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JPMorgan registra +67% utili dopo salvataggio First Republic

JPMorgan registra +67% utili dopo salvataggio First RepublicNew York, 14 lug. (askanews) – JPMorgan Chase ha dichiarato che i suoi utili nel secondo trimestre del 2023 sono saliti del 67%, grazie anche all’acquisizione di First Republic Bank, la banca che all’inizio di maggio aveva dichiarato fallimento, a seguito anche della crisi della Silycon Valley Bank e di altre banche regionali.

Il salvataggio ha potenziato le banche commerciali e JPMorgan ne ha beneficiato con nuovi clienti, filiali e depositi, guadagnando in totale 2,7 miliardi di dollari, contro spese di credito per 1,2 miliardi. I timori di fallimenti a catena hanno attirato, nella banca di investimenti, circa 50 miliardi di dollari di depositi solo a marzo. In totale, l’utile del secondo trimestre di JPMorgan è salito a 14,47 miliardi di dollari, o 4,75 dollari per azione, rispetto agli 8,65 miliardi di dollari, o 2,76 dollari per azione, di un anno fa. Gli analisti si aspettavano utili per 3,97 dollari per azione.

I ricavi sono aumentati del 34% rispetto all’anno precedente a 41,31 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano 38,66 miliardi di dollari. Escludendo il salvataggio di First Republic, JPMorgan ha dichiarato che gli utili sarebbero comunque aumentati del 40% e le entrate sarebbero aumentate del 21%.

Lo chef Perbellini riaprirà a settembre la sua Casa al 12 Apostoli a Verona

Lo chef Perbellini riaprirà a settembre la sua Casa al 12 Apostoli a VeronaMilano, 14 lug. (askanews) – A nove anni dall’apertura, sabato per Giancarlo Perbellini sarà l’utima giornata di servizio in piazza San Zeno a Verona. Nelle prossime settimane inizierà il trasferimento della sua Casa in vicolo Corticella San Marco, nei più ampi spazi della storica insegna 12 Apostoli rilevata dal cuoco, la cui riapertura è prevista a inizio settembre.

A firmare il progetto di restyling del locale, due stelle Michelin, l’architetta e designer Patricia Urquiola. La direzione lavori è invece affidata all’architetta Silvia Bettini. Per la sua nuova Casa, Giancarlo Perbellini ha previsto una novità che si pone in continuità con il format originale, tra i primi in Italia ad avere una cucina a vista affacciata sulla sala: accanto alle due sale principali, nel cuore del locale, sorgerà lo chef’s table, uno spazio con dodici coperti con tavoli fronte cucina in contatto diretto con lo chef e la sua brigata. Pur nel rispetto dell’impianto architettonico preesistente, Patricia Urquiola ha tradotto in chiave contemporanea l’atmosfera ricca di tradizione del luogo, creando un ponte che connette passato e presente. Ad ispirare le scelte progettuali sono gli stessi locali storici del ristorante 12 Apostoli, conservati e valorizzati da Urquiola. Le tonalità calde della terracotta e del legno, i materiali naturali, gli arredi su misura e i preziosi dettagli saranno il fil rouge delle sale.

All’ingresso, al suono del campanello, si entrerà nella casa del cuoco, in un salotto di benvenuto. All’interno tre sale, caratterizzate ognuna da uno stile distintivo: la sala del Vòlto, la sala degli affreschi e lo chef’s table. Sempre al piano sarà collocata anche la cantina del ristorante, in una sala a volta decorata con affreschi. Lo chef’s table sarà il luogo più rappresentativo del nuovo locale, spiegano: la cucina sarà disposta a elle con al centro cinque tavoli. Da questa prospettiva, sotto la grande cappa storica, rivestita di luci wallwasher, gli ospiti assisteranno alla preparazione dei piatti. La proposta enogastronomica ideata da Perbellini prevede tre percorsi degustazione, di cui uno vegetariano, che verranno proposti nelle sale del Vòlto e degli Affreschi e che si ispirano a stagionalità e memoria. “Io e Silvia”, dedicato alla moglie e al sogno condiviso di una nuova Casa per gli ospiti; “Io e Giorgio”, in omaggio a Giorgio Gioco patron del 12 Apostoli, che racchiude alcuni signature dish di Perbellini come il Wafer e piatti iconici del 12 Apostoli rivisitati tra cui la sfogliatina al tartufo, sedano di Verona e gorgonzola; e L’essenza, menù vegetariano, senza glutine, latticini, pesce e carne. Nella nuova pasticceria, infine, lo chef scaligero dedicherà anche una carta ai dessert.

Diversa la proposta enogastronomica per gli ospiti dello chef’s table, ai quali sarà riservato un solo menù che segue in parte il percorso degustazione “Io e Silvia” con tre portate jolly a sorpresa che possono variare di giorno in giorno.

Vino, il 22 luglio a Loceri (Nuoro) terza edizione di “Vinocultura”

Vino, il 22 luglio a Loceri (Nuoro) terza edizione di “Vinocultura”Milano, 14 lug. (askanews) – Il 22 luglio a Loceri (Nuoro) torna la terza edizione di “Vinocultura”, la rassegna dedicata all’enogastronomia organizzata dal Comune sardo e dal Gal Ogliastra, che vedrà protagoniste 23 Cantine provenienti da tutta la Sardegna.

La giornata si aprirà alle 10 con il convegno “Enoturismo in Sardegna, quali opportunità di sviluppo?” cui parteciperanno Gianfranco Lecca e Andrea Soddu (sindaci di Loceri e di Nuoro), Vitale Pili e Franca Seoni (presidente e direttrice del Gal Ogliastra), Carlo Marcetti (docente di Economia all’Università di Sassari), Luigi Cau (presidente della Rete Enoturistica Sardegna), Manfredi Mura (presidente Consorzio Le Cantine d’Ogliastra – Terra dei centenari), Donatella Cinelli Colombini – (Associazione Nazionale Donne del Vino), Valeria Satta e Gianni Chessa (assessori regionali all’Agricoltura e al Turismo). Alle 19 i sommeliers Tonino Costa e Gilberto Arru cureranno le due degustazioni guidate “nel segno della convivialità, della cultura del vino e dell’accoglienza, tratti distintivo di tutta la manifestazione”, che proseguirà con l’itinerario enogastronomico in piazza Nonnu Melis dedicato al vino Cannonau. “La nostra presenza alla rassegna di Loceri rappresenta per noi la tappa naturale del progetto ‘Enotria: paesaggi e percorsi del vino’, un programma voluto e realizzato dai GAL Ogliastra, Sulcis Iglesiente, Barbagia e Ornanu Sartinesi (Corsica) con capofila il GAL Alta Gallura, che vuole rilanciare il ‘made in Sardegna’ delle eccellenze enogastronomiche” ha dichiarato il presidente Pili, spiegando che “i nostri produttori hanno partecipato a due ‘educational tour’ e hanno potuto comprendere meglio le realtà nazionali più importanti del settore. Ora si avvia la loro fase operativa – ha concluso – quella in cui potranno mostrare il carattere qualitativo del loro prodotto, mettere in pratica quello che hanno studiato, raccontare al pubblico e dal vivo il loro prodotto, la storia delle vecchie e nuove generazioni di imprenditori che rappresentano e che pur inserendosi nel solco di una grande tradizione, stanno portando nella vitivinicoltura linfa nuova e vitale”.

“‘Vinocultura’ continua a crescere anche grazie alla collaborazione tra enti e Cantine” ha affermato il sindaco Lecca, spiegando che “anche quest’anno la rassegna diventa una nuova possibilità di fare enoturismo, settore in grado di garantire una forma di sviluppo territoriale”. “Le cantine presidiano i territori, trasferiscono competenze e possono essere in grado di fare vivere le zone interne” ha ricordato il primo cittadino di Loceri, sottolineando che l’edizione di quest’anno “sarà anche un’occasione per riflettere su alcuni argomenti che hanno interessato il mondo del vino: primo fra tutti, vogliamo proporre una narrazione diversa della Sardegna, non più limitata alle bellezze solo costiere ma allargata a storia, tradizioni e cultura che molti imprenditori sono pronti a raccontare: la Regione deve portare la sua attenzione all’enoturismo o rischiamo di perdere questi territori per sempre”.

Musica, Tiziano Ferro: 570mila spettatori per il tour

Musica, Tiziano Ferro: 570mila spettatori per il tourRoma, 14 lug. (askanews) – Con 570 mila spettatori, 14 stadi, tanti grandi ospiti e 33 canzoni in scaletta per raccontare gli oltre 20 anni di carriera si chiude questa sera a Padova il tour dell’anno, il tour TNZ 2023 che ha visto finalmente tornare sui palchi italiani Tiziano Ferro dopo 6 lunghi anni dal suo ultimo live.

Ad abbracciare il cantautore di Latina durante questi 14 show nei principali Stadi Italiani (tour organizzato e prodotto da Live Nation Italia) sono arrivati 570 mila spettatori che hanno potuto ascoltare non solo i brani che hanno segnato i 20 anni di carriera di Tiziano Ferro (da “Xdono” a “Sere nere”, passando per “E Raffaella è mia” a “Lo Stadio”, solo per citarne alcune) ma anche sentire per la prima volta dal vivo i brani de “Il Mondo è nostro”, l’ultimo album costellato di pezzi che hanno conquistato fin da subito il cuore dei fan: da “La Vita Splendida” alla recentissima “Destinazione mare”, passando per la hit radio “Addio mio amore” e “La prima festa del papà” che ha scatenato cori commoventi e applausi fragorosi. Il lungo viaggio di Ferro all’insegna della musica è partito lo scorso 7 giugno con la data zero allo Stadio G. Teghil di Lignano Sabbiadoro ed è poi proseguito in giro per l’Italia intera: dallo Stadio Olimpico di Torino ai tre appuntamenti al Meazza di Milano, e ancora il Franchi di Firenze, due date all’Olimpico di Roma, il Maradona di Napoli, il San Nicola di Bari, il San Filippo di Messina, lo Stadio Del Conero di Ancona, il Dall’Ara di Bologna e per ultimo lo Stadio Euganeo di Padova, dove il tour si chiuderà appunto questa sera, venerdì 14 luglio. I fan, che avevano avuto la possibilità di chiedere il rimborso dei biglietti acquistati prima della pandemia, hanno preferito tenerli nel cassetto e aspettare 3 anni il ritorno live di Tiziano Ferro.

Quello preparato da Ferro, la sua band – formata da Luca Scarpa (direttore musicale e piano), Davide Tagliapietra (chitarra), Christian Rigano (tastiere), Gary Novak (batteria), Timothy Lefebvre (basso) e Corey Sanchez (chitarra) – e i creativi che hanno ideato il palco e i visual, è stato uno spettacolo essenziale e, al tempo stesso, emozionante al centro del quale c’è sempre stata solo la musica (“perché sono le canzoni che fanno un concerto”) con una scaletta di 33 brani in cui trovano spazio tutti e 9 gli album del cantautore di Latina pubblicati dal 2001 a oggi. Tanti grandi ospiti hanno accolto l’invito di Tiziano per questi live: Carmen Consoli (sul palco di San Siro per la prima volta live in uno stadio de “Il Conforto”), Max Pezzali (in una iconica versione di “Nord sud ovest Est” e in un duetto sulle note di “Come Mai” che ha fatto letteralmente venire giù lo stadio), Tananai (per un’esibizione da brividi con “E fuori è buio” e il successo sanremese “Tango”), Federico Zampaglione (con la sua “Per me è importante”, brano che Ferro aveva già cantato per la raccolta dei Tiromancino del 2002 “In continuo movimento”), Jovanotti (salito sul palco di Roma per una inedita versione di “Penso Positivo” e per il loro duetto in “Balla per me”) Massimo Ranieri (le loro potenti voci si sono unite in “Perdere L’amore” e nell’omaggio a Pino Daniele con “Je so’ pazzo”), Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (insieme in “Non me lo so spiegare”), Angelina Mango (invitata a Messina per cantare “Indietro” e la canzone della giovane cantautrice “Ci pensiamo domani”), Paola e Chiara (che hanno fatto ballare Bologna sulle note della nuova versione di “Vamos a Bailar” appena pubblicata) e Laura Pausini (salita a sorpresa sul palco del Dall’Ara – dove era andata per vedere il concerto con le amiche – ha voluto essere accanto a Tiziano per un momento indimenticabile sulle note di “Non me lo so spiegare” – brano che la Pausini aveva ricantato per il suo album del 2006 “Io Canto”).

Nel corso dello show non sono mancati momenti iconici come: la lunga camminata nel silenzio che ha accompagnato l’apertura dello spettacolo e il ritorno al palco prima di intonare “Accetto Miracoli”; gli effetti speciali e fuochi d’artificio per condividere con il pubblico la grande festa voluta da Tiziano e i video proiettati su un muro di schermi led di oltre 1000 metri quadri che componevano l’imponente palco a forma di foglio di carta sagomato. La scena, arricchita da 500 luci fixture, è stata animata da contributi grafici creati ad hoc da giovani artisti digitali scovati da un attento scouting social. La direzione creativa e il design del palco sono stati affidati a Claudio Santucci per Giò Forma mentre Romain Sabella ha curato per Clonwerk tutta la parte visuale.

Lollobrigida: all’estero e in Italia sosteniamo ragioni pescatori

Lollobrigida: all’estero e in Italia sosteniamo ragioni pescatoriRoma, 14 lug. (askanews) – “All’estero come in Italia sosteniamo le ragioni dei nostri pescatori che, insieme agli agricoltori, sono i primi ambientalisti della Nazione. Stiamo lavorando per rappresentare le istanze dell’economia italiana e far riflettere sulle criticità emerse negli ultimi anni di fronte a uno schema che vede tutelare il modello di pesca dell’Europa del Nord e mettere in discussione quello praticato nel Mediterraneo”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida al porto di San Benedetto del Tronto, dove questa mattina ha partecipato alla manifestazione dei pescatori contro le nuove politiche europee per il comparto, insieme al sottosegretario al Mef Lucia Albano, al senatore e commissario alla Ricostruzione e Sisma 2016, Guido Castelli, ai presidenti della Regione Marche Francesco Acquaroli e di Coldiretti Ettore Prandini, che ha promosso l’iniziativa.

“Il pescatore italiano garantisce qualità, il pesce italiano pescato nel nostro mare è eccellenza”, ha aggiunto Lollobrigida sottolineando che “il Governo Meloni non è disposto a indebolire gli interessi dei nostri assetti produttivi e sacrificare un mondo che rappresenta una cultura e una produzione di qualità. Sul piano internazionale – ha ricordato il ministro – stiamo sollevando questioni che vedono sempre più Stati convergere sull’idea che la sovranità alimentare europea è sempre più necessaria e che non ci si può affidare, come avvenuto in passato, a filiere instabili”. “Intendiamo garantire la sostenibilità ambientale insieme a quella economica – ha concluso Lollobrigida – Questo può avvenire anche attraverso l’innovazione e la ricerca, garantendo mezzi e sostegni per incentivare, ad esempio, l’utilizzo di motori a minor impatto ambientale”, ha spiegato il ministro Lollobrigida che nel corso ha visitato anche la Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto.

Zes, De Luca:bene unica area Sud ma no a centralizzazione governo

Zes, De Luca:bene unica area Sud ma no a centralizzazione governoNapoli, 14 lug. (askanews) – La creazione di un’unica area Zes nel Sud Italia deve essere una “misura a tempo indeterminato” e “non deve comportare una centralizzazione”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì. Il governatore, rivendicando che l’idea di una sola Zona economica speciale per tutto il Mezzogiorno sia stata avanzata tempo fa dalla Campania, ha spiegato: “Il governo ci ha comunicato che l’Unione europea ha dato l’assenso di massima per creare un’unica area Zes nel Sud Italia. Bene, benissimo. Ma intanto va chiarito che questa misura deve valere a tempo indeterminato fino a quando il reddito pro capite dell’area meridionale non avrà raggiunto perlomeno l’85% del prodotto interno lordo delle regioni del Centro Nord”. “Secondo, e qui c’è un elemento di preoccupazione che bisogna avanzare, nell’intenzione del governo c’è un retro pensiero cioè fare del Sud un’unica Zona economica speciale il che può significare avere un’unica struttura nelle mani del governo centrale. Questa sarebbe una cosa inaccettabile perché abbiamo un governo totalmente incapace di gestire questioni economiche”, ha concluso De Luca.

Salario minimo, Schlein:il no della maggioranza umilia lavoratori

Salario minimo, Schlein:il no della maggioranza umilia lavoratoriRoma, 14 lug. (askanews) – Dicendo no al salario minimo la maggioranza “umilia i lavoratori e le lavoratrici”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein. “Chi sopprime la possibilità di far uscire lavoratori e lavoratrici dallo sfruttamento e dalla povertà si qualifica da solo: stiamo parlando di 3 milioni e mezzo di persone con un salario minimo orario inferiore ai 9 euro”.

“Quanta arroganza ci vuole – aggiunge – per rifiutarsi di prenderli in considerazione? Dietro quelle retribuzioni da fame ci sono contratti pirata, falsi appalti, false imprese, false cooperative, abuso di contratti precari”. Continua la segretaria Pd: “Tagliano di miliardi il contrasto alla povertà e danno un euro al giorno con una card una tantum, ma si rifiutano di aggredire il problema della povertà nei luoghi in cui ha origine. Perché sono interessati più alla propaganda e alla presa in giro che alla soluzione dei problemi”.

Conclude la Schlein: “La maggioranza presenta un emendamento per cancellare con un tratto di penna la proposta delle opposizioni sul salario minimo senza offrire neanche la possibilità di un confronto, di un dialogo. Ma così facendo non umilia le opposizioni: umilia lavoratrici e lavoratori poveri, abbandonandoli alla morsa dell’inflazione e alle conseguenze disastrose dei provvedimenti di questo governo. La maggioranza ci ripensi e approvi con noi questa proposta”.

Da Ca’ del Bosco e Accademia Brescia SantaGiulia arte in vigna

Da Ca’ del Bosco e Accademia Brescia SantaGiulia arte in vignaRoma, 14 lug. (askanews) – Raccontare l’attenzione alla tutela del suolo e degli organismi al suo interno attraverso la promozione del lavoro di giovani artisti del territorio. E’ il progetto di Ca’ del Bosco e Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia che hanno creato un percorso, nel cuore dei vigneti storici dell’azienda vitivinicola in Franciacorta, alla scoperta di 23 totem collocati in prossimità di passaggi pedo-ciclabili e inseriti nell’ambiente circostante.

23 installazioni volte ad approfondire l’approccio etico adottato dall’azienda, arricchite da altrettante opere d’arte realizzate dagli studenti dell’Accademia. Un progetto ideato nel 2021 da Giuseppe La Spada, consulente artistico, e realizzato nel corso dell’anno accademico 2021/2022. Ciascun totem, progettato dall’architetto Gabriele Falconi, è realizzato in acciaio corten e ha una forma triangolare, a punta di freccia. I due lati raffigurano rispettivamente il vigneto di appartenenza, completato da un QRcode di approfondimento, e le opere artistiche realizzate dagli studenti. L’Accademia SantaGiulia ha inoltre realizzato un sito internet in lingua italiana e inglese dedicato al progetto.

Maurizio Zanella, presidente di Ca’ del Bosco, spiega: “unire il potere dell’arte alla nostra ferma convinzione che l’agricoltura biologica certificata sia la strada migliore da intraprendere per salvaguardare la Franciacorta rappresenta il nostro modo di dire grazie a questo territorio che tanto ci ha donato”.

Salario minimo,Conte: Meloni e la maggioranza insultano italiani

Salario minimo,Conte: Meloni e la maggioranza insultano italianiRoma, 14 lug. (askanews) – Giorgia Meloni e la maggioranza “insultano gli italiani”, secondo il leader M5s Giuseppe Conte.”Carovita? Lavoro sottopagato? Buste paga indegne? Ecco la risposta del Governo: un emendamento confezionato in fretta e furia per sopprimere la nostra proposta sul salario minimo legale che darebbe a milioni di cittadini il diritto a una paga dignitosa”.

Continua l’ex premier: “Mentre non arriva nessun segno di vita da questa maggioranza per annullare il vergognoso ripristino dei vitalizi in favore dei parlamentari. Blaterano di ‘patriottismo’ ma lo fanno valere solo per difendere i loro ministri dalle dimissioni e tutelare i loro privilegi. Non a favore degli italiani che – due su tre – chiedono un salario minimo legale”. Insomma, conclude, “Meloni e la maggioranza sono convinti di avere avuto con le elezioni il mandato politico di insultare gli italiani”.

Salario minimo, la maggioranza presenta un emendamento per fermare la proposta di legge. Le opposizioni: indecente

Salario minimo, la maggioranza presenta un emendamento per fermare la proposta di legge. Le opposizioni: indecenteRoma, 14 lug. (askanews) – La maggioranza di centrodestra in commissione Lavoro alla Camera ha depositato un emendamento soppressivo alla legge sul salario minimo. “Nonostante le numerose audizioni svolte in commissioni, la maggior parte delle quali hanno espresso contrarietà a un salario minimo regolato per legge – si apprende da fonti della maggioranza – le opposizioni hanno preferito fare di un tema così importante un totem di propaganda in vista dell’estate, ponendo un muro sulla proposta da noi avanzata di una discussione a 360 gradi sulla contrattazione, il welfare aziendale e lavoro povero da avviare a settembre. Pertanto ci siamo visti costretti a procedere in questo senso e continuare nel lavoro avviato, da maggioranza e governo, su provvedimenti che hanno già dato i loro frutti – come il taglio del cuneo e il dl lavoro – e quelli che tra qualche giorno arriveranno in parlamento come il prossimo disegno di legge lavoro. Il tema dei salari è nell’agenda politica del centrodestra e stiamo lavorando per dare risposte adeguate e non solo strumentali ed inattuabili”. Insorgono (con qualche distinguo) le opposizioni. “La maggioranza propone, con l’arroganza dei numeri di cui fa ormai quotidianamente una esibizione muscolare, un solo emendamento soppressivo alla proposta delle opposizioni sul salario minimo e sulla estensione a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici (dipendenti, parasubordinati e autonomi) del trattamento economico complessivo previsto dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative. Una chiusura a qualsiasi possibilità di confronto democratico assolutamente inaccettabile, non verso l’opposizione, ma verso il Paese. Non ci arrenderemo a tanta prepotenza”, dichiara in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd.

“Nell’unico Paese OCSE in cui i salari sono diminuiti, e in cui oltre tre milioni di lavoratori e lavoratrici sono sottopagati, il Governo si rifiuta perfino di discutere con le opposizioni la proposta del salario minimo. Indifferenti verso i deboli, arroganti in Parlamento”, dichiara Marina Sereni della Segreteria nazionale del Pd in un tweet. “La maggioranza di centrodestra vuole sopprimere la proposta di legge sul salario minimo, uno vero e proprio schiaffo a milioni di lavoratrici e lavoratori e una condanna alla povertà e alla precarietà”, afferma in una nota Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera.

“È più forte di loro, non c’è storia: fare la guerra ai poveri è lo sport preferito dalla destra di questo Paese. Voler sopprimere la proposta di legge sul salario minimo è indecente”, scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Deve essere chiaro agli italiani che Meloni, Salvini, Tajani – conclude il leader di SI – intendono difendere chi paga poco o chi sfrutta il lavoro altrui”. “La risposta della maggioranza non si è fatta attendere; sul salario minimo bloccano la legge e la loro controproposta è: nulla, i lavoratori sottopagati possono attendere”, così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

Ma sul tema il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha una posizione articolata: “E’ meglio lavorare per garantire la partecipazione dei lavoratori agli utili che insistere sul salario minimo”, sostiene nella sua enews. “Per motivi politici – ricorda Renzi – come abbiamo già spiegato più volte: noi non siamo alleati di Salvini e Meloni e non siamo alleati di Schlein e Conte. Dunque votiamo le leggi che ci convincono, chiunque le proponga, stando al merito ma senza trasformare queste leggi in bandiere della maggioranza o delle opposizioni”. Continua Renzi: “Nel merito poi questa legge sul salario minimo è molto diversa da quella che avevamo immaginato noi dopo il JobsAct, Industria 4.0 e dopo tutte le nostre misure sul lavoro”. Dunque, “faremo emendamenti e cercheremo di migliorare un testo che secondo Landini è l’inizio della rivoluzione sul lavoro. Per me non è così: penso che sarebbe meglio concentrarci come stiamo facendo noi sulla partecipazione dei lavoratori agli utili aumentando gli stipendi al ceto medio. E gli stipendi al ceto medio in questi anni li abbiamo alzati in modo serio solo noi”.