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Usa, Prezzi consumo in giugno +0,2%, +3% su base annuale

Usa, Prezzi consumo in giugno +0,2%, +3% su base annualeNew York, 12 lug. (askanews) – I prezzi al consumo negli Stati Uniti, in giugno sono saliti dello 0,2%, leggermente al di sopra del mese precedente quando si era segnato +0,1%. A riportarlo è il Dipartimento del lavoro. Gli analisti avevano pronosticato un rialzo dello 0,3%. Il dato “core”, ovvero quello depurato dalla componente dei prezzi dei beni alimentari ed energetici, è cresciuto dello 0,2%, meno del mese precedente quando si era registrato +0,4%

Su base annuale, il dato è in aumento del 3%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è inferiore all’inflazione Cpi di maggio, quando si era assestato a +4%, il dato più basso registrato da marzo 2021. Gli analisti attendevano un dato a +3,1%. Il dato “core” annuale è in crescita del 4,8%, inferiore al +5,3% registrato il mese scorso. I prezzi dell’energia sono cresciuti dello 0,6% rispetto al mese precedente, ma sono scesi del 16,7% rispetto allo scorso anno; mentre i prezzi dei generi alimentari hanno registrato un lieve aumento +0,1, mentre rispetto allo stesso periodo dello scorso anno hanno registrato un aumento del 5,7%. La media settimanale degli stipendi è salita dello 0,5% in giugno.

La Russa e Santanchè protagonisti del murales di Laika a Roma

La Russa e Santanchè protagonisti del murales di Laika a RomaRoma, 12 lug. (askanews) – Nella notte tra l’11 e il 12 luglio la street artist Laika lascia ancora una volta il segno sui muri di Roma. Il poster dal titolo “Estate italiana”, affisso in via di villa Ada davanti al ministero del Turismo, ritrae la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, (già protagonista dell’opera di Laika realizzata in occasione del 25 aprile), che augurano ai cittadini italiani un’estate “penalmente irrilevante”.

La street artist cita la frase pronunciata dal presidente La Russa in merito alle accuse di violenza sessuale rivolte al figlio. Accanto al presidente del Senato c’è la ministra Santanchè, finita nell’occhio del ciclone per l’inchiesta giudiziaria sulle sue imprese, ritratta ammanettata ad una sdraio. “Ciò che sta accadendo in questi giorni è incredibile, la seconda carica più importante dello stato si permette di sminuire a parole una presunta violenza sessuale, quasi colpevolizzando la giovane vittima. Non ci si poteva aspettare altro da una figura come La Russa, massima rappresentazione del patriarcato e, non dimentichiamocelo, fervente ‘nostalgico’. In un paese in cui avviene un femminicidio ogni tre giorni, tali affermazioni non sono tollerabili”, dichiara Laika.

Riguardo alla Santanchè, invece, l’artista prosegue: “La nostra ministra del Turismo ha un evidente conflitto di interessi in stile berlusconiano e gestisce irresponsabilmente le sue società a danno dei suoi dipendenti, pagati addirittura a rimborso spese. Chi si arricchisce sfruttando i lavoratori merita di pagare, non solo di dimettersi. Le questioni a mio avviso sono tutt’altro che ‘penalmente irrilevanti’”.

Kiev: bene le garanzie di sicurezza degli alleati della Nato ma vogliamo l’adesione

Kiev: bene le garanzie di sicurezza degli alleati della Nato ma vogliamo l’adesioneVilnius, 12 lug. (askanews) – Il segretario generale Jens Stoltenberg assicura che “l’Ucraina non è mai stata così vicina alla Nato” ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie a Vilnius l’atteso annuncio di “garanzie di sicurezza” da parte dei paesi occidentali con un pizzico di scetticismo, sottolineando che non possono sostituire una adesione all’Alleanza atlantica. In una conferenza congiuta, in un giorno davvero speciale per Kiev che per la prima volta si riunisce con gli alleati in Consiglio Nato-Ucraina, Zelensky si è detto anche grato agli Usa per le munizioni a grappolo, ha ribadito che verranno usate “solo contro obiettivi militari nelle zone occupate” e “non contro il territorio di altri Paesi” ovvero la Russia.

Nel secondo giorno del vertice Nato nella capitale lituana, a un giorno da qualche segnale di impazienza da parte di Kiev e a oltre 500 giorni dall’inizio dell’invasione russa, i membri del G7 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Canada, Germania, Italia, Giappone) devono presentare una piano di impegni a lungo termine per la sicurezza dell’Ucraina. Mosca è infuriata, Kiev frustrata e delusa per non aver ottenuto un calendario preciso per l’adesione all’Alleanza. “La migliore garanzia per l’Ucraina è essere nella Nato”, ha insistito Zelensky , dopo aver rimproverato aspramente il giorno prima i leader della Nato per la loro procrastinazione che ha incoraggiato Mosca a continuare a seminare “terrore” nel suo Paese.

Il testo congiunto riaffermerà l’impegno dell’Occidente “a garantire che l’Ucraina non sia mai più vulnerabile al tipo di aggressione di quella commessa dalla Russia”, secondo il primo ministro britannico, Rishi Sunak. Concretamente, costituirà un quadro per la successiva conclusione di accordi bilaterali tra questi paesi e Kiev, specificando le armi che forniranno. “Dobbiamo garantire che quando la guerra finirà ci saranno meccanismi credibili per la sicurezza dell’Ucraina in modo che la storia non si ripeta”, ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, prima della prima riunione del “Consiglio Ucraina-Nato”. Alla fine c’è stato anche un siparietto tra Zelensky e del Stoltenberg al summit dell’allenaza militare a Vilnius. Una giornalista di Usa Today ha posto tre quesiti ai due, di cui uno solo per Zelensky sul bilaterale con Joe Biden e l’altro solo per Stoltenberg, su quando arriveranno gli F16 in Ucraina. Zelensky con il piglio dell’uomo di spettacolo ha preso la parola in inglese: “sugli F16 la domanda è anche per me?”. Al che la giornalista gli ha risposto che era per Stoltenberg. “No, no, no – ha detto allora Zelensky – Rispondi per favore”, ha aggiunto rivolgendosi a Stoltenberg. Il pubblico di giornalisti si è messo a ridere. “Puoi anche rispondere a tutte e tre le domande”, ha concluso con una battuta, mentre la sala continuava a ridere.

Il presidente ucraino dovrebbe incontrare faccia a faccia diversi leader tra cui il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che sostiene un modello simile a quello raggiunto con Israele, in base al quale Washington si è impegnata a fornire sostanziali aiuti militari nel tempo.

Fisco, ok governo a ordine del giorno del Pd ma maggioranza lo boccia

Fisco, ok governo a ordine del giorno del Pd ma maggioranza lo bocciaRoma, 12 lug. (askanews) – Bocciato dalla Camera un ordine del giorno al ddl delega fiscale, presentato dal Pd (prima firma Gianni Cuperlo) e che aveva avuto il parere favorevole del governo. La maggioranza ha votato contro.

L’emendamento impegnava il governo a programmare una vasta campagna di opinione utilizzando il servizio pubblico radio-televisivo, media tradizionale e new media, per sensibilizzare sull’impatto dell’evasione fiscale su servizi pubblici come sanità, scuola e infrastrutture. “Il governo è andato sotto, la maggioranza ha sfiduciato il governo”, hanno affermato i rappresentanti dell’opposizione che hanno preso la parola in Aula subito dopo la votazione. “La maggioranza ha sfiduciato il governo con questo voto” ha detto Chiara Braga del Pd. Riccardo Ricciardi del M5S ha sottolineato che “la maggioranza ha votato contro il governo su una campagna informativa che dice quanto fa male l’evasione fiscale”. Benedetto della Vedova, di +Europa, ha aggiunto che “il governo è andato sotto e dalla maggioranza è stato dato un voto per ripicca”.

Vino, Marco Montanaro nominato direttore generale di Federvini

Vino, Marco Montanaro nominato direttore generale di FederviniMilano, 12 lug. (askanews) – Il Consiglio di Federvini ha nominato direttore generale il 57enne manager Marco Montanaro, che assumerà il nuovo incarico il prossimo 1 settembre e riporterà alla presidente, Micaela Pallini. Montanaro sostiuisce Vittorio Cino che nei mesi scorsi aveva lasciato la Federazione per andare a ricoprire lo stesso ruolo in Centromarca e Ibc.

Laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ha ricoperto numerose cariche direttive presso associazioni industriali del largo consumo a livello nazionale, europeo e internazionale, ed è stato tra l’altro direttore Public affairs per l’Europa di Kellogg’s, direttore delle Relazioni istituzionali per il gruppo Barilla e ha guidato la direzione Affari pubblici e comunicazione per l’Italia di The Coca-Cola Company.

Consumer engagement, il ruolo in evoluzione delle Community per il valore dei Fashion Brand

Consumer engagement, il ruolo in evoluzione delle Community per il valore dei Fashion BrandRoma, 12 lug. (askanews) – I social media, Instagram in particolare, sono il miglior canale marketing per i brand di moda, ma il passaparola interno tra le community sta assumendo un’importanza crescente che le aziende devono al più presto imparare a padroneggiare. È quanto emerge dalla ricerca “Il ruolo in evoluzione delle Customer Community per il valore dei Fashion Brand”, condotta da un team di studentesse del MAFED, il Master in Fashion, Experience & Design Management di SDA Bocconi, e promossa da Salesforce, azienda leader globale nel CRM per valutare il modo in cui i retailer e i marchi di moda si impegnano online e offline per creare relazioni a lungo termine con le loro community.

Dall’indagine, riferisce una nota, emerge in modo chiaro che sono i valori l’elemento più importante che spinge i consumatori più giovani a sentirsi parte di una brand community, indirizzandoli verso il marchio che meglio ne è l’espressione per le proprie scelte di acquisto. Ma quali sono le principali tendenze da conoscere e le lacune da colmare perché le aziende possano costruire una brand community solida? La community come sistema di garanzie: il potere del passaparola. Il 47% degli intervistati che appartengono alla Gen Z acquista online e i social media rappresentano la porta d’accesso principale per scoprire nuovi brand e prodotti. Instagram si attesta come il miglior canale marketing per i brand di moda per il 38% del campione intervistato, ma il passaparola riveste una sfera molto importante e pesa per il 27% delle scelte d’acquisto. Per le aziende, questo significa dover da un lato prestare attenzione al ruolo delle recensioni e, dall’altro, comprendere che la propria brand community diventa un elemento di validazione del fatto che offerta e servizi siano qualitativamente alti. Non stupisce quindi notare che i social media, pur essendo usati soprattutto per restare o entrare in contatto con la propria rete di amici, per il 15% degli intervistati siano utilizzati anche per guardare recensioni dei prodotti per cui si prova interesse. Questo nonostante, la grande maggioranza degli intervistati della Gen Z (l’83%) dichiari di non pubblicare sui social media recensioni sui propri acquisti.

Le strategie di affiliazione devono essere più trasparenti. Le aziende della moda sono interessate a creare sistemi di affiliazione e di membership, ma vogliono evitare di fare leva sul prezzo sfruttando le logiche delle fidelity card messe in atto dal mass market. Quali sono però le strategie alternative e cosa cercano i clienti delle generazioni più giovani? Di tutto il campione intervistato della Gen Z, il 58% dichiara di avere l’abitudine a iscriversi ai programmi fedeltà dei propri brand preferiti, soprattutto alla ricerca di promozioni (61%) o per accedere a eventi esclusivi (28%). Per questo i brand di moda mostrano una maggiore tendenza a offrire ricompense esperienziali, come l’accesso a edizioni limitate o la partecipazione a incontri con il designer o altre persone celebri. La vera e grande differenza tra la gestione dei programmi di affiliazione tra il mercato del lusso e il mass market è che quest’ultimo fa leva sugli sconti, il primo no. Tuttavia, anche i consumatori di fascia lusso cercano meccanismi di reward chiari e definiti per obiettivi target, ma con l’ulteriore aspettativa di un trattamento di classe superiore. Diventa così fondamentale il concetto di trasparenza dei meccanismi di ricompensa e ancor più dei valori che definiscono la community. Le aziende di moda devono imparare a rendere più tracciabili le loro strategie di marketing, una componente che per i clienti interessati ai marchi di lusso resta ancora opaca. Per gli Alpha il beauty definisce le tendenze e il gaming è una porta d’accesso alla moda. Dalla ricerca emerge in modo chiaro che il settore del beauty riflette con anticipo tantissimi trend ed è un settore che attrae moltissimo le nuove generazioni anche perché rappresenta il consumo più accessibile all’interno dell’offerta del lusso. I brand del settore hanno cominciato per primi a dare priorità all’inclusività e alla sostenibilità, fornendo al contempo alla propria customer base esperienze di consumo omnicanale diversificate. Ciò è ben testimoniato dal fatto che sempre più ragazzi della generazione Alpha interagiscono con il mondo beauty attraverso influencer che promuovono prodotti e offrono tutorial sui propri canali social. Inoltre, si nota una tendenza crescente da parte di questi brand a sviluppare prodotti pensati per essere più inclusivi e genderless, spostando il dialogo sulla bellezza dal prodotto ai valori condivisi, come la volontà di abbattere le barriere della stereotipizzazione di genere e abilità.

Un altro settore che i brand di moda iniziano – o dovrebbero iniziare – a guardare come esempio di best practice è quello del gaming. Il dato più importante da tenere in considerazione è che il 66% dei bambini sotto i 12 anni utilizza regolarmente un iPad o un tablet entro il quinto anno di età a scopo di intrattenimento, rendendo di fatto i giovanissimi Alpha una generazione di “screenagers” abituati sin dalla prima età a usufruire di esperienze digitali. Dalle indagini qualitative, è emerso così che l’universo del gaming e il Metaverso sono i luoghi in cui gli Alpha entrano in contatto per la prima volta con il settore della moda. L’appetito degli Alpha per le esperienze phygital si basa quindi ancor di più sulla creatività e un nuovo modo di socializzare di cui le aziende non possono non tenere conto. “Le communities di successo non si misurano sul numero di followers ma sul livello di interazione. La creazione di esperienze è la strada per i brand della moda per creare coinvolgimento ma il meccanismo di accesso a tali eventi deve essere molto più trasparente. Come nel gaming deve essere esplicito cosa bisogna fare per accedere al livello successivo”, sottolinea Erica Corbellini, Professoressa in Fashion & Luxury Management presso SDA Bocconi School of Management.

“L’indagine di quest’anno mostra in modo ancor più evidente che molti brand non soddisfano ancora pienamente le aspettative della Generazione Z e della Generazione Alpha”, commenta Maurizio Capobianco, Area Vice President Cloud Sales, Salesforce Italia. “L’online offre il grande vantaggio non solo di avviare, ma anche di impostare la comunicazione con i consumatori più giovani, per questo le aziende devono imparare al più presto a cogliere questa possibilità e a sfruttarla a loro vantaggio”.

Solaris chiude un round di finanziamento da 38 milioni di euro

Solaris chiude un round di finanziamento da 38 milioni di euroRoma, 12 lug. (askanews) – Solaris SE, la piattaforma di embedded finance leader in Europa, ha annunciato oggi la prima chiusura di un round da 38 milioni di euro della sua Serie F, guidata dagli attuali investitori. Solaris, informa una nota, utilizzerà i fondi principalmente per rafforzare la governance e la compliance, oltre che per porre le basi della prossima fase di crescita dell’azienda. “Negli ultimi mesi abbiamo messo al centro le priorità del Gruppo. Investendo nella resilienza della piattaforma, stiamo raggiungendo gli obiettivi mensili e ora abbiamo garantito l’aumento di capitale previsto. Il forte impegno degli azionisti testimonia l’efficacia della nostra strategia aziendale e la dedizione dei nostri dipendenti”, commenta Carsten Höltkemeyer, CEO di Solaris.

L’azienda ha chiuso l’anno fiscale 2022 con un fatturato netto di 130 milioni di euro e con una crescita del 30% rispetto all’anno precedente, ma allo stesso tempo con una perdita di 56 milioni di euro. Il management team aveva già adottato l’anno scorso misure per affrontare le mutate condizioni di mercato. I risultati del semestre 2023 confermano la strada intrapresa e dimostrano che il modello di business scalabile di Solaris è già in grado di operare con profitto. “Nonostante i notevoli progressi compiuti, siamo ancora nelle prime fasi di attuazione della nostra strategia. La nostra prossima pietra miliare sarà l’integrazione di Contis, con l’obiettivo di sfruttare appieno il potenziale della nostra tecnologia e della nostra piattaforma di prodotti. Ciò sarà accompagnato da un’ulteriore riduzione delle complessità e dalla concentrazione sui nostri prodotti principali. Solaris diventerà un’azienda altamente efficiente e orientata alle prestazioni, con una redditività di esercizio sostenibile”, continua Höltkemeyer.

Parallelamente, ci sono stati cambiamenti nel consiglio di amministrazione di Solaris: il direttore operativo Chloé Mayenobe ha deciso di affrontare nuove sfide professionali e lascerà l’azienda a partire dal 31 luglio. “Aver accompagnato Solaris nella transizione a piattaforma di embedded finance leader in Europa è stata un’opportunità unica. Vorrei ringraziare tutti i dipendenti per l’energia continua che mi hanno trasmesso nello svolgimento delle mie responsabilità”, ha dichiarato Mayenobe. Solaris opera in un mercato di grandi dimensioni, con un tasso di crescita annuo composto di circa il 25% e un bacino di ricavi in Europa fino a 35 miliardi di euro entro il 2027. Mentre la finanza integrata continua ad espandersi, Solaris rafforza la sua posizione di primo piano nell’universo fintech, attingendo a società consolidate e a grandi ecosistemi con un’offerta di prodotti di prim’ordine. Negli ultimi mesi, diversi marchi internazionali di alto profilo si sono uniti alla piattaforma di Solaris, tra cui l’Automobile Club Generale Tedesco (ADAC), Paycell o Jimdo.

I Pinguini infiammano San Siro con leggerezza e ironia

I Pinguini infiammano San Siro con leggerezza e ironiaMilano, 12 lug. (askanews) – Travolgenti e inaspettati, sono la band dell’estate: il tour negli stadi 2023 dei Pinguini Tattici Nucleari, è partito da San Siro con due appuntamenti sold out. Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo guardano con stupore al loro exploit. “Non ci saremmo mai aspettati quando abbiamo iniziato a suonare che saremmo arrivati a questo livello e riuscire a suonare davanti a così tante persone, però è anche bello dire che questo è il frutto del lavoro di mesi e che finalmente lo vediamo concretizzarsi davanti ai nostri occhi” raccontano ad askanews.

Dopo il successo della data zero a Venezia, aperta con uno scherzo al pubblico, la band bergamasca spiega il valore dell’ironia. “Il live deve essere secondo me uno scherzo, un gioco altalenante tra tra realtà e finizione, una città della cuccagna. La cosa bella è che anche noi sul palco ci sentiamo persone diverse, anzi ci sentiamo personaggi diversi da quelli che siamo nella vita privata. E’ come una magia, un momento diverso che ci fa evadere dalla nostra vita quotidiana e ci innalza a uno stato superiore, la musica fa questo: è un ponte”. In oltre due ore di spettacolo, i Pinguini hanno alternato grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. “Nel futuro dei Pinguini ci sono un sacco di live, la nostra estate è concentrata su questo, e poi ci si aprono tante possibilità ma ci prendiamo il tempo di respirare e scegliere con calma”.

É dunque un momento d’oro per i sei ragazzi che dalla gavetta sono arrivati al successo. Il lungo tour, 11 stadi che coinvolgeranno oltre mezzo milione di persone, attraverserà il Paese, fino alla data del 9 settembre alla RCF Arena di Reggio Emilia, in un susseguirsi di colpi di scena, spettacoli pirotecnici, luci stroboscopiche, proiezioni, citazioni, momenti in cui si balla e momenti in cui ci si commuove: in oltre due ore di spettacolo è racchiusa la storia di una giovane band che negli anni ha saputo alternare grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. La storia di una gavetta che parte dai piccoli club per riempire gli stadi e che, in dieci anni di concerti, ha conquistato un pubblico sempre più ampio e affezionato. Ed è il racconto di questa storia, sentito e vissuto, quello che i ragazzi portano negli stadi: tra visual, fuochi d’artificio, laser, tatuaggi in diretta, racconti del passato e speranze per il futuro, aneddoti e confronti con i proprio fan, i sei ragazzi di Bergamo regalano uno show indimenticabile, in pieno stile Pinguini Tattici Nucleari. A completare lo spettacolo, il pubblico, attore fondamentale e indispensabile di questo show ma anche di una comunità e di un pensiero di cui sempre più persone sentono di fare parte. La band porta avanti la sua incredibile storia, fatta di un gioco di squadra che regala EP, album e singoli indimenticabili. Oltre un miliardo di stream, due anni ai vertici delle classifiche airplay e FIMI/Gfk Italia, il successo dell’album Fake News (due volte Disco di Platino) e di Rubami la notte, nuovo singolo uscito a maggio e già certificato Disco di Platino, che arriva dopo Coca zero, che ha conquistato il primo posto della classifica radio.

Secondo il Rapporto Invalsi 2023 nella scuola permane il divario fra Nord e Sud

Secondo il Rapporto Invalsi 2023 nella scuola permane il divario fra Nord e SudRoma, 12 lug. (askanews) – Alle medie – scuola secondaria di primo grado – i risultati del Rapporto Invalsi 2023 confermano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma purtroppo non si riscontra ancora un’inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in miglioramento.

A livello nazionale – informa l’ente di ricerca – gli studenti che raggiungono risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono: Italiano: 62% (+1 punto percentuale rispetto al 2022, invariato rispetto al 2021), Matematica: 56% (invariato rispetto al 2021 e al 2022), Inglese-reading (A2): 80% (+2 punti percentuali rispetto al 2022 e +4 punti percentuali rispetto al 2021), Inglese-listening (A2): 62% (+3 punti percentuali rispetto al 2022, +5 punti percentuali rispetto al 2021 e +11 punti rispetto al 2018, inizio della rilevazione). I divari territoriali rimangono molto ampi, evidenzia l’Invalsi. In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si riscontra un maggior numero di allievi con livelli di risultato molto bassi (al massimo al livello 2), che si attesta attorno al 50% della popolazione scolastica in Italiano, al 55-60% in Matematica, al 35-40% in Inglese reading e al 55-60% in Inglese-listening (ossia che non raggiungono l’A2).

Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi. Il confronto nel tempo degli esiti della scuola primaria mostra un indebolimento dei risultati in tutte le discipline osservate e sia nella seconda che nella quinta classe. In II primaria i risultati di Italiano e di Matematica sono più bassi di quelli del 2019 e del 2021 e, sostanzialmente in linea con quelli del 2022. In V primaria i risultati del 2023 sono più bassi di quelli degli anni precedenti, compreso il 2022, in tutte le discipline, incluso l’Inglese, sia lettura (reading) sia ascolto (listening). Le prove hanno coinvolto oltre un milione di allievi delle scuole primarie (classe II e classe V), circa 570mila studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III) e più di un milione di studenti della scuola secondaria di secondo grado.

Pur se in misura ridotta, già dalla II primaria – evidenzia l’Invalsi – cominciano ad evidenziarsi leggeri divari territoriali, più marcati nella V classe rispetto alla II e soprattutto più evidenti per la Matematica e l’Inglese(listening). Ciò significa che la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi. In seconda elementare in Italiano circa il 69% (era il 72% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Basilicata e Umbra sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria e la Sicilia quelle con le quote più basse. In Matematica circa il 64% (era il 70% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Provincia Autonoma di Trento e Basilicata sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna quelle con le quote più basse.

Per quanto riguarda la quinta classe della scuola primaria, in Italiano circa il 74% (era l’80% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Umbria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Sicilia è quella con la quota più bassa. In Matematica circa il 63% (era il 66% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Umbria, Molise, Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna quelle con le quote più basse. Nelle quinte anche i risultati in Inglese sono in calo rispetto al 2022. L’87% (era il 94% nel 2022) degli allievi raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (reading), mentre nella prova di ascolto (listening) è l’81% di allievi (erano l’85% nel 2022) a raggiungere il prescritto livello A1 del QCER. Calabria, Sicilia e Sardegna sono le regioni con le quote più elevate di allievi che non raggiungono il prescritto A1 sia nella prova di Reading sia in quella di Listening.

Acampora (Assonautica): mare centrale in ossatura Paese

Acampora (Assonautica): mare centrale in ossatura PaeseRoma, 12 lug. (askanews) – Il presidente di Assonautica Italiana, Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora è intervenuto ieri alla cerimonia ufficiale di presentazione ed emissione dei cinque francobolli ordinari dedicati all’Italia del mare, che si è svolta presso la sala degli Arazzi di Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La serie raffigura le quattro Repubbliche Marinare, i comuni di Monfalcone, Mazara del Vallo, Sabaudia e la tecnologia marina con la wave energy e l’eolico offshore. La cerimonia si è svolta alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, del sottosegretario con delega alla Filatelia, Fausta Bergamotto, del sindaco di Amalfi, Daniele Milano, dell’assessore al turismo del Comune di Genova, Alessandra Bianchi e dell’amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Francesco Soro. “Sono particolarmente onorato – ha sottolineato il presidente Acampora – di prendere parte a questo momento celebrativo, che ritengo abbia una forte valenza simbolica, perché riconosce al mare una centralità nell’ossatura non solo economica ma anche sociale e culturale del nostro Paese. È importante continuare a lavorare tutti insieme, come stiamo facendo anche con il Governo, per restituire l’Italia alla sua natura di Nazione marittima e per farlo dobbiamo partire dalla consapevolezza che il mare sia prima di tutto un’emozione in grado di unire, persone, popoli, territori e competenze”. “Sono particolarmente orgoglioso – ha concluso Acampora – anche della presenza della provincia di Latina, rappresentata da Sabaudia, celebrata con un francobollo che la raffigura con uno splendido panorama dall’alto del lago che si collega al mare, celebrando così i 90 anni della fondazione della città”.