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Musica, Festival Popolare Italiano: a Roma dal 18 marzo al 27 maggio

Musica, Festival Popolare Italiano: a Roma dal 18 marzo al 27 maggioRoma, 16 mar. (askanews) – Il 18 marzo 2023 torna il Festival Popolare italiano, la rassegna che da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.
Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.
“Sono particolarmente soddisfatto di questa nona edizione del Festival – spiega Stefano Saletti – perché si svolge al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, luogo ideale per far incontrare i suoni e le voci della cultura popolare con la grande tradizione musicale italiana in un connubio che supera steccati di genere e di stili. Il pubblico, oltre ad assistere ai concerti, potrà infatti visitare una ricca e affascinante collezione di strumenti musicali che attraversa duemila anni di storia. Per questo voglio ringraziare la dirigente della Direzione Musei statali della città di Roma Maria Stella Margozzi e la direttrice del Museo, l’architetta Sonia Martone, per la sensibilità e l’attenzione mostrata per questa iniziativa”.
Il Programma. Si parte sabato 18 marzo 2023 alle 17.30 con il concerto della cantautrice salentina Alessia Tondo, vincitrice del “Premio Loano Giovani” riservato al miglior disco di musicisti under 35 con il suo album “Sita”. Il 29 aprile alle 17.30 di scena il gruppo dei Tenore San Gavino di Oniferi, ensemble impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore per valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna. Il 13 maggio alle 20.30 il concerto di un’altra voce pugliese, Rachele Andrioli che con il suo album “Leuca” si sta affermando come una delle nuove realtà della scena popolare italiana; venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.
Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music. Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.
Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa. Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.

Carè(Pd): turismo radici veicolo per investimenti internazionali

Carè(Pd): turismo radici veicolo per investimenti internazionaliRoma, 16 mar. (askanews) – “Il progetto sul turismo delle radici è importante perché da un punto di vista permette di diffondere la cultura italiana tra le seconde e terze generazioni degli italiani nati all’estero e far rivivere loro le esperienze vissute dai genitori o dai nonni in Italia e inoltre può rappresentare uno strumento per veicolare investimenti internazionali verso l’Italia”. Così Nicola Carè, deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide, a margine della presentazione nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati, del libro ‘Scoprirsi italiani – I viaggi delle radici in Italia’, di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci.
“Il progetto sul turismo delle radici serve anche a valorizzare le economie di quei territori oggi sottoposti a una nuova fase migratoria e di spopolamento”, ha proseguito sottolineando che “è fondamentale coinvolgere tutte le associazioni di italiani e le camere di commercio italiane all’estero per far sì che questo progetto venga diffuso non solo tra le nostre seconde e terze generazioni ma anche tra gli ‘affiliati italiani’, la popolazione locale innamorata del nostro Paese”, ha detto ancora.

Opposizione Sudcorea: Yoon sottomesso a Giappone, vergogna

Opposizione Sudcorea: Yoon sottomesso a Giappone, vergognaRoma, 16 mar. (askanews) – Il principale partito di opposizione sudcoreano, il Partito Democratico, si è scagliato oggi contro il disgelo nelle relazioni con il Giappone, accusando il presidente Yoon Suk-yeol per essere uscito a mani vuote dal vertice con il primo ministro giapponese Fumio Kishida oggi a Tokyo, e definendo definendo i colloqui “il culmine della diplomazia sottomessa” e “una vergogna per il popolo” coreano.
“Sebbene i leader della Corea del Sud e del Giappone si siano incontrati, il governo giapponese non si è scusato per la questione del lavoro forzato in tempo di guerra. Nonostante la posizione così spudorata del Giappone, Yoon ha piuttosto cercato di difendere la parte del Giappone”, ha detto il portavoce partito d’opposizione An Ho-young.
Durante l’incontro al vertice tenutosi a Tokyo all’inizio della giornata, i due leader hanno concordato di risolvere una disputa di lunga data sul risarcimento per i coreani costretti a lavorare per le aziende giapponesi sotto il dominio coloniale giapponese della penisola coreana del 1910-45.
Secondo il piano di Seoul annunciato la scorsa settimana, una fondazione pubblica affiliata al ministero dell’Interno risarcirà le vittime con donazioni da imprese nazionali, sebbene la Corte Suprema della Corea del Sud nel 2018 abbia ordinato a due società giapponesi, Nippon Steel e Mitsubishi Heavy Industries, di risarcire le vittime.
“Yoon ha persino promesso di normalizzare completamente il patto bilaterale di condivisione dell’intelligence militare. Queste decisioni costituiscono un tributo oltre a una semplice concessione”, ha detto il portavoce, facendo riferimento alla tradizionale diplomazia asiatica basata sul principio. “È un altro disastro diplomatico, poiché non abbiamo nulla e abbiamo dato tutto. Suscita vergogna tra la nostra gente”.
An anche sottolineato come nessuna azienda giapponese abbia promesso di partecipare al “futuro fondo” per i risarcimenti per le anziane vittime sopravvissute del lavoro forzato e Tokyo non si è scusata per le ritorsioni commerciali che ha imposto in risposta alla sentenza sul lavoro forzato.

Con la primavera si inaugura la nuova stagione di Leolandia con tante novità

Con la primavera si inaugura la nuova stagione di Leolandia con tante novità

Al via una stagione incentrata su divertimento e sostenibilità, con tante soprese: tra le prime, Bluey

Roma, 16 mar. (askanews) – Leolandia, il parco a tema più amato dai piccoli, inaugura una stagione ricca di novità che si avvicenderanno nel corso dei prossimi mesi, per stupire grandi e piccini e offrire momenti di spensieratezza e allegria. In programma nuovi personaggi dei cartoni animati, eventi speciali con youtuber e influencer per bambini e ragazzi e tante altre sorprese.
Si parte con l’arrivo al parco di Bluey, la divertente ed energica cucciola di Blue Heeler protagonista di una serie seguitissima in TV e sulle piattaforme online per bambini, pronta a lasciare a bocca aperta i suoi piccoli fan dal 18 marzo. Bluey non solo è amatissima dai bambini, ma ha saputo conquistare anche gli adulti, grazie ai valori positivi della serie e alla rappresentazione di una genitorialità moderna. Durante tutta la primavera, i piccoli visitatori di Leolandia potranno partecipare al mini-live show mai visto prima in Italia e divertirsi con Keepy Uppy, il gioco del pallone che non deve mai cadere a terra. Gran finale, i bambini presenti a Leolandia avranno la possibilità di incontrare Bluey per scattare una simpatica foto e portare a casa con loro un magico ricordo che custodiranno a lungo.
David Tommaso, direttore Marketing & Sales di Leolandia, dichiara in una nota: “Dopo il successo della nostra prima apertura per Carnevale, non vediamo l’ora di svelare tutte le novità che si susseguiranno nel corso della stagione già a partire dalla primavera con l’arrivo dell’amatissima Bluey grazie ad un accordo con l’inglese BBC Studios. Ma un’altra grande novità è già in cantiere per rendere ancora più divertente e fresca l’estate di Leolandia, con una nuova area acquatica, il cui tema cambierà il volto di una zona importante del parco. Le nostre attrazioni, gli spettacoli e i personaggi sono pensati per offrire storie e contenuti che i bambini possono vivere da protagonisti mentre si divertono. Questo ci permette anche di veicolare messaggi positivi, come quelli legati all’ambiente e al rispetto degli altri, arricchendo così di valore l’esperienza di visita”.
Continua a questo proposito l’impegno di Leolandia sul tema della sostenibilità, non solo come obiettivo aziendale volto a ridurre l’impatto ambientale del parco, ma anche come concetto da sviluppare coinvolgendo direttamente i bambini, che potranno imparare a conoscere, amare e rispettare la natura attraverso nuove e coinvolgenti iniziative. Tra queste, TrenOrto: un divertente trenino, adatto anche ai bimbi più piccoli, circondato da un vero orto con colture stagionali, realizzato in collaborazione con HiPP, leader di mercato nell’alimentazione biologica per la prima infanzia. A bordo del trenino, i piccoli potranno scoprire la magia che trasforma un piccolo seme in un germoglio e, contemporaneamente, vedere quanto lavoro, attenzione e dedizione sono necessari per portare ogni giorno sulle nostre tavole i frutti della natura. Una volta raccolti, i prodotti del TrenOrto saranno utilizzati come mangime per gli animali della Fattoria, altro fiore all’occhiello del parco, per un perfetto esempio di economia circolare.
TrenOrto e Bluey sono solo le prime di una serie di novità: nel corso del 2023, ad esempio, saranno rinnovati tutti gli show della LeoArena che si avvicenderanno nel corso della stagione, già a partire da aprile. Spettacoli che, insieme alle attrazioni e all’allegra brigata di personaggi dei cartoni animati, come i PJ Masks, Masha e Orso, Bing e Flop, Ladybug e Chat Noir di Miraculous e il Trenino Thomas, regalano avventure indimenticabili ai bambini di ogni età… e ai loro genitori.

Crosetto vede ministri Giappone e Gb: focus su caccia VI generazione

Crosetto vede ministri Giappone e Gb: focus su caccia VI generazioneRoma, 16 mar. (askanews) – Uno “stesso destino” unisce Italia, Gran Bretagna e Giappone, alla luce del fatto che ciò che accade nell’Indo-Pacifico è centrale anche per il futuro del Mediterraneo, e viceversa. L’ha affermato – secondo quanto riporta un comunicato del ministero della Difesa – il ministro della Difesa Guido Crosetto nell’incontro avuto oggi a Tokyo con il ministro della Difesa del Giappone, Yasukazu Hamada, e il segretario di Stato per la Difesa del Regno unito, Ben Wallace. L’incontro ha avuto come tema centrale il comune progetto per l’aereo da guerra di sesta generazione GCAP.
“Italia, Regno Unito e Giappone sono uniti dallo stesso destino e oggi abbiamo posato una pietra per costruire un futuro importante insieme”, ha detto Crosetto. “Una volta Indo-Pacifico e Mediterraneo – ha cointinuato – erano aree considerate lontane tra loro. Oggi, invece, il mondo è diventato sempre più piccolo, le crisi sono aumentate e probabilmente in questo decennio la situazione peggiorerà. Il futuro del Mediterraneo dipende da ciò che succede nell’Indo-Pacifico e viceversa. Ed è per questo motivo che le nostre nazioni devono lavorare e cooperare insieme. Soltanto unendo le forze riusciremo a contrastare la grandezza dei problemi e le sfide future”
Al centro dell’incontro odierno, il rafforzamento del partenariato e il programma Global Combat Air Programme (GCAP), il cui Memorandum of Cooperation (MoC) tra i tre Paesi è stato firmato lo scorso 16 dicembre.
“Il GCAP – ha sottolineato Crosetto – è una scelta industriale, tecnologica ma è, prima di tutto, una scelta politica di tre importanti nazioni che hanno deciso di intraprendere un percorso comune che permetterà alle rispettive Forze Armate di cooperare insieme in diversi ambiti”. Si tratta, ha detto ancora il ministro di “un accordo di grande rilevanza raggiunto in un delicato momento geopolitico” grazie al quale “le nostre tre nazioni rafforzano così la loro cooperazione in un progetto che avrà importanti ricadute nel campo tecnologico, dell’innovazione, ricerca e sviluppo nel settore dell’aerospazio, della difesa e sicurezza”.
Il GCAP, programma per un nuovo velivolo di sesta generazione, potrà allargarsi – ha segnalato il ministro – anche ad altri Paesi: “Porterà un insieme di capacità senza precedenti che risulteranno fondamentali per il mantenimento della stabilità globale, creando i presupposti necessari a garantire lo sviluppo continuo nel campo della difesa per i decenni a venire”.
Crosetto ha anche sostenuto che “l’alleanza tra i nostri governi e industrie della Difesa rappresenta un esempio di riferimento per le future collaborazioni internazionali” e ha sottolineato come l’Italia, forte delle proprie esperienze e delle competenze industriali e tecnologiche nel settore dell’aerospazio e nello sviluppo di velivoli militari, veda nel Regno Unito e nel Giappone i partner con i quali rafforzare un modello paritetico e flessibile nella già consolidata cooperazione industriale.
I tre ministri hanno anche sottolineato – si legge nel comunicato – “i benefici che questo accordo apporterà dal punto di vista industriale, determinando prosperità e sviluppo ed un incremento della cooperazione tra le rispettive industrie della Difesa che, già al momento, evidenziano ottime relazioni collaborative”.
Nella parte conclusiva della riunione trilaterale hanno partecipato anche i presidenti e amministratori delegati di Mitsubishi, BAE e Leonardo.

Di Sanzo (Pd): turismo radici grande business opportunity

Di Sanzo (Pd): turismo radici grande business opportunityRoma, 16 mar. (askanews) – “Il progetto del turismo delle radici deve essere visto anche come una grande business opportunity per l’Italia per fare ripartire il turismo dopo la crisi pandemica. E’ necessario capire come usare al meglio le risorse messe a disposizione dal ministero degli Affari Esteri per rilanciare il nostro Paese”. Lo ha detto il deputato Pd, Christian Di Sanzo, eletto nella circoscrizione estero, ripartizione America Settentrionale e Centrale, nel corso della presentazione, alla Camera, del libro ‘Scoprirsi italiani – I viaggi delle radici in Italia’ di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci.
“Serve una strategia pluriennale che guardi al futuro, da costruire passo dopo passo, con obiettivi a breve, medio e lungo termine”, ha spiegato. “Occorre puntare su quei Paesi chiave dove abbiamo il maggior numero di italodiscendenti”, ha precisato.
“Cercare di utilizzare la rete dell’associazionismo, la rete degli italiani e degli italo-discendenti nel mondo può diventare una grande opportunità per il nostro Paese. Occorre utilizzarla in maniera strategica e intelligente, soprattutto guardando a tutti quei sistemi innovativi che il settore del turismo mette oggi a disposizione”, ha aggiunto Di Sanzo.

##Regione Lazio, Rocca indica programma: nodo sanità è urgente

##Regione Lazio, Rocca indica programma: nodo sanità è urgenteRoma, 16 mar. (askanews) – La Regione Lazio targata Francesco Rocca è andata in scena alla Pisana dove il neo governatore ha esposto ai consiglieri regionali la sua idea di territorio. Il Consiglio regionale, presieduto da Antonello Aurigemma, si è riunito oggi per la seconda giornata della seduta di insediamento della XII legislatura. Dopo l’elezione dei membri dell’ufficio di presidenza del Consiglio, nella scorsa seduta, i lavori sono ripresi con le comunicazioni del presidente della Regione, Francesco Rocca, sulle linee programmatiche e sulla presentazione dei membri della Giunta regionale.
“In questi cinque anni abbiamo un dovere nei confronti di quei cittadini che non sono andati a votare, che hanno smesso di credere nelle istituzioni, soprattutto nei confronti dei nostri giovani”, ha detto Rocca, “perché recuperare i giovani al valore nobile della politica è uno dei nostri doveri”.
Il presidente Rocca ha poi delineato le principali linee programmatiche che la Giunta intende portare avanti, per ciascun settore di intervento, a partire dalla Sanità, ritenuta prioritaria e per la quale ha preso lui direttamente la delega. Rocca ha annunciato che i primi provvedimenti riguarderanno l’emergenza dei pronto soccorso – “che vanno potenziati con più personale” – e le liste d’attesa. Su quest’ultimo punto, il presidente della Regione ha detto che si tratta di un “problema legato sicuramente anche alla carenza di personale ma anche più strutturale, di utilizzo delle risorse” per il quale Rocca ha preso “un impegno solenne che assumo in quest’aula davanti ai cittadini. Si aprirà un grande conflitto con la sanità privata rispetto a questo ma noi non vogliamo far danno a nessuno, vogliamo solo intervenire e risolvere il problema”. Il presidente ha poi annunciato di voler intervenire anche sugli squilibri territoriali: “Negli anni si è stratificata una cittadinanza di serie A e una di serie B rispetto ai servizi offerti dai territori. La centralità romana ha penalizzato i cittadini delle province”.
Poi la rete ospedaliera, per la quale ha promesso di assumere “la responsabilità di scelte coraggiose”. Rocca ha definito “critica” la situazione finanziaria, “che risulta invariata rispetto agli esercizi precedenti, come ha sottolineato la Corte dei conti. Parliamo di circa 22 miliardi di debito. Cercherò una interlocuzione con il Governo per trovare una soluzione adeguata perché la centralità di Roma comporta un elevato costo che va riconosciuto. È inutile continuare a rinfacciarci le responsabilità di questo debito, è arrivato il momento di risolvere il problema tutti insieme”, ha detto il presidente, il quale ha annunciato anche che “saranno centrali i temi dell’assistenza domiciliare e della psichiatria, dove abbiamo una delle leggi più avanzate ma occorre metterci le risorse adeguate”.
“Accelerare le opere dove già sono state stanziate risorse importanti, come la Orte-Civitavecchia e la Roma-Latina, dare risposte anche alle migliaia di pendolari che vivono il disagio sulla rete ferroviaria” ha detto Rocca riguardo ai temi delle infrastrutture e della mobilità. Il presidente ha promesso massima attenzione alla provincia di Rieti, definita “depressa”, per la quale saranno migliorati i collegamenti, con la realizzazione della ferrovia e l’implementazione della via Salaria. “Realizzeremo infrastrutture tenendo conto delle specificità dei territori, dei tessuti socio-economici”, ha aggiunto Rocca, soffermandosi su Amatrice: “Ha visto ricostruito il suo ospedale ma rischia di rimanere una cattedrale nel deserto se non ridiamo vitalità a quel territorio”.
Nel corso del suo intervento, Rocca ha dato molta importanza anche ai temi della formazione e della semplificazione amministrativa. “Razionalizzare il piano formativo, ascoltando anche i bisogni delle organizzazioni datoriali. Per troppi anni la formazione è stata il terreno di scorribande, noi non lo consentiremo più perché la formazione è una leva strategica per lo sviluppo economico, per generare occupazione”, ha detto il presidente.
Sulla semplificazione, Rocca ha detto di voler puntare sulla liberalizzazione delle attività e sulla reingegnerizzazione dei processi amministrativi, a cominciare dai contratti pubblici e dalle autorizzazioni. “Introdurre procedure più snelle soprattutto in materia di Sanità e di Urbanistica, mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale”, ha aggiunto. Quanto al tema delle “fonti energetiche impone riflessioni regionali per la diversificazione dell’approvvigionamento, potenziando le fonti alternative, come eolico e fotovoltaico. Sarà necessario creare un ufficio di scopo”.
Rocca ha annunciato che la Regione farà un piano regolatore energetico, “per individuare siti idonei senza deturpare i nostri paesaggi e favorire la costituzione delle comunità energetiche”.

Assomela all’Ue: proposta su fitosanitari mina la sicurezza alimentare

Assomela all’Ue: proposta su fitosanitari mina la sicurezza alimentareMilano, 16 mar. (askanews) – La proposta europea di regolamento sull’Uso sostenibile dei fitosanitari per Assomela “non tiene affatto in considerazione gli impatti sulla produttività e sulla competitività del settore, e non presenta alternative reali e immediatamente concretizzabili all’utilizzo di prodotti fitosanitari”. La bozza di regolamento, è per l’associazione “figlia di una impostazione ideologica da parte della Commissione e potrebbe oggettivamente minare la sicurezza alimentare europea, diminuendo la capacità produttiva e allo stesso tempo rischiando di aumentare le importazioni da Paesi con norme in materia molto meno rigide”.
Nella nota diffusa a seguito della riunione del comitato marketing di Assomela, si fa riferimento alla recente relazione dell’europarlamentare austriaca Sarah Wiener (Gruppo Verdi), che ha rilanciato “una riduzione dell’80% dei fitosanitari entro il 2030”, giudicata “quantomai inopportuna ed irrealistica, considerato che non è ancora stato completato lo studio per valutare l’impatto del provvedimento”.
Assomela auspica che la proposta di regolamento venga definitivamente ritirata per aprire un nuovo confronto più profondo con il mondo produttivo per arrivare ad una proposta adeguata nei metodi e nei tempi, rispettosa anche delle esigenze degli agricoltori.
Il Comitato ha inoltre comunicato le giacenze di mele italiane al primo di marzo pari a 766.147 tonnellate, inferiori del 7% alla media dei cinque anni precedenti. Gli stocks continuano a essere particolarmente bassi per molte varietà. Per la Golden Delicious la giacenza è di 278.633 tonnellate, inferiore del 28% rispetto allo scorso anno. Gli stocks di Gala, che dovrebbero esaurirsi alla fine del mese, ammontano a 25.646 tonnellate, il 51% in meno rispetto al marzo 2022. Nel mese di febbraio le vendite hanno sfiorato le 200.000 tonnellate, leggermente superiori alla media dei tre anni precedenti ed in linea con i piani di decumulo. Proseguono bene anche l’export in Europa e le vendite oltremare, specialmente per il Sudamerica.

Giornate FAI Primavera: 750 luoghi aperti al pubblico in 400 città

Giornate FAI Primavera: 750 luoghi aperti al pubblico in 400 cittàRoma, 16 mar. (askanews) – In 400 città di 20 regioni oltre 750 luoghi di solito non accessibili al pubblico – tra cui ambasciate, tribunali, osservatori astronomici, ville, giardini, carceri, fabbriche, aziende agricole – apriranno le loro porte e mostreranno i loro tesori nascosti in occasione della 31° edizione della Giornate FAI di Primavera, importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, in programma sabato 25 e domenica 26 marzo. Anche in questa 31ª edizione, – presentata al ministero della Cultura – la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia.
Dalla prima edizione del 1993 al 2022 sono state quasi 12 milioni le persone che hanno approfittato dell’iniziativa che ha aperto nel complesso 14.790 luoghi in 6.400 città grazie al lavoro di oltre 150mila volontari e 344.560 apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati che accompagnano il pubblico nelle visite.
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, – sottolinea il Fondo – affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti.
Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
“Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un’iniziativa che unisce l’Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo – ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si è svolta oggi al Ministero della cultura – Grazie all’opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un’opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un’incontenibile voglia d’Italia che viene dall’estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate”.
“In questi 31 anni di esistenza – ha affermato il Presidente del FAI, Marco Magnifico – le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano”.
Tra i luoghi che sarà possibile visitare nelle due giornate: a Roma, Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950 e Palazzo Piacentini-Vaccaro oggi sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy; A Milano Palazzo Marino, capolavoro dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, che lo costruì tra 1557 e 1563, ricco di sale decorate con stucchi e affreschi, sede del Comune di Milano dal 1861; a Vicenza aprirà il neo-palladiano Palazzo Loschi Zileri Dal Verme; a Genova Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura; a Bologna l’Accademia delle Scienze, e la Palazzina della Viola; a Ocre (AQ), lo scenografico Convento di Sant’Angelo; a Napoli in piazza del Plebiscito, aprirà Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud; a Tempio Pausania (SS), si visiterà l’ex Carcere La Rotunda. Ma l’elenco è molto più lungo (tutti luoghi su www.giornatefai.it).
Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI online o in piazza in occasione della manifestazione, potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città. In occasione della Giornate di Primavera si può sostenere il FAI con iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando a un evento e, fino al 2 aprile, con un SMS al 45584.
Le Giornate FAI di Primavera 2023 hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della cultura e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Anche quest’anno la Rai a partire dal 20 marzo dedicherà all’iniziativa un’ampia programmazione sulle reti televisive e radiofocniche oltre che sui social.

Meloni vede familiari Cutro: avanti con ricerche, impegno su accoglienza

Meloni vede familiari Cutro: avanti con ricerche, impegno su accoglienzaRoma, 16 mar. (askanews) – Una trentina di persone, molti giovanissimi, tre donne e anche alcuni minori, uno non accompagnato. Familiari delle vittime e superstiti del naufragio del 26 febbraio a Cutro sono arrivati questa mattina a Palazzo Chigi per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un incontro durato oltre un’ora in un clima definito “emozionato e commosso”, aperto dalla stretta di mano della premier, del ministro degli Esteri Antonio Tajani e del sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.
In quattro, tra i presenti, hanno preso la parola, ringraziando per l’invito, “per l’operato in loro aiuto, per quanto fatto dall’Italia in Afghanistan e per quanto ancora si potrà fare in futuro”, riferisce Palazzo Chigi. Quindi hanno esposto le loro richieste facendo un “appello al suo cuore di madre”, che tocca la premier: “Sì, anch’io ho una figlia piccola…”. Quello che chiedono all’Italia è continuare la ricerca delle salme, favorire i ricongiungimenti in altri Paesi europei, principalmente in Germania, adoperarsi per i diritti in Afghanistan e per l’apertura di corridoi umanitari.
La premier ha garantito che “proseguirà la ricerca delle salme, incluse quelle presumibilmente imprigionate nel barcone, ancora incagliato sul fondale”. Per quanto riguarda le domande di accoglienza e di ricongiungimento familiare, Meloni ha chiesto uno schema preciso delle richieste, garantendo “l’impegno diplomatico dell’Italia in sede Ue” perchè siano soddisfatte. Stesso impegno sarà messo, ha aggiunto, “per un Afghanistan libero e rispettoso dei diritti umani, in particolare di quelli delle donne” e “per superare le diverse crisi che hanno colpito Pakistan, Palestina e Siria”.
Nel corso del colloquio c’è stato anche spazio per ascoltare la ricostruzione di come è avvenuto il naufragio. Meloni, a questo proposito, ha chiesto quanto fossero consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo. La risposta di un cittadino siriano, secondo quanto si apprende, è che erano consapevoli del pericolo, ma che un analogo pericolo di morte lo avrebbero corso rimanendo nel proprio Paese o in Turchia. La premier ha anche ribadito “la linea del Governo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, al fine di evitare altre tragedie come quelle avvenute di recente”.
Al termine dell’incontro molti dei presenti hanno chiesto alla premier di scattare una foto insieme.