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Giornate degli Autori, Joao Pedro Rodrigues presiederà la giuria

Giornate degli Autori, Joao Pedro Rodrigues presiederà la giuriaRoma, 14 lug. (askanews) – Sarà João Pedro Rodrigues a presiedere quest’anno la giuria delle Giornate degli Autori. Il regista, sceneggiatore, montatore, attore e produttore portoghese, nel 1997 ha portato alla Mostra del Cinema di Venezia il cortometraggio a tematica LGBT, Parabéns!. Dopo un paio di mediometraggi, nel 2000 è tornato alla Mostra, questa volta in concorso, con l’opera prima O Fantasma. Nel corso degli anni i suoi film sono stati selezionati nei maggiori festival internazionali (Rotterdam, Berlino, Cannes, Karlovy Vary, Locarno, Toronto, San Sebastián e naturalmente la già menzionata Venezia). Nel 2016 Rodrigues si è aggiudicato il premio per la miglior regia a Locarno con O Ornitólogo. Lo scorso anno ha realizzato Fogo-Fatuo, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs e nella cinquina finalista del LUX Audience Award 2023.

Nessuno meglio di lui potrà dunque guidare quest’anno il progetto 27 Times Cinema, organizzato dalle Giornate degli Autori, il LUX Audience Award del Parlamento europeo ed Europa Cinemas, in collaborazione con Cineuropa, che vedrà 27 giovani cinefili europei, ambasciatori del Parlamento Europeo, essere la giuria ufficiale delle Giornate degli Autori. Coordinati dal Direttore del Festival di Karlovy Vary, Karel Och, i ragazzi e le ragazze decreteranno a Venezia, insieme al Presidente João Pedro Rodrigues, il film vincitore del GdA Director’s Award, unico riconoscimento ufficiale della sezione autonoma promossa da Anac e 100autori nell’ambito della Mostra del Cinema. Dopo Céline Sciamma e l’inedito duo composto da Mina Mileva e Vesela Kazakova che due anni fa premiò il rumeno Imaculat di Monica Stan e George Chiper-Lillemark, poi vincitore anche del Premio De Laurentiis per la migliore opera prima di tutta la Mostra, a João Pedro Rodrigues spetta quest’anno il compito di accompagnare per dieci giorni i suoi giovani compagni d’avventura nella ricerca del film che, all’interno della Selezione Ufficiale delle Giornate, avrà saputo meglio cogliere il senso del premio: il coraggio di guardare al mondo con occhi nuovi.

“Sono entusiasta all’idea di presiedere una giuria di 27 giovani cinefili europei – ha dichiarato il regista nato a Lisbona – da giovane cinefilo sin dall’età di quindici anni, ho sviluppato una relazione con il cinema appassionata e radicale. E non vedo l’ora di scoprire lo sguardo unico di ciascuno dei membri della giuria”. “A distanza di un anno dalla vittoria del portoghese Lobo e Cão di Claudia Varejão come miglior film delle Giornate degli Autori – ha dichiarato Gaia Furrer, direttrice artistica delle Giornate degli Autori -, è un immenso piacere per me continuare la storia d’amore con il cinema lusitano accogliendo uno dei maggiori registi contemporanei. Scegliere João Pedro Rodrigues come Presidente della Giuria per il 20° anniversario delle Giornate degli Autori, significa festeggiare un cinema libero, provocatorio, versatile, capace di interrogare il nostro tempo con audacia e irriverenza. Sono certa che confrontarsi con un regista di tale portata, sarà per i giovani giurati delle Giornate degli Autori un’esperienza elettrizzante”.

Joao Pedro Rodrigues è un regista portoghese riconosciuto a livello internazionale. Quando aveva otto anni, suo padre gli regalò un binocolo; da quel momento decise di diventare un ornitologo, non separandosene mai nei suoi viaggi e utilizzandolo per addentrarsi nella natura e osservare gli uccelli. Il suo lavoro esplora i generi e i desideri umani in tutte le loro forme e travestimenti, riflettendo la variegata storia del cinema, dai generi classici al documentario passando per i film sperimentali. Le sue opere sono state proiettate e hanno vinto premi nei festival più importanti del mondo, da Cannes a Venezia, da Locarno a Toronto e Berlino. Nel 2016, il Centre Pompidou di Parigi ha omaggiato Rodrigues e il suo compagno e collega, João Rui Guerra da Mata, con una retrospettiva e una esposizione.

Vino, consegnati gli attestati ai partecipanti della Sannio Academy

Vino, consegnati gli attestati ai partecipanti della Sannio AcademyMilano, 14 lug. (askanews) – Nel Parco delle Terme di Telese (Benevento), all’interno di “Sannio Experience Tour”, sono stati consegnati gli attestati di partecipazione alla “Sannio Academy”. I partecipanti, opportunamente formati, sono diventati “ambasciatori” dei vini sanniti, soprattutto al di fuori del territorio provinciale. Il progetto targato Sannio Consorzio Tutela Vini era iniziato nel marzo scorso “con l’obiettivo di diffondere la cultura e la storia vitivinicola del territorio” ed era indirizzato a ristoratori, titolari, responsabili di strutture ricettive e, in maniera particolare, agli studenti che stanno concludendo il percorso formativo in “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”.

Il piano formativo, che vuole contribuire a “costruire un territorio consapevole delle proprie potenzialità, al servizio del turismo e dell’accoglienza”, era strutturato in dieci lezioni in presenza, con supporti informatici e didattici, il cui obiettivo è stato quello di dare appositi strumenti di formazione sulla cultura, la storia e le potenzialità delle produzioni vitivinicole sannite. Il Consorzio, attraverso questa iniziativa realizzata con il contributo del Msaf, “ha percorso con convinzione il solco tracciato dal Testo unico del vino, secondo il quale la storia e la cultura enologica di un territorio è materia da portare tra i banchi delle scuole superiori specializzate per poter innescare processi produttivi virtuosi e capaci di generare ricchezza e occupazione e di innalzarne i livelli qualitativi di vita”.

Vino, “nel Conegliano-Valdobbiadene flavescenza colpisce anche Piwi”

Vino, “nel Conegliano-Valdobbiadene flavescenza colpisce anche Piwi”Milano, 14 lug. (askanews) – “La flavescenza dorata colpisce non solo la Glera ma anche le viti di Chardonnay, Pinot Grigio e Cabernet, come pure le varietà Piwi, e la sua diffusione è favorita dall’elevata frammentazione dei vigneti”. Lo ha spiegato il docente dell’Università di Padova, Carlo Duso, che ha fatto il punto sulla diffusione della flavescenza dorata tra le vigne dell’area Conegliano-Valdobbiadene, nel corso dell’incontro a Palazzo Giacomelli a Treviso del Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est.

“I primi segnali di questa fitopatologia risalgono al 2021 e vi era una conoscenza limitata tra i viticoltori e su iniziativa della Regione, con le Università di Padova e di Verona abbiamo iniziato un programma di lotta mirata articolata nelle cinque fasi di sviluppo del batterio” ha proseguito Duso, evidenziando “due principi di fondo: controllare capillarmente la diffusione del batterio con prodotti insetticidi specifici ed estirpare le viti malate”. “Nel 2023 – ha concluso il professore – registriamo tre volte più vigneti immuni rispetto al 2022, ma vinta la battaglia, la guerra continua e tutto il territorio si deve muovere allo stesso modo utilizzando le molecole raccomandate dalla Regione”. “Dobbiamo continuare la lotta alla flavescenza dorata: il Veneto è coordinatore di un tavolo nazionale in materia e siamo in contatto costante con il ministero dell’Agricoltura” – ha ribadito l’assessore della Regione Veneto, Federico Caner, precisando che “l’utilizzo delle molecole raccomandate dagli esperti delle università e del mondo scientifico deve superare il timore che vi possano essere ripercussioni commerciali. Continuiamo convintamente – ha chiosato – a sostenere il raggiungimento di standard sempre più elevati anche in termini di sostenibilità, che deve essere contemporaneamente ambientale, sociale ed economica”.

Frangovich assume incarico ambasciatore a Colombo

Frangovich assume incarico ambasciatore a ColomboRoma, 14 lug. (askanews) – La Farnesina ha reso oggi noto che Damiano Francovigh ha assunto oggi l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Colombo.

Nato ad Udine il 29 novembre 1966, si laurea in Lingue e Letterature Orientali presso l’Università di Venezia nel 1991. Dopo aver svolto precedenti esperienze professionali, in seguito ad esame di concorso, il 23 dicembre 2002 è nominato Segretario di Legazione in prova nella carriera diplomatica, con specializzazione per il Vicino Oriente. I suoi primi incarichi a Roma sono presso la Direzione Generale Promozione e Cooperazione Culturale e, poi, alla Direzione Generale Paesi Mediterraneo e Medio Oriente.

Nel 2005 assume come Secondo Segretario commerciale a Damasco, ambito nel quale opera come Capo dell’Ufficio commerciale e della Cancelleria consolare dell’Ambasciata. Nel 2010 è incaricato delle funzioni di Primo Segretario commerciale all’Ambasciata di Hanoi, ove è Capo dell’Ufficio commerciale e vicario del Capo Missione.

Nel 2013 rientra a Roma per prendere servizio presso la Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo. Nel 2015 è nominato Capo dell’Ufficio III della stessa Direzione. Nel 2016 assume come Console Generale a Kolkata. Nel 2020 rientra a Roma per prendere servizio presso la Direzione Generale Promozione Sistema Paese: dapprima è Capo dell’Ufficio XII, poi Capo dell’Ufficio II.

Nel 2023 è nominato Ambasciatore d’Italia in Sri Lanka, con accreditamento anche a Malè. Nel 2018 è nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Vino, “in Veneto la vendemmia partirà tra il 23 e il 30 agosto”

Vino, “in Veneto la vendemmia partirà tra il 23 e il 30 agosto”Milano, 14 lug. (askanews) – La vendemmia 2023 in Veneto partirà tra il 23 e il 30 agosto, con le varietà precoci come il Pinot Grigio, una settimana più tardi rispetto al 2022, caratterizzato da forte caldo e siccità. È l’indicazione emersa nel corso dell’incontro a Palazzo Giacomelli a Treviso del Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est. Un’occasione per imprenditori e operatori per fare il punto della situazione pre-vendemmiale con esperti del Cra Vit di Conegliano, dell’Università di Padova e di Federvini, e l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura e al Turismo, Federico Caner, sulle strategie per la sostenibilità, in chiave anche di lotta alle malattie della vite, e collegamento della filiera eno-gastronomica locale nella promozione turistica del territorio.

“Quest’anno le previsioni di vendita, elaborate da Federvini, indicano un rallentamento delle vendite anche nei mercati internazionali, che penalizzerà più i vini fermi che gli spumanti. Occorre quindi proporre un racconto positivo del nostro prodotto e promuovere una strategia di comunicazione e promozione che valorizzi un consumo responsabile e sostenibile di prodotti alcoolici, che sono da millenni parte della nostra cultura alimentare” ha dichiarato il presidente del Gruppo Vinicolo Distillati e Liquori di Confindustria Veneto Est, Stefano Bottega, anticipando che dal 28 settembre al 1 ottobre Treviso ospiterà la grande manifestazione internazionale Spirit Selection Concours Mondial de Bruxelles. Il Gruppo Vinicolo di Confindustria Veneto Est coordina gli interessi degli imprenditori delle province di Padova, Treviso, Venezia e Rovigo, e conta 73 aziende vinicole e 13 distillerie e liquorifici storicamente legate al mondo del vino, con 2.511 dipendenti diretti.

Agrumicoltura, in Sicilia al via campagna contro virus Hlb

Agrumicoltura, in Sicilia al via campagna contro virus HlbRoma, 14 lug. (askanews) – Al via la campagna di divulgazione e prevenzione contro la minaccia del virus Hlb, coordinata dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia. La Huanglongbing (Hlb), nota anche come Citrus greening, è la più grave emergenza fitosanitaria che minaccia l’agrumicoltura mondiale e che ha già distrutto milioni di piante in paesi extra europei: dagli Stati Uniti (Florida, California) alla Cina e al Brasile, e che adesso ha puntato l’Europa.

L’insetto-vettore che trasmette la malattia (batteri floematici delle specie di Candidatus Liberibacter spp) è già presente, infatti, in Spagna, Portogallo ed in Israele, ma non ancora nel bacino Mediterraneo. “E’ possibile, però, che nel giro di qualche anno arrivi anche il batterio – avvertono gli organizzatori della campagna – ed è necessario non arrivare impreparati, come accaduto con il virus Tristeza”. La campagna di prevenzione partirà subito in tutta la Sicilia, con la distribuzione dei manifesti informativi su tutto il territorio agrumetato. Tra gli aspetti da sottolineare, l’importanza di acquistare materiale vegetale solo certificato, ricordando come il regolamento UE vieti l’introduzione da Paesi terzi di piante e semi del genere Citrus, Poncirus e Fortunella, di loro ibridi e di piante della famiglia delle Rutacea e utilizzate a scopo alimentare o ornamentale.

Parigi 2024, Cio: “Niente invito formale per Russia e Bielorussia”

Parigi 2024, Cio: “Niente invito formale per Russia e Bielorussia”Roma, 14 lug. (askanews) – Russia e Bielorussia non riceveranno alcun invito formale per le Olimpiadi di Parigi 2024. A comunicarlo è stato il Cio, spiegando che tali inviti saranno riservati alle altre 200 nazionali a fine luglio. Come di consueto, a un anno dall’inizio dei Giochi il Comitato Olimpico invita infatti tutte le squadre a prendervi parte. “Le squadre idonee riceveranno il loro invito il 26 luglio, mentre saranno esclusi i Comitati olimpici di Russia e Bielorussia, oltre a quello del Guatemala perché sospeso” si legge. Ciò non vuol dire che atleti russi e bielorussi non parteciperanno, anzi il Cio ha invitato le varie federazioni a consentire una loro partecipazione da atleti neutrali. Come si legge nella nota, però: “Il Cio ha preso questa decisione a sua piena discrezione e senza essere vincolato dai risultati delle precedenti gare di qualificazione olimpica”.

Ricerca, creato il primo atlante completo delle reti perineuronali

Ricerca, creato il primo atlante completo delle reti perineuronaliRoma, 14 lug. (askanews) – Un team di ricerca del Laboratorio di Biologia della Scuola Normale Superiore a Pisa ha creato il primo atlante completo delle reti perineuronali in oltre 600 regioni cerebrali. Il lavoro, pubblicato sulla rivista “Cell Reports”, ha visto come autori principali due dottorandi del Laboratorio di Biologia della Scuola Normale, Leonardo Lupori e Valentino Totaro sotto la supervisione del professor Tommaso Pizzorusso.

Le reti perineuronali sono strutture costituite da proteine e carboidrati che compaiono nel cervello dei mammiferi al termine dello sviluppo, contribuendo alla riduzione di plasticità subito prima della transizione ad adulto. Attraverso una specifica applicazione disponibile su un sito aperto – www.pnnatlas.sns.it – si può osservare quante reti perineuronali sono localizzate in determinate aree del cervello, dall’ippocampo alla corteccia, dall’ipotalamo all’area orbitale, e la loro associazione con specifici tipi cellulari. Si tratta di un importante passo avanti nella comprensione del ruolo delle reti perineuronali (PNN). Queste strutture infatti sono alterate in diversi modelli di neuropatologie umane, come nell’Alzheimer, e nella schizofrenia. Finora, la mancanza di mappe altamente quantitative della distribuzione delle reti perineuronali e della loro associazione con specifici tipi cellulari – informa la Scuola Normale – ha limitato la nostra comprensione della loro azione. Questo studio ha aperto nuove prospettive e fornito una panoramica senza precedenti delle loro localizzazione.

“Utilizzando metodiche di intelligenza artificiale che riconoscono automaticamente le reti e i neuroni inibitori da immagini al microscopio si è creato un atlante quantitativo delle reti perineuronali e della loro localizzazione – spiega il prof. Pizzorusso, ordinario di Fisiologia alla Scuola Normale-. Si è potuto osservare che aree del cervello connesse tra loro tendono ad avere simili livelli di PNN. L’analisi dell’espressione genica nel cervello ha identificato molti geni correlati alle reti perineuronali. Sorprendentemente, i geni che sono anticorrelati alle reti perineuronali sono quelli importanti per la plasticità sinaptica, indicando così il ruolo delle reti perineuronali come fattori di stabilità dei circuiti cerebrali”.

Assolatte: con intesa Ue-Cile su Ig tutelati 12 formaggi

Assolatte: con intesa Ue-Cile su Ig tutelati 12 formaggiRoma, 14 lug. (askanews) – Grandi aspettative per i formaggi italiani dalla nuova intesa Ue-Cile che potrebbe essere firmata a breve. Il 5 luglio scorso, infatti, la Commissione Europea ha inviato l’accordo quadro avanzato e l’accordo commerciale interinale al Consiglio, in vista dell’autorizzazione a firmarlo. Una volta che il Consiglio avrà dato il via libera, l’UE firmerà l’accordo commerciale globale con il Cile. La successiva ratifica del Parlamento Europeo e di quello cileno sarà sufficiente all’entrata in vigore almeno dei capitoli più strettamente commerciali dell’intesa, mentre per gli altri si dovrà attendere la ratifica anche dei parlamenti degli Stati Membri.

Per quanto riguarda i formaggi, con il nuovo accordo cresce il grado di apertura del mercato cileno ai formaggi UE. Il Cile concederà inizialmente l’ingresso a dazio zero a un contingente caseario di 2.850 tonnellate; questi volumi saliranno gradualmente fino a raggiungere, nel sesto anno di applicazione dell’accordo, le 3.300 tonnellate. “Forse si poteva cercare di ottenere di più, essendo partecipi del contingente ben 27 Paesi Membri – commenta Paolo Zanetti, presidente Assolatte – ma va anche evidenziato che dal settimo anno il dazio sarà nullo senza più limitazioni quantitative”.

Un rilevante aiuto all’export verrà anche dal Protocollo sulle Indicazioni Geografiche, la grande novità di questo accordo. Se la prima intesa del 2003 ha riguardato solo le denominazioni vinicole, sottolinea Assolatte, quella l’attuale estende il riconoscimento e la tutela anche al food inglobando 12 grandi formaggi italiani: Asiago, Fontina, Gorgonzola, Grana Padano, Montasio, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Pecorino Toscano, Provolone Valpadana, Ragusano e Taleggio. “Il capitolo IG è un risultato senz’altro importante soprattutto perché ottenuto in una regione, quella americana, in cui il tema delle denominazioni è da sempre delicato e oggetto di forti contrapposizioni”, conclude Zanetti.

Il Cile ha una forte domanda di prodotti esteri perché la produzione locale copre solo il 60% dei consumi di formaggi. Tra i fornitori caseari sono ben radicati Argentina, Messico, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Ma anche alcuni dei nostri competitor più prossimi si sono ritagliati negli anni degli spazi interessanti: Olanda e Germania hanno esportato nel 2022 rispettive 5.600 e 4.800 tonnellate. I volumi italiani, pari a 433 tonnellate, sono invece decisamente più contenuti. “Siamo comunque sicuri di poter aggiungere il Cile alla lista dei mercati emergenti più interessanti – commenta Zanetti – perché i fattori del successo del Made in Italy caseario sono riconosciuti a livello internazionale”.

Duomo Milano verso 2023 da record: attesi oltre 35 mln di incassi

Duomo Milano verso 2023 da record: attesi oltre 35 mln di incassiMilano, 14 lug. (askanews) – Il 2023 si annuncia come un anno record per il complesso monumentale del Duomo di Milano come meta turistica, in una città che sta vivendo un boom di visitatori. Nei primi sei mesi si sono superati gli 1,5 milioni di turisti, oltre un 30% in più rispetto all’anno prima. In termini di incassi la previsione è quella superare i 35 milioni di euro, a cui contribuisce solo in parte l’aumento del biglietto. “Un obiettivo mai raggiunto prima in passato” ha detta del direttore generale Fulvio Pravadelli a margine della presentazione del progetto Duomo 4.0.

“Il bilancio dei primi sei mesi è molto buono, abbiamo superato un milione e mezzo di turisti” ha detto Pravadelli specificando poi che il 70% sono stranieri e “però stiamo lavorando molto anche sul turismo di prossimità con una serie di eventi”. “Rispetto ai primi sei mesi del 2022 l’incremento dei visitatori è molto alto – ha proseguito – siamo oltre il 30%. Per il 2023 incrociamo le dita e speriamo vada avanti così. Sarebbe un anno straordinario”. In termini di entrare, il 2023 potrebbe toccare un record in termini di biglietti staccati. “Col Covid avevamo azzerato le entrate, se dovessimo continuare su questa strada, vorrebbe dire raggiungere obiettivi mai raggiunti in passato e quindi superare abbondantemente i 35 milioni di euro di entrate entro fine anno”. Un traguardo che consentirebbe “di superare anche i livelli pre Covid in termini di entrate e incassi”. A questo ha in parte contribuito l’aumento del prezzo del biglietto del 15-20%: “Avevamo la possibilità di farlo – ha precisato – ma senza esagerare”. Se fosse confermato, per la Veneranda Fabbrica del Duomo “Sarebbe un risultato importante, che ci consentirebbe di continuare con i restauri, che è la nostra missione fondamentale – ha spiegato il dg – Il turismo per noi è una fonte di finanziamento che ci consente di mantenere il Duomo bello e affascinante”.