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Diabete in corsia, nuove linee guida per gestire fenomeno in crescita

Diabete in corsia, nuove linee guida per gestire fenomeno in crescitaRoma, 17 mar. (askanews) – Sono sempre più numerose le persone affette da diabete o da glicemia elevata ricoverate negli ospedali italiani, nei reparti di chirurgia, come in quelli di medicina o specialistici. Ma non sempre si ha la possibilità di consultare un diabetologo per impostare un adeguato iter diagnostico-terapeutico. Eppure gestire correttamente il diabete (o le iperglicemie da stress o altro) è fondamentale per assicurare al paziente il miglior esito delle cure e una breve degenza. Alla luce di queste considerazioni gli esperti della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) hanno messo insieme una task force di esperti di varie società scientifiche per redigere delle linee guida ad hoc, un vero e proprio vademecum per la gestione del diabete o delle iperglicemie ‘non-diabete’ durante il ricovero, anche da parte di non specialisti in materia. Le linee guida sono pubblicate sul portale del Sistema Nazionale Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità. Sono circa 4 milioni gli italiani che convivono con il diabete e tra questi, uno su 6 viene ricoverato almeno una volta l’anno. Questo significa che il tasso di ricovero di queste persone è oltre il doppio di quello della popolazione generale (235 per mille persone, contro 99 per mille persone) e la loro permanenza in ospedale è in media di 1,5 giorni superiore agli altri. Ma il fenomeno può essere osservato anche da un’altra prospettiva: il 20-25% dei ricoverati per altre patologie è affetto da diabete e la presenza di questa condizione ha un notevole impatto sugli esiti (nel caso del Covid ad esempio, il 30,3% dei deceduti aveva il diabete). Tuttavia, non tutte le glicemie alte riscontrate durante il ricovero sono imputabili al ‘diabete’.
“Tra tutte queste iperglicemie – spiega il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna, SIMI – ci sono infatti le persone con diabete ‘noto’, i casi di diabete ‘di prima diagnosi’ (cioè i casi di diabete diagnosticati per la prima volta in occasione del ricovero), ma anche le ‘iperglicemie correlate al ricovero o da stress’, che spesso scompaiono con la dimissione. Servono dunque expertise adeguate per condurre ad una corretta diagnosi e al trattamento di queste condizioni durante il ricovero, organizzando l’assistenza del paziente, una volta dimesso”. Ma la maggior parte dei ricoveri di persone con diabete o iperglicemia avviene al di fuori delle diabetologie. Alla luce di tutte queste considerazioni è scaturita dunque la necessità di mettere a terra una linea guida ad hoc per la ‘Gestione del diabete o dell’iperglicemia nel paziente adulto ricoverato in un setting clinico non critico’ (cioè al di fuori di terapie intensive o subintensive). Un’iniziativa fortemente voluta e promossa dalla Società Italiana di Medicina Interna (SIMI), che l’ha realizzata insieme all’Associazione Medici Diabetologi (AMD), alla Società Italiana di Diabetologia (SID), alla Federazione Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti (FADOI), alla Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) e all’Associazione Nazionale Infermieri di Medicina (ANIMO).

I piani Ue sull’industria Green e per ridurre la dipendenza da Cina

I piani Ue sull’industria Green e per ridurre la dipendenza da CinaBruxelles, 16 Mar. (askanews) – La Commissione europea ha presentato ieri a Bruxelles i due attesi regolamenti sul piano industriale per l’obiettivo zero emissioni nette (“Net-Zero Industry Act”) e sulla riduzione dell’eccessiva dipendenza da paesi terzi, e soprattutto dalla Cina, per l’approvvigionamento di materie prime critiche per il Green Deal (“Critical Raw Material Act”).
Il “Net-Zero Industry Act” mira a produrre in Europa almeno il 40% di quanto è necessario al Green Deal, non con un obiettivo vincolante di politica industriale (che non sarebbe possibile nell’Ue), ma creando le condizioni normative affinché ciò avvenga. Non dovrà più succedere quello che è accaduto con i pannelli solari, che sono stati introdotti in Europa e incentivati dalle politiche ambientali dell’Ue, ma che oggi sono prodotti praticamente solo in Cina, come ha ricordato il vicepresidente esecutivo della Commissione per il Green Deal, Frans Timmermans.
In particolare, verranno semplificate e rese più molto rapide le procedure autorizzative per i progetti industriali nell’ambito del Green Deal, che dovranno essere aggregate, quando ce ne sono di diverso tipo, in uno sportello unico. Il tempo massimo per ottenere l’autorizzazione dovrà essere ridotto a 12-18 mesi al massimo, attraverso un potenziamento del personale e dei mezzi a disposizione delle amministrazioni pubbliche negli Stati membri.
Per una serie di tecnologie individuate come davvero strategiche per la transizione verde, che vengono elencate in una lista allegata al regolamento (solare termico e fotovoltaico, eolico, batterie e accumulatori, pompe di calore ed energia geotermica, elettrolizzatori e celle a combustibile, biogas e biometano, cattura e stoccaggio del carbonio, tecnologie per la rete elettrica) gli Stati membri potranno concedere ai progetti lo status di priorità, come “progetti strategici a zero emissioni nette”. Questi progetti potranno essere considerati “di interesse pubblico prevalente” e beneficiare di termini di autorizzazione ancora più brevi: da 9 a 12 mesi.
Le autorizzazioni più rapide non dovranno compromettere l’integrità e la validità delle procedure previste per la valutazione dell’impatto ambientale dei progetti, ma nel caso che questi siano stati definiti “di prevalente interesse pubblico”, le autorità competenti dovranno considerare attentamente a quali scelte dare la priorità.
Un elemento importante della proposta riguarda lo stoccaggio del carbonio, che è una delle soluzioni individuate come necessarie per decarbonizzare l’industria. Il regolamento fissa a livello europeo l’obiettivo di raggiungere una capacità di iniezione nei siti di stoccaggio di 50 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030. L’industria del petrolio e del gas avrà l’obbligo di fornire i siti di stoccaggio, che oggi scarseggiano.
Strettamente connesso allo “Zero-Net Industry Act” è l’altro regolamento, che riguarda le materie prime critiche per la transizione verde (e anche per quella digitale). In questo caso, gli obiettivi indicativi che la Commissione propone riguardano l’estrazione dei minerali, la loro raffinazione e il riciclaggio. Entro il 2030, l’Ue dovrebbe riuscire a produrre sul proprio territorio almeno il 10% delle materie prime critiche utilizzate per la propria industria, a raffinarne almeno il 40% e a riciclarne almeno il 15%. Inoltre, ed è forse l’obiettivo più significativo, sempre entro il 2030 l’Unione dovrà fare tutto il possibile per evitare di essere dipendente da un solo paese per più del 65% dei propri approvvigionamenti di materie prime critiche.
Il percorso verso questa riduzione della dipendenza dell’industria dell’Ue verrà monitorato costantemente, e se la Commissione verificherà il rischio di mancare gli obiettivi del 2030, potrà valutare la possibilità di esercitare i propri poteri per ricorrere a misure che ne assicurino il conseguimento (ma il testo del regolamento evita di usare l’aggettivo “vincolanti” per gli obiettivi).
“Per la produzione di turbine eoliche – ha sottolineato il vicepresidente esecutivo della Commissione responsabile per il commercio internazionale, Valdis Dombrovskis presentando la proposta in conferenza stampa -, la domanda di terre rare dovrebbe essere da cinque a sei volte superiore entro il 2030 rispetto a oggi, e da sei a sette volte superiore entro il 2050. Per le batterie dei veicoli elettrici, la domanda di litio dovrebbe essere 12 volte maggiore entro il 2030 e 21 volte maggiore entro il 2050”. Il regolamento comprende una lista di 34 materie prime critiche, di cui 16 sono inserite in un’altra lista che le classifica, in più, come “strategiche”.
La Commissione prevede anche in questa proposta procedure autorizzative più semplici e più rapide (massimo 24 mesi) per i progetti strategici riguardanti attività di estrazione dei minerali (ma sempre rispettando le valutazioni d’impatto e le norme ambientali), e per quelli riguardanti la raffinazione e il riciclaggio (massimo 12 mesi).
Ma è chiaro che, se potrà diminuire la propria dipendenza e diversificare maggiormente le fonti di approvvigionamento, l’Ue non potrà mai contare sull’autosufficienza per le materie prime. Per questo, la Commissione pensa di proporre e sviluppare al massimo gli accordi di partenariato con paesi terzi, basati su vantaggi reciproci. Ad esempio, proponendo di affiancare all’estrazione dei minerali anche attività di raffinazione in loco, e lo sviluppo delle infrastrutture nei paesi con cui stipulerà i partenariati.
“Abbiamo recentemente concluso accordi, ad esempio – ha riferito Dombrovskis -, con la Nuova Zelanda e il Cile, che hanno capitoli dedicati alle materie prime. Stiamo lavorando a un accordo di libero scambio con l’Australia, anche qui con un capitolo sulle materie. Abbiamo già firmato partenariati strategici con Canada, Kazakistan, Namibia e Ucraina. E stiamo lavorando per espandere la nostra rete di partenariati per le materie prime critiche con Norvegia e Groenlandia, e poi con la Repubblica Democratica del Congo e il Ruanda, con l’Argentina e altri paesi dell’ America Latina”.
“Creeremo un ‘club delle materie prime critiche’ con tutti i paesi interessati a rafforzare le catene di approvvigionamento globali, riunendo i paesi consumatori e quelli ricchi di risorse per una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”, ha concluso il vicepresidente esecutivo della Commissione.

FameLab Italia: talent show per giovani scienziati fa tappa a Pisa

FameLab Italia: talent show per giovani scienziati fa tappa a PisaRoma, 17 mar. (askanews) – Giovani ricercatori e ricercatrici di tutta la Toscana sono invitati a iscriversi alla selezione regionale di Famelab, che quest’anno si terrà a Pisa. Famelab è la più famosa competizione di divulgazione scientifica al mondo, nella quale i partecipanti devono catturare l’attenzione del pubblico (e della giuria!) raccontando un argomento scientifico in soli 3 minuti. Le pre-selezioni si svolgeranno la mattina del 19 maggio presso la Scuola Normale Superiore, i primi 10 classificati saranno ammessi alle selezioni, che avranno luogo nel pomeriggio dello stesso giorno presso l’Osservatorio Gravitazionale Europeo, che ospita l’interferometro Virgo, a Cascina.
L’edizione pisana di Famelab Italia è organizzata dalle più importanti istituzioni scientifiche e di ricerca del territorio: l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), la Scuola Superiore Sant’Anna, la Scuola Normale Superiore, l’Università di Pisa, l’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). FameLab è rivolto a giovani ricercatrici e ricercatori sotto i 35 anni che studiano o lavorano nel mondo della ricerca scientifica, medica, ingegneristica o umanistica presso istituzioni di ricerca pubbliche o private e che vogliono mettersi in gioco nel raccontare la scienza in modo emozionante e coinvolgente. Per iscriversi basta compilare entro il 4 maggio il modulo di iscrizione disponibile al link: https://famelab-italy.it/famelab-pisa/.
La competizione internazionale, nata nel 2005 nel Regno Unito, ha coinvolto oltre 30 differenti paesi e si svolge dal 2012 anche in Italia con il coordinamento di Psiquadro in partnership con Cheltenham Festivals, ideatore del formato.
Durante le pre-selezioni in mattinata presso la Scuola Normale i partecipanti racconteranno un tema scientifico in 3 minuti, di fronte ad una giuria composta da esperti nei settori scientifici e nel campo della comunicazione. Presidente della giuria quest’anno sarà Barbara Bernardini, comunicatrice scientifica che ha collaborato, fra le altre cose, con il programma televisivo Superquark. I 10 migliori classificati porteranno poi un secondo tema in 3 minuti alla finale, che si terrà nel pomeriggio presso EGO e per la quale la giuria di esperti verrà affiancata da una giuria popolare composta da studenti di scuole superiori toscane.
Il contest pisano selezionerà due candidati che competeranno con gli altri vincitori e vincitrici nelle altre 11 selezioni locali che si svolgeranno in varie città di tutta Italia nella selezione nazionale a Perugia il 30 settembre 2023 in occasione della Notte Europea dei Ricercatori. Prima di approdare alla finale nazionale, come premio, i due finalisti di ogni selezione locale parteciperanno alla Masterclass di FameLab Italia, un workshop di formazione in comunicazione della scienza e public speaking a Perugia dal 9 all’11 giugno e vedrà la partecipazione di Wendy Sadler di Science Made Simple. Il vincitore di FameLab Italia 2023 avrà accesso alla finalissima del concorso FameLab International che si svolgerà online il 24 novembre 2023.

Giornata dell’acqua: per mangiare ne usiamo fino a 6mila litri al giorno

Giornata dell’acqua: per mangiare ne usiamo fino a 6mila litri al giornoMilano, 17 mar. (askanews) – Attraverso quello che decidiamo di mettere in tavola possiamo contribuire a non ridurre i consumi di acqua. Perchè il risparmio di questa risorsa, di cui l’Italia in questo momento vive una forte carenza soprattutto per via della siccità, passa da piccoli accorgimenti quotidiani. Ad esempio, possiamo bollire il cibo nel giusto quantitativo di acqua o accertarci di usare la lavastoviglie solo a pieno carico. Ma soprattutto, possiamo evitare di buttare via il cibo ancora buono. Perchè ogni volta che gettiamo nella pattumiera cibo significa “buttare” l’acqua che è servita per produrlo. Per capire le dimensioni del problema, basta prendere due numeri: per alimentarci, ogni giorno, in media, ciascuno di noi può arrivare a utilizzare fino a 6 mila litri, una quantità maggiore di quanta non ne sia necessaria per fare quotidianamente più di 80 lavatrici a pieno carico (circa 4mila litri).
Questa è la fotografia scattata da Fondazione Barilla che, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua (22 marzo), annuncia l’uscita di una nuova serie di video, realizzati da comici e food influencer, per sensibilizzare le persone su quanto le nostre azioni quotidiane possano avere un’influenza positiva anche sulla salute del Pianeta.
“La gioia del cibo è un tassello fondamentale nella relazione tra le persone e il Pianeta. Infatti, mangiando bene e con gusto possiamo anche dare il nostro contributo nel migliorare la salute della terra. Sappiamo quanto oggi la scarsità di acqua stia diventando un problema anche in Italia – ha dichiarato Riccardo Valentini, advisor della Fondazione Barilla – Ma per risolvere questa situazione c’è bisogno di un approccio ampio, dove tutti sono chiamati a contribuire, compresi noi cittadini, anche attraverso piccoli gesti quotidiani e scelte alimentari sane e amiche dell’ambiente. Basti pensare che nel nostro Paese, solo adottando regimi alimentari attenti all’ambiente potremmo risparmiare anche 4.000 litri di acqua al giorno”.
Fondazione Barilla si affida nuovamente a Lillo per divulgare messaggi al grande pubblico. Nella nuova serie di video il comico suggerisce anche alcune azioni per ottimizzare l’uso dell’acqua in cucina: per esempio che l’acqua usata per cucinare, una volta raffreddata, può essere utile per lavare le verdure, oppure, se non è stata salata, anche per bagnare le piante. Ai contributi di Lillo si aggiungono anche quelli realizzati da cuochi e food influencer come Max Mariola, Ruben Bondì, che affronteranno diverse tematiche relative al cibo (come lo spreco alimentare); daranno informazioni utili e curiosità, mentre realizzano dei piatti gustosi, ma anche attenti alla salute del Pianeta.

Meloni a Cgil: non fate sconti, vi ascolterò senza pregiudizi

Meloni a Cgil: non fate sconti, vi ascolterò senza pregiudiziRoma, 17 mar. (askanews) – “Se il nostro approccio è sincero, posso imparare anche da chi è distante da me, ma bisogna avere l’umiltà di non partire da un pregiudizio e io non intendo farlo perché voglio rappresentare tutti gli italiani. Rivendicate senza sconto le vostre istanze, a volte saremo d’accordo, a volte no ma vi garantisco che quelle istanze troveranno un ascolto serio e privo di pregiudizio perché questo è l’impegno che ho preso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento al congresso della Cgil in corso a Rimini.

Giornata Foreste, Legambiente: 5mila nuovi alberi in 16 regioni

Giornata Foreste, Legambiente: 5mila nuovi alberi in 16 regioniRoma, 17 mar. (askanews) – Arriva la primavera e la Festa dell’Albero raddoppia. Legambiente lancia un’edizione speciale della storica campagna per il prossimo weekend in cui si celebrano la Giornata Internazionale delle Foreste e la Giornata in memoria delle vittime della mafia. Sono 65 gli eventi organizzati dai circoli locali e regionali di Legambiente in 16 regioni dove verranno messi a dimora 5mila alberi e arbusti insieme a migliaia di volontari, studenti, cittadini e 200 associazioni, Comuni ed enti territoriali.
L’appuntamento clou è fissato per i giorni dal 18 al 21 marzo quando i volontari dell’associazione metteranno a dimora piante ed alberi in piazze e quartieri delle città italiane. “Pianta un amico”, il claim della Festa dell’Albero, perché oltre a combattere gli effetti della crisi climatica, in questa occasione diventano simboli della legalità e della lotta contro le mafie.
“L’edizione speciale della Festa dell’Albero è il nostro modo di vivere la giornata internazionale delle foreste testimoniando in maniera concreta l’importanza e il ruolo di alberi e foreste ancora oggi troppo spesso sottovalutati – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – Sono un elemento strategico nelle politiche di adattamento sia nelle aree urbane che in quelle naturali, purificano l’acqua e l’aria, sono fonti di cibo e di materia prima rinnovabile estremamente preziosa ed efficiente in tanti utilizzi, grazie all’attuazione di una gestione forestale sostenibile. Gli alberi piantati dai circoli e dai volontari di Legambiente nei giorni in cui si celebra anche la giornata in memoria delle vittime della mafia diventano anche un gesto concreto per la lotta contro l’illegalità e la criminalità organizzata, ancora oggi troppo spesso presente dietro gli incendi boschivi. Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari e volontarie dei circoli impegnati nelle tante iniziative di questi giorni”.
Legalità e azione per la crisi climatica, sarà questo il file rouge che unirà gli eventi organizzati da Legambiente che, così come nell’edizione autunnale, beneficeranno del sostegno della raccolta fondi Music for the Planet, lanciata dall’artista friulana Elisa Toffoli durante il Back to the future tour e promossa da Music Innovation Hub, e AWorld in collaborazione con ASviS e l’Unione Buddhista Italiana.
Gli eventi di piantumazione – che inizieranno nel weekend per poi proseguire anche nella prossima stagione autunnale – contribuiranno al raggiungimento degli obiettivi del progetto europeo Life Terra, cofinanziato dal programma LIFE della Commissione Europea e di cui Legambiente è l’unica referente in Italia. Intorno a Life Terra si è creato, da circa due anni, un vero e proprio movimento di attivisti con l’obiettivo di mettere freno all’emergenza climatica attraverso la messa a dimora di alberi in tutta Europa con il coinvolgimento soprattutto di giovani, studenti e imprese a cui sta a cuore il futuro del Pianeta.

Fisco, Meloni: riforma bocciata frettolosamente da qualcuno

Fisco, Meloni: riforma bocciata frettolosamente da qualcunoRoma, 17 mar. (askanews) – “Il Cdm ha approvato ieri sera una legge delega” per la riforma fiscale “un po’ frettolosamente bocciata da alcuni. Lavoriamo per una riforma complessiva che migliori l’efficienza della struttura, riduca il carico fiscale, che contrasti l’evasione fiscale, che ha un tax-gap stabilmente intorno a 100 mld, che semplifichi gli adempimenti che crei un nuovo rapporto di fiducia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al congresso della Cgil a Rimini.

Meloni a Cgil:contrapposizione è utile, unità è cercare bene comune

Meloni a Cgil:contrapposizione è utile, unità è cercare bene comuneRimini, 17 mar. (askanews) – E’ “molto profonda la ragione per cui sono qui: oggi non è un giorno come altri, è la festa dell’Unità nazionale e la mia presenza oggi non è solo la volontà di colmare quel vuoto che vede da 27 anni l’assenza del capo del governo al congresso della Cgil. Era normale che fosse il presidente del Consiglio più lontano dalla platea a essere qui? Penso di sì. Con questa presenza credo che possiamo autenticamente cercare di celebrare l’unità nazionale che non è annullare la contrapposizione, che ha un ruolo positivo. L’unità è l’interesse superiore, il comune destino che dà un senso alla contrapposizione. Voglio credere che tutti noi, se il nostro cuore è sincero, lavoriamo secondo le nostre differenti condizioni con lo stesso obiettivo: il bene della nazione. Se lo spirito è questo il confronto è necessario e utile”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlando al congresso della Cgil a Rimini.

Cgil, Landini: grazie a Meloni, riconoscimento per sindacato

Cgil, Landini: grazie a Meloni, riconoscimento per sindacatoRimini, 17 mar. (askanews) – “Stiamo per vivere un momento molto importante di questo congresso, abbiamo scelto tutti assieme di fare un congresso aperto, nel senso di voler parlare al Paese con le nostre proposte e di voler parlare con tutti, praticare una parola d’ordine che ci siamo detti: è il momento di imparare anche ad ascoltare, anche chi ha idee e posizioni diverse dalle nostre. Sapere ascoltare è anche la condizione per chiedere di avere il diritto di essere ascoltati. Voglio ringraziare Giorgia Meloni che quando le ho telefonato ha accettato di essere qui, lo vivo come un momento di rispetto e riconoscimento per quel che siamo e perchè noi vogliamo non essere spettatori del cambiamento del Paese ma protagonisti”. Lo ha detto Maurizio Landini, introducendo Giorgia Meloni al congresso della Cgil.

Unità Italia, Meloni: celebriamo popolo fiero, orgoglioso sua Patria

Unità Italia, Meloni: celebriamo popolo fiero, orgoglioso sua PatriaRoma, 17 mar. (askanews) – “Auguri a chi ama l’Italia. Auguri a chi lavora ogni giorno per rendere grande la nostra Nazione. Auguri a tutti i cittadini. A 162 anni dall’Unità d’Italia, celebriamo un popolo unito, fiero, coraggioso e orgoglioso della sua Patria e della sua identità”. Lo ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione della festa dell’Unità Nazionale.
“Oggi – dice Meloni – l’Italia celebra la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, le fondamenta robuste sulle quali la nostra comunità si erge e dalle quali essa prende ispirazione. Il 17 marzo di 162 anni fa iniziava il cammino dell’Italia come Stato unitario e si realizzava l’auspicio di un giovane genovese, visionario e ribelle, come Goffredo Mameli: poter vedere gli italiani non più ‘calpesti e derisi’ e ‘divisi’, bensì raccolti in ‘un’unica bandiera’. Il 17 marzo è la solennità nazionale più unificante che abbiamo e nel corso della quale quale siamo chiamati a ricordare le ragioni del nostro stare insieme. Perché, come ha spiegato Ernest Renan, la Nazione è una ‘grande solidarietà, un plebiscito che si rinnova ogni giorno e che si fonda sulla dimensione dei sacrifici compiuti e di quelli che ancora siamo disposti a compiere’”.
“Questa è la sfida che abbiamo davanti, è l’impegno che dobbiamo onorare ogni giorno: riannodare i fili di ciò che ci unisce e riscoprirci una comunità. Solo così possiamo liberare le migliori energie della Nazione e dimostrare che nessuna meta è preclusa all’Italia. Buon 17 marzo a tuttiágliáitaliani!”, conclude Maloni.