Ambasciata a Washington: gli eventi per il Women’s History Month
Amb. Zappia: donne forze portanti del cambiamento
Roma, 20 mar. (askanews) – “Le donne forze portanti del cambiamento, in ogni ambito, dalla politica estera all’economia, dall’arte all’istruzione”. È questo, evidenzia l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, il filo conduttore dell’impegno dell’Ambasciata d’Italia a Washington in occasione del Women’s History Month 2023.
L’importanza di una prospettiva femminile nella politica estera e nella sicurezza internazionale; l’impatto dell’occupazione delle donne sulla crescita economica; le grandi donne italiane protagoniste nel design e nella moda; le sfide delle artiste donne; l’accesso all’istruzione superiore negato alle giovani donne afghane sono i temi su cui si concentrano le principali iniziative condotte dall’Ambasciata per l’occasione.
Il primo appuntamento del Women’s History Month, tenutosi il 2 marzo, ha visto l’Ambasciatrice Zappia intervenire, insieme alle omologhe di Danimarca e Irlanda, al workshop “Women in Diplomacy” organizzato dalla School of International Service dell’American University. L’8 marzo si è invece tenuto il seminario “Donne & Arte Oggi: Women and Contemporary Art in Italy and beyond” sul rapporto tra artiste contemporanee italiane ed empowerment femminile.
Il 16 marzo l’Ambasciatrice Zappia ha poi inaugurato a Miami “Fashion is Female: Lights on Italian Design as Cultural Legacy”, l’evento centrale della rassegna USA per l’Italian Design Day 2023. Nella cornice del nuovo Istituto Italiano di Cultura di Miami è stata allestita una mostra organizzata dal Consolato Generale insieme a Salone del Mobile, Camera Nazionale della Moda Italiana, Istituto Marangoni e ICE nell’ambito della quale sono stati esposti i capi iconici delle stiliste italiane che a partire dal dopoguerra hanno reso grande la moda italiana nel mondo. Tra queste: Elsa Schiaparelli, le Sorelle Fontana, Fernanda Gattinoni, Mila Schon, Krizia, Lella Curiel, Laura Biagiotti e Miuccia Prada. Ogni capo è stato inoltre accostato a fonti di luce di celebri marchi italiani quali Flos, Foscarini, Artemide, Kartell, and Baleri Italia, allestite per l’occasione come micro-architetture capaci di interagire con gli abiti.
Il programma del Women’s History Month proseguirà il 21 marzo con la proiezione presso lo storico Avalon Theater di Washington del film “Tell It Like a Woman”, candidato all’Academy Award 2023 per la miglior canzone originale “Applause” e prodotto dall’italiana ILBE in collaborazione con We Do It Together di Chiara Tilesi. Il lungometraggio rappresenta un affresco corale in sette racconti che racconta storie di donne di fronte a particolari sfide che finiscono per renderle più forti e consapevoli di sé stesse. Ciascuna storia del film è stata curata da una regista internazionale, tra cui l’italiana Maria Sole Tognazzi, per un cast di star come Eva Longoria, Cara Delavigne e l’italiana Margherita Buy.
Il 27 marzo l’Ambasciata d’Italia a Washington ospiterà l’evento “Afghanistan’s Education Crisis: Ensuring Access to Education for Women and Girls”, realizzato in collaborazione con il “Georgetown Institute for Women, Peace, and Security-GIWPS” e “Women In International Security-Italy”, cui parteciperanno tra gli altri Rina Amiri, Inviata Speciale USA per i diritti umani, le donne e le ragazze afgane, Adela Raz, ex Ambasciatrice afgana all’ONU e negli USA e Direttrice dello SPIA Afghanistan Policy Lab, Richard Bennett, Special Rapporteur ONU sui diritti umani in Afghanistan e Habiba Sarabi, ex Ministra per gli affari delle donne e governatrice della Provincia di Bamyan.
Per tutto il mese di marzo, infine, l’Ambasciata parteciperà alla campagna social per il Women’s History Month della Delegazione UE presso gli Stati Uniti, che intende dare voce alle storie delle donne europee e delle organizzazioni dirette da donne in Europa impegnate a sostenere la popolazione ucraina nella difesa dall’invasione russa. Per l’Italia, l’Ambasciata ha scelto l’associazione D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza (Women against violence), che gestisce due presidi Blue Dot, a Tarvisio (Udine) e Fernetti (Trieste), per donne ucraine in fuga dal loro Paese, in collaborazione con UNHCR Italia e UNICEF Italia e con ARCI, Save the Children Italia e l’associazione “Stella Polare”. Da aprile a dicembre 2022, D.i.Re ha incontrato più di 3.000 donne ucraine e i loro bambini che scappavano dalla guerra in cerca di protezione e sostegno. In 63 casi, l’associazione ha attivato i propri centri anti violenza mettendo in risalto come abusi e violenze di genere continuino, in diverse forme, anche dopo la fuga dal Paese.