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Videogiochi, nasce la collaborazione tra Xsolla e Mastercard

Videogiochi, nasce la collaborazione tra Xsolla e MastercardRoma, 10 feb. (askanews) – Xsolla, azienda leader a livello mondiale nel commercio di videogiochi, e Mastercard hanno annunciato la nascita di una collaborazione per garantire pagamenti senza problemi, sicuri e vantaggiosi per i giocatori, da esperienze di checkout migliorate grazie ai punti fedeltà della carta di credito a semplici donazioni di valuta nel gioco, fino a processi di pagamento migliorati per i creatori e altro ancora. La partnership, riferisce una nota, combinerà la tecnologia, l’esperienza di rete, la scala globale e le connessioni di fiducia di Mastercard con la piattaforma di Xsolla per creare esperienze di pagamento personalizzabili e più accessibili per giocatori, sviluppatori e creatori.
Mastercard e Xsolla, si legge in una nota, lavoreranno insieme per abilitare soluzioni e servizi innovativi basati su carte e account per migliorare le esperienze digitali nei pagamenti e oltre per i giocatori. Per dare il via a questa partnership rivoluzionaria, per la prima volta i titolari di carte Mastercard potranno utilizzare Pay with Points per riscattare senza problemi i loro punti fedeltà per acquisti all’interno del gioco – questa soluzione sarà integrata nel prodotto Pay Station di Xsolla. I giocatori avranno anche l’opportunità di regalare la valuta del gioco ad amici e familiari. Le società stanno collaborando per risolvere le sfide dell’industria del gioco e dare priorità alla protezione dei consumatori, anche utilizzando le capacità di autenticazione e di rilevamento delle frodi di Mastercard per dare ai genitori il controllo prima che i loro figli facciano acquisti nei giochi.
I dispositivi mobili hanno alimentato la crescita dei giochi in tutte le fasce demografiche e in tutte le parti del mondo, con quasi 3,2 miliardi di persone – quasi la metà della popolazione mondiale – che si stima giocheranno nel 2022. Ma le esperienze di commercio digitale che alimentano l’innovazione degli sviluppatori nel settore dei giochi non hanno tenuto il passo con la crescita. Oltre il 40% dei consumatori dichiara di aver bisogno di aiuto per acquistare valuta di gioco e più del 30% afferma che sono necessari troppi passaggi per effettuare acquisti di gioco online. Secondo una ricerca di Mastercard, infatti, quasi il 30% afferma che il processo di gifting potrebbe essere più efficiente.
Xsolla sta inoltre espandendo il suo Digital Distribution Hub all’industria globale delle telecomunicazioni e ai suoi 7,3 miliardi di utenti di telefonia mobile. Infine, gli sviluppatori avranno presto a disposizione un nuovo modo per raggiungere un pubblico più vasto in tutto il mondo, collegando un maggior numero di giocatori attraverso il cloud e offrendo un nuovo modello pay-as-you-go.
“In Xsolla siamo entusiasti delle potenziali opportunità offerte dal cloud gaming. La nostra visione è quella di rendere il gioco più ampiamente disponibile, di portare i giochi nelle mani di un maggior numero di giocatori, di renderli più accessibili a chiunque, in qualsiasi momento e ovunque attraverso il cloud”, ha dichiarato Chris Hewish, Presidente di Xsolla. “Siamo impegnati a sostenere gli sviluppatori. Rendiamo più facile per loro raggiungere il pubblico riunendo la tecnologia di streaming che sta dietro ai loro giochi e dando loro la possibilità di creare esperienze online coinvolgenti e di marca per i giocatori di tutto il mondo”.

Meloni: a fianco Ucraina per il tempo e con strumenti necessari

Meloni: a fianco Ucraina per il tempo e con strumenti necessariBruxelles, 10 feb. (askanews) – Da parte dell’Europa “c’è la conferma del pieno sostegno alla causa ucraina, alla sovranità, alla libertà, quindi abbiamo ribadito il sostegno a 360 gradi e il fatto che l’Europa intende a rimanere a fianco dell’Ucraina per tutto il tempo e con tutti gli strumenti necessari”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Bruxelles all’indomani del Consiglio europeo.
Meloni ha parlato dell’”importante presenza di Zelensky” e dell’”immagine di compattezza data ieri dall’Europa, un segnale molto importante. L’Italia ha avuto sempre una posizione estremamente chiara e coerente, a Zelensky ho ribadito il nostro impegno a 360 gradi e la piena disponibilità” al sostegno.

Sanità, al Gemelli tre interventi in una seduta: salvato 62enne

Sanità, al Gemelli tre interventi in una seduta: salvato 62enneMilano, 10 feb. (askanews) – Un team multidisciplinare di specialisti del Policlinico Gemelli è sceso in campo compatto per risolvere un caso di rara complessità. Per salvare la vita di Marco (nome di fantasia), un romano di 62 anni, infatti sono state ben tre le équipe entrate in sala operatoria, tra urologi, cardiochirurghi e chirurgi del fegato, insieme ad anestesisti, tecnici di circolazione extracorporea, strumentisti e infermieri di sala operatoria.
Un esercito di professionisti al servizio di un paziente con una serie incredibile di patologie, ognuna delle quali potenzialmente fatale. “Tutto inizia al pronto soccorso del Gemelli – ricorda Marco Racioppi, direttore ad interim UOC Clinica Urologica di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e professore associato di Urologia, Università Cattolica del Sacro Cuore – dove il signor Marco si reca perché quella mattina aveva visto le urine rosse di sangue, ma senza nessun sintomo che potesse far pensare ad una brutta cistite. I medici del pronto soccorso studiano il caso, chiedendo subito un’ecografia renale, che evidenzia la presenza di una massa di 7 cm a carico del rene destro. Si sospetta dunque un tumore renale, che può esordire proprio con un’ematuria silenziosa”.
Il paziente viene ricoverato e si cominciano dunque a richiedere gli esami in previsione dell’intervento di nefrectomia. E qui arriva la prima ‘sorpresa’. “La TAC con mezzo di contrasto – prosegue il professor Racioppi – rivela che il tumore purtroppo ha invaso il bacinetto del rene e la vena renale, dove si è formato un enorme trombo che risale, per tutta la vena cava inferiore (una grande vena che decorre dall’addome verso il cuore, parallela all’aorta, drenando sangue venoso da tutta la metà inferiore del corpo). In alcuni tratti il trombo, che è lungo circa 15 centimetri, ha un diametro di 6 cm e si estende fino al cuore, dove fa ‘capolino’ allo sbocco della vena cava inferiore, andando a occupare parte dell’atrio destro”.
Una situazione complessa e delicata. “Di solito – spiega il dottor Piero Farina, UOC di cardiochirurgia FPG, diretta dal professor Massimo Massetti, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Ordinario di Chirurgia cardiaca all’Università Cattolica,- nonostante la presenza all’interno del cuore è possibile ‘sfilare’ il trombo dal basso, cioè dal livello del rene, dove origina, sotto stretto controllo cardiochirurgico (il trombo potrebbe infatti sgretolarsi e causare una massiva embolia polmonare potenzialmente fatale per Marco). In questo caso, le eccezionali dimensioni del trombo e della sua porzione intracardiaca richiedevano il collegamento del paziente a una macchina per la circolazione extracorporea, per evitare prolungati periodi di ipotensione e ridurre le perdite di sangue”. Inoltre, i consueti accertamenti cardiologici preoperatori rivelano la presenza di un restringimento critico a carico dell’arteria discendente anteriore, la ‘regina’ delle coronarie. In queste condizioni, il cuore non sarebbe in grado di sopportare l’intervento. Sarebbe possibile disostruire la coronaria impiantandovi uno stent, ma questo richiederebbe una terapia con due farmaci anti-aggreganti per almeno tre mesi, che aumenterebbe notevolmente il rischio di sanguinamento durante l’intervento.
Il caso viene discusso in un’affollata seduta di Heart Team e alla fine si decide di risolvere tutti i problemi di Marco in un’unica seduta operatoria.

Prandini (Coldiretti): più fondi dal Pnrr per le filiere agricole

Prandini (Coldiretti): più fondi dal Pnrr per le filiere agricoleMilano, 109 feb. (askanews) – “Al governo chiediamo maggiori stanziamenti per le filiere agricole. Oggi per quanto riguarda il bando filiere abbiamo uno stanziamento complessivo di 1,2 miliardi, sono arrivate domande per 12 miliardi. Rispetto ad altri settori che non sanno come spendere le risorse, ancora una volta l’agricoltura e l’agroalimentare hanno dimostrato che invece laddove ci sono le possibilità c’è voglia di investire e innovare. Anche sotto questo punto di vista le sfide saranno importantissime, dalla digitalizzazione a tutto ciò che riguarda la robotica, la sensoristica, l’intelligenza artificiale, i droni”. Lo ha detto il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, a margine di un evento a Milano dedicato al cibo e al turismo.
“L’agricoltura – ha aggiunto Prandini – può essere una filiera particolarmente innovativa, ma abbiamo bisogno di risorse. Quindi ci auguriamo che nella rivisitazione di modelli e progetti sul Pnrr possa esserci più attenzione rispetto al passato alle filiere agricole”.

Siccità, Lollobrigida: servono più pianificazione e prevenzione

Siccità, Lollobrigida: servono più pianificazione e prevenzioneMilano, 10 feb. (askanews) – “La siccità, per ragioni legate al cambiamento climatico, ma anche per errori di dotazione all’interno del nostro quadro in termini organizzativi, deve essere contrastata con una strategia di previsione di invasi, di contenimento della dispersione idrica. E deve essere fatto con un piano strategico, oltre che con l’investimento dei fondi, le due cose devono viaggiare parallelamente”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine di un evento di Coldiretti a Milano dedicato al cibo e al turismo.
“Anche su questo aspetto – ha aggiunto Lollobrigida – ci sono stati dei limiti ed è mancata la pianificazione, io ho proposto ai mie collegi Salvini e Pichetto Fratin di creare una cabina di regia conPalazzo Chigi come guida per riuscire a pianificare e poi realizzare interventi di breve, medio e lungo temine per affrontare la siccità. Dando l’idea di una nazione che sa anche prevenire, oltre che curare”.

Lollobrigida: agricoltura strategica, continueremo a investire

Lollobrigida: agricoltura strategica, continueremo a investireMilano, 10 feb. (askanews) – “Noi stiamo investendo già molto sull’agricoltura e continueremo a farlo, perché è un asset strategico per questa nazione e soprattutto può portare un attivo a questa nazione con l’esportazione dei prodotti di qualità”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a margine di un evento di Coldiretti a Milano dedicato al cibo e al turismo.
“Nella legge di bilancio – ha aggiunto Lollobrigida – nonostante la contrazione delle spese per calmierare le bollette energetiche, siamo riusciti a ribadire oltre un miliardo di provvedimenti provvisori che gli altri governi avevano varato e ad aggiungere un altro miliardo per sostenere alcuni settori e sviluppare alcune filiere che sono più deboli. Cento milioni per il Fondo di sovranità alimentare, che implementeremo, 225 milioni per l’innovazione tecnologica, perché la vera sfida è innovare”.

Al via le celebrazioni per il trentennale della scomparsa di Guido Carli

Al via le celebrazioni per il trentennale della scomparsa di Guido CarliRoma, 10 feb. (askanews) – Si apriranno con una doppia Lectio Magistralis le celebrazioni promosse dalla Fondazione Guido Carli per il trentennale della scomparsa dello statista, ex Ministro del Tesoro ed ex Governatore della Banca d’Italia. Lunedì 6 marzo alle ore 17.00 nell’Aula Magna Mario Arcelli della Luiss Guido Carli prenderanno la parola due straordinarie protagoniste dell’Italia di oggi: Claudia Parzani, prima donna presidente di Borsa Italiana e partner Linklaters, tesserà un “Elogio dell’insuccesso. Le nuove leadership tra gentilezza e diversità”; Beatrice Venezi, direttore d’orchestra di fama internazionale, racconterà l’importanza di “Cantare fuori dal coro. Le voci delle donne, oltre i pregiudizi”. Le commemorazioni culmineranno il 5 maggio con la cerimonia di assegnazione del Premio Guido Carli ai talenti che fanno grande l’Italia nel mondo. Quest’anno, per la prima volta, la premiazione si svolgerà eccezionalmente nella solenne cornice del Teatro dell’Opera di Roma.
“Nei suoi cinquant’anni di attività al servizio del Paese – afferma Romana Liuzzo, Presidente della Fondazione Guido Carli – mio nonno Guido Carli anticipò tutte le doti che si richiedono ai leader contemporanei: fu un innovatore che credeva nel potere delle riforme, un visionario che non aveva paura di osare e di cambiare gli schemi di gioco, uno statista che aveva fiducia nei giovani. Sono particolarmente orgogliosa che la Fondazione, nella settimana della Giornata internazionale della donna, abbia scelto per le Lectiones Magistrales Claudia Parzani e Beatrice Venezi. Sarà l’occasione per ascoltare la testimonianza di due donne che si sono affermate in ambiti tradizionalmente maschili, la finanza e la musica, con competenza e determinazione, facendo valere la loro differenza senza mai avere paura di sfidare i pregiudizi e il conformismo del pensiero unico. Gentilezza, diversità ed empatia possono rappresentare i veri vantaggi competitivi per rifondare la società sulla base del merito, valore caro a Carli e alla Fondazione che mi onoro di presiedere”.
In platea saranno presenti esponenti delle Istituzioni, top manager, imprenditori e numerosi studenti.

La Sicilia orientale flagellata dal maltempo: bufere e bombe d’acqua

La Sicilia orientale flagellata dal maltempo: bufere e bombe d’acquaMilano, 10 feb. (askanews) – Violenti temporali e bufere di vento continuano a flagellare la costa orientale della Sicilia. Complice il ciclone Helios, che si è trasformanto in un “medicane” o “TLC”, nell’arco delle ultime 48 ore sono caduti 290 mm di pioggia a Siracusa e 250 mm a Modica. “Si tratta della pioggia di 6 mesi concentrata in soli 2 giorni”, sottolinea Meteo Expert.
Particolarmente critica la situazione tra le province di Catania, Siracusa e Ragusa, dove solo nella giornata di oggi i vigili del fuoco hanno effettuato oltre 200 interventi per alberi pericolanti e danni provocati dall’acqua in genere tra le province di Catania, Ragusa e Siracusa, dove secondo la Coldiretti regionale “si è abbattuta una vera e propria bomba d’acqua”. Quanto è bastato per provocare “un grave guasto elettrico che coinvolge più di 2000 utenze soltanto in città”, riferisce sui social il sindaco Francesco Italia che lancia un appello ai cittadini: “Limitate gli spostamenti e siate prudenti”. L’emergenza, precisa ancora il primo cittadino di Siracusa, riguarda “tutta la provincia” dove le squadre di interventi stanno “aiutando ad evacuare i cittadini in zone a rischio”.
Anche a Catania “si contano i danni della bufera di vento – fa sapere ancora la Coldiretti – ma la situazione di emergenza riguarda tutta la Sicilia” con “campagne sott’acqua, la raccolta degli agrumi bloccata, danni alle serre, alberi abbattuti e difficoltà a raggiungere le aziende a causa del forte vento, della pioggia e della neve”.
Per oggi è stata confermata l’allerta rossa della Protezione Civile. “Nelle prossime ore sono possibili ancora forti rovesci e possibili nubifragi, con neve oltre gli 800 metri circa all’interno. I venti orientali sono ancora molto forti, con raffiche tempestose anche oltre i 100 km/h. I mari sono fino a molto agitati o grossi, con onde alte fino a 8 metri al largo della cosa e forti mareggiate sei settori ionici”, sottolineano ancora i metereologici di Meteo Expert precidanco che le condizioni generali dovrebbero migliorare “entro sera” grazie “all’allontanamento del medicane”.

EDP Renewables inaugura suo più grande complesso eolico al mondo

EDP Renewables inaugura suo più grande complesso eolico al mondoRoma, 10 feb. (askanews) – EDP Renewables, filiale del Gruppo EDP e quarto produttore mondiale di energia eolica e solare, ha appena inaugurato in Brasile il più grande complesso eolico dell’azienda a livello mondiale. Con una capacità installata di 580 MW e 138 turbine eoliche, il complesso è stato installato nello stato di Rio Grande do Norte, una regione del Brasile in cui l’azienda aveva già una presenza significativa, con oltre 800 MW installati e più di 300 MW in costruzione.
Il progetto, riferisce una nota, comprende i parchi eolici Monte Verde I-VI, Boqueirão I-II e Jerusalém I-VI, che insieme hanno una capacità di circa 3.000 GWh/anno, energia sufficiente a rifornire una città di oltre 1,5 milioni di abitanti. Questo complesso eviterà l’emissione di oltre un milione di tonnellate di CO2 all’anno.
In questo modo, EDP Renewables mantiene la sua attenzione sul mercato brasiliano, dove ha già installato oltre 1,1 GW di energia rinnovabile, contribuendo alla transizione energetica del Paese, aumentando la capacità rinnovabile nelle regioni in cui opera e diversificando la matrice energetica del Paese.
“EDP Renewables è orgogliosa di inaugurare i parchi eolici di Boqueirão, Jerusalém e Monte Verde, contribuendo in modo significativo a sfruttare il potenziale energetico del Rio Grande do Norte, uno stato che negli ultimi anni ha dato impulso alla produzione eolica. Continueremo a monitorare l’accelerazione delle energie rinnovabili in Brasile, con oltre 7 GW di energia eolica e solare in fase di sviluppo nel Paese, che entreranno in funzione nei prossimi anni”, afferma Duarte Bello, Chief Operating Officer di EDP Renewables per l’Europa e l’America Latina.
Questo progetto contribuisce anche allo sviluppo socio-economico della regione. Durante la costruzione dei parchi sono stati creati più di tremila posti di lavoro e più di 80 posti di lavoro permanenti sono stati generati per il funzionamento e la manutenzione dei parchi. EDP Renewables ha anche sviluppato progetti di responsabilità sociale nella regione, che hanno avuto un impatto su almeno 700 abitanti, promuovendo la formazione e la qualificazione dei cittadini e creando le condizioni per migliorare l’economia locale. L’azienda ha anche rafforzato il suo programma “Keep it Local” nello Stato, fornendo una formazione specializzata in energie rinnovabili a più di 40 residenti, con l’obiettivo di aumentare l’occupazione nelle aree rurali.
All’evento hanno partecipato anche i Segretari allo Sviluppo Economico e alle Infrastrutture dello Stato di Rio Grande do Norte e il Vice Segretario allo Sviluppo Economico, oltre ai sindaci dei comuni di Caiçara do Rio do Vento, Pedra Preta e Pedro Avelino e al Governatore dello Stato di Rio Grande do Norte, Fátima Bezerra.

Antartide, ricercatori in isolamento per studio clima e biomedicina

Antartide, ricercatori in isolamento per studio clima e biomedicina

5 italiani tra i 12 alla base Concordia. Temperature fino a -80°C

Roma, 10 feb. (askanews) – Al via nella base italo-francese Concordia, a 3.300 metri di altitudine nel continente antartico, la 19a campagna invernale del Programma azionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e gestito da ENEA per l’organizzazione e la logistica e dal Cnr per il coordinamento scientifico. Sono 12 gli invernanti selezionati che trascorreranno nove mesi in completo isolamento: 5 italiani del PNRA, 6 francesi dell’Istituto polare Paul Emile Victor (IPEV) e 1 medico tedesco dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Durante tutto l’inverno polare, infatti, la stazione non sarà più raggiungibile a causa delle temperature esterne proibitive, che possono scendere fino a -80°C. In questi mesi saranno condotti studi su clima, glaciologia, fisica e chimica dell’atmosfera e biomedicina e diverse attività di manutenzione della stazione.
L’inizio del winterover – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero del settimanale ENEAinform@ – coincide ogni anno con la chiusura della stazione costiera Mario Zucchelli a Baia Terra Nova, che serra oggi i battenti per riaprire il prossimo ottobre con l’arrivo del contingente della nuova spedizione estiva. Nel corso dell’attuale campagna sono stati condotti oltre 50 progetti di ricerca su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia, nonostante le difficoltà causate dal ridotto spessore del ghiaccio. I dati raccolti in Antartide saranno poi elaborati e analizzati nei laboratori di diversi enti di ricerca e università italiane. Hanno partecipato alla spedizione 240 ricercatori e tecnici, tra cui 23 esperti militari di Esercito, Marina, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Vigili del fuoco.
Dopo la chiusura della base Zucchelli, le attività di ricerca proseguono, oltre che a Concordia, anche a bordo della nave Laura Bassi, impegnata nella seconda campagna oceanografica nel Mare di Ross con studi dedicati alla geofisica e rilievi idrografici, in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare, incentrati sulla mappatura dei fondali marini e la realizzazione di carte per la sicurezza della navigazione. La rompighiaccio italiana, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), si è resa protagonista nei giorni scorsi di un record mondiale toccando il punto più a sud dell’emisfero raggiungibile via nave. Le condizioni del mare, straordinariamente libero dai ghiacci, hanno consentito ai ricercatori di effettuare importanti analisi, profilature e attività di pesca scientifica. La Laura Bassi rientrerà al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda i primi di marzo, mentre il rientro in Italia è atteso per la seconda metà di aprile.
A novembre, la 38a spedizione ha fatto da cornice al primo atterraggio di prova del C-130J della 46a Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare sull’unica aviopista del continente antartico realizzata su morena. L’infrastruttura, progettata e realizzata da ENEA e Aeronautica Militare, sarà messa in esercizio effettivo il prossimo anno. La 38a spedizione estiva ha segnato anche la conclusione della seconda campagna di perforazione del progetto europeo Beyond EPICA – Oldest Ice, una sfida senza precedenti che mira a studiare il clima fino a un milione e mezzo di anni fa, ricercando nel ghiaccio antartico l’evoluzione delle temperature e della concentrazione dei gas serra sulla Terra. Durante la campagna è stata ultimata l’installazione del complesso sistema di perforazione della calotta polare che ha permesso di raggiungere la profondità di oltre 800 metri. Nella squadra del progetto, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr, partecipano per l’Italia anche l’Università Ca’ Foscari e l’ENEA, incaricata, insieme all’IPEV, del modulo di lavoro relativo alla logistica.
“Siamo molto soddisfatti per l’esito della 38a spedizione, che ha segnato una serie di successi per la ricerca italiana in Antartide, nonostante imprevisti e difficoltà”, commenta Elena Campana, responsabile Unità tecnica Antartide dell’ENEA. “L’impossibilità di atterrare in prossimità delle Stazione Mario Zucchelli, a causa del ridotto spessore del ghiaccio marino, ci ha costretto a riprogrammare buona parte delle attività della campagna, ma al tempo stesso ha accelerato il primo atterraggio sulla pista semi-preparata su morena, per la quale ENEA lavorava da anni insieme all’Aeronautica Militare e in collaborazione con i Vigili del Fuoco. Una pista destinata a diventare in Antartide un hub internazionale al servizio della ricerca scientifica, non solo italiana”.