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Giani: 45% toscani è per mia riconferma, grande soddisfazione

Giani: 45% toscani è per mia riconferma, grande soddisfazioneFirenze, 10 lug. (askanews) – “Leggo i fatti. La domanda specifica che Il Sole 24 Ore ha fatto è stata: lei rivoterebbe oggi l’attuale presidente di Regione in carica? Hanno votato sì, secondo quel sondaggio, il 45% degli elettori della Regione. E io di sapere che prendo il 45% degli elettori, il che significherebbe la vittoria, è una grande soddisfazione”. Così il presidente della Toscana, Eugenio Giani, commenta l’esito del Governance Poll del Sole 24 Ore che lo vede al 13esimo posto per gradimento tra i governatori italiani.

Stellantis, Urso vede Tavares: entro fine luglio accordo di transizione

Stellantis, Urso vede Tavares: entro fine luglio accordo di transizioneMilano, 10 lug. (askanews) – Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso ha incontrato lunedì a Palazzo Piacentini a Roma, l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, per un colloquio di 90 minuti che il ministero ha definito “cordiale e costruttivo”. Al termine dell’incontro, spiega una nota del Mimit, le parti hanno costituto un gruppo di lavoro tecnico per giungere entro la fine del mese ad un “accordo di transizione”.

Le parti, si legge nella nota, hanno condiviso la necessità di invertire da subito il trend produttivo negativo degli ultimi venti anni, nella convinzione che l’Italia possa consolidare, nel nuovo contesto globale, la sua produzione industriale orgoglio del made in Italy. Il ministro Urso ha illustrato il documento di politica industriale sull’automotive elaborato sulla base anche del confronto con le le parti sociali e produttive e con le Regioni sede di stabilimenti di Stellantis, nel quale si indicano obiettivi e modalità per aumentare i livelli produttivi, ampliare la gamma dei modelli, investire su ricerca e innovazione, a tutela della occupazione e della intera filiera del settore. Le parti, condividendo gli obiettivi del documento, hanno costituto un gruppo di lavoro tecnico per giungere entro la fine del mese ad un “accordo di transizione” nel quadro di una rinnovata politica industriale europea che dovrà tutelare la produzione e l’occupazione interna.

In occasione dell’incontro avvenuto a Palazzo Piacentini, a quanto si apprende, il ministro ha regalato una copia della Costituzione italiana all’ammininistratore delegato di Stellantis con evidenziati gli articoli 1 e 41, il primo a ricordare che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro e la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, il secondo a sottolineare che in Italia l’iniziativa economica privata è libera ma non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana.

Milano, cerimonia del Comune e Libera in ricordo di Ambrosoli

Milano, cerimonia del Comune e Libera in ricordo di AmbrosoliMilano, 10 lug. (askanews) – Domani, martedì 11 luglio, una cerimonia promossa dal Comune di Milano e dall’associazione antimafia Libera ricorderà l’avvocato Giorgio Ambrsoli, liquidatore della Banca Privata Italiana, a 44 anni dal suo assassinio per mano di un sicario assoldato dal finanziere Michele Sindona. L’evento è in programma alle ore 22 davanti alla targa del Comune in via Morozzo della Rocca angolo via San Vittore e si intitola “Nel rispetto di quei valori”. È prevista la partecipazione dell’assessora ai Servizi civici, Decentramento e Partecipazione, Gaia Romani. Interverranno la vedova Annalori Ambrosoli e il giornalista e scrittore Mario Calabresi.

Deloitte Italia: ricavi 2022-23 a 1,3 mld (+23%), Pompei confermato Ceo

Deloitte Italia: ricavi 2022-23 a 1,3 mld (+23%), Pompei confermato CeoMilano, 10 lug. (askanews) – Deloitte in Italia ha registra una crescita dei ricavi nel 2022-2023 (anno fiscale con termine al 31 maggio 2023) pari a circa a 1,318 miliardi di euro, in aumento del 23% rispetto all’esercizio precedente. Lo si apprende da una nota nella quale si comunica la conferma di Fabio Pompei ad amministratore delegato di Deloitte Italia, Grecia e Malta. Ceo del network dal 2019, Pompei guiderà Deloitte per altri 4 anni.

Dall’insediamento di Pompei nel 2019, il fatturato del network in Italia è aumentato del +75%, mentre il personale è raddoppiato da circa 6.000 a 12.000 persone operative in 24 sedi. Il trend positivo sui nuovi ingressi proseguirà anche nel prossimo anno fiscale, durante il quale Deloitte prevede di assumere circa 4.500 persone. “Siamo davvero orgogliosi dei risultati raggiunti negli ultimi anni. Anni così profondamente segnati da grandi sfide a livello nazionale e globale. La nostra missione è quella di continuare a crescere e accompagnare le imprese italiane nella transizione ecologica e digitale, generando un impatto positivo per il sistema Paese, nello spirito di Impact for Italy, il programma lanciato dal network di Deloitte Italia a gennaio 2020 – spiega Pompei – Nei prossimi 4 anni continueremo a investire nell’inserimento di nuovi talenti e professionisti con l’obiettivo di raccogliere le grandi sfide per la società e per le imprese come l’intelligenza artificiale, la lotta al cambiamento climatico e la realizzazione degli obiettivi del Pnrr”.

Partner di Deloitte dal 2000, Fabio Pompei è Ceo di Deloitte Italia, Grecia e Malta da quattro anni mentre dal 2015 al 2019 è stato amministratore delegato di Deloitte & Touche, la società di revisione e organizzazione contabile di Deloitte, e membro del Comitato esecutivo di Deloitte Global e Deloitte North and South Europe.

Bonomi: da Timmermans approccio ideologico sulla sostenibilità

Bonomi: da Timmermans approccio ideologico sulla sostenibilitàModena, 10 lug. (askanews) – Dobbiamo “raggiungere gli obiettivi di sostenibilità però in una serietà di approccio non ideologico. Purtroppo abbiamo un commissario di nome Timmermans che ha un approccio ideologico”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’assemblea generale dei soci Ucima a Baggiovara di Modena.

“Condividiamo gli obiettivi di sostenibilità a condizione che siano nello spirito iniziale della Commissione che era quello della neutralità tecnologica, cosa che è venuta meno – ha spiegato Bonomi -. Noi siamo primi in Europa per tecnologie del riciclo” e “abbiamo raggiunto gli obiettivi dell’Unione europa previsti per il 2030 con nove anni di anticipo” tanto che “noi ricicliamo il 73% dei materiali”. Quindi “non comprendiamo la scelta dell’Ue quando dice ‘si va solo sul riuso’ – ha aggiunto il presidente degli industriali -. Innanzitutto perché non è supportato da dati empirici che dimostrino il riuso è meglio del riciclo”. Infatti “da quello che sappiamo il riuso consuma molta più energia e molta più acqua e ha anche alcune carenze dal punto di vista sanitario”. In linea di massimo, ha precisato Bonomi “non siamo contrari al riuso ideologicamente come fa l’Ue, perché già oggi 2,2 milioni di tonnellate di prodotti sono di riuso. Quindi bene raggiungere gli obiettivi di sostenibilità però in una serietà di approccio non ideologico. Purtroppo abbiamo un commissario di nome Timmermans che ha un approccio ideologico”.

Coldiretti Puglia: 8 navi scaricano grano straniero in porto

Coldiretti Puglia: 8 navi scaricano grano straniero in portoRoma, 10 lug. (askanews) – Sono 8 le navi provenienti da vari Paesi comunitari e non, che stanno scaricando grano nei porti pugliesi mentre la trebbiatura si avvia alla conclusione in Puglia. Lo denuncia Coldiretti Puglia, ricordando che gli agricoltori che hanno speso per produrre grano fino a 300 euro ad ettaro in più, rispetto ai periodi pre-conflitto in Ucraina, mentre la domanda di grano 100% Made in Italy “si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Italia”.

Il taglio dei compensi ha fatto scendere i prezzi del 40 % rispetto allo scorso anno. “Non è accettabile – afferma Coldiretti – che di fronte all’aumento del prezzo della pasta al consumo rilevato dall’Istat a giugno pari al 12%, il grano duro nazionale necessario per produrla venga invece sottopagato appena 33 centesimi al chilo agli agricoltori che per potersi permettere anche solo un caffè devono vendono ben 4 chili di frumento”. “E’ necessario adeguare subito – sottolinea la Coldiretti – le quotazioni del grano duro per sostenere la produzione in un momento difficile per l’economia e l’occupazione. Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano”.

Caso camici, Comazzi(Fi): felice per Fontana, mai avuto alcun dubbi

Caso camici, Comazzi(Fi): felice per Fontana, mai avuto alcun dubbiMilano, 10 lug. (askanews) – “Non ho mai avuto alcun dubbio sull’innocenza del presidente Attilio Fontana, l’assoluzione è ciò che mi aspettavo e sono molto soddisfatto che tutto sia andato per il meglio”. Così in una nota il capo delegazione di Forza Italia presso la Giunta regionale della Lombardia e assessore al Territorio e Sistemi Verdi, Gianluca Comazzi, in merito l’assoluzione del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel cosiddetto “Caso camici”.

“Il presidente è una persona onesta e per bene, che ha lavorato instancabilmente per la sicurezza dei cittadini” ha aggiunto. “Questa decisione dimostra quanto fosse infondata l’accusa rivolta ad un uomo che durante la terribile pandemia che ci ha colpito ha lavorato senza sosta per la salute dei lombardi” ha concluso Comazzi.

Cina a un passo dalla deflazione: giù prezzi degli immobili

Cina a un passo dalla deflazione: giù prezzi degli immobiliRoma, 10 lug. (askanews) – L’economia cinese a giugno si avvicinata a un passo dalla deflazione. L’indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato su base annua ed è diminuito dello 0,2% rispetto al mese precedente, mentre i prezzi alla produzione sono scesi al ritmo più rapido dal 2016, poiché la domanda di beni di consumo e manufatti si è indebolita.

Gli analisti – riporta il Financial Times – prevedevano che le cifre avrebbero portato la banca centrale cinese, la People’s Bank of China, a ridurre nuovamente i tassi di interesse, in aggiunta a una serie di tagli del mese scorso che molti ritengono che Pechino dovrà integrare con politiche di stimolo fiscale. “La Cina è ancora in crescita: la domanda è se raggiungerà il suo obiettivo”, ha affermato Heron Lim, economista di Moody’s Analytics. “In termini di quella ripresa, è ancora lì, ma la preoccupazione è che stia rallentando”.

La Cina mira a una crescita del prodotto interno lordo del 5% quest’anno mentre l’economia emerge dai controlli draconiani del Covid-19, ma la ripresa si sta rivelando fragile, con i prezzi degli immobili e le esportazioni in calo. Il consumo è ancora in crescita, ma vi sono preoccupazioni che il governo dovrà fare di più per sostenere la ripresa mentre la crescita economica globale rallenta, riducendo la domanda per le esportazioni cinesi.

L’indebolimento dell’economia arriva mentre Pechino sta cercando di placare le tensioni con gli Stati Uniti, che molti attribuiscono alla mancanza di fiducia degli investitori in Cina a seguito di un’ondata di sanzioni tit-for-tat. Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen durante una visita a Pechino nel fine settimana ha cercato di rassicurare i suoi ospiti, incluso il numero due funzionario cinese, il premier Li Qiang, che gli Stati Uniti non stavano cercando un disaccoppiamento economico su vasta scala.

L’indice dei prezzi alla produzione è diminuito del 5,4% rispetto allo stesso periodo di un anno fa, accelerando da un calo del 4,6% a maggio. Gli analisti di Goldman Sachs hanno affermato che il calo è stato in parte dovuto all’indebolimento dei prezzi delle materie prime e alle continue riduzioni dei prezzi dovute al festival dello shopping online “618” di metà anno in Cina. L’inflazione alimentare è aumentata a giugno in parte a causa dell’aumento dei prezzi degli ortaggi, che sono aumentati del 10,8% su base annua rispetto al calo dell’1,7% di maggio. L’indebolimento della performance economica arriva mentre gli economisti cinesi stanno esortando il governo a passare dalla sua tradizionale forma di stimolo – investire in progetti infrastrutturali di grandi dimensioni – a prendere di mira i consumatori.

Grandine in Piemonte, perso 70-100% del raccolto

Grandine in Piemonte, perso 70-100% del raccoltoRoma, 10 lug. (askanews) – Una perdita che va dal 70 al 100% del raccolto e danni enormi alle auto, ai tetti e alle coperture di case e imprese. Anche se una stima esatta dei danni non è ancora possibile fornirla, è evidente la gravità delle conseguenze della violenta grandinata che si è abbattuta giovedì pomeriggio su alcune zone del Piemonte, in particolare l’Alta Langa cuneese e alcuni comuni delle province di Asti, Alessandria e Torino.

Per fronteggiare e fare il punto sulla situazione il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha convocato ieri una riunione in Comune a Cortemilia (CN), uno dei più colpiti dalla calamità. In connessione telefonica anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che nelle scorse ore ha già ricevuto dal presidente Cirio una prima ricognizione delle aree interessate dai danni e ha garantito la massima vicinanza del Governo per sostenere famiglie e imprenditori. Il danno ha inciso su un territorio produttore di vini rinomati e della celebre nocciola Tonda gentile delle Langhe. “In questa fase – hanno spiegato il presidente Cirio e l’assessore Protopapa – è fondamentale certificare la stima dei danni e soprattutto, è importante ricordarlo a tutti, documentare dettagliatamente prima delle operazioni di ripristino”.

“Chiederemo l’accesso al fondo di solidarietà nazionale – ha annunciato – ma siamo già al lavoro per stanziare anche risorse regionali, in modo da non lasciare nessuno indietro”. Regione e Provincia di Cuneo nelle prossime ore si attiveranno anche per garantire la possibilità per i Comuni di procedere con lo smaltimento e il rimessaggio dei materiali e delle macerie dovute ai danni, individuando anche degli eventuali centri di raccolta.

Associazioni di settore a Ue: viticoltura è essenziale in Europa

Associazioni di settore a Ue: viticoltura è essenziale in EuropaRoma, 10 lug. (askanews) – La viticoltura è essenziale in Europa. Così le associazioni di rappresentanza italiane, francesi e spagnole del settore vitivinicolo rivendicano l’importanza del vino in Europa alla luce delle conclusioni del recente studio della Commissione europea sull’impatto del cosiddetto “regolamento SUR” sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, in cui si afferma che la prevedibile diminuzione della produzione di uva è da ritenere irrilevante, in quanto non si tratta di una coltura essenziale. Secondo lo studio la riduzione dei fitosanitari porterebbe a un calo produttivo del 18% in Spagna, del 20% in Italia e del 28% in Francia.

In una nota congiunta le associazioni chiedono quindi “agli Stati membri e agli eurodeputati di prendere una posizione chiara su questo tema. Il vino è un importante prodotto economico e culturale in Europa. Il nostro settore chiede di essere sostenuto – precisano – per continuare le azioni di transizione ecologica con regolamenti realistici e un calendario operativo, che permetta l’implementazione delle soluzioni alternative efficaci esistenti e in arrivo”. L’Unione Europea, spiegano le associazioni in una nota congiunta, è il primo produttore di vino al mondo, con il 45% della superficie viticola mondiale. Questo settore ad alto valore aggiunto è vitale per molte regioni rurali europee, genera milioni di posti di lavoro e contribuisce in modo significativo alla bilancia commerciale dell’UE.

Tuttavia, questo studio prevede un calo della produzione di uva dovuto agli effetti della riduzione dei fitosanitari, stimato al 18% in Spagna, al 20% in Italia e al 28% in Francia, senza nemmeno valutare l’impatto del cambiamento climatico che andrebbe aggiunto a questa cifra. La Commissione europea aggiunge nello studio che la produzione di uva non è una coltura essenziale per la sicurezza alimentare europea e che una diminuzione della produzione di vino in Europa sarebbe irrilevante. “Queste affermazioni – denunciano le associazioni – ignorano l’enorme contributo economico, sociale e culturale del settore vitivinicolo in molte regioni dell’UE”. Un atteggiamento “totalmente inaccettabile da parte delle organizzazioni rappresentative della catena del valore del vino in Spagna, Francia e Italia: è incomprensibile che la Commissione europea ipotizzi e preveda la penalizzazione di un intero settore di grande importanza per l’economia europea”.