli(Parmigiano Dop): McDonald’s non è made in Italy ma dà una mano – askanews.it



















Milano, 21 mar. (askanews) – “Se la frase fosse McDonald’s rappresenta il made in Italy? Per me è no, se invece fosse: può dare una mano al made in Italy? Per me è sì”. Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Dop, Nicola Bertinelli, interviene nella polemica nata tra Coldiretti e Slow Food a proposito del ruolo di McDonald’s nell’utilizzo di prodotti Dop e Igp nei propri menù. Il Parmigiano Reggiano Dop è, infatti, uno dei 18 ingredienti Dop e Igp, che la grande catena di fast food ha inserito in assortimento a partire dal 2008. “Se le cose vengono fatte in modo serio per intercettare determinate fasce di consumatori e insegnare anche loro a mangiare meglio e a venire a visitare i luoghi in cui vengono fatti per me è una grande opportunità – è il ragionamento fatto da Bertinelli in occasione della presentazione dei risultati 2022 – Se devo rispondere alla domanda Slow food rappresenta italianità? Assolutamente sì, Mcdonald’s no ma può dare assolutamente una mano a diffondere il cibo italiano”.

L’obiettivo, dunque, della collaborazione da parte del Consorzio “dovrebbe essere quello di utilizzare quel canale per intercettare dei giovani che lo utilizzano – ha sottolineato il presidente – Il punto è che questa non deve essere un’operazione di green washing, cioè McDonald’s non è che si deve ‘lavare’ utilizzando politiche non vere. Dovrebbe essere uno strumento attraverso il quale determinati prodotti vengono assaggiati per la prima volta da determinate fasce di consumatori e deve essere un momento di forte ingaggio e comunicazione”. Nel merito è intervenuto anche il direttore marketing del Consorzio, Carlo Mangini, il quale ha precisato: “Conosco bene Slow Food che sosteniamo anche perchè siamo uno dei loro partner ma io farei un passo avanti rispetto all’ideologia perchè se noi siamo invitati da McDonald’s a innovare la loro componente di ricettazione per introdurre valori siamo a bordo”. Mangini si spinge anche oltre: “I professionisti e le professionalità che fanno aumentare i consumi dei prodotti Dop e Igp in Italia ben vengano, mi piacerebbe che fosse mondiale l’accordo di McDonald’s cioè che non solo in Italia ma anche in Usa assumesse certe dimensioni. Siamo a fianco di progettualità virtuose come queste e ci assumiamo la reponsabilità di affiancarle con la corretta lettura dei progetti”. Se poi si passa su un piano più personale il giudizio cambia: “Io personalmente ho imposto ai miei figli di andare a mangiare da McDonald’s massimo una volta ogni due mesi, ma è una scelta personale. Se però McDonald’s per rispondere a una domanda latente di mangiare meglio introduce le insalate, prodotti più nobili, ben venga, poi ognuno fa la sua scelta”.

”Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma

”Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma


“Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma – askanews.it



“Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”, evento domani a Roma – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – L’attivista antimafia e scrittrice Claudia Conte continua il suo ciclo di iniziative in tutto il territorio nazionale per promuovere la cultura della legalità con un nuovo evento romano intitolato “Le logiche mafiose in Italia e nel mondo”. Domani 22 marzo alle ore 18:30 il “Circolo Canottieri Lazio” di Roma ospiterà personalità della politica, della comunicazione e del giornalismo per parlare di legalità e contrasto alla criminalità organizzata.

A moderare l’iniziativa il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca. Dopo i saluti introduttivi del Presidente del circolo romano ospitante, l’avv. Raffaele Condemi e dell’On. Mauro D’Attis (Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione), interverranno Rita Dalla Chiesa (figlia del Generale martire Carlo Alberto ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982 in un agguato a Palermo, di cui l’anno scorso si è celebrato il 40esimo anno della morte) e l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio in video collegamento. Durante l’evento, in diretta streaming e in onda su Radio Radicale, Conte presenterà il suo romanzo alla seconda edizione “La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi” (Armando Curcio Editore), attualmente in libreria in omaggio alle vittime della mafia.

Claudia Conte è anche promotrice dei 17 Obiettivi dell’Agenda ONU 2023 attraverso progetti di utilità sociale in collaborazione con le principali realtà istituzionali del Paese. E’ inoltre fondatrice di Far From Shallow, società benefit che collabora con diversi enti del terzo settore quali Unicef, Fondazione Bambino Gesù’ e Comunità di Sant’Egidio. Prossimo appuntamento in calendario per la Conte e le sue iniziative a sostegno della legalità il 30 Marzo a Reggio Calabria, ove si affronterà il tema delicato e sempre attuale della piaga di una delle organizzazioni criminali più potenti al mondo: la ‘ndrangheta.

Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT

Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT


Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT – askanews.it



Google avvia il chatbot Bard, rivale di ChatGPT – askanews.it



















New York, 21 mar. (askanews) – Il motore di ricerca Google ha iniziato a testare con alcuni utenti negli Stati Uniti e nel Regno Unito la versione sperimentale di Bard, il rivale di ChatGPT, mentre prova ad incorporare l’Intelligenza Artificiale nei suoi prodotti di punta.

Bard è simile a ChatGPT in quanto gli utenti possono digitare il testo e ricevere risposte a un’ampia gamma di domande, utilizzando il modello di linguaggio LaMDA di Google. Bard è alimentato da una versione più piccola e ottimizzata del modello di linguaggio di grandi dimensioni LaMDA di Google. Il motore di ricerca mette in guardia gli utenti sulla possibilità che i nuovi chatbot inventino cose e diffondano stereotipi e pregiudizi trovati in Internet.

Google blocca download app cinese Pinduoduo: motivi di sicurezza

Google blocca download app cinese Pinduoduo: motivi di sicurezza


Google blocca download app cinese Pinduoduo: motivi di sicurezza – askanews.it



Google blocca download app cinese Pinduoduo: motivi di sicurezza – askanews.it



















New York, 21 mar. (askanews) – La casa madre di Google, Alphabet, ha bloccato i download dell’app cinese di e-commerce Pinduoduo, dopo che è stato scoperto che le versioni, non presenti nel suo app store, contenevano dei malware, che pongono seri problemi alla sicurezza dei dati.

Gli utenti che hanno scaricato versioni compromesse dell’app verranno avvisati e invitati a disinstallarli.Temu, una popolare app per lo shopping negli Stati Uniti, gestita da Pinduoduo, resta disponibile per il download. Google Play non è disponibile agli utenti in Cina, che possono scaricare le app per Android solo da società tech gestite da compagnie cinesi. Pinduoduo, che è una piattaforma di e-commerce popolarissiam, ha avuto circa 750 milioni di utenti attivi mensili durante il primo trimestre dello scorso anno, secondo i dati pubblicati dalla società .

Opposizioni: no risposte governo su Cutro, costretti ad accesso atti

Opposizioni: no risposte governo su Cutro, costretti ad accesso atti


Opposizioni: no risposte governo su Cutro, costretti ad accesso atti – askanews.it



Opposizioni: no risposte governo su Cutro, costretti ad accesso atti – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Di fronte alle “mancate risposte” del governo Meloni sulla tragedia di Cutro, le opposizioni, unite, hanno deciso di chiedere “l’accesso civico alle informazioni e ai documenti amministrativi” per poter fare luce sulla notte tra il 25 e 26 febbraio scorsi ed evitare che possa accadere di nuovo. In una conferenza stampa, Pd, M5S, Az-Iv, Avs e +Europa, hanno puntato il dito contro l’esecutivo che, hanno sottolineato, ha fornito informazioni “parziali”, dalle “argomentazioni inconsistenti” della Premier Giorgia Meloni al vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che si è “sottratto” dal rispondere nelle sedi parlamentari.

“Questa è un’iniziativa di enorme importanza affinché il Parlamento conosca quello che è successo. E’ necessario avere l’accesso a tutte le informazioni di dettaglio perché saranno queste che faranno la differenza”, ha spiegato durante una conferenza stampa l’avvocato Asgi Gianfranco Schiavone che ha collaborato nella stesura dell’atto. “Tutte le opposizioni sono unite in un richiamo che facciamo con forza – ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani – perchè in tutti i modi abbiamo cercato di capire cosa non ha funzionato e ad oggi non sono arrivate risposte né dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi né il ministro Matteo Salvini” è venuto in Parlamento.

Sul “grande assente” Salvini ha insistito anche Francesco Silvestri, presidente deputati M5S, una circostanza che ha impedito di “completare le informazioni per giudicare l’operato dei ministeri. Non venire è un atto politico che conferma i nostri dubbi. Continueremo ad andare avanti sulla richiesta di trasparenza. Su questo – ha puntualizzato – l’opposizione è compatta”. “In una normale dialetica tra opposizioni e maggioranza – ha sottolineato il segretario di +Europa Riccardo Magi – non ci sarebbe stato bisogno” ma i passaggi parlamentari tra cui le audizioni, le informative e le interpellanze, “non hanno fatto chiarezza”. Il “ministro Piantedosi ci ha detto che ci dovevamo fidare ma il punto non è fidarsi, e quello che emerge ci dice che abbiamo ragione a fare questa domanda”. “Sicuramente a Cutro c’è stata la svalutazione della priorità del salvataggio” rispetto all’operazione di polizia, ha aggiunto.

Davide Faraone di Az-Iv ha assicurato: “partecipiamo con assoluta convinzione e non ci stancheremo di perseguire la verità che non ha colore politico nel pieno rispetto delle indagini della magistratura”. “Noi – ha affermato Zanella di Avs – siamo convinti che quei bambini, quelle donne, quei giovani uomini potevano essere salvati. Sinora il governo non ha fornito informazioni” ad esmepio sulle “catene di comando e sulle indicazioni assegnate ai porti. Con grande senso di responsabilità siamo dovuti arrivare ad un accesso civico agli atti e se non avremo le informazioni che cerchiamo andremo oltre”.

Nell’atto si legge che “in mancanza di una risposta entro i 30 giorni stabiliti dalla legge, si procederà al ricorso in via amministrativa davanti alle competenti sedi giurisdizionali e amministrative”.

Unicef, giornata mondiale poesia, 1700 contributi dall’Ucraina

Unicef, giornata mondiale poesia, 1700 contributi dall’Ucraina


Unicef, giornata mondiale poesia, 1700 contributi dall’Ucraina – askanews.it



Unicef, giornata mondiale poesia, 1700 contributi dall’Ucraina – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Giunta alla sua quarta edizione, Poems for Peace cerca di amplificare le voci dei giovani che vivono in Paesi colpiti da conflitti e guerre e le loro speranze di pace a casa. Le poesie esprimono molti temi comuni e condivisi, mettendo in luce il modo in cui la guerra colpisce i bambini, ma anche uno spiccato sentimento di speranza per il futuro. L’iniziativa, introdotta dall’UNICEF nel 2020, mira a promuovere le voci dei bambini e dei giovani nei processi di costruzione della pace, ispirando al contempo il pubblico a parlare dell’importanza della protezione dei bambini nei conflitti armati.

Fin dall’inizio dell’iniziativa, l’UNICEF ha ricevuto migliaia di poesie da bambini e giovani di età compresa tra gli 8 e i 24 anni e ha accolto contributi da tutto il mondo, tra cui Afghanistan, Burkina Faso, Etiopia, Iraq, Mali, Myanmar, Nigeria, Siria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen. Quest’anno sono stati ricevuti più di 1.700 contributi da bambini e giovani colpiti dalla guerra in Ucraina. “Le poesie presentate ci hanno mostrato la resilienza, la creatività e la speranza che esiste nei cuori dei giovani, anche di fronte alle avversità più difficili”, ha dichiarato Naysan Sahba, Direttore della Comunicazione globale e dell’Advocacy dell’UNICEF. “Nel celebrare la Giornata Mondiale della Poesia, ci ricordiamo del potere della poesia di dare voce a coloro che spesso non sono ascoltati e rinnoviamo il nostro impegno a garantire l’inclusione dei bambini e dei giovani nelle azioni di costruzione della pace”.

Dal 2020, Poems for Peace è stato visualizzato più di 26 milioni di volte sui canali social media globali dell’UNICEF e molte delle poesie inviate sono state presentate da stazioni radio locali, nazionali e internazionali e in occasione di eventi globali. Quest’anno, tra i giovani poeti coinvolti nell’iniziativa c’è Maria , 12 anni, che è stata costretta a lasciare la sua casa nella sua amata Odessa, in Ucraina, a causa della guerra, e ha seguito gli eventi al telegiornale.

Caro papà, ti ricordi che giorno è oggi? È il mio compleanno. Il settimo!

Perché non ho ricevuto una lettera? Dai, scrivi qualcosa di bello! Caro papà, ho sentito la nonna dire qualcosa su di te, tipo che non tornerai più a casa, ma è vero? Ma non ci furono più lettere di mio padre Perché da qualche parte, nel campo lontano, pieno di fumo scuro, giace un soldato morto… La Giornata mondiale della poesia celebra una delle forme più preziose di espressione culturale e linguistica e di identità dell’umanità. Le poesie sono state a lungo un catalizzatore per il dialogo e la pace e per unire persone e culture in un’umanità comune e in valori condivisi.

Alimentazione e scuola, la campagna “Metti un frutto sotto il banco”

Alimentazione e scuola, la campagna “Metti un frutto sotto il banco”


Alimentazione e scuola, la campagna “Metti un frutto sotto il banco” – askanews.it



Alimentazione e scuola, la campagna “Metti un frutto sotto il banco” – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – Ha preso il via lunedì mattina, con prima tappa all’Istituto comprensivo “Garibaldi” di Fondi, la seconda edizione di “Metti un frutto sotto il banco”, il progetto e concorso promosso dal Centro agroalimentare all’ingrosso di Fondi (MOF) e dal Comune di Fondi allo scopo di portare sui banchi di scuola le corrette abitudini alimentari. Tantissime le domande degli studenti delle classi della primaria alla nutrizionista Martina Parisella. Hanno voluto partecipare alla lezione inaugurale anche e il direttore del MOF Roberto Sepe, il sindaco Beniamino Maschietto e l’assessore alle Attività Produttive Stefania Stravato. Apprezzatissimo il dono ricevuto dagli studenti, ovvero un sacchetto ecosostenibile contenente frutta proveniente dal Mof, indispensabile per iniziare ad applicare sin da subito le regole di una sana e corretta alimentazione.

Gli studenti avranno tempo fino a fine aprile per produrre gli elaborati con cui partecipare al concorso. I lavori vincitori saranno tre e si aggiudicheranno una fornitura di ortofrutta e la pubblicazione dell’elaborato sui canali social istituzionali dei due enti. “Dopo aver collaborato per l’Anno internazionale della frutta e della verdura – ha spiegato il direttore Sepe – con il sindaco e con l’assessore Stravato ci siamo domandati cosa poter fare per continuare un percorso virtuoso e così è nato ‘Metti un frutto sotto il banco’. Un progetto che secondo me dovrebbe entrare stabilmente nella didattica delle scuole, perché quando parliamo di sana alimentazione parliamo della nostra salute”.

“È importante – ha detto il primo cittadino di Fondi Beniamino Maschietto agli studenti – il consumo di frutta e verdura tutti i giorni e nelle giuste quantità. Rispetto ai vostri genitori e ai vostri nonni, oggi c’è più conoscenza e c’è più anche maggiore possibilità di scegliere i cibi che ci fanno stare bene. Lo scorso anno – ha concluso – sono arrivati degli elaborati bellissimi, voi dovrete essere ancora più bravi per diffondere sempre di più la consapevolezza del mangiare sano”. I prossimi appuntamenti sono: mercoledì 22 presso l’Istituto comprensivo “Aspri” e lunedì 27 presso l’Istituto comprensivo “Milani”.

Schillaci: stipendi più alti e chance di carriera per gli infermieri

Schillaci: stipendi più alti e chance di carriera per gli infermieri


Schillaci: stipendi più alti e chance di carriera per gli infermieri – askanews.it



Schillaci: stipendi più alti e chance di carriera per gli infermieri – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – “La carenza di personale è un tema prioritario”, perché “veniamo da decenni di definanziamento della sanità, di cui hanno fatto le spese in modo drammatico anche gli infermieri, che nel sistema dell’assistenza hanno un ruolo centrale, insostituibile. Da parte del Governo c’è la massima attenzione e la volontà di dare risposte chiare in tempi brevi”. Lo dice il ministro della Salute Orazio Schillaci in un’intervista appena pubblicata su Nursind Sanità (www.nursindsanita.it). Secondo Schillaci per rendere più attrattiva la professione infermieristica bisogna da una parte rivalutare “il trattamento economico” e dall’altra valorizzarla “dentro una rete assistenziale potenziata, che permetta anche una migliore organizzazione del lavoro”. Lo scopo è rendere quest’ultimo “più gestibile, senza più turni massacranti e con il rischio che questi possano ripercuotersi sulla qualità dell’assistenza”. “Anche per quanto riguarda gli infermieri – prosegue il ministro – è importante programmare bene gli accessi ai percorsi di studio, avendo come punto di riferimento il fabbisogno del personale, con attenzione all’offerta universitaria e alla formazione specialistica. Allo stesso tempo, non trascuriamo l’importanza delle prospettive di carriera”. Il ministro si è soffermato poi sul tema caldo delle aggressioni ai sanitari “in particolare nei Pronto soccorso” definendole “inaccettabili” e aggiungendo: “Il lavoro portato avanti dal Tavolo dedicato ai Ps e dall’Osservatorio nazionale sulla sicurezza dei professionisti della sanità ci consentirà di avere un quadro più chiaro per intervenire a tutela della loro incolumità”. A proposito del Pnrr e dell’assistenza territoriale, infine, Schillaci spiega: “L’obiettivo è avere una rete territoriale moderna, fortemente integrata e in grado di garantire a tutti equità di accesso alle cure. È evidente che occorre accompagnare questo processo con investimenti sul personale. Siamo al lavoro per potenziare gli organici e, se serve – conclude -, saremo pronti ad agire ulteriormente sui vincoli di spesa per consentire alle Regioni di rafforzare i loro servizi sanitari”.

Seed Money: vola la raccolta per investire nelle migliori startup

Seed Money: vola la raccolta per investire nelle migliori startup


Seed Money: vola la raccolta per investire nelle migliori startup – askanews.it



Seed Money: vola la raccolta per investire nelle migliori startup – askanews.it



















Roma, 21 mar. (askanews) – “Investire in startup non è una questione di fortuna. Un racconto romantico, ma poco realistico, narra di folgorazioni al primo pitch e di unicorni che trasformano in oro tutto quello che toccano. La realtà è un’altra cosa: studio del mercato, conoscenza del team, analisi del modello di business, valutazione delle opportunità e una fittissima rete di relazioni per individuare prima di altri i progetti migliori sui quali investire”. A raccontarlo è Marco Rizzelli, General Manager di Seed Money il primo acceleratore privato italiano ad aver completato un round di equity crowdfunding nel 2018 e un secondo del 2021. Oggi, con 508 soci a bordo, dei quali 100 investitori seriali con all’attivo oltre 10 investimenti ciascuno, Seed Money riapre il capitale con una terza raccolta che ha raggiunto in tre giorni l’obiettivo minimo di 100mila euro.

Seed Money è molto più di un acceleratore, è anche un veicolo d’investimento con un proprio portafoglio di partecipazioni che al momento conta 26 startup fra la quali, solo per citarne alcune: Content.com, Gasgas, Birrificio 620 Passi, Qodeup, Locare o DoctorApp. Seed Money è una PMI innovativa, ma anche una vera e propria public company che negli ultimi quattro anni ha visto crescere del 210% le performance del proprio portafoglio. Vale la pena ricordare che nel track record dei business angel di Seed Money ci sono casi di successo come Sailsquare oggi operatore leader delle vacanze in barca a vela o CleanBnB, diventata un’azienda affermata nel settore degli affitti brevi e quotata in Borsa.

Insomma, chi non hai mai investito in startup e non vuole muoversi da solo, o anche chi ha già partecipato a qualche raccolta di capitali e punta al salto di qualità, trova in Seed Money il partner ideale per investire su aziende early stage attentamente selezionate. Il 15 marzo su CrowdFundMe è partita la nuova campagna di equity crowdfunding di Seed Money con lo scopo di allargare ulteriormente la base sociale e ottenere nuovi fondi da reinvestire in startup. “Entrare in Seed Money vuol dire inserirsi in un club di business angel e accedere a un portafoglio diversificato ad alte performance e gestito da esperti con un track record solido e riconosciuto. A mio avviso, il sistema migliore per poter investire in startup mitigando i rischi che sono notoriamente legati a operazioni di questo tipo”, commenta Francesco Zorgno, Presidente e Co-Founder di Seed Money.

Il versamento minimo per aderire alla campagna è accessibile: 250 euro. Questo, proprio per dare a tutti la possibilità di partecipare. “La fiducia e la credibilità che ci siamo conquistati in questi anni ci permettono di essere ormai considerati un player essenziale del settore. Ora quello che vogliamo fare è lavorare per rendere liquide le quote dei nostri soci favorendo un processo di aggregazione con realtà simili che possa permettere il raggiungimento di dimensioni tali da valutare una quotazione in borsa o la cessione del portafoglio a un soggetto terzo che voglia entrare in questo settore”, conclude Rizzelli. Informazioni su Seed Money

Seed Money è nata per iniziativa del team di Seed Venture Partners, una squadra di Business Angel altamente motivati e competenti con esperienza pluriennale nel lancio di startup di successo, in Italia e all’estero. Seed Money aiuta le startup “early stage” apportando tre elementi determinanti per il lancio dell’idea: competenze, relazioni e, soprattutto, i primi fondi, ovvero il vero e proprio seed capital. Questi, secondo i fondatori di Seed Money, sono i contributi che non dovrebbero mai mancare da parte di un vero Business Angel. Fra le startup di successo nel carniere di Seed Money, CleanBnB, leader italiano nel mercato degli affitti brevi. Nel 2018 Seed Money a chiuso una brillante campagna di Equity Crowdfunding che le ha permesso di portare a bordo 15 nuove startup tra accelerate e partecipate. Nel 2021 ha chiuso un secondo round da 500mila euro.